The words you are searching are inside this book. To get more targeted content, please make full-text search by clicking here.
Discover the best professional documents and content resources in AnyFlip Document Base.
Search
Published by biraghimg, 2021-01-19 09:32:34

Belletà - Quaderno 1

Belletà - Quaderno 1

Da quando siamo tornati a scuola per me c'è stato un
Cambiamento radicale dovuto al covid ed è stato quasi
come iniziare una nuova scuola abbiamo cambiato dei
prof inoltre con i turni non riesco neanche più a vedere i
miei amici, insomma la scuola così non promette bene
c'è una cosa però che mi fa andare avanti.
l'idea che tra un po'di mesi tornerà tutto come prima e
potremo tornare a fare scuola e andare in giro senza
mascherina addirittura, almeno lo spero.

V.L.

51

Abbiamo ricominciato ad andare a scuola, dopo tanto
tempo, da quando tutto è cambiato. Dopo tanti mesi
passati con la didattica a distanza abbiamo ricominciato,
ovviamente non è la stessa cosa, è cambiato qualcosa, ma
comunque siamo tornati.
Quando qualcosa cambia, di solito non torna mai com’era
prima. Però sono sicura che domani riusciremo a
ricominciare la scuola nello stesso modo di prima, prima
che iniziasse la quarantena.

W.A.

52

Ricominciare...Ricominciare secondo me è un modo per
dire: “mi do un’altra possibilità, riparto da zero.”

Oggi vorrei parlare del mio ricominciare, ripartire.

Ero arrivata a un punto della mia adolescenza molto
difficile e stressante: arrivavo a casa dagli allenamenti
morta e appunto troppo stanca per dedicarmi a me o alla
scuola, volevo mollare tutto, ma non potevo perché dopo
una settimana avrei avuto il campionato Nazionale di
pattinaggio.

Mi ricordo che tornavo a casa dagli allenamenti a
mezzanotte: mi ricordo quando tutti i miei amici uscivano
e io perennemente dovevo dire: ”Sai che mi alleno: cosa
me lo chiedi a fare?”
Anche se in realtà lo desideravo tanto.

Ero stressatissima, ma mi sono detta: ”Non puoi buttare
tutto via cosi” e mi sono promessa di dare il meglio di me
e almeno concludere l’anno.
Avevo fatto bene: tutti i sacrifici mi hanno ripagata, perché
avevo vinto il campionato Nazionale e quindi non potevo
più fermarmi e dovevo prepararmi per il campionato
Europeo: un sogno che stava diventando realtà.

Ma uscivo da scuola, mangiavo un panino in macchina e
finivo di allenarmi a mezzanotte: ero distrutta.

Alla fine sono arrivata terza: un risultato molto alto.
53

Agli occhi degli altri era tutta una bellissima cosa: gli
allenatori e le persone importanti del pattinaggio artistico
si complimentavano con me.

Ero persino andata dal sindaco e mi ricordo che una volta,
mentre ero al bar e avevo appena finito la gara, una
ragazzina mi aveva chiesto anche un autografo, cosa che
mi aveva fatto anche molto ridere.

Ma nessuno vedeva in me la sofferenza, la voglia di vivere
la mia adolescenza senza stress o stanchezza: da fuori
sembrava tutto bello, ma io sapevo che in realtà non lo era
più. Non mi allenavo più per me o per una passione: stava
diventando tutto una pressione, un obbligo.

Così ho deciso di RICOMINCIARE, andando contro tutti:
contro gli allenatori che appena ho comunicato la mia
decisione si sono messi a ridere, contro i miei genitori che
comunque avevano fatto sacrifici, contro i miei amici che
dicevano: ”Ma tu sei pazza ad abbandonare a un livello
così alto!”. Ma io mi volevo dare una possibilità, e così è
stato.
Da quel giorno sono stata veramente felice, mi sono sentita
più amata dalla gente, ho avuto molto più tempo per me
stessa, ho fatto cose che prima non avevo mai fatto perché
non avevo tempo. Sono sempre più certa della bontà della
mia scelta.

54

Concludo con il dire che secondo me ognuno di noi
dovrebbe fare come ho fatto io, cioè darsi una possibilità,
cercando un modo per ricominciare anche andando contro
tutto e tutti.

C.A.

55

Ricominciare scuola dopo sette mesi di “vacanza” non è
facile, tutto sembra cambiato.
Facce viste e stra viste sembrano cambiate completamente
e, vedendo certe persone pensi a quanto sarebbe stato
bello non rivederle mai più, mentre vedendone altre pensi
ad errori o magari semplicemente scelte apparentemente
sbagliate del passato, ma che in fondo sono state giuste
così.
Pensando a questo periodo che stiamo vivendo, capisco
che sia un anno difficile per tutti, per chi più e per chi
meno, ma nonostante tutto, pur vivendolo in maniera
difficile, alzo la testa e guardo avanti verso il futuro,
pensando che questo sia solo uno degli inizi della mia vita.

