ORDINE DELLA MADRE DI DIO
ATTI
FOSCIANDORA 20 GIUGNO – 08 LUGLIO 2016
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CONVOCAZIONE PRELIMINARE
27 Giugno 2016 ore 9:00
Espletati secondo la nostra tradizioni gli Esercizi spirituali predicati dal giorno 21 giugno da
P. Amedeo Ferrari OFM Conv. in data odierna 27 giugno alle ore 9,00, il 111° Capitolo Generale
dell’Ordine della Madre di Dio muove i suoi passi con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta da
S. E. Mons. Italo Castellani Arcivescovo di Lucca presso il santuario di Maria SS. della Stella a
Migliano. Con parole cariche di speranza e con l’ammirazione per il dono del carisma di San Giovanni
Leonardi, il presule ha invitato i Padri capitolari: “A percorrere l’evangelico viaggio in compagnia
dello Spirito”. Al termine i Padri seguendo il libro dei Vangeli, condotti dal Padre Generale, hanno
raggiunto l’aula capitolare al Canto del Veni Creator. Dopo una breve sosta il Segretario Generale
secondo il nostro rituale, procede all’appello dei Vocale al 111° Capitolo Generale:
1. Rev. mo P. Francesco Petrillo, Rettore Generale
2. R. P. Rosario Piazzolla, Vicario Generale
3. R. P. Ignazio Miccolis, 2° Assistente
4. R. P. Innocenzo Santangelo, 3° Assistente Generale
5. R. P. Davide Carbonaro, 4° Assistente Generale e Segretario Generale
6. Rev.mo P. Vincenzo Molinaro, Amministratore Generale, ex Rettore Generale
7. R. P. Alejandro Abarca, Delegato del Chile
8. R. P. John Lourdu Rajan Modhutagam Delegato dell’India
9. R. P. James Methos, Delegato della Nigeria
10. R.P. Aiuto Domenico Vocale eletto
11. R.P. Antony Selvaraj Felix Antony Vocale eletto
12. R.P. Ani Kennet Vocale eletto
13. R.P. Arceu Guillermo Vocale eletto
14. R.P. Beno Vaz J. Philomin Vocale eletto
15. R.P. Carlos Méndez
16. R.P. González Javier Vocale eletto
17. R. P. Joseph William Jeyan Santhiyagu Vocale eletto
18. R.P. Murra Luigi; Vocale eletto
19. R.P. Onuoha Jude Vocale eletto
20. R. P. Piccolo Luigi Vocale eletto
21. R.P. Soris Nico Xavier Donathius Vocale eletto
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Compiuti i riti dell’assoluzione dalle censure e del giuramento di fedeltà del Padre Generale,
il Segretario ha letto l’Atto del Consiglio del 18 febbraio 2016 riguardante l’elezione dei partecipanti
al Capitolo con i suffraggi attribuiti ai singoli religiosi.
Il Padre Generale ha posto la domanda sulla legittimità del Capitolo, ed avendola ottenuta, il
Segretario Generale ha dato lettura delle CC 140-162 e delle RR 143-163. Al termine il P. Generale
chiede che venga letta ai presenti la Lettera che, S. E. Mons. Oscar Blanco Martinez OMD, ha inviato
ai Padri Capitolari, nella quale il presule afferma, tra l’altro: “Pido a Dios que el 111° Capítulo
General OMD, sea el Capítulo de la Esperanza; En la misión, la vida comunitara y la promoción
vocional […]. Que el Capítulo General nos ayude a impulsar una verdadera conversión de nuestra
vida consagrada, que el sacerdote religioso sea un hombre gozoso de su vocación y que ésta no sea
una carga que le complica la vida”.
Dopo l’indirizzo di saluto i padri capitolari hanno compito il giuramento di non nominare se
stessi ed il Segretario Generale ha indicato alcuni chiarimenti circa il tipo di voto, le modalità e il
quorum richiesto per le elezioni e per l’approvazione dei testi capitolari. Il Vicario Generale propone
all’assemblea, circa la formula della postulatio prevista dalle Costituzioni, di non aggiungere la parola
“postulo” nella scheda; dopo una breve consultazione la proposta viene votata dall’assemblea Plenis
calculis. Con la recita dell’Angelus l’assise si scioglie.
I SESSIONE PLENARIA
27 Giugno 2016 ore 16:00
Convocati i Padri nell’aula Capitolare dopo una breve invocazione dello Spirito Santo si è
proceduto all’elezione del Segretario e Cancelliere del Capitolo, nonché degli Assistenti del Capitolo,
secondo le modalità previste da CC. RR per designazione e per ballotas. Al termine delle votazioni
risultano eletti:
R. P. Javier González Segretario e Cancelliere del Capitolo;
R.P. Alejandro Abarca, 1° Assistente del Capitolo e Preside degli Scrutini;
R.P. John Lourdu Rajan Modhutagam 2° Assistente del Capitolo;
R.P. Domenico Aiuto, 3° Assistente del Capitolo.
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Dopo il giuramento sul libro dei Vangeli dei neo eletti, si procede all’elezione dei tre Sindaci richiesti
per la revisione dei resoconti amministrativi. Al termine degli scrutini e della conferma per ballotas
risultano eletti:
R.P. Luigi Piccolo 1° Sindaco;
R.P. Innocenzo Santangelo 2° Sindaco;
R.P. James Methos Sindaco Supplente.
Ai Sindaci eletti vengono consegnati i resoconti dell’Amministrazione Generale delle
Delegazioni Generali e quelli triennali delle Comunità locali. La sessione si conclude con una breve
invocazione di ringraziamento. Terminata questa la seduta si scioglie.
I SESSIONE PRIVATA
27 Giugno 2016 ore 18:30
Con la invocazione allo Spirito Santo, il Padre Generale, con il Segretario e i tre assistenti, é
iniziata la sessione privata e si é proceduto a sistemare tutti i documenti ricevuti (relazioni, lettere e
atestati). Dopo vengono lette le lettere e si coordina la modalitá per far conoscere ognuna. Allafine é
preparato il programma di lavoro per il giorno seguente.
La sessione privata si conclude con una breve invocazione.
II SESSIONE PLENARIA
28 Giugno 2016 ore 9:00
Convocati i Padri nell’aula Capitolare dopo il canto del Veni Creator il Segretario proccede a
leggere l’Atto della sessione previa che é stato approvato unanimanente. Dopo fa conoscere il
percorso del giorno e i lavori che si svolgerano in gruppi secondo le tre tre lingue presenti nel
Capitolo, cioé italiano, spagnolo e inglese.
Il Padre Genarale ha dato lettura della sua relazione sull´andamento dell’Ordine negli ultimi
sei anni. Terminata la relazione si é messo in piedi e ha finito la sua relazione ponendo fine al suo
mandato e lasciando da questo momento vacante l´incarico di Rettore Generale anche quelli degli
Assitenti Generali e dell´Amministratore Generale. Ha consegnato le Costituzioni e il Sigillo al
Segretario del Capitolo. Dopo la recita dell’ Angelus la seduta si scioglie.
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III SESSIONE PLENARIA
28 Giugno 2016 ore 16:00
I padri capitolari si sono radunati per lavorare nei rispettivi gruppi orgzanizzati nella mattina
per analizzare e riflettere sul rapporto del Padre Generale.
Poi, alle ore 18:30, si riprende la sessione plenaria con la lettura a tutti i presenti di quelle
lettere che sono arrivate al Capitolo Generale. Si chiede ai segretari dei gruppi di esprimere le
osservazioni e le domande che sono uscite nei loro lavori.
A partire da questi interventi sono emersi alcuni punti sui quali ci siamo fermati:
Secondo il parere comune si suggerisce che la visita canonica sia un anno prima del Capitolo
Generale, e non molto vicino alla celebrazione di questo.
Sul posto dei laici nell´Ordine. Si é visto che il Capitolo deve riflettere circa il posto dei laici
nel nostro carisma e nella vita concreta delle nostre comunitá.
La necessitá di riprendere la mozione del 110° CG che cercava “il modo leonardino di vivere
oggi la pastorale” (mozione n. 65 del Documento finale) soprattutto riguardo alla pastorale
nelle nostre parrocchie.
Si é chiesto a P. Methos di confromtarsi con P. Vincenzo e gli altri padri nigeriani per
considerare ció che é stato chiesto sul progetto dell’EsseGieElle in relazione alla scuola di
Amakoia. Dopo loro presenteranno una síntesi di questo punto che chiarisca la situazione al
Capitolo.
Dopo il Padre Generale ha cominciato a dare risposta fino sl tempo stabilito, aggiornando poi i
lavori al mattino seguente .
Cosí, dopo il canto dell’antifona Sub tuum praesidium la sessione si chiude.
IV SESSIONE PLENARIA
29 Giugno 2016 ore 9:15
Convocati i Padri nell’aula Capitolare dopo la preghiera e il canto dell’inno dello scorso
Capitolo Generale il Segretario procede a leggere l’Atto della sessione previa che, dopo alcune
correzioni, é stato approvato. Succesivamente il Padre Generale procede a rispondere alle domande a
lui rivolte circa la sua relazione, che hanno rigurdato specificamente questi temi:
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1. Visite canoniche.
Di fronte alla questione della vicinanza delle visite canoniche con questo Capitolo Generale,
il P. Generale ha detto che “la intenzione mai é stata quella di fare una specie di campagna o poliitca
elettorale, per il contrario, io l´ho pensata sopratutto come un atto di servizio per incoraggiare e
preparare il cammino verso questo Capitolo. Se non é stato capito cosi, chieso scusa”. Ha
riconosciuto che in quasi tutte le comunitá é stato una visita tranquila e fraterna, ma non é stato del
tutto cosi nella delegazione indiana per i problemi metodologici da parte sua.
2. Economía della missione d´Indonesia.
Chiarisce la questione dell'economia di questa missione dicendo che i soldi per la costruzione
del seminario (di cui la metà é costruito) è venuto una dalla Curia, altra da Propaganda Fide e altra
dalle offerte delle suore di S. Pietro Claver. Oggi i formandi e i nostri padri abitano in casa in affito.
3. Sui sacerdoti usciti dell´Ordine
P. Generale ha parlato specificamente di quei sacerdoti indiani che hanno lasciato l´Ordine,
pero ha chiesto al Procuratore, P. Rosario, di chiarire e spiegare quello che é certo. Lui ha
approfondito e spiegato, e anche ci ha indicato il modus operandi che chiede dalla Santa Sede su
questi casi e il legame che ancora hanno gran parte di questi con l´Ordine. Un fratello ha proposto, e
tutti sono stati d´accordo, nel chiedere al P. Generale a al Consiglio una dichiarazione ufficiale con i
criteri d'azione da adottare in tutte le delegazioni.
4. Sulla mancanza di prospettive pastorali per le missione dell´India, Indonesia e Nigeria
al di lá di quelle nella formazione (per esempio, di fronte all´aumento del numero dei
preti, aperture di altre comunitá, ecc.)
Il P. Generale riconosce che il progetto di queste delegazioni non è legato soltanto alla
formazione, per ció suggerisce che il Capitolo Generale possa gettare luce su questo, ponendo
l´accento sulla disponibilità dei religiosi al servizio nella delegazione stessa e anche nelle altre.
Questo, in particolare, per quanto riguarda i fratelli che saranno ordinati sacerdoti come hanno detto
i padri indiani.
5. Sul Consiglio Generale
Su questo punto il P. Generale si riferisce di nuovo a quanto detto nella relazione nella pagina
55: “Voi già sapete che nell´ultimo periodo del sessenio il Consiglio Generale ha subito una crisi
profonda di relazioni..” e prosigue “sono addolorato e amareggiato da questo nostro comportamento
e chiedo a voi di scusarci per il male che abbiamo fatto. Volente o nolente, la colpa è del P. Generale
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che non è riuscito a sanare le ferite”. Dopo aggiunge che non parla per conto di altri e non cadrá in
discorsi sui particolari, ribadisce un mea culpa e chiede scusa all'Ordine, al Consiglio e a i tutti padri
per non aver agito tempestivamente.
6. Sulla Missionarietá
In relazione alle nuove aperture, geografiche e carismatiche, accoglie la proposta sul tema che
la missionarietá nell´Ordine dovrebbe essere uno dei temi ripresi dal prossimo Capitolo Generale, ma
che già potrebbe essere avanzato in questi anni. Chiarisce che questa missionarietá ha da intendersi
non solo in senso geografico, ma sopratutto come un aspetto e strumento carismatico leonardino.
7. Situazione di S. María in Pórtico a Chiaia (Napoli)
Il Padre Generale ha riferito dei tentativi operati di realizzare dei garage nel terreno della casa
dalla cui vendita sarebero derivati i fondi per la ristrutturazione, ma il diniego dei permessi della
Sopraintendenza alle Belle Arti ha bloccato ogni cosa. Ha quindi invitato a riflettere su cosa fare per
questa casa di Maria.
