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Dedicato a tutti Voi, tutti Noi, che viviamo il momento difficile del Covid19

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Published by nadiagiornale, 2020-04-03 04:45:30

Per VOI n. 93 - Aprile 2020 Numero Speciale

Dedicato a tutti Voi, tutti Noi, che viviamo il momento difficile del Covid19

Keywords: mauro volpi,conzadori carlo,taetti giuseppe,irene bergamini,dantele capelloni,colorificio capelloni,tradizioni padane,covid19,bassa bresciana,arici costruzioni,daniele capelloni

PERIODICO GRATUITO - ANNO 11 - n. 93 - APRILE 2020 Numero speciale

Per VOI

il periodico della Bassa Bresciana

Blog

pervoimagazine.blogspot.com

Buona
Pasqua

Cari amici, in questo momento di difficoltà, il nostro ECP TECHNO di
Isorella mette a disposizione di tutti voi la nostra esperienza.
Il centro continua la sua attività di orientamento e assistenza.
Voi #restateacasa Noi #viinsegnamoavolarealto

ECP ECP TECHNO c/o Centro Studi Techno srl
TECHNO Via A. Zanaboni, 56 - 25010 ISORELLA (BS)
[email protected]

Per VOI

il periodico della Bassa Bresciana

Blog

pervoimagazine.blogspot.com

Per VOI n. 93 - aprile 2019

Questo numero speciale è dedicato a tutti VOI.
Voi che siete isolati nelle vostre case in attesa che la bufera si attenui.

Voi che siete in prima linea negli ospedali, che non mollate,
che non riposate.

Voi che vivete lontani dai vostri cari.
Voi che, per fortuna, siete vicini ai vostri cari.
Voi che vorreste bere un caffé al bar invece non si può.
Voi che rispettate le regole perchè rispettate gli altri,

perché avete a cuore il nostro Paese.
Voi che vi siete ammalati e siete guariti.
Voi che, invece, il Coronavirus ha vinto.

Vi dedichiamo questo numero speciale di "Per VOI" fatto di piccole
testimonianze di gesti quotidiani in questa nuova normalità che TUTTI
stiamo vivendo e che ci spaventa. Tornare indietro non si può: si può solo

guardare avanti. Farlo insieme ci dà coraggio.

E
ricordate:

la vita è
più forte
di tutto.

Per VOI - il periodico della Bassa Bresciana - Direttore Responsabile: Kristina Bagozzi
Aut. del Tribunale di Brescia n. 34/2010 del 17 Settembre 2010 - Editore: Centro Studi Techno srl - P.IVA 03105420982

Redazione: Via Zanaboni, 56 - 25010 Isorella Bs - Tel. 030 9523020 - Fax 030 9529980
[email protected] - annunci@[email protected] - Anno X - n. 91- Dicembre 2019