B.L.

56

Quando si ricomincia a fare qualcosa che si taceva in
passato non è mai uguale, c’è sempre qualcosa di nuovo,
perché si ha più esperienza.
A volte è bello ricominciare a fare qualcosa da cui siamo
stati privati, come ricominciare con piacere a rivedere le
persone con cui si sta bene dopo un lungo periodo di
isolamento.
Ma non sempre è così, perché molte volte smettiamo di
essere felici dopo una grande delusione e ricominciare da
capo, quando tutto è cambiato, ricominciare a sorridere e
goderci i piccoli momenti della vita è difficile, anche se alla
fine è una soddisfazione.

E.B

57

Non sempre le cose vanno come vorremmo, ma questo
non vuol dire che non dobbiamo essere felici, perché molte
volte quello che può sembrare la fine, spesso è solo un
nuovo inizio, per ripartire e cambiare quello che non ci
piace.
Non è di certo facile rialzarsi dopo una delusione, ma
bisogna cercare di non restare intrappolati nell’illusione
che non ci sia una soluzione. Bisogna vedere gli ostacoli
come un’occasione per ricominciare.

B.S.

58

Come sempre da ormai due anni era rimasta da sola.
Non capiva perché tutti la lasciassero indietro, non era mai
cambiato nulla in lei.
Domani sarebbero passati precisamente un mese e una
settimana dall’ultima volta in cui aveva parlato con
qualcuno che non fossero i suoi parenti.
Le domande erano sempre quelle: cos’ho sbagliato? Dove
sono cambiata? Perché non sono come tutti gli altri?
Aveva perso tutte le speranze, i suoi sorrisi erano tutti
finti, ma fatti così tanto bene che nessuno si accorgeva di
cosa stesse realmente succedendo.
Era abituata a questo sentimento e non gli dava più molta
importanza ma, nonostante tutto, continuava a fare male.
Ma proprio in quel momento le arrivò un messaggio; era
un suo vecchio compagnò di scuola oltre che amico. Le
aveva scritto quasi per gioco, voleva sapere come se la
passava: lei gli raccontò tutto.
Lui la ascoltò tutto il tempo e da quel giorno tornarono a
scriversi.
Quel giorno la ragazza si liberò da un peso, e da quel
momento ritornò a sorridere veramente.

C.E.

59

Ricomincio l’anno scolastico ancora una volta, anche se mi
sembra la prima: perché quando tutto cambia, diventa
altro... seppur resta sempre la stessa cosa.
Ricomincio la scuola con lo zaino in spalla e la cartelletta
sottobraccio e sono due pesi che non mi dispiace portare.

D.S.

60

Rincominciare qualcosa non è mai semplice, a volte ci
vuole un coraggio immenso, altre volte solo tanta forza
per lasciare andare tutto, ma soprattutto ci vuole la dignità
per non dimenticarsi mai chi siamo.
Abbi sempre il coraggio di ricominciare e mai di scappare.
Le cose più nelle rinascono dalle macerie, forse perché ciò
che rinasce dalla sofferenza, ha bisogno di forza, per
sbocciare nuovamente.

G.G.

61

Ricominciare… cosa vuol dire?
Non è solo ripartire, rimettere in moto degli ingranaggi
fermi, ma è uno stato mentale.
Ricominci e ritorni alla tua vita precedente: precedente ad
una pausa o ad un cambiamento, ad un incidente o ad una
decisione.
Alcune volte non è facile, è una strada di ciottoli in salita,
ma tornare a provare ci dà nuove possibilità, come
riavvolgere un nastro e rifare, riprovare, ricominciare.
Una nuova partenza, un nuovo inizio e una nuova trama.

Quando penso alla parola ricominciare mi viene
alla mente una di quelle bambole negli scrigni che ballano
quando apri il bauletto. Loro ballano e poi ricominciano,
ma non possono andare da nessuna parte…
Noi si.
All’idea di dover ricominciare mi viene in mette anche la
fatica, il fallimento, il disagio e tutto ciò non mi invoglia
nemmeno lontanamente a provare, a mettermi in piedi e
ricominciare.
Mi viene spontaneo chiedermi: “Perché?
Cosa mi spinge a buttarmi, a fare questa fatica, ora che mi
sono adagiata? Cosa mi spinge a rialzarmi?

