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Notiziario Pangea settembre-ottobre 2017

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Published by Pangea Consulenze, 2017-10-04 05:31:46

Notiziario Pangea settembre-ottobre 2017

Notiziario Pangea settembre-ottobre 2017

PANGEA Numero 11 / Settembre-Ottobre 2017 pag. 2
NEWS pag. 4
Indice
Periodico pag. 5
di informazione Gruppo Lupi e Pangea Consulenze, una nuova pag. 6
collaborazione! pag. 10
aziendale pag. 14
Novità nel settore formazione professionale
SPORTELLO SERVIZI finanziata per il mondo dell’agricoltura pag. 18
AZIENDALI pag. 20
Nasce la prima scuola per parrucchieri della Val pag. 22
Lo SPORTELLO SERVIZI d’Elsa, accreditata dalla Regione Toscana pag. 21
AZIENDALI (SSA) è pag. 24
un nuovo servizio Novità sulle terre e rocce da scavo pag. 26
pag. 28
gratuito per le aziende Semplificazione edilizia: pag. 31
che permette di avere le novità per il 2017
informazioni di base su
come avviare, modificare Sismabonus per i capannoni industriali: la
e cessare un’attività. Con procedura semplificata e gli interventi di
una semplice telefonata rafforzamento
otterrete un colloquio
gratuito con tutti i tecnici Nuovo regolamento Sicurezza Pubbliche
competenti nell’ambito Manifestazioni
richiesto per avere tutte
le risposte senza spreco di Progettazione ergonomica:
tempo e file agli sportelli “Buona alla prima”

LAVORIAMO Ergonomia dell’infanzia, il bambino tra scuola e
PER LA TUA abitazione
CRESCITA
Regolamento privacy, come scegliere il
www.pangeaconsulenze.it responsabile della protezione dei dati

Stress lavoro correlato
Cosa desiderano i lavoratori?

Non svalutare un credito inesigibile integra il
reato di falso in bilancio

Gestire una piscina: normativa e sicurezza

Calendario corsi di formazione

Gruppo Lupi e Pangea Consulenze, una
nuova collaborazione!

Formalizzata alla Si è ormai formalizzata la collabo- quelli già in asset. Tale collabora-
Convention del Gruppo razione tra Gruppo Lupi e Pangea zione sarà vantaggiosa anche per
Lupi del 8-9 settembre Consulenze per il settore della Pangea che potrà avvalersi delle
la collaborazione tra le consulenza sulla sicurezza. Questa nostre competenze in ulteriori set-
due aziende del settore nuova partnership, fortemente vo- tori di intervento potendo ampliare
della sicurezza luta da entrambe le aziende, por- la propria visibilità sul mercato visti
terà ad un miglioramento dei servi- gli oltre 20.000 clienti che Gruppo
Giacomo Gronchi zi offerti alle imprese. Lupi serve.
AD Gruppo Lupi <<Grazie a questo nuovo accordo –
spiega Alessandro Corti di Pangea - Che tipo di vantaggi avranno i
Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 2 Consulenze – avremo la possibilità clienti da questa partnership?
di mettere a disposizione dei nostri Grazie a questa collaborazione i
clienti una gamma di professionisti clienti potranno essere serviti a
più ampia e riusciremo a coprire tutto tondo per qualsiasi loro esi-
tutti i settori di interesse della vita genza che abbia a che fare con la
di un’azienda. Siamo entusiasti di sicurezza
questa nuova sinergia che è il ri-
flesso di un lavoro di crescita sia in
competenze che in collaborazioni
di cui amiamo arricchirci sempre di
più>>

<<Il nostro fine è quello di essere
in grado di far fronte a qualsiasi ri-
chiesta che il cliente possa farci>>
Spiega invece Giacomo Gronchi,
direttore di Gruppo Lupi che ci ri-
sponde così ad alcune domande
sulla nuova collaborazione con
Pangea:
- Perché il gruppo Lupi ha scelto
Pangea?
Per la competenza, professionalità
e varietà dei servizi offerti. Gruppo
Lupi ha sempre conosciuto e stima-
to le risorse umane che lavorano in
Pangea ed è orgoglioso di collabo-
rare con loro da ora in avanti.

- Cosa vi aspettate dalla collabora-
zione con Pangea?
Ci aspettiamo di creare una siner-
gia che permetta di offrire al Grup-
po Lupi ulteriori servizi rispetto a

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 3

FORMAZIONE

FORMAZIONE PROFESSIONALE
FINANZIATA PER IL MONDO
DELL’AGRICOLTURA

La regione toscana con il bando sottomisura 1.1 del affiancati da agricoltori esperti, avranno la possibilità di

Psr investimenti 2014-2020 ha stanziato 2 milioni apprendere in pratica le tecniche più innovative e più in

di euro a sostegno delle attività di formazione generale gli aspetti legati alla conduzione di un’azienda

professionale e acquisizione delle competenze nel agricola, visite didattiche e workshop per

settore agricolo, agroalimentare e forestale. Pangea acquisire nuove conoscenze e competenze tramite

ha partecipato al bando con un progetto formativo esperienze dirette e scambio di idee e opinioni. Il

volto all’ acquisizione di competenze e scambio di nostro progetto “AGRIFORFUTURE” è stato

esperienze per sviluppare il potenziale umano nel dichiarato ammissibile e finanziabile, come da decreti

campo dell’innovazione, competitività e sostenibilità dirigenziali n. 11407 del 1 agosto 2017 e n. 13630 del

del settore agricolo e forestale in Toscana. Il progetto 21 settembre 2017; attendiamo le successive fasi di

si articola in corsi di formazione su tematiche istruttoria per avviare le attività.

innovative e all’avanguardia per il settore agricolo e

forestale, coaching rivolto ai nuovi agricoltori che,

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 4

FORMAZIONE

Nasce la prima scuola
per parrucchieri della
Val d’Elsa, accreditata
dalla Regione Toscana

Articolo a cura di
Dott. Francesca Corsi
Coordinatrice Responsabile Agenzia formativa

Pangea.
Consulente tecnico in materia di sicurezza e am-

biente. Qualifica di RSPP e di Formatore

Non sai proprio come separarti da pettine e phon e acconciare
i capelli è la tua passione? Nasce in Val d’Elsa il corso che fa
per te, il primo accreditato dalla Regione Toscana con sede a
Poggibonsi.

La scuola di parrucchiere, della durata di due anni (1.200 ore), rivolta soprattutto al settore dei servizi dei par-
rucchieri e di trattamenti di bellezza, permetterà ai partecipanti di avere una qualifica di terzo livello valida in
ambito nazionale ed europeo

Il corso (1200 ore) si svolgerà presso il salone Lineamenti a Poggibonsi e prevede un periodo di lezioni in aula
seguito da uno stage (600 ore) dove i partecipanti metteranno in pratica ciò che hanno imparato presso uno
dei parrucchieri aderenti all’iniziativa. Questo darà la possibilità ai futuri parrucchieri di conoscere e testare
diverse realtà lavorative.
I partecipanti avranno la possibilità di approfondire argomenti pratici e teorici, legati alla normativa di settore
e alla contrattualistica, alla prevenzione e alla deontologia professionale, ma anche e soprattutto metodi e pra-
tiche concrete di acconciatura, trattamenti, messa in piega, colore e molto altro ancora.

Possibilità di rateizzazione della quota di iscrizione tramite una finanziaria, per maggiori informazioni:

Pangea Consulenze
Località San Marziale, 16D - Colle di Val d’Elsa (SI)
Tel. 0577 043092 - Fax 0577 1720152
www.pangeaconsulenze.com
[email protected]

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 5

NOVITÀ SULLE TERRE E ROCCE DA SCAVO

Terre e rocce da scavo: il nuovo regolamento
governativo

Dal 22 agosto 2017 è entrato in vigore il Dpr 13 giugno 2017 n. 120, prov-
vedimento che prevede il riordino e la semplificazione della disciplina sulla
gestione delle terre e rocce da scavo.

Tale regolamento disciplina le attività di gestione delle terre e rocce da scavo

Articolo a cura di sia intese come rifiuti, sia quelle che invece sono classificabili come sotto-
prodotti, sia quelle che provengono dai siti oggetto di bonifica, assicurando
Ing. Elsa Grassini
livelli adeguati di tutela ambientale ma soprattutto semplificando le modali-
Ingegnere per l’ambiente, le tà di utilizzo delle stesse.
risorse e il territorio, Consulente
tecnico sulla normativa ambien- Il Dpr 120/2017 distingue anche tra terre e rocce da scavo prodotte in can-
tale tieri di grandi dimensioni, piccole dimensioni e in cantieri di grandi dimen-

sioni non soggetti a Via e ad Aia, elencando le specifiche disposizioni in rife-

rimento alle singole tipologie.

TERRE E ROCCE DA TERRE E ROCCE TERRE E ROCCE DA
SCAVO COME SOTTO- DA SCAVO ESCLU- SCAVO NEI SITI OG-
PRODOTTO SE DALL’AMBITO DI GETTO DI BONIFICA
APPLICAZIONE DEL-
LA DISCIPLINA SUI
RIFIUTI

Devono essere generate durante Ai fini di tale esclusione le terre È necessario che sia analizzato un
la realizzazione di un’opera di cui e rocce da scavo devono essere numero significativo di campioni
costituiscono parte integrante e il conformi all’articolo 185 comma di suolo insaturo prelevati da sta-
cui scopo primario non è la pro- 1 lettera c) del d.Lgs 152/2006 e zioni di misura rappresentative
duzione di tale materiale in particolare devono essere uti- dell’estensione dell’opera.
lizzate esclusivamente nel sito di
produzione.

Devono essere generate durante Relativamente alle terre e rocce L’utilizzo di tali materiali è sem-
la realizzazione di un’opera di cui da scavo provenienti da affiora- pre consentito a condizione che
costituiscono parte integrante e il menti geologici naturali conte- sia garantita la conformità delle
cui scopo primario non è la pro- nenti amianto in misura superio- concentrazioni soglia di conta-
duzione di tale materiale re al valore determinato ai sensi minazione per la specifica desti-
dell’articolo 4, comma 4 possono nazione d’uso o ai valori di fondo
REQUISITI essere riutilizzate nel sito di pro- naturale.
DA SODDISFARE duzione sotto controllo delle au-
torità competenti e effettuando
una immediata comunicazione.

Non devono subire trattamenti Le terre e rocce da scavo non
diversi dalle normali pratiche in- conformi alle concentrazioni
dustriali soglia di contaminazione ma in-
feriori alle concentrazioni soglia
di rischio posso essere utilizzate
nello stesso sito con delle parti-
colari condizioni da valutare nei
casi specifici.

