BUCKLER
FGV 150
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Ripercorriamo il restauro completo di una barchetta
Buckler, un esemplare unico che conserva ancora oggi
l’immatricolazione originaria FGV 150 che deriva dalla
targa, eseguito in modo conservativo dal AM Classic Sport
Garage per restituire alla vettura esattamente l’aspetto con
cui correva oltre 70 anni fa.
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ORA COME
ALLORA
Di Eugenio Mosca
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Terminato il secondo confli o mondiale c’era grande voglia
di ripresa. Sia per gli aspe lega alla vita quo diana sia
per l’a vità industriale, peraltro necessaria alla ripresa.
Questo fermento, naturalmente, riguardò anche le corse
automobilis che, in un primo tempo recuperando ve ure
nascoste alla vigilia della guerra ma ben presto realizzando
proge nuovi, a ngendo anche dalle esperienze maturate
nella evoluzione tecnica accelerata in quel lustro proprio
per realizzare mezzi bellici. Proprio grazie a queste
esperienze, molte delle quali sviluppate in campo
aeronau co, in Inghilterra si verificò una proliferazione di
piccole aziende specializzate nella realizzazione di telai
leggeri. Infa , anche per compensare la tradizionale
mancanza di motori ad alte prestazioni, la maggior parte
dei quali di piccola cilindrata e spesso ado a da ve ure
popolari o da motocicle e, i costru ori d’oltremanica
dove ero ingegnarsi a realizzare ve ure leggere e piccole,
per favorire anche la penetrazione aerodinamica. Una
tendenza des nata a fare scuola nelle corse.
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Non solo auto
Tra la miriade di piccole aziende
britanniche specializzate nella realizzazione
di kit car, spesso costruite in piccoli numeri
se non addiri ura in esemplari singoli,
figura anche la Buckler Cars Company. La
società fondata a Reading nel 1947 da
Derek Buckler, realizzava piccole biposto
sport secondo le richieste del cliente e in
funzione della specialità da affrontare (rally,
salita, pista, gare su strada): sia ve ure
complete, ado ando la meccanica
disponibile in commercio e adeguando il
disegno della carrozzeria, sia fornendo la
base telais ca da completare. Dal 1947 al
1962, la Buckler realizzò circa 400 ve ure.
Non solo, perché la società fondata nel
1939 dall’omonimo proprietario come
azienda meccanica di precisione, realizzò
anche par di trasmissione per diversi altri
Costru ori, compresa la Lotus, e il primo
telaio da corsa per la Brabham.
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Pezzo unico 1.172 cc a valvole laterali con testata
Aquaplane in alluminio, venne modi‐
La ve ura del nostro servizio fu rea‐ ficata nel 1954 con l’adozione di
lizzata, come ve ura da compe zio‐ cerchi da 13” anteriori e da 15” al po‐
ne, nel 1953 da William T. Marriot steriore, e del cambio a qua ro
sulla base di un telaio tubolare rappor della MG A in luogo del pre‐
Buckler Mark V modificato, ves to cedente a tre rappor . Nei primi anni
con una carrozzeria completamente cinquanta la ve ura gareggiò nella
in alluminio realizzata da Gray e Rich categoria Formula 1.172 e Over 1500,
Panelcra di Londra, gli stessi delle ba agliando tra gli altri contro le Lo‐
Tojero Bristol. Dotata di sospensioni tus VI e Lister‐MG, o enendo diversi
indipenden Buckler‐Bellamy buoni risulta tra cui spiccano le tre
all’anteriore e ponte rigido al poste‐ vi orie o enute nella Na onal
riore, e spinta da un motore Ford Silverstone e Rushmoor Sprint del
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1954 e Tempsford Speed Trial del stauro completo conserva vo alla
1955. Dal 1959 la ve ura venne u ‐ AM Classic Garage di San Mar no
lizzata prevalentemente su strada, Siccomario (PV). Perché tra gli
quindi dal 1962 si gode e un meri‐ indubbi pregi di questa ve ura, oltre
tato riposo custodita gelosamente alla storia spor va, c’è il fa o di esse‐
dai fratelli Chris e Mike Wilson. Cedu‐ re pra camente un pezzo unico, dato
ta vent’anni dopo, passò nelle mani che ancora oggi man ene l’immatri‐
di vari proprietari che non ne ebbero colazione originaria di FGV 150, dal
la stessa cura, finendo in stato di numero di targa, che appare già nelle
abbandono. Fino all’acquisto, in un’a‐ prime immagini che la ritraggono nel
sta su E‐Bay nel 2012, da parte 1953.