8. Sulla salute del P. Generale
Su questo punto, dice il P. Generale che non sa le ragioni per cui non ha parlato di questo e
forse come era qualcosa personale l´ha lasciato fuori della sua relzione. Dopo ha accolto l'occasione
per ringraziare nel Capitolo a tutti i fratelli per la preocupazione e per essersi presi cura di lui e dei
suoi impegni, in particolare al Vicario Generale e al Consiglio Generale, e anche a P. Ignazio per il
tempo che lui é rimasto a Gallipoli.
RELAZIONE DELLE CASE ITALIANE
Dopo un tempo di break, alle ore 11:15 ore si aggiorna la sessione e viene letta, da P. Rosario
Piazzola, la relazione capitolare delle case italiane. È stato aperto il dialogo su questa relazione che
ha avuto scambi delle opinoni dei fratelli, principalmente, su questi punti:
1. Rettore di comunitá, figura e ruolo.
Al di lá di considerarlo come un semaforo, viene piuttosto visto e considerato come quel
fratello qualificato che svolge, sopratutto, un ruolo pulsante nella comunitá. Uno dei padri capitolari
ha sottoliteato che é da considerare, in relazione ai ruoli, che non é prudente che un solo membro
della comunitá abbia tutti i ruoli dentro la stessa: cioé, parroco rettore ed economo. Si deve rivedere
questo punto al momento di formare le comunitá.
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2. Economia e amministrazione delle case.
È necessario creare una commissione o formare un gruppo di esperti data la diversità delle
realtà dell'economia che abbiamo e possiamo trovare nelle nostre case. È condivisa la esperienza della
comunitá di Gallipoli che ha fatto un lavoro enorme sulla fiducia dei fedeli che hanno fatto dei prestiti
monetari. Questo per dire che dobbiamo incoraggiarci ed essere solidari.
3. Interculturalitá e nuove aperture
Si tratta di una realtà che è presente da tempo in Italia, non è nuova. È un contributo ed è
apprezzato, ma deve essere gestito in maniera appropriata e, chiaramente, confrontato da entrambe le
parti. Questo ci invita a far crescere in noi lo spirito di accoglienza per superare le differenze di età,
nazione, ecc., ed essere coscienti che siamo un solo Ordine, lo stesso corpo. Inoltre, le nuove aperture
non sono solo le parrocchie, l´invito è ad estendere l'apostolato, per esempio , come è stato il caso di
riprendere una cappellania ospedaliera, ecc.
4. Formazione permanente
Si tratta di un punto in cui gran parte dei padri hanno espresso la loro gratitudine, soprattutto
perche é stato lo spazio di condivisione con gli altri, da imparare e vivere la gioia insieme all’altro.
Un fratello dice: "... Ora mai é diventato come l'anima per tutte le comunitá”. D'altra parte, c´è la
proposte che il corso dei prossimi anni della formazione sia sul modo di vivere e agire ad extra, al
modo come é richiesto dal Papa Francesco: una chiesa in uscita. Un padre propone che in Italia
riguardi l’attivitá pastorale da svolgere in quanto a proposte e stile leonardino.
5. Delegazione Italiana
Su questo si é detto, in generale, che è qualcosa che già é quasi imminente e si vuole
approfondire nei prossimi giorni, d´accordo alla necessitá che questo dimostra per le comunitá
italiane.
6. Movimento Laicale e Pastorale Giovanile e Vocazionale
Vi è un consenso tra i padri che sono delle cose da recuperare e incoraggiare.
A questo punto si ringrazia per la relazione presentata dalle case italiane. Dopo la preghiera
dell’Angelus la seduta si scioglie.
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IV SESSIONE PLENARIA
29 Giugno 2016 ore 16:00
RELAZIONE DELEGAZIONE CILENA
Si aggiorna la sessione con la invocazione allo Spirito Santo e si da la parola a P. Alejandro
Abarca, Delegato dal Cile, che presenta la relazione di questa Delegazione e dopo quella della
missione in Colombia stesa dal P. Carlos Méndez.
Il P. Generale prende la parola ringraziando per la relazione anche per in gesto fraterno e
obbediente del Delegato.
I temi sui quali i padri hanno scambiato delle opinioni sono stati i seguenti:
Sul modo di agire di fronte alle cause di dimissione e quelle facoltá che ha il Delegato e
il suo Consiglio.
Su questo punto il Procuratore ha ripreso il tema sulla modalitá canonica che si deve compiere
in questi casi. E anche un altro fratello ha messo come punto da considerare quello della
comunicazione tra i Delegati e il Padre Generale e il suo Consiglio. Ma si é riconosciuta la necessitá
di verificare questo punto sopratutto quando verrá rivisto lo Statuto delle Delegazioni.
Sulla la realtá della Fondazione Pro Dignitate Homini
P. Alejandro ha chiarito la questione dicendo che il tema delle donazioni è stato ben gestito e
senza problemi che possono danneggiare la buona immagine sia di P. Santi come dell'Ordine .
Si ringrazia al Delegato dal Cile-Colombia per la sua relazione.
RELAZIONE DELEGAZIONE INDIANA
Finita la pausa viene concessa la parola a P. Lourdu per presentare la relazione della
Delegazione Indiana. Dopo questa P. Generale lascia aperta la possibilità di chiedere qualcosa sulla
relazione o far sentire i pareri. Si puó dire che gli scambi di opinioni sono stati fondamentalemente
su tre punti:
1. Gioia per la crescita di questa Delegazione.
2. La proposta di cambiare il teologato a Chennai.
3. La preocupazione per il sostegno finanziario della Delegazione.
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Su tali punti si é aperto un vivace confronto tra i padri capitolari per avviare un discernimento
opportuno.
Dopo il canto dell’antifona Sub tuum praesidium la sessione si aggiorna.
V SESSIONE PLENARIA
30 guignio 2016 ore 9:00
Convocati i Padri nell’aula Capitolare dopo l´invocazione allo Spirito Santo il Segretario
procede a leggere l’Atto della sessione anteriore, dopo alcune correzioni, é stato approvato. Si fa
lettura della comunicazione inviata a Sua Santità Papa Francesco e di quella inviata al S Em.za
Cardinale Joa Braz de Aviz Prefetto per gli IVC e SVA:
Prima comunicazione:
“Sua Santità Papa Francesco,
Città del Vaticano.
L’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio riunito presso Santuario Maria SS. ma della
Stella ( Fosciandora Lucca) celebra 111°CAPITOLO GENERALE: MARIANIZZARE I FIGLI DI
SAN GIOVANNI LEONARDI. Nella ricerca di adeguare carisma Fondatore alla Chiesa in uscita dei
tempi moderni, assicura filiale devota obbedienza et invoca Sua Paterna Benedizione.
P. Francesco Petrillo Rettore Generale. Fosciandora 30 giugno 2016”
Seconda comunicazione:
“Cardinale JAO BRAZ de AVIZ,
Prefetto Congregazione Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica
Piazza Pio XII, 3
00193 ROMA
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Presso Santuario Maria SS.ma della Stella – Fosciandora Lucca – si svolge 111° Capitolo Generale
Ordine CC RR della Madre di Dio: MARIANIZZARE I FIGLI DI SAN GIOVANNI LEONARDI. I
Capitolari invocano sua Paterna Benedizione e assicurano fedeltà alla Chiesa.
P. Francesco Petrillo Rettore Generale
Fosciandora 30 giugno 2016”
LETTERA DALL’ INDONESIA
Succesivamente il Padre Generale chiede al P. Lourdu, Delegato dell’India, leggere la lettera
arrivata al Capitolo da P. Bastin, rettore e formatore nella missione a Kupang (Indonesia). Dopo si è
aperto il dialogo e i padri si sono scambiati delle opinioni su questi temi:
La missione e la presenza OMD.
C´è consenso che questa missione significa un rilancio della dimensione missionaria
dell´Ordine e anche ci aiuta a ricordare la sensibilitá di andare ai luoghi e alle persone dove c´e
necessitá. Tutto questo ci fa giore anche per il modo con cui va prendendo corpo e si sviluppa una
diffusione carismatica e vocazionale. Ma, sebbene non siamo contrari alla missione, vediamo che
abbisognano due cose: la disponibilitá dei religiosi e anche il mantenimento e le risorse enonomiche.
Comunione della missione con la Delegazione indiana.
La prima chiamata di ogni religioso é di cercare sempre di vivere nello spirito della comunione
in tutte le dimensioni e in tutti i posti. Quando questa manca, come a volte accade, c´è una speranza:
é superabile. Quindi, la sfida é di riprendere in tutte le comunitá ed anche nella missione, questo
spirito di fratellanza.
Formazione
Su questo punto dai padri esce la domanda sui criteri perché un fratello sia formatore: sulle
capacitá, sulla maturitá, sulla formazione e anche circa il contesto in cui deve fare questo servizio. I
formandi della missione hanno la dificoltá che non possono fare pastorale come si fa nelle altre realtá
dell´Ordine. Per ció bisogna vedere questo punto per arricchire il percorso della formazione.
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RELAZIONE DELEGAZIONE NIGERIANA
P. James Methos, Delegato di Nigeria, legge la relazione della sua Delegazione. Dopo P.
Generale ringrazia a Dio e nella persona del delegato a tutti i confratelli coinvolti nella vita della
delegazione. A questo punto si apre il dialogo dove i padri si sono confrontati riconscendo alcuni
aspetti sui quali si sono soffermati. Questi sono:
1. La crescita della Delegazione e la sua maturazione.
Si esprime apertamente il ringraziamento al Delegato per il servizio e l´accompagnamento che
ha svolto in Nigeria. Sebbene non siano mancate delle difficoltá, si riconosce che nessuna missione
ne é stata esente. L´invito é a cogliere le oportunità che vengono da questo Capitolo col desiderio di
diventare Delegazione territotoriale.
Come é stato detto nella relazione hanno cercato dei luoghi di apostolato attivo, ma non è
facile per la realtá ecclesiale.
2. Casa di spiritualità e formazione.
Si chiede ai padri di questa Delegazione se hanno cercato la possibilitá di creare un posto
destinato alla spiritualità come é stato chiesto nello scorso Capitolo Generale. Il delegato afferma che
lo hanno fatto e adesso con il terreno che hanno ricevuto come donazione sperano poter progettare
una opera di questo tipo. Inoltre, i padri della Nigeria han cercato di ampliare gli orizzonti pastorali
in altri stati della nigeria come ha esplicitato nella relazione.
La formazione si é visto arricchita con la presenza dei formatori a tempo pieno accanto ai
formandi e che si sforzano di dare il meglio nella formazione, pertanto emerge la necessità di
riorganizzar le tappe formative.
Infine, i padri che si sono confrontati con P. Vincenzo per quello che riguarda il progetto
dell’EsseGieElle in relazione alla scuola, hanno riferito che gran parte delle cifre spese sono state
rendicontate e poer una parte residua si confronteranno con EsseGieElle dopo il Capitolo.
Si conclude questa sessione con il canto del Sub tuum praesidium.
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V SESSIONE PLENARIA
30 giungio 2016 ore 16:00
Con la preghiera si dà inizio alla sessione.
RELAZIONE POSTULAZIONE GENERALE, L´ARCHIVIO GENERALE DELL´ORDINE,
BIBLIOTECA E CENTRO DI STUDI OMD
Il P. Davide Carbonaro espone la relazione su: Postulazione Generale, l´Archivio Generale
dell´Ordine, la Biblioteca e il Centro di Studi OMD. La Postulazione Generale ha proveduto all’avvio
del Processo di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio P. Cosimo Berlinsani OMD che in
questo momento si trova nella fase diocesana in cui il Tribunale opera la raccolta del materiale.
Sull´Archivio Generale dell´Ordine e la Biblioteca ci ha detto che hanno proseguito il lavoro
di catalogazione del materiale manoscritto e di quello librario. Per completezza ci ha offerto una
sintesi degli interventi e lavori in ognuno.
Il Centro di Studi OMD ha seguito con la cura del patrimonio spirituale e culturale OMD. Si
piu sottolineare: il lavoro sulle opere del Marracci con altre insituzioni, istituti e Università,
l´opportunità di prendere parte alla I edizione di Memoria Fidei; i lavori ed esecuzione della Capella
Musicale di Campitelli, il restauro conservativo dell’ organo Rieger (che ha presso la Cantoria
insieme alla parrocchia di Campitelli) e tutte le ultime pubblicazioni OMD.
Dopo, i padri capitolari hanno ringraziato per questo servizio e hanno riflettuto sopratutto
sulla oportunitá che abbiamo con la causa del P. Cosimo Berlinsani OMD. Su questo bisogna
diffondere di piú la memoria e la conoscenza del servo di Dio. Infine P. Davide ha chiarito alcune
cose sulla Cantoria di Campitelli e sulle cause dei venerabilii Cioni e Franciotti.
RELAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE DELL´OMD
L’Amministratore Generale, P. Vincenzo Molinaro, presenta la relazione
dell’Amministrazione dell’OMD e si é aperto il dialogo, si sono dette principalmente queste cose:
1. Vengono chiariti alcuni temi perche tutti i padri capitolari possano capire bene.
2. Si riflette sulla necessità di un “Direttorio per l’amministrazione dell´Ordine” (come é emerso
nella stessa relazione), per poter definire e chiarire dall´Amministrazione Generale a quelle
particolari i limiti, i doveri e i poteri.
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3. Infine, si incoraggia tutti ad avere una memoria gradita e ad assumere una scelta per
l’economia della comunione
Al termine del dibattito l´assemblea dopo il ringrazimento all’Amministratore Generale
prende un attimo di pausa.
Ripresa la sessione si chiede ai padri capitolari si ritengono di votare subito la mozione
secondo la R. 149 circa la scelta di eleggere subito il P. Generale e il Suo Consiglio o di trattare prima
i maggiori problemi relativi alla guida dell’Ordine o se vogliano riflettere e votare il giorno seguente.
I padri decidono, per maggioranza, di fare questa votazione nella prossima sessione plenaria.
Si intona il canto del Sub tuum praesidium e la sessione si chiude.
VI SESSIONE PLENARIA
01 Luglio 2016 ore 9:00
Convocati i Padri nell’aula Capitolare dopo l´invocazione allo Spirito Santo il Segretario
legge l’Atto della sessione precedente che é stato approvato.
Come era stato previsto si procede a fare la votazione sulle mozione secondo la R. 149 circa
la scelta di 1) eleggere subito il P. Generale e il Suo Consiglio o 2) di trattare prima i maggiori
problemi relativi alla guida dell’Ordine. Dopo la votazione i risultati sono stati questi: fare prima il
programa sessenale e dopo scegliere il Rettore Generale 18 voti, e per l´altra mozione 3 voti. I padri
decidono, per maggioranza, la prima opzione.
A questo punto si ferma la sessione perche si possano radunare il Preside, gli Asistenti e il
Segretario per vedere il percorso del Capitolo.
II SESSIONE PRIVATA
01 Luglio 2016 ore 9:40
Dopo la preghiera i padri discutono sulla modalitá di procedere. Hanno espreso l´importanza
del tema marianizzare perché illummina tutto il lavoro del Capitolo e quello che da questo verrà. La
commisione propone che i fratelli si riuniscano in gruppi per approfondire marinizzare i figli di SGL.
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Si chiderà di lavorare su due punti: primo, priorizzare i temi delle schede del IL e, secondo, farci
sapere quali sono i temi che non compaiono nell’ IL e che trovano importante considerare.
Dopo questo la sessione si scioglie.
VI SESSIONE PLENARIA
01 Luglio 2016 ore 10:15
Alle ore 10.15 si congregano i padri nel’aula capitolare.
Data la difficoltà che si é percipito nel capire la scheda di votazione sulla mozione, questione
che socondo alcuni padri anche é accaduto nello scorso Capitolo Generele, i Segretario domanda se
il Capitolo acetta di votare per cambiare il testo e il formato del voto. Li legge la seguente proposta:
Votazione sulle mozione della R. 149
Scegliete come procedere nei lavori capitolari segnando l´opzione desiderata:
Trattare i maggiore problemi dell’ Ordine e Eleggere il Rettore Generale e la sua Curia
dopo eleggere il Rettore Generale e dopo trattare i maggiore problemi
e la sua Curia. dell’ Ordine.
La modifica della votazione, é stata votata e approvata plenis calculis. Soltanto si sottolinea
che nel formato sia una mozione posta accanto all´altra per non generare confussione nè condizionare
il voto.
Si chide ai padri capitolari di cominciare a lavorare nei loro gruppi su due cose: primo,
priorizzare in un elenco i temi delle schede del’IL e, secondo, farci sapere ci sono dei temi che non si
compiono nel´IL che trovano importanti considerare nel programma.
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Alle ore 11:45 hanno ripreso i lavori dell´assemblea. Un rapresentante di ogni gruppo ha
presentato, quanto chiesto. Primo si deve dire che tutti sono stati d´accorrdo nel fatto che il tema di
“marianizzare” è il primo e quello che illumina tutto questo percorso.
Il gruppo di lingua italiana ha fatto questo elenco: 1) Marianizzare, 2) Servizio dell’ autoritá
(P. Generale, delegati, rettori) e della vita comune, 3) Interculturalità e della Ratio Formationis (che
mostrano il modo di vivere nell’ Ordine), 4) la missionarietà, 5) la Evangelizazzione nel ampio senso,
cioè, nelle parrocchie, nelle nuove generazioni, nella PGeV, nel laicato e nella solidarietà e infine, 6)
l´economia di comunione.
Il gruppo di lingua spagnola ha proposto come criterio della loro scelta quei temi che possono
essere rivisati e dibattuti piú presto: 1) Marianizzare, 2) Ratio Formationis, 3) Riorganizazione di
Campitelli e 4) la proposta del Direttorio della Curia OMD. Insieme a quest´ultima hanno proposto
l’apertura ai laici e anche dire qualcosa in relazione ai criteri che si devono considerare nel momento
di concretizzare l’apertura di una missione.
El gruppo di lingua inlgese ha proposto un cambio nell´elenco delle schede dell’Instrumentum
Laboris: ha ha lasciato per ultimo la riorganizazione di Campitelli. Invece i temi che suggeriscono
sono questi:
1. Il sostenimento delle missioni.
2. Su quali possibilitá hanno le delegazioni d´aprire nuove comunità in altri paesi.
3. Criteri per essere provincia.
4. Doveri che hanno i fratelli che fanno studi in Italia e se devono fare, al termine di questi, un
servizio in questa delegazione.
5. La posibillitá di aver un modo diverso per scegliere il Consiglio Generale (per la gran quantità
di nomi che c´è nella scheda).
A questo punto si finisce la sessione con la preghiera.
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III SESSIONE PRIVATA
01 Luglio 2016 ore 12:10
Con la preghiera si da inizio a questa sessione. Sui frutti che sono usciti delle rfilessioni dei
padri capitolari la comissione fa una proposta di programma e lavoro per i prossimi giorni che é stata
pensata cosi:
1. Marianizzare i figli di SGL.
2. Curia (scheda 1), riorganizzazione Campitelli [scheda 5], Delegazione italiana (scheda 3).
Note: della scheda 1 si toglie il numero 5 e viene cambiato il n.6 per questa domanda (perche cosi
integra tutto l´Ordine e le delegazioni): Quali sono i criteri OMD per essere provincia?
3. Delegazioni e lo statuto (scheda 2).
4. Direttorio (scheda 7) e “Evangelizzazione".
5. “Missionarietà” (vuol dire, criteri sui quali si aprono delle missioni e case, proposte:
apostolato, sostenimiento, ecc.).
a) Metodo per approfondire il tema “marianizzare i figli di SGL”
Per questa parte viene proposto il lavoro negli stessi gruppi per cercare e generare una
metodologia mariana che diventi per noi “una strada di fronte a ciò che ci chiede il Signore nella
vita” (Instrumentum Laboris (IL), 59).
I numeri principali da prendere sono dal 59 al 62 del Instrumenum Laboris (IL), che parlano
dell’ ascolto, la decisione e l’azione. D´altra parte i numeri per lavorare secondo il gruppo sono:
lingua inglese nn. 1-37, lingua italiana nn. 38-69 e lingua spagnola nn. 70-98.
Dopo la preghiera, alle ore 13:00, questa sessione si scioglie.
VII SESSIONE PLENARIA
01 Luglio 2016 ore 16:00
Radunati i padri capitolari nell’ aula capitolare, dopo il canto al fondatore: “A te Giovani
santo” e la preghiera, viene presentato il programma di lavoro alla base delle proposte consegnate
per ogni gruppo. Questo é ben accolto per tutti i capitorali.
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Prima di iniziare il lavoro sulla prima parte si fa referimento alla lettera e proposta di P.
Eduardo Winser, che é accolta sopratutto nel suo invito di cercare nella nostra spiritualità i principi
mariani per fare una metodologia per la propia vita e anche per quella comune. Questo lo possiamo
confrontare tra i numeri 59-63 del nostro Instrumentum Laboris con le parole che ci offre il Papa
Fracesco sull´atteggiamento di María: ascolto, decisione e azione. A ogni gruppo si consegna un
foglio con l´elenco dei temi o schede e anche con i numeri su cui devono riflettere. A questo punto
tutti cominciano a lavorare.
Alle ore 18:00 i padri si rincontranno e dopo il canto alla Madonna si chiede a ogni segretario
raccontare quello che hanno lavorato.
Gruppo di lingua inglese
Il gruppo di lingua inglese, ha presentato una domanda che hanno formulato in relazione al
misterio dell’Asunzione di Maria, questa é: Come poter assummere questo mistero veramente, come
centro della propria spiritualità, nella vita comune e nella pastorale? Ella che fu una donna casta,
povera e obbediente, certamente diventa forma e modello sul qualle possiamo vivere la nostra
consacrazione, ma come lo facciamo oggi?
E dopo, in sintonia con la terza parte del metodo, cioè, l´azione, i padri hanno proposto:
Nella formazione aiutare a conoscere bene la persona umana per vivere coerentemente i
voti.
Tradurre in inglese e spagolo il libro “Marinizzare i figli di SGL” di P. Francesco per
contribuire alla maturitá della nostra spiritualità mariana.
Che questo Santuario della Stella diventi un vero centro di mariologia e spiritualità per
tutto l´Ordine, tutte le delegazioni.
Pensare di creare un catechismo per presentare la vita di Maria
Gruppo di lingua italiana
Il gruppo di lingua italiana ha sottolineato le seguenti idee, riflessioni e proposte:
La necessitá d’essere accoglienti nell´ascolto della Parola, al modo di Maria.
Offrire per ogni comunita ogni anno un´icona mariana perche diventi referente nella vita
personale, comune e pastorale.
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Ricordare che S.M. in Pórtico ci spinge ad aprirci alla carità interna e in preparazione del
suo 1500 aniversario ci puo “marianizzare”, per esempio, fcendo peregrinare
quest´icona.
Rescoprire gesti semplici nello stile di Papa Francesco.
Rivivere come comunità all´interno e all’esterno (con la visita agli ospedali, alle carceri,
ecc.).
Studiare la nostra marilogia, rilanciare questo anche tramite il Centro di Studi OMD.
Riprendere gli incontri mariani (convegni, incontri, ecc.).
Perché no, ¡Cantare il nostro Magnificat!
Creare un ufficio litugico propio di S. M. in Sabato
Gruppo di lingua spagnola
Il gruppo di lingua spagnola nel lavori sugli ultimi numeri ha riflettuto principalmente su questo:
Non temere. Il primo ascolto di Maria è anche il nostro: non temete. L’invito di San Giovanni
Leonardi a “Non temere, vi ho offerti alla regina degli angeli” è un atteggiamento che
accompagna tutta la nostra vita, tutto il nostro agire, tutto il nostro evangelizzare.
Senza paura. Siamo uomini senza paura nella certezza di essere stati salvati i religiosi
leonardini, con lo sguardo proteso al cielo, avvertono la chiamata ad annunciare a tutti, agli
sfiduciati, agli stanchi e agli accidiosi, la gioia del vangelo con le stesse parole di Dio: Non
temere.
La coscenza che anche noi anche noisiamo pellegrini nella nostra fede, come Maria pellegrina
accanto al popolo di Dio.
María è il metodo. Il nostro fondatore stabilì che il timbro proprio del P. Generale come dei
Rettori locali, rappresentasse la Vergine Assunta per ricordare che Maria è il “metodo” per
esercitare ogni servizio all’autorità come custode e presidio di una vita fraterna.
Alcune proposte o idee sono: Studio, rosario leonardino delle nostre chiese, anno mariano
preparato da una commissione studio a tre livelli: mariologia iniziale, esperti di mariologia, familiarità
con Maria e la mariologia per tutti i padri, rilanciare le cose che faciamo, ecc.
Dopo questo i padri capitolari hanno scambiato delle opinioni su questo tema e hanno aprezzato
il contenuto dell’IL come una fonte o luce che ilummina nel metodo per affrontare il lavoro dei
prossimi giorni.
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Si propone nella prossima sessione plenaria cominciare da Maria, mettendola nel centro del nostro
lavoro.
Dopo in canto dell´antifona del Sub tumm praesidum la seduta si scioglie.
VIII SESSIONE PLENARIA
02 Luglio 2016 ore 9:00
Convocati i Padri nell’aula Capitolare con la preghiera è cominciata la sessione. Il Segretario
procede a leggere l’Atto della sessione che, dopo le correzioni, é stato approvato.
Successivamente viene spiegata la proposta sulla metodologia per questo primo lavoro. Una
commissione di sintesi e redazione composta da: P. Francesco, P. Rosario, P. Luigi Piccolo e P. Ani
Kennet (la stessa che ha lavorato per il’ Instrumentum Laboris), avrà il compito di raccogliere le
opinioni, riflessioni e gli accordi dei padri capitolari per scrivere la proposta di Documento Finale
che verrà esaminato dai padri capitolari. Tutti i padri hanno approvato la proposta metodologica e
iniziano a lavorare nei tre gruppi linguistici giá stabiliti sui temi del primo ítem: Curia,
Riorganizzazione di Campitelli e Delegazione italiana.
