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Arredaesse. The Passion Of Architecture and Design

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Published by emi, 2018-01-12 03:31:17

Arredaesse. The Passion Of Architecture and Design

Arredaesse. The Passion Of Architecture and Design

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AR_LAB

La fiducia nei giovani
e nel futuro

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Tanti lavori e tanti progetti sono stati realizzati in questi decenni
e mi accorgo, sfogliando queste pagine di questa storia stupenda
di vita vissuta, di quanto impegno e lavoro, Arredaesse e le sue
maestranze, insieme a qualificati artigiani, hanno realizzato nel
mondo, quanti personaggi sono passati nella storia dell’azienda,
personaggi importanti, principi, famosi imprenditori, personaggi
illustri, artisti, etc. Tutte persone che hanno creduto nelle capa-
cità di Arredaesse che a sua volta ha ripagato la loro fiducia, con
lavori ben eseguiti, con successo e, soprattutto, realizzando i loro
sogni.
Questa è una storia di design, di uomini, di lavoro, di emozioni,
di progetti e di eccellenze e di questo ne siamo fieri ed orgogliosi.

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Alcuni dei progetti realizzati dai ragazzi
dell’Istituto Modigliani

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Storia di design
di uomini e di

emozioni

VITTORIO MOLTENI

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Tanti lavori e tanti progetti sono stati realizzati in questi decenni e mi accor-
go, rileggendo questa storia stupenda di vita vissuta, di quanto impegno
e lavoro, Arredaesse e le sue maestranze, insieme a qualificati artigiani,
hanno realizzato nel mondo, quanti personaggi sono passati nella storia
dell’azienda, personaggi importanti, Prìncipi, famosi imprenditori, personag-
gi illustri, artisti , etc. Tutte persone che hanno creduto nelle capacità di Ar-
redaesse che a sua volta ha ripagato la loro fiducia, con lavori ben eseguiti,
con successo e, soprattutto, realizzando i loro sogni.
Questa è una storia di design, di uomini, di lavoro, di emozioni, di progetti e
di eccellenze e di questo ne siamo fieri ed orgogliosi .

Gennaio 1977
Un giorno di gennaio mio cugino Luigi Sormani mi chiama nel suo ufficio , io
un po’ impaurito un po’ incuriosito lascio tutto e vado da lui.
Come al solito, Luigi con grande carisma , mi spiega che lo showroom Sor-
mani di Montenapoleone a Milano, inaugurato a fine del 1975, ha bisogno
di un nuovo assetto organizzativo e di personale e per questo aveva pen-
sato a me e a sua sorella Mariuccia.
Mi dice “facciamo una srl , tutti soci al 20% : io, Giancarlo, Adriano, Mariuc-
cia e tu Vittorio, i soldi della tua liquidazione li facciamo entrare a formare,
come per pari importo da parte degli altri soci, il capitale sociale. … il nome
è “Arredaesse” un’abbreviazione di Arreda Sormani, e così, il primo febbra-
io 1977 nasce dal Notaio Giglio: Arredaesse s.r.l
Grande idea mi son detto, io ventiquattrenne divento socio di un’azienda,
fantastico, però ….!!!!!
Chiedo a Luigi, non preoccupandomi d’altro: “ma io non ho un abito per
poter essere all’altezza di una via così sofisticata come Montenapoleone”.
Lui, con grande sicurezza mi risponde: “non proccuparti Vittorio , basta un
bel paio di jeans, un maglioncino e sei a posto …”
Io Molteni ero il rappresentante del ramo agricolo delle famiglie Sormani/
Molteni, mentre gli altri cugini provenivano dal ramo più nobile …. I Sormani
…..
Così ho fatto così è stato…
In showroom, mi sono ritrovato Patrizia Lapolla e Bettina Fox, due ragazze
snob che curavano lo spazio… Compito gravoso fu quello di Mariuccia che
dovette, quale Amministratrice Delegata di Arredaesse, rimuovere dall’in-
carico la signora Fox, con enorme dispiacere mio e di Mariuccia…
Istrione ed istrionico era invece il fattorino, Renzo Trombetta. Lui insieme a
Patrizia creano subito attorno a me, un terreno fertile per fare crescere le
mie capacità di progettista e venditore… Lui con grande convinzione mi
accompagna dai potenziali clienti, e mi introduce loro come “la persona
giusta”… Per risolvere i problemi abitativi… Si, Patrizia, invece… la ricordo
come una donna di grande classe; mi ha insegnato molto, come compor-
tarsi, come interagire con la gente, con i potenziali clienti ed insieme, già il
primo anno della mia presenza a Milano, raddoppiammo subito il fatturato