Requisiti di qualità ambientale in
funzione della tipologia di cantie-
re (grandi dimensioni, piccole di-
mensioni, grandi dimensioni non
soggetti a VIA e AIA)

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 6

AMBIENTE

TERRE E ROCCE DA SCAVO COME TERRE E ROCCE DA SCAVO COME
SOTTOPRODOTTO RIFIUTO

Il sito di deposito deve rientrare nella stessa clas- Per le terre e rocce da scavo qualificate come
se di destinazione d’uso urbanistica del sito di rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti
produzione sono depositate nel rispetto delle norme tecniche
che regolano lo stoccaggio dei rifiuti contenenti
sostanze pericolose

L’ubicazione e la durata devono essere indicate Devono essere raccolte e avviate a operazioni
nel piano di utilizzo di recupero o smaltimento con cadenza almeno
trimestrale; quando il quantitativo in deposito
raggiunge complessivamente i 4000 metri cubi di
cui non oltre 800 metri cubi di rifiuti pericolosi. In
ogni caso il deposito temporaneo non può avere
durata superiore ad un anno

CARATTERISTICHE La durata non può superare il termine di validità
DEPOSITO del piano di utilizzo
(può essere effettuato
nel sito di produzione, Il deposito deve essere fisicamente separato e ge-
nel sito di destinazione stito in modo autonomo
e in altro sito) Il deposito deve essere conforme alle previsioni
del piano di utilizzo e deve essere identificato con
segnaletica

Il deposito deve essere conforme alle previsioni
del piano di utilizzo e deve essere identificato con
segnaletica
Decorso il periodo di durata del deposito tempo-
raneo indicato nel piano di utilizzo viene meno
la qualifica di sottoprodotto e pertanto le terre
e rocce da scavo dovranno essere gestite come
rifiuti

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 7

TERRE E ROCCE DA TERRE E ROCCE TERRE E ROCCE DA
SCAVO COME SOTTO- DA SCAVO ESCLU- SCAVO NEI SITI OG-
PRODOTTO SE DALL’AMBITO DI GETTO DI BONIFICA
APPLICAZIONE DEL-
LA DISCIPLINA SUI
RIFIUTI

Documento di trasporto nel caso Progetto di riutilizzo, da pre- Il proponente, 30 giorni prima
in cui i sottoprodotti vengano sentare all’Agenzia di protezione dell’avvio dei lavori trasmette agli
portati in un sito diverso da quel- ambientale e all’Azienda sanitaria Enti interessati il piano operati-
lo di produzione (allegato 7 del territoriale competenti per le ter- vo degli interventi previsti e un
regolamento) re e rocce da scavo provenienti dettagliato cronoprogramma con
da affioramenti geologici naturali l’indicazione della data di inizio
contenenti amianto in misura su- dei lavori
periore al valore determinato ai
sensi dell’articolo 4, comma 4.

DOCUMENTI Piano di utilizzo (allegato 5), da
OBBLIGATORI trasmettere all’autorità e all’A-
genzia di protezione ambientale
competente per via telematica
almeno 90 giorni prima dell’inizio
dei lavori per cantieri di grandi di-
mensioni.
Dichiarazione di utilizzo (allegato
6), da trasmettere al comune del
luogo di produzione e all’Agenzia
di protezione ambientale com-
petente almeno 15 giorni prima
dell’inizio dei lavori di scavo, per
i cantieri di piccole dimensioni e
per cantieri di grandi dimensioni
non soggetti a VIA e AIA.

Dichiarazione di avvenuto uti-
lizzo (allegato 8), da trasmettere
all’autorità e all’Agenzia di prote-
zione ambientale competente.

Nell’articolo 27 troviamo le disposizioni intertemporali, transitorie e finali, in particolare:
• I piani e i progetti di utilizzo già approvati prima dell’entrata in vigore dell’entrata del presente regolamento resta-
no disciplinati dalla relativa normativa previgente.
• I progetti per i quali alla data di entrata in vigore del presente regolamento è in corso una procedura ai sensi della
normativa previgente restano disciplinati dalle relative disposizioni. Per tali progetti è fatta comunque salva la fa-
coltà di presentare entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento il piano di utilizzo di cui
all’articolo 9 o la dichiarazione di cui all’articolo 21 del presente regolamento ai fini dell’applicazione delle disposi-
zioni del presente regolamento.

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 8

AMBIENTE

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 9

Semplificazione edilizia:
le novità per il 2017

Dal 30 giugno 2017 i Comuni e le Regioni hanno adeguato i propri or-
dinamenti alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 222/2016 che
modifica profondamente i regimi amministrativi relativi all’edilizia e alle
attività produttive. Vediamo per punti il perché e quali sono i cambia-
menti che sono stati effettuati dalle P.A.

Articolo a cura di 1. Perché una riforma delle procedure edilizie?
Arch. Ilenia Vannini Perché le amministrazioni a cui rivolgersi sono troppe e perché per poter
Esperta in materia di edilizia avviare un’attività o degli interventi edilizi le imprese e i cittadini sono
e pubblica amministrazione posti di fronte a un vero e proprio percorso a ostacoli, fatto di pratiche
con specializzazione in green burocratiche, moduli da compilare e passaggi da un ufficio all’altro.
Per una stessa pratica, spesso, occorre presentare diverse domande o
building richieste di permessi per i quali è necessario rivolgersi a uffici diversi,
ASL, Vigili del fuoco, e di cui non è sempre noto l’ordine logico con cui
procedere; spesso moduli e adempimenti cambiano da Regione a Regio-
ne e da un Comune all’altro.
Ciò comporta sicuramente un dispendio enorme di tempo ed energia ma
anche confusione nel comprendere quale sia la procedura opportuna da
seguire caso per caso.

2. Quali sono le novità nelle procedure edilizie?
Tra le principali novità finalizzate alla semplificazione:
• il riassetto dei titoli edilizi;
• l’ampliamento degli interventi in edilizia libera;
• individuate nuove attività rientranti nell’ambito della SCIA;
• l’introduzione della tabella unica nazionale con tipologia di intervento
e corretto titolo abilitativo;
• la segnalazione certificata di agibilità al posto del certificato di agibi-
lità.

Nell’ottica di proporre 3. Cosa cambia?
un servizio esaustivo e Per superare la confusione generata, il Decreto Legislativo n. 222 del
centralizzato,Pangea Consulenze 2016 individua con precisione e in modo uniforme:
ha attivato lo SPORTELLO - le procedure per le quali è indispensabile il rilascio dell’autorizzazione
SERVIZI AZIENDALI (SSA). Un da parte dell’amministrazione per iniziare l’attività;
nuovo servizio gratuito per le - i casi in cui è previsto il silenzio assenso e l’autorizzazione si intende
aziende che permette di avere rilasciata e, quindi, l’attività può essere avviata;
informazioni gratuite di base - le procedure e le attività per le quali è sufficiente una segnalazione cer-
su come avviare, modificare tificata di inizio attività SCIA;
e cessare un’attività. Con una - le attività per le quali è sufficiente una semplice comunicazione.
semplice telefonata otterrete
un colloquio gratuito con tutti i 4. Che cos’è la concentrazione dei regimi?
tecnici competenti nell’ambito Le nuove norme prevedono lo sportello unico del Comune, di regola te-
richiesto per avere tutte le lematico, indicato sul sito di ogni amministrazione, al quale si può pre-
risposte senza spreco di tempo e sentare in una sola volta, con un’unica procedura, le domande, le segna-
lazioni e le comunicazioni necessarie per avviare un’attività commerciale
file agli sportelli o produttiva o per effettuare un intervento edilizio, invece di rivolgersi a
diverse amministrazioni.

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 10

EDILIZIA

Si realizza in questo modo il principio secondo cui la pubblica ammini- lo sportello rilascia una ricevuta
strazione chiede una sola volta al cittadino o all’impresa, poiché è lo sulla quale sono riportati i termi-
sportello unico che poi provvede a inviare le varie domande alle ammi- ni entro i quali l’amministrazione
nistrazioni competenti e ad assicurare una risposta univoca al cittadino. è tenuta a rispondere, oppure,
Si è anche semplificato il linguaggio usato nella modulistica, per favorire quando è previsto il silenzio as-
una comprensione più chiara e immediata tra cittadini, professionisti e senso, i termini nei quali il silen-
amministrazioni. zio dell’amministrazione equivale
ad accoglimento della domanda.
5. Come funziona lo Sportello Unico per l’Edilizia?
Il compito principale dello Sportello Unico per l’Edilizia è quello di cu- 6. I nuovi moduli unici in edi-
rare tutti i rapporti fra il privato e l’amministrazione e, quando previsto, lizia
anche con le altre amministrazioni coinvolte nell’intervento oggetto della Per rendere effettiva la semplifi-
richiesta. cazione sono stati predisposti dei
Vediamo di seguito tutte le funzioni che lo Sportello Unico per l’Edilizia moduli unici al fine di uniforma-
è tenuto a svolgere re su tutto il territorio nazionale
le informazioni necessarie per la
5.1 - Ricezione presentazione di domande, segna-
Ricezione delle denunce inizio attività, delle domande per il rilascio del lazioni e comunicazioni rivolte alla
permesso di costruire, degli atti di assenso, compresi i certificati di agi- pubblica amministrazione e la do-
bilità e dei progetti approvati dalla Soprintendenza ai sensi di quanto cumentazione che deve accompa-
disposto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. gnarle.
5.2- Informazione, accesso e partecipazione/collaborazione I moduli per i titoli abilitativi edilizi
Lo Sportello Unico per l’Edilizia fornisce l’accesso gratuito informatico vengono quindi adeguati ai nuovi
a informazioni ed elementi normativi a chi ne abbia bisogno. Decreti Madia e ci sarà un modulo
5.3 - Acquisizione pareri e atti di assenso unico per la Scia e moduli più snelli
In virtù della semplificazione della pubblica amministrazione lo Sportel- per la Cila e l’agibilità, consenten-
lo Unico per l’Edilizia ha il compito di acquisire direttamente i pareri di do, in questo ultimo caso, di elimi-
ASL e VV.F. ai fini del rilascio del permesso di costruire e del certificato nare l’enorme quantità di certifica-
di agibilità, ove non prodotti volontariamente dall’interessato. ti che ogni anno sono rilasciati in
5.4 - Rilascio di provvedimenti Italia.
Lo sportello è abilitato al rilascio di permessi di costruire, certificati Le amministrazioni devono rendere
di agibilità e di certificazioni attestanti le prescrizioni normative e le pubblici sui siti internet tutti i mo-
determinazioni provvedimentali a carattere urbanistico, paesaggisti- duli e le informazioni sulle dichia-
co-ambientale, edilizio e di qualsiasi altro tipo comunque rilevanti ai razioni e asseverazioni che devono
fini degli interventi di trasformazione edilizia del territorio. accompagnare le domande.
5.5 - Rilascio ricevuta Le amministrazioni non possono
A seguito della avvenuta presentazione della domanda o segnalazione,

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 11

chiedere ai cittadini o alle imprese la presentazione di documenti ag- norme relative all’efficienza ener-
giuntivi o comunque diversi rispetto a quelli ufficiali, nè di fornire infor- getica.
mazioni di cui le amministrazioni sono già in possesso.
7.5 - SCIA : segnalazione cer-
7. Procedure uniformi per il settore edile tificata di inizio attività
Il decreto, nella Tabella A allegata, individua per ciascuna procedura il La segnalazione certificata di ini-
regime a cui è sottoposta. zio attività è una evoluzione della
Questo elenco è stato predisposto per le attività più rilevanti nei settori CILA, deve essere utilizzata, così
del commercio, dell’edilizia, delle energie rinnovabili e dell’ambiente e come riportato dal decreto Scia
consente a cittadini e imprese di sapere con certezza quali sono le regole 2, per:
da seguire in ciascuno dei casi indicati. – gli interventi di manutenzione
Vediamo in breve i regimi amministrativi delle attività private: straordinaria sulle parti struttu-
rali dell’edificio;
7.1 - Segnalazione certificata di agibilità – interventi di restauro e di ri-
Il soggetto titolare del permesso di costruire, o chi ha presentato la sanamento conservativo riguar-
segnalazione certificata di inizio di attività, o i successori o aventi cau- danti le parti strutturali dell’edi-
sa, entro 15 giorni dall’ultimazione dei lavori di finitura dell’intervento, ficio;
presenta allo sportello unico per l’edilizia la segnalazione certificata, – interventi di ristrutturazione
per i seguenti interventi: edilizia;
• nuove costruzioni; – le varianti a permessi di costru-
• ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali; ire che non modificano parametri
• interventi sugli edifici esistenti. urbanistici e volumetrie, destina-
Ai fini dell’agibilità, la segnalazione certificata può riguardare anche: zione d’uso, categoria edilizia e
• singoli edifici o singole porzioni della costruzione, purché funzional- non alterano la sagoma degli edi-
mente autonomi, qualora siano state realizzate e collaudate le opere fici vincolati;
di urbanizzazione primaria, le parti strutturali connesse e gli impianti; – le varianti a permessi di costru-
• singole unità immobiliari, purché siano completate e collaudate le ire che non comportano variazio-
opere strutturali connesse, siano certificati gli impianti e siano com- ni essenziali, ma solo se conformi
pletate le parti comuni e le opere di urbanizzazione primaria dichiarate alle prescrizioni urbanistico-edili-
funzionali rispetto all’edificio oggetto di agibilità parziale. zie e attuate dopo l’acquisizione
degli atti di assenso sui vincoli
7.2 - CIL: comunicazione inizio lavori paesaggistici, idrogeologici, am-
Con il decreto SCIA 2, scompare quasi del tutto la CIL, la comunicazio- bientali, di tutela del patrimonio
ne di inizio lavori. storico, artistico e archeologico e
Rimane valida solo per le opere che soddisfano esigenze contingenti e
temporanee, e che vengono rimosse al massimo entro novanta giorni
dalla fine della necessità.

