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Published by dspina72, 2019-12-05 16:11:14

Scuola Secondaria di primo gradi "Curzi"

50 annni insieme

Scuola Secondaria
di Primo Grado “M. Curzi”

50 anni insieme



Introduzione

L a scuola Secondaria di primo grado “Mario Curzi” festeggia i suoi 50 anni,
un traguardo importante che non può non costituire uno stimolo, per
tutti coloro che ne hanno scritto la storia in qualità di alunni, docenti o
dirigenti, a ripercorrere le vicende passate e ricostruirne la fisionomia, indagan-
do tra atti amministrativi, vecchie fotografie, ricordi personali, articoli di giornale.

E’ questo il senso della presente pubblicazione, pensata come raccolta di do-
cumenti, notizie e contributi molteplici perché ciascun lettore possa trovarvi
sia una sintesi cronologica degli eventi scolastici più rilevanti, sia un focus sui
percorsi di qualità dell’attività didattica ancora caratterizzanti la scuola, ma
anche, e non da ultimo, nomi, immagini, suggestioni che possano far rivivere
esperienze e momenti del passato.
La preside Vincenzina Isacco nel giugno del 1994, in occasione dei 25 anni
della scuola, pubblicava un prezioso annuario da cui sono state recuperate
alcune delle informazioni presenti in questo volume; è stato interessante sco-
prire quanto nel tempo la scuola sia cambiata, soprattutto dal punto di vista
della organizzazione logistica, passando da locali ricavati in tre piccoli appar-
tamenti siti al piano terra di un condominio in via Luciani, quando ancora si
chiamava “4a Scuola Media”, ai plessi di via Golgi ed Asiago, fino all’attuale
nuovo edificio ricco di aule luminose e ben attrezzate, oltre che di spazi labo-
ratoriali, in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il desiderio della nuova sede, che
per numerosi anni aveva animato l’intera comunità scolastica e già espresso
dal primo dirigente prof. Francesco Russo, è finalmente realizzato.
Restano di questi cinquanta anni una cultura scolastica diffusa ed una car-
rellata di progetti, proposte, successi, premiazioni; resta l’affetto di ex alunni
e docenti e di una comunità che sempre si è stretta vicino alla sua scuola,
presidio di cultura e garanzia di formazione efficace e innovativa per gli allievi.
Nel ringraziare gli alunni e le famiglie per la fiducia che ci riservano, i docenti e
tutto il personale per l’impegno e l’attaccamento mostrato verso questa real-
tà scolastica, l’amministrazione comunale per il supporto fattivo, auspico che
la Scuola Secondaria di 1° grado “M. Curzi” possa continuare a distinguersi nel
territorio per la capacità di sviluppare i talenti di tutti i nostri giovani, portan-
doli a costruire con competenza e consapevolezza il proprio futuro.

San Benedetto del Tronto, li 6 dicembre 2019

Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Laura D’Ignazi

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I l traguardo dei cinquant’anni raggiunto dalla Scuola Secondaria di pri-
mo grado “Mario Curzi” rappresenta un momento importante per la co-
munità sambenedettese. La scuola vive, interpreta e orienta le istanze
di una collettività, incarnando l’ insostituibile presidio di cultura e di valori
condivisi.
La scuola come agenzia intenzionalmente preposta alla formazione dei cit-
tadini del futuro ha il compito di interagire con i cambiamenti, di stare al
passo con i tempi mostrandosi un cantiere permanente in cui tutti i soggetti
che vi operano mettono a disposizione le proprie competenze e ricchezze
intangibili per condividere i migliori risultati, per accogliere e trasformare i
disagi in positività, per valorizzare le potenzialità poliedriche delle giovani ge-
nerazioni che non sono semplicemente in transito, ma vi crescono e costrui-
scono le basi per la piena realizzazione della loro personalità, trasformandosi
da bambini a giovani protesi verso il futuro.
Il microcosmo policromo che è la scuola di oggi, aperta al mondo con tutte le
sue sfaccettature, anche con le inevitabili criticità deve stagliarsi fieramente
come pilastro su cui appoggiare la migliore società di domani.
È con molto orgoglio che partecipo a questo anniversario, pietra miliare di un
cammino di sviluppo del nostro territorio.

Il Dirigente USR Marche Ufficio IV
Luca Pasqualini

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R accontare i 50 anni di vita della scuola Media “Curzi” vuol dire raccon-
tare gli anni dello sviluppo impetuoso che, parallelamente a quanto
accadeva nel resto d’Italia, ha caratterizzato San Benedetto dagli anni
‘60 in poi: una città sino a quel momento votata prevalentemente all’attività
di pesca, in pochi anni vede trasformare la propria identità in centro di attra-
zione di un vasto comprensorio a cavallo di due Regioni con la conseguenza
di un rapido e progressivo allargamento del tessuto urbano dall’Albula verso
sud.
Con le case e i palazzi nascono i servizi, e quella che nasce come sede sco-
lastica distaccata diventa realtà autonoma che acquisisce, anno dopo anno,
studenti e prestigio e, finalmente, anche una sede unica, il grande edificio di
piazza Dalla Chiesa prima destinato a palazzo di giustizia. Nella storia di que-
sta scuola si riflette dunque la storia della città, un corpo vivo che, sviluppan-
dosi, ha inevitabilmente sofferto ma che non ha mai rinunciato ad arricchirsi
di proposte educative e indirizzi didattici di qualità grazie a dirigenti, corpo
docente e personale non docente sempre all’altezza di un’istituzione di alto
livello.
La “Curzi” taglia dunque il traguardo del mezzo secolo di vita consapevole
della tanta strada fatta ma anche della necessità di rispondere adeguata-
mente alle attese delle famiglie.
Chi ci lavora sa bene che occorre impegnarsi per mantenere inalterata la
fama che la scuola si è conquistata. In questa quotidiana opera, l’Ammini-
strazione comunale sarà sempre al fianco della “Curzi”, consapevole che la
collaborazione tra istituzioni è fondamentale per assicurare agli studenti e
alle loro famiglie una scuola capace di offrire a ragazzi e ragazze strumenti
utili ad affrontare le sfide che la società contemporanea propone loro.

Il Sindaco
Pasqualino Piunti

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I n occasione dell’importante ricorrenza del 50° anniversario della “scuola
Curzi”, come è comunemente conosciuta a San Benedetto del Tronto
la scuola secondaria di 1° grado M. Curzi, ho volentieri raccolto l’invito a
scrivere una breve riflessione in merito.
Questa scuola, originariamente “di periferia”, nel corso dei decenni è divenu-
ta un punto centrale di riferimento per l’istruzione sambenedettese, attiran-
do studenti da altri quartieri cittadini ma anche da paesi limitrofi, perfino dal
vicino Abruzzo.
Pur non avendo frequentato questa scuola da alunno, mi sembra di cono-
scerla da sempre, attraverso i racconti di mia moglie, di molti miei molti ami-
ci che l’hanno frequentata, ma, soprattutto, attraverso la lunga e diretta co-
noscenza di una sua colonna portante, direi quasi costitutiva: il M° Salvatore
Pettini, poi divenuto suocero di mio fratello, che un grande ruolo ha avuto
nella diffusione in città dell’interesse per la musica, proprio attraverso l’ atti-
vità di insegnante nella sua amatissima scuola Curzi.
Oggi, dopo aver avuto due figli alunni di questa scuola ed essere stato eletto
per due volte membro del Consiglio d’Istituto, di cui tutt’ora sono orgogliosa-
mente presidente, posso dire di aver conosciuto direttamente l’attuale scuola
Curzi giungendo al convincimento che gli ingredienti del suo successo siano
sempre gli stessi: alunni interessati e partecipi, corpo docente d’eccellenza e
dirigenza assolutamente all’altezza del difficile compito di guidare uno degli
istituti di scuola secondaria di primo grado più importanti della Provincia e
dell’intera Regione.
Concludo questa mia brevissima riflessione formulando i migliori auguri di
buon lavoro ai ragazzi, ai loro bravi insegnanti, a tutti i collaboratori ed alla di-
rigente dott.ssa Laura D’Ignazi, con l’auspicio di proseguire il cammino, sulla
già tracciata strada di successo, per ancora tantissimi anni.