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dello showroom, risultato notevole per i tempi. Siamo negli anni 1977/78…
Anni molto difficili dal punto di vista socio-politico, l’inflazione a doppia cifra
è galoppante, le Brigate Rosse, le rivendicazioni sindacali…
Patrizia poi, mi aiuta finalmente ad acquistare il mio primo abito. Io felicissi-
mo… Lei mi diceva sempre: “quando diventerai come Agnelli, allora potrai
permetterti di indossare sempre lo stesso abito, prima no!”……
Peccato, Patrizia, giovane donna di 33 anni s’ammala di leucemia. L’anno
dopo mi lasciava per sempre e mi ritrovavo da solo, a condurre lo show-
room Sormani di Montenapoleone, sempre però con l’aiuto e la presenza
di Mariuccia.
Con lei decidiamo di non fare immediatamente una ricerca di personale.
Dobbiamo sostituire Patrizia, ma di lasciare al caso ed al tempo l’arrivo della
nuova persona… Sin quando non si presenta una signorina ,non bellissima
ma spigliata. È raccomandata dal cognato, un rappresentante storico di
Sormani in Puglia: Maria Grassi da Locorotondo. Una donna di grande co-
raggio, che lascia il paese per la grande città, è single , è magra, piace a
Mariuccia e per me va bene. Non è sofisticata ed io mi sento a mio agio…..
E così inizia la storia vera di Arredaesse…
Con Mariuccia c’è una grande intesa. Lei viene a Milano ogni mercoledì e
sabato pomeriggio. Condividiamo tutto insieme all’unisono. L’azienda va
bene ed è in forte crescita di fatturato e di nuovi clienti………creiamo insie-
me clienti con una forte fidelity e continuità di sevizio.
Ho i miei primi customer arabi: una principessa di Jeddah nel 1978 acqui-
sta, inaspettatamente una quantità d’arredi moderni, scelta che ci riempie
d’orgoglio… lei è giovane, è emancipata e ci fa capire che l’Arabia Sau-
dita può essere un buon mercato, ma non sappiamo, non so come avere
le necessarie entrature in questo nuovo mercato, ma intuisco però che il
futuro è un’apertura verso mercati in forte crescita e mi guardo intorno….
Un sabato pomeriggio però, sono quasi le quattro, è giugno e fa caldo.
Apre la porta il Sig. Ricci, io lo conosco da poco perchè attraverso le sue
raccomandazioni riesco a fornire, qualche mese prima, mobili allo Sceicco
Al Semieri per la sua casa di Jeddah. È il 1979. Lui non entra, si sofferma te-
nendo aperta la porta e mi dice:
Lei ha voglia di fare un grosso lavoro ……. Si
è all’estero ……… non ci sono problemi
Ci sono delle commissioni da pagare……… ok. Va bene
Perfetto, allora ci vediamo mercoledi a Ginevra…………….
Saluta, e se ne va.
E così incomincia la mia, la nostra avventura di lavori “chiavi in mano” in
giro per il mondo.
Il progetto di Ginevra doveva essere realizzato in venti giorni, Arredaesse
allora non aveva ancora una struttura organizzata per progetti di tali di-
mensioni. Avevamo solo 20 giorni per allestire la presentazione , scommessa
quasi impossibile e invece…….
I computer non c’erano ancora, tutto doveva essere fatto a mano….. Ma

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ecco un’idea illuminante. Io all’epoca ero giovane Assessore al Comune
di Figino Serenza. Conosco e frequento da tempo l’Arch. Paolo Favole, ur-
banista. Un bravo urbanista e basta. Ma con tanta e poi tanta gente che
lavora nel suo studio milanese.
Gli parlo e lo convinco immediatamente con una proposta economica
allettante e così in un battibaleno allestiamo una squadra formidabile. Ar-
gia Capponi, un architetto specializzata in interni diventa il capo gruppo di
Favole ed insieme imbastiamo un progetto ed una presentazione vincente,
ma soprattutto rispettando i tempi pattuiti con il Sig. Ricci, divenuto per tutti
noi - da quel momento - “ il Comandante Ricci”.
Così ai primi giorni di luglio del 1979 parto insieme a Paolo Favole per Jed-
dah. Siamo carichi di carte, progetti e preventivi sapientemente imbastiti
da Mariuccia, insieme a Maria Grassi e Maria Lambrugo, allora assistente
di Mariuccia.
Dopo un contrattempo tecnico in partenza da Fiumicino, arriviamo final-
mente all’alba a Jeddah. Tutto era nuovo per me, il volo, la città, questo
nuovo mondo, una nuova cultura…. Il cielo era rosso quasi ad evidenziare
la distesa di tensostrutture del terminal dei pellegrini…
Il Comandante era lì, ci aspettava e dopo un breve stop in albergo pro-
seguimmo immediatamente per Ta’if, città in montagna, dove il Re e tutti
i Prìncipi governatori di regione trasferivano le loro sedi di Governo nel pe-
riodo estivo…..Ta’if è una città che si trova a 1.800 metri di altezza, immersa
nel verde e la sua altitudine mitiga il caldo insopportabile del deserto….
Imprevisto, Paolo l’unico in grado di fare la presentazione in inglese, ha un
crollo fisico e rimane a Jeddah , così mi ritrovo ad essere immediatamente
protagonista solitario…..
Non so una parola d’inglese…..
A Ta’if, incontro in una grande sala speciale, con un’atmosfera speciale,
sua altezza reale il Principe Majed bin Abdul Aziz al Saoud, Governatore
della Regione di Makkah e Jeddah, fratello del re e potenziale suo sucesso-
re sul trono saudita.
Lui con uno sguardo dolce ed affabile mi rassicura , forse lui intuisce le mie
paure e mi capisce, ho la strana senzazione che tra noi è nata una reci-
proca simpatia….. Però, meno male con me c’è il Comandante Ricci che
traduce con entusiasmo quanto io gli trasmetto più dal cuore che dalla
mente….. Un successo ……….
È periodo di Ramadan e così rientrando a Jeddah ho appena il tempo di
una doccia, un piccolo resoconto a Paolo, brillantemente ripresosi e via, di
nuovo a palazzo, questa volta a Jeddah per un’ulteriore presentazione del
progetto alla Principessa consorte: Emra Noof………
Sono le due del mattino quando terminiamo di spiegare le motivazioni del
progetto soffermandoci su i vari dettagli della nuova residenza di Ginevra
….. Stanchi, soddisfatti, ma vincitori ritorniamo in albergo, il lavoro è nostro. A
27 anni firmo il mio primo contratto importante: un milione di dollari………...
La mia giovanile inconsapevolezza, mi aveva portato a trovare la strada