7.3 - CILA: comunicazione inizio lavori asseverata
La comunicazione di inizio lavori asseverata richiede l’intervento di un
professionista tecnico. Consente l’inizio immediato dei lavori edilizi e
non sono previsti oneri da versare al Comune.
La CILA verrà utilizzata per gli interventi per cui non servono SCIA o
Permesso di costruire e per i casi in cui non è prevista l’ attività di edi-
lizia libera.

7.4 - Permesso di Costruire
Si richiede quando devono essere effettuati gli interventi di nuova co-
struzione, di ristrutturazione urbanistica e di ristrutturazione edilizia,
cioè quando l’intervento comporta una modifica in termini di aumento
dell’unità immobiliare, volume, sagoma o destinazione d’uso.
La definizione di quali interventi sono soggetti al permesso di costruire
e denuncia di inizio attività rientra anche nelle competenze di ciascuna
regione.
Per la domanda permesso di costruire insieme agli elaborati e alla di-
chiarazione del progettista che asseveri la conformità del progetto agli
strumenti urbanistici vigenti, ai regolamenti edilizi e alle altre normati-
ve di settore, occorre asseverare la conformità del progetto anche alle

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 12

EDILIZIA

prescritti dalle altre normative di rio aspettare almeno 30 giorni prima dell’effettivo inizio dei lavori.
settore.
Per la SCIA occorre l’intervento di un professionista tecnico abilitato,
La Scia si può usare in alternativa che certifichi il lavoro e l’indicazione del nominativo dell’impresa che
al posto del permesso di costrui- effettua i lavori.
re anche per:
– ristrutturazione edilizia che Non sono previsti oneri al Comune e gli interventi possono partire
porti a un organismo edilizio del immediatamente, anche se il Comune conserva la facoltà di bloccare
tutto o solo in parte diverso dal il cantiere entro 30 giorni per non conformità di natura tecnica o giu-
precedente e che comporti mo- ridica.
difiche della volumetria comples-
siva degli edifici o dei prospetti; 7.6 - Lavori edilizi liberi
– ristrutturazione edilizia che Per tutti quegli interventi di manutenzione ordinaria purché senza in-
preveda un cambio della destina- novazione non serve alcun permesso né comunicazione.
zione d’uso, solo per gli immobili Sono attività edilizia libera:
nei centri storici; – opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni, anche per aree
– interventi che comportino mo- di sosta, comprese le intercapedini interrate e non accessibili, le va-
difiche della sagoma di immobili sche di raccolta delle acque;
sottoposti a vincoli; – installazione di pannelli solari e fotovoltaici per gli edifici, esterni
– interventi di nuova costruzione dai centri storici;
o di ristrutturazione urbanistica – aree ludiche senza fini di lucro;
se disciplinati da piani attuativi, o – elementi di arredo delle aree pertinenziali;
accordi negoziali che contengano – gli interventi di manutenzione ordinaria;
disposizioni plano-volumetriche, – gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di po-
tipologiche, formali e costruttive; tenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw;
– interventi di nuova costruzione – gli interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche che non
effettuati in diretta esecuzione prevedono la realizzazione di ascensori esterni o di manufatti che al-
di strumenti urbanistici generali terano la sagoma dell’edificio;
che contengono precise disposi- – le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che ab-
zioni plano-volumetriche. biano carattere geognostico, tranne quelle di ricerca di idrocarburi,
eseguite in aree esterne al centro edificato;
É importante ricordare che in – i movimenti di terra pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le
questi casi specifici dopo la pre- pratiche agro-silvo-pastorali e gli interventi su impianti idraulici agrari;
sentazione della Scia è necessa- – le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, fun-
zionali allo svolgimento dell’attività agricola;
– le opere che soddisfano esigenze contingenti e temporanee, e che
vengono rimosse al massimo entro novanta giorni dalla fine della ne-
cessità, diventano edilizia libera ma conservano un obbligo di comu-
nicazione inizio lavori, una specie di CIL.

8. Consulenza gratuita per tecnici e cittadini
Il testo stabilisce che i Comuni dovranno fornire gratuitamente la ne-
cessaria attività di consulenza funzionale all’istruttoria, di modo che i
tecnici incaricati di elaborare un progetto potranno preventivamente
chiedere al Comune un’interpretazione delle norme vigenti ed evitare
di incorrere in bocciature e divieti successivi.

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 13

Sismabonus per i capannoni industriali: la
procedura semplificata e gli interventi di

rafforzamento

Come ormai noto, con l’approva- li si attribuisce ad un edificio una
specifica classe di rischio sismico.
zione del Decreto Ministeriale n. Dal punto di vista operativo ser-
virà quindi una diagnosi strutturale
65 del 07/03/2017 contenente le dell’edificio, attestata da un pro-
fessionista abilitato, che attribuirà
“Linee guida per la classificazione del la classe di rischio di partenza. A
seguito degli interventi di consoli-
rischio sismico delle costruzioni”, si damento strutturale previsti, il pro-
fessionista attesterà quindi la clas-
è data attuazione completa al co- se di rischio conseguita; a seconda
del miglioramento ottenuto (una
siddetto “Sismabonus”, cioè un ar- classe, due classi, ecc.) scatterà un
diverso bonus, che potrà arrivare
ticolato sistema di incentivazione anche all’85% se, come detto, i la-
vori sono riferiti a parti condomi-
fiscale per la messa in sicurezza si- niali comuni.
Tuttavia una delle opportunità più
Articolo a cura di smica degli edifici introdotto della importanti introdotte dal D.M.
Legge di Bilancio 2017. 65/2017 è quella riservata al set-
Michele Lazzini tore produttivo italiano. Le Li-
Ing. civile specializzato in proget- In particolare tale sistema preve- nee Guida, infatti, prevedono che
tazione, esecuzione e controllo di de che per gli interventi antisismi- “nell’ambito delle costruzioni de-
ci realizzati su edifici ubicati nelle stinate ad attività produttive, per
costruzioni in zona sismica zone sismiche 1, 2 e 3 ed adibiti le strutture assimilabili ai capan-
noni industriali è possibile ritene-
sia ad abitazione che ad attività re valido il passaggio alla Classe di
Rischio immediatamente superio-
produttive, con spese sostenute re eseguendo solamente interventi
locali di rafforzamento, anche in
dal 1° gennaio 2017 al 31 dicem- assenza di una preventiva attri-
buzione della Classe di Rischio”.
bre 2021, spetti una detrazione In particolare tale procedura sem-
plificata è perseguibile solo se gli
dall’imposta lorda nella misura del interventi, con il relativo progetto
strutturale, soddisfano prescrizioni
50%, fino ad un ammontare com- volte ad eliminare, quando riscon-
trate sulla struttura, tutte le se-
plessivo delle stesse spese non guenti carenze:

superiore a 96.000 euro per uni- - nelle unioni tra elementi strut-
turali (ad es. trave-pilastro e co-
tà immobiliare per ciascun anno. pertura-travi), rispetto alle azioni
sismiche da sopportare e, comun-
La detrazione deve essere riparti- que, volti a realizzare sistemi di
connessione anche meccanica
ta in cinque quote annuali di pari per le unioni basate in origine sol-
tanto sull’attrito;
importo nell’anno di sostenimento - della connessione tra il sistema

delle spese e in quelli successivi.

L’importanza del nuovo sistema di

incentivi risiede però nel potenzia-

mento dell’aliquota della detrazio-

ne, ovvero:

• al 70% (75% per interventi

sulle parti comuni di edifici con-

dominiali) qualora dalla realizza-

zione degli interventi derivi una

riduzione del rischio sismico che

determini il passaggio ad una

classe di rischio superiore;

• all’80% (85% per interventi

sulle parti comuni di edifici con-

dominiali) qualora dall’intervento

derivi il passaggio a due classi di

rischio superiori.

Per attivare i benefici fiscali con

aliquota potenziata occorre fare

riferimento alla classificazione pre-

vista dalle linee guida, con le qua-

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 14

EDILIZIA

di tamponatura esterna degli edi- Nella risposta delle costruzioni consente un’ampia base di appog-
fici prefabbricati (pannelli prefab- prefabbricate alle azioni orizzon- gio sulle trave principali, riducendo
bricati in calcestruzzo armato ed tali, anche alla luce di quanto mo- di fatto, il rischio di ribaltamento;
alleggeriti) e la struttura portante; strato durante gli eventi sismici in tegoli a doppio appoggio in cui la
- di stabilità dei sistemi presenti Emilia, un ruolo fondamentale è da forma del tegolo, normalmente
internamente al capannone indu- attribuire alle unioni copertura-tra- asimmetrica, fornisce una base di
striale, quali macchinari, impian- ve, trave-pilastro, solaio-trave. appoggio abbastanza ampia sulla
ti e/o scaffalature, tipicamente Le tipologie costruttive delle unio- trave principale.
contenuti negli edifici produttivi, ni copertura-trave e solaio trave
che possono indurre danni alle dipendono dal tipo di tegolo, dal
strutture che li ospitano, in quan- tipo di trave e dalle caratteristiche
to privi di sistemi di controventa- meccaniche per le quali l’unione è
mento o perché indotti al collasso progettata.
dal loro contenuto. Mentre le forme delle travi sono
piuttosto limitate, i tegoli di coper-
Di fatto, quindi, questa misura in- tura hanno più soluzioni costrutti-
centivante apre alle imprese una ve. Si possono infatti distinguere
corsia preferenziale, potenzialmen- (Figura 1): tegoli ad appoggio sin-
te più veloce, per programmare in- golo, di cui un tipico esempio è il
terventi di messa in sicurezza delle tegolo Y, il cui appoggio sulla trave
proprie strutture produttive, usu- è di tipo puntuale e particolarmen-
fruendo della detrazione del 70% te sensibile al ribaltamento; tegoli
per interventi locali che eliminino a testa piena, per i quali la testata
le principali criticità della struttura.
Da un punto di vista tecnico è da
evidenziare come i punti su cui le
Linee Guida pongono l’attenzione,
corrispondano di fatto alle princi-
pali situazioni messe in evidenza
dal terremoto dell’Emilia del 2012,
sisma che ha messo in ginocchio un
vasto comparto produttivo. Se ben
concepiti e realizzati, dunque, que-
sti interventi locali di rafforzamen-
to portano ad una riduzione della
vulnerabilità della costruzione.
Nel seguito è proposta una rasse-
gna sintetica, con riguardo agli edi-
fici prefabbricati in calcestruzzo,
elaborata a partire dal documen-
to “Aspetti peculiari della proget-
tazione di interventi di riduzione
del rischio sismico - ASSOBETON,
Aprile 2017” e condotta eviden-
ziando, per ognuna delle caren-
ze individuate dalle Linee Guida,
le peculiarità che devono essere
prese in considerazione quando si
progettano interventi locali di raf-
forzamento. Altre utili informazio-
ni sugli argomenti trattati possono
essere reperiti direttamente dalla
fonte citata.