Il Presidente del Consiglio d’Istituto
Ing. Pierpaolo Petrone

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Un po’ di storia…

C ome tutti sanno, la scuola Media statale nasce in Italia grazie alla
Legge n. 1859 del 31.12.1962; in applicazione di quella legge al 1° ot-
tobre 1963 si istituiscono nel comune di San Benedetto del Tronto
tre scuola medie: la scuola “G. Sacconi”, la scuola “L. Gabrielli” e la scuola “L.
Cappella” di Porto d’Ascoli, con sezione staccata di via Luciani.
La storia della scuola Secondaria “M. Curzi” inizia invece ufficialmente il 13
maggio 1969, quando il Consiglio Comunale di San Benedetto del Tronto
ratifica all’unanimità la deliberazione della Giunta Municipale n. 37 del 23
gennaio 1969 relativa all’autonomia del plesso scolastico di via Luciani, stac-
candolo dalla scuola media “L. Cappella”.
La scelta era motivata dai seguenti fattori: veloce incremento degli iscritti
(la scuola infatti era cresciuta passando dai 137 alunni dell’anno scolastico
1964/65 ai 214 del 1968/69), importante sviluppo demografico della zona che
faceva ben sperare, intenzione di rendere più agevole agli alunni la frequen-
za scolastica grazie ad una nuova organizzazione logistica.
Come previsto dagli amministratori, la scuola, all’inizio chiamata “IV Scuola
Media”, continuò a crescere numericamente rappresentando un riferimen-
to importante per le famiglie rientrate a San Benedetto del Tronto dopo
anni di lavoro all’estero, per i nuclei familiari giovani o per quelli provenienti
per ragioni lavorative dai comuni limitrofi.
Il Collegio dei docenti il 21 gennaio 1970, sotto la presidenza del prof. France-
sco Russo, deliberò all’unanimità di voler intitolare questa nuova scuola alla
memoria dello scienziato sambenedettese Mario Curzi, famoso biologo e fi-
topatologo. Sia l’Amministrazione comunale che la Prefettura approvarono,
arrivò così la nota del Ministero della Pubblica Istruzione n. 4349 del 17 aprile
1970, con cui venne ufficializzata l’intitolazione.
Il 24 ottobre 1970 si svolse una bella cerimonia alla presenza di alunni, geni-
tori e cittadinanza tutta; partecipò anche la signora Ida Curzi, sorella dell’il-
lustre scienziato, che ringrazierà il corpo docente ed il preside con una signi-
ficativa lettera.
Le rinnovate necessità della scuola in termini di spazi e risorse portarono
in breve tempo l’amministrazione comunale a dedicare alla scuola ulteriori
spazi negli edifici via Golgi, di proprietà comunale, e di via Asiago, spazio
appositamente locato.
Nell’anno scolastico 1989/90, sotto la guida del dirigente Vincenzo Sga-
lippa, si concretizzò la fusione con la scuola Media “Gabrielli”, non ben
accolta dalla comunità scolastica tanto che nell’anno 1992 l’autonomia

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venne nuovamente riconosciuta alla Curzi dalla giustizia amministrativa.
Nell’anno 1999 le alterne vicende del mondo della scuola vedranno la scuola
“M. Curzi” di nuovo accorpata, questa volta alla scuola Media “L. Cappella”,
sotto la dirigenza del preside Nicola Miscia; successivamente, nell’anno sco-
lastico 2012/13, confluirà nell’Istituto Scolastico Comprensivo “Centro” per la
nuova programmazione della rete scolastica operata dall’Amministrazione
comunale a seguito della L. 111 del 15 luglio 2011, che stabiliva come non più
procrastinabile l’adeguamento alla L.97/94, norma istitutiva dei Comprensivi.
Così la scuola Curzi sarà parte di un organismo comprendente anche le scuo-
le dell’Infanzia Togliatti e Marchegiani e le scuole primarie Piacentini, Marche-
giani e Ragnola.
Negli ultimi anni sono stati tanti gli alunni che hanno affollato le aule, nume-
rosi i nuovi docenti, parecchi i dirigenti che si sono susseguiti alla guida della
scuola; tra gli eventi degni di attenzione è importante sicuramente ricordare
l’inaugurazione della palestra della scuola nel quartiere Marina di Sotto nel
marzo 2007 e l’istituzione del Corso ad Indirizzo Musicale, che dall’a.s. 2008/09
consentirà agli alunni di arricchire la loro preparazione scolastica con lo studio
di uno strumento, scegliendo tra pianoforte, violino, chitarra e clarinetto.
Infine, ma non sicuramente ultimo per importanza, l’evento atteso per anni
da tutta la comunità scolastica e auspicato da docenti e dirigenti: la realizza-
zione della nuova sede, situata in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa.
L’edificio, già sede della sezione staccata del Tribunale di Ascoli Piceno, si mo-
stra ampio e ben organizzato, ricco di aule e di laboratori, adattissimo alle esi-
genze delle giovani generazioni. La cerimonia di inaugurazione, svoltasi il 14
settembre del 2015 alla presenza delle autorità civili e militari, ha festeggiato
lo spostamento nella nuova sede delle prime 10 classi provenienti da via Asia-
go, seguite nell’anno scolastico successivo dalle ulteriori 14 classi del plesso di
via Golgi.
Nell’anno scolastico 2017/18 anche gli uffici di segreteria, precedentemente
situati al primo piano della scuola primaria “A. Marchegiani” facente parte
dell’IC “Centro” hanno trovato accoglienza al piano terra dello stesso stabile di
piazza Dalla Chiesa, nell’ala nord, decretando la riorganizzazione definitiva e
completa della struttura.
L’Istituto Comprensivo “Centro”, inizialmente formato da circa 1400 alunni, ha
raggiunto nell’a.s. corrente il numero record di 1800 alunni circa, risultando il
primo Comprensivo della regione Marche (e il secondo Istituto della regione,
se consideriamo anche gli Istituti Superiori) per numero complessivo di allievi.
L’incremento ha riguardato in particolare la scuola “M. Curzi”, passata da 454
alunni nel 2012 a 607 nell’anno in corso, ed è stato determinato sia dall’attratti-
va del nuovo edificio sia dall’offerta formativa innovativa, ricca e di qualità, che

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ha sempre contraddistinto questa scuola e che le famiglie hanno mostrato di
apprezzare negli anni.

Autonomia della Scuola Media di via Luciani:
nasce la 4a Scuola Media Statale a San Benedetto del Tronto

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La 4a Scuola Media Statale viene intitolata a Mario Curzi

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Alcune notizie sullo scienziato sambenedettese Mario Curzi

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Istituzione del Corso ad Indirizzo Musicale
presso la Scuola Media Cappella - Curzi

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La Scuola Secondaria “M. Curzi” entra a far parte del
neo costituito Istituto Scolastico Comprensivo “Centro”

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Un logo per l’ISC Centro

L ’Istituto Scolastico Comprensivo “Centro” ha il suo logo. L’elaborato
grafico è stato scelto nell’ambito di un concorso interno indetto dal
Dirigente Scolastico e rivolto agli alunni delle classi terze della scuola
secondaria 1° grado “Curzi”.
Un’apposita commissione ha valutato 25 lavori di gruppo realizzati dagli
alunni e coordinati dai professori di arte Cichetti e Malaspina. Tecnicamen-
te convalidato nella versione definitiva dal grafico Erika Traini, componente
della commissione di valutazione, è risultato vincitore l’elaborato realizzato
dagli alunni Agrati Andrea, Belleggia Veronica, Collini Francesca, Galetti Gia-
como, Tamburrini Ludovica della 3^ C.
Ai vincitori è andato un premio individuale di euro 30,00 spendibile in libri.
Il logo mostra come figura principale il mare, di blu intenso e connotato con
un pentagramma, sul quale galleggiano tre lampare di differenti dimensioni
a rappresentare i tre ordini di scuola che costituiscono l’Istituto Comprensivo
ma anche a simboleggiare l’antica tradizione storica della pesca sambene-
dettese.
Apre la “I” di istituto con una matita, oggetto simbolico per eccellenza della
scuola, e spicca la chiave di violino che evidenzia nella parte bianca la “C”
di comprensivo ad indirizzo musicale, come ordinamento scolastico unico
e specifico nel territorio. Il verde e il blu come colori dominanti richiamano
l’impegno della scuola in ambito ambientale. Sullo sfondo un sole che sorge,
preziosa fonte di energia rinnovabile, la gioia di un nuovo giorno, la speranza
di un futuro migliore.

