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Published by rosy_hg_94, 2016-11-21 19:27:47

Super8 - pagine affiancate

Super8 - pagine affiancate

Super 8 - Dicembre 2016

Super 8 - Dicembre 2016


dove
nasce
il sole

L’obiettivo di queste note sul cinema asiatico è quello di richiamare l’attenzione su un territorio da noi ancora poco cono-
sciuto, ma che nasconde dei gioielli di cinematografia da non mancare assolutamente. Verranno privilegiati gli autori di
maggior spessore, con un occhio anche alla produzione di genere. Molti sono registi di cui abbiamo visto un film o magari
nessuno, ma che meriterebbero un maggiore approfondimento.

Daggers Super 8 - Dicembre 2016
of Flying
HouseCina
Cominciare un discorso sul cinema cinese può essere assai impegnativo: comincerei col citare al volo Zhang Yimou
con i suoi Hero, House of Flying Daggers e Curse of the Golden Flowers che, in quanto capolavori, sono stati
distribuiti anche in Italia. Film come Banquet di Xiaogang Fen li vedremo sempre e solo a Venezia ed al-
tre situazioni del genere dal momento che le distribuzioni italiane non credono molto nel cinema
asiatico in costume, mentre se ci adattiamo a vederli in spagnolo o francese possiamo
reperire quasi tutto. Ad esempio The Matrimony, interessante film di Hua-Tao
Teng, è di ambientazione contemporanea, e riprende il tema di Rebecca
la Prima Moglie, con variazioni di natura assai particolare. Meno
famoso è Suffocation di Zhang Bingjian, una storia mini-
malista, raccontata con garbo, ambientata ai giorni
nostri su un uomo che ha una situazione
familiare come tante, una moglie ed
un’amante, ma che decide di
risolverla in maniera
meno comune.
Per gli

amanti
dei film eroici
d’azione intanto sug-
gerirei The Promise di Chen
Kaige che ci mostra eroi che corrono
così veloci da volare, migliaia di bufali
lanciati alla carica in un canyon strettissimo, divinità
volteggianti a mezz’aria con le vesti, le chiome e perfino i
gioielli fluttuanti senza peso. Ancora fantasmi, ma di maggior buon
gusto di quelli giapponesi in New Blood di Pou-Soi Cheang che comincia
come una puntata di ER per finire con una cattivissima soluzione di sapore tutto
asiatico. Per il cinema di Hong Kong non si può non citare la produzione vastissima dei
fratelli Pang. Seppur discontinua in quanto a qualità, è decisamente interessante. Si va da titoli
come Ab-normal beauty, che parte da uno stimolo simile a quello di Amenabar in Tesis per svilupparsi
in un ossessione assai più orientale, a film come l’ecologista Re-cycle, che immagina un mondo fatto da tutti i
materiali che abitualmente buttiamo via. Il recente bellissimo Diary racconta una storia di marionette, diari e fidanzati
scomparsi. Una menzione a parte merita l’opera di Johnnie To autore di un grosso numero di pellicole d’azione dall’influen-
za americana, ma girate con una certa originalità, Fulltime Killer racconta le disavventure di due killer diversi per nazionalità
ma legati dalla passione per una ragazza, che sono inseguiti da un poliziotto e nonostante ciò riescono a portare a termine diversi
incarichi.

Super 8 - Dicembre 2016

Giap

Super 8 - Dicembre 2016

Corea

La Corea del sud produce moltissimi film di cui solo una piccola parte vede la luce qui
da noi. Quello che non arriva da noi è un cinema meno patinato sul tipo di Acacia
di Park Ki-Hyung che è un degnissimo gioiello di narrazione seppur di genere,
fatto con una fotografia bellissima e con una cattiveria senza una sola goc-
cia di sangue che solo in pochi apprezzeranno. O anche Lies di Jang
Sun-Woo, poetica storia d’amore atipica tra un uomo grande ed una
giovane che gli chiede di iniziarla al sesso per conoscerlo con
amore e non con la violenza che avevano sperimentato tutte
le sue amiche. Poi c’è tutta la serie ispirata agli action
americani: ci sono mille piccoli capolavori come
Scarlet Letter di Hyuk Byun incentrato sul dram-
ma di una situazione a tre risolta in maniera
decisamente fuori dal comune, R-Point di
Su-chang Kong impietosa narrazione
di guerra con fantasmi, Resur-
rection of the Little Match Girl
di Jang Sun-woo, con una
struttura a videogioco
molto avvincente.

