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Published by istituto comprensivo, 2022-09-24 10:35:48

E BOOK J.E. BROAD

E BOOK J.E. BROAD

1

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VALENTINO - SCAFA

SCUOLA LABORATORIO DI RICERCA E INNOVAZIONE
Numero IV

2022

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KATJA BATTAGLIA CRISTINA PARONE

J.E. Broad
e i grandi uomini di Caramanico

Istituto Comprensivo San Valentino – Scafa
2022

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La collana Scuola Laboratorio di Ricerca e Innovazione intende valorizzare la
sperimentazione didattica, attraverso la creatività digitale.
© 2022 Istituto Comprensivo di San Valentino - Scafa
ISBN 979-12-213-7152-9

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INTRODUZIONE

Gli scienziati e gli ambientalisti, già da tempo allarmati a causa dell’impatto umano
sull’ecosistema, sono particolarmente intenti a considerare gli scenari che potrebbero
derivare da una guerra, dagli effetti devastanti sull’ambiente. Ecco perché la scuola,
deve promuovere la cultura, la convivenza democratica, nonché attivare progetti
educativi per la pace, l’ambiente, la sostenibilità e la cittadinanza planetaria, alla luce
dell’Agenda 2030, per sostenere i giovani verso i diciassette obiettivi di Sviluppo
Sostenibile, tra i quali spicca, più degli altri il sedicesimo che sollecita i cittadini di
domani a “promuovere società pacifiche e inclusive”.

Per questo motivo la scelta dell’argomento dell’attività di ricerca-azione, per gli
alunni delle classi II B e III B, è ricaduta sulla Seconda Guerra Mondiale a
Caramanico, in cui la gente del luogo, sostenuta dalla consapevolezza
dell’inscindibile rapporto ambiente-umanità-salute-pace, a volte è giunta a sacrificare
la propria vita per aiutare i fuggitivi dai campi di prigionia tedeschi.

Oggi, viviamo una situazione simile per certi aspetti: molti Ucraini oppressi dalla
guerra sono giunti nella nostra nazione e sono stati accolti con lo stesso calore che gli
Italiani, durante la Resistenza, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, hanno
riversato sui soldati che sfuggivano ai Tedeschi.

Quando i prigionieri di Acquafredda, presso Roccamorice, evasero in massa e
giunsero nelle vallate vicine, tra cui Caramanico, gran parte della popolazione locale
li aiutò, dimostrando una rara empatia, nonostante i cittadini venissero ricompensati
con 1850 lire, per la consegna dei fuggitivi ai Tedeschi. Questi ultimi, infatti non
esitavano a fucilare la popolazione del luogo, utilizzando una sedia che tuttora si
conserva presso il Comune di Caramanico.

Una fonte storica molto importante per tale studio sono stati gli otto diari di J.E.
Broad, un caporal maggiore sminatore dell’esercito neozelandese, la cui edizione
italiana è stata curata da Cristina Parone. Gli scritti tramandano i nomi di tanti
cittadini di Caramanico, che hanno aiutato con tutte le proprie forze gli stranieri
giunti nel paese.

Il prodotto dell’attività di ricerca-azione è un albo illustrato, un libro caratterizzato da
testo e illustrazioni, che interagiscono fra loro non in maniera descrittiva: le une
completano, ampliano, approfondiscono, stravolgono il senso dell’altro e viceversa,
dando vita ad un linguaggio completamente nuovo. Gli albi sono contenitori di storie
che per essere letti implicano una sintesi fra tutti questi elementi. Si tratta di una