Siamo Bresciani

andrà tutto bene Ringraziamo il Sig. Volpi per la gentile concessione delle foto

QUI BRESCIA

di Volpi Mauro

Brescia 31 Marzo 2020 - Non so più nemmeno da teorici dell’uno vale uno o dagli illusionisti che per
quanti giorni sono costretto a questa nuova vita tra mesi ci hanno tenuto in ostaggio, facendoci credere
le quattro mura domestiche, intervallata da sempre che la vera minaccia per il nostro paese fossero
più rare uscite. quattro poveracci che approdano sui litorali italiani
su un gomme sgonfio. Plasmiamo le menti delle
La vita precedente sembra distante, irripetibile, ogni persone, proponendo becere trasmissioni televisive
contatto sociale è azzerato, se incroci qualcuno ti che non smettono nemmeno ora.
difendi dietro una mascherina (se l’hai) e ti allontani
il più possibile. Anni fa se chiedevi ai bambini, cosa volessero fare
da grandi, ottenevi risposte del tipo: il medico,
Un nemico subdolo, imprevedibile ci obbliga a l’astronauta, la maestra, l’infermiera ora ti senti
fermare il mondo o quantomeno tutto ciò che non rispondere: il calciatore, la velina, lo chef, il
viene considerato essenziale per tenerci in vita. pasticcere. Siamo dunque destinati ad avere in
futuro talenti che ci faranno divertire allo stadio, in
La nostra esistenza di relazioni sociali, cultura, sport, televisione o meglio sazieranno le nostre esigenze
lavoro, viaggi, polverizzata in pochi giorni, chissà gastronomiche sempre più raffinate.
quando e come riprenderà. Non consola nemmeno il
fatto di vivere in una provincia tra le più duramente Che dire poi dei miseri compensi di chi svolge lavori
colpite dal dramma o in una regione che in un solo essenziali per la comunità e dei lauti guadagni di chi
mese conta più morti di tutta la Cina in tre mesi tira calci ad un pallone o viene chiuso in una stanza
(sempre che i numeri forniti siano attendibili). per settimane a non fare nulla e a rappresentare il
vuoto esistenziale.
Saremo i più sfortunati? Una serie di eventi avversi ha
colpito proprio l’operosa Lombardia, mettendola in Esiste anche la tesi del complotto: si sono volute
ginocchio? E se una concausa fosse il nostro stile di colpire le zone manufatturiere più importanti per
vita? L’aver massacrato per anni un territorio fragile avvantaggiare i soliti noti oppure il tutto è stato
denso di fabbriche che hanno avvelenato l’acqua, studiato per far crollare le borse da parte di qualche
l’aria e il terreno? L’aver indebolito la popolazione fondo speculativo che aveva scommesso sul ribasso
che oggi si trova in buona parte in là con gli anni dei listini.
e con patologie concomitanti che oggi necessitano
di cure costanti non sempre assicurabili, può essere Non voglio nemmeno credere a queste tesi fantasiose
una chiave di lettura dei nostri dati? in quanto potrei solo sperare in qualche alieno
elevato che arrivi a salvare i meritevoli ed onesti che
Tramortisce il raffronto con altre nazioni per a ben guardare oggi non sono nemmeno pochi.
rapporto tra contagiati e morti. C’è qualcosa che
non torna, la narrazione dei fatti, come la contabilità In questi giorni si susseguono struggenti video
dei malati e morti pare non essere logica dal punto e messaggi che lodano (giustamente) l’essere
di vista esclusivo dell’epidemia. italiani, il nostro coraggio, la nostra genialità ed
intraprendenza ad ovviare a situazione di emergenza.
Abbiamo speso una vita a preoccuparci solo a Dovremmo però ricordarci di essere italiani anche
lavorare e produrre, perdendo per questo la salute
ed ora perdiamo tutto o quasi per salvare il salvabile. quando compiliamo la denuncia dei redditi, quando

Oggi apro la finestra e sento a Brescia un silenzio chiediamo favori non dovuti, quando mettiamo la
da isola remota, respiro un’aria mai così pulita, scheda nell’urna elettorale.
profumata e leggera.
Essere previdenti ci risparmierebbe l’ingrato
Pareva impossibile ridurre le polveri sottili e oggi per compito di trasformarci in eroi, rischiando la vita
magia siamo ben al di sotto delle soglie di rischio. inutilmente.

Abbiamo indebolito il sistema sanitario, non La mia invettiva arriva a tempo scaduto e col senno
riconosciamo più l’importanza dell’istruzione, di poi, ma forse ciò che contraddistingue la specie
incanaliamo le nostre risorse nella distribuzione umana è il sapersi fermare sull’orlo del baratro, mai
di mance e prebende per accontentare il tale che prima.
magari ci assicura un voto in più nell’urna.
Speriamo bene e che tutto non venga dimenticato
Sordi e miopi ci lasciamo incantare dagli elevati, dai con la bella stagione.