Tratto da BUM, Giugno 2013

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I vecchi edifici

Plesso di via Golgi

Plesso di via Asiago

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La nuova sede di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa

LA SCUOLA “CURZI” è ora completa

Inaugurato anche l’ultimo
stralcio dei lavori che
ha consentito il totale
trasferimento

nell’ex palazzo di giustizia

Una visita agli spazi del piano terra (dove ci sono aule per i bisogni speciali,
per la musica, per le attività amministrative) e poi al secondo piano, con
le classi già in attività negli spazi appena restaurati: così è iniziata il 15
settembre, primo giorno di scuola, la cerimonia di inaugurazione dei nuo-
vi locali della scuola “Mario Curzi”, nell’ex palazzo di giustizia, che, con
l’inizio dell’anno 2016/2017, è ora riunita in un unico plesso. A guidare la
visita la dirigente dell’I.S.C. Centro Laura d’Ignazi che ha accompagnato
tutte le autorità civili e militari intervenute prima di accoglierle nell’aula
magna dove si è svolta la cerimonia inaugurale. Dopo l’inaugurazione, un
anno fa, del piano primo e terra lato ovest, ora tutte le classi della “Mario
Curzi” sono accolte nella nuova sede, e questo anche grazie all’ultimazione
a tempo di record dei lavori, conclusi con quasi due mesi di anticipo di
rispetto ai tempi contrattuali imposti alla ditta appaltatrice, la Elettro Stella
srl di Monsampolo del Tronto, che ha vinto la gara con un ribasso di oltre il
41% rispetto all’importo a base d’asta. Il secondo piano della “Mario Curzi”
accoglie dodici aule e tre blocchi di servizi; tutti locali ovviamente sono
stati adeguati agli standard dell’edilizia scolastica mentre l’adeguamento
strutturale alle norme antisismiche fu eseguito con la prima fase dei lavori
del 2015. Il secondo piano ospita anche un’aula magna da 160 posti. Una
curiosità: per l’aula magna è stato recuperato e adattato un grande tavolo in
ciliegio lungo ben 4,80 metri che fu costruito su misura per la sala delle udi-
enze del tribunale. Rispetto al progetto originario, questa seconda fase dei
lavori ha vissuto un adeguamento “in corsa”, quando cioè pochi mesi fa la
scuola ha manifestato le necessità, sulla base delle iscrizioni ricevute, di avere tre classi in più. E’ stato quindi necessario
aggiungere una serie di lavori: per fare spazio alle nuove aule richieste, sono stati trasformati due locali al piano terra,
in precedenza destinati ad archivi del tribunale (che hanno trovato una diversa collocazione sempre all’interno dell’ed-
ificio), per destinarli a laboratorio e archivio; altri tre locali, sempre al piano terra, sono stati adeguati per ospitare un
ulteriore laboratorio, un’aula per il sostegno ai disabili ed un bagno. Le tre aule in più hanno imposto anche la necessità
di prevedere ulteriori uscite di sicurezza e l’ampliamento dell’uscita sul lato est dell’edificio.

B.U.M. 10
OTTOBRE ‘16

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La scuola
nel ricordo dei dirigenti…

Dirigenti scolastici della Scuola Media Curzi
dal 1969 ad oggi

1969 - 1989

Francesco Russo

1989 – 1990

Vincenzo Sgalippa

1990 – 1995

Vincenzina Isacco

1995 – 1999

Silvana Giordano

1999 – 2004

Nicola Miscia

2004 – 2012

Vincenza Cipriani

2012 – 2014

Stefania Marini

dal 2014

Laura D’Ignazi

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E ra il 1995, quando fui trasferita come preside alla Curzi di San Benedet-
to del Tronto, rimanendone alla guida fino al 1999, proprio nel cuore
degli anni della Riforma della scuola ispirata ai principi del decentra-
mento e della sussidiarietà. La Conferenza nazionale sulla scuola, criticando i
risultati del sistema scolastico, aveva preteso che ormai esso fosse «servizio»,
dovendo rispondere dell’uso efficiente ed efficace delle risorse assegnate.
Era nata per la scuola la prima Carta dei servizi che intendeva chiarire ai ge-
nitori, e ai cittadini in generale, con trasparenza ed onestà, tutte le attività e
le strategie che venivano messe in atto, per il miglioramento del processo di
istruzione e di formazione degli studenti.
Conseguentemente tutte le energie del territorio, quelle educative ma an-
che quelle politiche ed amministrative dovevano diventare sinergiche, colla-
borando secondo il principio della sussidiarietà.
L’impegno era notevole, ma stimolante e pieno di promesse.
Avevo trovato nella scuola professionalità di alto profilo, pronte a mettere in
moto un nuovo progetto culturale che desse ai propri alunni opportunità di
crescita.
E così iniziò un periodo di alacre lavoro, intenso e spesso faticoso, ma sem-
pre segnato dalla creatività e dalla voglia di fare di tutti noI, che sentivamo
di avere un’unica identità nel lavoro, quella dell’istituto, che in quegli anni è
cresciuto nel progetto, negli stimoli culturali ma anche nei rapporti umani e
nel piacere riscoperto del dare qualità per ricevere soddisfazione.
Quando, a conclusione dell’anno 1999, fui costretta a lasciare la scuola per un
precoce processo di razionalizzazione che ridusse le scuole medie di SBT da
cinque a tre, con grande commozione, affetto e riconoscenza, ringraziai tutti,
docenti, Ata e collaboratori scolastici, che avevano consentito che un sogno
diventasse realtà, portando la scuola Curzi a livelli elevati di modernità, ac-
cendendo un dinamismo evolutivo che è l’antenato della Curzi di oggi: una
istituzione di valore.
Quegli anni meravigliosi sono incisi a lettere d’oro nella mia mente e nel mio
cuore, come i nomi di tutti coloro che ne sono stati protagonisti e a cui anco-
ra oggi sento il dovere di dire GRAZIE.

Silvana Giordano

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S ono stata dirigente scolastica della scuola “Cappella-Curzi” da set-
tembre 2004 ad agosto 2012, in un momento delicato perché la co-
munità era ancora colpita dalla prematura scomparsa dell’amato
preside Miscia.
Grazie alla collaborazione di tutti la scuola riprese a lavorare alacremente;
in particolare il plesso “M. Curzi” si distingueva per un corpo docente uni-
to, prodigo di attenzioni nei confronti di ogni singolo alunno, ciascuno era
infatti supportato e aiutato perché potesse raggiungere il miglior esito for-
mativo possibile.
Tante erano le iniziative importanti: i corsi di lingue, di teatro e cinema, i
viaggi di istruzione all’estero, la partecipazione a concorsi a carattere na-
zionale.
Fiore all’occhiello dell’offerta formativa diventò in quegli anni il corso ad
Indirizzo musicale, istituito nell’anno scolastico 2008/09 dall’Ufficio Scola-
stico Regionale per le Marche su richiesta del collegio dei docenti che aveva
deliberato di attivare gli strumenti: pianoforte, clarinetto, chitarra e violino.
Il corso era molto apprezzato dall’utenza, tanto che le iscrizioni superavano
ogni anno le possibilità di accoglienza. Inoltre i concerti di Natale e di fine
anno incantavano l’intera cittadinanza, in un contesto che in realtà si era
già distinto per la eccellente qualità della formazione musicale.
Il corso costituiva inoltre per gli alunni una valida opportunità culturale,
anche i fini dell’orientamento.
Dopo il pensionamento ho continuato a seguire gli eventi e i concerti della
Curzi, ritrovando con piacere docenti e personale ata a cui desidero anco-
ra esprimere ringraziamento, stima ed apprezzamento per il lavoro serio
e qualificato che offrono e che continua ad arricchire tutta la comunità di
appartenenza.