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lettura che i bambini sanno compiere con naturalezza e che gli adulti spesso faticano
a capire profondamente.
La modalità di attuazione è stata curricolare ed è stata coinvolta una docente (Katja
Battaglia) ed un esperto esterno (Cristina Parone). Per incrementare il livello di
inclusione e migliorare l’apprendimento è stata scelta la didattica laboratoriale, in cui
sono stati favoriti il cooperative learning, il learning by doing e la peer education.
Gli alunni che hanno partecipato appartengono alla classe II B (Angelucci Beatrice,
Marco Cappellucci, Samuele D’Addario, Camilla De Angelis, Giorgia De Luca, Piero
Elia De Novellis, Susanna De Novellis, Emanuele Dell’Elce, Sara Di Michele,
Adriana Iacobucci, Rachele Piccioli, Maria Sophie Saudelli, Davide Scalpelli, Alice
Zigrossi) e alla classe III B (Andrea Brandolini, Michaela Bucci, Samuel Camilli,
Aurora Campestrin, Matteo D’Addario, Marcello De Felice, Giulia De Thomasis,
Claudia Di Michele, Valeria Di Monte, Moreno Marinucci, Virginia Piccioli, Antonio
Pisu, Marta Sanelli, Francesco Scalpelli, Cristina Silvaggio, Gabriela Viola, Pierluigi
Vitali, Aurora Zigrossi).
Al termine dell’attività gli studenti hanno migliorato la propria creatività, oltre che le
competenze nella lettura, comprensione, scrittura, valutazione delle fonti e
argomentazione. Hanno imparato, infine, che “sono le piccole cose, le azioni
quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità, semplici atti di
gentilezza e amore”, come precisa J.R.R. Tolkien nell’opera Lo Hobbit o la
Riconquista del Tesoro.
Il volume si è classificato al terzo posto del concorso dedicato a Corradino d’Ascanio,
organizzato dall’Istituto Omnicomprensivo di Popoli.

Prof.ssa Katja Battaglia

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Capitolo 1

IL PROGETTO

Istituto Comprensivo di San Valentino - Scafa
Dirigente Scolastico Prof.ssa Daniela D’Alimonte

Progettazione Attività Prof.ssa Katja Battaglia

Classi coinvolte: II B e III B

1. Traguardo di fine ciclo, riferimento per l’attività laboratoriale.
Storia - CONOSCENZA DEGLI ASPETTI E DEI PROCESSI

ESSENZIALI DELLA STORIA DEL PROPRIO AMBIENTE.

2. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado in Storia
-L’alunno produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali,
e le sa organizzare in testi.
-L’alunno comprende testi storici e li sa elaborare con un personale metodo di
studio.
-L’alunno usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del
presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali
del mondo contemporaneo. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e
dell’umanità e li sa mettere il relazione con i fenomeni storici studiati.

3. Obiettivi di apprendimento in Storia della scuola secondaria di primo grado
- Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali,
orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti.
- Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte.
- Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea e mondiale.
- Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di
informazione diverse.

4. Fasi e tempi delle attività

FASE 1 (2 ore) Introduzione metodologica sulla ricerca storica e spiegazione relativa
al prodotto da realizzare. Definizione del campo d’indagine.

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FASE 2 (2 ore) Spiegazione sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla Resistenza a
Caramanico.

FASE 3 (6 ore) Cristina Parone, esperta esterna, traduttrice dei diari di J.E. Broad,
Povera gente, poveri noi” presenta i suoi studi. J.E. Broad era un caporalmaggiore
sminatore dell’esercito neozelandese, scappato da un campo di prigionia e aiutato,
insieme agli altri soldati fuggitivi, dalla gente del luogo. Gli alunni ricostruiscono gli
eventi storici relativi alla Resistenza, durante Seconda Guerra Mondiale a
Caramanico, analizzando un’importante fonte storica, gli otto diari di J.E. Broad. Il
documento attesta che, in sette mesi di patimento, i prigionieri fuggitivi, tra cui lo
stesso J.E. Broad, hanno conosciuto il vero valore della gente del luogo, che li hanno
aiutati, mettendo a rischio la proprio la vita.

FASE 4 (4 ore) Divisione in sequenze degli eventi tramandati nei diari.

FASE 5 (6 ore) Ciascun alunno illustra una sequenza.

