ALFA ROMEO
SPRINT 2600
L’Alfa Romeo 2600 Sprint ha avuto un discreto successo
commerciale, grazie al fascino delle linee e prestazioni brillan ,
mentre a livello spor vo non ha potuto esprimere fino in fondo il
suo potenziale. Ora, a mezzo secolo di distanza, due fratelli appas‐
siona l’hanno riportata in salita e in pista con soddisfazione.
1
BELLA E
INCOMPRESA
di Eugenio Mosca ‐ foto Enrico Schiavi
2
Il fascino delle linee, la potenza e, perché no, la musicalità del sei
cilindri in linea avrebbero dovuto garan rle un ruolo da assoluta
protagonista sui palcoscenici delle gare Turismo anni Sessanta.
Invece, come capita anche nella vita di tu i giorni, spesso i
potenziali talen non vengono riconosciu , oppure non
adeguatamente supporta per poter arrivare a dimostrare in pieno
l’effe vo valore. E’ un po’ quello che è capitato alla Sprint 2600,
forse tra ata un po’ da Cenerentola da mamma Alfa Romeo. A
confermare questa tesi anche Carlo Face , che di Alfa Romeo se ne
intende, per averle guidate, collaudate e preparate, in
collaborazione e anche per incarico della Casa.
3
Il parere degli esperti ratori. La preparazione della prima
Sprint 2600 me la commissionò Via‐
“La Sprint 2600 era potenzialmente nini, il rappresentante Alfa Romeo in
più che valida. A livello di prestazioni Argen na, dove io corsi per vari anni
non aveva nulla da invidiare alle riva‐ a inizio anni ’60. La macchina si di‐
li, anzi, il problema erano le omologa‐ mostrò subito velocissima, meravi‐
zioni – ricorda Face ‐. Ogni gliando tu sui veloci percorsi
macchina da corsa per poter essere sudamericani. Un’idea del potenziale
compe va doveva poter contare della ve ura lo può dare anche il
nell’arco della propria vita di una se‐ terzo posto assoluto che conqui‐
rie di omologazioni di par colari spe‐ stammo io e Galimber , da assolu
ciali che ne garan vano l’evoluzione priva con una trasferta impostata al
spor va, invece la 2600 nei suoi risparmio, alla 24 Ore di Spa del
cinque anni di a vità (1964‐1969) 1964, arrivando dietro a Mercedes e
non ha mai goduto di un aggiorna‐ BMW che avevano uno squadrone di
mento. Altrimen sono convinto che tre macchine a testa. Ricordo che nei
sarebbe stata un’altra cosa. Mi sento primi giri mi piazzai dietro a una
di dire che non solo in Alfa non Mercedes facendola scoppiare dopo
hanno mai spinto l’u lizzo spor vo di 20 minu . Poi a o o ore dal termine
questa ve ura ma fossero addiri ura restammo con il cambio bloccato in
contrari. Credo più per ques oni poli‐ quarta, ma riuscimmo a mantenere
che che tecniche, perché nel la posizione grazie all’eccezionale
fra empo nasceva la Giulia, la‐ coppia del motore che ci consen di
sciando così tu o il lavoro ai prepa‐ tenere un buon ritmo nella parte più
guidata del tracciato lungo. Le presta‐
zioni del motore erano davvero buo‐
ne, tanto che nei lunghi re linei
toccavamo i 240 all’ora, ma anche
l’asse o non era male nonostante le
gomme piccole di dimensioni. Inoltre
non soffriva, come altre ve ure, di
reazioni aerodinamiche quando ci si
trovava in scia ad altre ve ure o si
effe uavano sorpassi. Insomma, era
una bella macchina da guidare, con
l’avvertenza di dosare bene l’accele‐
ratore perché aveva una bella po‐
tenza e gomme so odimensionate”.