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verso i nuovi mercati internazionali… non parlavo una parola d’inglese, ma
sapevo comunicare con il cuore e la mente……e questo bastava …..
Anni ‘80
Mio cugino Luigi firma un grosso contratto in Iraq con Saddam Hussein a
Bagdad, per il rinnovo del Bagdad Hotel …..e, subito dopo, viene seque-
strato. È gennaio il clima è freddo e nebbioso, ritornando con Mariuccia da
Milano, vediamo il piazzale della ditta Sormani pieno di gente. Sono le 8 di
sera, è successo qualcosa di grave. Luigi è stato rapito da una banda di mal-
viventi , hanno bloccato la sua Volvo e la macchina della segretaria che lo
seguiva, in una strada buia di Giussano e avvolta da una forte nebbia ……
Trenta giorni drammatici, che segnano la storia della famiglia….. Poi lui si
libera convincendo i carcerieri, viene rilasciato a Genova, barba lunga, sof-
ferente, ma finalmente libero. Sono trascorsi 33 giorni…
Per me Luigi è più di un fratello. Da lui imparo molto, come lui si pone, il
suo modo di fare, la sua grinta, i suoi sguardi, la sua determinazione, le sue
capacità imprenditoriali, forse alcune volte troppo futuristiche, ma sicura-
mente estremamente affascinanti……. Lui è avanti con i tempi, realizza un
brand in grado di soddisfare tutte le esigenze dell’abitare: casa, cucina,
illuminazione …. 450 dipendenti lavorano per lui, con Giancarlo e Adriano,
la Sormani è la prima azienda al mondo insieme ad Artemide a realizzare
prodotti termoformati, realizza divani e poltrone con iniezioni di schiumati in
stampo. La Bayer, leader mondiale nel settore chimico, collabora stretta-
mente con Luigi e l’azienda. Realizzano tessuti elasticizzati ed innovativi in
grado di rivestire prodotti sofisticati disegnati da Joe Colombo, Nanni Prina,
Claudio Salocchi e molti altri affermati designer, stretti collaboratori e parte
attiva degli uffici di ricerca e sviluppo della Sormani…. Non a caso lo slogan
era: “SORMANI È DOMANI” .
IL Corriere della Sera premia l’azienda per una campagna pubblicitaria
innovativa, esempio che la Bocconi sostiene per un decennio quale inno-
vazione nella comunicazione marketing per i propri studenti…….
Tante cose ci accomunano…… ma le singole problematiche aziendali ci
portano a vedute diverse del proprio futuro… nel 1987 Arredaesse termina
un grosso lavoro a Makkah con Bin Ladin Group: il palazzo “Governor House
of Makkah” sede del governo regionale di Makkah e Jeddah. Luigi chiede
di uscire da Arredaesse …..
Un’altra pagina si apre, bisogna reinventarsi, trovare altre vie e altri merca-
ti……rinnovarsi e rinnovare, anche lo spazio di Via Montenapoleone….
Con Bin Ladin è stato un grande successo, con l’aiuto del Sua Altezza Rea-
le Prince Abdul Aziz bin Majid, nostro sponsor in Arabia Saudita, divenuto
poi governatore di Medina, non solo rispettiamo le tempistiche, ma conclu-
diamo i lavori 20 giorni prima dei tedeschi di Furola e gli americani di Steel
Case… Arredaesse realizza tutti gli interni della VIP area: circa 10.000 mq.,
realizzando su proprio progetto, tutto, dai marmi ai controsoffitti finemente
decorati, sino all’ultimo oggetto d’arredo, tutto made in italy, installando i
materiali arrivati dall’Italia con una squadra di tecnici musulmani di Kokash

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(Saudi Ogè) tutti coordinati dal nostro Sig. Zoghaib Zoghaib….. Instancabile
organizzatore di cantiere….
Concluso il progetto di Makkah, confermato il nuovo assetto societario si
decide con Mariuccia la nuova strategia aziendale………

Così lo showroom di Via Montenapoleone viene rinnovato. Sulle vetrine ap-
pare il marchio Arredaesse ed insieme al nuovo allestimento curato da Gigi
Mascheroni, vengono scelti nuovi brand. Tutti internazionali. Arredaesse sce-
glie forse la strada più difficile in quel momento, ma alla lunga vincente …..
Dopo un’attenta analisi scegliamo e sposiamo marchi come: DE SEDE,
WITTMANN, ROTTISBERG, CRISTIAN FARJAN, una nascente e timida PROME-
MORIA insieme ai migliori prodotti di SORMANI e MATTEO GRASSI. ……. In-
dubbiamente una raccolta di marchi di grande prestigio internazionale,
presentati in una via internazionale in una città che sta per diventare la
capitale della moda internazionale……… lo slogan dell’evento inaugurale
era, non a caso: “gli oggetti più belli del mondo, firmati dai designers più
bravi del mondo”.
Montenapoleone diventa il trampolino di lancio verso il mercato interna-
zionale, in pochi mesi si va dall’Arabia Saudita al Giappone, da Londra a
Los Angeles… il motivo trainante è sempre lo stesso: curiosità insieme ad un
po’ d’incoscienza, voglia di raggiungere gli obiettivi che il destino ci mette
di fronte, Arredaesse doveva scegliere di accettare o rifiutare la sfida che
si poneva davanti al proprio futuro…….ed ha scelto la via di un mercato
estero, quasi ad anticipare la globalizzazione, siamo nel 1992….
Arredaesse divenuta autonoma dal punto di vista progettuale ed organiz-
zativo ed inizia a realizzare lavori in tutto il mondo e non più solo nella peni-
sola arabica:
A Tokyo un intero building per la famiglia Okura, in collaborazione con la
Sig.ra Yoko Okura e Giulio Mieli.
A Panama una serie di penthouse per ricchi clienti ebrei, provenienti dai
paesi arabi e trasferiti a Panama City: Eskenazi, Ghindi, Dayan, etc., sono
solo alcune famiglie a cui noi abbiamo dato i nostri servizi di “fit out” in stretta
collaborazione con l’amico Ignacio Mallol, famoso architetto panamense .
A Parigi realizzando appartamenti di prestigio per le famiglie Ali bin Ali, per i
Signori Goldman e l’americana Signora Newman..…
A Londra per un noto proprietario di una famosa storica casa automobili-
stica.
In Austria, trasformando un albergo in residenza privata in collaborazione
con il Ministero degli Esteri austriaco e all’ambasciatore austriaco Prohaska
a Jeddah. Una residenza con: 28 suite, 4 living, un wintergarden prestigioso
ed una piscina SPA di altissimo livello, l’opera realizzata per H.R.H. PRINCE
MAJID BIN ABDUL AZIZ AL SAOUD, viene consegnata nei tempi stabiliti, il
primo luglio 1985, con grande sorpresa degli scettici austriaci, non dimenti-
chiamo che l’Italia è in piena rivendicazione sindacale con continui sciope-
ri ed in Alto Adige il terrorismo sudtirolese fa saltare ancora i tralicci…