FASE 6 (4 ore) Ogni alunno si dedica alla redazione del testo che spiega
l’illustrazione.

FASE 7 (4 ORE) Organizzazione del materiale prodotto e realizzazione dell’albo
illustrato. Correzione e revisione.

Tempi di impegno settimanale: 4 ore a settimana.

Tempi di impegno totale: Totale ore 28 (sette settimane) a cui si può aggiungere il
lavoro a casa.

5. Organizzazione delle attività con gli studenti

Gruppi della stessa classe. Tutti gli alunni lavorano per gruppi eterogenei o di livello
scelti dal docente (composti da circa 4 persone) quando l’attività viene svolta in
classe, ma anche per gruppi eterogenei di numero variabile, scelti dagli alunni stessi,
quando si lavora a casa (il lavoro per gruppi eterogenei a casa è facoltativo. L’alunno
può scegliere anche di lavorare individualmente). La metodologia per gruppi di
lavoro, in quanto “comunità di apprendimento” presenta numerosi vantaggi. Ogni
partecipante introduce delle situazioni e degli eventi che influenzano le relazioni,
provocano delle risposte che coinvolgono tutti. Ciascun alunno offre la propria
responsabilità, l’impegno a collaborare nella consapevolezza che insieme possono
raggiungere obiettivi e risultati migliori. Il gruppo che lavora in modo cooperativo ha
come caratteristica l’interdipendenza tra i membri impegnati nel compito di vivere
una relazione indispensabile per conseguire il risultato. (Cfr.

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www.cooperativelearning.it; “La pratica laboratoriale come ambiente di
apprendimento significativo”, in Didattica laboratoriale, www.indire.it; SANDRONE
BOSCARINO G., “La didattica laboratoriale”, in Scuola e Didattica, n° 9, 2004).

6. Materiali

1- Testi di consultazione.

2- Documenti forniti dai docenti.

7. Tecnologie e software utilizzati

Le tecnologie utilizzate sono PC desktop, notebook, smartphone, LIM, siti e
piattaforme web. Si è ricorso ai software di scrittura Word (Microsoft Office). Infine
ha rivestito un ruolo di grande importanza il software G-Suite (Google), nello
specifico le applicazioni Presentazioni e Google Drive per la condivisione di
documenti.

8. Spazi

Aula.

9. Compiti dei docenti

Nei confronti degli alunni il docente ha il ruolo di accompagnamento, di tutorato e di
consulenza. Di volta in volta i suoi compiti sono quelli di

1- Propositore-organizzatore:
L’insegnante di Laboratorio collabora come membro di una comunità ad un processo
interpretativo, a cui partecipano tutti i membri in quanto soggetti capaci di pensare, e
come soggetto “esperto” in grado di fornire consulenza in funzione della costruzione
della conoscenza.
2- Facilitatore dell’interazione fra i diversi soggetti:
Con l’esercizio dell’autorevolezza il docente favorisce l’interazione fra i diversi
soggetti.

3- Negoziatore:

Mediante una continua negoziazione, favorisce la crescita individuale e lo sviluppo di
tutte le potenzialità dell’allievo, sostenendolo nelle difficoltà, indirizzandolo e
sollecitando curiosità e interesse.