62

Se la risposta è convincente lo faccio, mi rialzo e percorro
quella strada in salita, ma se la risposta non fosse
convincente?
Credo che sia quello che succede alle persone che mollano,
che abbandonano la gara piú importante, quella della vita,
quelli che non lottano piú, perché non ne vale la pena.
Poi ci sono quelli che tutti i giorni si alzano e ricominciano
a vivere la vita di altri, una vita di menzogne e mezze
verità che raccontano a sè stessi e agli altri per non dover
affrontare i problemi.
Credono di essere felici e convincono gli altri che sia così,
creano attorno a sè cerchie di loro simili e recitano una
commedia che li fa sentire meglio, per un istante, ma poi
sono catapultati alle loro vite piene di caos e annegano
nelle loro stesse lacrime.
Potrebbero alzarsi e decidere di iniziare una vita adatta a
loro, ma non si buttano perché non credono abbastanza in
loro stessi per rischiare tutto.
Poi in un piccolo angolo, in una piccola scatola chiusa in
un armadio c'è un’altra visione del “ricominciare”: una
visione positiva, senza sangue, sudore o fatiche.
Cercherò di essere meno di parte possibile e di darvi
un’idea di questa “visione positiva”.

63

Ricominciare immaginando una strada in discesa con
aiuole di fiorellini può solo far andare bene le cose...
Sapendo poi che ricominci solo le cose in cui credi
davvero... perché mai dovrebbe andare male?
Sinceramente io non credo in quello che ho appena scritto!
mi chiedo infatti: come può essere positivo dover
ricominciare qualcosa?
Se ti sei interrotta ci sarà stato un motivo.
In più non è sempre detto che ricominciare sia quello di
cui hai davvero bisogno, o meglio non hai bisogno di tutto
lo stress e la pressione che consegue.
Ma come fai a saperlo se non ci provi?
Giusto!
Ma chi sono? So dove sono? So cosa mi è successo?
E da queste domande capiamo come fare per ricominciare,
se lo possiamo fare, se lo possiamo fare da soli e
soprattutto se lo vogliamo fare.

Detto ciò mi sembra giusto raccontare una delle mie
più recenti esperienze: il rientro a scuola.
Partendo dal presupposto che non è stato un rientro
normale, a causa del Covid e delle mille restrizioni che ha
causato e che il rientro a scuola dopo tre mesi di vacanza
non è mai una bella esperienza, quest’anno si può

64

tranquillamente dire che le cose siano andate peggio del
previsto.

Io personalmente ero un po’ in ansia per il rientro a scuola:
mi ero abituata al ritmo della DAD e delle vacanze e
quindi avevo paura che al rientro sarei rimasta indietro
con i compiti, lo studio ecc…per non parlare delle nuove
procedure, dei miei compagni, dei nuovi professori e di
quelli vecchi.
In breve non mi andava affatto di rientrare, mi sentivo
come quando al mattino d’inverno devi lasciare le coperte
belle calde e avvolgenti per andare al lavoro, e anche se sai
che lo devi fare non vuoi.

Io mi sentivo così perché dovevo lasciare la mia casa sicura
e andare incontro alla difficoltà di un nuovo inizio, alla
difficoltà di dovermi abituare a cose nuove e riprendere
confidenza con le vecchie.

Poi mi sono fatta coraggio e il 12 settembre mi sono
svegliata, mi sono preparate e ho affrontato quella che era
la nuova sfida della scuola.

Non è andata poi così male, e quindi l'ho fatto anche il
giorno dopo e quello dopo, e quello dopo ancora.

La scuola in effetti mi mancava: dopo molti mesi
finalmente ho rivisto i miei compagni e i professori,
potevo riprendere la lezioni con una parvenza di

65

normalità, a settimane alterne, e ritornare a fare le cose che
prima davo per scontate, come prendere il treno o andare
a pallavolo.
È stato molto bello rivedere i miei compagni e ridere e
scherzare, pur rispettando le regole, ma poi… dopo meno
di due mesi, ancora nuove restrizioni, più ore in DAD, la
pallavolo è ferma e anche i negozi e le attività che
chiudono.
Io capisco che questa sia una situazione fuori dal comune
e che si facciano manovre straordinarie per la
sopravvivenza del popolo e del paese, ma
contemporaneamente vedo i video di quelle persone che
dicono che il Covid è una finzione, che il virus non esiste,
che è una messa in scena del governo che ci vuole
controllare tutti, oppure i video di quei ragazzi
(e non solo) che vanno in giro senza mascherina o la
indossano all’orecchio, al braccio, sotto il naso o sotto il
mento.
E tutto questo mi fa arrabbiare: l’ignoranza degli altri non
può mettere in pericolo me e le persone che stanno attorno
a me.
Io so che se mi ammalassi molto probabilmente non me
ne accorgerei nemmeno, ma i miei nonni non possono

