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Published by tintitutin, 2018-10-25 03:16:16

La storia della Repubblica di San Marino

compendio a cura di Augusto Casali

LA STORIA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

ottenne 19 seggi, e P.S. che ne guadagnò 16,
arrivando complessivamente a 35 seggi. Mentre
all’opposizione si collocarono la D.C., che raggiunse
23 seggi, e il P.S.D., che alla sua prima uscita ne
raccolse 2, cosicché l’opposizione poteva contare
su 25 seggi.
Intanto fatti internazionali come la destalinizzazione
sovietica, l’incontro di Pralognan, le iniziative tese
all’unificazione dei Partiti Socialisti Italiani, i fatti di
Ungheria del 1956, ebbero un forte impatto anche
sulla Repubblica di San Marino ed in particolare sul
Partito Socialista, all’interno del quale era in atto un
confronto fra posizioni diverse.

Il dissidio portò alle dimissioni del Segretario del
P.S.S. da Direttore de «Il Nuovo Titano», organo
del Partito, e da Membro di Governo e da tutte le
Commissioni Governative.
Questo fatto, accaduto nel dicembre 1956, portò poi all’espulsione dal P.S. del dissidente, avvenuta il 25
marzo 1957.

Il 17 aprile 1957, con pubblico manifesto, veniva annunciata la costituzione del Partito Socialista
Indipendente al quale aderirono cinque Consiglieri che si staccarono dal Gruppo Socialista, rivendicando
piena libertà di azione e schierandosi all’opposizione.
Il Consiglio Grande e Generale venne così a trovarsi in perfetta parità, poiché sommando i Consiglieri
D.C., 23, ai 5 Socialisti Indipendenti e ai 2 Socialdemocratici, maggioranza e opposizione potevano
contare entrambi su 30 seggi.
Di fronte al nuovo stato di cose la Reggenza convoca per il giorno 19 settembre il Consiglio Grande e
Generale per la nomina dei nuovi Capitani Reggenti per il semestre 1° ottobre 1957 - 31 marzo 1958.
Ma due giorni prima, cioè il 17 settembre, un altro Consigliere indipendente eletto nella lista del Partito
Comunista, lasciava il Gruppo per passare dall’altra parte. L’ex minoranza quindi, di fatto, diventava
maggioranza.

La nuova maggioranza si costituì in Governo Provvisorio, il quale ottenne rapidamente il riconoscimento
dell’Italia, degli Stati Uniti d’America, della Francia e del Belgio.
Il 14 ottobre si insediò nel Pubblico Palazzo.

Questi fatti aprirono ferite profonde fra sammarinesi, rimarginatesi solo con il passare del tempo e forse
neppure completamente, visto che sono state oggetto di una Istanza d’Arengo che, essendo stata
ammessa, è stata discussa in Consiglio Grande e Generale nel secondo semestre 2017.
Probabilmente quegli accadimenti, a distanza di 60 anni, meriterebbero un approfondimento di carattere
storico che tenesse conto delle realtà dell’epoca e contestualizzasse gli avvenimenti ma non devono
essere oggetto di nuove spaccature, di odio e contrapposizioni, oggi che tutti i protagonisti, uomini che
comunque meritano rispetto per aver difeso le loro ragioni, non ci sono più.

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LA STORIA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

PARTE 04 - L’ORDINAMENTO GIURIDICO

LA RIFORMA
ELETTORALE DEL ‘58

Con la riforma della Legge Elettorale del 23 dicembre 1958 ven-
gono introdotte sostanziali innovazioni rispetto al passato.

A partire dalle donne che non sono più escluse dalla funzione elettorale e
per le quali con successiva norma n° 17 approvata il 29 aprile 1959 viene
stabilita la data del 1°gennaio 1960 per l’entrata in vigore dell’estensione
del diritto elettorale attivo.
Le liste elettorali sono compilate ed annualmente rivedute ed integrate da
una apposita Commissione che resta in carica per tutta la legislatura.
Il termine per il rinnovo del Consiglio Grande e Generale viene portato da
4 a 5 anni.
Viene introdotto il certificato elettorale, preparato dal Capo dell’Ufficio
Elettorale, che l’elettore dovrà presentare all’atto dell’esercizio del voto.
Viene poi stabilito che le liste dei candidati debbano essere presentate da
almeno 60 cittadini elettori e che vengano presentate 40 giorni prima del-
le elezioni.
Ciascuna lista può comprendere un numero qualsiasi di candidati purché
non maggiore del numero dei Consiglieri da eleggere e non inferiore a 10.
La votazione avviene con scheda unica di Stato. Le schede sono con-

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LA STORIA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

LA RIFORMA ELETTORALE DEL ‘58

segnate esclusivamente al Presi- spondenza, secondo precise nor-
dente dei seggi, recante il bollo a me.
secco della Segreteria di Stato e la
firma del Segretario. Le prime Elezioni svolte con la
nuova Legge vengono celebra-
Viene inoltre stabilito che il Con- te il 13 settembre 1959, alle quali
sigliere che nel corso dei cinque non partecipano ancora le donne.
anni venisse a mancare per qual- Gli iscritti aventi diritto al voto sono
siasi ragione, sarà sostituito con 7.514 ed i votanti 6.433.
il candidato della stessa lista che
abbia ottenuto il maggior numero L’esito della consultazione eletto-
di voti dopo gli eletti. rale fu il seguente:
• la D.C. ottenne 27 seggi,
Infine viene stabilito che gli eletto- • il P.S.D.S. 9 seggi,
ri residenti nei paesi extraeuropei • il P.C.S. 16 seggi,
siano ammessi al voto per corri- • il P.S.S. 8 seggi.