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Il principe Majed è una persona molto ricorrente nella storia dell’azienda,
prende possesso della nuova residenza completamente soddisfatto dell’o-
pera……la nostra stima e riconoscenza per lui è grandissima, non solo per-
chè ci offre delle opportunità lavorative, ma perché lui è persona aperta,
con vedute religiose e politiche di grande respiro.
Anni ‘90
Mi domando, ok lo showroom di Via Montenapoleone funziona, rappresen-
tiamo l’Europa verso il mondo, però ci mancano prodotti realizzati da noi,
sarebbe bello esporre in showroom pezzi marchiati “Arredaesse”…. Parlo
con Romeo Sozzi, anche lui ha lo stesso progetto in mente, anzi ha iniziato
da poco a produrre pezzi disegnati da Riccardo Dalisi, a me piacciono mol-
to, ma soprattutto mi piace la sua idea e così nasce: Arredaesse Produzioni.
Insieme ad Elisa Gargan, invitiamo 6 designers emergenti, già molto co-
nosciuti al pubblico e critica di settore: Dan Friedman da New York, Nigel
Coates da Londra, Pierangelo Caramia da Parigi, Stefano Giovannoni e
Roberto Semprini da Milano e Massimo Mariani.
Nasce subito una collezione internazionale di grande prestigio. La critica è
con noi, una marea di gente si riversa nello showroom ed ai parties organiz-
zati per gli eventi durante il Salone del Mobile, il pubblico e gli operatori di
settore ci riconoscono il merito della novità, la nostra collezione è di rottura
ed è proiettata verso il futuro….
Negli anni successivi si aggiungono ai primi designers: Toshiyuki Kita, Clau-
dio Salocchi, Naoko Shintani, Joanna Lyle, Isabel Reagal, Anna De Plano,
Remo Buti, Intelmo Toriovit……………….
La collezione è ampia, è una famiglia di prodotti ben amalgamata, la col-
lezione sembra più adatta ad un grandissimo brand, che ad una piccola
stella nascente qual è Arredaesse Produzioni.
Il mio sogno si avvera, la voglia è di proseguire sulle orme di famiglia e dare
continuità ad una storia di design iniziata dalla Sormani, mi piace e mi coin-
volge tantissimo, mi faccio aiutare da Renzo Inghilleri nella commercializ-
zazione, guarda caso lui è stato uno dei primi direttori commerciali della
Sormani …..
Intanto i progetti in giro per il mondo si realizzano senza interruzioni, un nuo-
vo mercato si apre, Doha Qatar, minuscolo paese nella penisola arabica
sconosciuto in Europa all’inizio degli anni ‘90 .
A Jeddah, ricevo una telefonata da Ginevra, è il Sig. Ajlami, gentiluomo si-
riano amico del Comandante Ricci, mi dice di recarmi a Doha per firmare
un contratto di sponsorizzazione con un grosso personaggio locale, con-
tratto necessario ed indispensabile per poter iniziare a lavorare nel paese.
Cerco Doha sulle carte geografiche e finalmente scopro che il Qatar è un
piccolo stato, là in un angolo della penisola arabica affacciato sul golfo
persico.
Il giorno dopo sono a Doha, città capitale del regno. È insignificante, piatta,
case e piccoli palazzi, tre alberghi in tutto, niente di grandioso come avevo
visto a Jeddah o Riyadh, due bellissime città con belle architetture ed urba-

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nisticamente ben strutturate e hotel super lusso dotati di ogni confort…… è
il 1991.
Doha è il paese dove sono stati scoperti nuovi giacimenti di gas, ha gran-
di ambizioni di investimento sullo sviluppo territoriale come gli altri stati del
Golfo…
Incontro Kaled al Misnad, un bel ragazzo, alto, simpatico, ex pilota di cac-
cia militare, ma soprattutto fratello di Sceika Musa Bint al Misnad, futura Emi-
ra del Qatar….
Con lui firmo un contratto di sponsorizzazione ed immediatamente realizzia-
mo insieme la costruzione e gli interni del nuovo Majilis per Sceik Hamad bin
Sohaim al-Thani, nipote dell’Emiro Kalifa e ministro delle comunicazioni dello
Stato del Qatar….
Con Sceik Hamad bin Sohaim al-Thani s’instaura subito un bellissimo rappor-
to, di stima reciproca e di grande affetto, con lui il mercato qatarino s’al-
larga. Conosco e lavoriamo per la famiglia Ali bin Ali in tanti progetti, con
Sceik Hamad bin Sohaim il rapporto si fa sempre di più coinvolgente…. Ma
il nostro sponsor è sempre Kaled al Misnad, persona con molteplici sfaccet-
tature caratteriali, ma con grande carisma…..così la sua società si aggiu-
dica un grossissimo appalto, il fit out della “villa number one” in Alwajbah,
residenza di Sceika Musa che nel frattempo è diventata Emira del Qatar…
I lavori durano 5 anni per gli interni e nella totalità ben 9, un progetto bellissi-
mo, una villa palladiana calata nel deserto; il progetto è degli amici Loren-
zo Carmellini e Rocco Magnoli, architetti in Milano, la loro idea tracciata su
un tovagliolo di carta a cena con Sceika Musa affascina immediatamente
sia lei e sia l’Emiro….
Marmisti, mosaicisti, il Sig. Fantini con i suoi seminati, pitture rinascimentali,
lampadari fatti a mano a Murano, pavimenti in legno di grande prestigio,
arredi da sogno sono i lavori eseguiti tutti da aziende italiane, con un pullu-
lare di gente capace ognuna di realizzare un piccolo capolavoro….
10.000 metri quadri di Palazzo da mille e una notte, dove Arredaesse ha
l’onore di partecipare all’opera, realizzando parte degli arredi fissi, sapien-
temente decorati a mano, porte maestose per dimensioni e bellezza, pa-
vimenti in legno sapientemente disegnati e intarsiati……. Il palazzo viene
inaugurato con successo nel 1998…. Kaled al Misnad acquista ancora più
poteri e diventa il consultant commerciale dell’Emiro Sceik Hamad bin Ka-
lifa al Thani.
Ma in Italia cosa succede …. Succede che esistono le pagine gialle. Incre-
dibile ma vero, una segretaria giovane di un imprenditore comasco giova-
nissimo, mi chiama perché Arredaesse viene scelta tra le aziende che ap-
paiono sulle pagine gialle, siamo ancora in Via Montenapoleone e questo
conta….
Vado all’appuntamento, sono scettico, devo andare a Gaggino di Falop-
pio, non so dov’è… Arrivo con un’ora di ritardo, mi sono perso tra i boschi
di questo paesino al confine con la Svizzera… ci hanno interpellato per-
ché devono realizzare un negozio di intimo di alto livello di ben 450 mq….