Vincenza Cipriani

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C ome Dirigente scolastico ho avuto modo di conoscere la realtà della
scuola media Curzi nel 1998 per aver svolto l’incarico di Presidente di
commissione di esame di terza media e già allora ho potuto apprez-
zare l’alta professionalità dei docenti e il valore dell’organizzazione didattica
di una scuola ben attestata sul territorio…..da allora sono trascorsi tanti anni e
i nostri percorsi si sono incontrati di nuovo. Nell’a.s. 2012/13, infatti, furono isti-
tuiti a San Benedetto del Tronto, tre istituti comprensivi ed io, già Dirigente
da nove anni del 3ˆ Circolo didattico, sono stata incaricata di rappresentare
una nuova realtà scolastica che comprenderà tutti I plessi di scuola infanzia
e primaria della già Direzione didattica 3^Circolo e la scuola sec. di primo
grado Mario Curzi per un totale di circa 1600 alunni. Nasce così l’ISC Centro.

Una sfida non facile e non sempre compresa anche dagli stessi operatori (un
unico Dirigente, un unico Collegio docenti, un unico Consiglio di Istituto, un
curricolo verticale da costruire). Nella convinzione che la “collegialità” può
essere il motore propulsore o l’ostacolo insormontabile per qualsiasi cam-
biamento, ricordo ancora il faticoso, complesso, ma intrigante e stimolante
lavoro di approfondimento pedagogico-curriculare portato avanti con I do-
centi, nei due anni scolastici che mi hanno visto Dirigente all’ ISC Centro. Un
lavoro che mi ha aiutato a scoprire l’intimo legame tra “progettazione ed
uso ottimale delle risorse umane, finanziarie e materiali”. La riorganizzazio-
ne dell’intero ciclo di base ha consentito ai docenti dei vari ordini di scuola,
un’efficace “contaminazione” anche per l’utilizzo integrato e flessibile delle
risorse professionali, che l’istituto comprensivo rendeva possibile. Se il futu-
ro è già nel presente, l’istituto comprensivo ha rappresentato “un laborato-
rio per l’innovazione”. Ricordo con piacere i percorsi musicali realizzati alla
scuola primaria con la nascita del coro integrato all’orchestra dell’indirizzo
musicale, per i bellissimi concerti di Natale e fine anno. Tra questi come non
ricordare il concerto di giugno 2014 al Concordia con l’emozionante diretta
telefonica del maestro Giovanni Allevi e la magica esecuzione dell’Inno delle
Marche a cura dei docenti e degli studenti….quante emozioni!!!!
I docenti della scuola Curzi si sono coinvolti in tante iniziative e in sfide con-
corsuali alte e a giugno 2013 è arrivato il primo premio del concorso nazionale
“Gren cross” con il cortometraggio “la Fontana”e il ricevimento al Quirinale
per la premiazione nelle mani del Presidente Napolitano…con noi anche i
pluripremiati alunni della scuola d’infanzia Togliatti, vincitori nella propria se-
zione. L’obiettivo principale rimaneva la costruzione di una nuova identità di
Istituto, di un clima organizzativo che rafforzasse il senso di appartenenza.
Nasce così, tra le tante azioni, la promozione di un concorso destinato agli
alunni della scuola Curzi per la creazione di un logo che connotasse la pre-
senza dei tre ordini di scuola, la specificità del territorio e la presenza dell’in-

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dirizzo musicale. Oggi tutti riconoscono l’ISC Centro e lo identificano in quel
bellissimo cerchio che tutto racchiude e protegge, con la forza di un sole che
nasce. Lo stesso simbolo lo ritroviamo nelle felpe degli studenti della scuola
Curzi, frutto di una decisione combattuta, ma definita da un costruttivo con-
fronto in Collegio docenti e con le famiglie. Oggi quando incontro i ragazzi
con le felpe e poi, molti di loro, li accolgo al Liceo, negli anni successivi, penso
che, come Dirigente, sono stata privilegiata perché ho avuto la possibilità di
percorrere un tratto di “strada” con tante belle professionalità tra personale
docente e non docente, famiglie e colleghi e a tutti va il mio ringraziamento
e l’augurio per un proficuo lavoro educativo.
…..la storia continua e tante pagine sono ancora da scrivere.

Stefania Marini

Da sinistra: le dirigenti Vincenza Cipriani, Silvana Giordano e Stefania Marini
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Interviste e riflessioni di ex docenti
e personale amministrativo



Le domande degli alunni..

Per quanti anni ha insegnato alla Curzi?
E in quale plesso?

Quali sono state le attività che ha svolto in relazione al POF
nel periodo della sua permanenza a scuola?

Quanto si è differenziata la scuola tra i suoi primi anni di insegnamento
e gli ultimi?

C’era un senso di comunità oppure no?
Cosa ha voluto trasmettere ai suoi studenti

attraverso la sua attività didattica?
Com’era stare alla Curzi e come l’ha vista modificare nel tempo?

Si sentiva parte di una grande famiglia
o ha vissuto un ruolo marginale?
Cosa le manca della scuola?
Tempi, colleghi, alunni, genitori,

rapporto con la segreteria e la dirigenza….
Alcuni ricordi, uno piacevole ed uno triste

che le sono rimasti nel cuore.

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Risposte e riflessioni dei docenti

L a mia attività didattica, in qualità di insegnante di materie letterarie, è
iniziata nella Scuola Media “M.Curzi” nell’anno scolastico 1985/86 per
concludersi nell’anno scolastico 1998/99, dapprima nel corso A, poi nel
corso C in seguito agli eventi che sono sfociati nella fusione di suddetta Scuo-
la con la Scuola “Gabrielli”, fusione annullata più tardi grazie dal T.A.R Marche,
su ricorso proposto dai docenti della Scuola.

In quegli anni l’edificio scolastico si presentava frazionato in tre plessi, uno
centrale (via Golgi), gli altri due (in affitto) operanti parallelamente nelle im-
mediate vicinanze, che, nonostante tutto, date le ridotte dimensioni spaziali,
hanno pur stemperato l’aspetto autoritario, tipico spesso dell’ambiente sco-
lastico, favorendo rapporti meno formali, quasi familiari, tra docenti alunni e
genitori (ricordo con simpatia la cosiddetta “ sede del forno”).
Oggi constato con intima soddisfazione che finalmente la Scuola Curzi ha
acquisito un’unica e compatta struttura architettonica ubicata a breve di-
stanza dalla vecchia sede centrale, scopo per cui e docenti e genitori hanno
lottato ottenendo solo l’approvazione ed il finanziamento di un progetto di
un nuovo edificio scolastico gravitante sempre nella zona poi, purtroppo ac-
cantonato.
So che, dopo il mio pensionamento anticipato, nel corso degli anni successi-
vi, nel sistema scolastico si sono verificati cambiamenti sia a livello dirigen-
ziale, amministrativo, tecnologico, sia nella programmazione dei piani di la-
voro, ma, essendo rimasta ai margini delle innovazioni introdotte, non sono
in grado di esprimere pareri o giudizi in merito, neanche sul come esse siano
state recepite e attuate dalla Scuola.
Nel periodo della mia permanenza nel corso C, con alcuni docenti, fra cui la
prof.ssa Faraone e la prof.ssa Angelici, ho svolto attività teatrali curandone,
in perfetta armonia, l’ideazione e la stesura dei testi scritti (anche in dialetto
sambenedettese) in occasione delle feste natalizie, a volte del carnevale e
della chiusura dell’anno scolastico. Alle musiche provvedeva magistralmente
il prof. Pettini, ai balletti la prof.ssa Sciarra, agli scenari il prof. Urbani. Era-
no momenti effervescenti, vissuti in letizia sia dai docenti, sia dai genitori,
e soprattutto dagli alunni a cui si offriva, vincendo la ritrosia e la timidezza,
l’opportunità di esprimersi disinvoltura all’esterno del contesto scolastico e
di gestire, conoscendo meglio se stessi e gli altri, le emozioni e i sentimenti.
Li ricordo con affetto e nostalgia e sono motivo di dialogo negli sporadici in-
contri con genitori ed ex alunni.