66

ammalarsi, perché sono in quel gruppo che non verrebbe
nemmeno ammesso nelle rianimazioni.
Quindi io seguo le regole, disinfetto le mani, tengo
sempre su la mascherina, mantengo le distanze per loro.
E ora che siamo a casa, con nuove restrizioni e
consapevole come tutti che molto probabilmente ci
avviciniamo ad un nuovo lockdown totale, mi sembra che
aver ricominciato a settembre sia stata una pessima idea,
perché il vero problema sono i giovani, che credono di non
ammalarsi e quindi non pensano di dover seguire le
regole.
La maleducazione e l’egoismo regnano sovrani e questo è
sbagliatissimo perché così non ne usciremo mai.
Ora siamo a casa, seguiamo le lezioni e speriamo che tra
un anno sia tutto un ricordo, ma per ora le cose sono così
e sono davvero orribili.
Quello che doveva essere un “ricominciare” la scuola si è
trasformato molto presto in un rientro in DAD, che
secondo me renderà ancora più difficile un vero rientro a
scuola in futuro.

L.M.

67

Ho imparato a vedere il mondo con occhi diversi, a cercare
un sorriso nei momenti più intensi; ho imparato a non
pensare al passato per vivere meglio il presente, ad aprire
il mio cuore alla gente.
Come un bambino che scopre qualcosa di nuovo, ho
imparato a vivere di bei momenti e ad uscire dal tunnel
buio in cui ogni tanto mi trovo.
E così, a ogni alba, sembra di vedere il mondo per la prima
volta.

M.T.

68

Finalmente.
Era da tanto tempo che non vedevo la luce abbagliante del
cielo.
Mi sono segnata tante cose da fare per domani.
Non so se lo sto facendo per non restare qui con me stessa
o per ricominciare di nuovo.
“È tutto vero? ...perché?”
“Non è importante? …perché?”
“Devo stare calma, rilassarmi e non pensarci”
Di nuovo.
Dovevo solo svegliarmi da
quell’incubo che rendeva reali
tutte le mie bugie.
Sto ricominciando, finalmente.

Q.C.

69

Ricominciare...parola grande per una ragazza piccola
come me.

Non ho mai pensato al significato della parola
ricominciare e sinceramente non ci ho neanche mai dato
peso.

È strana come parola: ‘ricominciare!’.

Non è da tutti ricominciare la propria vita, non è semplice.

Per me il significato della parola ricominciare è banale, io
dico che è banale.

Per me ricominciare è come quando per esempio litighi
con un’amica e non siamo più amiche, dopo facciamo pace
e ricominciamo ad essere amiche.

Per me questo significa ricominciare anche se so che ha un
significato più profondo è importante.

La prof a scuola ci ha letto il libro di un ragazzo, Manuel
Bortuzzo è il suo nome. Un ragazzo di 19 anni che a causa
di un’incidente si ritrova a dover ricominciare la propria
vita, da capo, come se quella precedente non fosse mai
esistita ma pian piano, anche grazie all’aiuto dei suoi amici
e della sua fidanzata, riesce a ritornare più forte di prima
e a ricominciare.

Ad essere sincera Manuel ha avuto un grande fortuna e
soprattutto una grande forza di volontà. Quando parlo di
fortuna intendo dire che ha avuto persone al suo fianco

70

che gli volevano bene e che ogni giorno, nel bene e nel
male, gli sono sempre state a fianco e lo hanno sempre
aiutato rendendolo il ragazzo che è oggi; al contrario
magari di altre persone, a cui sono capitate sfortune come
questa, che per ricominciare non hanno avuto nessuno
vicino.
Manuel sì ed è riuscito ad andare avanti nonostante tutto
e quello che vuole trasmettere è che se una persona ha un
obbiettivo, anche se all’inizio non ce la farà mai, andando
avanti con il tempo ce la può fare e riuscire a ricominciare.

S.C.

71

Spesso ci troviamo in situazioni difficili e dobbiamo
privarci di fare le cose che più amiamo: quando qualcosa
della nostra vita cambia bisogna avere il coraggio di
andare avanti.
Ricominciare secondo me significa avere la forza e il
coraggio di affrontare le situazioni negative in cui ci
troviamo.
Spesso non è facile risollevarsi dopo un dolore, dopo la
fine di una storia o quando le cose non vanno come
vorremmo anche se quella che sembra la fine la maggior
parte delle volte è un nuovo inizio, a volte anche un solo
piccolo gesto ci aiuta a rialzarci con forza, soprattutto
l’amore delle persone a noi più care.

S.A.

72

Quest’estate è stata lunga, fin troppo lunga per i miei
gusti.

Sono passati solo tre mesi, eppure mi sembra sia durata tre
anni, i tre anni più lenti della mia vita.