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Un’esagerazione… mi sembra una bufala visto la location….. Invece arrivo
con Maria Lambrugo in questo palazzo insignificante, ma dove al secondo
piano scopro un mondo …“PRIMA RICERCA E SVILUPPO”. Questo è il nome
della società, la hall d’ingresso mi convince immediatamente, non si tratta
di una bufala, bensì di una realtà di un’azienda incredibilmente all’avan-
guardia. Mega schermi che riproducono filmati relativi alle loro molteplici
attività, arredi bellissimi tutti firmati Saporiti, brand di grande glamour nel
1994…
Non incontro la proprietà, bensì la segretaria, Donatella Frigerio, la quale mi
spiega le loro idee, che cosa vogliono fare con questo negozio di super in-
timo…. Mi spiega anche che la loro attività principale è ben altra. Dal 1990
l’azienda si occupa della riparazione di cellulari da poco commercializzati
in italia ed i loro partner sono: Nokia, Motorola, Erikson.
Prima ricerca e sviluppo ripara e rigenera per loro i primi costosissimi tele-
fonini portatili……. gli utili sono elevati e per questo la proprietà reinveste
diversificando le attività….. grandioso…..!!!!.
Prepariamo il progetto, apportiamo le opportune modifiche, vinciamo l’ap-
palto, ma i contatti sono sempre con lei, la Frigerio……però finalmente ar-
riva il momento della firma del contratto e vengo accolto finalmente dal
giovane imprenditore comasco: il Sig. Giovanni Maspero……
Mi riceve nel suo ufficio e subito esordisce con una frase che mi rimarrà per
sempre impressa nella mia mente …..
“noi abbiamo la presunzione di saper scegliere con chi lavorare e lei e la
sua azienda è tra questi ” …..grandissimo complimento…….e così è stato
….. Da quel momento iniziamo a lavorare per il gruppo.
Per le aziende di Maspero Arredaesse presta i propri servizi, dal 1994 al 2000,
con compiti rivoluzionari per il periodo, scegliamo le location, realizziamo il
progetto e l’esecuzione dei lavori per una serie di brand del gruppo: la rea-
lizzazione di ben 5 boutique “ARTE INTIMA” a Lecco, Como, Varese, Gaggi-
no, 3 centri Nokia ,Erikson, la boutique della pasta “PRIMA LA PASTA” in via
Milano a Como .
Un hub a Roma di 8.000 mq, un laboratorio super tecnologico, destinato
alla riparazione e rigenerazione dei cellulari raccolti in centro Italia, la fab-
brica della prima bicicletta elettrica italiana al Bassone.
La ristrutturazione di Villa Sforni a Tavernola (Como), una villa del ‘800, sede
del comando tedesco durante la seconda guerra mondiale, poi divenuta
sede della Guardia di Finanza di Como….
PRIMA RICERCA E SVILUPPO trasferisce lì gli uffici operativi ed all’ultimo pia-
no quelli direzionali …. Un capolavoro di dettagli, d’insieme di materiali, un
concentrato di qualità, progettuale e di realizzazione…..un intervento così
importante che Como non ricordava da tantissimo tempo…..
Ma la ciliegina sulla torta è la ristrutturazione della residenza privata del Sig.
Maspero, una villa dei primi del ‘900 a Cernobbio, a piazza Santo Stefano,
dove un intervento sapientemente dosato, trasforma questa villa nel desi-
derio sempre sognato del Sig. Maspero…… l’opera più importante realiz-

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zata nella villa, per difficoltà ingegneristiche e per lo sforzo progettuale ed
estetico è la piscina, ricavata dove prima c’erano garage, lavanderia e
depositi….. Tagliando la roccia sottostante le fondazioni a fette, si è ricava-
ta la vasca, rivestita poi con mosaici unici per disegno e bellezza…
La piscina è finalmente terminata come il resto dei lavori…. E quella sera di
luglio, io sono lì da solo con il Sig. Maspero davanti all’opera appena ultima-
ta…. Lui dopo un’interminabile silenzio mi dice: “sa questa è la piscina che
ho sempre sognato”…………!!!!!! Commuovendomi e riempiendomi d’or-
goglio, ero consapevole che avevamo fatto un ottimo lavoro.
E poi come in tutte le belle storie, c’é l’apoteosi: realizzare a Faloppio la
sede generale di tutte le società di “PRIMA RICERCA E SVILUPPO”, un pa-
lazzo multifunzionale di 4 piani, con ponti elevatoi, ascensori che si calano
in vasche d’acqua, un auditorium con struttura in lamellare di legno impo-
nente, con apparecchiature elettroniche di altissimo livello…..uffici direzio-
nali ultramoderni ed una SPA ideata per il relax dei dipendenti nei momenti
di pausa ……… idea importata dal nord Europa e dalla Svezia.
Le cose poi cambiano, il mercato della riparazione cellulari crolla e così Ar-
redaesse non ha più lavori con il gruppo, deve riaprire i mercati da tempo
trascurati, i rapporti con il Sig. Maspero rimangono ottimi, ma tutti dobbia-
mo fare fronte alle proprie crisi di mercato …… dopo di lui e del suo gruppo,
mi accorgo che Arredaesse nel Medio Oriente non è più presente come
prima…. Il mono cliente, se da una parte ha dato ad Arredaesse un quin-
quennio ricco di soddisfazioni, dall’altra parte ci ha distolto da altri merca-
ti…. Creando attorno il vuoto….
Tutto da ricominciare…. Crisi….. Nel frattempo in Arredaesse si decide il futu-
ro… i soci rimasti: Giancarlo, Adriano, Mariuccia Sormani e Vittorio Molteni,
devono decidere le sorti dell’Azienda….con la mediazione del Dott. Giaco-
mo Corno, si crea un nuovo assetto societario. Vittorio rimane da solo……
La decisione è sofferta, ma necessaria, mi dispiace per Giancarlo, Adriano,
ma soprattutto, per Mariuccia, la persona con la quale ho condiviso tutti
i momenti, belli e brutti dell’azienda …..ma questa è la vita, questa è una
decisione inevitabile…..
Arredaesse assume così un nuovo assetto societario, entrano nuovi soci:
Andrea Molteni e Antonella Conte.
Un’altra pagina bianca deve essere scritta………. Arredaesse si trasferisce
da Arosio a Carugo, lo showroom di Montenapoleone non c’è più, Arreda-
esse Produzioni continua per altri tre anni la produzione e poi la crisi sacrifica
questo ramo d’azienda, a malincuore devo congelare la collezione … è il
2002 -2003.
Il Medio Oriente deve essere ricostruito come mercato, l’azienda va in crisi
……… ma ecco che con caparbietà, costanza e grandissimi sacrifici, piano
piano si riaprono le porte dei mercati, prima in Italia realizzando per l’amico
Pino De Lorenzo, il Simposio Restaurant e l’Inverigo Hotel, poi l’Axolut Hotel
ed il ristorante “Unico” a Cantù, ma soprattutto la sede generale a Doha
di Ali bin Ali Group ……finalmente si ricomincia…. Azzerati i debiti, l’azienda