Con la riforma della Legge Elettorale del 23 dicembre 1958 vengono intro-
dotte sostanziali innovazioni rispetto al passato.

Il Governo fu composto dalla coa- L’utilizzo del voto per corrispon- nostri.
lizione di D.C. e P.S.D.S.= 36 seggi. denza diede luogo, però, a forti
discussioni e polemiche tra i suoi
Nelle Elezioni successive votarono sostenitori e gli abolizionisti.
per la prima volta anche le donne.
Venne a svilupparsi, anche fra i
Era il 13 settembre 1964. L’esito partiti che componevano la mag-
del voto premiò complessiva- gioranza, un acceso confronto
mente i partiti che componevano che poi sfociò in un insanabile dis-
il Governo uscente, infatti la D.C. senso che il 2 agosto 1966 portò
ottenne 29 seggi e il P.S.D.S. 10, all’apertura di una vera e propria
mentre il P.C.S. raggiunse 14 seggi crisi di Governo.
e il P.S.S. ne ottenne 6; si presentò
per la prima volta il Movimento per Il così detto «voto estero» fu, dun-
le Libertà Statutarie che ottenne la que, al centro del dibattito politico
rappresentanza in Consiglio Gran- dell’epoca ed ha continuato ad
de e Generale con un seggio. esserlo ciclicamente fino ai giorni

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LA STORIA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

PARTE 05 - I GIORNI NOSTRI

LA STORIA
CONTEMPORANEA

Si conclude con questo capitolo «La storia dello Stato di San
Marino».

Infatti, giunti a narrare fino agli anni ‘60, si entra in un periodo di storia
contemporanea direttamente vissuta dalla maggior parte dei sammarinesi
e, comunque, facilmente ricostruibile con l’ausilio delle forme di
informazione sviluppatesi in questi decenni.
Concludiamo la narrazione soffermandoci su alcune curiosità relative
all’Istituto della Reggenza forse non da tutti conosciute ma prima è
doveroso ricordare che tutte le notizie riportate sono state estratte dalla
pubblicazione «Elementi di Diritto Pubblico Sammarinese» del Prof.
Francesco Balsimelli.
Ed ora veniamo a parlare dell’Istituto sicuramente ancora oggi più
rispettato dai sammarinesi, cioè la Reggenza.
• La Legge del Divieto: i Capitani Reggenti, una volta scaduti, non

possono essere rieletti se non dopo che siano trascorsi tre anni in virtù
di una Legge risalente alla prima metà del secolo XVI. Forse non tutti
sanno che casi di rielezione prima del triennio compiuto sono stati
piuttosto frequenti, tanto che il 5 maggio 1740 si stabilì addirittura che

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LA STORIA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

i Reggenti potessero essere Marino le sostituzioni di uno essere esonerati adducendo
rieletti indipendentemente dei Capitani Reggenti per le proprie ragioni. Ma per
dalla Legge del divieto e morte, per grave infermità o rinuncia vera e propria deve
talvolta si derogò anche al per assenza. Solo in una citata intendersi quella ad elezione
requisito dell’età. serie cronologica del Delfico, avvenuta, la qual cosa si è
• Durata della Magistratura: che va fino a tutto il semestre verificata non poche volte
fin dalla prima rubrica degli aprile-ottobre 1865, si citano nella storia dello Stato di San
Statuti del 1295 / 1302, la ben 8 casi di sostituzione per Marino.
Magistratura fu semestrale. morte. Il fatto si avverò non meno di
Ma non poche furono le • Rinuncia alla suprema Ma- 10 volte in due secoli. Il primo
eccezioni nel corso dei secoli, gistratura: nonostante il rigo- caso risulta essere quello di Pier
dovute principalmente alla re delle norme statutarie, Antonio Gabrielli eletto Capitano
gravità dei momenti storici specialmente nel XVII e nel Reggente con Annibale Lolli
in cui la Repubblica venne a XVIII secolo, accadde che il 7 marzo 1627. Trovandosi
trovarsi. alcuni Consiglieri, prima che egli a Casteldurante (Urbania)
• Sostituzione di un Reggente: avessero inizio le operazioni quando un araldo gli recò la
non sono infrequenti nella per la nomina dei nuovi notizia ufficiale della sua elezione,
storia della Repubblica di San Reggenti, chiedessero di impegnato com’era al servizio di
una nobile Dama, non potendo da
questa ottenere licenza di lasciare
l’Ufficio, supplicò con lettera del
9 marzo i Capitani Reggenti di
volerlo esonerare. Il Consiglio,
convocato d’urgenza, prese atto
della rinuncia e procedette alla
nomina di un nuovo Reggente
che fu Pier Antonio Giangi.

Siamo, così, giunti al termine di questo nostro breve cammino attraverso la millenaria storia del nostro
piccolo ma nondimeno onorato Stato.

Un sentito ringraziamento va a tutti Voi che avete avuto la pazienza di seguirmi in questo mio particolare
cammino.

Grazie a tutti.

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