Alle ore 11:30 i padri si ritrovano nell’aula capitolare per condividere le sintesi dei loro lavori.
Gruppo di lingua inglese
Scheda 1: Curia
In relazione alla Curia i padri hanno detto che tutti quelli che ne fanno parte devono
riconoscere che è un servizo all’Ordine al modo di Maria nella visitazione e nelle nozze di Cana.
Sotto questo sguardo mariano il dialogo e l’ incontro sono un contributo per noi oggi. I padri
sottolineano l'importanza della partecipazione degli ex Rettori Generali nei Capitoli Generali e Diete
perché sono i leonardini un punto di riferimento, perció propongono un limite di età per la
partecipazione di questi, per esempio, 75 anni.
A proposito dei Consiglieri Generali è necessario definire i compiti di ciascuno, in modo che
ognuno di loro possa coordinare un´area della vita dell'Ordine: studi , missione, apostolato, ecc.
Insieme a questo propongono che durante la visita canonica vi sia anche un Consigliere Generale.
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In relazione alle Provincie OMD sono del parere che si deve salvaguardare l'identità e il
carisma. Inoltre, al momento di erigere un provincia, propongono come criterio, che dovrebbe avere
almeno sette comunitá. Ricordano inoltre che ogni religioso di altra Delegazione deve chiarire l'
adesione alla Provincia, tale come é richiesto nel Diritto Canonico, oppure scegliere di rimanere nella
propria Delegazione.
Scheda 5: Riorganizzazione Campitelli
I padri che studiano presso la Casa Internazionale di Formazione e Studi OMD (CISF
OMD) dipendono dalla Curia e siano una comunitá diversa da quella di Campitelli, pertanto dovrebbe
avere rettore e vicerettore propri. Gli studenti possono partecipare nella formazione permanente e
ritiri nella delegazione italiana, pur non essendo parte di essa. Si può pensare la possibilità che questi
studenti possano conoscere la realtà delle altre delegazioni .
Scheda 5: Delegazione italiana
Riconoscono che è necessario per l'Italia. É necessario considerare, nei casi di queli padri che
appartengono ad altri delegazioni, che possano esprimimere oportunamente la loro disponibilità al
servizio, per esempio, che i tempi siano chiari, ecc.
Gruppo di lingua spagnola:
Scheda 1: Curia
I padri vedono la necessità di uno spazio fisico per un ufficio, accogliente e amichevole, uno
spazio anche per ricevere persone, per incontri, ecc., ma anche c´é la necessitá di una comunità e di
vita comune. Chiamano a prestare attenzione al fatto che il Padre Generale viva da solo in quel piano.
Sanno que che ci sono dei lavori da fare nella struttura, ma in relazione ai costi che questo comporta
-sopratutto oggi- dobbiamo essere prudenti.
Nell’Ordine il Padre Generale é la figura carismatica e di autoritá, ma oggi si parla del servizio
dell´autoritá. Perció bisogna definire i ruoli e compiti di queli che compongono la Curia, non soltanto
del Padre Generale.
I padri di questo gruppo pensano e propongono un governo del dell'Ordine piú sinodale, dove
i Consiglieri possano collaborare (come dicono le nostre CC, n. 173). Non che siano visti tra di noi e
dentro la Curia come minaccia, ma come un equipe al servizio dell’Ordine. Questa collaborazione la
dobbiamo portare alle Delegazioni, non é soltanto per la Curia.
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Credono che é necessario pensare insieme sulla regola 165a e ció che riguarda la
partecipazione degli ex Rettori Generali ai Capitoli e Diete.
Scheda 5: Riorganizzazione Campitelli
Dicono che non é necessario che questo tema sia visto e resolto nel Capitolo perche lo puó
vedere e affrontare il Padre Generale con il suo Consiglio. Pensano che solo debba esserci una
comunitá fra i padri della parrocchia e i padri studenti della CIFS OMD. Si invita a pensare a questo
inc modo conreto, pratico e nello spirito comunionale.
Scheda 5: Delegazione italiana
Circa questo tema sono lieti per questa scelta e la riconoscono necessaria per l'Italia.
Propongono che i temi piú amministrativi siano affrontati dalla Curia.
Gruppo di lingua italiana:
Scheda 1: Curia
I padri dicono che i Consiglieri resiedano, in quanto sia possibile, nella curia (Cfr. R. 188).
Sulle Provincie OMD pensano che é qualcosa su cui cominciare a riflettere e studiare (perchè questo
anche comporta un lavoro di adeguamento dele nostre CC. RR.). Importante non dimenticare la
identificazione con tutto l’Ordine.
Scheda 5: Riorganizzazione Campitelli
In relazione a Campitelli e la CIFS OMD c´é stato un vivace dibattito e anche una certa
incertezza sul camino da fare.
Scheda 5: Delegazione italiana
Sulla Delegazione Italiana ritengono favorevole che P. Generale e il suo Consiglio a
istiuiscano.
In sintesi di può dire che tra i tre gruppi ci sono punti sui quali i padri convergono:
1. Nella Curia c´é la necessitá di prendere un governo piu partecipativo, sinodale.
2. L’ incertezza sul discorso della riorganizzazione di Campitelli al momento di parlare di una o
due comunitá.
3. L´acettazione unanime della istituzione della Delegazione Italiana.
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Qui si apre il dialogo tra i padri capitolari.
Tra di loro al momento di parlare sulla Curia viene sottolineato che é imprescindible lí, e
come in tutte le nostre comunitá, la vita comune che arricchice la vita umana. Sulla mozione del
cambio della Regola 165a vi sono parecchi opinioni.
Sulle Provincie OMD, è accolto di comprendere meglio l´idea, pensando non ad una
autonomia esagerata (dice uno dei padri), ma é ben accolta l´idea che dopo il Capitolo si prenda sul
serio un lavoro comunionale ed internazionale sull´argomento.
Sulla riorganizzazione di Campitelli i padri si scambiano molte opinioni. Da una parte é
la difficoltá di avere due comunitá nello stesso luogo. Dall’altra parte é stata ricordata la situzione
complessa della strutura física nel senso giuridico, civile, ecc. Peró c´é consenso sull fatto che i padri
studenti della CISF OMD anche se dipendono della Curia devono stare sotto la cura di un Rettore
perché sono religiosi; c´è consenso anche sulla la loro participazione alla formazione permanente e
al ritiro: partecipano nella delegazione italiana, non c´é dubbio.
Questa sessione si conclude alle ore 13:00 e si aggiorna alle 15.30.
VIII SESSIONE PLENARIA
02 Luglio 2016 ore 15:30
Alle ore 15:30 si aggiorna la sessione. I padri pregano per vittime dell’attentato in Bangladesh
accaduto oggi. Dopo si riapre il dialogo sui temi della mattina.
In relazione alla Curia, uno dei padri, riflette sul servizio che questa ha e che si caratterizza
nel presiedere e dirigere nella carità e c´é consenso tra i padri nel fare un Direttorio della Curia che
definisce i ruoli, le facoltá, i doveri, ecc., del Padre Generale e del suo Consiglio.
I padri capitolari confermano che é opportuno creare una Commisione Internazionale ad hoc
per approfondire e delineare un percorso verso le Provincie OMD.
Sulla riorganizzaizione di Campitelli uno dei padri richiama a quanto detto nella relazione
dell’Amministratore Generale quando si parla di una riorganizzazione, in tutti i sensi (carismatici,
giuridici, ecc.). Un’altro fratello si ferma sul fatto che é vero che non dobbiamos dimenticare
l´autonomia della Curia, ma tantomeno la vita comunitaria dei fratelli. Su questo uno dei padri chiama
essorta alla dispoinibilitá e al servizio, sopra tutto perchè a volte i veri problemi sono tra le persone e
non tanto delle strutture.
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Dopo le diffilcotá emergono nel dialogo gli aspetti positivi e i segni di speranza, per esempio,
il ringraziamento sulla CIFS OMD perché é stata una scelta di cui ha beneficiato tutto l'Ordine e
ormai é un punto di non ritorno. Perció dobbiamo cercare di trovare la migliore soluzione per questi
fratelli e per quelli che verrano. Altri padri hanno chiamato a non dimenticare lo spirito di comunione,
perchè soltanto questo ci aiuta a non creare muri tra di noi. Scegliere di vivere con questo spirito
richiede un poco di adattamento, ma non fa male. Infine, un religioso, aferma che tutto questo é
risolvibile e invita a prendere questa via.
Dopo la racolta delle opinioni dei padri si ferma la sessione per riprenderla dopo un´ora.
IV SESSIONE PRIVATA
02 Luglio 2016 ore 17:40
Dopo la preghiera i padri si confrontano su come procedere. Secondo il lavoro dei gruppi e le
opinioni decidono di presentare alcune mozioni e chiedere il voto su ognuna. Queste sono in relazione
ai temi più dibattuti: 1) Delegazione italiana, 2) Riorganizazzione di Campitelli, 3) Provincie OMD
e 4) cambio della Regola 165a (Partecipazione dei ex Rettori Generale nei Capitoli Generali e Diete).
Ogni mozione é stata cosi formulata:
Mozione 1: Delegazione Italiana
Volete che il prossimo Padre Generale e il suo Consiglio istituiscano la Delegazione Italiana?
Si No
Mozione 2: Riorganizzazione Campitelli
Volete che la Curia con la Casa Internazionale di Formazione e Studi OMD si costituisca in una
seconda comunitá in Santa Maria in Portico in Campitelli?
Si No
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Mozione 3: Provincie OMD
Volete che il nuovo Padre Generale e il suo Consiglio avvii i lavori di una Commissione di
Studio sulle Provincie OMD?
Si No
Mozione 4: Cambio della Regola n.165a
Volete modificare la Regola 165a che dice: “Il Rettore Generale uscente gode dei seguenti
privilegi:
a) Partecipa ai Capitoli Generali e Diete”? No
Si
Dopo questo si chiude la sessione.
VIII SESSIONE PLENARIA
02 luglio 2016 ore 18:00
Convocati tutti i padri nell’ aula capitolare dopo il canto, viene fatta la proposta di votare
quattro mozioni. Prima di ogni votazione si legge il testo scritto in italiano e dopo si traduce in inglese
e spagnolo. Segue la votazione.
Mozione 1: Delegazione Italiana
Volete che il prossimo Padre Generale e il suo Consiglio istituiscano la Delegazione Italiana?
Con un totale di 21 votanti, la risposta “Si” ha avuto 19 voti e la “No” 2 voti. Quindi i padri
capitolari decidono che il prossimo Padre Generale e il suo Consiglio istituiscano la Delegazione
Italiana.
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Mozione 2: Riorganizzazione Campitelli
Volete che la Curia con la Casa Internazionale di Formazione e Studi OMD si costituisca in una
seconda comunitá in Santa Maria in Portico in Campitelli?
Con un totale di 21 votanti, la risposta “Si” ha avuto 7 voti e la “No” 14 voti. Quindi i padri
capitolari decidono che la Curia con la Casa Internazionale di Formazione e Studi OMD non
costituisca una seconda comunitá in Santa Maria in Portico in Campitelli.
Mozione 3: Provincia:
Volete che il nuovo Padre Generale e il suo Consiglio avvii i lavori di una Commissione di Studio
sulle Provincie OMD?
Con un totale di 21 votanti, la risposta “Si” ha avuto 19 voti e la “No” 2 voti. Quindi i padri
capitolari decidono che il nuovo Padre Generale e il suo Consiglio avvii i lavori di una Commissione
di Studio sulle Provincie OMD.
Mozione 4: Cambio della Regola n.165a:
Volete modificare la Regola 165a che dice: “Il Rettore Generale uscente gode dei seguenti
privilegi: a) Partecipa ai Capitoli Generali e Diete”?
Con un totale di 21 votanti, la risposta “Si” ha avuto 6 voti, la risposta “No” 14 voti, 1 astenuto.
Quindi i padri capitolari decidonodi non cambiare la Regola 165a dice: “Il Rettore Generale uscente
gode dei seguenti privilegi: Partecipa ai Capitoli Generali e Diete”.
Dopo quest´ultima votazione, con il canto dell’ antifona del Sub tuum preasidium, la sessione
si scioglie.
V SESSIONE PRIVATA
04 Luglio 2016 ore 9:00
Con la preghiera si inizia la sessione e si programma la modalitá di lavoro di questa giornata
principalmente sul tema delle Delegazioni e relativo statuto. All´ordine del giorno anche la relazione
dei Sindaci.
Il lavoro in gruppi linguisitici affronterà due domande:
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1. Volete manetenere statuto delle Delegazioni o accetate lo statuto proposto nell’IL?