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trova nuove energie….. Riparte con il Qatar, entra in azienda anche mia
figlia Nicole, ma soprattutto incontro nuove persone: la Sig.ra Elena Veli-
tchenko, siberiana di nascita, moscovita di adozione, italiana di mentalità
con innumerevoli esperienze lavorative nel campo della moda e nel design
…..trascorre un lungo periodo con la signora di tutte le signore …. Madda-
lena De Padova….
Lei è scettica al nostro primo incontro, mi conosce attraverso un’amica co-
mune, Laura Aliprandi, però Elena non ci crede molto, dice … ma questo è
sempre in giro per il mondo, quando potrà seguirmi nei miei progetti….???
Un giorno viene in ufficio con dei clienti russi di Tambov, stanno cercando
da qualche giorno, gli arredi per le aree più importanti della loro residenza:
il living room, ma non riescono a trovare ciò che cercano a Milano …..
La signora mi spiega le sue esigenze ed io con due schizzi risolvo il loro pro-
blema…. Un successo …!! Vendita conclusa ed un primo piccolo passo ver-
so il mercato russo…….
Elena dopo questa positiva esperienza, mi porta una business opportunity
a Kiev. Si tratta di progettare una spa di quasi 5.000 mq. …. Bisogna af-
fascinare il cliente …. E così un giorno di fine agosto Elena viene da me,
l’ufficio è deserto perché chiuso per ferie, con lei c’è il Sig. Pavel Reabiken,
proprietario del grande palazzo che deve ospitare la SPA più prestigiosa di
Kiev. Andreij Shevchenko, grande calciatore ucraino impera in Italia con
il suo gioco magico nel Milan…… quel giorno non avevo pronto nulla o
quasi, ma cogliendo in pieno i desideri del Sig. Pavel, riesco ad inventare di
sana pianta in poco tempo un concept project, che lo affascina immedia-
tamente….. Però nulla era ancora deciso, Arredaesse non aveva ancora
l’incarico per lo studio e la realizzazione del progetto….
Ma ecco, passati pochi giorni, mentre mi recavo all’aeroporto per un viag-
gio in Medio Oriente, ricevo una telefonata da Elena che mi dice “Vittorio
hai pronta la valigia?,…. Si va a Kiev….!!!!!!”
Fantastico, brava Elena che con la sua determinazione ha concluso la pri-
ma fase, firmare il contratto per lo studio e la realizzazione del progetto e
così con Pavel inizia un lungo percorso,….. Il mercato dell’est è finalmente
aperto…..
A Kiev veniamo contattati anche da un’altra società la “XXI CENTURY”, una
tra le più grosse imprese edili del paese, bisogna ristrutturare la sede, edifici
vecchissimi, ma centrali, un classico palazzo dell’Unione Sovietica che si
trova proprio di fianco allo stadio della Dinamo Kiev…..
Elena si dimostra persona capace, tenace, di grande professionalità in gra-
do di tenere quei giusti rapporti con i clienti……mettendoli in condizione di
decidere….
E così mi porta il suo vecchio amico Vladimir Sherman, che in pochi anni
ha inventato un business formidabile a Mosca …. Lui acquista un apparta-
mento a Montecarlo, va completamente rinnovato ….Arredaesse realizza
per lui tutti i lavori di fit out ed Elena con questo progetto crea quel giusto
passa parola, che forte dei risultati acquisiti porta ad altri nuovi clienti. Uno

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di questi è Vladimir Skigin per il quale realizziamo una “reggia” a San Pie-
troburgo…. Quattro anni di lavori appassionanti con un risultato grandioso
….mentre a Londra, in Bishops Avenue, realizziamo una penthouse di oltre
800 metri, sempre per Vladimir Sherman, oramai divenuto parte della no-
stra famiglia…Arredaesse.
Intanto a Doha lavoriamo al progetto e realizzazione di un nuovo Majilis
per il futuro Emiro, Sceik Tamim bin Hamad bin Kalifa, realizziamo una pen-
thouse al 33° piano di una torre prestigiosa la ZIG ZAG TOWER e subito dopo
il ristorante “SORMANI” quasi una beffa del destino, il nome di famiglia è
invece di un famoso ristoratore parigino specializzato in tartufo…..
È il 2012 quando nella torre più bella di Doha, la BIDDA TOWER, oggi sede
organizzativa dei mondiali di calcio 2022, realizziamo per Sceik Hamad bin
Sohaim al-Thani dei mega uffici, super tecnologici, con piattaforme rotan-
ti, improntati su una filosofia alla “JAMES BOND”…. Questi uffici, mille metri
quadrati al 7° piano diventano la sede di AL TWILA, società che raggruppa
una serie di attività dello sceicco e, forza del destino, anche sede di della
futura ARREDAESSE MIDLE EAST L.L.C.