andrà tutto bene

QUI BAGNOLO MELLA

di Luca Marinoni

Quelli che stiamo vivendo sono giorni durissimi dagli ottant’anni in su e con le assenze dettate
anche per la Fondazione Casa di riposo Paolo VI dai problemi di salute di questo momento, non è
di Bagnolo Mella che, comunque, sta cercando di facile riuscire a tenere il tutto sotto controllo, ma,
continuare ad offrire il miglior servizio possibile proprio grazie alla disponibilità di tutti, direi che ci
e la massima assistenza ai propri ospiti. “Come stiamo riuscendo. Possiamo dire che si comincia a
è facile immaginare – racconta commosso il vedere un po’ di luce in fondo al tunnel…”. Così si
presidente Angelo Chiari – stiamo facendo i conti è cominciato a mettere in contatto gli ospiti con le
con le grandi difficoltà di questo periodo. Mi piace loro famiglie attraverso le videochiamate. All’inizio,
però sottolineare innanzitutto la disponibilità e ovviamente, ci sono state alcune difficoltà, ma poi,
l’eccezionale impegno di tutti gli operatori. Un grazie anche all’aiuto degli operatori, l’operazione
elogio che coinvolge tutti, indistintamente dalla si è fatta sempre più agevole, offrendo grande gioia
mansione svolta, e va da chi lavora nella lavanderia, ai nostri anziani. "In questi giorni - continua Chiari
ad esempio, sino a giungere ai medici e a tutti gli - stiamo anche collaborando in modo stretto con
operatori sanitari. E’ un grazie che sento molto forte, l’ufficio servizi sociali del Comune e con i volontari
anche perché è per merito di questa abnegazione della Protezione Civile. E’ grazie a questa preziosa
collettiva che in questo momento possiamo dire cooperazione che siamo riusciti ad estendere il
di essere riusciti a stabilizzare la situazione e di servizio di consegna pasti a domicilio". E' proprio il
continuare ad offrire il massimo sostegno ai nostri caso di dirlo che l'unione fa la forza (e la differenza).
ospiti. D’altra parte, avendo a che fare con persone

Le riflessioni del Direttore

di Conzadori Carlo

Venerdì 27 marzo 2020. L’ufficio è maledettamente costruito negli ultimi trent’anni, che il testimone che
silenzioso e deserto, i telefoni non squillano. ci hanno idealmente lasciato, contemplava ben altri
Mi affaccio alla porta ed un silenzio ancora più valori che forse solo in questi momenti ci appaiono
imbarazzante mi assale: strade deserte, solo un chiari e lampanti. La vita innanzi tutto; il lavoro che
passante che va di fretta quasi volesse sfuggire a deve dare dignità alle persone e non solo reddito;
qualcosa. Rientro e capisco che un evento terribile il nucleo familiare da vedere non come vincolo, ma
ci ha travolto e ci stà piano piano consumando in come strumento di crescita della società; il denaro
termini psicologici, sociali ed economici. Una intera da venerare non come un Dio, ma da utilizzare con
generazione ci stà lasciando ed è quella generazione parsimonia e con prudenza. Altre cose sicuramente
che ha fatto grande l’Italia dopo le distruzioni della ci stanno silenziosamente urlando in questi giorni

guerra. Sembra quasi che questa Loro dipartenza sia di sofferenza ed ognuno di Noi deve essere in grado
un ulteriore ed ennesimo sacrificio che fanno nei nostri di percepire questi messaggi, filtrandoli sulla base
confronti. Sempre silenziosamente, con discrezione della propria sensibilità e guardando negli occhi
e con amore sembra ci vogliano insegnare qualcosa, questi anziani che se ne vanno dopo averci dato
mandarci un ultimo messaggio, sembra vogliano tanto e chiedendo solo di essere ascoltati!!
implorarci che la vita non è quella che noi abbiamo
(Nella foto, il mio studio vuoto)