Carenze nelle unioni tra elementi
strutturali

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 15

Per il collegamento trave-pilastro la casistica risulta più limitata. A secon- - se necessario, aumentare la
da della sezione trasversale della trave, la testa del pilastro può assumere base di appoggio degli elementi
diverse forme (Figura 2). orizzontali;
In genere si distinguono: trave a doppia pendenza che trova alloggiamento - in caso di introduzione di vinco-
in una forcella, fungente anche da parziale vincolo anti-ribaltamento, e li meccanici, utilizzare un sistema
il cui collegamento può essere completato con un perno passante per di tipo isostatico che non intro-
evitare la perdita di appoggio della trave; trave piana che poggia diretta- duca pertanto sforzi aggiuntivi.
mente sulla testa del pilastro ovvero, nel caso di trave in piani intermedi,
su di una mensola e con vincolo che può essere completato da spinotti Carenza della connessione tra la
metallici. tamponatura e la struttura
Il sistema di chiusura degli edifici
Le criticità evidenziate in questa tipologia di unioni portano in genere alla prefabbricati è costituito in genere
perdita di appoggio degli elementi strutturali orizzontali dagli elementi da pannelli prefabbricati in calce-
di supporto. Pertanto una concreta riduzione del rischio sismico è legata struzzo armato (si esclude in que-
a: sta sede la presenza di chiusure
perimetrali realizzate in muratura)
- correggere le carenze relative ai collegamenti tra gli elementi preser- di cui generalmente si trascura il
vando lo schema statico iniziale; contributo alla rigidezza laterale
- consentire spostamenti relativi e scorrimenti come da progetto ori- dell’assieme strutturale ma si con-
ginale; sidera unicamente il loro peso in
- evitare di introdurre significativi momenti flettenti all’estremità degli termini di alla massa. I pannelli
elementi sui quali si interviene; vengono connessi alla struttura
- impedire il ribaltamento di tegoli e travi introducendo vincoli laterali; con ancoraggi calcolati sulla base
- nel caso di inserimento di vincoli meccanici, evitare la concentrazione della massa del singolo pannello e
di sforzi in grado di danneggiare localmente il calcestruzzo; per forze normali al pannello stes-
so.
La massa dei pannelli, e dunque la
forza sismica conseguente, è per-
tanto attribuita agli elementi pre-
fabbricati che li supportano (travi
e/o pilastri) a seconda che i pan-
nelli siano verticali o orizzontali.
Sia i pannelli orizzontali che quelli
verticali possono essere ancorati ai
pilastri o alle travi
attraverso diverse tipologie di con-
nessione. A titolo indicativo, si ri-
portano nel seguito alcune tipolo-
gie di connessione.
Connessione pannello-trave: (Figura
3 A) nella trave è annegato un pro-
filo parallelo all’elemento da fissa-
re, mentre nel pannello è inserito
un profilo il cui asse risulta verti-
cale. In questo modo è garantita
la possibilità di regolazione in due
direzioni del pannello. Il connetto-
re è solitamente una piastrina o, in
alternativa, una squadretta metal-
lica.
Connessione pannello- pilastro: (Fi-
gura 3 B) questo collegamento può
essere realizzato in diversi modi:
l’inserto nel pilastro è sempre un
profilo annegato parallelamente
all’asse dell’elemento, mentre varia

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 16

EDILIZIA

la modalità realizzativa del siste-
ma di fissaggio inserito nel pan-
nello. Una soluzione abbastanza
ricorrente prevede l’inserimento,
in corrispondenza della sommità
del pannello, di una scatola di so-
stegno ancorata tramite barre di
armatura sagomate oppure tramite
zanche di lamiera. Un’alternativa
è rappresentata dall’impiego delle
squadrette di collegamento.
Supporto del pannello orizzontale:
(Figura 3 C) il sistema è general-
mente costituito da tre parti distin-
te ed è studiato per permettere la
possibilità di regolazione lungo i tre
assi cartesiani: un elemento da an-
negare nel manufatto portante, un
elemento da inserire nel manufat-
to portato che funga da alloggia-
mento necessario al dispositivo di
supporto (mensola) e da ripartitore
del carico ed un elemento di colle-
gamento o dispositivo di supporto
in grado di trasferire il carico da un
manufatto all’altro e che consenta
le regolazioni nelle tre direzioni.

Con riferimento a questo tipo di verificarsi di sforzi aggiuntivi, squadrette prive di spigoli vivi in manie-
criticità, una effettiva riduzione del ra da evitare la localizzazione di sforzi sul calcestruzzo, l’inserimento
rischio sismico di costruzioni di- di eventuali tasselli in zone con calcestruzzo non danneggiato.
pende da:
Macchinari, impianti e/o scaffalature
- ripristinare il collegamento tra Le Linee Guida, evidenziando questo aspetto, si riferiscono alla stabi-
tamponamento e struttura lad- lità dei sistemi presenti internamente al capannone industriale, quali
dove mancante, carente o dan- macchinari, impianti e/o scaffalature, che possono indurre danni alle
neggiato, lasciando inalterata strutture che li ospitano. L’attenzione viene posta sull’assenza di sistemi
l’originale configurazione stati- di controventamento e sul collasso indotto dal loro contenuto.
ca del pannello al fine di evitare Macchinari, impianti e/o scaffalature, data la loro massa e/o la massa
qualunque collaborazione tra i portata, nonché la presenza di eventuali vincoli con la struttura circo-
componenti non strutturali e l’os- stante, possono interagire con la stessa causando danni alla struttura
satura portante dell’edificio; (trasmissione sollecitazioni concentrate, martellamento) localmente o
- evitare l’introduzione di vincoli globalmente.
rigidi in grado di localizzare sfor- Per questo aspetto, quindi, la riduzione del rischio sismico dipende da:
zi non previsti con preferenza di
vincoli deformabili e privi di spi- - garantire la stabilità di macchinari, impianti e/o scaffalature con
goli vivi; opportuni sistemi di controvento sia in elevazione che in pianta, ma
- preservare la possibilità di mo- evitando di vincolarli alle strutture dell’edificio;
vimento tra le due coste dei pan- - verificare il franco libero tra macchinari, impianti e/o scaffalature e
nelli a taglio termico progettando struttura portante per evitare fenomeni di martellamento.
in quest’ottica l’eventuale con-
nessione;
- l’aggiunta di eventuali squa-
drette dovrebbe prevedere: fori
asolati al fine di consentire mo-
vimenti relativi tra la struttura ed
il pannello evitando in tal modo il

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 17

NUOVO REGOLAMENTO SICUREZZA
PUBBLICHE MANIFESTAZIONI

E’ stata emanata dal Ministero dell’Interno una circolare che chiarisce gli
aspetti essenziali per la gestioni di emergenze in presenza di affollamenti
di persone e nelle manifestazioni pubbliche.

Articolo a cura di La modifica al precedente regolamento è stata necessaria dopo i fatti
Ing. Barnini Ancilla di Torino dello scorso giugno. Durante la visione su maxi schermi della
Professionista antincendio abi- finale di Champions League organizzata da alcuni tifosi in una piazza
litata ai sensi Ex L.818. Esperta pubblica, era scattato un falso allarme bomba creando il panico generale
in progettazione e esecuzione tra migliaia di persone. Il fuggi fuggi generato dalla paura ha portato ad
sicurezza cantieri Ex 494. un numero elevato di ferite da schiacciamento e ad un morto.
Qualifica di Formatore e di RSPP
La circolare di riferimento del 7/06/2017, denominata Gabrielli dal nome
del capo della polizia che ha firmato il regolamento, va a modificare
sostanzialmente quello che è l’ambito delle manifestazioni pubbliche
occasionali, delineando nuove e rigorose disposizioni per la gestione
delle stesse.

Va innanzitutto ribadito che la circolare è relativa a “pubbliche
manifestazioni”, individuate quali eventi di carattere sportivo, culturale,
musicale, di intrattenimento, ecc., con prevedibile elevato afflusso
di persone, e non è pertanto riferita alle attività di spettacolo e di
intrattenimento organizzate all’interno dei locali già autorizzati ai sensi
degli artt. 68, 69 e 80 del Tulps (es. cinema, teatri, discoteche, ecc.).
Una manifestazione di pubblico spettacolo è individuata quale attività
svolta in un locale dotato di licenza di agibilità permanente, da rinnovare
periodicamente, oppure all’aperto, da dotarsi di Licenza temporanea
presso il comune in cui viene svolta.
Sono infatti assoggettate a regime autorizzativo tutte le manifestazioni
di pubblico spettacolo all’aperto o al chiuso che non siano occasionali,
anche quando previste con cadenza saltuaria ma ricorrente (ad esempio
ogni fine settimana, oppure ogni mese, o addirittura ogni anno). Il
regolamento TULPS dà la possibilità di procedere con SCIA TULPS (e
quindi con un procedimento più snello in quanto la verifica dei requisiti
in materia di sicurezza e gestione dell’emergenza vengono asseverati
direttamente da un tecnico competente in materia antincendio, senza la
necessità che sia sottoposto all’esame di una Commissione di Vigilanza) in
caso di manifestazioni sporadiche con capienza inferiore a 200 persone
ed evento che si conclude entro le ore 24:00 del giorno di inizio.
Fino all’entrata in vigore della Circolare Gabrielli erano esentati dagli
obblighi dovuti al TULPS tutte le manifestazioni occasionali che non
rientravano nel concetto di intrattenimento, e quindi fiere, sagre, mostre,
riunioni, attività di somministrazione all’aperto aperte al pubblico.
Con l’entrata in vigore della Circolare Gabrielli del 7/06/2017, anche
le manifestazioni occasionali di cui sopra (e quindi fiere, sagre, mostre,
riunioni, attività di somministrazione all’aperto aperte al pubblico)
saranno ammesse soltanto previa presentazione al Comune di
competenza della documentazione attestante il rispetto delle misure di
sicurezza e gestione di eventuali emergenze, il cui fulcro è rappresentato
da un piano di emergenza ed evacuazione che dovrà essere redatto dal