Sono quel tipo di persona che si aggrappa a una routine,
che trova conforto nella quotidianità, nel sapere che, una
volta mattina avrò qualcosa da fare, qualcosa che mi tenga
impegnata per qualche ora.

Quando tutto questo è venuto a mancare, non ho più
saputo cosa fare.

Passo ore a non fare nulla e quasi non riesco più a dormire.
Ogni volta che sento l’orologio ticchettare, penso al modo
in cui sto passando ogni giorno di quei mesi che
potrebbero essere così importanti per me.

Ma, nonostante quanto in colpa mi senta, quanto io sia
consapevole di cosa sta succedendo, non riesco a trovare
la forza per alzarmi.
Sono così le mie estati, e lo sono più o meno sempre state,
l’unica differenza è che questa è stata peggio del solito.
Non sono neanche abituata allo stupido busto che indosso.
Mi fa sentire addosso gli occhi di tutti. Credo sia per
questo che non riesco quasi più ad uscire da casa.

L’ultima volta è stato lo scorso mese.

Domani sarà il primo giorno di terza media.
73

Chissà come andrà, chissà se riuscirò a rimettermi in piedi
come lo scorso anno, o se continuerò come adesso.
Forse ritornare alla mia vecchia routine riuscirà a
sollevarmi il morale, ma, allo stesso tempo ho paura di
non esserne all’altezza, di essere cambiata così tanto da
non riuscire a stare al passo.
Non ho fiducia in me, di sicuro non tornerà tutto come tre
mesi fa immediatamente, ma farò del mio meglio.
Domani potrò ricominciare.

S.G.

74

Spesso senza neanche renderci conto ci troviamo di fronte
a delle scelte difficili e a dover scegliere la cosa più giusta
invece di quella che amiamo di più fare.
Ricominciare per me vuol dire andare avanti sempre a
testa alta nelle situazioni più complicate.
Nessuno può tornare indietro nel tempo e poi
ricominciare per fare delle scelte diverse, oppure per non
commettere di nuovo degli errori fatti.
Però tutti possono ricominciare facendo scelte più giuste,
essere delle persone migliori e costruire il proprio lieto
fine facendo quello che gli piace davvero.

V.G.

75

Ricominciare non è facile.

Non è facile soprattutto quando senti che dentro di te
qualcosa si è scheggiato e il tuo cuore non ha retto bene il
colpo.

A volte il colpo è talmente forte che dentro di te si crea un
enorme frattura, un enorme voragine da cui fuoriesce
tutto, anche la fiducia verso gli altri

E noi li, come in trans, a cercare di capire il motivo per cui
quella persona ci abbia fatto così tanto male e, non
trovando una risposta, spesso cadiamo in una spirale di
depressione ed isolamento: quando si è completamente
soli, quando ci si isola dal mondo per non essere più feriti
allora ricominciare sembra impossibile.
Ma la vita, a volte, ha un modo tutto suo di sorprenderci.

Avete presente quando incontrate una persona per la
prima volta e c'è qualcosa in lei che vi incuriosisce e che vi
spinge a volerla conoscere?
Ma, se ogni volta che vi siete fidati di qualcuno, siete
rimasti feriti, allora aprirvi ancora una volta al prossimo
diventa impossibile ed è come se vi foste chiusi a chiave in
una stanza cercando di far rimarginare quelle ferite.

All'improvviso però spunta questa persona dal nulla che,
non solo ha la chiave giusta per aprire la porta, ma ha
anche il kit di pronto soccorso!

76

Ed è così che ti ritrovi a parlare di tutto: dalle cose banali
a quelle più personali, dagli hobby agli interessi, da cosa
hai mangiato oggi fino alle domande esistenziali e tanto
tanto altro

E allora quando ti apri così tanto con qualcun altro il
guscio scivola via e in quel momento ti accorgi di qualcosa
di sconvolgente: sei tornato a vivere, ti senti di nuovo bene
e soprattutto ti sei aperto al mondo ancora una volta
consapevole di poter essere ferito ancora!
Per ricominciare bisogna smetterla di scappare dai
problemi, ma affrontarli a testa alta e, pur sanguinando,
continuare ad andare avanti.

77

Combattete, CAVOLO, per il futuro che vorreste!!
E ogni volta che le cose andranno male ricordatevi delle
persone che avete aiutato e di quelle da cui avete ricevuto
aiuto, delle persone che avete amato e di quelle che vi
hanno amato, degli amici con cui avete passato bei
momenti e momenti brutti.

C.V.

