WOLF
GB08
TORN ADO
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Abbiamo provato la Wolf GB08 Tornado, che rappresenta lo
stato dell’arte in tema di Sport Prototipi CN. La biposto
bresciana è stata progettata per disputare gare endurance e
sprint, infatti corre in vari campionati in tutto il mondo dove
ha già ottenuto molti successi, e per ospitare tre tipologie
di motore fino ad oltre 450 cv.
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UN TORNADO
IN PISTA
Di Eugenio Mosca – Foto di Dario Pellizzoni
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La Wolf GB08 Tornado ha debu ato la ve ura della nostra prova, e
nel Campionato Italiano Proto pi Middle East Series con gare della
2017, l’ul mo disputato con telai e durata di 3 e 6 ore, ma si è
motori liberi dato che dal 2018 si dimostrata imba bile anche nelle
corre con ve ure mono po realizzate compe zioni Sprint come
proprio dalla Wolf e spinte dal nell’Australian Prototype Series e nel
motore motociclis co Aprilia 1000. Master Tricolore Proto pi. Il proge o
Un debu o a dir poco travolgente, della Wolf GB08 Tornado è iniziato
me endo a segno 11 vi orie sulle 12 nel gennaio 2016, prendendo spunto
gare in calendario e facendo bo no dalle esperienze maturate dal
pieno per quanto riguarda pole Costru ore bresciano con la
posi on e giri più veloci in gara. precedente Wolf GB08 Honda (nella
Peraltro, in tema di pole posi on la foto a destra della Tornado), la prima
Tornado vanta ad oggi quella più Sport Proto po CN con telaio in
veloce o enuta nelle 26 edizioni carbonio bagnato dall’aria (soluzione
della 6 Ore di Roma, alla quale hanno poi ado ata da tu Costru ori) che
partecipato ve ure da corsa tra le nei se e anni di a vità, dal 2010, ha
più performan come LMP e GT1, totalizzato oltre 80 vi orie e diversi
con un tempo di 1.27 del tracciato di toli a livello sia nazionale che
Vallelunga. Nel 2019 la Tornado ha internazionale, con la ciliegina
vinto i campiona Ul mate Series, dell’Asian ELMS 2015‐2016.
dove milita anche Davide Pigozzi con
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Cucita sul motore turbo
La nuova CN Wolf è stata proge ata
per essere u lizzata sia nelle
compe zioni Sprint che Endurance
(con serbatoio che passa da 80 a 100
lt), ma sopra u o è stata proge ata
intorno al motore 1.6 turbo di
derivazione Peugeot, l’unico
omologato dalla FIA per competere
nella classe CN2. La ricerca della
massima o mizzazione ha
comportato anche una scelta tecnica
importante da parte dei tecnici
bresciani, di installare l’intercooler
sopra il motore in modo tale da
sfru are il punto di massima
pressione per raffreddare l’aria
u lizzando uno snorkel dalla forma
par colare integrato al telaio, che
cara erizza molto la Tornado e
ricorda quello della Williams FW13 B
di F. 1.
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Confort di bordo proge ato lo chassis senza la cen na
centrale, quella davan al volante,
La cura dei par colari ha riguardato soluzione che ha consen to di ri‐
tu e le aree della nuova biposto. Lo durre al limite minimo concesso dal
sviluppo aerodinamico, portato regolamento la larghezza del telaio, a
avan internamente con l’u lizzo del vantaggio della riduzione della sezio‐
sistema CFD, ha fru ato un aumento ne frontale e, al tempo stesso, senza
del 20% del carico, 1.100 kg a 250 km/ penalizzare lo spazio per il passaggio
h, a fronte di un modesto aumento delle gambe del pilota e quindi il
del valore del “drag”, la resistenza confort. Parlare di confort a bordo di
all’avanzamento. Per o enere questo un proto po che ha sospensioni con
risultato si è rivelata determinante pochi millimetri di escursione e so o‐
anche un’altra scelta tecnica intra‐ pone il pilota a notevoli sollecitazioni
presa dai tecnici Wolf, che hanno a livello di G laterali e frontali po‐
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trebbe sembrare quasi un contro‐
senso, invece riuscire ad o mizzare il
poco spazio disponibile nell’abitacolo
per offrire al pilota una posizione di
guida il più possibile ergonomica può
fare una grande differenza, so‐
pra u o in funzione delle gare endu‐
rance.