2. Se volete lo statuto proposto, Cosa volete modificare, aggiungere o chiarire?
IX SESSIONE PLENARIA
04 Luglio 2016 ore 9:30
Con la preghiera per il 111° Capitolo Generale si aprono i lavori e si dà lettura e approvazione
degli Atti.
Si ricorda che il 4 Luglio 1798 venne ritrovato l’ affresco originario della Madonna della Stella
e che tutti siamo chiamati a fare di questa memoria un festa propria della nostra Familia Religiosa. In
questo contesto il preside pone la domanda: “Volete inserire e celebrare la Festa della Madonna della
Stella la cui memoria si celebra il 4 luglio, nella liturgia dell’ Ordine? Si o No” Con la votazione per
alzata di mano é approvata plenis calculis.
Segue l’ introduzione sui i lavori del giorno che verteranno sulle “Delegazioni e lo statuto”
(scheda 2). Per questo i gruppi linguisitici dovrano lavorare due domande:
1. Volete manetenere statuto delle Delegazioni o accetate lo statuto proposto nell’IL?
2. Se volete lo statuto proposto, Cosa volete modificare, aggiungere o chiarire?
I padri cominciano a lavorare nei loro gruppi
Alle ore 11:45 l’assemblea riprende la sessione.
Prima di sentire le riposte di ogni gruppo, il preside chiede ai segretari di rispondere alla prima
domanda. I tre segretari rispondono affermativamente per accettare lo statuto proposto dall’IL. Dopo
si chiede ai tutti padri capitolari se sono d´accordo con questo e tutti confermano per alzata di mano
e approvano all’unanimità.
Si passa poi a esporre le proposte d´ogni gruppo.
Gruppo di lingua italiana
Nel n. 3 dove dice “Una esaustiva consultazione dei religiosi anche tramite” propogono
togliere “anche”.
Nel n. 4 propongono di togliere “[...] finchè dura lo stato di impossibilità”.
Nel n. 7 propongono sostituire “[...]impegni apostoloci” con “impegni incompatibili”.
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Nel n. 8 propongono di sostituire “[...] convochi almeno una volta al mese” con “convochi
mensilmente”.
Nel n. 13 Solo un cambio formale. Propongono di mettere prima: “[...] I Decreti e le Lettere
circolari del Padre Generale” e dopo quelli del Delegato.
Spostare il numero 18 dopo il n.3 e modificare: “E i Rettori di ogni comunità” con “e la
comunità dove ha sede la Delegazione”.
Nel n. 37 propongono di modificare: “Alle Delegazioni di assegnazione” con “Alle
Delegazioni di competenza”.
Gruppo di lingua inglese
Nel n. 3 chiedono di chiarire la modalità della consulta.
Nel n. 7 non é chiaro quando si parla di “impegni apostolici”, propongono di rivedere bene
questo numero.
Nel n. 8 propongono di modificare “almeno una volta al mese” e mettere, per esempio, “ogni
tre mesi”.
Nel n. 18 vedono delle difficoltá perché non risponde al modo con cui lo vivono in realtá.
Chiedono di discuttere questo punto. Pongono questa domanda per riflettere e poi scambiare
delle opinioni: Perché l’Amministratore non può votare?
Nel n. 25 viene dibattuto il fatto che il Delegato non possa ammetere al noviziato.
Sul n. 40 dicono che non è chiaro.
Propongono di aggungere un numero che dica cosi: “Il Consiglio della Delegazione può
aprire nuove comunitá, fuori della Delegazione, col consenso del Consiglio Generale”.
Gruppo di lingua spagnola
Questo gruppo ha proposto che nel numero 27 dell´IL si proceda a una richiesta specifica sulle
nostre CC. RR. perche possano aggiungere le figure previste per il governo dell’Ordine (Delegazioni,
Provincie, ecc.).
Dicono che sono d´accordo in tutto ció che propone l’IL, perchè è nato da gran parte delle
loro proposte. Soltanto in due numeri propongono modifiche:
Nel n. 32 modificare “Le spese straordinarie devono essere effettuate [...]” con “Tutte le
spese straordinarie in case e opere dell’Ordine devono [..]”.
Nel n. 39 che tra “[...]che si riunisca a cadenza triennale” e “[...]tratti di tutte le sfide” si
aggiunga “quando sia necessario”.
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Dopo si apre il dialogo tra i padri capitolari.
Da uno scambio di pareri si chiarisce che tutte le proposte di modifica allo Statuto sono frutto
delle visite canoniche nelle delegazioni, sopratutto di quella cilena. La commissione preparatoria
del’IL ha lavorato su questa materia prima e il P. Ani Kennet é stato quello che ha approfondito nel
Diritto Universale.
Un’ altro intervento evidenza che nel confronto tra lo Statuto delle Delegazioni e la Ratio
Istitutionis si trova una incoerencia al momento di parlare di chi ammete al noviziato. Si chiede
considerare questo e chiarificare (Ratio Formationis, nn.38 e 275).
Infine, un fratello conclude il dibattito dicendo che il Dirito Canonico dice che questo é “un
diritto del Superiore Maggigore” (Ref. Can. 641, C. 47).
Dopo il canto del Sub tuum praesidium si scioglie l´assemblea.
VI SESSIONE PRIVATA
04 Luglio 2016 ore 15:30
Incontro con i Sindaci.
All’ora prevista si sono radunati i membri della commisione e i tre sindaci del Capitolo: P.
Luigi, P. Innocenzo e P. James, sindaco Supplente. I Sindaci spiegano ai padri la loro relazione divisa
in due parti. Nella prima parte si cercherá di tratteggiare la situazione delle nostre comunitá cercando
di far emergere lo stato generale dell’Ordine in una prospettiva di economia di comunione e, la
seconda parte, vi sono alcune osservazioni circa la tenuta delle scritture contabili e principi uitli a una
maggiore intellegibilitá e spendibilitá dei balanci per la vita delle comunitá.
Dopo alcune domane e suggerimenti dei Sindaci e i ringrazia per il loro lavoro.
Si decide di presentare e leggere, se é posibile questa sera, la relazione dei Sindaci.
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IX SESSIONE PLENARIA
04 Luglio 2016 ore 16:30
Con la preghiera si aprono i lavori pomeridiani. Viene aperto il dialogo tra i padri.
L’intervento di uno dei padri richiama al tema della consultazione per nominare il Delegato.
A questo punto chiariscono che il dubbio é sulla modalitá della consultazione, perche la delega – che
viene consegnata dal Padre Generale – é una facoltá a lui consegnata, per ció non può essere una
specie di elezione dalla base. La consultazione non é vincolante, é per sentire il parere dei religiosi.
A questo punto viene rivolta la domanda ai padri capitolari sul numero 25 del´IL di questo
modo: “Volete mantenere integro il numero 25 del Statuto delle Delegazioni”. I risultati sono stati:
“18 voti Si” e “3 No”.
Dopo si vota sul numero 7 dello Statuto. Si cerca di armonizzare la redazione con questa
proposta: “[...] alleggerito da quegli impegni che ostacolino l’adempimento del suo ufficio
principale”.
In seguito a la mozione di modificazione, per alzata di mano, viene approvata plenis calculis.
Il numero 3 viene messo a votazione con questa domanda: “Volete approvare questo numero
senza modifiche?” Viene approvato plenis calculis.
Si vota la modificazione del numero 4. “Volete modificare in questo numero “finché dura lo
stato d´impossibilitá” con “finché dura l’impedimento”? La mozione viene aprovata plenis calculis.
Si vota il numero 8. Si propone modificare “Il Delegato convochi, almeno una volta al mese
e quando sia necessario” con “Il Delegato convochi mensilmente e quando sia necessario”. Dopo la
domanda, la mozione é approvata plenis calculis.
Si votano le seguenti modifiche del numero 18:
Inserire “Salvo che la Delegazione non chieda una modalitá differente al Consiglio
Generale”.
Togliere “L’Amministratore” e lasciare soltanto “Il Delegato e il Vice-Delegato non possono
[...]”.
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Modificare “[...] il Delegato, il Vice-Delegato, l´Amministratore e i Rettori di ogni comunitá
si incontreranno” con “[...] il Delegato, il Vice-Delegato, l´Amministratore e la comunitá
dové é la sede della Delegazione si incontreranno”.
Apportate le soprascritte modifiche il numero 8 è stato approvato.
Nei numeri 32, 36 e 39, vengono proposte di aggiungere alcune idee:
Nel n. 32 modificare “Le spese straordinarie devono essere effettuate [...]” con “Tutte le
spese straordinarie in case e opere dell’Ordine devono [..]”.
Nel n. 36 modificare “In ogni caso senta il parere dei Delegati interessati” con “In ogni
caso senta il parere dei Consigli di Delegazioni interessati”.
Nel n. 39 che tra “[...]che si riunisca a cadenza triennale” e “[...]tratti di tutte le sfide” si
aggiunga “quando sia necessario”.
Le tre mozioni sono state approvate dei padri capitolari plenis calculis.
L’ultima modificazione é stata quella del numero 40. Viene proposto di cambiare
“opportunamente” con “prudentemente verso”. La mozione viene votata é approvata con questo
risultato:” 15 voti Si” e “6 voti No”.
Dopo questo si informano i padri capitolari che avranno il testo emendato da leggere per la
votazione su tutto lo Statuto.
Dopo il canto del Sub tuum praesidium si scioglie l´assemblea.
X SESSIONE PLENARIA
05 Luglio 2016 ore 9:00
Con la preghiera per il 111° Capitolo Generale si aprono gli odierni lavori. Si procede alla
lettura e approvazioni degli Atti.
Viene ripreso il tema dell’approvazione finale del testo dello Statuto delle Delegazioni OMD.
Dopo il parere di alcuni padri si procede a leggere tutto il testo dello Statuto. Su richesta del preside
si passa alla votazione per ballottas per approvare o no questo Statuto.
Lo STATUTO DELLE DELEGAZIONI OMD risulta approvato plenis calculis.
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Quindi il collegio dei Sindaci referisce in assemblea le ristultanze del lavoro da essi svolto.
La relazione é presentata da P. Luigi Piccolo e ha due parti: una descrizione della realtà dell'Ordine
nelle delegazioni e l'Amministrazione generale e alcune osservazioni e considerazioni generali. I
sindaci richiamano a guardare il futuro con alcune indicazioni fraterne: Redigere Stato Patrimoniale
e Conto Economico sia delle Comunità come delle singole opere, magari secondo un modello comune
all’Ordine; tenere un archivio dei bene di ogni singola Casa, Delegazione, Ordine, ecc.; avviare in
sistema di rendicontazione secondo quanto previsto dalle CC. RR. e dalle norme del Diritto
Universale.
Al termine della relazione si apre il dibattito assembleare.
I padri ringraziano ai sindaci per il lavoro e per il chiaro rapporto.
Si fa referimento alla situazione futura del Santuario della Madonna della Stella e su quali
scelte si possono fare. Per ciò uno dei padri fa l´invito ad essere prudenti nella gestione e nella
economia, in ogni cosa che ci viene afidata. Infine, si richiede una maggiore coscienza della economia
di comunione e sobrietà data la realtá esposta.
Si fa riferimento alla necessità che ogni religioso faccia un testamento o scritura privata in
relazione ai bene di cui è amministratore per prevenire eventuali problemi. Anche si riconosce che in
ogni realtá delle Delegazioni la legislazione su questo punto é diversa, peró questo non toglie
l´importanza che ogni religioso lo faccia.
Su questo si chiede di votare la seguente mozione: “Volete che tutte le Delegazioni provedano
strumenti di tutela del patrimonio dell’Ordine da richiedere ai religiosi secondo le differenti
legislazioni civili (testamento, scrittura privata, ecc.)? Si o No?”
Per alzata di mano la mozione è approvata all’unaminità.
A questo punto il Preside chiede di fare una pausa per la sessione privata e dopo questa si
riprende la sessione plenaria.
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VII SESSIONE PRIVATA
05 Luglio 2016 ore 9:50
I padri convengono di continuare con i temi del “Direttorio OMD” e l´Evangelizzazione, cioé
i laici nell´Ordine. Per il lavoro si chiederà di vedere la scheda 7 dell’IL e le pagine 58-59 della
relazione del Rettore Generale. Il lavoro nei gruppi sará fino alle ore 13:00.
La seduta si scioglie.
X SESSIONE PLENARIA
05 Luglio 2016 ore 11:30
Si riprende la sessione e si spiega il lavoro della giornata. Due temi su cui riflettere: “Direttorio
OMD” ed “Evangelizzazione” (o il posto e ruoli i laici nell´Ordine). Per il lavoro si chiede di vedere
la scheda 7 dell’ Instrumentum Laboris (IL) e le pagine 58-59 della relazione del Rettore Generale. Il
lavoro nei gruppi sará fino alle ore 13:00 e riprendere dalle ore 16:00 fino alle 17:15.
Con la preghiera si riprende la sessione (ore 17:15). E si informa che P. Rosario é assente nella
sessione perchè si è sentito male e sta riposando.