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4- Garante del processo e del compito:
Come docente di attività di Laboratorio è attento supervisore dell’applicazione
rigorosa delle procedure, pronto però a cogliere i cambiamenti del contesto in cui
opera per ridefinire in itinere il processo in un’ottica di flessibilità.
5- Risorse:
L’analisi della documentazione di tutte le fasi del percorso gli consente di attivare da
solo, o con il confronto nel team dei docenti interessati, processi di riflessione e di
adattamento a nuove esigenze per offrire ad ogni alunno occasioni di apprendimento
rispondenti ai bisogni individuali.
10. Modalità e criteri di accertamento e valutazione delle competenze:
1- Verifiche orali e scritte in itinere.
2- Realizzazione di un prodotto finale, l’albo illustrato sulla Resistenza a
Caramanico. Il docente stabilisce delle prove di valutazione sulla base dei risultati
attesi. In questo caso un metro di giudizio adeguato ad un lavoro “autentico” non può
essere rappresentato solo dalle prove tradizionalmente volte alla valutazione di
conoscenze e abilità. Occorre, quindi, predisporre modalità di osservazione e,
successivamente di valutazione, che abbiano come oggetto le competenze che ciascun
allievo utilizza nelle varie situazioni, come accade nella didattica di laboratorio. Si
tratta di un tipo di valutazione che considera sia il processo che il prodotto finale di
un percorso, che fornisce informazioni sui progressi conseguiti dallo studente e su
quelle capacità che, opportunamente mobilitate, hanno reso significativo
l’apprendimento. Pertanto si allega la griglia per la valutazione.

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RUBRICA DI VALUTAZIONE PER IL COMPITO DI REALTÀ

INDICATORI AVANZATO LIVELLI BASE INIZIALE
(fino a 6)
Valutazione (10- 9) INTERMEDIO (6)
dell’elaborato (8-7) L’elaborato è stato
L’elaborato è L’elaborato è realizzato in modo
L’elaborato è coerente superficiale,
pienamente coerente con il prodotto atteso parzialmente coerente rispettando solo in
e realizzato in modo parte le indicazioni
con il prodotto atteso, creativo e accurato con il prodotto atteso e fornite

originale e realizzato in modo

e realizzato in modo sostanzialmente

creativo e accurato adeguato

Efficacia comunicativa L’elaborato presenta L’elaborato presenta L’elaborato è semplice L’elaborato presenta i
e poco coerente contenuti in modo
in modo chiaro i in modo adeguato i confuso
contenuti, utilizzando contenuti, utilizzando
in modo efficace i correttamente i diversi
diversi canali canali
di comunicazione di comunicazione

Competenza digitale L’alunno utilizza in L’alunno utilizza in L’alunno utilizza con L’alunno utilizza in
e modo corretto le TIC difficoltà le TIC modo inadeguato le TIC
Spirito di iniziativa e modo autonomo
imprenditorialità responsabile le TIC L’alunno progetta il
proprio lavoro e cerca
L’alunno progetta in maniera propositiva L’alunno deve essere L’alunno esegue il
soluzioni per risolvere i
autonomamente il problemi guidato per progettare proprio lavoro senza

proprio lavoro, propone il proprio lavoro e ha una progettualità e

idee, assume iniziative, bisogno di dimostra un

sa risolvere i problemi incoraggiamento per atteggiamento

affrontare situazioni rinunciatario di fronte

nuove a situazioni nuove

Ricerca delle L’alunno seleziona L’alunno seleziona siti L’alunno seleziona con L’alunno seleziona siti
informazioni
in modo autonomo siti e informazioni difficoltà siti e informazioni poco

e informazioni pertinenti, guidato e informazioni pertinenti

pertinenti dall’insegnante pertinenti

Gestione delle L’alunno mette L’alunno mette L’alunno mette L’alunno non riesce a
informazioni mettere
in connessione e in connessione e in connessione le
in connessione le
rielabora rielabora informazioni raccolte
informazioni raccolte
creativamente le adeguatamente le solo se guidato

informazioni raccolte informazioni raccolte

Capacità L’alunno fa interagire L’alunno fa interagire L’alunno fa interagire L’alunno non riesce a
di trasferire le
conoscenze acquisite le proprie le proprie le proprie far interagire

preconoscenze con le preconoscenze con le preconoscenze con le le proprie
informazioni acquisite preconoscenze con le
informazioni acquisite informazioni acquisite
solo se guidato informazioni acquisite
in modo autonomo e in modo autonomo e

originale adeguato.