“La Sprint 2600 era una macchina
piacevole da guidare, perché sincera
nonostante le gomme so odimensio‐
nate che non consen vano di o ene‐
re un asse o preciso, ma sopra u o
aveva un gran motore – gli fa eco
proprio Giancarlo Galimber (nella
foto in azione), a sua volta
apprezzato preparatore oltre che pi‐
lota‐. In salita, infa , data la stazza
non era il massimo, andava guidata
con una certa “inven va”, ma grazie
4
5
alla coppia del motore riuscivamo a ‐. Poi ne feci molte altre, vincendone
vincere ugualmente. Lo stesso in pi‐ parecchie, ma anche in pista mi tolsi
sta, dove ci si diver va, a pa o che molte soddisfazioni con quella
non piovesse altrimen erano dolo‐ ve ura. Ricordo in modo par colare
ri”. “Dato che all’epoca c’erano tre una 4 Ore di Monza disputata sul
categorie di Licenza dove fare la tracciato completo dell’anello di alta
prima gara in salita con la Sprint 2600 velocità, che corsi interamente da
preparata da Face – ricorda Luigi solo senza neppure cambiare le
Colzani, uno dei piedi più pesan gomme, vincendo la classe e
dell’epoca che con la 2600 vinse arrivando sesto assoluto. Era una
parecchio, fino al tolo tricolore 1969 macchina che mi piaceva molto
6
guidare, perché era impegna va Fascino che conquista
perciò consen va di fare la
differenza. Bisognava sempre stare La serie “2600”, sigla proge o 106,
sul chi va là, anche perché dopo viene presentata nel 1962 al Salone
pochi giri i freni andavano in crisi e di Ginevra in qua ro versioni:
l’asse o, con gomme così piccole, berlina, coupè, Sprint carrozzata
non era un granché. In compenso Bertone e Spider carrozzata Touring.
aveva un gran motore”. Tu e le versioni montavano il sei
cilindri in linea bialbero in testa da
2.584 cc, a due carburatori per la
berlina e tre per Sprint e Spider. La
2600 è stata l’ul ma ve ura sei
cilindri in linea nella storia Alfa
Romeo e grazie al fascino delle linee
e alle prestazioni elevate ha riscosso
un buon successo commerciale,
nonostante i prezzi di vendita
proibi vi per l’epoca. Al termine della
produzione furono 2.038 le berlina
vendute, 2.255 Spider, nonostante
questo alles mento sia stato
prodo o solo dal 1962 al 1965 invece
che fino al 1969 come gli altri due, e
ben 6.999 Sprint. Questo grazie a una
linea davvero affascinante,
imponente ma al tempo stesso
filante da spor va di classe, alla
brillantezza delle prestazioni che le
consen vano di superare i 190 km/h
e alla dotazione di op onal
all’avanguardia per l’epoca, tra cui
vetri ele rici, aria condizionata e
interni in pelle. Inoltre, proprio le
prestazioni brillan contribuirono
all’acquisto da parte dei ministeri
dell’Interno e della Difesa di un certo
numero di Sprint 2600 che in
alles mento speciale divennero le
ve ure di punta di Polizia e
Carabinieri, note rispe vamente
come “Pantere” e “Gazzelle”.
7
8
revisionare rispe o a un qua ro
cilindri Alfa Romeo, non fosse altro
perché ha più pezzi. Ma in generale,
il costo di ges one della Sprint 2600
è superiore rispe o a quello, per fare
un esempio, della GTAm con cui
corrono spesso i fratelli Morteo,
anche per il maggiore consumo di
pneuma ci e freni dovu alla stazza
(1300 kg in fiche) e di benzina
dell’assetato sei cilindri milanese. E
Ritorno in gara poi, dato che sono pochissime le
Sprint 2600 che corrono nessuno si
prende la briga di costruire par di
Una ulteriore dimostrazione del ricambio o racing, con il risultato che
potenziale della Sprint 2600 anche ai ognuno si deve costruire le par
giorni nostri, nelle gare storiche, ce speciali con cos ovviamente più al
l’ha data anche Alessandro Morteo rispe o a par colari
che alcuni anni fa ha riportato in commercializza . Per contro va de o
pista l’”Alfona” del nostro servizio che al pari delle altre Alfa Romeo
conquistando la vi oria di classe alla anche la Sprint 2600 una volta a
Cesana‐Sestriere e il terzo posto di posto non necessita di una
classe alla 4 Ore del Nurburgring. manutenzione “par colare”. In
Senza contare che dà veramente un defini va, come andiamo a illustrare,
gran piacere tornare a vedere, e rime ere in a vità la Sprint 2600 ha
sen re, di nuovo in pista una ve ura richiesto un notevole impegno, ma la
così affascinante come linee e sound. soddisfazione di riportare in gara una
La ve ura u lizzata dal pilota ligure ve ura così affascinante ha ripagato
era stata preparata negli anni ’90 da in pieno dell’impegno: “E’ una
Peo Consonni per correre nelle gare ve ura molto divertente da pilotare
per auto storiche, dove aveva – spiega Alessandro Morteo ‐, perché
disputato alcune gare, tra cui una a velocissima grazie alla potenza del
Monza con Giorgio Francia, con i motore. Però richiede anche una
colori della Scuderia del Portello. Poi certa fa ca e a enzione per il
era rimasta inu lizzata per diversi notevole peso, con i 1.300 kg in fiche
anni, finché all’inizio della stagione che si fanno sen re sulla
2014 i fratelli Morteo, che già hanno maneggevolezza e sull’affa camento
in garage una ve ura gemella dei freni”.