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 18

PREVENZIONE INCENDI

responsabile della manifestazione riservati alla loro sosta e dell’ordine e della sicurezza
con la collaborazione di un tecnico manovra; pubblica, a cura delle Forze di
abilitato. · Spazi e servizi di supporto Polizia con il concorso di adeguati
Nello specifico la circolare Gabrielli accessori funzionali allo servizi-security, secondo i seguenti
mette in evidenza la necessità svolgimento dell’evento o alla criteri:
di porre in atto, in tali occasioni, presenza del pubblico; · Sviluppo di una mirata attività
attenzione agli aspetti attinenti la · Previsione di un’adeguata
Safety, definita come “l’insieme dei assistenza sanitaria; di informazione
dispositivi e delle misure strutturali · Presenza di un impianto di · Previsione di attenti servizi di
a salvaguardia dell’incolumità delle diffusione sonora e/o visiva,
persone” e la Security, definita per gli avvisi e le indicazioni al vigilanza ed osservazione
come “l’insieme dei servizi di pubblico; · Adeguata protezione delle
ordine e sicurezza pubblica”, ai fini · Insieme di provvedimenti
dell’individuazione delle migliori finalizzati al divieto di vendita aree interessate dall’evento
strategie operative. di alcolici e altre bevande in · Individuazione di aree di
In particolare la circolare evidenzia bottiglie di vetro e lattine, che
come le suddette manifestazioni possano costituire un pericolo rispetto e prefiltraggio al fine
non potranno mai avere luogo se per la pubblica incolumità. di effettuare mirati controlli
non garantiranno durante il loro sulle persone ed evitare
svolgimento adeguate misure di Per una scrupolosa verifica della l’introduzione di oggetti
Safety. sussistenza dei previsti dispositivi pericolosi
Per quanto riguarda tali misure, di Safety e l’ individuazione di · Sensibilizzazione degli
queste dovranno essere garantite vulnerabilità, la circolare dispone operatori impiegati affinché
previa valutazione delle seguenti che nelle località di svolgimento mantengano un elevato e
condizioni di sicurezza: delle iniziative dovranno essere costante livello di attenzione
· Capienza delle aree di effettuati preventivi e mirati
sopralluoghi, anche ai fini di una Si ribadisce che per perentoria
svolgimento dell’evento, per attenta valutazione sulla adozione disposizione della circolare in
la valutazione del massimo o implementazione di apposite esame, “le manifestazioni non
affollamento possibile, con misure aggiuntive strutturali potranno avere luogo senza
conseguente controllo e da parte delle Amministrazioni, lo scrupoloso riscontro delle
monitoraggio degli accessi da società, enti pubblici e privati garanzie di Safety e di Security
parte degli organizzatori competenti. necessariamente integrate in quanto
· Percorsi separati di accesso Le suddette misure di Safety requisiti imprescindibili di sicurezza,
all’area e di deflusso del dovranno essere coniugate con e mai ragioni di ordine pubblico
pubblico, con indicazione dei le misure di Security a tutela potranno consentire lo svolgimento,
varchi; comunque, di manifestazioni che
· Redazione di piano di non garantiscono adeguate misure di
emergenza e di evacuazione, Safety“.
con l’indicazione dei
dispositivi di protezione
antincendio presenti e dei
sistemi delle vie di esodo;
· Suddivisione dell’area di
affollamento in più settori,
con l’individuazione all’interno
della stessa di corridoi
centrali e perimetrali adibiti
ad eventuali emergenze e
interventi di soccorso;
· Impiego di un adeguato
numero di operatori
formati con compiti di
accoglienza, instradamento,
regolamentazione dei flussi
anche in caso di evacuazione;
· Spazi di soccorso, raggiungibili
dai mezzi di assistenza,

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 19

PROGETTAZIONE ERGONOMICA:
“BUONA ALLA PRIMA”

Articolo a cura del “BUONA ALLA PRIMA” è un modo di dire molto in voga nelle Aziende di
Dr. Michele Fanti Ciupi un certo livello per indicare che i pezzi che escono devono essere “buoni”
Ergo-Analista di processo o conformi già dal primo. È chiaro che questo significa eliminazione degli
specializzato in tempi e metodi scarti e delle rilavorazioni. Ma per arrivare a questo risultato è necessario un
uniti all’ergonomia dei posti di buon studio a monte, alcuni potrebbero verderlo solo come un costo, altri
invece come un investimento… i secondi sono i vincenti!
lavoro In campo ergonomico è uguale! Costruire un buon posto di lavoro significa
principalmente raggiungere subito tre risultati: 1) avere la maggiore effi-
cienza di mano d’opera, ridurre le problematiche muscolo scheletriche dei
lavoratori e far sentire i lavoratori stessi al centro dell’attenzione aziendale.
I tecnici di processo, dagli industrializzatori ai responsabili di produzione,
molto spesso non hanno quelle minime conoscenze per evitare quelle che
possiamo definire MACRO-DIS-ERGONOMIE che una volta individuate
possono migliorare sensibilmente il posto di lavoro.
Quindi, perché non identificarle prima possibile?

Qui di fianco proponiamo una scheda con semplici spiegazioni in modo che
qualunque tecnico abbia la curiosità di avvicinarsi con buoni risultati ad os-
servare con occhio critico-ergonomico il posto di lavoro.
I tre quadranti riportati si rifanno alle tre norme più importanti riguardanti
l’apparato muscolo-scheletrico; andiamo ora a dare alcune indicazioni per
la compilazione.
Innanzitutto risulta chiaro che le celle rosse esprimo criticità, queste vanno
sommate ed il risultato sarà riportato nella cella finale (n.16).

Commentiamo insieme le domande del modulo a fianco:

1. La norma di riferimento raccomanda la postura seduta, quindi è richiesto
di fare il possibile perché questo si verifichi;

2. Questa domanda è molto legata alla prima in quanto spesso, benché sia
possibile usare una sedia o sedi-in-piedi, lo spazio gambe non è presente o
non ben dimensionato; capita anche che nelle posture erette non vi sia lo
spazio per alloggiare i piedi e ciò costringe l’operatore a flettere il busto di
almeno 20°;

3. Tale flessione può avvenire anche quando i “punti operativi” o le prese dei
componenti sono distanti più di 40 cm, mantenere questo limite significa
anche ridurre i tempi di lavoro!;

Per chi desidera approfondire 4. Sappiamo che per pesi di oltre i 3kg deve essere effettuata la valutazione
la materia, potete contattarci detta “NIOSH”, ma se il peso movimentato manualmente risulta di oltre i 10
kg la probabilità che il risultato finale sia rosso è più alta, in ogni caso dovrà
per consulenze tecniche o essere effettuata la valutazione per definire la fascia di rischio (verde-gial-
partecipare ai nostri corsi di la-rossa);
formazione sull’ergonomia
5. L’area verticale “buona” per il punto di presa o di deposito si trova tra i 50
e i 120 cm dal piano di calpestio;

6. In similitudine alla domanda 3., se il peso è manipolato ad oltre i 40cm
questo costituirà un aggravio sui dischi intervertebrali, ciò sarà evidenziato

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 20

ERGONOMIA E RIPROGETTAZIONE A COSTO ZERO

da un risultato che molto probabil- Takt-Time potrebbe essere causa di accelerazione di infiammazioni.
mente cadrà in fascia rossa;
15. I colpi con le mani vanno ad agire negativamente direttamente sul tunnel
7. Questa domanda evidenzia quanto carpale; spesso sono necessari per difetti di progettazione o componenti
richiesto già nelle domande 3. e 6.; non conformi.

8. Movimentare un peso con un solo 16. Al finale saranno contate le celle rosse e riportata la somma. Il numero
arto significa sbilanciare lateralmen- darà la priorità di intervento nel confronto con le altre postazioni. La cella
te l’asse della colonna vertebrale, grigia, invece, dovrà essere compilata da un esperto di Tempi&Metodi/Ergo-
sollecitando il disco intervertebrale, nomia per stimare la possibile Produttività nella postazione analizzata.
tale postura è ritenuta critica per il
disco stesso; Pangea organizza corsi professionalizzanti rivolti ai tecnici interessati/im-
prenditori sui vantaggi che un’azienda può ottenere da una corretta gestio-
9. Per la prevenzione dei disturbi ne delle macro-dis-ergonomie anche ai fini di un incremento in termini di
muscolo-scheletrici alla braccia è produttività.
noto quanto siano importanti i mo-
menti di recupero, che spesso coin- SCHEDA DI
cidono con le varie pause o con il
fine turno di lavoro, spesso, però, RILIEVO DELLE MACRO-DIS-ERGONOMIE
si nota che i lavoratori non vincolati
operano una mal distribuzione delle PER LE PRIORITA' DI INTERVENTO E LA PRODUTTIVITA'
pause, tipico è il velocizzare il lavoro
nelle prime ore per accumulare atte- POSTAZIONE DATA
se a fine turno. Ciò provoca un dop- SI NO
pio disagio stress dei tendini iniziale DIMENSIONAMENTO DEL POSTO DI LAVORO - norma UNI ISO 14738
ed un periodo di recupero finale che 1. L'ADDETTO CHE LAVORA IN PIEDI HA POSSIBILITA' DI STARE SEDUTO?
comunque coincide con il termine
del turno;

10. Un’elevata frequenza d’azione 2. LO SPAZIO PIEDI/GAMBE E' BEN DIMENSIONATO? SI NO
(prendi-posiziona) porta ad un iper 3. LA PRESA O MANIPOLAZIONE DEI COMPONENTI SI TROVA OLTRE I 40 cm ORIZZONTALI? SI NO
uso dei tendini, l’effetto a lungo ter-
mine può essere notato con infiam- NIOSH MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI - norma UNI ISO 11228-1 SI NO
mazione dei tendini stessi; 4. IL PESO MOVIMENTATO E' OLTRE I 10 Kg?

11. L’uso intenso di forza, o forza 5. IL PESO E' AFFERRATO O DEPOSTO TRA 0-50 cm O OLTRE I 125 cm VERTICALI? SI NO
percepita come forte, può essere un 6. IL PESO E' AFFERRATO O DEPOSTO OLTRE I 40 cm ORIZZONTALI? SI NO
acceleratore di tendiniti. Importan- 7. E' NECESSARIO FLETTERE IL BUSTO (OLTRE 20°)? SI NO
te sarà capire le ragioni di tale uso 8. IL PESO E' MANIPOLATO CON UN SOLO ARTO? SI NO
intenso e risalire rapidamente alle
cause;

12. Anche per la parte movimenti ri- OCRA MOVIMENTI RIPETITIVI - norma UNI ISO 11228-3 SI NO
petitivi si vuole evidenziare questo 9. GLI OPERATORI USUFRUISCONO DEI PERIODI DI RECUPERO (PAUSE) A LORO PIACIMENTO? SI NO
aspetto come già fatto per le do- 10. SI NOTANO GESTI RAPIDI DIFFICILI DA CONTARE? SI NO
mande 3., 6., 7. 11. I LAVORATORI LAMENTANO USO INTENSO DI FORZA?

13. Si vuole porre l’attenzione sulle 12. E' NECESSARIO FLETTERE IL BUSTO (OLTRE 20°)? SI NO
posture incongrue della/e spalla in 13. I GOMITI LAVORANO CON POSTURE AD ALTEZZA SPALLE (O QUASI)? SI NO
quanto porterebbero ad una patolo- 14. LA MANO E' IN PRESA CON LA PUNTA DELLE DITA (PINCH) PER CIRCA TUTTO IL TEMPO? SI NO
gia in tempi brevi 15. IL CICLO DI LAVORO RICHIEDE COLPI CON LE MANI? SI NO

14. È normale l’impegno della mano 16. TOTALE NUMERO DI CRITICITA' (caselle rosse) % stima di miglioramento
con la punta delle dita, ma tale im-
pegno che si prolunga per circa l’ www.pangeaconsulenze.it
80-100% del tempo di Cadenza o

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 21

ERGONOMIA E RIPROGETTAZIONE A COSTO ZERO

ERGONOMIA DELL’INFANZIA, IL BAMBINO
TRA SCUOLA E ABITAZIONE

Ecco il secondo appuntamento per il secondo anno consecutivo con una
iniziativa che porta l’ergonomia non solo nell’industria, negli uffici o negli
ospedali, ma anche nella vita quotidiana dei nostri figli.