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Aerodinamica totale rapporto è ancor più difficile da
o enere quando si parla di ve ure
Per qualsiasi automobile da corsa Sport Proto po, date le maggiori
moderna l’aerodinamica riveste una dimensioni delle superfici di
parte determinante per avere le carrozzeria e fondo. Un altro aspe o
migliori performance. Quindi, in da tenere in grande considerazione
funzione dei limi fissa dal riguarda la fluidodinamica interna,
regolamento tecnico e ovviamente con la necessità di avere meno
dall’ingombro delle componen resistenza dei flussi d’aria pure nei
meccaniche, il lavoro dei tecnici è necessari passaggi a raverso le
indirizzato ad o enere il migliore masse radian e “respiro” del
rapporto tra carico aerodinamico, motore. Insomma, un insieme di
che in funzione della velocità fa ori che vanno mixa al meglio.
schiaccia la ve ura a terra Infa la capacità dei tecnici è
garantendo maggiore stabilità e proprio quella di definire in fase
quindi velocità di percorrenza delle proge uale la migliore
curve e pure stabilità in frenata, e conformazione globale. Questo in
penetrazione. Questo ideale linea generale ha portato le ve ure
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Sport ad assomigliare, sopra u o depressione massimizzata nella parte
nella parte frontale e laterale, ad una posteriore dal diffusore, che inizia in
sorta di monoposto con il muse o corrispondenza dell’asse delle ruote
separato e rialzato per consen re di posteriori. In defini va possiamo dire
incanalare il flusso d’aria verso le che l’automobile diventa una sorta di
fiancate. Nello specifico questo è grande ala da sfru are al meglio sia
collegato ai passaruota anteriori, a nella sua parte superiore,
goccia sempre per incanalare il flusso naturalmente più tormentata per via
d’aria verso le fiancate, tramite delle delle varie componen presen , sia
par di carrozzeria che vanno a se non sopra u o nella sua parte
carenare i triangoli superiori delle inferiore. Nello specifico, la Tornado
sospensioni anteriori. Le pance ha uno spli er anteriore a tu a
laterali poggiano nella parte inferiore larghezza, collegato al muse o
al fondo pia o, che inizia nella parte tramite due pinne e leggermente
anteriore per proseguire fino al sagomato nella parte inferiore in
posteriore veicolando il flusso sia modo tale da incanalare il flusso
nella parte superiore sia in quella d’aria inferiore verso il fondo pia o,
inferiore, dove si crea una forte con sopra altri due profili alari. Al
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posteriore, nella parte inferiore c’è un generoso estra ore, con protuberanza
curvilinea centrale data dall’ingombro del cambio e con pinne ver cali per
“ordinare” il flusso d’aria, mentre nella parte superiore c’è una generosa ala
regolabile a tu a larghezza, a tre profili. Infine, i due parafanghi terminano
con gli sfoghi dell’aria, anche calda dai freni, proveniente dai passaruota.
Oltre al telaio monoscocca, anche i pannelli carrozzeria sono realizza in
composito, arrivando a contenere il peso totale della ve ura entro i 550 kg,
che in rapporto ai 270 cv di potenza offrono il ragguardevole rapporto peso‐
potenza di 2,03 kg/CV.
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Ruote maggiorate
Un’altra scelta tecnica importante presa dai
tecnici Wolf riguarda le dimensioni delle
ruote. Infa la Tornado monta all’anteriore
cerchi, in magnesio forgiato, da 10Jx13”, che
le altre CN u lizzano al posteriore dove
invece la Tornado monta cerchi da 13,5Jx13”,
che consentono l’u lizzo di pneuma ci molto
larghi in grado di sopportare la coppia del
motore turbo (nello specifico 650 Nm).
Questo anche perché la Tornado è stata
proge ata per ospitare anche le versioni E ed
S del propulsore 1.6 turbo Peugeot, che
arrivano ad erogare fino oltre 450 CV. Le
sospensioni sono a doppi triangoli
sovrappos con puntone push‐rod che
azionano gli ammor zzatori Oram, regolabili
a due vie in estensione e compressione, ai
quali si aggiunge un terzo elemento centrale
che controlla l’altezza da terra della ve ura,
molto importante perché viaggiando più bassi
possibile da terra si riesce a sfru are meglio
la depressione garan ta dal passaggio
dell’aria so o la ve ura. L’impianto frenante
è composto da doppie pompe, con ripar tore
di frenata sui due assi (percentuale
visualizzabile sul display), dischi in acciaio
autoven la e baffa da 278 mm accoppia a
pinze monoblocco in alluminio Brembo a
qua ro pompan .