78

Ricominciare…cosa vuol dire ricominciare?
Nella nostra vita penso che tutti abbiano affrontato
almeno una volta questo tema, sia in modo negativo sia in
modo positivo.
Quante volte abbiamo magari sentito qualcuno dire di
voler ricominciare, di cambiare vita.
Ecco il ricominciare può essere una rinascita, ma la
rinascita è sinonimo di tante cose: lo abbiamo notato
quest’anno, dopo la pandemia. Tutto il mondo si è
fermato, tutto era come pietrificato, alla fine però abbiamo

79

ricominciato a vivere, ad amare e a divertirci,
riprendendoci da un così brutto momento.
Questa è stata una cosa molto grande, ma molto spesso il
ricominciare parte sempre dalla nostra individualità.
Ci sono persone che dopo periodi anche molto brutti non
hanno mollato e si sono riprese, hanno lottato per vivere:
ecco il ricominciare è anche sinonimo di tenacia e del non
mollare, del lasciarsi alle spalle le cose vecchie e brutte per
rivivere.
Il ricominciare è in qualche modo sempre collegato alla
vita, una vita a cui teniamo tanto e che rinnoviamo per
renderla migliore, nonostante il passato possa essere bello
o brutto.

C.M.

80

/Ri – co – min – cià – re
Cominciare di nuovo un’attività precedentemente
interrotta, riprendere.
Non è sempre facile ricominciare dopo un periodo
negativo, molte persone non ci provano nemmeno, perché
l’ostacolo da saltare è troppo alto.
Solo chi ha la forza di riprovarci sicuramente riuscirà a
ricominciare.
La parola ricominciare può essere utilizzata in tante
situazioni della vita: dal lavoro alla salute, dagli affetti e
dalle amicizie.
Nella mia vita lego questa parola alla separazione dei miei
genitori. È stato un periodo doloroso e molto difficile. Ho
iniziato a chiudermi in me stesso per non ricevere altre
delusioni dalla vita. Successivamente, ho capito che
questo mio problema andava affrontato e, dopo molti
anni, sono riuscito a lasciarmi il passato alle spalle.
Nonostante ciò, alcune volte, quando mi ritrovo da solo,
inizio a ricordare, per non dimenticare questo brutto
periodo che mi ha fatto cambiare e ricominciare quasi da
capo.
Sicuramente ognuno di noi, per una cosa o per un’altra,
nella sua vita ha dovuto mettere un punto e ricominciare.

81

Anche il periodo che stiamo vivendo oggi, quando finirà,
darà a tutti noi la possibilità di ricominciare la vita in
maniera diversa.

C.N.

82

Trovo alquanto curioso come a soli 15 anni si siano
spezzate le ali a Nina. Sembra ieri che ballava danza
classica sulle note di Bach con addosso il suo tutù lilla.

Era all’asilo e sentiva già il battito del suo cuore andare a
tempo con i passi di danza. La musica le ha riecheggiato
nelle orecchie da quando aveva due anni fino a quando un
mostro ha spento improvvisamente la sua musica.

Nina viveva la sua vita volteggiando leggera, come una
farfalla che vola nel cielo. Quando si è spenta la sua musica
nel suo cuore si è formata una voragine, un silenzioso
vuoto incolmabile.
Dopo anni di silenzio qualcosa è tornato a fare rumore.
Una voce sottile ha iniziato a comandare la sua vita e il
corpo di Nina è diventato schiavo della sua mente. Ha
iniziato a non mangiare, perdeva le forze ogni giorno di
più. La voce nella sua testa le urlava di sparire, e così fece.

Si distaccò dalla realtà, i suoi unici pensieri riguardavano
il suo aspetto esteriore. Il suo cuore si fece di ghiaccio e
nulla riuscì a scioglierlo per tanto tempo.

Oggi Nina ancora combatte contro quella voce che le ha
portato via la spensieratezza che dovrebbero vivere i
bambini. Oggi Nina ricomincia a vivere, perché è riuscita
a sciogliere quel blocco di ghiaccio che in passato
sostituiva il suo cuore.

83

Ancora piove sulle sue ali rovinate, ma non può piovere
per sempre.

D.A.
84

È una noia G.A.
questo nostro oggi,
che in continuazione
affrontiamo con amarezza.
Ma, deve ancora una volta
cambiare,
come le foglie per
l’autunno.
Per poter diventare
una gioia o
una tragedia
di domani.

85

Se la vita viene passata monotona
Non ha più interesse.
Gli alti e i bassi le danno adrenalina
Le danno quella voglia di riprendersi
E di ricominciare da capo.

M.E.
86

Ci sono varie interpretazioni di questa semplice parola,

molto soggettive, la mia interpretazione consiste nel

lasciare indietro il passato e ripartire da zero.

Molte volte con la mente sogno di cambiare vita, magari

come quelle dei film, fuori da questa monotonia assoluta,

con avventure e senza lati negativi.

Purtroppo tutto questo non è possibile, penso che questo

sia il pensiero di molti ragazzi, che vogliono uscire da

questa routine che ci viene imposta dalla società e

ricominciare, ma soprattutto prendersi la felicità che ci

spetta.

