Volkswagen Golf 8
SGUARDO
AL FUTURO
di Vincenzo Bajardi
Con una presentazione in diretta streaming
mondiale, come inequivocabile segno dei tempi, è
stata presentata l’ottava generazione Golf,
disponibile da dicembre. Una vettura che fa tesoro
della sua storia ma guarda con una certa
spavalderia al futuro forte della sua rinnovata
personalità.
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Elisir di lunga vita per la Volkswagen Golf: dal 1974 ad oggi questo modellofaro
tedesco ha fatto tesoro dello Zeitgeist, cioè l'incarnazione dello spirito del tempo
di ogni epoca. E l'ottava generazione, presentata ieri e in arrivo sulle strade a
fine anno, guarda avanti più spavalda che mai, infischiandosene dell'elettrica ID.
3, quella che Quattroruote ha definito "una sorellina di latte uguale e contraria".
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Eredità impegnativa
Nel marzo 1974, dopo 21,5 milioni di esemplari prodotti, usciva di scena una
delle vetture più iconiche della storia dell’auto, il Maggiolino, e sul panorama
mondiale irrompeva la Golf (che ad oggi vanta 35 milioni di esemplari), che si
faceva così carico di un’eredità a dir poco impegantiva. Una "creatura"
progettata dall'italiano Giorgetto Giugiaro, che iniziava un percorso da mille ed
una notte. Il design, la trasmissione moderna e sicura, la grande versatilità dello
spazio offerta dal portellone e dallo schienale del divano posteriore ribaltabile
riscossero un successo tale che già due anni dopo il debutto fu festeggiata la
Golf numero un milione.
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Golf ottavo atto
Lo scorso 24 ottobre 2019 a Wolfsburg,
presso l'Autostadt, dove questa auto
"cult" viene assemblata da 45 anni, con
una presentazione megagalattica anche
a livello online, è stata battezzata, alla
presenza di Giorgetto Giugiaro in prima
fila, l'ennesima generazione che punta a
fornire una ulteriore spinta innovativa alla
classe delle vetture compatte. C'è stata
anche la diretta streaming. Vuole essere subito l'espressione di un mondo
digitalizzato, connesso come non mai prima. Sarà lanciata sul mercato a
dicembre, prezzi ancora top secret.
Vanta una silhouette dalla presenza forte
con fianchi posteriori e coda muscolosi,
parte anteriore carismatica con griglia del
radiatore stretta ed una scalfatura
continua all'altezza delle maniglie delle
porte. Design esterno dalla proporzioni
ideali, con il caratteristico montante
posteriore che rende dinamica la parte
anteriore della carrozzeria abbassando la parte posteriore, quello interno punta a
semplificare la vita a bordo, tecnologia a Led all'avanguardia.
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Al servizio di chi viaggia
La vettura è improntata sul fattore
umano, con comandi dal funzionamento
autoesplicativo anche vocali. Inoltre,
l’utilizzo di smartphone compatibili
renderà superfluo l'utilizzo della chiave
classica. Una Golf "always on" con We
Connect e We Connect Plus che portano
a bordo anche streaming e webradio.
Inoltre Alexa, direttamente integrata, offre
musica e informazioni anche meteo e
con i servizi di Car"X si ha una comunicazione all'insegna della sicurezza
(Windshield Head Up Display, IQ.Drive) ed ancora Smart Home consente di
sentirsi a casa propria grazie alla personalizzazione 2.0, al climatizzatore a 3 e
all'impianto audio Haman Kardon. Insomma una Golf collegata in rete con una
strumentazione Digital Cockpit con display da 10,25 pollici, con un sistema
Infotainment e con il volante
multifunzione. Per la prima volta, le
proprie preferenze personali (posizione di
guida, impostazione del clima e via
dicendo, si potranno memorizzare anche
nel cloud e richiamare quando cambia il
guidatore o quando si sostituisce l'auto.
Lunghezza 4,284 m, larghezza 1,789 m,
altezza 1,456 m, passo di 2.636 mm,
coefficiente aerodinamico di 0,275.
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Anche ibrida e autonoma
La Golf numero 8 sarà la prima VW a
debuttare con cinque versioni ibride
(eTSI a 48V da 110, 130 e 150 cv ed
eHybrid da 204 a 245 cv). Ma l'offerta
comprende ovviamente anche motori
a benzina TSI (90 e 110 cv), a gasolio
TDI (115 e 150 cv), a metano TGI, una
gamma di potenza compresa tra 90 e
oltre 300 cv per un totale complessivo
di otto propulsori. I nuovi motori
consentono di ridurre le emissioni di C02 del 10% e le emissioni degli ossidi di
azoto dell'80%. Nessuna Golf è stata così all'avanguardia della scienza e della
tecnica. La missione è quella di elettrificare la classe delle auto compatte con le
propulsioni ibride già ricordate. Ma non è tutto: è possibile, addirittura, una guida
assistita fino a 210 kmh, in grado di utilizzare l'intelligenza collettiva dei dati sul
traffico avvertendo chi si trova al volante di possibili pericoli o intralci. Una Golf
che regala polvere alle concorrenti anche se dietro sembra rubare qualche tratto
alla TRoc.
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Evoluzione continua
Un salto indietro per ripercorre la storia iniziata nel 1974 by Giugiaro. Poi dal
1983 al 1991, la seconda Golf offriva il catalizzatore, il sistema antibloccaggio
delle ruote, la prima trazione integrale di serie. La Golf 3 puntò sulla sicurezza
grazie agli airbag frontali, offrì il primo motore a 6 cilindri ed uscì di scena nel '97.
La successiva saliva ancora di qualità aggiungendo l'ESP, l'iniezione diretta di
benzina FSI e l'airbag per la testa. Sulla Golf 4 , dal 1997 al 2003, anche airbag
laterali nella zona posteriore e il DGS a 7 marce. Sulla Golf 5, fino al 2008,
carrozzeria saldata al laser. La Golf 6, dal 2008 al 2012, che poteva vantare
anche il Park Assist, si guadagnò le cinque stelle nel crash test Euro NCAP e fu
eletta World Car of The Year nel 2009. La Golf 7, dal 2012 al 2019 fu presentata
a Berlino ma il test di guida, al quale ho preso parte anch'io, si svolse in Islanda
(presente e festeggiato Giugiaro), con un pieno di sistemi di assistenza. Ecco in
sintesi descritta l'auto regina d'Europa da quasi mezzo secolo.
Ora aspettiamo di provarla.
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