A Blevio, sul lago di Como, stiamo terminando dopo 5 anni di lavori, la Vil-
la Belgioioso, ora chiamata con il nome originario del conte russo che la
costruì nel 1840…. Villa Shouwaloff…. Dopo tanti anni la proprietà ritorna
di nuovo ad un russo, Oleg Boyko, un grande imprenditore e finanziere…..
L’opera, perché solo così si può definire l’intervento, ha visto insieme a Nessi
& Majocchi, un’infinità di grandi capacità imprenditoriali del territorio: più di
350 persone hanno lavorato per tanti anni con grande manualità, la genia-
lità dei nostri artigiani ha contribuito a realizzare e concretizzare un progetto
unico, per dimensioni dell’intervento, le difficoltà logistiche, ma soprattut-
to per le esigenze particolari del committente…. un grosso riconoscimento
va dato ad Elena Velitchenko che, con grande maestria e capacità, ha
tessuto e coordinato i rapporti con una committenza speciale e non facile
da gestire, ad Angelo Majocchi, titolare dell’unica impresa edile capace
di realizzare un tale progetto, al suo geometra Angelo Cairoli, con il qua-
le tutte le difficoltà sembravano diventare per incanto semplici decisioni
da prendere e, non per ultimo, un grazie all’Arch. Elena Bernardi che con
grandi capacità e professionalità è riuscita a tessere tutte quelle maglie
burocratiche che un progetto così difficoltoso necessita ….
Così a luglio 2013 consegniamo finalmente la villa al Sig. Boyko….. Il nostro
lavoro è un po’ come un padre ed una madre che allevano con cura ed
amore il proprio figlio… vivono per lui e con lui i momenti brutti e belli, poi
ad un certo punto devi lasciarlo andare…. Un certo dolore misto a gioia ti
assale…… ma sai di avere fatto tutto bene ….
Questo è il nostro mestiere, questa è Arredaesse, un’azienda nata per far sì
che si avverino i sogni dei propri committenti …..
2014, anno importantissimo, in Qatar….. per potere lavorare con il gover-
no bisogna avere una società locale, devo decidere cosa fare, con chi

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associarmi…. Nabil, vice president di Ali bin Ali Group vuole realizzare una
società con me, dall’altra parte, lo Sceik Hamad bin Sohaim al-Thani vuole
fare lo stesso, passo mesi difficili. Tutti loro sono persone a me care, come si
può scegliere se per entrambi provo la medesima profonda stima, ammi-
razione ed affetto????
Devo decidere, alla fine scelgo di consociarmi con la persona che ho co-
nosciuto per primo in Qatar…. H.E.H. Sceik Hamad bin Sohaim al-Thani, lui
è il mio partner, per riconoscenza, gratitudine e profonda ammirazione, la
scelta mi sembra saggia, corretta senza offendere l’altra parte a cui riservo
comunque tanta stima, affetto e diponibilità per collaborazioni future ……..
Così il 14 novembre 2014 nasce “ARREDAESSE MIDDLE EAST LLC” …. Uffici in
Bidda Tower , 7° piano, Sceik Hamad bin Sohaim al-Thani socio di maggio-
ranza, io socio di minoranza….. Manager Director….. Zoghaib Zoghaib…..
Firmiamo i documenti societari una sera di Ramadam negli uffici dello
Sceicco ….ed è subito business, realizziamo i nuovi uffici di “ASPIRE ZONE”
sede del comitato mondiale di calcio 2022….. Un gran bel biglietto da visita
per incominciare l’attività di una nuova azienda…
Ed in Italia ???? In Italia …..
Di fronte a Blevio, sulla sponda opposta del Lago di Como c’è Moltrasio,
paese ridente e famoso perché lì c’è Villa Versace…. Elena viene chiama-
ta dal nuovo proprietario… un russo, re della ristorazione… i più famosi risto-
ranti a Mosca e non, sono suoi….. Il Sig. Arkady Novikov ha acquistato Villa
Versace ora Villa Fontanelle… e vuole ristrutturare il corpo principale …..
Il rapporto è difficile, lui è diffidente e pignolo….. Ha cambiato già tre im-
prese e due società di engeneering….. L’inizio è ostacolato da tante sue
interrogazioni…. Parla con il signore della villa di fronte alla sua, il Sig. Boyko
e trova conferme positive su Arredaesse, su di Elena e quindi si parte….
Prima realizzazione il wintergarden, un’opera in metallo e vetro stupenda,
dove un’altra volta le capacità artigianali del territorio si fanno valere….. il
Sig. Novikov crede in noi, in Arredaesse e ci conferma l’incarico quali main
contractor per una serie d’interventi importanti, l’acquedotto, la nuova li-
nea del gas, ma soprattutto ci incarica per la ristrutturazione del primo, del
secondo piano e dell’attico della villa principale….
Oggi stiamo progettando per lui, una mega piscina galleggiante con SPA
privata nel parco, nell’attesa che s’inizino i lavori di fit out della villa…..
Ma il lago è lungo e pieno di ville, così a Cadenabbia una signora ameri-
cana, ci chiama per la rivisitazione del piano interrato da adibire a SPA con
piccola piscina e l’attico da trasformare in suites per ospiti…..
A Parigi, in Avenue Marceau, ci aggiudichiamo la ristrutturazione di tre dei
5 piani di un palazzo stupendo a due passi dell’Arco di Trionfo….. Siamo
main contractor e realizziamo tutto il fit out interno dei tre piani…. Pierange-
lo Caramia, uno tra i nostri primi designer collabora con Arredaesse al pro-
getto, curando la direzione lavori…. È il momento degli attentati in Francia,
viviamo i primi due, tanta paura ma procediamo spediti con i lavori, a luglio
2015 consegniamo il primo dei tre piani alla Sceika Mashael Bint Hamad.

