DOSSIER F.1
di E. Mosca
WORK IN PROGRESS
Anche quest’anno le Formula 1 saranno diverse da quelle
della scorsa stagione. Vediamo nel de aglio quali sono le
differenze determinate da nuove regole tecniche. Molte le
novità anche a livello di abbinamento pilota e squadra, con
la bella conferma del ritorno in F. 1 a tempo pieno di un
pilota italiano: Antonio Giovinazzi al volante dell’Alfa Romeo
Racing.
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Anno nuovo, macchine nuove. Ormai è una costante per la Formula 1. E non solo per la
naturale evoluzione in vista della nuova stagione, ma anche in funzione delle nuove
norme imposte dal regolamento tecnico. Perciò, mentre le nuove monoposto
cominciano a macinare i primi chilometri sul tracciato di Montmelò (Barcellona), nella
prima sessione di test colle vi fino a giovedì 14 che sarà replicata sullo stesso circuito
dal 26 febbraio al 1 marzo, vediamo quali sono queste nuove regole, che
comporteranno alcune differenze immediatamente riscontrabili a vista, perché
riguardano la veste aerodinamica, ma anche altri aspe non visibili ma non per questo
meno importanti. Così come vi saranno anche alcune differenze per quanto riguarda la
regolamentazione sportiva.
Peso maggiore
Iniziamo col dire che la Federazione internazionale ha modificato il peso delle
monoposto portandolo a 743 kg per due mo vi che contribuiranno ad incrementare il
peso: l’aumento delle superfici delle ali e, probabilmente, perché i telai delle
monoposto potrebbero essere leggermente più lunghi data la maggiore grandezza dei
serbatoi carburante che potranno imbarcare 5 kg in più di benzina, passando da 105 a
110 kg. A questo va aggiunto che il regolamento aveva già inserito la massa del pilota
nel peso ve ura innalzando il valore del condu ore a 80 kg per evitare ai più al di
doversi so oporre a diete ferree, imponendo ai più mingherlini di zavorrare la macchina
per arrivare al valore previsto.
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Aerodinamica “pulita”
Andando nel de aglio delle varie modifiche,
l’ala anteriore sarà più larga di 100 mm,
arrivando a un totale di 2.000 mm, e con uno
sbalzo maggiore di 25 mm dall’asse anteriore.
Per contro, i profili potranno essere al
massimo cinque, eliminando così tu e quelle
sovrastru ure di flap applica alle ali finora
alle ali, con lo scopo di reindirizzare i flussi
turbolen lontano dalla monoposto ma
andando a disturbare chi segue. Aumenterà
anche l’altezza dell’ala anteriore, da 200 a 225
mm. Le limitazioni delle varie ale e aggiun ve e profili vari valgono anche per le prese
d’aria dei freni, sia anteriori che posteriori, che dovranno essere cos tuite da un
semplice profilo e una sezione di ingresso dell’aria limitata a 50x180 mm. Sono inoltre
aboli gli effe aerodinamici o enu tramite mozzi ruota ed i cosidde “dadi soffia ”
anteriori, che grazie al passaggio dell’aria verso l’esterno ruota migliorava l’aerodinamica
intorno al pneuma co anteriore. L’ala posteriore sarà anch’essa più larga, passando da
950 mm a 1.050 mm, oltre che posizionata più in alto, a 870 mm rispe o ai preceden
800, anche per migliorare la visibilità posteriore ai pilo grazie alla maggiore luce
disponibile per individuare negli specchie la ve ura che segue. Aumenta anche lo
sbalzo dell’ala rispe o all’asse posteriore, da 710 a 810 mm, il che fa prevedere che
anche a parità di passo si avranno ve ure più lunghe. Saranno inoltre aboli ogni po di
soffiature o intagli sulle para e laterali, mentre per compensare l’aumento della
resistenza aerodinamica causata dalle maggiori dimensioni dell’ala aumenterà l’apertura
del flap tramite DRS, con l’altezza che passa da
65 a 85 mm. Le pance laterali risulteranno più
compa e grazie alla diminuzione dell’altezza
massima dei “Badgeboards”, da 475 mm a 350
mm, e all’arretramento di 50 mm del bordo di
a acco dei sidepod. Sempre in o ca di una
maggiore pulizia delle varie para e
aerodinamiche, il regolamento limita in modo
deciso anche la pologia dei suppor di fissaggio
degli specchietti retrovisori.