dell’appassiona ssimo a uale pro‐
prietario che ha commissionato il re‐
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Restauro conserva vo cerca storica necessaria a definire
esa amente come si trovava la ve u‐
Il proprietario ha voluto che la ve u‐ ra nel momento dell’u lizzo in gara e
ra fosse riportata nelle condizioni riportarla nelle condizioni originali,
esa e in cui correva oltre mezzo se‐ sia per la cura e a enzione necessa‐
colo fa, compresa la colorazione opa‐ ria per ripris nare il più possibile i
ca e le “ferite in ba aglia”, alcune par colari originali, sia di telaio e
imperfezioni dovute a piccoli carrozzeria sia di meccanica, e la diffi‐
danneggiamen causa proprio coltà nel ricostruire esa amente le
dall’u lizzo nelle compe zioni, natu‐ par mancan . Fortunatamente, la
ralmente mantenendo il più possibile Buckler FGV 150 era completa di
l’originalità dei par colari. Una pra ‐ tu e le par meccaniche, mentre
ca non inusuale quando si tra a di mancavano gran parte delle
restaurare ve ure da corsa dalla li‐ pannellature interne e la carrozzeria
vrea par colare e magari unica, come in alluminio, pur non evidenziando
nel caso della ve ura del nostro danni eviden tranne il cofano poste‐
servizio, ma proprio per questo un la‐ riore, si presentava piu osto malri‐
voro ben più difficoltoso sia per la ri‐ do a.
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Verifica e ripris no
La ve ura è stata completamente
smontata, con molta cura sia per
l’ogge va difficoltà di asportare
alcune par sia per non danneggiarle,
separando poi quelle da ripris nare
da quelle invece inu lizzabili. Per
verificare l’effe vo stato dei lamiera
della carrozzeria, la stessa è stata
interamente sverniciata
manualmente, mantenendola sul
telaie o in modo da garan re
maggiore stabilità durante il lavoro,
constatando che in alcune par la
lamiera di alluminio presentava le
cara eris che corrosioni che questo
metallo accusa nel tempo. Il guscio di
alluminio è stato poi staccato dal
telaio tubolare, so oposto a
sabbiatura per verificarne l’integrità. I
tubi portan erano sani, mentre
alcuni di quelli più piccoli trasversali
erano sta intacca dalla corrosione e
hanno quindi richiesto la sos tuzione,
così come si è dovuto ricostruire il
cofano posteriore, irrimediabilmente
snervato, ba uto a mano da una
lastra di alluminio. Il telaio ripris nato
è stato poi verificato, come quote e
allineamento, sul banco di riscontro e
verniciato in polvere, così da garan re
maggiore resistenza. Quindi sono
state ricostruite tu e le pannellature
interne, in alluminio: fondo, para e
abitacolo posteriore e anteriore
an fiamma, laterali vano motore e
passaruota, fissate tramite minuteria
con passo BSF e testa tonda, del po
solitamente u lizzato negli anni
Sessanta.