andrà tutto bene

QUI ISORELLA

di Capelloni Daniele

Questo Covid19 ci ha ribaltato le vite. per rimanere in contatto in questi momenti di
isolamento.
Questo Covid ci sta cambiando le giornate, le
abitudine e la nostra quotidianità. La situazione io la vedo pericolosa in quanto ad oggi
non c'è una reale manovra di aiuto ad ogni livello
Ciò che prima era lavoro, famiglia, amici, sport, sociale, e questo mette paura, quella paura del
divertimento e tempo libero, ora è tutto diventato “come farò?” e del “ce la farò?? “
così relativo. Ad oggi ancora non saprò come sarà, possiamo solo
augurarci che sia il meno doloroso, il meno pesante
La sveglia è cambiata, il tempo è più lento, le e il meno drastico, cercando di fare diventare l’Italia
giornate più lunghe. quella nazione che era, e che ora non lo è più
succube di un male più grande di Lei.
I pensieri sono tanti, i pensieri del “come farò” e del
“come sarà” e “ce la faremo o no??”

La nostra azienda, il Colorificio Capelloni, è in uno
stato di catalessi, quasi in ipotermia, e i nostri clienti
idem. Ci stiamo limitando ad accogliere le richieste
di chi è ancora aperto nonostante i decreti e le non
“certezze” del decreto stesso.

La casa è diventata quello che era: il luogo sicuro,
dove possiamo trovare la possibile via di uscita.

I bambini sono tutti a casa da scuola, la mattina si
svegliano tardi e fortuna che c'è un pò di televisione
con i cartoni. E così anche la piccola Andrea, la
bambina della mia compagna Sara.

Poi, come ogni famiglia, si gioca, si studia, si
pranza; al pomeriggio si riposa, si gioca, si fanno
compiti e poi tutti a cena. Tutto è frammentato da
videochiamate varie con i parenti, l’unico modo

Colorificio Capelloni "Il Colore al TUO Servizio"

andrà tutto bene

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QUI LENO

di Bergamini Irene

Le piazze svuotate, le chiese, negozi e bar chiusi, era sempre
il martedì senza i sapori e gli odori del consueto più cupo, la
mercato settimanale. situazione
negli ospedali,
Il silenzio. angosciante.

Assordante. Mentre sto

Le persone che incrocio nelle rare sortite al scrivendo
supermercato o in farmacia, in cerca all’inizio del
disinfettante per mani e delle mascherine (me illusa, tuttavia, da un
introvabili da giorni) hanno sguardi preoccupati,
sospesi, come se ancora faticassero a rendersi paio di giorni
conto, a capire. Mi specchio nel loro, di sguardo,
egualmente spaesato e incerto come il mio. il numero

Io che pure non amo la mondanità, che mi imbarazzo di contagi è
entrando in un bar di paese, non mi trovo in questa
calma artificiale, falsamente composta. rallentato,