Prima di aprire i lavori viene letta la risposta di Sua Santità Papa Francesco alla
communicazione inviata all´inizio del Capitolo Generale:
“Padre Francesco Petrillo OMD, Santuario Maria Ss.ma della Stella. Via Santuario Madonna, 3.
55020 Fosciandora:
In occasione del centoundicesimo Capitolo Generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio, in
corso presso il santuario di Maria Santissima della Stella in Fosciandora, nel contesto del Giubileo
Straordinario della Misericordia che tutti chiama ad un generoso esercizio delle opere di
misericordia corporali e spirituali, in Santo Padre Papa Francesco rivolge il suo cordiale e
beneaugurante pensiero, invocando l’assistenza del Divino Spirito affinchè codesto benemerito
Ordine possa continuare la preziosa opera a sostegno all’attività parrocchiali, nello spirito del
Concilio Vaticano Secondo, ricordando che la credibilità della Chiesa passa attraverso la strada
dell’amore misericordioso e compassionevole e che nulla del suo annuncio e della sua testimonianza
verso il mondo può essere privo di misericordia, sua Santità auspica che l’importante assise rafforzi
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l’impegno per un autientico rinnovamento della vita consacrata seguendo il solco fecondo tracciato
dal fondatore san Giovanni Leonardi e, mentre chiede di perseverare nella preghiera a sostegno del
suo ministero petrino, per intercessione della Madre di Dio imparte di cuore a lei e ai confratelli
capitolari l’implorata benedizione apostolica, volentieri estendiendola all´intera famiglia religiosa.
Dal Vaticano, 4 Luglio 2016
Cardinale Pietro Parolin
Segretario di Stato di Sua Santità”
Vengono presentate le riflessioni di ogni Delegazione.
Delegazione Cilena
a. Direttorio OMD
La Delegazione Cilena é d´accordo con la proposta del Direttorio OMD e la costituzione di
una commissione (n.2) per questo lavoro.
Tra gli ambiti individuati dalla scheda al numero 3, propongono di aggiungere i Consiglieri
Generali nel’elenco presentato. Comiciare a lavorare, come dice san Giovanni Leonardi, “dal capo
ai piedi”.
Manifestano che in relazione a ciò che dice il numero 7, la Delegazione l´anno scorso ha creato
un equipe di religiosi e laici che hanno fatto degli studi amministrativi e contabili presso
“CONFERRE” (Conferenza dei religiosi dal Cile). Adesso devono proseguire e maturare questo
servizio all’Ordine in Cile e Colombia.
b. Laicato leonardino
In relazione al laicato - affermano - che é una prassi concreta nella Chiesa cilena e colombiana.
Nella Delegazione sono incorporati nelle nostre parrocchie, opere e unità pastorale. Alcuni sono
volontari e altri lavorano a pagamento (avvocati, segretarie, “coach”, contabii, ecc).
I movimenti laicali hanno una forte identitá e lavorano insieme con i religiosi e i padri. Per
esempio, la PGeV, “COLL” (Comunitá di laici leonardini), le commissioni (quest’ anno in particolare
quella per “i 70 anni dell’Ordine in Cile)” e tutto ciò che in ogni parrocchia esiste.
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Delegazione Nigeriana
a. Direttorio OMD
La Delegazione Nigeria è lieta e d´accordo nella proposta di creare la Commisione per il
Direttorio OMD.
È stato accolto quanto è stato detto nei numeri 4-5 sui rendiconti di bilancio, schemi di
inventario, registri delle case e delle parrocchie. Comunque ogni Delegazione lo metterà in pratica
quando può affrotare i conti.
In relazione al numero 6 in alcuni casi, quando le situazione concrette ne chiede, si può
permettere che una persona faccia tutti i due incarichi: parroco e rettore.
Il tema del numero 7, sulla formazione, é ben accolto nel gruppo. Ma affermano che non sia
solo la formazione per gli economi, ma che l’Ordine faccia che alcuni religiosi abbiano formazione
in materie delle scienze umane, giuridiche, civile ed economiche.
Circa numeri 8-10, sottolineano la necessità di chiarire il limite tra i compiti del rettore locale
e l’amministratore. Chiedono di porre attenzione perchè non si possono avere due rettori locali o due
Rettori Generali.
b. Laicato leonardino
Vedono il laicato come protagonista dell’attivitá dell’Ordine ed é necessario trovare un modo
per partecipare nostro carisma.
Propongono che la Commissione consideri i quattro punto che il Rettore Generale ha indicato
nella sua relazione (pagine 32-33).
Chiedono che ogni Delegazione abbia la facoltá di valutare la possibilitá di affidare ad un
laico la funzione di economato (pag. 59).
Sulle vacanze, dicono che si fissi un tempo eguale per tutti i religiosi massimo un mese.
Delegazione Indiana
a. Direttorio OMD
I padri accettano la proposta del Direttorio OMD e fanno i seguenti suggerimenti:
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Chiedono che nella pratica il rapporto sia formale al momento di consegnare soldi, cioé che il
Delegato Generale abbia conoscenza ed anche l´Amministratore della Delegazione. Che
sempre ci sia comunicaziona tra loro. Lo stesso tra il Padre Generale e il Delegato.
Sottolienano che il versamento di soldi sia dall’Economo Generale all’Economo locale.
Sul n. 9 affermano che nella loro realtá é opportuno -e nella prassi si vede- che una persona
sia parroco e rettore. Propongono che nella comunitá un altro sia vice-parroco ed economo.
Sul n. 7 dicono che sebbene non é una formalitá, alcuni fratelli hanno degli studi in materia.
Perció sono d’accordo su questo punto. Condividono la loro esperienza in alcune tappe
formative dove i religiosi prendono incarici, per esempio, nella amministrazione della cucina,
in questo modo nel fare imparano ad amministrare le risorse della comunitá.
Propongono che il Delegato visiti ogni comunitá e stabilisca, con i fratelli, il limite delle spese
in relazione alle proprie necessitá e al numero dei membri di ogni comunitá.
b. Laicato leonardino
È una realtá molto notevole. In questo senso dicono che la chiesa indiana ha preso il modello
di latinoamerica delle comunità di base per avvicinare i laici.
In questa Delegazione è forte il Movimento Laicale Leonardino e dicono che occorre – qunidi
é una sfida per il futuro- un “meeting” per i membri di questo movimento. Anche nelle parrocchie ci
sono e lavorano dei laici.
Riferiscono che la PGeV è notevole anche nelle parrocchie e hanno visto i frutti con la
richiesta di alcuni giovani di fare una esperienza o seguire un percorso nella casa di formazione.
Infine, si propongono di rivolgersi ad altre parrocchie.
Delegazione Italiana
a. Direttorio OMD
Su questo i padri hanno condiviso un po di cose.
Per la necessitá di estendere il direttorio é necessario vedere le nostri fonti e confrontarci con
altri carismi che già hanno chiareza su queste cose. Si parla di una comissione centrale però che
salvarguardi i “respiri locali”, cioè, le realtà ecclesiali di ogni nazione.
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Hanno riflettuto circa la necessità di alcune regole comuni per rapporti del Rettore Generale
con la Curia, quanto ai parroci e rettori mantenere le regole generali senza dimenticare il contesto e
la realtà.
I padri si sono confrontati sul numero 10 per tutto ciò che riguarda il patrimonio.
Propongono di creare piccole commisioni locali per avere un quadro più ampio e lavorare
meglio. Dicono che sarebbe opportuno che l’Economo della casa venga nominato dal Rettore
Generale.
Infine, hanno ben accolto e sono d´accordo sui percorsi formativi di amministrazione.
b. Laicato leonardino
I padri di questa Delegazione hanno ritenuto opportuno rilanciare il Movimento Laicale
Leonardino. Cercare di fare una programmazione per tirare in campo tutte le forze a disposizione
nell’Ordine.
Riconoscono l’mportanza della PGeV e la necessità di creare una rete più ampia .
A livello piu tematico propongono percorsi che abbiano come progetto la Famiglia, sia per i
giovani come per le persone più mature. Qui ricordano il contributo e il rinnovamento che offre
l´Amoris Laetitiae di Papa Francesco e gli scritti in proposito del Fondatore.
Infine, esortano a prendersi l´impegno, come Delegazione, di fare una concreta pastorale
leonardina, cioè, proietare una pastorale insieme.
Si apre un scambio di pareri e alcuni capitolari dicono di porre attenzione al momento di
nominare due incarici nella stessa persona perche in alcune realtà è favorevole ma in altre no.
Si chiede di chiarire nel numero 10 ció quando parla del “patrimonio stabile” e anche se questo
concetto appare nelle nostre CC. A questo punto uno dei padri dice che non appare cosi eguale ma
con qualche differenza.
Un´altro padre chiede quindi che questo concetto nuovo e poco chiaro però vigente oggi sia
considerato e approfondito dal nuovo Amministratore Generale.
In sintesi, viene accolta da tutti i padri la proposta del Direttorio OMD e la proposta di lavorare
a livello locale e generale, peró chiedono di definire i tempi.
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Si propone la seguente mozione: “Volete approvare la realizzazione del Direttorio OMD nel
prossimio triennio tramite una commissione centrale e commisione delle Delegazioni che venga
approvata ad experimentum in vista dell´approvazione definitiva nel prossimo Capitolo Generale ?
Si o No?”
Per alzata di mano è approvata all´unaminità.
Viene proposto il programma per i prossimi giorni: mercoledì mattina lavorare
sull’interculturalità e missionarietà e nel pomeriggio lasciare libero per un tempo personale e per il
lavoro della Commissione per il Documento Finale. Giovedí sarebbe l'elezione del Padre Generale,
gli Asistenti e dell’Amministratore e venerdí per vedere il Documento Finale e la ascolta.
Dopo il canto dell´antifona del Sub tuum praesidium, la sessione si scioglie.
X SESSIONE PLENARIA
06 Luglio 2016 ore 9:00
Convocati i Padri nell’aula Capitolare dopo l´invocazione allo Spirito Santo si dà lettura e
approvazione degli Atti.
Si propone di lavorare questa giornata principalmente sulla proposta del Direttorio per
l’interculturalità leonardina e la missionarietà. Si considereràla proposta nei gruppi indicando le
modifiche o altri punti da aggiungere.
In relazione ala Ratio Institutionis (scheda 6) si chiede valutare per ogni gruppo che revisione
ed aggiornamento siano curati da una Commissione Internazionale di formatori.
Si chiede che in questa ocasione i lavori siano nei gruppi linguistici fino alle ore 11:30.
Al tempo previsto i padri capitolari si incontrano di nuovo nell’aula capitolare per condividire
le riflessioni di ogni gruppo.
Gruppo lingua italiana
La proposta della Commissione Internazionale dei formatori Ratio Institutionis è ben accolta
e approvata dei membri del gruppo.
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I padri propongono che il Direttorio dell’interculuralità sia semplificato, specialmente i
numeri 10-24, parte che potrebbe essere utilizzata come Introduzione del Direttorio.
Sul piano delle proposte manifestano che sarebbe opportuno aggiunge un numero o un
capitolo “storico” che faccia rifferimento alle radici dell’Ordine fino al momento che viviamo oggi
arricchito con la diversità culturale. In questo senzo anche chiedono di pensare alla possibilità di
inserire il concetto di “intra-culturalitá” che porta a conoscere la propria cultura e raggiungere l'altro
e la sua cultura. In altre parole, trovare “i semina verbi” che sono nelle altre culture e che ci fanno
aprire.
Circa i numeri 37-39 riferiscono che sono molto specifici. Propongono che é meglio che si
faciliti l´atteggiamento senza entrare troppo nello specifico.
Riferiscono che non sono d´accordo con il titolo del punto V.1: “Modaltià delle esperienze
secondo la durata” (pag. 12) e prongono lasciare “secondo la finalià”.
Gruppo lingua inglese
In questo gruppo anche sono d´accordo con la Commissione Internazionale dei formatori per
la Ratio Institutionis.
I padri apprezzano l´interculturalità come dono e crescita nel nostro Ordine. Dal momento che
è una realtà presente nelle comunità locale e in tutto l’Ordine, chiedono di favorire gli spazi comuni
per l’interculturalità, per esempio, l’idioma nel Capitolo potrebbe ampliarse anche all’inglese e allo
spagnolo o anche nel nostro Notiziario si può fare anche un abstract degli articoli in queste due
lingue per creare dei ponti di comuicazione. Anche propongono che il Segretario della Curia
comunichi li cose ufficiale nella lingua di ogni Delegazione.
In relazione al capitolo V del Direttorio chiedono chiarezza al momento che un religioso arriva
ad una Delegazione sia è per studiare o per svolgere un servizio pastorale, anche fissando il tempo
preciso che rimarrà in quella comunità.
Si chiede di considerare e consultare il Delegato locale con il suo Consiglio al e la Curia
Generale.