Articolo a cura del Ergonomia può significare adattare una qualunque attività all’Uomo anzi-
Dr. Michele Fanti Ciupi ché viceversa! Quindi perché questo non dovrebbe riguardare la vita dei
Ergo-Analista di processo Nostri?
specializzato in tempi e metodi Le attenzioni da dedicare all’argomento sono molte e siamo praticamente
uniti all’ergonomia dei posti di solo all’inizio.
Giusto per fare un esempio, un bambino non dovrebbe portare un peso
lavoro superiore ai 5Kg, avete mai pesato gli zaini dei Vostri figli o nipoti?

Pangea Consulenze è attenta an- Il convegno, che vede il nostro ergonomo Michele Fanti Ciupi come mo-
che agli argomenti nell’ambito deratore della prima sessione ed in qualità di Vice-presidente della sez.
sociale, attraverso l’impegno dei Toscana della SIE, vuole proporre “Strumenti organizzativi e metodi di ap-
nostri tecnici e professionisti vo- prendimento” sia per gli operatori del settore che per gli utenti.
gliamo dare una particolare at- La locandina ufficiale riportata a fianco evidenzia gli importanti contributi
tenzione ai temi che legano l’er- dei relatori.
gonomia applicata alla socialità
e alla scuola, per una maggiore L’importanza dell’evento è indiscutibile, al tempo stesso lo sforzo degli or-
attenzione alla sicurezza e al ganizzatori è stato di renderlo ad iscrizione gratuita.
corretto sviluppo della vita dei
nostri figli. Il nostro impegno è Convegno
quello di veicolare, attraverso
seminati e conferenze, quelli che ERGONOMIA DELL’INFANZIA,
sono temi sempre più importanti IL BAMBINO TRA SCUOLA E ABITAZIONE
e all’attenzione di tutti. “Strumenti organizzativi e metodi di apprendimento”

- Villa la Quiete, Sala delle Fanciulle, Via di Boldrone n° 2, 50141, FIRENZE -

18 OTTOBRE 2017

LE FASI DI PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI AMBIENTI E ATTREZZATURE, NON SONO QUASI MAI SVOLTE
CONSIDERANDO L’INDIVIDUO NELLA SUA CRESCITA, MA SECONDO STANDARD CHE DIFFICILMENTE SI ADATTANO AL SUO
PROGRESSIVO SVILUPPO.
QUESTI ASPETTI POSSONO PORTARE CON IL PASSARE DEL TEMPO AD ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI ERRATI CHE DEVONO
POI ESSERE CORRETTI IN ETÀ ADULTA E CHE SI POTREBBERO PREVENIRE TRAMITE PRATICI ACCORGIMENTI.
IL 2° CONVEGNO SULL’ERGONOMIA DELL’INFANZIA AFFRONTA QUEGLI ASPETTI AMBIENTALI, ORGANIZZATIVI E FORMATIVI, CHE
POSSONO ESSERE PROPEDEUTICI AD UN'OPPORTUNA E SERENA CRESCITA DEL BAMBINO E A SUPPORTO DELLE FAMIGLIE.

9.00 Apertura convegno

Giulio Toccafondi, Centro Gestione Rischio Clinico Regione Toscana, Presidente Sez. Toscana SIE
Rappresentate Ordine degli Psicologi della Toscana
Gabriele Frangioni, Architetto Iunior, Eur.Erg., AOU Meyer, Vice Presidente Sez. Toscana SIE

9.30 Asili aziendali e servizi per la famiglia
Asilo aziendale di Careggi

Filippo Terzaghi, Architetto, AOU Careggi

Autieri Filomena, Medico CRM, AOU Careggi

SeSa Baby, un’alleanza educativa, uno spazio di opportunità,
un progetto di Ben-ESSERE

Tiziana Curini, Responsabile nido d’infanzia SeSa Baby, Educatrice asilo nido

Continuità degli studi nelle lunge degenze ospedaliere

Flaviana Tondi, Referente scuola ospedaliera AOU Meyer

Giusy Mariniello e Lucia Scarpelli, Docenti della scuola primaria, AOU Meyer

Discussione (Moderatore: Michele Fanti Ciupi, Analista della Produzione, Vice Presidente Sez. Toscana SIE)

11.00 Metodi e tecnologie per l’apprendimento
Il "Centro Zerosei" di Empoli: la storia di un progetto educativo unico per i bambini
da zero a sei anni e per le loro famiglie

Roberta Cardini, Responsabile pedagogica dei Servizi Educativi per l'infanzia del Comune di Empoli

Multiculturalità nel 1°ciclo degli studi

Ornella Mercuri, Pedagogista, Ex Dirigente scolastico Istituto Comprensivo Campi centro

Nuove tecnologie e apprendimento for All

Alessia Brischetto, Phd, DIDA Dipartimento di Architettura, Università degli studi di Firenze

I bambini al museo. Grandi musei per piccoli visitatori

Antonella Serra, PhD, Architetto esperto in UCD - Progettazione Centrata sull’Utente

Valentina Zucchi, Responsabile mediazione e valorizzazione MUS.E

Discussione (Moderatore: Cipriana Mengozzi, Psicologa del lavoro - Psicoterapeuta, Eur.Erg.)

12.50 SIE Toscana per IEA 2018

Francesca Tosi, Università degli studi di Firenze, Presidente SIE
Giulio Toccafondi, Centro Gestione Rischio Clinico Regione Toscana, Presidente Sez. Toscana SIE
Gabriele Frangioni, Architetto Iunior, Eur.Erg., AOU Meyer, Vice Presidente Sez. Toscana SIE

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 22

PRIVACY E SICUREZZA

Regolamento privacy, come scegliere il
responsabile della protezione dei dati

Le prime indicazioni del Garante: necessarie competenze
specifiche non attestati formali

Articolo a cura di Con l’introduzione del regolamento Europeo è necessario riverificare l’or-
Alessandro Corti ganizzazione interna della privacy. In particolare è necessario rivedere le
Responsabile area tecnica e competenze della nuova figura denominata “Responsabile della protezione
Direttore Agenzia formativa dei dati personali (RPD)” che al momento viene identificato con il “Respon-
Pangea Consulenze. sabile del Trattamento dei dati”. Nel merito è entrato in Garante della Privacy
Qualifica di RSPP e di Forma- che con la Newsletter n.432 del 15 settembre 2017 fornisce indicazioni su
tore. Esperto in materia di come scegliere l’RPD. In particolare, ebbene sottolineare, che non esisto-
sicurezza, ambiente, privacy e no albi, o corsi abilitanti per ricoprire tale ruolo, ma è necessaria dimostra-
sistemi di gestione 231. re esperienza e conoscenza della normativa e del settore in cui si opera.
Diffidare quindi dei soggetti che sicuramente cavalcheranno l’onda per
vendere titoli o professionalità che in realtà sono solo sulla carta!!!!!

Si riporta di seguito il testo del Garante:

Le pubbliche amministrazioni, così come i soggetti privati, dovranno scegliere il
Responsabile della protezione dei dati personali (RPD) con particolare attenzio-
ne, verificando la presenza di competenze ed esperienze specifiche. Non sono
richieste attestazioni formali sul possesso delle conoscenze o l’iscrizione ad ap-
positi albi professionali. Queste sono alcune delle indicazioni fornite dal Garante
della privacy alle prime richieste di chiarimento in merito alla nomina di questa
nuova  importante figura  - introdotta dal Regolamento UE 2016/679 -  che tutti
gli enti pubblici e anche molteplici soggetti privati dovranno designare non più
tardi del prossimo maggio 2018.

Nella nota  inviata a un’azienda ospedaliera l’Ufficio del Garante ricorda che i
Responsabili della protezione dei dati personali - spesso indicati con l’acronimo
inglese DPO (Data Protection Officer) – dovranno avere un’approfondita cono-
scenza della normativa e delle prassi in materia di privacy, nonché delle norme
e delle procedure amministrative che caratterizzano lo specifico settore di riferi-
mento. Nella selezione sarà poi opportuno privilegiare soggetti che possano di-
mostrare qualità professionali adeguate alla complessità del compito da svolgere,
magari documentando le esperienze fatte, la partecipazione a master e corsi di
studio/professionali (in particolare se risulta documentato il livello raggiunto). Gli
esperti individuati dalle aziende ospedaliere, ad esempio, in considerazione della
delicatezza dei trattamenti di dati effettuati (come quelli sulla salute o quelli ge-
netici) dovranno preferibilmente vantare una specifica esperienza al riguardo e
assicurare un impegno pressoché esclusivo nella gestione di tali compiti.

Siamo a disposizione per mag- L’Autorità ha inoltre chiarito che la normativa attuale non prevede l’obbligo per
giori chiarimenti e per suppor- i candidati di possedere attestati formali delle competenze professionali. Tali at-
tarvi con la documentazione testati, rilasciati anche all’esito di verifiche al termine di un ciclo di formazione,
necessaria per mettersi in rego- possono rappresentare un utile strumento per valutare il possesso di un livello
la secondo la nuova normativa adeguato di conoscenza  della disciplina ma, tuttavia, non equivalgono a una
“abilitazione” allo svolgimento del ruolo del RPD. La normativa attuale, tra l’altro,
non prevede l’istituzione di un albo dei “Responsabili della protezione dei dati”
che possa attestare i requisiti e le caratteristiche di conoscenza, abilità e compe-
tenza di chi vi è iscritto. Enti pubblici e società private dovranno quindi comunque
procedere alla selezione del RPD, valutando autonomamente il possesso dei re-
quisiti necessari per svolgere i compiti da assegnati.

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 23

STRESS LAVORO CORRELATO
COSA DESIDERANO I LAVORATORI?

Una breve stima dell’impatto dello

stress lavoro correlato sull’econo-

mia?

Lo stress legato all’attività lavorati-

va costa all’UE 20 miliardi di euro

l’anno

Il costo finanziario dello stress lega-

Articolo a cura della to all’attività lavorativa e dei proble-

Dott.ssa Peccianti Giulia mi sanitari mentali correlati nell’UE
Psicologa con qualifica di Forma- ammonta a circa 20 miliardi di euro
tore, esperta di Behaviour Analy- l’anno (EU-Guida, 2000).
sis (analisi del comportamento) I dati provenienti dall’Helth & Sa-
fety Executive britannico mostrano
e della sua applicazione sulla che almeno il 50% di tutti i giorni la-
sicurezza sui luoghi di lavoro vorativi persi nell’UE sono collegati
allo stress sul lavoro (Cooper et al.,
(Bahaviour Based Safety).

1996). Lo stress correlato al lavoro

costituisce un problema di grande

rilevanza e rappresenta una delle

sfide principali per salute e la sicu-

rezza sul lavoro. Politiche e prassi

efficaci di gestione del rischio psi-

co-sociale sono fondamentali per

prevenire i danni e ridurre i costi.

Le problematiche che maggiormen-

te sono state riscontrate nei lavo-

ratori sono legate ai rapporti inter-

personali con un collega o con un

superiore gerarchico ed al mancato

riconoscimento del proprio lavoro.