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Operazione li ing mente lisciato in modo tale da lascia‐
re il minimo spessore possibile. Nel
A parte è stata lavorata la carrozzeria. fra empo è stato ricostruito il cofano
In alcuni pun della stessa, la pelle di posteriore, irrimediabilmente
alluminio si presentava par co‐ danneggiato. Concluso il lavoro di
larmente so le, segno evidente che la oneria, la carrozzeria è stata accu‐
all’epoca era stata so oposta a lavori ratamente lavata con prodo o sgras‐
di ripris no da parte del ba lastra, sante an siliconico e asciugata con
con martello e tassello, perciò per ri‐ pistola ad aria compressa e phon.
portare l’ideale allineamento delle Quindi sono sta stesi tre stra di
superfici garantendo la necessaria re‐ fondo poliestere, che svolge anche
sistenza sui pun più deboli è stato un ruolo riempi vo delle leggere
steso un so le strato di uno speciale imperfezioni, ognuno lisciato a secco
stucco con componente di resina e in sequenza con carta abrasiva di
pasta di alluminio, poi opportuna‐ grana sempre più fine (280‐320).
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Rosso an co Perciò si è deciso di u lizzare il “royal
maroon” pico delle Jaguar d’epoca,
Per definire la colorazione originale u lizzando una vernice di po “alto
con cui correva la ve ura è stata ese‐ solido”, par colarmente resistente, e
guita una approfondita ricerca, verifi‐ dato che l’aspe o finale doveva esse‐
cando molte immagini pubblicate su re opaco non è stato necessario
riviste inglesi dell’epoca, purtroppo stendere un corposo spessore pee
tu e in bianco e nero. In base a que‐ poi eseguire la “seppiatura”, limi‐
ste e ad alcune tes monianze si è tandosi a due stra . Infa , l’effe o
giun alla conclusione che la colora‐ opaco è stato o entuo con l’aggiunta
zione originale fosse un amaranto di una percentuale di circa il 50% di
opaco simile al classico “maroon”. pasta opacizzante alla vernice.
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Testata Aquaplane
Nel fra empo è stata revisionata
completamente anche la parte
meccanica. A par re dal motore
qua ro cilindri Ford 1.172 cc a valvole
laterali, senza pompa dell’acqua, con
tu a una serie di modifiche apportate
all’epoca per la preparazione alle
compe zioni. Prima fra tu e la
speciale testata Aquaplane in
alluminio, con doppi carburatori SU,
che assicurava un considerevole
incremento di potenza. La revisione
del motore ha comportato la
sos tuzione di pistoni e albero a
camme, troppo usura , mentre è
stato possibile mantenere l’albero
motore effe uando il lavoro di
re fica e sos tuzione delle bronzine.
La revisione del cambio, un modello
da corsa a qua ro rappor non
sincronizza derivato dalla MG TC, ha
richiesto un notevole lavoro, perché
buona parte della ingranaggeria è
stata ricostruita ex novo, così come la
frizione realizzata dalla RPM di
Lainate. Albero di trasmissione e
differenziale, senza autobloccante,
sono invece rimas quelli originali,
così come i mozzi ruota ed i freni a
tamburo, con l’azionamento a
bacche a di ques ul mi che ha
richiesto un accurato lavoro di messa
a punto di rinvii e ganasce per
o enere una funzionalità affidabile.
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De agli dell’epoca rives ta da vinile di colore rosso. A
impreziosire ulteriormente l’abitaco‐
Man mano che procedeva il lavoro di lo, il rarissimo volante a tre razze e,
revisione della meccanica i vari par ‐ sulla plancia ricostruita in alluminio,
colari sono stato via via monta sul gli strumen Aquaplane, quelli già
telaio, in modo tale che una volta presen ricondiziona , mentre altri
completato il montaggio è stato ese‐ acquista . Allo scopo, è stato ade‐
guito un test di collaudo della ve ura guato l’impianto ele rico di prove‐
priva della carrozzeria, poi applicata nienza MG A, mentre sono sta
sul telaio e fissata come in origine acquista i gruppi o ci anteriori, con
con rive . Il parabrezza basso e arro‐ i pici proie ori Lucas da 7” u lizza
tondato è stato realizzato ex novo in all’epoca. Infine, il serbatoio benzina
plexiglass in base a foto dell’epoca. è stato ricostruito ex novo, con
L’anima in alluminio dei sedili racing è l’interno in “Detostop”.
stata imbo ta con gommapiuma e
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