piega la pagina seguendo le frecce e le linee tratteggiate più spesse

pone

Il mio suggerimento per chi volesse
conoscere da vicino questo grande regista

è quello di guardare almeno Kuye (Cure),
storia con un serial killer assai fuori dagli schemi,

Karisuma (Charisma) dotato di una rara capacità
evocativa, Korei (Seance) molto accurato nel descrivere
la doppiezza dei sentimenti umani. Anche l’uso dello spazio,
già molto importante nel cinema asiatico, è qui molto evidente,
con particolare riferimento agli spazi nascosti, che rivelano attività su
cui sfugge il controllo. Per finire cito velocemente Kitano Takeshi. Tutto
il suo cinema nel complesso rappresenta un’opera in continua ascesa, con
una menzione particolare per Zatoichi, in cui la sua strepitosa interpretazione,
come quella di tutti i suoi comprimari, ci regala una sinfonia di immagini
dal sapore teatrale e dalle suggestioni scenografiche indimenticabi-
li, si pensi solo al montaggio della scena finale, con un balletto
alternato alle immagini della vendetta del cieco samurai, che

rappresenta il punto massimo raggiungibile in fatto di
rappresentazione. Oltre al già citato Shimizu Taka-
shi, abbiamo il più abile dei registi nel campo dei
fantasmi Hideo Nakata, il cui Dark Water mi
ha regalato l’unico soprassalto della mia
carriera di amante di film orientali di fan-
tasmi, autore del famosissimo Ring,
che tanto ha influenzato tutto il
cinema horror a venire e di
Chaos, che definirei un
omaggio al thriller
alla Hitchcock.

Super 8 - Dicembre 2016

Super 8 - Dicembre 2016

Super 8 - Dicembre 2016

Super 8 - Dicembre 2016

{VotiLe recensioni dei film in sala.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di
un’opera letteraria, scientifica o artistica (come film, opere
teatrali e musicali), di cui analizza gli aspetti contenutistici
ed estetici. In genere le recensioni sono destinate ad un
vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali.

Super 8 - Dicembre 2016

{ }Fai bei sogni
a cura di Maria Cera
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Fai bei sogni è una pellicola nata dal romanzo mai a colmarsi. Il ragazzo e poi l’uomo, nelle tap-
autobiografico best seller di Massimo Gramellini. pe che accompagneranno la sua vita, ne sentirà
sempre il peso. Una sola figura lo aiuterà a non
Il film è un inno di amore e di terrore verso la fi- impazzire, il suo amico immaginario Belfagor, e
gura della madre, che Bellocchio attraversa riper- una sola donna riuscirà ad imporsi sentimental-
mente nell’universo interiore dell’uomo: Elisa, un
correndo la vicenda autobiografica di Massimo medico conosciuto dopo un attacco di panico, la
(Valerio Mastrandrea), che in tenera età si vede indipendente e femminile Bérénice Bejo. Belloc-
improvvisamente e violentemente strappare via
chio sceglie una di-
la sua giovane mamma. Mamma è una parola rezione abbastanza
che mi spaventa: è lineare nel mettere
il rapporto più forte in scena questo
ed indefinibile in as- dramma mater-
soluto dell’esistenza. no: pochi simboli
egregi nell’impatto
Una vera e pro- emotivo, in mezzo
pria dipendenza in l’Italia dagli 60’-90’
primis di sangue, di e i suoi costumi, il
viscere, l’unico vero rigore che imprime
dio che ogni uomo ai suoi personag-
può riconoscere in gi, perfetti come
colei che lo genera, al solito nella loro
che lo espelle da sé, purezza espressiva,
donandogli, insieme formale e sostan-
alla vita, una porzio- ziale. Rispetto all’e-
ne della propria. Bel- sordio I pugni in ta-
locchio senza indugi sca (1965) colmo di
pathos, tensione ed
ci introduce nella aggressione emo-
relazione privata tiva e visiva, Fai bei sogni muta nell’approccio:
tra il piccolo Massi- più distaccato, tenero, pacificato, ma con dentro
mo e sua mamma, sempre il mistero dei legami umani e delle feroci
la brava Barbara dipendenze che producono e che ci limitano, nel
Ronchi, che incarna alla perfezione un dio diffici- bene e nel male.
le da dimenticare. Ma una notte, il dio scompare.
Massimo è svegliato dalla zia, il padre portato giù

per le scale…E la mamma sparita.
Quel vuoto, quella mancanza, non riusciranno

GENERE: Drammatico
REGIA: Marco Bellocchio
ATTORI: Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Barbara