In relazione alle vacanze dei padri studenti in altre Delegazioni credono necessario che questi
previamente procedano ad informare il Delegato locale e visitiano le comunità della loro Delegazione,
per quanto possibile. Nel caso dei padri che svolgono un servizio in altra Delegazione si affidino
queste cose al loro discernimento.
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Sul numero 97 che riguarda il caso di morte e sepoltura di un religioso c´è consenso tra di loro
nella scelta vocazionale e nei aspetti della povertà e carità, ma sostengono che possa essere nella
nazione di origine .
Infine, in relazione alla Ratio, i padri propongono di valutare e aggiornare i percorsi della
formazione iniziale e la esperienza del Regency secondo la realtà di ogni Delegazione
Gruppo lingua spagnola
I padri esprimono la approvazione di incaricare per l’aggiornamento della Ratio Institutionis
una Commissione Internazionale dei formatori.
Il Direttorio è ben accolto ed è gradito il contenuto di questo.
Nel n. 29 chiedono di sottolineare e approfondire l’attegiamento missionario che sia presente
dalla formazione iniziale in modo da aprire al principio di inter-delegazionale, d’interculturalità e
missionarietà. Per questo propongono di aggiungere alla fine del paragrafo: “A tal fine si adegui la
Ratio Institutionis e si dia ampio spazio alla missionarietà nel lavoro pastorale”.
Si apre un scambio di opinioni e questi sono i temi più punti discussi :
Nel caso dei padri studenti si apunta a cercare l'armonia tra lo studio e il servizio pastorale,
perché questi non sono incompatibili. Questo è chiaro, dice un’altro padre capitolare, nello Statuto
della Casa Internazionale di Formazione e Studi OMD, quando si chiede prevedere di fare un
possibile apostolato. Inoltre, nell’Ordine si promuove lo studio in termini di apostolato.
Sui numeri 97-98, in relazione al caso di morte di un religioso, si sono scambiati molti
opinioni. C´è consenso in ciò che ci viene chiesto in virtù dei consigli evangelici, ma anche si capisce
che in ogni realtà e cultura si vede e vive in modo differente e questo non si può togliere. I padri sono
d´accordo che qui corvengono molte cose: il confronto con una realtà umana ed emozionale forte;
mettere in sintonia la povertà e la carità verso l’altro; pensare alle diverse realtà culturali dei nostri
religiosi; dare uno sguardo alla nostra sensisbilità personale e comunitaria verso i nostri religiosi e
parenti defunti, ecc. Sopratutto il mistero della morte ci chiede di essere coscienti di non dimenticare
che dobbiamo inanzitutto mettere a Cristo, Morto e Risorto, al centro della nostra vita, questo ci porta
a ricordare e vivere la nostra esperienza di fede e la scelta d’essere segni evangelici e che Lui ha
cambiato la nostra cultura.
In seguito al nutrito scambio di opinioni dei padri, concordano con ciò che questo strumento
prevede nel critero che i superiori valutano in ogni caso e in ogni realtà.
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Si propone votare due mozioni, sulla Ratio Institutionis e il documento del’Interculturalità
Leonardina. Si chiede ai padri capitolari:
“Volete che si costituisca una Commissione Internazionale composta da formatori che
aggiorni il testo della nuova Ratio Institutionis nel prossimo anno 2017 ed entro il 2018 sia appovata
ad experimentum dal Consiglio Generale? Si o no?”
E si procede alla votazione per ballottas. La mozione risulta approvata plenis calculis.
Subito dopo viene chiesto: “Volete approvare ad experimentum il testo della proposta di
Direttorio per l’interculturalità Leonardina? Si o no?”
E dopo la votazione per ballottas viene approvato con “20 voti Si” e “1 voto No”.
Nel pomeriggio si radunerano i membri della Commissione del Documento Finale e la
sessione riprenderà alle ore 19:00, cosí c´è un tempo libero per la riflessione e la preghiera in vista
dell’elezione del Padre Generale, del Consiglio e dell’Amministratore Generale.
Con il canto del Sub tuum praesidium la seduta si scioglie.
X SESSIONE PLENARIA
06 Luglio 2016 ore 19:00
Con il canto si aprono i lavori.
Viene chiesto ai padri di esporre i pareri sulla missionarietà nell’Ordine.
Si apre uno scambio di pareri e il primo riguarda la relazione della missionarietà e i laici. Uno
dei padri formula una domanda per riflettere: “in che modo un laico o una famiglia può fare una
scelta missionaria nelle nostre Delegeazioni? Abbiamo una apertura su questo?”
Su questo argomento i padri della Delegazione Cilena propongo di avviare di modo concreto
un volontariato inter-Delegazionale che possa predersi cura di questo aspetto del nostro carisma.
Inoltre propongono che nell’Ordine possiamo comiciare a parlare di missionarietà su tre livelli:
1. Nella Pastorale. Nella quotidianietà, nella catechesi, nei movimenti, nelle capellanie, ecc.
2. Nella Formazione. Guardando la Ratio Institutionis e aggiungendo un capitolo su questo
punto.
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3. Nella Missionologia. Cioè individuare religiosi che possano fare delle specializzazioni in
missionologia.
Infine, propongono di stabilire in tutto l’Ordine un giorno o una attività che si referisca alla
“Missionarietà nella OMD”. Per esempio, una messa la cui colletta sia per questo fine (come si fa in
Italia).
I padri indiani hanno fatto uno elenco di proposte per il sostenimento della missione in India:
1. Costruire una nuova scuola.
2. Spostare la casa di teologato da Trichy a Chennai.
3. Pensare in fare della casa di Samayapuram una casa per ritiri.
4. Aprire una scuola d´italiano per religiosi, ecc.
5. Formare uno equipe per le traduzionie.
D’ altra parte, i padri nigeriani, anche espongono le loro proposte:
1. Costruire una casa di noviziato.
2. Costruire una casa per ritiri.
3. Costruire una Scuola Secondaria.
Uno dei padri essorta l’assemblea a promuovere in tutto l´Ordine l’apprendimento di altre
lingue. Questo è un primo passo per prendere sul serio la missionarietà e l’interculturalità.
A questo punto si fa la proposta, da parte del preside, di chiedere che il prossimo Capitolo
Generale possa prendere come tema principale quello della missionarietà perchè in questo modo
arriveremo ai tre temi della spiritualià leonardina: Cristo medico e terapia, Marianizzare e la
Missionarietà.
Dopo questa proposta e alcuni scambi di opinioni i padri accedono a votare la mozione. Viene
chiesto alla assemblea: “Volete che il prossimo Capitolo Generale abbia come tema la
Missionarietà” Si o No?”
E si procede alla votazione per ballottas. La mozione risulta approvata con “20 voti Si” e “1
voto No”.
Successivamente, viene chiesta la situazione sulla parrocchia di Diecimo. Segue lo scambio
di opinioni in relazione alla proposta del vescovo, alla disposizione dell’Ordine, alla modalità, alla
posibilità di lanciare un centro per la nostra spiritualità, ecc. Dato che è un tema che viene dall’altro
Capitolo e per aprire una comunità è il Padre Generale con il suo Consiglio che procede, si chiede
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votare la mozione perchè questi studino e valutino prudentemente l’apertura di una comunità a
Diecimo.
Subito dopo viene chiesto: “Volete approvare che il prossimo Padre Genereale e il suo
Consiglio ponga particolare attenzione nel valutare l’apertura di una comunità a Diecimo? Si o no?”
E dopo la votazione per ballottas la mozione è approvata plenis calculis.
Con il canto del Sub tuum praesidium la seduta si scioglie.
XI SESSIONE PLENARIA
07 Luglio 2016 ore 9:00
Convocati i Padri nell’aula Capitolare dopo il canto si procedere a leggere ed appprovare Atti.
Si procede a fare memoria dei relgiosi deceduti in questo sessenio. Questi sono:
1. P. Paolo Fredella (4 agosto 2011, età 88)
2. P. Mauro Giacometti (4 dicembre 2011, età 71)
3. Fra Franco Aguglia (23 marzo 2012, età 94)
4. P. Lucio Migliaccio (15 agosto 2012, età 93)
5. P. Vittorio Pascucci (11 dicembre 2012, età 78)
6. P. Baldo Santi (4 gennaio 2013, età 93)
7. P. Enrico Giannetta (10 gennaio 2013, età 97)
8. P. Gianfranco Marchi (10 marzo 2015, età 79)
9. P. Bruno Dessì (11 aprile 2015, età 72)
Si conclude la memoria con la preghiera per loro.
Dopo il primo Assistente del Capitolo chiede ai Vocali si sono d´accordo per passare alle
elezione. Avendo avuto parere positivo si passa alla elezione del RETTORE GENERALE.
Il Segretario legge le Costituzioni (163-172) e le Regole (164-166) riguardanti e i compiti del
Rettore Generale.
Si procede alla desginazione e, dopo uno scambio di pareri, si passa alla votazione per
ballotas. Risulta eletto il Rev.mo. P. VINCENZO MOLINARO che diventa così Rettore Generale
dell’Ordine.
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La seduta viene sciolta e i capitolari, con i religiosi presenti nella casa, prestano omaggio e
obbedienza al Padre Generale.
Quindi si va nella Chiesa del Santuario dell Stella per la celebrazione della impetrazione e
ringraziamiento, la professione di fede e giuramento di fedeltà.
Subito dopo, si avvertono tutte le comunità dell’avvenuta elezione.
Dopo la pausa si procede alla elezioni degli ASSISTENTI, il Segretario legge le Costituzioni
(173-189) e le Regole (167-168) riguardanti l’ufficio degli Assistenti.
Poi si procede alla designazione per scheda e alla conferma per ballotas come è previsto.
Risulta elettto come Primo Assistente Generale e Vicario Generale R. P. DOMENICO AIUTO.
A questo punto si fa la votazione per l’Assistente sostituto del Capitolo. Dopo la designazione e la
conferma per ballotas risulta eletto P. Soris Nico Xavier Donathius.
Di seguito si prosegue alla elezione del Secondo Assistente Generale. Si procede alla
designazione per scheda e alla conferma per ballottas. Risulta eletto: R. P. BENO VAZ J. PHILOMIN.
Prima della seguente votazione si chiede ai padri capitolari di valutare e votare la mozione
che propone votare, nello stesso scrutinio, il Terzo Assistente Generale e l’Amministratore Generale
d’accordo quello con quanto l’assemblea ha condiviso prima. La domanda è formulata in questo
modo: “Volete che in questo 111° Capitolo Generale il Terzo Assistente Generale e l’Amministratore
Generale siano uniti nella medesima votazione qualora venisse eletto come Terzo Assistente P. Luigi
Piccolo? Si o No?”
E si procede alla votazione per ballotas. Il risultato è “20 voti Si” e “1 voto No”. Quindi è
approvata la mozione. Dopo questo procede la votazione per desgnazione e la conferma per ballottas.
Risulta eletto come Terzo Assistente Generale e l’Amministratore Generale R. P. LUIGI PICCOLO.
Subito dopo il neo eletto Amministratore Generale fa giuramento davanti al Padre Generale e
ai Padri Capitolari.
Si canta l’antifona del Sub tuum praesidium e si suspende la sessione di elezioni fino al giorno
seguente.
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XII SESSIONE PLENARIA
08 Luglio 2016 ore 9:00
Con la preghiera si aggiorna la sessione.
Viene ripresa la votazione per scegliere il Quarto Assistente Generale. Dopo la designazione
per scheda e alla conferma per ballottas risulta eletto: R. P. ANI KENNET.
Quindi, sono eletti per il Consiglio Generale:
R. P. DOMENICO AIUTO, Primo Assistente e Vicario Generale.
R. P. BENO VAZ J. PHILOMIN, Secondo Assistente.
R. P. LUIGI PICCOLO, Terzo Assistente e Amministratore Generale.
R. P. ANI KENNET, Quarto Assistente.
Ogni Assistente giura davanti al Rettore Generale e all’Assemblea. Dopo il Padre Generale
conferma nell’ufficio di Assistenti Generali questi religiosi.
Il Padre Generale annuncia l’ “Ascolta” a norma della R. 156, quindi la seduta viene
aggiornata al pomeriggio.
Il Rettore Generale e il suo Consiglio danno inizio ai colloqui con i singoli vocali.
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IN MEMORIA
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P. FRANCESCO PAOLO FREDELLA
(1923-2011)
Giovedì 4 agosto P. Paolo Fredella ha detto il suo definitivo “eccomi” al Signore circondati
dall'affetto del P. Generale, dei religiosi dell'Ordine e da numerosi fedeli della comunità parrocchiale
di San Giovanni Leonardi a Torre Maura e delle diverse comunità dove P. Paolo ha prestato un
instancabile servizio presbiterale.
I funerali si sono svolti sabato 6 agosto, festa del Trasfigurazione del Signore. Durante la
celebrazione eucaristica presieduta da P. Rosario Piazzolla, Vicario Generale dell'Ordine, è stato
rilevato il dono carismatico e la luminosa figura di P. Paolo che riflette il volto di Cristo Maestro e
Pastor volto di Dioe, ed è stato sottolineato come ora p. Paolo contempla ciò che ha predicato e
raccontato: la bellezza luminosa del volto di Dio.