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Un’altra attività di arricchimento dell’offerta formativa è stata “la costruzione”
e la relativa pubblicazione del libro “Il Tronto: ieri, oggi e domani”, (con rela-
tivo video commentato), in collaborazione con la prof.ssa Angelici, (corso D)
“superattiva e stimolante”, con cui ho agevolmente quasi sempre interagito,
anche in prospettiva di altre proposte educative.
L’obiettivo da raggiungere consisteva in particolar modo nel potenziamento
delle capacità di osservazione, di descrizione, di sintesi, di rielaborazione per
produrre, infine, testi personali e per addivenire, nel contempo, all’individua-
zione delle connessioni fra le varie discipline (unità del sapere). Senza ombra
di dubbio la realizzazione del libro sarà sempre vivo nei miei ricordi in quanto
ha messo a dura prova le energie soprattutto dei docenti coinvolti richieden-
do l’impiego di moltissime ore extra-curriculari.
La mia azione didattica, in vista delle future frequentazioni scolastiche, ha
sempre mirato, nell’ambito degli obiettivi cognitivi, ad accrescere il livello
culturale senza trascurare gli obiettivi educativi, che, a mio avviso, sono fon-
damentali perché alla base della formazione della personalità di ogni alunno.
Ho sempre insistito, pertanto, nel potenziamento del senso di responsabilità,
dell’impegno serio e proficuo, nella promozione del rispetto di sé e degli altri
(soprattutto del “diverso”), dell’ambiente vicino e lontano onde combattere il
bullismo e il vandalismo, disvalori che tuttora inficiano le norme della convi-
venza tra gli adolescenti.
I rapporti con altri membri dell’ambiente scolastico, data la mia innata predi-
sposizione alla socialità, sono stati tutti, generalmente, improntati sulla fidu-
cia, sulla cordialità e collaborazione, anche se non sempre tutti hanno dato
risposte adeguate, come del resto, di solito accade in ogni realtà lavorativa.

Prof.ssa Sofia Spina

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S ono Paola Barbizzi e sono stata una docente di Lettere della Scuola
Media “Curzi” per 15 anni.
All’inizio di questo percorso scolastico ho insegnato nei due plessi di
questa Scuola: Via Golgi e Via Asiago e poi solo nel secondo, nei due Corsi
bilingue: “A” e “C”,corso musicale.
Gli edifici non erano propriamente adeguati all’attività scolastica, soprattutto
quelli di Via Asiago ed erano carenti di aule idonee a svolgere attività diffe-
renziate, ma lo spazio “ristretto” dava modo di stringere relazioni più forti con
i colleghi e con gli alunni di tutte le classi.
Abbiamo svolto molte attività di arricchimento dell’offerta formativa: recupe-
ro, potenziamento, educazione alimentare, educazione alla salute, corso di
prevenzione sull’alcol e sul fumo, musical, giornalino, corso per il consegui-
mento del patentino, ecc
Tra noi docenti vi è stato sempre un bel rapporto di collaborazione, a volte di
confronto ma, soprattutto, di stima.
L’attività scolastica è stata molto impegnativa, anche perché la scuola, di
anno in anno, cresceva sempre di più, aumentavano gli alunni e di conse-
guenza le classi, ma veniva vissuta in un’atmosfera di serenità.
Gli alunni che ho incontrato nel mio percorso scolastico sono molti. Io ho cer-
cato di dare loro delle regole di vita per aiutarli a crescere oltre che insegnare
le mie materie.
Ho chiesto loro, oltre che un buon profitto, anche il conseguimento di: senso
di responsabilità, correttezza nei rapporti con i compagni e gli insegnanti,
educazione e rispetto.
Ho cercato di renderli autonomi, di far emergere le loro attitudini e di svilup-
pare in loro competenze e capacità di scelta, necessarie sia nella prosecuzio-
ne dell’attività scolastica che nella vita.

Prof.ssa Paola Barbizzi

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H o insegnato alla scuola Curzi dall’anno 1992 – 93 al 2008 – 2009 (anno
in cui ho concluso la mia carriera di docente con 40 anni di servi-
zio) sempre nel plesso di via Golgi. L’edificio aveva aule abbastan-
za adeguate ma, essendo piuttosto piccolo, non offriva ulteriori spazi di cui
poter usufruire; nell’insieme tuttavia la scuola si presentava accogliente ed
efficiente tanto da essere sempre molto richiesta da genitori e alunni.

Le attività di arricchimento dell’offerta formativa che ho svolto hanno riguar-
dato, oltre al recupero di alunni in difficoltà e all’insegnamento del Latino nel
pomeriggio per gli alunni di terza media, iniziative per l’ approfondimento
del programma e l’ integrazione per lo più organizzate in collaborazione con
i colleghi del Consiglio di classe:
- GIORNALINO annuale pluridisciplinare dal titolo “Controcorrente” per riflet-
tere su problematiche adolescenziali di attualità e sui valori più importanti
per crescere serenamente.
- GIORNALINI su argomenti riguardanti ambiente, alimentazione e salute
- Sviluppo di tematiche di attualità quali FUMO ALCOOL E DROGA, I MEZZI
DI COMUNICAZIONE MASSA E LA PUBBLICITA’, EDUCAZIONE CIVICA, AF-
FETTIVITA’ E SESSUALITA’.
- INIZIATIVE DI SOLIDARIETA’ :
Ricordo con piacere la FIERA DI PRIMAVERA organizzata quasi tutti gli anni
per la realizzazione di alcuni micro progetti proposti dall’A.M.U.(associazio-
ne per un mondo unito riconosciuta dal Ministero degli esteri ); coinvolgevo
anche altre classi con i rispettivi docenti e partecipavano volentieri anche i
genitori; gli alunni la preparavano e la vivevano con entusiasmo.
Le relazioni tra docenti, dal mio punto di vista, sono state positive con tutti.
Con i colleghi del Consiglio di classe si cercava anche di concordare iniziati-
ve comuni, ci si scambiavano idee e proposte per il bene degli alunni e ci si
confrontava con impegno per valutarli in modo più corretto possibile; il tutto
sempre con rispetto e stima reciproci.
Anche il rapporto con gli alunni lo ricordo in modo positivo. Ho sempre cer-
cato di creare serenità e armonia in classe curando le relazioni interpersonali.
Pur esigendo il rispetto delle regole e la disciplina, nello stesso tempo tenevo
molto conto delle fragilità dei ragazzi e delle loro aspettative.
Quasi sempre buono il rapporto con i genitori, molti dei quali ancora oggi
ringraziano me e gli altri docenti per le basi culturali e umane che hanno
visto nei loro figli e che sono servite loro per la prosecuzione degli studi o per
realizzarsi in altro modo.
Attraverso la mia attività didattica ho sempre cercato di sviluppare nei ra-
gazzi capacità e competenze e di trasmettere quei valori che ritenevo fon-
damentali per la loro formazione umana e per affrontare le varie sfide che

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avrebbero potuto incontrare nella loro crescita come l’amicizia, l’altruismo, la
pace, il rispetto dell’altro, l’accoglienza del diverso, la solidarietà, la giustizia,
l’onestà, la tolleranza…. Concludo con alcuni ringraziamenti affettuosi:
ai miei colleghi del Consiglio di classe che mi hanno affiancato in modo pro-
ficuo e collaborativo nella mia attività didattica, a tutti gli altri insegnanti sim-
patici e cordiali con cui ho condiviso questi anni indimenticabili nella scuola
Curzi, ai Presidi che ho avuto il piacere di conoscere e apprezzare per la loro
professionalità, al personale di segreteria e ai collaboratori scolastici che con
il loro servizio e la loro dedizione hanno contribuito a rendere “eccellente” la
scuola Curzi.