Ronchi, Miriam Leone,
DURATA: 134 Min

Super 8 - Dicembre 2016

{ }i am a hero
a cura di Maurizio Encari
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La parabola dell’uomo comune pronto a improv- fedelmente l’opera originaria, si appoggia a molti
visarsi eroe della situazione caratterizza le due dei luoghi comuni del genere, ma ha qualche
ore di visione di I am a Hero, avvincente zom- elemento di originalità nella gestione del per-
bie movie sempre in bilico tra una verve ironica sonaggio di Hiromi, studentessa che pur infetta
tipicamente nipponica e sani e violenti istinti di è parzialmente riuscita a fermare il processo
genere. Dopo un inizio introduttivo nel quale di trasformazione. Il sangue scorre copioso in
veniamo a cono-
un’apoteosi d’azione
scenza della com- avvincente. dando
plessa personalità vita ad un paio di
roboanti carneficine.
del protagonista, I am a Hero si rivela
uomo incapace di quindi un’operazio-
reagire alle ingiu- ne estremamente
stizie della vita, da godibile che trova
quando ha luogo il il perfetto equilibrio
diffondersi dell’epi- tra dramma, comi-
demia il film subi- cità e gustosi slanci
sce un crescendo emoglobinici tipici
di ritmo e tensivo del filone.
Il cinema d’Oriente
divertimento nei come nuovo para-
molteplici assalti diso per gli zom-
da parte dei novelli bie-movie? Presto a
dirsi ma è indubbio
infetti, realizzati che alcuni dei titoli
con un ottimo mix di genere più inte-
di trucco ed effetti ressanti degli ultimi
speciali compute- tempi provengano dai lidi asiatici. I am a Hero,
rizzati capaci di dar esponente giapponese, è l’ennesima riuscita
vita a morti viventi produzione dell’anno in corso, divertente e avvin-
sempre diversi, dal lottatore di sumo al campio- cente.
ne di salto in alto, che si rendono protagonisti di
alcune delle scene clou. La narrazione, che segue

abbastanza

GENERE: Azione, Horror
REGIA: Michele Placido
ATTORI: Masami Nagasawa, Kasumi Arimura, Miho

Suzuki, Nana Katase
DURATA: 126Min

Super 8 - Dicembre 2016

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Monogamish} a cura di a cura di Francesco Lomuscio
La circa ora e un quarto more, del sesso e del con-
di visione si costituisce cetto di monogamia nella
unicamente di interviste a nostra cultura con interlo-
personaggi di un certo rilie- cutori d’eccezione scovati
vo intervallate da immagini tra parenti, opinionisti,
di vecchi film e didascalie psicologi, storici, antropo-
riportanti, nel mucchio, logi, artisti, filosofi, terapisti
citazioni dell’attrice Zsa e coppie normali. L’insieme
Zsa Gabor, del matema- dalle posizioni piuttosto
tico e fisico Blaise Pascal, discutibili che, però, non
del drammaturgo Graham solo si avvicina nel look alle
Greene, dello scrittore inchieste sociali lanciate
Oscar Wilde e del cineasta nelle trasmissioni televisive
François Truffaut. del pomeriggio, ma non
GENERE: Documentario Uscito da un doloroso manca di trasmettere una
REGIA: Tao Ruspoli divorzio, il regista indipen- forte sensazione di noia
ATTORI: Tao Ruspoli, Christopher Ryan, dente e figlio di un principe a causa della monotonia
Esther Perel, Dan Savage italiano Tao Ruspoli parla destinata ad emergere più
PAESE: USA tramite Monogamish dell’a- della monogamia.
DURATA: 74 Min

