GIULIA GT, DAL FIENILE ALLA PISTA
PARTE 6
IMPIANTO
ELETTRICO E
STRUMEN TAZIONE
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CONTATTO
E VIA!
Di Eugenio Mosca
Foto Giulia Riva, Mosca, Ma a
Con questo capitolo completiamo il racconto sulla prepara
zione della Giulia GT Gr. 5. E’ l’ultimo ma non certo per ordi
ne di importanza, perché potremmo dire che senza corrente
un’automobile resterebbe inanimata. Non solo, perché su
un’auto da corsa l’impianto elettrico deve garantire il
perfetto funzionamento di diversi accessori e limitare
eventuali problemi, così com’è importante il corretto posi
zionamento di un’adeguata strumentazione per aiutare il la
voro del pilota.
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La realizzazione dell’impianto ele ri‐ sparmiare “alcuni” chili di peso.
co su una macchina da corsa è un la‐ Inoltre, come amava dire Enzo Ferra‐
voro molto delicato e da eseguire con ri, su una macchina da corsa tu o
la massima cura e a enzione perché quello che non c’è non può rompersi.
vanno tenu in considerazione vari Magari, aggiungiamo noi nello speci‐
aspe . Innanzitu o va de o che ove fico, causare un corto circuito che po‐
non vi siano obblighi regolamentari a trebbe creare problemi fino a
mantenere l’impianto originale, que‐ fermare l’auto, o peggio ancora inne‐
sto nella gran parte dei casi viene scare un potenziale incendio.
realizzato ex novo. Per diversi mo vi. Problema che che possono verifi‐
A par re dal peso, perché sia per la carsi per un capicorda, la classica
pologia di cave u lizza negli “spine a” come viene comunemente
impian di serie sia perché ques denominato, che si allenta magari
servono vari accessori che, invece, per le maggiori vibrazioni o per i colpi
vengono elimina perché non neces‐ a cui è so oposto durante l’u lizzo in
sari per l’u lizzo in corsa, realizzando pista. Oppure per il surriscaldamento
un impianto ad hoc si possono ri‐ del fascio di cavi che passano in una
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zona cri ca perché so oposta a trebbero interessare anche gli
par colare calore, anche per la interru ori, a cui sono collega
mancanza delle classiche protezioni accessori che so o sforzo potrebbero
rimosse per abbassare il peso o limi‐ causare eccessi di tensione e il conse‐
tare il pericolo di un innesco di guente malfunzionamento fino al ko
incendio, o ancora per il conta o tra degli stessi. In defini va, possiamo
alcuni cave causato dallo sfrega‐ dire che la proge azione
mento contro par metalliche prive dell’impianto ele rico su una
delle protezioni accennate in prece‐ macchina da corsa deve puntare ad
denza. o mizzare ogni aspe o: dal ridurre
Allo scopo va anche so olineato che tu o all’essenziale, magari elimi‐
proprio per mo vi di sicurezza, nello nando par e accessori inu li per l’u‐
specifico evitare il possibile innesco lizzo in corsa ma se necessario
di incendi, per regolamento il fascio aggiungendone altri, anche per age‐
dei cavi ele rici deve essere prote o volare la ricerca di un eventuale pro‐
da una guaina an ncendio. blema fino a raggiungere la migliore
Problemi di surriscaldamento che po‐ ergonomia.
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se, si possono u lizzare dei cave in
argento, che essendo un o mo
condu ore offre il vantaggio di u ‐
lizzare cave di diametro minore li‐
mitando anche il peso.
Nel caso specifico sono sta u lizza
i tradizionali cave in rame, co‐
munque o mi, adeguando la sezione
in funzione del carico di tensione che
devono sopportare e l’impianto è
inserito in una guaina ignifuga come
richiede il regolamento.
Per il cablaggio sono sta u lizza i
classici conne ori capicorda, le co‐
sidde e “spine e”, prestando par ‐
colare a enzione nel serraggio,
mentre solo i conta so opos a
par colari carichi sono sta ulte‐
riormente assicura tramite saldatu‐
ra a stagno.
La ba eria, a gel alloggiata in scatola
stagna come da regolamento, è stata
spostata all’interno dell’abitacolo
nell’area poggiapiedi del passeggero
Proge o ad hoc sia per o mizzare la distribuzione
dei pesi sia per evitare un percorso
troppo lungo dei cavi, peraltro espo‐
Per tu o quello de o in precedenza, s in un’area cri ca come il vano mo‐
oltre che per o mizzare il passaggio tore.
dei cave e il posizionamento di Tu a la parte ele rica principale si
interru ori e strumen , l’impianto trova sulla plancia, mentre nel vano
ele rico della Giulia Gr. 5 è stato pro‐ motore si trovano solo i sensori per i
ge ato ex novo, da Antonio Parisi segnali, così come altri accessori po‐
che si è poi occupato anche dell’as‐ siziona nella parte anteriore e po‐
semblaggio in ve ura, disegnando a steriore sono solamente raggiun dai
computer tu gli accessori necessa‐ cavi di alimentazione.