Dicevo che in farmacia all’inizio c’ero andata per dicono
cercare gli introvabili dispositivi medici…qualche
giorno dopo ho smesso di andarci, per lo meno che stiamo
personalmente.
entrando nel
Una febbre improvvisa, una tossetta secca e
persistente hanno decretato il mio personale plateau del
isolamento.
picco. Da un
Nei primi giorni ho accolto la nuova situazione con
un misto di stupore e scetticismo, quasi come se po’ però ho
non ci credessi fino in fondo.
smesso di
Man mano mi si sono rese evidenti alcune cose: che
tampone o no poco importava, anzi nemmeno me ne cercare di
parlò il mio medico di base, persona di grandi doti
umane e professionali. Avevo i sintomi, ergo molto capire diagrammi e politici.
probabilmente ero stata contagiata, e da contagiata
venivo curata. Capire perché qui in Lombardia, che credevo sicura
e vincente, a prova di povertà e inefficienza, ci siamo
Il sistema sanitario in un colpo si era dematerializzato. ritrovati senza più la terra sotto i piedi, nel bel
Il virus aveva svuotato, oltre che le strade e le piazze, mezzo della zona rossa. Cosa sia successo, chi era il
le sale d’aspetto degli studi medici: tutto veniva il paziente zero, di chi siano le responsabilità politiche
più possibile gestito per via telematica e tanti saluti ora interessa poco. Uscirne e ne usciremo, penso,
alla tradizionale ricetta e ai formalismi. facendo il verso a qualcuno. Ma ieri ho pianto, non
me ne vergogno, leggendo sul web storie di chi
Si anelavano cose prima scontate, una passeggiata non ce l’ha fatta e ho pensato che non è un film,
all’aria aperta, una gita al lago. La libertà di muoversi. che è tutto vero, che siamo chiamati ad essere
responsabili, proattivi, come si dice ora. Tornerà
Ho cominciato così la mia personale quarantena il sole sopra di noi e le cose si aggiusteranno e
prendendo consapevolezza che ci ero dentro, che anzi forse avremo imparato la lezione. Che non siamo
ero molto fortunata perché a parte la tosse persistente invincibili, che non possiamo pensare di rimanere
non avevo altri particolari sintomi. Ed ero fortunata sani in un mondo malato, come ha detto il Papa.
anche per un altro importante motivo: nessuno dei
miei amici, colleghi, parenti stretti era in ospedale, Allora forse quel silenzio non è poi così assordante,
né era venuto a mancare. Tuttavia il bollettino che
ogni sera le autorità in televisione ci consegnavano permette di sentire i suoni della primavera, di

distinguere i diversi versi di uccelli che impertinenti

si appropriano di spazi inconsueti. Metto in ordine

le mie cose e la mia testa, come un animale che si

prepara all’inverno, farò al contrario, sperando che

tutto abbia di nuovo un senso.

Nella foto c'è aria di primavera...la primavera che,
nonostante tutto, c'è.

andrà tutto bene

QUI ACQUAFREDDA

di Ghisini Roberto

Nel piccolo paese della Bassa orientale c’è molta sia per le fasce d’età colpite (dai 77 ai 94 anni)
apprensione: Acquafredda è tra i primi dieci paesi
bresciani più colpiti in percentuale: 17 i contagiati sia per il timore –nel periodo d’incubazione del
e 7 le persone decedute per il virus, su circa 1.500
residenti. Come ha spiegato il sindaco Maurizio virus- d’essere stati a contatto con persone
Donini, c’è solo il dato positivo “speriamo che tenga..”
che contagiati e deceduti sono stabili da tre giorni, poi risultate positive. Oggi 31 marzo 2020, a
dopo 24 ore tremende che han contato 4 decessi,
non tutti causa diretta dei virus. Va detto che dal 16 mezzogiorno innanzi il monumento ai Caduti
marzo ad oggi sono state 11 le persone decedute e
funerate senza che familiari, parenti, amici abbiano il sindaco ing. Donini si è raccolto con i più

potuto rendere loro omaggio, neppure un saluto stretti collaboratori per il “minuto di silenzio”,
fugace. Per riparare almeno in parte a tale forzata
costrizione, il primo cittadino ha pensato ad una ricordando sì i morti che non hanno potuto
appropriata cerimonia. Il pensiero è rivolto anche
alle non poche persone ancora ricoverate in strutture godere delle esequie secondo tradizione ma
ed ai loro familiari spesso pure loro in quarantena
a casa. Nei giorni passati sembrava d’esser tornati anche i vivi che in paese stanno reagendo
ai tempi della “terribil pestilenza” raccontata dal
parroco De Antoni 1757 quando per non terrorizzare alla grande tragedia. Un ringraziamento ai
gli abitanti fece cessare il suono della campana “a
morto”. Stavolta L’Assunta, la campana che onora i “camici bianchi” (medico-
nostri morti, ha suonato senza “censure” e la gente
attenta ad acoltare la serie di rintocchi: 7+7+9 se farmaciste), alle attività che
per una donna oppure 9+9+11 se per un uomo. Che
dire: la strizza è tanta, sia per la morìa (11 croci in hanno aderito alla richiesta
12 giorni rispetto ai 18-20 solitamente in un anno),
del sindaco (panificio

CandrinaGaluppini,

alimentari Giacomina,

ortofrutta Visani,

pizzaPlanet, macelleria

Caciola) oltre a edicola

Tosi, attivando il servizio a

domicilio. In Comune è stato

attivato un gruppo nutrito

(una trentina) di persone

che collaborano con tutte

le attività commerciali per

il servizio a domicilio di

beni alimentari e medicine.