Spesso quando si parla di cinema di genere honeymoon
si sottolinea il difetto della prevedibilità, della
poca fantasia di un film. Lecito, tuttavia a tutta la passione e i riferimenti per il body
volte ci si dimentica come anche l’assoluta horror accennati dalla regista nel corso della
e forzata ricerca di originalità possa essere storia esplodono in una sequenza cronen-
un problema, un falso mito da raggiunge- berghiana di grandissimo impatto, ancor
re ad ogni costo. Il segreto e il motivo di più indimenticabile per via del background
successo di un film apparentemente banale emotivo con cui Janiak è riuscita a portar-
come Honeymoon sta proprio nella ca- ci fin lì. Dopo di quella solo la conclusione,
pacità della Janiak di raccontare la stessa forse prevedibile ma assolutamente coeren-
storia un’infinità di volte e renderla sem-
pre e comunque interessante, di infondere
verità ed emozione ai suoi due protagonisti,
con il quali lo spettatore finirà facilmente
per identificarsi. La forte empatia suscitata
(dovuta anche alla bravura dei due, Harry
Treadaway di Penny Dreadful e Rose Leslie
di Game of Thrones) permette alla giovane
regista di calare lo spettatore in un clima di
crescente paranoia, una tensione ossessiva
fatta di suggestioni e vaghe paure, alimenta-
te dal nodo centrale di ogni relazione, l’effet-
tiva conoscenza del partner, fino ad arrivare
ad una scena lunga e sconvolgente, in cui

{per mio Super 8 - Dicembre 2016 ne, seguito dal primo
figlio piano sul make up a
a cura di Carlo Cerofolini Non è così frequen- cui Diane si sottopone
te ma qualche volta per giustificare le sua
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 capita che il significato presenza nel negozio,
di un film si raggrumi da una parte, riman-
GENERE: Drammatico all’interno di una singo- dano alla “ricerca” che
REGIA: Frédéric Mermoud la sequenza. A Frederic permette alla donna
ATTORI: Emmanuelle Devos, Nathalie Mermoud ad esempio di individuare le sue
Baye, David Clavel bastano pochi minuti, il prede e dall’altra, alla
PAESE: Francia, Svizzera tempo necessario per
DURATA: 89 Min organizzare l’incontro }duplicità narrativa che
tra le protagoniste di
Per mio figlio e il gioco il film esprime quando,
è fatto. Il tenore delle nella seconda parte,
scene in questione, acquista sempre mag-
ambientate all’inter- gior spazio il risvol-
no della profumeria, è to esistenziale della
costruito all’insegna di vicenda, quello che
una frivolezza che con- attraverso il rappor-
trasta con la tensione to instauratosi tra le
drammatica percepi- due donne finisce per
bile nello sguardo di far entrare il racconto
Diane: lo scambio di nell’intimità delle loro
battute tra lei e Marle- solitudini.

GENERE: Thriller
REGIA: Leigh Janiak
ATTORI: Rose Leslie, Harry
Treadaway, Ben Huber, Hanna Brown
PAESE: USA, 2014
DURATA: 87 Min
te con l’identità del film. In definitiva
Honeymoon è una piccola perla, un
horror che si prende il suo tempo per
funzionare e apparentemente gira a
vuoto per la sua prima metà, mentre
in realtà costruisce quell’attaccamen-
to emotivo così efficace nella secon-
da parte. Ad aiutare c’è poi l’occhio
della Janiak, che nonostante la sua
giovane età si rivela una buona re-
gista, a partire dall’ottima direzione
degli attori.