La mia idea di ricominciare consiste soprattutto nel

trovare la reale felicità, anche se ora come ora, non ho idea

di come.

87

Vorrei poter partire, anche per un solo giorno, senza
destinazione, per vivere quelle esperienze che ti cambiano
e soprattutto rendermi conto della realtà che mi circonda,
così da poter, dal punto di vista emotivo,
RICOMINCIARE.

M.A.

88

Ricominciare … tutti in questo periodo vorrebbero tornare
alla propria “vita normale”, ma chi dice che la vita che
facevano prima era normale!

La vita non è normale, non è fatta per essere monotona;
ogni novità sia bella sia brutta fa parte del nostro percorso,
lo rende unico e rende unici anche noi stessi; io non sto
dicendo che questa esperienza è stata positiva…ma è
capitato.
Noi non possiamo cambiare quello che è successo in
passato e per me non ha nemmeno senso pensare a come
sarebbe potuto andare questo periodo della nostra vita se
non ci fosse stata questa pandemia.

Tutto ci aiuta a crescere e a formarci, soprattutto le cose
brutte, gli sbagli e i fallimenti. Con queste esperienze
negative riusciamo a crescere, a capire di quanto siamo
forti e quanto siamo capaci di “modificare noi stessi” o il
nostro modo di vivere e pensare per poter andare avanti e
per trovare la felicità che in fondo cerchiamo sempre. La
vita, secondo me, in realtà è una ricerca continua della
felicità che spesso si può trovare nelle piccole cose.
Penso inoltre che queste esperienze ci aiutino a riflettere
su molte cose, per esempio su noi stessi, sul rapporto che
abbiamo, o abbiamo perso, con altre persone, ma anche
per capire chi tiene veramente a te.

89

La felicità più grande non sta nel non cadere mai ma nel
risollevarsi sempre dopo una caduta.

R.C.

90

Questa lettera è dedicata a tutte le future vite, a quelle che
inizieranno da zero e a quelle che sceglieranno di
ricominciare, a tutti coloro che sono liberi di essere chi
vogliono davvero, quelli che diverranno grandi con degli

obbiettivi, che cresceranno con loro.
Vorrei dirvi di cogliere tutti gli attimi con occhi sempre
pieni di meraviglia; di pesare il vostro tempo, perché è
l’unica cosa che non potrete più riavere indietro; di
circondarvi di persone che contano davvero, persone che

91

vi vogliono bene; di apprezzare tutti i lati positivi e di non
farvi sconfortare dai lati negativi.
La vita è qualcosa di temporaneo, effimera e il più grande
rimorso che si possa avere è quello di aver sprecato la
propria.
L’ultimo consiglio che voglio darvi è: siate ogni giorno i
migliori voi stessi.

S.B.

92

Dopo il lockdown tutto sembra diverso.
Siamo stati chiusi in casa per mesi e ormai ci eravamo
abituati a queste giornate vuote, ma dopo tanto tempo,
finalmente, potevamo uscire.
La prima volta che sono riuscita mi sembrava di uscire per
la prima volta, ero emozionata nel fare una cosa che fino a
poco tempo fa consideravo quotidiana e a cui non ho mai
dato importanza.
Ho provato soprattutto felicità ma anche paura e ansia
perché comunque il virus c’era ancora.
Queste emozioni sono durate per tutte le vacanze estive,
in cui uscivo ma sempre con cautela per paura del virus.
Con l’inizio della scuola speravo che fossimo riusciti a
superare questa situazione, ma appena hanno richiuso le
scuole ho capito che dovevamo resistere ancora un po’.
Ora siamo quasi nella stessa situazione e sto riprovando
tutte le emozioni che sentivo nel lockdown; spero che tutto
finisca il prima possibile e che potremo tornare alla
“normalità”.

S.S.

93

Il Mio diario
16 marzo
Caro diario,
Oggi, il primo giorno che ti scrivo, ho deciso di raccontarti
di me.
Io sono un semplice ragazzo con una normale amorevole
famiglia.
Però dentro mi sento a metà, non perché mi manchi una
parte di me, perché io sono due persone differenti, anche
se sono solo me stesso.
Ogni giorno mi sveglio, e nei giorni fortunati riesco ad
alzarmi sentendomi libero, felice e soddisfatto di me
stesso. Alcuni giorni, o sfortunatamente settimane, mi
sveglio con una disperazione, depressione o rabbia
incomprensibile che non mi fa alzare dal letto da quanto è
pesante. Mento a mia madre per non farmi andare a
scuola.
Non sono io che voglio sentirmi così, ho provato anche a
ignorare tutto ma é più forte di me.
Quindi ho deciso che segnerò ogni giorno i miei
sentimenti, iniziando con le frasi:
"Che splendido musical" ogni giorno della mia normale
vita.