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Subito dopo a gennaio 2016 completiamo la penthouse per Sceika Noof
bint Hamad……. Rispettiamo ancora una volta le tempistiche concordate,
i lavori vengono ultimati nei tempi stabiliti…..
E come in un turbinio si ricomincia. A Cap Ferrat progettiamo gli interni di
una villa contemporanea con vista mozzafiato sul golfo, le trattative poi
proseguono e ci aggiudichiamo grazie ad il lavoro di convincimento di Ele-
na, oltre alla progettazione degli interni anche il fit out degli stessi…
E nel golfo…. Arredaesse Middle East, cerca e sviluppa tutta una serie di
contatti governativi, che portano ad altri risultati, mentre Arredaesse Italy,
inizia la progettazione e si aggiudica l’appalto per il fit out di un palazzo
a Doha per un componente della famiglia al-Thani……4.000 mq. Progetto
con finissimi dettagli e finiture tutte italiane, progetto in fase di realizzazione
Arredaesse forte di tante esperienze internazionali, si pone e si è posta agli
operatori di settore e non, anche come “ambasciatrice internazionale di
proposte ed iniziative socio economiche”.
Con il “CIS” del Dott. Giacomo Corno organizziamo nel 2012 un seminario
unico al mondo, invitiamo una manager araba, Madame Hind, contitolare
di Ali bin Ali Group, holding con più di 3.000 dipendenti, ad un dibattito con
imprenditori italiani, tema: come sviluppare rapporti d’impresa con società
locali qatarine, sviluppo e programmazione di un paese in pieno sviluppo,
un futuro certo per tante imprese italiane capaci di sostenere un mercato
internazionale. Il seminario è di grande successo e per questo viene di lì a
poco a Gennaio 2013, replicato anche a Lugano con una organizzazione
ancora più internazionale con una presenza ancora più massiccia d’im-
prenditori, invitati dal coordinatore, ing. Piero Cioffi, manager di Julius Baer,
la Banca ospitante.
Madame Hind ha un grande successo, la sua holding ha modo di avere
contatti con nuove aziende italiane, avere interscambi economici ed io ed
Arredaesse essere felici di aver dato un piccolo contributo all’affermazione
e al successo di un così unico evento che ci ha portato ad accrescere le
nostre relazioni d’affari.
Riteniamo doveroso quindi, per tutte le persone che vogliono imparare, far-
si conoscere, avere nuove aperture di mercato, rivalutare i nostri artigiani
tante volte lasciati soli, per la popolazione del territorio, mettere a disposizio-
ne il nostro know-how, le nostre esperienze, realizzando uno spazio museo/
galleria, dove chiunque possa ritrovare un pezzo di mondo, una propria
esperienza lavorativa e/o artistica, ringraziare con mostre dedicate i part-
ner che insieme ci consentono di realizzare opere d’eccellenza nel mondo.
Nel 2014 ristrutturiamo uno spazio della nostra sede a museo/galleria, nasce
“ARGALLERY70”.
Un laboratorio di eccellenze, dove ogni anno, cambiando tema, diamo
l’opportunità a chiunque voglia di ammirare le capacità di tanti nostri arti-
giani, artisti e designer.
Ma tutto ciò non basta, crediamo nei giovani, vogliamo coinvolgere gli stu-
denti in queste opportunità uniche, lavoriamo molto sull’argomento, come

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portare gli studenti dei licei artistici a visitare il nostro “laboratorio d’eccel-
lenza”, sembra tutto difficile, quasi impossibile vista la burocrazia scolastica,
invece grazie a Lino Longobardi riusciamo a tessere un accordo con il Liceo
Artistico Modigliani di Giussano, diamo a 78 giovani studenti uno spazio di
400 mq, spazio che possa diventare il loro laboratorio di idee e così in poco
tempo devono studiare la scenografia, pezzi di design, la grafica del nuovo
logo e la fotografia.
Nasce AR_LAB, un laboratorio esclusivamente dedicato a loro, una giuria
internazionale ha scelto i vincitori di ogni singola sezione ed Arredaesse alle-
stisce il tutto per loro, realizza i prototipi degli oggetti scelti, i ragazzi finalmen-
te possono vedere le loro idee realizzate, questo è un momento stupendo,
unico, storico, che mi riempie di gioia e che voglio condividere con gli in-
segnanti del Liceo che hanno creduto insieme alla Preside, Paola Nobili, al
progetto, a Lino che è riuscito a tessere un’idea sostenibile, a Francesca
Trotta, ma soprattutto a Gianmarco, che ha coordinato con i ragazzi tutti gli
aspetti tecnici ed artistici del progetto rendendo il tutto realizzabile.
Il 5 maggio 2017 tutto sarà visibile, finalmente il pubblico ed il privato trova-
no insieme un’opportunità concreta da dare ai giovani studenti, un futuro
più roseo, con un inserimento nel mondo del lavoro più facile.

Il traguardo raggiunto è grande, 40 anni di attività sono un periodo così
lungo, Arredaesse ha visto passare tanti collaboratori, che con il loro contri-
buto hanno portato al successo l’azienda, senza di loro Arredaesse non sa-
rebbe tale. È difficile ringraziarli tutti, li vorrei menzionare singolarmente, per-
sona per persona, ricordo ancora i loro volti, ma forse emozionandomi ne
escluderei qualcuno, quindi preferisco dire grazie a chi ha creduto in me,
ai miei soci fondatori: Luigi, Giancarlo, Adriano e, soprattutto, a Mariuccia,
persona che mi è sempre stata vicina e che oggi rivedo nella figlia, Angela,
che continua a lavorare con me con tanta professionalità e capacità.
Mi auguro che Arredaesse possa proseguire e scrivere ancora la propria
storia per altri 40 anni almeno, i presupposti ci sono tutti.
Questa è una storia di design, di uomini, di lavoro, di emozioni, di progetti e
di eccellenze e di questo ne sono fiero ed orgoglioso.

Vittorio Molteni
23 aprile 2017

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ARREDAESSE
Via Garibaldi, 70
22060 Carugo (CO) Italy
Tel. +39 031 761267
Fax +39 031 763482
[email protected]
www.arredaesse.it

Concept: Emiliano Besana, Overdrive
Layout and post production: Overdrive
Printed in Italy 10.2017
Hanno collaborato:
Lino Longobardi
Francesca Trotta
Gianmarco Molteni

© 2017, Arredaesse
Tutti i diritti riservati.
Nessuna parte del presente catalogo
può essere riprodotta o diffusa
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