a cura di a cura di Matteo Berardini

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Super 8 - Dicembre 2016

{ }La ragazza del mondo
a cura di Elisabetta Colla

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Estremamente documentato senza essere pe- e deciso nel suo intento di far aprire gli occhi
sante, asciutto e non indulgente a facili senti- a Giulia sulla vita e sull’amore ma preda di un
mentalismi, il film non denuncia né giudica ma passato che ritorna; Pippo Delbono, straordinario
nell’interpretare un anziano della Congregazio-
certamente descrive ed evidenzia, con rispetto ne che, fra una predica e l’altra, insegue Giulia
ed onestà, una realtà, quella della Chiesa di dopo la sua fuga per leggerle in strada i motivi
della dis-associazione; Marco Leonardi e Stefa-
Geova, che non lascia molte possibilità di scel-
ta; certamente la scena del ‘processo’ subito da nia Montorsi, nel
Giulia sui particolari ruolo dei genitori
intimi del suo rap- Geova-addicted,
disposti a cancella-
porto con Libero, re la figlia dalla loro
ad opera di tre vita perché fuori-
uscita dagli sche-
uomini di mezza età mi prestabiliti ed
che indagano qua- imposti. La colonna
si morbosamente sonora originale
prima di emettere il del film, che segna
verdetto, non lascia i passaggi salienti
del cambiamento,
allo spettatore gran- porta la firma di
di ambiguità sul ‘da Umberto Smerilli.
che parte stare’, al di Da segnalare infine
là della personale e la specificità della
rispettabile scelta di modalità produtti-
credere al Vangelo, va, che vede il Cen-
tro Sperimentale di
volerlo diffondere Cinematografia di
e vivere secondo Roma da un lato co-produttore dell’opera (CSC
certe convinzioni. Production con RaiCinema, in coproduzione con
La pellicola, scritta e Barbary Films), dall’altro la stessa istituzione che
diretta con grande ha formato professionalmente gran parte di co-
capacità stilistica loro che hanno contribuito a realizzarla.
e talento narrativo dal regista Marco Danieli e
co-sceneggiata da Antonio Manca, si avvale di
attori notevoli, come la giovane Sara Serraiocco
nella parte di Giulia, abile ed autentica nel tra-
sformarsi ed evolversi nel corso del film; Michele

Riondino, nel ruolo di Libero, verace

GENERE: Drammatico, Sentimentale
REGIA: Marco Danieli

ATTORI: Sara Serraiocco, Michele Riondino, Giorgio
Careccia, Pippo Delbono, Marco Leonardi
DURATA: 101 Min

Super 8 - Dicembre 2016

{ }7 minuti
a cura di Alessandra Balla

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Il tempo è denaro diceva qualcuno e forse aveva un paese straniero, e mille euro al mese sem-
più che ragione. Solo 7 minuti in meno di pau- brano la salvezza di tanti dolori, e chi ha solo
sa pranzo, a queste operaie non si chiede altro. 20 anni e un futuro basato su quel contratto. Il
film, senza troppi spostamenti ma scegliendo
Nessun taglio di stipendio, nessun licenziamen- un luogo fisso come ambiente, ha la capacità
to, nessun benefit tolto, solo 7 minuti in meno. di far riflettere e di coinvolgerci nella giornata di
Nei tempi in cui viviamo chi direbbe di no, chi queste operaie. La scelta delle attrici da Fiorel-

rischierebbe il posto, lo stipendio e un contratto la Mannoia, Ambra
solo per 7 mise- Angiolini, Violante
ri minuti. Eccolo Placido a Cristiana
allora il dramma Capotondi (solo
che Michele Pla- per citare i nomi più
cido porta sullo noti) si rivela az-
schermo, quel- zeccata e di gusto.
lo che oggi ci fa L’unica nota negati-
va è il poco tempo
abbassare la testa speso nel racconto
e prendercela con della vita delle don-
la crisi, quel dram- ne, ma nell’economia
ma che i lavoratori del film è chiaro che
vivono ogni giorno ci sono tempistiche
e sono costretti a da rispettare. Usciti
dover mandare giù dalla sala vi chiede-
tra i pensieri delle rete: è giusto accet-
tare la proposta, è
bollette, il mutuo giusto scendere a
e le spese varie. compromessi, è giu-
Questi 7 minuti sto fare delle rinunce
per mantenere il proprio lavoro? A primo impatto
non rappresentano saremo pronti a dire di no, a voler combattere,
altro che il primo ma poi guardando l’orologio ci sembreranno solo
7 miseri minuti e il tempo tiranno avrà ingannato
passo per scende- anche noi.
re a patti. Questa volta il punto di vista è tutto
al femminile, ognuna delle donne non può che
prendere in esame la propria situazione, c’è chi

ha bisogno dello stipendio per crescere i figli, chi
ha il marito in cassa integrazione, chi si ritrova in

GENERE: Drammatico
REGIA: Michele Placido
ATTORI: Cristiana Capotondi, Violante Placido, Am-
bra Angiolini, Ottavia Piccolo, Fiorella Mannoia,

DURATA: 88 Min

Super 8 - Dicembre 2016

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