Dal 1° aprile, se non è

un “pesce d’aprile” fuori

luogo, sarà possibile andare

direttamente in farmacia

per avere le medicine

direttamente, portando obbligatoriamente

la tessera sanitaria. Mentre resta chiuso il

cimitero, se non per un numero limitato di

congiunti in caso di arrivo di un feretro, gli

uffici comunali lavorano ad orario ridotto previo

appuntamenti telefonici. I volontari, come ha

assicurato il sindaco Maurizio Donini, sono

pronti a consegnare in due giorni un nuovo kit

di mascherine (una ad ogni persona in famiglia)

grazie alla generosità di alcune aziende e dal

Centro Penna-Rodella. I volontari del Penna-

Rodella, inoltre, consentono l’apertura dell’isola

ecologica per le necessità impellenti nei soliti

orari del martedì-giovedì-sabato.

Nella foto, la moglie di Roberto.

andrà tutto bene

NON PERDIAMO LA FIDUCIA NEL

FUTURO

RIPARTIREMO E, COME SEMPRE,
SAREMO AL VOSTRO FIANCO

In questo momento difficile per tutti, non possiamo non pensare
alle nostre aziende. Ce la faremo a ripartire e ce la faremo

tutti insieme. Dobbiamo essere ottimisti ed è per questo che vi
proponiamo una Missione Commerciale per il prossimo autunno.

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PAGINA 23

di Taetti Giuseppe

È una situazione surreale quella in cui ci troviamo: chiusa in casa per mesi.
un virus particolarmente aggressivo ci costringe a
stare in casa, a limitare i contatti con l’esterno ed a Un conto qualche settimana per interrompere la rete
cambiare le nostre abitudini lavorative e di studio, dei contatti e dei contagi, ma dopo, fatti i tamponi
oltre che di vita sociale. e isolando i portatori anche asintomatici, si deve
comincia con aperture parziali di zone d’Italia e di
E, badate bene, non le cambierà solo in queste attività.
settimane, ma anche per i mesi a venire: finché
non verrà scoperto un vaccino o una cura efficace, Ripeto, con le dovute accortezze, ma altrimenti si
saremo costretti a lavorare con guanti e mascherine, blocca tutto e non basterà qualsiasi liquidità a far
a tenere le distanze nei rapporti sociali, ad evitare ripartire il sistema.
assembramenti e luoghi affollati.
Si devono sbloccare i cantieri, le persone devono
E anche dopo, credo che tutto non tornerà come avere le mascherine, distanze di sicurezza, controlli:
prima, le nostre abitudini ed i nostri stili di vita ma devono lavorare, lo fanno già adesso le cassiere
saranno mutati per sempre. dei supermercati, lo devono fare gradatamente
anche gli altri lavoratori, facendo i tamponi.
In questo momento voglio anche partecipare la mia
vicinanza a tutti coloro i quali hanno avuto lutti di E poi si deve dare liquidità alle piccole e medie
parenti e conoscenti: una perdita immensa per tutti. imprese, agli artigiani ed ai commercianti, alle
partite iva; e vanno rinviate le scadenze fiscali e
Non voglio soffermarmi in questa riflessione, previdenziali del 2020, i mutui e i prestiti aziendali:
sulle modalità con le quali è stata gestita questa va dato ossigeno alle attività per farle ripartire.
emergenza: anche se l’orologio della Storia non
torna mai indietro, verrà il tempo per ragionare Ripartire!
anche su questo.

