PEUGEOT
205 GTI
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PRONTE A
GRAFFIARE
Di Eugenio Mosca – Foto Peugeot heritage
Le Peugeot 205 GTI, in versione 1.6 ma soprattutto 1.9,
hanno conquistato il cuore di molti automobilisti amanti
della guida grazie ad un perfetto mix di agilità e potenza che
le ha consacrate ai vertici di un segmento molto
competitivo. Grazie a queste caratteristiche le GTI hanno
anche fatto da ottima base per la preparazione delle
versioni da competizione, per rally e pista sia in versione
Gr. N che Gr. A, ispirando anche la massima evoluzione
della famiglia: la 205 T16.
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Ah, i favolosi anni O anta! Perchè, delle versioni da compe zione anche
automobilis camente parlando, è ve‐ molto spinte, che divennero anche
ro che in questo periodo non tu e le un irresis bile traino commerciale
linee delle auto riuscirono par co‐ per ques modelli ma sopra u o
larmente bene, ma è altre anto vero offrendo la possibilità a tan appas‐
che in questo decennio per gli siona di acquistare a cos tu o
impallina della guida spor va arri‐ sommato accessibili ai più delle
varono sul mercato diverse ve ure con le quali prendersi delle
“bombe e” in grado di soddisfare i “rivincite” sui fortuna possessori di
pruri compe vi di mol appassio‐ automobili ben più blasonate e co‐
na . Automobili che diverse Case au‐ stose. Parliamo ad esempio di Volks‐
tomobilis che realizzarono come la wagen Golf GTI, Fiat Uno turbo,
versione “ca va” di u litarie o Renault 5 Alpine Turbo e, natu‐
tranquille medie di famiglia, in diversi ralmente Peugeot 205 1.6 e 1.9 GTI.
casi fungendo da o ma base per Insomma, vere e proprie icone nella
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storia dell’auto. Modelli che sono o enere l’omologazione spor va. Ma
entra nel cuore degli appassiona e queste ul me rappresentavano solo
che hanno fa o da buona base di la punta dell’iceberg, perché innanzi‐
partenza per ve ure da compe zione tu o nel cuore degli appassiona au‐
che in versione Gr. N e Gr. A hanno tomobilis c’erano le bombe e
permesso a tan pilo , giovani e stradali, che magari con qualche sa‐
gentleman driver, di togliersi crificio potevano perme ersi di
parecchie soddisfazioni sia nei rally acquistare. Una di queste è sicura‐
sia in pista, ma sopra u o hanno mente la 205 GTI, comunemente
consen to di diver rsi a cos accessi‐ chiamata “peugeo na”, che ha fa o
bili. Infine, modelli che, sopra u o riscoprire agli automobilis il
nel caso di R5 Turbo e Peugeot 205 conce o di spor vità reso possibile
GTI, hanno fa o da spunto per au‐ da un corpo ve ura molto legero, co‐
ten ci mostri del Gr. B come la R5 me l’antenata 402 B Légère, un telaio
Turbo Maxi e la 205 T16, passando agile e rea vo spinto da un motore
per le rela ve “bombe” stradali di cubatura superiore.
necessarie per
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Arriva la GTI tra ava di una ve ura completa‐
mente diversa: nata per le compe ‐
Nel 1984, l’anno seguente al debu o zioni, per le quali era necessario
della Peugeot 205, la gamma si costruire alemno 200 esemplari stra‐
ampliò con l’introduzione di numero‐ dali per o enere l’omologazione,
se varian e motorizzazioni, tra le montava un motore 1.8 sovrali‐
quali spiccava la 205 GTI (acronimo di mentato da 200 CV, aveva la trazione
Gran Turismo Iniezione) 1.6 che con i integrale e carreggiate allargate.
suoi 105 CV momentaneamente la Tornando al mondo “normale”, va
versione di punta della gamma delle de o che già la “Leoncina” 1.6 da
“Leoncine”. Infa poco dopo sarà 105 CV par va con gli ar gli ben affi‐
scalzata dalla 205 Turbo 16, una la . D’altronde Peugeot si affacciava
ve ura che per ragioni di marke ng ad un segmento molto compe vo,
riproduceva le fa ezze esterne delle dove le dire e rivali abbondavano:
205 3 porte “normali ma in realtà si Fiat Ritmo 105 TC, Ford Escort XR 3i,
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MG Maestro, Opel Kade GTE, Renault 5 turbo,
VW Golf GTI. Infa , a differenza di molte delle
concorren , la 205 GTI trasme eva immediata‐
mente uno spiccato DNA spor vo, sia este ca‐
mente dove mostrava senza mori codolini
passaruota maggiora , con cerchi da 15”, e moda‐
nature impreziosite, come i paraur , da una linea
rossa indubbiamente “racing”, tema ripreso anche
nell’alles mento interno, sia a livello dinamico.