preparata negli anni Sessanta, non
hanno resis to al fascino di questa
2600 decidendo di porre fine a
quell’ingiusta ina vità nonostante la
ges one di questa ve ura sia
piu osto impegna va. Infa i
ricambi della Sprint 2600 non sono
facili da reperire e siccome sono
intercambiabili con quelli delle
quota ssime Spider e Zagato hanno
cos eleva . Inoltre, il motore 6
cilindri è ovviamente più costoso da
9
Revisione completa
ODato che la ve ura era ferma da diversi
anni è stata affidata alle cure del Garage
Vintage, che segue le ve ure da corsa dei
fratelli Morteo (Giulie a Ti, GTAm e le due
Sprint 2600), per una revisione
approfondita, so o la supervisione di
Emanuele Morteo che da buon ingegnere
meccanico è piu osto pignolo. La ve ura
è stata quasi completamente smontata:
tu a la parte meccanica è stata asportata
tranne il motore che, avendo nelle bielle
solo una gara, è stato verificato in tu e le
sue par pur senza lo smontaggio
completo. Tolta la testata è stata verificata
la tenuta dei segmen e delle valvole e
quindi sos tuita precauzionalmente la
guarnizione della testata prima del
rimontaggio. I tre carburatori Weber
doppio corpo da 45 sono sta revisiona ,
mentre i tamponi in gomma sono sta
sos tui , così come il radiatore e le
pompe acqua e olio. Nella parte inferiore
è stata rimossa la coppa olio per verificare
lo stato delle bronzine di banco e di biella.
Il cambio non è stato aperto,
naturalmente è stato svuotato l’olio
esausto, eseguito un accurato lavaggio
interno e inserito olio nuovo. Il
differenziale, invece, è stato aperto per
verificare lo stato dell’autobloccante, con
sos tuzione dei cuscine e di tu a la
bulloneria. Rifa o ex novo il complessivo
frizione, con disco, spingidisco e
cuscine o nuovi, mentre il volano è stato
re ficato e la pompa revisionata.
Peraltro, il gruppo frizione ha poi richiesto
un lavoro par colare di ada amento e
bilanciatura.
10
11
12
13
Sicurezza innanzitutto
Uno degli aspe che non sempre
vengono tenu in debita
considerazione nelle auto storiche
riguarda la sicurezza, a par re
dalla integrità della scocca e della
gabbia di sicurezza, oltre a tu gli
accessori e gli impian collega .
Su ques aspe , invece,
Emanuele Morteo non transige.
Verificato che la scocca fosse
assolutamente sana sono state
ricontrollate tu e le saldature del
roll‐bar, provvedendo inoltre ad
applicare dei fazzole di rinforzo
aggiun vi nei pun di a acco
anteriori della gabbia. Con la
stessa a enzione, oltre alla
sos tuzione del sedile e cinture di
sicurezza sono state rifa e le
staffe di fissaggio degli stessi.
Anche il serbatoio in gomma, la
cui omologazione era scaduta, è
stato sos tuito con uno di serie
della Zagato (di capacità
superiore: 85 lt) messo in
“sicurezza” con la “paglie a”
metallica Detostop all’interno,
così come sono state sos tuite le
tubazioni. Infine, è stato rifa o
l’impianto ele rico e verificata la
corre a le ura degli strumen :
contagiri, manometro olio e
termometri acqua e olio.
Naturalmente è stata posta
grande a enzione all’impianto
frenante: oltre alla sos tuzione di
tu i tubi sono state revisionate
le pompe e le pinze freno, mentre
i dischi sono sta e fica .
14
15
Assetto più redditizio acquistata dai fratelli Morteo, in
modo tale da verificare il
Al momento dell’acquisto la ve ura comportamento della ve ura con
era priva degli ammor zzatori, e pure quel po di carichi. L’u lizzo di cerchi
dei “bisco ni” di fissaggio alla da 6x15” e di pneuma ci semislick
scocca che hanno richiesto una Yokohama 205/55, con maggiore
impegna va ricerca. Quindi, non impronta a terra, spalla più bassa e
avendo da di massima sui valori di differente costruzione della carcassa
carico in estensione e compressione rispe o agli pneuma ci che si
si è pensato di montare sulla “nuova” usavano allora in corsa, Pirelli
ve ura gli ammor zzatori (Koni Cinturato da 175/80 stradali, ha
racing regolabili internamente) della estremizzato le reazioni dinamiche
Sprint 2600 argento preparata negli della Sprint 2600 richiedendo un
anni Sessanta precedentemente carico maggiore (circa il 15%) in
16
compressione all’anteriore, per carichi. L’asse o è stato inoltre
contrastare l’affondamento nelle abbassato di 20 mm. Per la gara al
frenate più decise, e in estensione al Nurburgring, tu avia, date le
posteriore per limitare il cara eris che del tracciato e le
sollevamento, mentre le molle sono condizioni meteo, è stata tolta la
rimaste invariate. I nuovi barra an rollio al posteriore per
ammor zzatori sono sta costrui ex rendere meno nervosa la ve ura al
novo dalla Orap, ado ando i nuovi posteriore. Nel corso della revisione
parametri più rigidi calcola dopo il sono state sos tuite tu e le boccole
test, dato che non è stato possibile e le tes ne, è stata revisionata la
u lizzare la carcassa originale degli scatola guida e il braccio di rinvio
ammor zzatori della 2600 la cui sos tuendo le boccoline.