ri, il loro posizionamento e il modo Peraltro, volendo mantenere un lega‐
migliore per collegarli. me con il passato è stata mantenuta
Tenendo presen eventuali proble‐ la scatole a portafusibili originale,
ma che e norma ve de ate dal re‐ con i classici fusibili a sigare a che
golamento, ma sopra u o sono comunque affidabili, alla quale
semplificazione ed ergonomia. sono collega i servizi che vengono
Si è par dall’alimentazione princi‐ u lizza con meno frequenza, tra cui
pale, passando poi a tu i servizi e tergicristalli, motorino riscaldamento/
infine alle a vità secondarie. Va sbrinatore e luci.
de o che in alcuni casi dove si voglia
avere tu o al top senza badare a spe‐
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Accessori da corsa
Il circuito di alimentazione è stato
realizzato ex novo a par re dal
serbatoio di sicurezza omologato
alloggiato nel vano della ruota di
scorta. Per garan re il necessario
flusso di benzina al motore in ogni
condizione, staccate violente e lunghi
curvoni dove la benzina potrebbe
centrifugare causando dei vuo di
pressione, oltre alla speciale spugna
contenuta nel serbatoio sono state
aggiunte tre pompe di benzina
ele riche: una pesca la benzina dal
serbatoio e la pompa nella nourice di
2.0 lt, in modo tale che le altre due
pompe, che possono operare singo‐
larmente oppure insieme a supporto
una dell’altra in caso di problemi, tro‐
vino sempre benzina da inviare al
motore.
Tu e sono collegate a relè, per
scongiurare il surriscaldamento degli
interru ori.
Al loro fianco, sempre so o la para a
an fiamma, sono posiziona altri tre
relè: uno posto tra il motorino di
avviamento e il pulsante di avvia‐
mento, per evitare che il primo so o
sforzo possa sovraccaricare il
pulsante, un altro serve l’interru ore
che dà conta o al quadro, oltre allo
staccaba eria obbligatorio per rego‐
lamento, mentre il terzo serve le luci,
sia posizione che anabbaglian . Infi‐
ne è stata tolta la tradizionale vento‐
la di raffreddamento azionata
tramite cinghia dalla pompa
dell’acqua, sos tuita con una ele ro‐
ventola che può funzionare sia auto‐
ma camente, tramite impulso
inviato da un termostato apposita‐
mente tarato, oppure azionata ma‐
nualmente dal pilota.
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Impianto su misura
Per avere il corre o riscontro, sia durante la fase di proge azione sia man
mano che avanzava l’assemblaggio, Antonio “Scin lla “Parisi si è confrontato
con Gian Luigi Picchi, chiedendo più volte la sua presenza per verificare
“fisicamente” la corrispondenza pra ca di quanto ipo zzato, sia a livello
erogonomico per la disposizione dei comandi sia come le ura della
strumentazione. Un costante confronto iniziato ancora nella fase di restauro
della scocca, con strumen e interru ori applica alla plancia ancora grezza.
Invece della classica fila di strumen allinea sulla plancia, che però per
essere visualizza costringono il pilota a distogliere lo sguardo dalla pista, si è
preferito concentrare gli strumen di due funzioni principali, come il
manometro pressione olio e il termometro temperatura acqua, in posizione
centrale, nel vano circolare a sinistra di quello dov’è alloggiato il contagiri,
perfe amente in linea con la visuale. Sempre per limitare possibili distrazioni
al pilota causate dalla necessità di effe uare spesso la le ura degli strumen
per verificare la corre ezza dei valori, sono state applicate numerose spie di
allarme, le più “importan ” dire amente vicino al rela vo strumento, che
tramite l’accensione in caso di anomalie richiamano l’a enzione del pilota
indicandogli dire amente lo strumento da leggere. Tra le spie di allarme più
cri che, ovviamente quella della pressione olio di dimensioni eviden e
posta proprio in posizione centrale, e quella aggiun va del fuorigiri più
evidente rispe o a quella già presente all’interno dello strumento stesso.
Peraltro, il contagiri, insieme al termometro olio e al segnalatore del livello
carburante, pos in posizione centrale sulla plancia, sono gli unici strumen
ele ronici. So o di ques sono pos gli interru ori dedica all’avviamento
ve ura e alle tre pompe ele riche, mentre alla sinistra del pianto del volante
sono raggruppa quelli da u lizzare in caso di pioggia: gli interru ori di
a vazione dei tergicristalli e della ventola del riscaldamento per evitare
l’appannamento all’interno del parabrezza, oltre al pulsante di a vazione del
ge o di liquido detergente per la pulizia del parabrezza.
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realizzato da : Gianluca Mazzu o
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