Perché già con i 105 CV, considerando il peso
contenuto della ve ura (850 kg), la “Leoncina”
sca ava da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi
raggiungendo una velocità massima di 196 km/h.
Una vocazione spor va e una dinamica ulte‐
riormente rimarcate con l’arrivo in rapida se‐
quenza, nel 1986, della 205 GTI 1.6 da 115 CV e
sopra u o della 205 GTI 1.9 da 130 CV, pre‐
sentata nell’o obre al Salone di Parigi e des nata
a diventare la preferita dagli appassiona , in gra‐
do di bruciare lo 0‐100 km/h in 7,8 secondi e su‐
perare il “muro” dei 200 all’ora spingendosi fino a
206 km/h. Cifre decisamente interessan per l’e‐
poca in quel segmento.
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Dalla strada alle corse
Date le cara eris che tecniche la 205 GTI sia
1.6 che 1.9, oltre alla Rallye 1.3, ha rappre‐
sentato un’o ma base di partenza per la pre‐
parazione di ve ure per le compe zioni, in
versione sia Gruppo N sia Gruppo A,
consentendo così a mol pilo di togliersi
parecchie soddisfazioni nelle gare nazionali a
cos accessibili. Potendo anche contare sul
supporto della Casa del Leone, che da 41 anni
ininterro amente organizza un Trofeo, con in
palio premi in denaro e materiale, suddiviso in
varie fasce a seconda delle ve ure e delle gare
a cui si partecipa. Le do di agilità e manegge‐
volezza, unite al peso rido o (850 kg) e ad una
buona potenza (130 CV), per un interessante
rapporto peso‐potenza già di base (6,5 kg/CV),
facevano della 205 GTI 1.9 un’o ma base per
la preparazione in versione Gr. N, dove sono
concesse poche modifiche. Con un accurato la‐
voro d bilanciamento degli organi in movi‐
mento, sos tuzione dell’impianto di scarico e la
mappatura dell’ele ronica i migliori preparatori
riuscivano a spremere dal qua ro cilindri del
Leone oltre 140 CV “reali” a 6.700 giri/min, pe‐
raltro con una buona erogazione (170 Nm già a
3.500 giri/min) supportata anche da una buona
spaziatura del cambio (5 marce di serie) nelle
marce intermedie (2^, 3^ e 4^). La preparazio‐
ne era completata da un asse o più rigido gra‐
zie a qua ro ammor zzatori racing, con molle
di diametro più stre o e più rigido, mentre
l’impianto frenante a qua ro dischi doveva
restare di serie tranne la sos tuzione dei tu‐
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be ad alta tenuta e pas glie racing. rendeva ulteriormente interessante
Proprio la frenata potente, con i per i pilo priva . Nella preparazione
dischi anche al posteriore e l’impossi‐ Gr. A la potenza saliva a 175 CV a
bilità di variazione della geometria al 7.800 giri/min, oltre ai quali era diffi‐
posteriore per l’assale rigido, necessi‐ cile andare per dei limi nella
tano di una certa a enzione nella conformazione dell’aspirazione, ben
guida in pista, come ci spiega Stefano ges bili grazie anche all’adozione del
Gen lini che u lizza tu ora la sua cambio a 6 rappor sincronizzato.
205 GTI 1.9 (nelle foto di Claudia Ca‐ L’asse o era o mizzato da
valleri a lato) nel Campionato Italiano ammor zzatori racing, una maggiore
Autostoriche: “E’ necessario trovare possibilità di regolazione e l’adozione
un compromesso di asse o, u ‐ dei cerchi da 7Jx15”, così come
lizzando al posteriore delle pas glie l’impianto frenante era potenziato
con meno mordente per evitare con dischi da 315 mm all’anteriore,
l’innesco di un certo sovrasterzo in accoppia a pinze a qua ro
frenata e ingresso curva, quindi pompan , e da 190 mm al posterio‐
occorre una guida precisa”. Inoltre, la re.