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Tre livelli di potenza
La Wolf GB08 Tornado monta un
motore 1.6 turbo di derivazione PSA,
che nella versione CN del nostro
servizio eroga 280 CV con una
coppia di 650 Nm disponibile dai
4.500 giri/min. e costante. Il motore
viene preparato internamente da
tecnici Wolf secondo le specifiche
CN definite dalla Fia. In pra ca si
tra a di specifiche simili a quelle del
Gr. N, con la possibilità di ado are
soluzioni e accessori compa bili con
il montaggio su una ve ura Sport,
come la lubrificazione a carter
secco , la pompa dell’acqua ele rica
e libertà di posizionamento di
radiatori e intercooler così come
quella dello scarico. Come de o la
Tornado è stata proge ata per
ospitare anche versioni più poten
dello stesso po di motore, “E” da
350 Cv e “S” da 470 CV,
naturalmente con preparazione più
spinta che richiede l’adozione di
par colari ad hoc. Il cambio è il
Sadev SL82r, di po trasversale per
limitare l’ingombro longitudinale,
sequenziale a sei rappor , con
scalatura a secondo del po di
tracciato, con comando tramite
paddle al volante e a uazione
ele rica. Il differenziale è dotato di
autobloccante meccanico regolabile,
mentre la frizione è mul disco in
materiale sinterizzato.
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Promessa mantenuta! Tornado acqua ata nel box con le sue
linee rese ancora più grintose dall’abi‐
Quando avevo provato la Wolf GB08 to nero carbonio. Dopo le necessarie
Thunder, in anteprima, trovandola de‐ istruzioni su come accedere all’abita‐
cisamente piacevole da guidare, Ivan colo senza fare danni, scavalcando il
Bellarosa si era sbilanciato pro‐ tubo laterale del rollbar, e avere
me endomi la prova della “sorella ada ato la posizione di guida con gli
maggiore”, la Tornado, e assicurando‐ immancabili cuscini, eccoci
mi che mi sarei diver to. Perciò finalmente al momento dello start. La
quando il pilota bresciano mi ha tele‐ partenza è agevole, grazie alla frizione
fonato “convocandomi” a Cervesina modulabile, che poi u lizzeremo solo
per “fare qualche giro” con la Torna‐ al momento del rientro ai box, e alla
do, il mix tra stupore e gra tudine, docilità ai bassi regimi del Peugeot 1.6
perché non sempre certe frasi bu ate turbo. Ma basta pigiare sull’accele‐
là vengono poi onorate per davvero, ratore per ricevere una pronta rispo‐
ha presto lasciato il posto all’a esa e sta, che diventa una vigorosa spinta
alla curiosità, data la fama vincente sopra i 4.000 giri/min per salire rapi‐
che la biposto bresciana si è guada‐ damente di regime verso quota 6.000,
gnata negli ul mi anni sulle piste na‐ perfe amente coadiuvato dalla rapi‐
zionali e internazionali. Curiosità dità del cambio con paddle al volante,
cresciuta ancora di più ammirando la con il sound che si fa man mano
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sempre più coinvolgente. La frenata, medio‐veloci, grazie all’o mo inseri‐
grazie anche al peso contenuto della mento e al notevole grip in
ve ura e al grip degli pneuma ci, è percorrenza di curva e cambi di dire‐
potente e precisa, però non bisogna zione, come nella Esse veloce del Ta‐
lasciarsi ingolosire da staccate mozza‐ zio Nuvolari, aiuta dalla spinta
fiato che poi penalizzerebbero corposa e graduale del motore 1.6
l’ingresso in curva, sopra u o quelle PSA sovralimentato. In questa fase,
stre e, cercando invece il punto giu‐ così come in frenata, a me erci un
sto per far scorrere la macchina po’ in crisi è piu osto la mancanza di
dentro la curva. Infa l’inserimento è un sedile fa o su misura, essenziale
o mo, tale da perdonare appunto per essere ben ancora nell’abitacolo
anche eccessi di confidenza, ma nel di una Sport con questo grado di
caso è il posteriore a darci l’avver ‐ sollecitazioni longitudinali e laterali.
mento che non è il caso di esagerare. Così com’è necessaria una buona
Così si perde solo tempo prezioso: condizione fisica per mantenere un
per controllare la ve ura, ma so‐ buon ritmo per più di alcuni giri come
pra u o perché si perde velocità di abbiamo fa o noi. Perchè la Tornado
percorrenza dovendo poi ritardare ha un limite davvero molto alto.
anche il momento di accelerazione. Insomma, promessa doppiamente
Quindi è essenziale trovare la giusta mantenuta quella di Ivan Bellarosa,
misura. Più semplice nel caso di curve perché ci siamo diver un sacco.
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