Prof.ssa Clara Mattioli

U n docente è “magister vitae”, ovunque. Ci sono però incontri e luoghi
che segnano per sempre. Ho insegnato alla Scuola Secondaria di I
Grado “Curzi” per 15 anni, concludendo in questa sede la mia carriera
nel 2010. Quanti ricordi!

Sempre vivo quello del fermento e dell’ansia che caratterizzavano la reda-
zione dei giornalini: ore di lavoro in classe e non solo, per dar forma a piccoli
pieghevoli che ad allievi e docenti sembravano capolavori di impegno e de-
dizione! Fortunatamente la tensione era alleviata dal supporto del Consiglio
di Classe e, in particolare, della professoressa Giuliana Acciarri, valida collabo-
ratrice nella realizzazione di opuscoli su tematiche ambientali.
I colleghi sono sempre stati punto di riferimento e confronto in ogni avven-
tura: sinergia d’intenti per il bene degli allievi, al di là di divergenze ed accese
discussioni, sempre nel rispetto reciproco. I volti degli alunni mi accompa-
gnano ancora…ho insegnato loro conoscenze e competenze: italiano, storia,
geografia, ma ho cercato anche di coinvolgerli in un progetto più grande, un
progetto di vita! SOLIDARIETA’…AMBIENTE…LEGALITA’…ho gettato il seme di
quei valori che rendono cittadini autentici, “uomini”.
Spero di aver lasciato un segno, una scia che ciascuno di loro abbia scelto di
seguire e mantenere viva nel rispetto degli altri e dell’ambiente.
Un vero maestro di vita è colui che permette al gabbiano Livingston che c’è
in ogni ragazzo di spiccare il volo: “i bambini nascono con le ali e gli inse-
gnanti insegnano loro a volare”!
La speranza è che in quel volo ci siano idee, valori, obiettivi che ho cercato
caparbiamente di trasmettere…la speranza è di essere stata realmente un
buon “magister vitae”!

Prof.ssa Adele De Angelis

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D al 1982 al 2009, con un breve intervallo presso la Scuola M. “Leopar-
di” di Grottammare, ho insegnato nel corso C nella sede di Via Golgi.
Dopo il rientro da Grottammare, ho insegnato nel corso E. L’edificio
ha sempre presentato problemi relativi alla carenza di spazi.
Ricordo con piacere le diverse attività che hanno riguardato le “Educazioni”
svolte in maniera pluridisciplinare con il supporto di esperti:
• Educazione alla salute (Nozioni d’igiene- educazione alimentare- Educazio-
ne alla sessualità prevenzione alcool e droga);
• Educazione alla legalità e alla convivenza civile;
• Educazione ambientale;
• Educazione stradale
L’Educazione Civica costituiva la cornice della sopra indicate attività. Per
il potenziamento della lingua tedesca, gli allievi del corso E (la classe era
bilingue: un gruppo seguiva l’insegnamento di Inglese e l’altro l’insegna-
mento di Tedesco) hanno effettuato visite didattiche a città come Sali-
sburgo, Monaco e Friburgo; con gli allievi di quest’ultima città c’è stata
una fattiva collaborazione educativa conclusasi con uno scambio di ospi-
talità.
Da non dimenticare tra le varie visita didattiche a siti e città italiane, la si-
gnificativa e commovente visita al campo di concentramento di Dachau.
A mio giudizio, i maggiori cambiamenti si sono registrati nei rapporti
Scuola-Famiglia;
Le relazioni tra docenti erano cordiali e collaborative; con gli alunni c’è
sempre stato dialogo costruttivo e, talvolta, vivace.
Il mio lavoro educativo era finalizzato al raggiungimento di obiettivi, gra-
duati nel triennio, quali: conoscenza e rispetto di sé, rispetto degli altri,
delle cose e dell’ambiente, impegno serio e continuo per acquisire un va-
lido metodo di studio, senso critico e consapevolezza che “il Sapere ed il
saper fare” costituiscono il bagaglio formativo per la vita futura.

Prof.ssa Silvana Viviani

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H o insegnato alla Scuola Media “M. Curzi” dal 1978 al 2007. Titolare di
Materie Letterarie, mi viene assegnata in questa scuola la cattedra
di sostegno, essendo una insegnante in possesso della specializ-
zazione per l’insegnamento agli alunni con difficoltà psico-fisiche. Con la
legge n°517 del 1977 venivano soppresse le classi differenziali e gli alunni
diversamente abili erano inseriti nelle classi normali della scuola dell’obbli-
go. Sono stata le prima insegnante di sostegno di questa scuola, una delle
dodici di tutta la provincia di Ascoli Piceno. Le scuole in genere non erano
preparate a questa nuova realtà e in molte si registrava una certa diffidenza
e poca collaborazione.

Arrivata alla Scuola Media “M. Curzi” ho trovato una grande disponibilità
dall’allora Preside Prof. Francesco Russo, dotato di grande umanità e dall’in-
tero Consiglio di Classe che hanno dimostrato subito un’accoglienza totale
sia dell’alunno diversamente abile che dell’insegnante di sostegno. E’ dove-
roso ricordare da parte mia, con grande stima e affetto, le prof.sse Alberta
Tallarini, Teresa Talamè, Silvana Amoroso che oggi non sono più tra noi e le
prof.sse Antonietta Pellei, Paola Marconi, Antonietta Amabili, Anna Sciarra,
con le quali conservo attualmente ottimi rapporti di amicizia.
Ho affrontato all’inizio questo lavoro, non privo di difficoltà, anche per man-
canza di sussidi didattici e di strutture (non esistevano computer, portavo
con me una macchina da scrivere portatile), ma con grinta e con l’obiettivo
di valorizzare nei miei alunni le loro potenzialità individuali e capacità resi-
due. Da questo lavoro, che mi ha arricchito psicologicamente, ho ricevuto
soddisfazione e manifestazioni di gratitudine da alunni e genitori.
Nel 1997 sono stata nominata nelle classi curricolari, nel corso bilingue in-
glese-tedesco e ho sperimentato un tipo di insegnamento altrettanto po-
sitivo. Tra le attività curricolari dell’offerta formativa ricordo con piacere la
partecipazione al Progetto di Educazione alla Legalità realizzato dalla no-
stra Scuola insieme alla Scuola “Cappella” di Porto d’Ascoli e “Allegretti” di
Centobuchi.
Approfondimenti culturali e incontri con giudici, Dott. Colombo e Dott.
Manfredi, procuratore della Repubblica, Dott. Picardi, comandante dei Ca-
rabinieri Cap. Ricciardi, hanno interessato e arricchito culturalmente gli
alunni e hanno avuto come obiettivo il raggiungimento di un corretto com-
portamento nella scuola e nella società.
Con l’Educazione Ambientale ci siamo posti come insegnanti l’obiettivo di
conoscere in modo approfondito e pluridisciplinare il territorio e in partico-
lare la città di San Benedetto del Tronto. E’ stato ideato e prodotto un cd dal
titolo “Guida turistica multimediale”, non solo in lingua italiana, ma anche
in Inglese e Tedesco.