P. Paolo, nasce a Sant’Agata di Puglia (FG) 12 Febbraio1923 dove si concretizza la sua
vocazione sacerdotale.
Nel 1934 entra nel Collegio di Fosciandora dove completa la preparazione e vi rimane fino al
1940. Frequenta la Pontifica Università Gregoriana, conseguendo la licenza in Teologia.
Nel gennaio 1946 emette la professione solenne e il 21 aprile dello stesso anno nella Basilica
di San Giovanni in Laterano, viene ordinato sacerdote.
E' assegnato alla casa di Fosciandora quale insegnante per i giovani studenti del seminario e
dal 1949 al 1950 a Gallipoli, quale vice parroco.
Dopo un brevissimo periodo nella Chiesa di Santa Brigida a Napoli, ritorna a Fosciandora,
quale insegnante di lettere e vi rimane fino al 1959.
Per un triennio è trasferito a Lucca quale Maestro dei Novizi.
Dopo una brevissima parentesi a Candela, il 1963 è assegnato alla casa di Gallipoli, prima
come vice parroco e dal 1965 come parroco, incarico che ricopre fino al 1974, quando viene chiamato
a svolgere le funzioni di Procuratore Generale dell'Ordine di e Rettore, e Formatore della Comunità
di Santa Maria in Campitelli a Roma.
Dal 1980 al 1992 viene nominato parroco a San Ferdinando di Puglia, in Santa Maria del
Rosario, dove continua l'opera di completamento e di sistemazione della Chiesa e della Casa.
Dal 1992 al 1995, per un triennio ritorna a Santa Maria in Campitelli a Roma, quale parroco.
Dal settembre 1995 al 4 Agosto del 2011 viene assegnato alla Comunità di Torre Maura in
Roma. Instancabile operaio della vigna del Signore, ha lasciato in tutti quelli che lo hanno conosciuto,
dai più anziani ai più giovani un segno indelebile, e ha mostralo a tutti che solo in Cristo è possibile
realizzarsi.
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P. MAURO GIACOMETTI
(1940-2011)
Alle 2,30 di domenica 4 dicembre 2011, P. Mauro Giacometti cessava di vivere. Era ricoverato
all’Ospedale Civile di Valletri da una settimana nel corso della quale, dopo un lieve miglioramento
avvenuto martedì 29 novembre sotto l’effeto di potenti farmaci, era andato progessivamente perdendo
la facoltà di inghiottire qualunque alimento e quel che è peggio, la sua capacità respiratoria si era
ridotta a nulla. Una settimana di sofferenza, con una speranza sempre più fiacca, man mano le forze
mandavano. Era la brutta copia della settimana precedente, quando assitito a casa, spesso faceva
capire che si aspettava la morte, pur troppo la sua era una di quelle malattie che non perdonano,
magari ti danno tempo di prepararti a una bella morte. Prima di uscire di casa per l’ospedale, aveva
ricevuto i sacramenti, con totale coscienza e partecipazione. Ma sapeva che non era una delle solite
visite ospedaliere, come quando partiva la mattina e curato per un intero anno. Il tempo che gli era
stato dato e che lui intuiva anche senza conoscerne i termini.
Le tappe principali
P. Mauro era nato a Napoli, 12 maggio del 1940, di una famiglia numerosa, assidua
frequentatrice della parrocchia di S. Maria in Portico a Chiaia. La mamma, una donna di preghiera,
straordinaria che si faceva accompagnare alla messa anche quando non vedeva più. Il papà, un
dipendente delle Ferrovie dello Stato, aveva dato ai figli una segnale di riconoscimento, un
caratteristico fischio. Così all’improvviso, veniva a trovare il figlio nel seminario di Fosciandora o a
Lucca. Anche´io ero con P. Mauro, durante il ginnasio. Di tanto in tanto si sentiva questio fischio a
cui nessuno faceva caso, salvo Mauro che salvata subito e diceva: “E’ papà”. Bisogna dire che era la
gioia di tutti, perchè mai veniva a mani vuote e poi aveva quella maniera tipica napoletana, ossia una
sensibilità un po’ scherzosa che ci faceva felici tutti. L’allegria di P. Mauro veniva da una buona
fonte.
Gli anni della formazione
Così siamo cresciuti, a Lucca il Noviziato e a Roma per finire il liceo poi alla Gregoriana per
filosofia e teologia. Venne il giorno della proffesione solenne, 17 luglio de 1965, e poi l’ordinazione
sacerdotale, il 18 dicembre dello stesso anno. Poi P. Mauro fu inviato a Gallipol, nella comunità del
Sacro Cuore, una parrocchia del centro della città, luogo di incontro per le varie generazioni. Qui
anche con l’insegnamento di religione nella scuola media è divenuto popolare, potremmo dire parte
integrante della comunità. Per tanti anni è rimasto a Gallipoli, poi ha fatto delle breve pause, a Tolone,
a Lariano (solo un anno) e una triennale a Napoli nella parrocchia natia, dove è stato parroco. Quindi
di nuovo a Gallipolo, fino al 2005. Infine è venuto a Lariano come vice parroco e responsabile
dell’accoglienza a Villa Mater Dei.
Gli anni della pastorale
Cosa aveva maturato P. Mauro, durante gli studi e la formazione e come quegli anni sono stati
por tramutati in atteggiamento pastorali? La comunità dell’Ordine della Madre di Dio per lui era la
seconda famiglia, se vogliamo la sua propia qulla che aveva scelto. Il sentimento dell’appartenenza a
un Ordine Mariano per lui era diventato naturale. Nella pastorale, portava un carico di umanità che
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partiva dalle doti della natura e del carattere, ma si univa alla propria consapevolezza di umiltà e di
impotenza per cui riversava la sua fiducia e quasi sempre riusciva a orientare quella degli interlocutori
verso la fonte della grazia. Il Signore Gesù, e l’Eucaristia in particolare, sono stati la stella polare di
una esistenza didicata all’annuncio del regno. Un annuncio fatto senza predicazioni complicate. Era
capace di fare le battute dulle sue frasi troppo impegnative, quasi a dire: ma cosa ho detto? Non mi
prenderete sul serio. Questo atteggiamento provocava una inmediata simpatia che no era mai soltanto
un’amicizia ma diventava immediatamente coinvolgimento.
Le generazioni di ragazzi e adolescenti che ha cresciuto a Gallipoli e lo hanno tenuto nel cuore
in questi ultimi anni di lontananza, sono stati rappresentati da un gruppo di alunni della Scuola Media
di Lariano. Sono stati gli unici che hanno ottenuto l’autorizzazione a partecipare al funerale e hanno,
si può dire, improvvisato una lettera di saluto nella quale hanno scritto il legame che P. Mauro con
poche parole, magari del linguaggio sportivo, era riuscito a stabilire con loro.
Il funerale, al quale insieme con il P. Generale e i confratelli dell’Ordine ha partecipato il
Vescovo e gran parte del Presbiterado diocesano, è stata la celebrazione della croce portata con il
sorriso e la speranza della vita eterna mai offuscata. Mi piace riportare in chiusura alcune parole che
un gruppo di famiglie di Gallipoli ha scritto ai familiari di P. Mauro, i quali sono stati fraternamente
presenti al loro congiunto specialmente in questi mesi di calvario: “Vogliamo ricordarlo in tutta la
sua semplicità, la sua umiltà e bontà. Ci è stato Padre e Fratello nei momenti più difficili, è stato un
punto fermo sul quale poter contare. Con il suo sorriso ha riempito i nsotri cuori di gioia, con la sua
giovalità ha allietato le nostre vite...”
Il suo corpo riposa al cimetero di Lariano. Mani sconosciute rinnovano costantemente i fiori
alla sua tomba.
P. Vincenzo Molinaro
FRA FRANCO AGUGLIA
(1918-2012)
Il 23 marzo 2013 dopo chiudeva gli occhi alla terra per aprirli al cielo Fra Franco Aguglia
religioso mite nel cuore e robusto nella fedeltà. Era nato a Roma il 1 agosto 1918 presso la Parrocchia
di santa Maria in Portico in Campitelli. Fin da Fosciandora il 2 agosto del 1939 come ricordano i
documenti conservati nell’Archivio dell’Ordine gli vengono affidati: “l’officio di servizio di casa,
cuoco e ortolano. Quanta schiettezza è emersa dal piccolo foglio che ho trovato fra le tue cose:
“Cuoco e ortolano, ho avuto l’incarico di fare il calzolaio. Anche l’incarico del trasporto sulle spalle
(dalle nostre selve) del legname, come pure spaccare con la scure e segare per fare i blocchi per la
cucina e il bucato; altri viaggi per la legna da forno per il pane quotidiano”.
“Grazie perché ci hai fatto gustare il vangelo in opere concrete, tutte per “incarico” per
rendere ferma la tua obbedienza, che così è andata avanti negli anni: a San Ferdinando come cuoco
e sagrestano, a Lucca, e dal 1962 a Roma: “Impegnato in lavori di casa. Durante il Concilio
Ecumenico Vaticano II è autista del P. Generale e di Mons. Carlo Baldini che accompagnava presso
la Basilica di San Pietro. Lavorò molto come idraulico durante l’edificazione della Scuola Apostolica
di Lariano”.
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Hai realizzato con la sua vita: “Un salterio di opere di misericordia da Migliano a Roma,
sempre nel silenzio e nello stupore di ciò che era chiamato a custodire e servire fino al giorno della
sua morte. Voglia Dio donarci altri fratelli che con la stessa libertà non temano di essere costruttori
con i sacerdoti dell’unico Regno di Dio. Caro Fra Franco, per la tua interiorità fatta di ascolto della
Parola di Dio ben più importante che nel fluire delle molteplici parole che passano. Ci ricordi così
più da vicino Maria, la donna dal cuore memorioso che conservava tutte le cose meditandole nel suo
cuore. Il rosario è sempre stata la tua forza. Il breviario tuo compagno di strada. La Messa ti ha
unito a Cristo morto e risorto”.
“Grazie per il tuo affetto e e la tenera devozione per il Santo Fondatore, San Giovanni
Leonardi: ci riporti fra noi la sua tempra di uomo solido nella fede semplice e profonda, radicata più
che nella sapienza umana, nella sublime conoscenza del mistero di Cristo morto e risorto”.
Ricordo quando ti scrisse nella lettera per ricordare il 60° anniversario della Professione
Religiosa: “La tua pazienza, che sempre affiora sulle tue labbra, per te è diventata non
rassegnazione, ma certezza ch “il Buon Dio”, come tu lo chiamavi, vede e provvede alle sue creature
e nulla di quanto ci accada è inutile e perso. Il tuo dolore per la tua storia personale fatta di sordità,
per i piccoli e grandi servizi che hai fatto senza farli mai pesare, anche quando dentro ti bruciava
qualcosa che forse non capivi, ma che pur continuavi a offrire, sapendo che la risposta sarebbe
arrivata solo se era alimentata dalla fede. Che scuola di vita religiosa sei stato e continui ad essere
in mezzo a noi!”.
(Dall’Omelia del P. Generale durante le esequie)
P. LUCIO MIGLIACCIO
XXIX RETTORE GENERALE
(1918-2012)
Nelle prime ore della solennità di Maria SS.ma Assunta in cielo, il Signore ha chiamato a sé
il caro Padre Lucio Migliaccio, al termine di una lunga vita di ben 93 anni. Egli chiudeva così i suoi
occhi a questo mondo e li apriva alla luce dell’eternità. Nel corso della sua esistenza, egli aveva
ripetuto sovente le parole del Salmista che diceva: “Cercherò sempre il tuo volto, o Signore!”. Ed
ora egli poteva veder realizzata l’aspirazione della sua vita: vedere faccia a faccia il suo Signore! Noi
oggi vogliamo dargli l’estremo saluto, ringraziando il Signore per avercelo dato ed affidato poi nelle
mani misericordiose del Padre che sta nei cieli. In primo luogo noi oggi vogliamo ringraziare il
Signore per il dono che Egli ha fatto alla sua Santa Chiesa, dandole un sacerdote ed un religioso così
buono e generoso, quale è stato il nostro caro P. Lucio. Il Buon Pastore gli aveva fatto sentire la sua
voce, dicendogli “vieni e seguimi” ed egli aveva risposto generosamente a tale invito, diventando
Ministro di Cristo, all’età di 23 anni, nel lontano 12 luglio del 1941. Seguirono poi ben 70 anni di
un’intensa vita sacerdotale, tutta dedita al servizio della Santa Chiesa. Egli iniziò il suo sacerdozio
negli anni tragici dell’ultima guerra mondiale e fin d’allora egli sentì la vocazione a dedicarsi pure al
servizio del prossimo, come Buon Samaritano sulle strade del mondo. Nel dopoguerra e nei decenni
successivi molti di noi l’hanno conosciuto come instancabile Apostolo, animatore dell’Azione
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