Emerge che i lavoratori sono pronti

ad impegnarsi di più nel loro lavoro

con il desiderio che il loro impegno

venga maggiormente riconosciu-

to e non necessariamente a livello i lavoratori hanno di partecipare al
processo decisionale sembra essere
pecuniario. Non risulta dunque il uno dei primi fattori che incida sullo
stress lavoro correlato: concordare i
fattore economico quello maggior- metodi di lavoro, tempi di lavoro ed
orari di lavoro.
mente motivante. La mancanza di una evoluzione di
carriera rispetto alle proprie aspet-
L’autonomia decisionale ed il con- tative di status e di riconoscimento
rappresenta un’altra fonte di rischio
trollo sul proprio lavoro rappre- potenzialmente stressogena legata
alla delusione per la frustrazione
sentano due questioni prioritarie

ed importanti nella progettazione

delle mansioni e nell’organizza-

zione del lavoro e fra le primarie

cause individuate come fonte di

stress lavorativo. La possibilità che

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 24

SICUREZZA E PSICOLOGIA

delle proprie ambizioni. comunque una situazione piuttosto dalità!”.
Attenti inoltre alla comunicazione diffusa. Questo comporta la distruzione
di tipo paradossale. A ciascun lavo- Può capitare che la Dirigenza di- della capacità di dare un significato
ratore deve arrivare un messaggio chiari di desiderare da parte dei corretto alla comunicazione e quin-
chiaro e leggibile, non contradditto- collaboratori un atteggiamento in- di di reagire in modo adeguato. È
rio e che non metta il soggetto nel- novativo, che esca dagli schemi, ma una pratica disfunzionale che dan-
la scomoda posizione di chi non ha poi ordini di portare avanti il lavo- neggia il sistema nel suo comples-
più ben chiaro cosa dover fare. ro come al solito. Il primo messag- so. Ad essere ambiguo può essere
Una realtà del genere, radicata gio corrisponde ad un “rompete gli anche il ruolo ricoperto all’interno
all’interno di un’azienda, dà origine schemi, stupiteci!”, il secondo mes- dell’organizzazione.
a conseguenze negative sia per i saggio, invece “ignorate ciò che sto L’ambiguità di ruolo si verifica
singoli che per l’organizzazione ed è proponendovi e non cambiate mo- quando al lavoratore non vengono
fornite con sufficiente chiarezza
informazioni circa gli ambiti e le re-
sponsabilità dell’impiego svolto.
In letteratura è stato dimostra-
to che l’ambiguità ed il conflitto di
ruolo interferiscono negativamen-
te sulla soddisfazione lavorativa ed
aumentano sensibilmente il carico
di tensione, stress cronico, derivan-
te dal lavoro (Dewe, 2000; Sulky &
Smith, 2005 citati in Dewe e Coo-
per, 2007).
Ricordandoci che la valutazione
dello stress lavoro correlato è obbli-
gatoria e come questa abbia una fi-
nalità preventiva, un aspetto preme
sottolineare: l’effettiva tutela della
salute e sicurezza dei lavoratori è
maggiormente garantita dal coin-
volgimento dello psicologo, figura
professionale con formazione spe-
cifica e competenze attribuite dalle
leggi 56/89 e 170/03 nella materia
in oggetto; allo stesso tempo, anche
il DL, in caso di ispezioni da parte
degli organi di vigilanza preposti
alla verifica della valutazione SLC,
oppure in caso di contenzioso, è
agevolato nel poter dimostrare di
aver messo in campo la miglior tec-
nologia possibile utilizzata da per-
sone “in possesso delle conoscenze
professionali necessarie” (art. 31
d.lgs 81).

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 25

NON SVALUTARE UN CREDITO
INESIGIBILE INTEGRA IL REATO DI FALSO

IN BILANCIO

La permanenza nel bilancio di una si fondava sull’iscrizione nel bilan-
cio della società fallita di un credi-
società di un credito inesigibile, to nei confronti di un’altra impresa,
società anch’essa riconducibile allo
senza operare la dovuta svaluta- stesso imputato, chiaramente ine-
sigibile fin dal 2007 vista la deco-
zione richiesta dai principi con- zione di quest’ultima, determinata
dal fatto che, in quell’esercizio, la
tabili che vanno considerati quali società debitrice aveva maturato
debiti per 600.000 euro a fronte di
criteri tecnici generalmente accet- un capitale di 10.000 euro e ciò te-
nuto altresì conto che il socio non
tati che consentono una corret-ta aveva mai espresso l’intenzione
di ricapitalizzarla; evidentemen-
appostazione e lettura delle voci te, se si fosse preso atto che tale
credito era divenuto inesigibile,
del bilancio e dai quali ci si può la società gestita dall’imputato ed
oggetto del procedimento avrebbe
discostare solo fornendo adegua- perso il proprio patrimonio netto
ed avrebbe dovuto essere posta,
Articolo a cura di ta informa-zione e giustificazione, fin dal 2007, in liquidazione. L’im-
putato, infine – sempre secondo
Avv. Gabriele Rizzo integra il reato di falso in bilancio. la Corte Territoriale ed in relazio-
Avvocato civilista, curatore fallimen- Questo è quanto stabilito dalla ne all’elemento soggettivo - aveva
quinta sezione penale della Supre- certamente agito avendo chiara la
tare, esperto di diritto societario ma Corte di cassazione con la sen- diminuzione della garanzia patri-
moniale ed il conse-guente squili-
tenza n. 29885/2017. brio economico che la falsa appo-
stazione avrebbe creato.
La Corte di cassazione, con la In sede di ricorso per cassazione,
sentenza in commento, conferma la difesa aveva sostenuto che, se
l’arresto delle Sezioni Unite e at- è vero quanto ritenuto dalla Corte
tribuisce rilevanza pena-le al falso territoriale, ovvero che il ricorren-
qualitativo quale ipotesi integrati- te aveva continuato l’attività no-
va del reato di cui all’art. 2621 c.c.; nostante la perdita del patrimonio
in particolare qualifica come tipica netto della società così aggravan-
fat-tispecie di falso qualitativo, la done il dissesto, allora è altrettanto
mancata svalutazione appunto di vero che l’imputato non aveva ca-
un credito inesigibile. gionato o concorso a cagionare il
Il fatto dissesto che si era già manifestato
Un imprenditore era stato con- alla fine del 2007 e, conseguente-
dannato dalla Corte di appello di mente, il ricorrente avrebbe dovu-
Trieste per i delitti di bancarotta to rispondere solo del suo aggrava-
fraudolenta patrimonia-le, banca- mento punito a titolo di bancarotta
rotta impropria da falso in bilancio semplice. Inoltre, la difesa censura-
e bancarotta semplice per avere va altresì che la Corte territoriale
aggravato il dissesto non richie- non avesse adeguata-mente argo-
dendo il fal-limento, il tutto tenuto mentato sul presunto falso valuta-
conto della sua posizione di ammi-
nistratore unico della società fallita
e danneggiata dai fatti il-leciti non-
ché quale presidente del consiglio
di amministrazione ed amministra-
tore di un’altra persona giuridica
benefi-ciata dalle distrazioni.
Di particolare interesse nella vi-
cenda si presentava la dichiarazio-
ne di colpevolezza per il reato di
bancarotta impropria da falso in bi-
lancio. Nello specifico la condanna

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 26

TUTELA LEGALE

tivo il quale era fondato – a giudi- economico che conduce la società concretano le più gravi ipotesi di
zio della Corte territoriale – sulla al fallimento - l’abbia interamente reato contemplate dall’art. 223,
sola ap-plicazione dei principi con- cagionato, sia chi ne abbia causato comma 2, numeri 1 e 2, l. fall.
tabili che non avevano rango tale una parte (l’abbia, in altri termini, La sentenza impugnata inoltre ave-
da poter integrare la norma penale. aggravato) posto che il dissesto, va correttamente motivato anche
Infine, veniva eccepita la mancata nei suoi termini economici, non co- sul profilo del dolo specifico os-
valutazione del dolo specifico in sti-tuisce un dato di fatto immodi- servando che l’impu-tato, a cono-
riferimento al falso valutativo pre- ficabile e può pertanto essere reso scenza dell’inesigibilità del credito
supposto del delitto di bancarotta ancor più grave. (essendo anche la società debitrice
impropria. Per queste ragioni viene rigettata la a lui riconducibile), ha agito nella
La decisione richiesta della difesa di derubricare piena consapevolezza di apposta-
La Cassazione ha rigettato il ricor- la vicenda come bancarotta sempli- re una voce falsa al bilancio della
so per infondatezza. ce ai sensi del citato art. 224, com- fallita, ciò facendo con lo scopo di
Soffermandosi sul solo profilo re- ma 1 n. 2, che si pone come norma procurare danno ai creditori della
lativo alla sussistenza della banca- di chiusura del sistema, punendo medesima, occultandone il disse-
rotta impropria da falso in bilancio, gli amministratori delle socie-tà sto e proseguendo l’attività così da
la Cassazione ritiene la decisione fallite quando gli stessi abbiano aggravarlo.
di condanna correttamente moti- concorso a causare o ad aggravare Cassazione penale, sezione V, sen-
vata, posto che la permanenza nel il dissesto con condotte, inosser- tenza 16 giugno 2017, n. 29885
bilancio della fallita di un credito in vanti degli obbli-ghi loro imposti
realtà inesigibile fin dal 2007, sen- dalla legge, diverse da quelle che
za operare la dovuta svalutazione
- almeno del 90% secondo principi
contabili che non sono affatto irri-
levanti come sostiene la difesa ma
che sono, invece, dei criteri tecnici
generalmente accettati che con-
sentono una corretta appostazione
e lettura delle voci del bilancio, dai
quali, pertanto, ci si può discostare
solo for-nendo adeguata informa-
zione e giustificazione (Cass. Pen.,
sez. un., 31 marzo 2016, n. 22474)
- aveva consentito alla stessa di
proseguire l’attività senza prende-
re atto che il patrimonio netto era
divenuto negativo e che era quindi
necessa-rio o provvedere alla sua
ricapitalizzazione o alla sua liquida-
zione (o alla richiesta di fallimento).
Questa mancata svalutazione ave-
va aggravato il dissesto della so-
cietà poi fallita, aggravamento con-
sentito e dovuto pro-prie alle false
appostazioni di bilancio e questa
condotta trova la sua corretta qua-
lificazione nell’ipotesi contestata
ai sen-si dell’art. 223, comma 2 n.
1, legge fallimentare, poiché tale
norma punisce chiunque cagioni, o
concorra a cagionare, commetten-
do i delitti societari indicati, il dis-
sesto della società, così sanzionan-
do la condotta sia di chi il dissesto
- da intendersi come lo squilibrio

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 27

GESTIRE UNA PISCINA: NORMATIVA E
SICUREZZA

Gestire una piscina è una attivi- anch’esso modificato nel 2016.
tà che ha importanti ripercussioni
sulla salute e sulla sicurezza delle Un altro aspetto di fondamentale
persone. Sia essa a corredo di una importanza è il trattamento dell’ac-
struttura turistico-ricettiva o anche qua. Molte persone pensano che la
di una abitazione, anche fuori ter- sola presenza di un filtro, di qua-
ra, una piscina è sempre sinonimo lunque tipologia, caratteristiche o
di gioia, rilassamento e serenità. dimensioni, sia sufficiente per ga-
rantire il fatto che l’acqua sia cor-
Articolo a cura della Affinché non si aggiungano pro- rettamente trattata. Con l’aggiunta,
blemi che possono trasformare in qualche modo, di un prodotto
che si acquista con la denomina-
Dott.ssa Rossana Prola negativamente questa splendida zione di “cloro”, il gioco è fatto e si
può fare il bagno tranquilli. Niente
Fisico, formazione e consulenza esperienza, è molto importante di più sbagliato!!
tecnica di piscine ad uso privato e conoscere bene le operazioni da
pubblico, membro UNI e CEN, pre- compiere e affidarsi a persone ve- Non è affatto sufficiente trattare
sidente di ProfessioneAcquaNET ramente esperte, che possano con- l’acqua, è indispensabile trattarla
sigliare ed istruire al meglio il pro- correttamente!