94

"Che morte senza morte" ogni giorno della mia
confusione.
17 marzo
Caro diario,
Che splendido musical, credo che oggi mi divertirò, anche
se ho una noiosa verifica. Poi passerò il pomeriggio con i
miei amici.
18 marzo
Caro diario,
Che splendido musical, sarà una meravigliosa giornata,
andrò allo zoo con la mia famiglia.
19 marzo
Caro diario,
Che splendido musical, penso che oggi sarà un tranquillo
giorno.
26 marzo
Caro diario,
Che morte senza morte, non ti ho scritto per un po', ho
avuto un brutto periodo, non riesco più a scrivere.
(Ogni giorno scrisse quel che sentiva finché...)
12 dicembre
Caro diario,

95

Che splendido musical, oggi era un bel giorno finché i miei
genitori ti hanno trovato nel letto. Non gli è piaciuto.
Adesso mi sento diverso, sempre più confuso.

13 dicembre
Caro diario,
Che splendido musical, oggi la mia famiglia mi ha portato
da una psicologa, abbiamo parlato di tante cose.
Ho scoperto di essere bipolare, mi ha dato delle medicine
per superare i giorni difficili.
La psicologa mi ha consigliato di continuare a scrivere, ha
detto che mi aiuterà.

-Il ragazzo continuò a scrivere
30 dicembre
Caro diario,
Che splendido musical, non è passato tanto tempo da
quando ho iniziato ad assumere le medicine, però mi sento
meravigliosamente.
Sono felice di aver rincominciato.

M.

96

Oggi si ricomincia.
Nuova vita, nuova scuola, nuovo me.
Nella vita ho avuto tante occasioni di ricominciare, ormai
ci sono abituato: scegliere chi essere, come diventare, come
approcciarmi con gli altri e scegliere come vivere il
cambiamento.
Ricominciare è come avere una seconda chance.
Oggi è un novo giorno, una nuova avventura, ma da
domani sembrerà di nuovo come se non fosse mai
cambiato nulla.
Evito di affezionarmi troppo alle cose, so già che prima o
poi, presto o tardi, tra giorni, mesi o anni, dovrò
rincominciare ancora, ancora e ancora…

E.S.
97

Dimenticare a volte non è facile, ma lo è imparare a
ricominciare da capo, non è come premere il pulsante del
cronometro quando finisci una staffetta.

Non è facile voltare
determinate pagine
della nostra vita, e lo
dico perché l’ho
sperimentato sulla mia
stessa pelle.

Davo troppa fiducia
alle persone sbagliate.
Ora però ho aperto gli
occhi, arriva quel
momento dove si deve
dire basta, quel
momento in cui è
necessario ricominciare a vivere, ritrovare forse quel
sorriso che non si aveva da tempo o avere quella voglia
fare cose nuove, fare amicizie.

E se un giorno qualcuno mi chiederà cos’è per me la vita
io risponderò che è bellissima, sì con lacrime, con brutti

momenti, delusioni, ma dà sempre l’opportunità di
ricominciare.

S.C.
98

Quanto fa paura anche solo pensare a ricominciare
qualcosa?
Quando ti senti costretto a farlo significa che hai sbagliato
e devi rifare tutto, oppure che hai finito qualcosa che non
è andato bene e senti tu stesso il bisogno di rimetterti in
gioco dopo non essere riuscito a fare quello che volevi.
Bene, ecco!!
Ma quanto può far paura tornare a fare qualunque cosa,
amare dopo aver sofferto, fidarsi dopo essere stati traditi,
mangiare dopo che si è stati male, smettere di essere tristi
dopo una delusione così grande.
Di sicuro ricominciare non è mai la strada più semplice: è
quella più faticosa, quella con cui ti metti in gioco, quella
con cui devi avere una forza di volontà sovrumana.
N,on ricominciare è una scelta semplice, ma che non
dovrebbe essere mai scelta da nessuno visto che viene
dettata dalla rassegnazione, dalle emozioni negative, dal
fatto che ci si sente così tanto feriti che ci sembra che
tornare a stare bene sia un privilegio destinato a pochi
...ma non è così.

Stare bene è per tutti, per i belli, per i brutti, per i
ricchi per i poveri per tutti quanti, lo stare bene non fa
nessuna distinzione quindi perché dobbiamo farla noi?

99

Bisogna sempre ricominciare, rimettersi in gioco e credere
di potercela fare lavorando su ciò che abbiamo dentro e su
ciò che ci circonda perché la scelta più facile non è mai
quella più giusta.

Z.M.

100


Click to View FlipBook Version