HAMILTON SUONA LA
MARSIGLIESE
di Di V. Bajardi
Il “cannibale” inglese domina ne amente anche il Gran Premio di Francia
ma nonostante la supremazia mostrata al Paul Ricard la par ta per il tolo
iridato pilo non è ancora chiusa, mentre la Mercedes è inavvicinabile sul
fronte Costru ori.
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Chi ferma la Mercedes, rullo compressore anche nel GP di Francia!
L'inglese è protagonista assoluto
da cima a fondo in 1h24"31"198,
stampando pure un giro veloce
all’ul mo passaggio superato so‐
lo da Ve el con l’escamotage
delle gomme nuove, davan al
compagno di squadra Bo as
a ardato di 18"056, quindi un
grande LeClerc che solo per un
soffio non riesce a strappare la
piazza d’onore al finlandese della
Mercedes, seguito da
Verstatppen, Ve el, Sainz, quindi
Ricciardo e Raikkonen ad un giro.
Una doppie a che si era applaudita anche nelle prove di sabato. "Avevo fa o un giro
fantas co ‐ commentava alla vigilia Lewis ‐ ma devo amme ere che il giovane LeClerc
sta rinvenendo alla distanza con piglio deciso. Noi in Mercedes s amo facendo la storia
e ringrazio tu o il team. Non è stata una corsa semplice e occorre fare funzionare a do‐
vere motore e carburante oltre a ges re le gomme. Ho evitato di risparmiare nell'epilo‐
go queste ul me”. Anche Bo as ha fa o un’o ma gara. Val eri avrebbe sperato
qualcosa in più, aggiungendo che Hamilton non è imba bile e che tu o potrà accadere
nel prossimo GP d'Austria. Le Clerc si è de o “fiero di lavorare per il Cavallino su una pi‐
sta tu 'altro che facile".
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Giro… d’onore
Impressionante la successione
dei giri veloci in questo GP. Ha
aperto la serie Hamilton all'o a‐
vo giro, quindi Ve el al 12°
ancora Hamilton al 14°, al 15°, al
17°, al 19°, al 31°, al 37°, quindi
LeClerc al 42°, ancora Hamilton
al 43°, quindi Bo as un giro do‐
po e al 50°. Infine l'exploit finale
di Ve el che grazie ad un espe‐
diente nell'epilogo, con un
cambio gomme ina eso, ha
firmato il giro più veloce in
1.32"740, strappandolo per po‐
chi millesimi a Hamilton e gua‐
dagnando un pun cino in classifica. finale del GP. A tre giri dalla conclusione LeClerc
guadagnava terreno ma inu lmente.
Mercedes imprendibile
In quella pilo Hamilton guida
con 187 pun su Bo as (151),
Ve el (111), Verstappen (100),
LeClerc (87), Gasly (36). Certo un
discreto vantaggio quello
dell’inglese, che unitamente alla
superiorità mostrata al Paul
Ricard lo pongono come il
favorito numero uno nella
rincorsa al tolo pilo , ma la
guerra non è ancora vinta.
Intanto perché Bo as, che non
dimen chiamo dispone pure lui
di una Mercedes, si man ene
ancora pericolosamente vicino
nel caso di una possibile defaillance, e poi anche Ve el non è ancora completamente
escluso dai giochi se dovessero tornare in palla lui e la squadra del cavallino. In quella
Costru ori, invece, Mercedes inavvicinabile con 338 pun su Ferrari 198, Red Bull 136,
McLaren 39 e Renault 36. Un dominio assoluto, pra camente senza avversari, un pieno
di giri veloci per rifilare un distacco abissale al compagno di scuderia
Bo as.
E La Ferrari? I maggiori consensi sono per il giovane monegasco LeClerc, par to terzo e
arrivato terzo ma questo pilota in erba è giunto all'ul mo giro incollato a Bo as,
cercando anche l'a acco ma la bandiera a scacchi ha “salvato” il finlandese. Insomma,
alla Ferrari non rimane che puntare alla piazza d’onore, con la Red Bull apparsa nuova‐
mente un po’ in affanno e con un Gasly un po’ so o tono. Chi invece è in ne a ripresa è
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la McLaren, che grazie anche a due pilo di spessore si è presa il lusso di prendere l co‐
mando della classifica... degli altri, superando la Renault che anche nella gara di casa
non ha saputo affondare la zampata. Sempre in chiaro‐scuro il bilancio Alfa Romeo,
ancora a pun con Raikkonen ma a bocca asciu a con Giovinazzi.
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Hamilton pigliatu o
Hamilton è salito in ca edra già
il sabato, firmando la sua 86.ma
pole posi on in 1’28”319 a
238,127kmh di media. "Sono
forte ma non imba bile ‐ aveva
so olineato Lewis aggiungendo
che c'era poco margine con
Val eri". Comunque aveva
preceduto il compagno di
squadra Bo as di tre decimi
(1'28"605). Terzo LeClerc con la
Ferrari (1'28"965), quindi
Verstappen con la Red Bull‐
Honda (1'28"409), quindi, in
terza fila le McLaren‐Renault del sorprendente Norris davan a Sainz jr. Solo se mo
Ve el, in quarta fila con l'altra Ferrari (1'29" 799) accanto a Ricciardo con la Renault.
Sostanzioso dunque il distacco di oltre 6 decimi fra LeClerc e Ve el. Quest'ul mo in Q3
ha abor to il primo tenta vo per una cambiata non riuscita (quarta marcia) e nel
secondo tenta vo ha de o senza peli sulla lingua di non essere entrato per niente in
simbiosi con la ve ura, a conferma che non è un momento facile per il Cavallino. In
mol sono convin che il motore di ve el abbia avuto una piccola perdita di olio. Su di
giri il monegasco LeClerc: "Sono contento del mio tempo, ma non potevo fare di più. Il
distacco dalla Mercedes rimane elevato". Una SF90 che non riesce ad impensierire le
Mercedes con un divario sempre superiore al mezzo secondo, cresciuto nell'ul mo
se ore dell'impegna vo circuito di Le Castellet. Lewis non vede l'ora di duellare con
LeClerc, che però si è limitato a dire: "Prima o poi raggiungeremo la Mercedes". La
delusione nelle prove era arrivata da Ve el, ma occorre dire che la SF90 non riesce ad
accorciare le distanze sulla Mercedes. Le novità che erano state provate, su ammissione
di Ma a Bino o, servivano più in prospe va che nell'immediato, come si è visto. I
pilo si erano lamenta del
vento, il maestrale che sale dal
mare e soffia sul lungo re lineo
a cui fornisce il nome. Un
circuito comunque impegna vo,
tosto. Lewis Hamilton a fine
prove si era procurato della
vernice bianca e un pennello
nero per modificare la scri a
sull'asfalto davan al
motorhome della Mercedes: da
00D a GOD! Ognuno è libero di
fare le proprie
considerazioni
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