prietario o gestore della piscina. Ma come si fa? Nessun articolo,
tutorial o blog su internet potrà
Pangea Consulenze sarà pre- Quali sono gli aspetti principali da essere sufficientemente esaustivo
sente come partner tecnico di tenere in considerazione? sull’argomento, se si continuerà
a cercare qualcosa di semplice e
Professione Acqua al Prima di tutto è necessario cono- poco impegnativo, magari anche
scere e rispettare le numerose di- poco costoso. La salute è la cosa
Lido di Camaiore (LU) sposizioni legislative e normative più importante della nostra vita
23-24 novembre che riguardano il settore delle pi- e non possiamo affidarla a chi ci
scine. Purtroppo, come spesso ac- vende qualcosa senza sapere cosa
in collaborazione con cade, la normativa di settore è un stiamo facendo. In questi anni si è
Professione Acqua vero e proprio ginepraio, costituito diffusa, per fortuna, l’abitudine a
Puoi contattarci per assistenza da leggi nazionali, regionali, rego- cercare uno stile di vita sano sot-
sugli adempimenti in merito alle lamenti comunali, norme tecniche, to tutti i punti di vista: una alimen-
piscine ad uso pubblico e privato. che spesso contengono disposizio- tazione sana, una abitazione priva
Formazione per qualifica di Cor- ni contrastanti tra loro. Le piscine di rischi, una aria pulita, un’acqua
so Responsabile piscine e Addet- sono frequentate da moltissime priva di contaminanti chimici … E
to agli impianti tecnologici persone, è vero, ma da un tempo la piscina? Cosa c’è nell’acqua della
relativamente recente. Nei Codici piscina, lo sapete? No, non lo sa-
non sono quasi mai prese in con- pete, eppure ci entrate, ci lasciate
siderazione e spesso si deve pro- entrare i vostri figli, lasciate che en-
cedere per similitudini o per asso- trino gli ospiti della vostra struttura
ciazione con altre materie similari. turistica... E quindi? Quindi bisogna
Paragrafi, articoli, brevi riferimenti imparare, studiare il minimo neces-
sulle piscine sono sparsi qua e la; sario per comprendere ciò che si fa
senza una abitudine consolidata o che gli altri fanno per noi.
nella ricerca è davvero molto dif-
ficile essere certi di non sbaglia- Nulla di ciò che si fa per il tratta-
re. Ricordiamo che la Toscana si è mento dell’acqua della piscina va
dotata di una legge regionale, la
R.L.8/2006, modificata nel 2015 e
dotata di un proprio Regolamento,

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 28

NORMATIVA TECNICA SULLE PISCINE PRIVATE E PUBBLICHE

fatto senza il necessario approfon- Come si può informarsi correttamente? Internet è sicuramente la forma
dimento, poiché le sostanze chi- più accessibile e comoda per reperire informazioni e vi si trova una quan-
miche vanno sempre trattate con tità praticamente infinita di informazioni anche nel settore delle piscine.
attenzione e rispetto. Se usate nel I siti www.professioneacqua.it e www.vogliolapiscina.it sono siti indipen-
modo sbagliato, possono fare mol- denti, che non hanno la finalità di vendere prodotti o attrezzature. Sono
to male. i siti istituzionali di Professione Acqua srl, una società di consulenza che
Infine, la sicurezza. Gli esseri umani opera nel campo della progettazione e della sicurezza delle piscine. Su
non sono anfibi, la piscina è, senza questi siti si trovano moltissimi articoli ed informazioni ed è possibile
dubbio, un luogo a rischio di anne- iscriversi gratuitamente alla newsletter per rimanere sempre aggiornati
gamento. Soprattutto per i bambi- su tutte le novità legislative e tecniche.
ni, ma anche per chi non si sente
bene, per gli anziani. Anche senza Come si trova un costruttore o un manutentore di piscina affidabile e
arrivare all’annegamento, ci sono realmente esperto? Esiste da qualche anno una associazione di fornito-
molti componenti della piscina che ri e costruttori di piscine, la più grande i Italia come numero di associati,
possono causare danni, anche lievi, che si occupa di formare ed informare continuamente i propri associati.
ai bagnanti. Soprattutto quando i Gli associati toscani sono numerosi e l’elenco si può trovare sul sito
bagnanti sono ospiti di una strut- www.professioneacquanet.it.
tura è molto importante cercare di
ridurre al minimo questa possibili- Professione Acqua organizza periodicamente eventi formativi ed il pros-
tà di rischio utilizzando materiali e simo, l’evento più importante dell’anno del settore, si terrà proprio nella
componenti a norma. Come garan- nostra Regione. Il 23 e 24 novembre si terrà infatti a Lido di Camaio-
tire la sicurezza senza trasformare re, nella splendida cornice del UNA Hotel Versilia, la quarta edizione del
la piscina in una specie di bunker Convegno d’Autunno: venticinque relatori, tre sale convegni, una cornice
inaccessibile? Prima di tutto è ne- di aziende espositrici, renderanno questo evento una occasione unica
cessaria la consapevolezza del per raccogliere formazione ed informazioni sul mondo delle piscine.
pericolo. Dopo questo passaggio, Pangea sarà presente alla manifestazione, in qualità di Part-
per nulla scontato, la soluzione ner Tecnico di Professione Acqua per la Toscana.
migliore spesso si trova, senza ca-
dere nell’eccesso della iper-prote- Il 26 ottobre, a Prato, si terrà invece un convegno dedicato ai progettisti,
zione e senza limitare la possibilità sempre riguardante le piscine ed i centri benessere.
di godere appieno della meraviglia Per i professionisti delle piscine e per chiunque lo richieda, ricordiamo i no-
dell’acqua. stri corsi di formazione di cui siamo relatori erogati dall’agenzia formativa
Pangea Consulenze.

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 29

LAVORA CON NOI

L’attività di Pangea Consulenze si basa su una rete di collaboratori che permette
di affrontare con competenza una vasta gamma di servizi garantendo una elevata

professionalità.
Ecco perché quando il nostro team si arricchisce di un nuovo collaboratore, si

arricchisce anche di valori, che ci piace trasmettere ai nostri clienti.
Ed è per questo che siamo alla costante ricerca di nuovi insegnanti.
Se pensi di poter far parte dell’ALBO DEI DOCENTI Pangea (le cui linee guida sono
consultabili a questo link) non esitare a contattarci e ad inviarci la tua candidatura.

Le macroaree per cui siamo alla ricerca di nuovi docenti sono:
1. AREA LEGALE E DELL’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA

2. AREA TECNICA (SICUREZZA, AMBIENTE, HACCP, ECC)
3. AREA INFORMATICA

4. AREA COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
5. AREA LINGUE

6. AREA EDUCATIVA E SOCIALE
7. AREA ECONOMICO-FINANZIARIA

8. AREA MARKETING
9. AREA NON COMPRESA NELLE MACRO-AREE PRECEDENTI

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 30

CALENDARIO CORSI DI FORMAZIONE

Di seguito si elenca il programma dei prossimi corsi di formazione organizzati
presso la nostra sede di Colle di Val d’Elsa

FORMAZIONE

martedì, 3 ottobre

09:00 CORSO LAVORATORI (LAV16ra - LAV12rm - LAV8rb)
09:00 CORSO PREPOSTI (PREP8)
09:00 CORSO RLS (RLS32)
09:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm e RSPP16rb)
11:00 AGGIORNAMENTO CORSO PREPOSTI (PREP6A)
14:00 CORSO LAVORATORI (LAV16ra - LAV12rm - LAV8rb)
14:00 CORSO RLS (RLS32)
14:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm e RSPP16rb)

giovedì, 5 ottobre

09:00 CORSO LAVORATORI (LAV16ra - LAV12rm - LAV8rb)
09:00 CORSO RLS (RLS32)
09:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm e RSPP16rb)

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 31

11:00 AGGIORNAMENTO CORSO LAVORATORI (LAV6Ara-m-b)
14:00 AGGIORNAMENTO CORSO LAVORATORI (LAV6Ara-m-b)
14:00 CORSO LAVORATORI (LAV16ra)
14:00 CORSO RLS (RLS32)
14:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm e RSPP16rb)

martedì, 10 ottobre

09:00 CORSO RLS (RLS32)
09:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm)
14:00 CORSO RLS (RLS32)
14:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm)
16:00 AGGIORNAMENTO CORSO RSPP/DL MR (RSPP10Arm)

giovedì, 12 ottobre

09:00 AGGIORNAMENTO CORSO RLS (RLS4A)
09:00 CORSO RLS (RLS32)
09:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm)
11:00 AGGIORNAMENTO CORSO RSPP/DL BR (RSPP6Arb)
14:00 AGGIORNAMENTO CORSO RLS (RLS4A)
14:00 AGGIORNAMENTO CORSO RSPP/DL MR (RSPP10Arm)
14:00 CORSO RLS (RLS32)
14:00 CORSO RSPP/DL (RSPP32rm)

venerdì, 13 ottobre

09:00 AGGIORNAMENTO CORSO PREPOSTI (PREP6A)
14:00 CORSO PREPOSTI (PREP8)

lunedì, 16 ottobre

09:00 CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO A (PS16gra)
09:00 CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO B-C (PS12grb-c)
14:00 CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO A (PS16gra)
14:00 CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO B-C (PS12grb-c)

giovedì, 19 ottobre

09:00 CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO A (PS16gra)
11:00 AGGIORNAMENTO CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO A (PS6Agra)
14:00 AGGIORNAMENTO CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO A (PS6Agra)
14:00 AGGIORNAMENTO CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO B-C (PS4Agrb-c)
14:00 CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO A (PS16gra)
14:00 CORSO PRIMO SOCCORSO GRUPPO B-C (PS12grb-c)

lunedì, 23 ottobre

09:00 CORSO MULETTI (CIS12)
14:00 CORSO MULETTI (CIS12)

mercoledì, 25 ottobre

09:00 AGGIORNAMENTO CORSO MULETTI (CIS4A)
09:00 CORSO MULETTI (CIS12)

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 32

giovedì, 26 ottobre
15:30 SEMINARIO SUI COMPORTAMENTI DI SICUREZZA E IL PROTOCOLLO BBS
venerdì, 10 novembre
15:30 SEMINARIO SULLA SICUREZZA DELLE MACCHINE E LA DIRETTIVA MACCHINE
venerdì, 24 novembre
15:30 SEMINARIO SULLA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI. LE SANZIONI AMMINISTRATIVE
martedì, 28 novembre
09:00 CORSO ANTINCENDIO (ANT8m)
12:00 AGGIORNAMENTO CORSO ANTINCENDIO (ANT5Am)
14:00 AGGIORNAMENTO CORSO ANTINCENDIO (ANT5Am e ANT2Ab)
14:00 CORSO ANTINCENDIO (ANT8m e ANT4b)
DI PROSSIMA ATTIVAZIONE
La nostra agenzia formativa effettua anche corsi di formazione per Responsabile Piscina - Addetto agli
impianti tecnologici (38 ore) e corsi di formazione per l’utilizzo di Fitosanitari (20 ore)

scopri tutti i nostri corsi cliccando qui

Pangea Consulenze | notiziario sett-ott 2017 | 33

PANGEA CONSULENZE
Località San Marziale – 16D

Colle di Val d’Elsa (SI)
Tel. 0577-043092
Fax. 0577-1720152

[email protected]
www.pangeaconsulenze.it


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