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Solo lubrificante
Il regolamento tecnico cerca di porre un ulteriore freno all’u lizzo dell’olio motore come
addi vo al carburante per o enere maggiore potenza dalla power unit anche solo
durante un giro di qualifica. Allo scopo introduce l’obbligo di un Auxiliary Oil Tank (AOT),
cioè un serbatoio ausiliario di olio collegato al motore con l’unica funzione di contenere
l’olio motore per il rabbocco del sistema di lubrificazione del propulsore. Perciò, questo
serbatoio dovrà essere vuoto durante l’intera sessione di qualifica.
Pirelli tricolore
Le mescole realizzate dalla Pirelli per tu a la stagione saranno sempre cinque, ma
saranno u lizza solo tre colori (bianco, giallo e rosso) per le altre ante mescole
u lizzate in ogni Gran Premio, in modo tale che il pubblico possa agevolmente
riconoscere la pologia di pneuma co u lizzata in una determinata fase di gara.
Fine di un mito
Addio alla bandiera a scacchi, rimpiazzata da tabelloni luminosi che segnaleranno la fine
della gara per evitare errori tragicomici come avvenuto nella scorsa edizione del GP del
Canada. La moderna Formula 1 manda così in pensione un auten co mito delle corse
come la bandiera a scacchi, da sempre segnale del fine gara, tanto a esa e in alcuni casi
sofferta tanto da essere entrata anche in tan modi di dire degli appassiona e
pra can delle corse.
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Bentornato tricolore
Parlando del mercato pilo , par colarmente a vo questo inverno, innanzitu o ci
preme segnalare che finalmente, dopo varie stagioni di vuoto, il tricolore tornerà a
tempo pieno sulla griglia di partenza della Formula 1, con Antonio Giovinazzi al volante
della Alfa Romeo Racing. E questa è la seconda grande novità che segnaliamo con
grande orgoglio: il ritorno nel Circus del Biscione in prima ba uta, anche se
naturalmente sappiamo bene che la monoposto è costruita a Hinwill e la power unit è
griffata con il cavallino. Comunque, il pugliese e Kimi Raikkonen formeranno una coppia
che seguiremo con grande a enzione, e affe o naturalmente, anche perché i mol
innes tecnici provenien dalla Ferrari pare abbiano formato un gruppo davvero molto
valido e in grado di sfornare una monoposto che punta alle zone medio alte della
classifica. Oltre al finlandese ci
sono sta altri spostamen
degni di nota: Charles Leclerc in
Ferrari potrebbe rappresentare
un bel pungolo per Ve el,
mentre Pierre Gasly promosso in
Red Bull dovrà confermare
quanto di buono mostrato la
scorsa stagione con una pietra di
paragone piu osto scomoda. Su
entrambi, tu avia, pesa
l’incognita della motorizzazione
Honda. Vedremo se i tecnici
giapponesi dopo anni di magra
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riusciranno a risalire la china. Daniel
Ricciardo va a formare con Niko
Hulkemberg in Renault una delle
coppie di pilo più for del Circus,
vedremo se i tecnici Regie saranno
all’altezza della situazione fornendo
loro una monoposto finalmente in
grado di puntare alle posizioni che
merita una Casa ufficiale. Un altro
grande rientro è quello di Robert
Kubica, ma le vicissitudini Williams
potrebbero rendere la strada molto in
salita al bravo pilota polacco. Fuggito
dalla Williams, Lance Stroll va a cercare fortuna in Racing Point, il team di famiglia dove
si troverà a fare i con con un cliente piu osto scomodo come Perez. Chiudiamo con le
new entry: Lando Norris, di cui si dice un gran bene, dovrà fare i con con l’incognita
McLaren, così come George Russell in Williams, mentre Alexander Albon in Toro Rosso
dovrebbe trovare l’ambiente ideale per crescere, come storicamente ha mostrato negli
anni il team faen no.
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CALENDARIO F. 1 2019
Data Nazione Sede
17 marzo Australia Melbourne
31 marzo Bahrain Sakhir
14 aprile Cina Shanghai
28 aprile Azerbaijan Baku
12 maggio Spagna Barcellona
26 maggio Monaco Monaco
09 giugno Canada Montreal
23 giugno Francia Le Castellet
30 giugno Austria Spielberg
14 luglio Gran Bretagna Silverstone
28 luglio Germania Hockenheim
04 agosto Ungheria Budapest
01 settembre Belgio
SpaFrancorchamps
08 settembre Italia
22 settembre Singapore Monza
29 settembre Russia Singapore
13 ottobre Giappone Sochi
27 ottobre Messico Suzuka
03 novembre Stati Uniti Mexico City
17 novembre Brasile Austin
01 dicembre Abu Dhabi San Paolo
Yas Marina
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