dimensione non era sufficiente a
ospitare le valvole adeguate ai nuovi
17
Mezzo secolo di differenza gommatura dalle spiccate
cara eris che racing rispe o a quelle
Me endo una di fianco all’altra le dell’epoca. Come ci conferma
due Sprint 2600 dei fratelli Morteo, la Emanuele Morteo: “quella ve ura
protagonista del nostro servizio e la volevo acquistarla già vent’anni fa ma
sorella color argento con la la tra a va non andò in porto. Poi
preparazione effe uata mezzo secolo l’ho ritrovata casualmente un paio di
fa, possiamo notare che la differenza anni fa navigando in internet e
maggiore risiede proprio nell’asse o nonostante le condizioni non
grazie sia all’adozione di cerchi di o mali, che hanno richiesto diversi
maggiori dimensioni sia alla lavori, avendo riscontrato dalle
18
immagini che la ve ura era rimasta differenza al giorno d’oggi riguarda le
iden ca oltre ad avere la dotazioni di sicurezza e il
documentazione che a estava miglioramento dell’asse o, mentre
l’u lizzo in corsa negli anni ‘60, non allora bisognava regolare l’asse o in
me la sono lasciata sfuggire. A livello modo tale che le sollecitazioni della
di preparazione le due ve ure sono ve ura non andassero a gravare
molto simili, anzi il motore della troppo sugli pneuma ci, di
ve ura argento è forse più brillante derivazione stradale, che altrimen
agli al regimi perché preparato per i andavano in crisi”. Sestriere.
traccia dell’epoca dove non
esistevano chicane, la grossa
19
20
SCHEDA TECNICA
Motore
Tipo A.R. 00601. Posizione anteriore longitudinale.
Sei cilindri in linea, monoblocco e testata in lega
leggera di alluminio. Albero motore in acciaio
stampato e contrappesato con se e cuscine di
banco. Distribuzione bialbero in testa, due valvole
per cilindro. Alimentazione con tre carburatori
doppio corpo Weber 45 DCOE9 (Solex 44PHH).
Lubrificazione a pressione con pompa a ingranaggi,
radiatore olio. Cilindrata 2.584 cc. Alesaggio x corsa
83 x 79,60 mm. Potenza max. 219 cv a 7.000 giri/min.
(145 cv a 5.900 giri/min). Velocità max 235 km/h
(197 km/h).
Trasmissione
Trazione posteriore. Cambio a cinque rappor
sincronizza + RM: 1^ 1:3,26; 2^ 1:1,99; 3^ 1:1,36; 4^
1:1; 5^ 1:0,85 (1^ 1:3,304; 2^ 1:1,988; 3^ 1:1,355; 4^
1:1; 5^ 1:0,711) + RM. Differenziale autobloccante
tarato al 60%, qua ro rappor omologa : 9/43; 7/43;
8/43; 10/43. Frizione con molle spingidisco rigide e
disco in materiale sinterizzato.
Autotelaio
Scocca in lamiera di acciaio. Sospensioni anteriori a
ruote indipenden , con quadrilateri trasversali,
ammor zzatori Koni regolabili in estensione con
molle elicoidali coassiali, barra an rollio maggiorata
regolabile. Ponte rigido posteriore con triangolo
superiore e puntoni longitudinali, ammor zzatori
Koni regolabili, barra an rollio regolabile. Freni a
disco sulle qua ro ruote (sulle prime 4089 auto i
freni posteriori erano a tamburo), comando idraulico
con doppie pompe e ripar zione di frenata,
servofreno eliminato. Cerchi in lega da 6x15”,
pneuma ci Yokohama 205/55/15 semislick
(pneuma ci Pirelli 165x400).
Dimensioni e peso
SPasso 2.580 mm. Carreggiata ant. 1.400 mm, post.
1.370 mm. Peso in ordine di marcia 1.300 kg (1.370
kg). Capacità serbatoio (con paglie a Detostop
all’interno) 85 lt.
• Tra parentesi i dati della vettura stradale.
21