Intanto lasciatemi esprimerne la mia solidarietà,
vicinanza e ringraziamento ai medici ed agli
infermieri che sul campo hanno dato il massimo
(taluni anche la vita) per curare i nostri concittadini:
dovremo ricordarcene in futuro, quando qualcuno
vorrà fare tagli alla sanità.

E ora, speriamo che passi tutto il più presto possibile
e andiamo avanti.

Si, dobbiamo ripartire: con tutti gli accorgimenti del
caso, ma non possiamo pensare di tenere la gente

BONUS
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CONFERMATO!

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Lettere al Direttore

Caro Direttore, Ieri sera ho letto le news del Giornale di Brescia che
pubblicava l’accorato appello del Sindaco Del Bono di
Mi permetto di inviare un piccolo contributo in qualità di stare a casa e di interrompere le attività produttive non
datore di lavoro di una piccola azienda locale, filiale di un necessarie, ho letto anche nei messaggi ricevuti dai miei
gruppo multinazionale con sede in Germania. collaboratori l’ansia e la paura di tornare al lavoro e alla
fine non me la sono sentita di ripartire.
Ieri ero propenso a riprendere l’attività lavorativa, non Ho preferito rimandare la riapertura alla prossima
prima di aver attuato quanto previsto dal protocollo di settimana, sperando che nel frattempo uno spiraglio di
sicurezza del 14 Marzo 2020, mettendo altresì in pratica sole si faccia strada tra le tenebre dell’epidemia.
delle misure per mitigare il rischio di contagio, quali:
divisione del lavoro in due turni giornalieri per ridurre la Se permette, Caro Direttore, vorrei anche dare sfogo
presenza contemporanea di lavoratori, chiusura della anche alla mia rabbia personale.
mensa, sanificazione degli ambienti e strumenti di lavoro
due volte al giorno. Mi pareva dunque di aver adottato E’ certo che saremo chiamati a cambiare il nostro modo
delle misure per contenere i rischi al minimo ed ero pure di vivere e lavorare, le nostre priorità, sarà indispensabile
convinto che era giusto cercare di riprendere l’attività per che ognuno faccia la sua parte fino in fondo, non ci sarà
garantire un salario certo ai miei collaboratori in quanto più spazio per la nota furbizia italica che ci contraddistingue
dubito che la mano dello Stato riuscirà a riparare tutti i per comportamenti poco virtuosi o irrispettosi delle regole
danni provocati da questa inaspettata calamità. Peraltro, (vedi alla voce: evasori fiscali, corruzione, percettori di
la mia azienda produce valvolame industriale che potrebbe pensioni non dovute, spesa pubblica e mance elettorali).
sembrare di appartenere ad una attività non strettamente In questi giorni gira sui social network un video profetico di
essenziale, ma va ricordato al riguardo che tra i nostri Bill Gates che già nel 2015 ci metteva in guardia dal rischio
clienti annoveriamo: aziende di distribuzione acqua e gas, di una pandemia letale. Non ci possiamo ora lamentare
aziende alimentari, zootecniche, chimiche, farmaceutiche se abbiamo un sistema sanitario incapace di affrontare
e non da ultimo gli ospedali, solo per citarne alcuni, ma al meglio l’emergenza se preferiamo ricoprire d’oro chi
potrei proseguire. sa tirare calci ad un pallone e lasciare andare all’estero
ricercatori e medici che qui da noi potrebbero sperare solo
Nel breve mi sono detto che potrei limitare l’attività in un lavoro precario e sottopagato.
lavorativa alla gestione di eventuali urgenze, ma la E poi in tempo di benessere, campagne elettorali
domanda è: per quanto tempo possiamo tenere ferma incentrate sulla salute pubblica non permetterebbero mai
la produzione prima di avere conseguenze pesanti sulla di vincere le elezioni quanto invece lo possono fare reddito
filiera di aziende che erogano servizi non interrompibili o di cittadinanza e quota 100 che tolgono pure risorse al
producono merce di prima necessità? settore sanitario e all’istruzione.
Noi Bresciani abbiamo nel sangue la mentalità contadina
Sono forse migliaia le aziende del nostro territorio che di tenere da parte le risorse per i momenti bui, siamo
sono a vario titolo legate a questa filiera, quindi se la dunque virtuosi e risparmiatori nel privato, ma oggi più
situazione di emergenza proseguisse, dovremo attrezzarci che mai comprendiamo che senza uno Stato forte, giusto
a ripartire, rispettando le regole per salvaguardare la salute e previdente rischiamo di non farcela ed essere travolti dal
dei lavoratori. Non sarà facile per molte realtà poiché si primo virus che passa.
troveranno a riprendere la produzione con aggravi di costi (letteta firmata)
a fronte di un probabile calo di ordinativi.