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E’ stato possibile coordinare questo lavoro grazie all’intraprendenza degli
alunni e all’ottima collaborazione dei docenti dell’allora corso E.
Attraverso questa attività didattica abbiamo voluto trasmettere agli stu-
denti l’interesse per l’ambiente e la sua salvaguardia.

Prof.ssa Marisa Voltattorni

S ono molto contenta che i “miei” ragazzi della 3^ A e 3^ G abbiano pen-
sato anche a me per questo ricordo in occasione del 50° della Scuola
sec. “Curzi”
Penso spesso alle mie due terze classi, la 3^ A e 3^ G. Ricordo le lezioni in
entrambe e le ore che “volavano” con loro. Mi chiedo spesso come si trovano
i miei alunni in 3^ media ed anche come vanno le cose dei singoli ragazzi e
ragazze, dei quali ricordo molto bene anche i caratteri e, appena posso, chie-
do sempre loro notizie anche se con molti ci teniamo in contatto sui social.
Dopo più di quaranta anni di insegnamento devo dire che il tempo libero
che ora ho mi rende davvero felice, ma è bello ogni tanto ripensare alla mia
“scuola” e a tutte le sue componenti che mi hanno permesso di concludere
la mia carriera con soddisfazione, allegria e orgogliosa di aver fatto parte di
un team affiatato e professionale. Parteciperei ancora volentieri ai concerti di
Natale e fine anno scolastico con il fantastico coro dell’ISC, ma verrò comun-
que ad ascoltarvi da spettatrice.
Il ricordo più bello è quello della “crescita” personale di ogni alunno (in par-
ticolare ne ricordo 3-4 che hanno fatto quasi un miracolo!) per il Concertia-
mo dello scorso anno scolastico. La motivazione, l’entusiasmo, l’impegno, la
soddisfazione e l’autostima che ho potuto constatare negli occhi dei miei
ragazzi durante le lezioni, fino a dopo il concerto, non le dimenticherò mai e
resteranno per sempre nel mio cuore, così come l’orgoglio dei loro genitori
nel vederli ed ascoltarli da spettatori. Di ricordi tristi, per fortuna, non ne ho
e, come promesso a tutte e due le mie terze (3^A e 3^G), verrò ad assistere
alle loro esibizioni in programma e tiferò per loro anche per un buon esame
finale di licenza media.
Un caro saluto a tutti, buon anno scolastico e un ringraziamento di cuore alla
dirigente prof.ssa D’Ignazi per questa bella iniziativa che mi ha permesso di
sentirmi ancora parte del “mio ISC Curzi”.

Prof.ssa Franca Cecchini

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H o insegnato circa ventiquattro anni nella scuola media Curzi. Sono
entrata che ero una giovane docente e sono uscita che ero diventata
una docente anziana.
Quando sono arrivata la scuola Curzi era unita alla scuola media Gabrielli. Gli
amici e i familiari mi dicevano che era una scuola di periferia, piccola, quasi
in estinzione.
I primi anni ho insegnato nel plesso in via Asiago. Mi sono subito trovata bene
con i colleghi, con i ragazzi e nell’ambiente che avevo trovato.
Ogni anno, però, avendo l’abilitazione per le superiori, chiedevo il passaggio
di cattedra.
Sono passata poi nella sede in via Golgi e assegnata alla sezione B, sezione bi-
lingue (Inglese-Tedesco, inizialmente sperimentale). In questa sezione sono
rimasta, contenta e soddisfatta, fino alla fine.
La scuola Curzi, intanto, ogni anno diventava sempre più grande e cresceva
anche in notorietà e stima. Nelle mie classi, infatti, ho avuto ragazzi che pro-
venivano dai paesi vicini: Martinsicuro, Acquaviva, Centobuchi.
Spesso ho la fortuna di incontrare ex alunni che sono diventati noti professio-
nisti ed alcuni hanno raggiunto anche mete molto ambite.
Ho svolto tante attività extracurriculari ma quelle che più frequentemente
mi ritornano alla mente sono la realizzazione di alcuni giornalini su temati-
che ambientali e l’allestimento di un giardino delle piante officinali nell’area
verde antistante il Liceo Classico.
Quanto entusiasmo quando, con la collega di lettere Adele De Angelis, met-
temmo a dimora le piantine!
Ricordo che al centro di alcune aiuole piantammo l’Aloe, una pianta a quei
tempi quasi sconosciuta. Negli ultimi anni la scuola Curzi è stata trasferita
nell’edificio che era sede della pretura.
Ho lasciato, quindi, una scuola, molto grande, moderna, dotata di laboratori
ben attrezzati e con uno splendido giardino intorno.
Durante il mio lungo percorso scolastico tanti sono stati i cambiamenti a cui
ho assistito. Dalla calcolatrice si è passati al computer e al tablet; dal registro
cartaceo a quello elettronico; dai lunghi giudizi scritti manualmente alle let-
tere maiuscole dell’alfabeto, dalle prove Invalsi cartacee a quelle on line.
E’ cambiata la società, è cambiata la scuola ed è cambiato il modo di appren-
dere dei ragazzi ma sempre intatti sono rimasti l’entusiasmo e l’amore per la
professione scelta.
Sono andata via portandomi dietro un bagaglio di soddisfazioni, di gratifica-
zioni e di affetto che mi accompagnerà per tutto il resto della vita.

Prof.ssa Giuliana Acciarri

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H o insegnato alla Curzi dal 2001 al 2019, diciotto lunghi anni iniziati
quando la stessa era unita alla Cappella. Delle tante esperienze vis-
sute in queste due sedi, mi piace ricordarne tre in particolare: quella
in cui, morto il compianto Preside Miscia, ci ritrovammo in pratica ad auto-
gestire la Cappella per un anno scolastico; quella legata alle certificazioni lin-
guistiche, che ho curato per tutti i diciotto anni; quella dei viaggi d’istruzione
cui ho sempre partecipato spontaneamente e con entusiasmo.
Riguardo al primo, sperimentai come, in assenza di un D.S., l’appassionato
lavoro di gruppo e l’autentico spirito di squadra facciano miracoli. Riguardo
al secondo, conservo l’orgoglio di aver portato la Curzi a primeggiare fra tut-
te le scuole della provincia in quanto a numeri partecipativi e ad eccellenza
dei risultati. Riguardo al terzo, conservo gelosamente in archivio, accanto ai
reportages video e fotografici fatti liberamente a modo mio, alcuni resoconti
che, stimolati da quelle esperienze, hanno liberato la mia fantasia e arricchito
la mia modesta produzione di piccolo scrittore di provincia. Come regalo in
occasione del cinquantenario della nascita della Curzi, allego la mia eccen-
trica relazione, scritta in forma di diario ottocentesco a un amico, sulla gita
scolastica fatta in Val Venosta nel 2013 (vedi pag. 89). Credo che se ne trovino
di rado, redatte in questo modo, negli scaffali delle segreterie scolastiche e
che già solo per questo valga la pena di essere ricordata.

Prof. Gianfranco Galiè

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M i è stato chiesto di parlare della scuola media Curzi, ed “in primis”
se la scuola mi mancasse.

Cosa dire? Sono stata 30 anni in questa scuola, ed è stata per me
la mia seconda famiglia, ad essa ho dedicato gran parte del mio tempo, con
impegno, serietà e dedizione, dire che non mi manca è difficile anzi impos-
sibile.
Nella mia mente si accavallano tanti ricordi: ad iniziare dal mio primo in-
gresso nel lontano 1settembre 1986, dove mi fu assegnata una cattedra di
lingua inglese su posto di sostegno. In questa realtà ho avuto la fortuna di
incontrare la prof. Marisa Voltattorni che aveva dato,con la nuova riforma
per i ragazzi diversamente abili, un’impronta nuova attraverso una didattica
innovativa che valorizzava le potenzialità di ciascuno pur nella loro diversità.
Nel corso degli anni di insegnamento è stato un susseguirsi di dirigenti, col-
leghi e personale ATA. Ognuno di loro ha lasciato un ricordo: come non ri-
cordarsi della semplicità e della carica umana del preside Russo?, del modo
garbato, preparato e sensibile del preside Miscia? che purtroppo ci ha lascia-
to in età prematura.