Autovalutazione L’alunno dimostra L’alunno valuta L’alunno valuta L’alunno non riesce a
valutare il proprio
Autonomia mature capacita di correttamente il correttamente il lavoro

Collaborazione con i autovalutazione proprio lavoro e proprio lavoro ma
pari
Rispetto dei tempi orientate al proprio interviene per interviene per

miglioramento correggersi correggersi solo se

guidato

L’alunno opera L’alunno è autonomo L’alunno non ha una L’alunno non è
in completa autonomia nello svolgimento del
compito, ma richiede adeguata autonomia autonomo nello
conferme
nello svolgimento del svolgimento del

compito e richiede compito

spiegazioni aggiuntive

L’alunno collabora in L’alunno collabora in L’alunno collabora L’alunno non dimostra
modo costruttivo e modo costruttivo un atteggiamento
aiuta i compagni parzialmente collaborativo
in
L’alunno gestisce il L’alunno porta a L’alunno rispetta con L’alunno non conclude
modo autonomo a il lavoro nei tempi
tempo e porta termine il lavoro nei fatica il tempo di previsti
termine il lavoro
nei tempi previsti tempi previsti ma consegna perché

necessita di disperde il tempo

sollecitazioni

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Capitolo 2
L’ALBO ILLUSTRATO REALIZZATO DAGLI ALUNNI

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APPENDICE DOCUMENTARIA

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Questo e-book è il prodotto del Laboratorio di Ricerca Storica della Scuola Secondaria di primo
grado dell’IC di San Valentino - Scafa, di cui è Dirigente Daniela D’Alimonte, implementato nelle
classi II B e III B dalla docente Katja Battaglia, con l’obbiettivo di approfondire la conoscenza della
storia dell’Abruzzo, per valorizzare e tutelare il patrimonio culturale del territorio.

Una fonte storica molto importante per tale studio sono stati gli otto diari di J.E. Broad, un caporal
maggiore sminatore dell’esercito neozelandese, la cui edizione italiana è stata curata da Cristina
Parone, studiosa della storia di Caramanico. Gli scritti tramandano i nomi dei grandi uomini di
Caramanico, la gente comune che ha aiutato con tutte le proprie forze gli stranieri giunti nel paese.

In J. E. Broad e i grandi uomini di Caramanico viene analizzato il periodo della Seconda Guerra
Mondiale, in cui le persone, sostenute dalla consapevolezza dell’inscindibile rapporto ambiente-
umanità-salute-pace, sono giunte a sacrificare la propria vita per aiutare i fuggitivi dai campi di
prigionia tedeschi.

È stato scelto questo argomento, perché la scuola deve promuovere la cultura, la convivenza
democratica, nonché attivare progetti educativi per la pace, l’ambiente, la sostenibilità e la
cittadinanza planetaria, alla luce dell’Agenda 2030, per sostenere i giovani verso i diciassette
obiettivi di Sviluppo Sostenibile, tra i quali spicca, più degli altri il sedicesimo che sollecita i
cittadini di domani a “promuovere società pacifiche e inclusive”.

Il volume, che si è classificato al terzo posto del concorso dedicato a Corradino D’Ascanio
dell’Istituto Omnicomprensivo di Popoli, si articola in cinque parti (introduzione, progetto, rubrica
di valutazione, albo illustrato realizzato dagli alunni e appendice documentaria, in cui sono
evidenziate e spiegate le fasi di lavoro).

L’opera è il quarto e-book della collana “Scuola Laboratorio di Ricerca e Innovazione”, che è stata
ideata dalla prof.ssa Katja Battaglia ed è stata subito accolta dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa
Daniela D’Alimonte, che intende valorizzare la distribuzione della conoscenza, nonché la creatività
digitale. Si tratta di un’attività prevista in relazione al Piano Nazionale Scuola Digitale, azione 23 -
Promozione delle Risorse Educative Aperte (OER), per incoraggiare i processi sostenibili e
funzionali di produzione, che possibilmente aiutino a fare emergere e diffondere i materiali migliori
e ne facilitino la validazione collaborativa e il riuso, garantendo un regime di diritti che sia sensato e
funzionale all’OER.

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