Inoltre non vorrei che prevalga la regola del ‘business
as usual’ e qualche cliente straniero inizi a pensare di
approvvigionarsi altrove, escludendo di fatto le aziende
italiane, ove praticabile. Lavorando in un gruppo
multinazionale da 25 anni questi concetti mi sono familiari.

andrà tutto bene

Il Direttore risponde

Coronavirus – dubbi tra salute e lavoro dove derivi e per merito di chi: l’importante è percepire lo
stipendio a fine mese, avere i soldi necessari per divertirsi
Egregio Sig. Volpi, il venerdì ed il sabato sera oltre ai canonici quindici giorni
ho letto e riletto la Sua lettera. Trasuda di di ferie ad agosto. Forse ho schematizzato troppo, ma
è quello che io vedo. Esiste una soluzione? Certo che
imprenditorialità bresciana, di rabbia (contenuta), di rispetto esiste. Noi Professionisti e Voi Imprenditori, che siamo
verso i Suoi Collaboratori e delle regole del mercato,

ma anche di tanta delusione. Nella mia professione di quotidianamente in trincea, investiamo sui Giovani,
Commercialista, in questi giorni sto ricevendo continue investiamo sulle nuove generazioni cercando di formare
telefonate dai Clienti che mi chiedono disperati cosa fare, una classe dirigente futura in grado di percepire e capire
mi chiedono quando usciremo da questo tunnel, piangono quali sono i veri valori per i quali vale la pena lottare e
al telefono perché vedono o prevedono una vita di lavoro, che non sono il posto fisso garantito, l’assistenza senza
sacrifici ed investimenti andare in fumo. Mi creda, quando se e senza ma e la corsa al denaro a tutti i costi. Per fare
arrivo a sera, ripenso a Loro, ripenso alle Loro parole e ai questo abbiamo bisogno anche dell’aiuto delle Istituzioni
Loro drammi, ma non so darmi e dare una risposta. Quello affinchè investano in cultura, formazione e senso civico.
che posso dire, ma non sottoscrivere, è che l’economia E’ un rischio che dobbiamo correre, non per Noi (parlo per
ripartirà. Come ed a che prezzo non lo so. Sicuramente me che ho già 62 anni), ma per chi gestirà l’Italia dopo di
come dice Lei “saremo chiamati a cambiare il nostro modo Noi. Mi rendo conto che il cammino è impervio e quasi
di vivere e lavorare”, ma non sono poi così sicuro che tutti proibitivo, ma sono le sfide più difficili che danno le migliori
lo faranno nel medio e lungo periodo. Dico questo perché, soddisfazioni sperando poi che le future generazioni ce ne
da vecchio Studente, mi hanno sempre insegnato che le diano atto.
Lezioni non vanno ascoltate ma studiate e per studiare
ci vuole sacrificio. Una dote che manca, purtroppo, alla Cordialmente.
maggior parte degli Italiani oramai abituati al benessere
e alla sicurezza economica senza mai domandarsi da Carlo Conzadori

andrà tutto bene

Gottolengo - Via Brescia


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