grande affidabilità della meccanica la
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Potenza con classe
Dato il grande successo riscosso dalla
205 GTI presso gli “spor vi” dell’epo‐
ca, in casa Peugeot tra le tante va‐
rian , tra cui un posto di rilievo
spe a alla cabriolet, pensarono
anche ad una versione che potesse
avvicinare una clientela più raffinata
grazie ad un prodo o cara erizzato
da finiture, dotazioni e materiali di
pregio, quasi a voler ambire ad un
segmento di lusso. Così nel 1990 na‐
sce la 205 GTI Plus, cara erizzata dal
colore verde Sorrento che ne esalta‐
va classe ed eleganza. Una nta che
ad una prima occhiata poteva
sembrare nera, ma che alla luce del
sole res tuiva riflessi verdi molto
intesi. Inoltre, la dotazione di bordo
era da ve ura di segmento superiore
per l’epoca: oltre agli interni dedica
con rives mento dei sedili anatomici
totalmente in pelle, spiccavano
servofreno e aria condizionata, all’i‐
nizio incompa bili tra loro per que‐
s oni di spazio nel vano motore poi
risolte, e successivamente anche l’A‐
BR, acronimo francofono che indica‐
va l’antesignano del sistema ABS. Il
propulsore era lo stesso della GTI 1.9
da 130 CV, poi rido nel 1991 a 122
CV con la versione catalizzata dato
che si cominciava a parlare di esi‐
genza di contenere le emissioni
inquinan . Al lancio il prezzo della
GTI Plus era di 22.140.000 Lire, oggi
questa versione è molto ricercata dai
collezionis di young mer e le sue
quotazioni sono decollate.
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Versione estrema esterna della 205, per la meccanica di
quella che diverrà la regine a dei
Jean Boillot, che ha il compito di va‐ rally si parte da un foglio bianco in
lorizzare al massimo il proge o 205, base ai regolamen del Gruppo B. La
oltre alle versioni GTI decide anche T16 ha la trazione integrale e monta,
per le partecipazioni alle compe zio‐ in posizione posteriore centrale, un
ni di massimo livello puntando sul qua ro cilindri 16V di 1.700 cc con
Mondiale Rally. Nell’ambito del nuo‐ turbocompressore, che sulla ve ura
vo team Peugeot Talbot Sport, allora stradale eroga una potenza di 200 CV
dire o da Jean Todt, nasce così una che saliranno ad oltre 400 CV nelle
delle più celebri protagoniste della ul me versioni EVO2 da corsa, quelle
gare su strada di quegli anni: la 205 T dotat anche di vistose appendici ae‐
16, presentata in contemporanea con rodinamiche. Di 205 T16 stradali ne
la GTI. Pur mantenendo, per ovvi mo‐ vengono prodo solo 200 esemplari,
vi di marke ng, la fisionomia il minimo indispensabile per o enere
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l’omologazione spor va, tu e dello stesso colore
grigio scuro tranne una di colore Bianco Madre‐
perla custodita nel Museo Peugeot di Sochaux, mai
u lizzata e di valore pressoché ines mabile. Il pro‐
to po della 205 Turbo 16 debu a già nel corso
della stagione spor va 1984, al Tour de Corse, ma il
primo successo arriva al Mille Laghi, con Ari Vata‐
nen, seguito dalle affermazioni al sanremo e in
Inghilterra. E’ il preludio alla travolgente conquista
del Campionato del Mondo nei due anni seguen ,
ad opera di Timo Salonen e Juha Kankkunen, con 13
vi orie all’a vo conquistate ba endo rivali di
rango al volante di Audi Qua ro e Lancia 037. La
“ sedici”, come venne riba ezzata da noi la ve ura
schierata da Peugeot Italia, colse varie soddisfazioni
anche in ambito tricolore, con Gianni del Zoppo e
sopra u o con Andrea Zanussi al volente della
EVO2 (foto sopra), per non conquistando per varie
coincidenze il Campionato Italiano Rally. Il 1987 se‐
gnò la fine del Gruppo B, causa tragici inciden , ma
la Turbo 16 non cede e le armi affrontando, con
un’apposita versione con passo allungato e serbato‐
io maggiorato, la grande sfida della Parigi‐Dakar,
dove conquistò un’altra entusiasmante doppie a.
Oggi un esemplare stradale della 205 Turbo 16 ha
un valore che supera di slancio i 200 mila eu‐
ro.
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