Ricordi, ricordi, ricordi…

Per fortuna posso dire che nel corso della mia carriera la maggior parte sono
positivi, a partire dagli anni trascorsi nel plesso di via Asiago, dove la scuola
con le due sezioni complete era diventata una famiglia; corpo docente e
non,collaboravano alla buona riuscita della crescita dei ragazzi; le gite di 3 o
5 giorni in Francia, con la storica prof. di francese Nordini Marilena e l’indi-
menticata prof. Orelli, con le quali trascorrevo nottate per arginare l’esube-
ranza dei ragazzi; il teatro, dove molti ragazzi, in difficoltà nella quotidianità
scolastica, riuscivano ad esprimere la propria potenzialità attraverso la reci-
tazione.
Ci sono stati anche degli episodi negativi come le risposte non sempre im-
mediate da parte di qualche dirigente, per cui a volte mi sono sentita poco
sostenuta nelle problematiche quotidiane.
Comunque il mio obiettivo è stato sempre lavorare CON i ragazzi PER i ra-
gazzi!!
Le dimostrazioni di affetto e stima ricevute da famiglie e alunni passati e
presenti a conclusione della mia carriera scolastica, mi hanno fatto capire
con grande emozione e soddisfazione che l’ obiettivo è stato raggiunto.
Nel mio bagaglio scolastico non potevano mancare i cambiamenti avvenuti
negli ultimi anni, come l’utilizzo del registro elettronico, che sicuramente ha
trovato “la mia forma mentis” in difficoltà.

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Ma ancora una volta ho sperimentato il grande spirito collaborativo che ha
sempre caratterizzato la scuola media Curzi e tutto si è semplificato con l’in-
tervento discreto e puntuale delle mie colleghe, in primis Claudia Torretta,
formatrice digitale, e Paola Amabilli. Nessuno comunque si è mai sottratto
di fronte a qualsiasi mia richiesta.
La collaborazione, del resto, con tutti i componenti del consiglio di classe è
stata l’arma vincente per affrontare e risolvere tutte le problematiche che i
ragazzi e con essi le famiglie hanno presentato nel corso di tutta la mia car-
riera scolastica, specie negli ultimi anni.

Prof.ssa Claudia Giudici

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Lettera ai miei alunni

N ote emozionanti di una storia scritta da voi.
La colonna sonora che accompagna i miei ricordi di insegnante di
Musica alla “Scuola Media Curzi” è un insieme di note, uniche e irri-
petibili: ognuna di esse rappresenta ciascuno di voi.
Ricordo l’ultimo concerto al Teatro Concordia, la vostra trepidazione, l’emozio-
ne, gli occhi pieni di gioia e stupore davanti alla platea traboccante di gente.
Eravate consapevoli di vivere un momento importante, frutto di lavoro serio
e al tempo stesso entusiasmante.
Ricordo l’impegno che traspariva in ogni attimo di quella serata memorabile
premiata da una interminabile standing ovation che vi lasciò increduli, felici
e accomunati da un forte senso di appartenenza.
Ricordo gli occhi lucidi dei genitori, la loro sorpresa, l’orgoglio…
Ricordo l’allegria e l’incontenibile emozione degli alunni più piccoli, quelli
delle Prime,nel loro“Concertino” finale, consapevoli di aver tanto stupito le
mamme, i papà, i nonni, gli amici e i professori.
Ricordo una moltitudine di visi, quelli degli oltre mille e duecento alunni dei
miei 21 anni di insegnamento della musica nella Scuola Media Curzi. Li ri-
cordo quando li incontro per strada quotidianamente e mi fermano, ormai
divenuti mamme e papà, colleghi, professionisti in tanti campi, musicisti per
diletto o per professione. E rispolvero nei miei ricordi i loro visi di ragazzi, mo-
menti di scuola, concerti, melodie…
Ho cercato di trasmettervi la passione per la musica, per la bellezza dei suoni
frutto di ricerca della perfezione, di concentrazione e di ascolto: la capacità
di sentire il “bello”.
Ho voluto educarvi al senso del rispetto.
Il rispetto di voi stessi nel far venire alla luce quel piccolo o grande “talento
nascosto” che ognuno ha;rispetto della musica perché il “far musica insie-
me”è un concentrato della società: tutti suonano parti diverse… tutti devono
tendere ad un bene comune che è al di sopra …l’Armonia.
Vi ringrazio, miei cari ex-allievi, di ieri e di oggi, per aver reso il mio lavoro così
speciale, motivante e gratificante.
Vi ringrazio per aver scritto queste note emozionanti della mia storia e di
quella della “Scuola Media Curzi”.

La vostra professoressa di Musica,

Giuseppina Palestini

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Gli insegnanti della Scuola Media Curzi e il preside Nicola Miscia
anno scolastico 2002 / 2003

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RISPOSTE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO

C iao, sono Ivana, ho lavorato alla Curzi come “bidella” per 25 anni. Del
mio lavoro mi piaceva tutto: spolverare, spazzare, lavare……ma soprat-
tutto mi è piaciuto molto stare con i ragazzi e condividere i loro pro-
blemi e le loro opinioni. Il rapporto con gli insegnanti è stato bellissimo. Ab-
biamo vissuto insieme momenti belli e momenti tristi. Eravamo una famiglia
unita. Li ricordo con molto affetto e con molto amore, saranno sempre nel
mio cuore.

Ivana Marafini Collaboratore scolastico

Q uanto ai ricordi, non posso fare a meno di menzionare la “mia” scuola
media “Mario Curzi”, dato che è lì che ho passato 20 anni della mia
vita. Ci sono stati momenti di grande fatica, uniti a momenti di gran-
de soddisfazione con la “mia” cara Preside Giordano, autorevole e severa, ma
di grande umanità. Penso di aver soddisfatto le esigenze di tutti i Prof., che
non sto ad elencare perché non vorrei tralasciare alcuno. Sono contenta con
queste righe di festeggiare un buon “50 anni” dell’istituto. Con nostalgia e
tanto affetto.

Paola Papetti Collaboratore scolastico

A NNO 1971!
Io, emozionatissima, quella mattina mi recavo in una scuola media
sorta nell’ancora verdeggiante campagna di San Benedetto del Tron-
to, zona sud. La mia storia, unita a quella della scuola media Curzi, iniziava!
Cominciava così il mio vero concreto percorso professionale, con l‘ incontro
con il primo Preside, un padre per me, Francesco Russo, “mitico”, per conclu-
dere con l’ultimo impeccabile Preside Nicola Miscia e fantastici compagni
lungo tutto il percorso: personale docente e non docenti, alunni che ricordo
sempre ancora con immenso affetto. Vorrei rivolgere un saluto speciale ai
cari colleghi: Maria Mecozzi, la mia prima segretaria; Enzo Troilo, il segretario
compianto, con cui ho passato più tempo lavorativo ed è stato il mio pig-
malione; Sandro Mori, l’applicato con cui ho condiviso tanti momenti e che
consideravo il “mio fratellone”; per ultimo, ma non meno importante, il mio
segretario Alfonso Pinto. Abbiamo vissuto sempre compatti le varie trasfor-
mazioni nel tempo, sempre orgogliosa di aver fatto parte per 36 anni di una
storia importante, quella della scuola media “Curzi”. Auguri scuola per il tuo
50mo anniversario, comprese le persone che ne fanno parte attualmente!!.

Rosalba Ottaviani Impiegata di segreteria
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I Macroprogetti caratterizzanti
l’offerta formativa


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