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Published by maridellisola2266, 2022-06-11 04:27:14

TESINA MARIA DELL' ISOLA 3C

TESINA MARIA DELL' ISOLA 3C

L’ ISTRUZIONE

la chiave per sbloccare la porta d’
oro delDla libertà.

MARIA DELL’ ISOLA
3C
2021\2022

School is the beginning of a better
world, better minds full of dreams
without any limits, with wings that can
go beyond all, all the wars, all the

fights and all the differences.

‘’One child, one teacher, one book and one
pen can change the world‘’

This is what Malala Yousafzai said. She is an important Pakistani activist.

HER LIFE

In 2004 the Taliban began to control the Swat Valley, where Malala lives, and quickly became
the dominant socio-political force throughout much of northwestern Pakistan. Girls were
banned from some activities, like attending school. So Malala gave a speech in Peshawar in
September 2008. Malala became an internally displaced person. However she used the media
and continued her public campaign for her right to go to school. Her activism resulted in a
nomination for the International Children's Peace Prize in 2011. That same year, she was
awarded Pakistan's National Youth Peace Prize.

THE SHOT

But, not everyone supported and welcomed her campaign to bring about
change in Swat. On the morning of October 9, 2012, 15-year-old Malala
Yousafzai was shot by the Taliban. While she was seated on the bus, on the
way back home from school, two members of the Taliban stopped the bus. A
young bearded Taliban asked for Malala by name, and fired three shots.
Malala was seriously wounded. After the shooting, her incredible recovery
and return to school resulted in a global outpouring of support for
Malala. On 12 July 2013, her 16th birthday, Malala visited New York and
spoke at the United Nations.At Malala speech Secretary-General Ban Ki-moon
pronounced that July 12th – Malala’s birthday – the 'Malala Day' in honor
of her to ensure education for all children. Later that year, she
published her first book, an autobiography entitled "I Am Malala: The Girl
Who Stood Up for Education and Was Shot by the Taliban."

L’ ISTRUZIONE E’....

IL PAKISTAN

Si trova a ovest del Subcontinente Indiano. E’
attraversato dal fiume Indo. A ovest il territorio è
montuoso. La vetta più elevata è il K2. Qui il clima è
stepposo e desertico. A est si trovano ampie distese
pianeggianti dove il clima è prevalentemente secco.

Il Pakistan è il settimo Paese più popoloso al mondo.
La religione prevalente è l’ISLAMISMO.La capitale è
ISLAMABAD. Le città principali sono KARACHI e

LAHORE.

Il Pakistan è un Paese molto povero. L’economia si basa
sull’esportazione di frumento, riso e cotone, di ottima fibra, del quale il
Paese è uno dei più grandi produttori al mondo e che alimenta il principale
settore industriale, quello tessile.Il sistema educativo è prettamente privato.
Questo ha causato tensioni sociali e ha accentuato il problema della “fuga dei
cervelli”.L’istruzione primaria è accessibile solo alla metà dei bambini
pakistani,con una proporzione tra ragazzi e ragazze di 2/1. Il Pakistan è tra gli

ultimi dieci paesi al mondo per la scolarizzazione delle bambine.
L’analfabetizzazione è molto alta, il livello d’istruzione delle donne è molto

più basso di
quello degli uomini. Questi dati riflettono la tradizione culturale e religiosa

secondo la quale la donna deve occuparsi unicamente della casa.

L’ISTRUZIONE:
DIRITTO E DOVERE

La Costituzione italiana riconosce a tutti i cittadini numerosi diritti e chiede loro di rispettare
alcuni doveri.

Tra i diritti-doveri previsti dalla Costituzione c’è l’istruzione.
Articolo 26:
Ogni individuo ha diritto all’istruzione.
Articolo 33
La Repubblica istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Articolo 34
La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e
gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti
degli studi.

Nel 1989, le Nazioni Unite licenziano un nuovo documento, dedicato esclusivamente ai minori. Si tratta
della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, che dedica all’istruzione l’articolo 28. Per la

A noi il diritto all’istruzione può sembrare scontato, ma non è
affatto così.

La povertà è uno dei primi nemici della scuola. Nei paesi poveri un bambino su tre è impossibilitato a studiare. Di
tutti i bambini che non si vedono riconosciuto il proprio diritto allo studio, l’84% vive in paesi in via di sviluppo, un
numero in crescita nonostante tutto il lavoro fatto negli ultimi anni.

La scuola è importante non solo per i singoli bambini e bambine, ma anche per il paese stesso. Dati Unesco
dichiarano che se solo tutti i bambini del mondo riuscissero a completare anche gli studi secondari, più di 420 milioni
di persone uscirebbero dalla povertà.

La guerra: il nemico numero uno

La guerra distrugge i diritti e le speranze di popolazioni intere. Basti pensare che nei paesi martoriati dai conflitti
vive la maggioranza dei 122 milioni di minori malnutriti del mondo, e 1 bambino su 5 muore prima dei cinque anni.

Nei paesi in cui imperversano guerre da anni, l’istruzione è negata a 27 milioni di bambini e ragazzi. Le scuole sono
spesso obiettivi di attacchi e vengono trasformate in caserme. E anche nel caso dei rifugiati, questi numeri non
migliorano. È difficile che un bambino rifugiato riesca a entrare in una scuola, ed è difficilissimo che scelga di farlo,
perché le condizioni di vita a cui è costretto lo portano molto più frequentemente a lavorare per sostentare sé stesso e
aiutare la famiglia.

LE SYSTÈME SCOLAIRE

En France, l'école est obligatoire de 3 à 16 ans. En France il y a 4 grands En général, les élèves sont évalués
cycles de scolarisation. sur 20.

L'école maternelle a pour but de préparer les élèves à bien vivre ensemble Les heures de cours varient en
par l'apprentissage des règles de la vie collective. Pendant cette période, fonction du niveau. En ce qui
l'enfant va progressivement s'approprier le langage et découvrir l'écrit. Dès concerne les vacances scolaires, les
l’âge de 2 ou 3 ans, les enfants peuvent fréquenter une école publique ou élèves français bénéficient de
une école privée sous contrat avec l’Etat. plusieurs semaines de vacances,
jours fériés non inclus. Au niveau
éducatif, les régions françaises sont
divisées en trois zones.

Les élèves entrent à l'école primaire en général à l'âge de 6 à 11 ans.
La scolarité au collège comporte 4 années. A l'issue de laquelle le collégien
se présente au diplôme national du brevet.

À l'issue du collège, les élèves peuvent poursuivre leur scolarité dans un
lycée d'enseignement général ou dans un lycée professionnel. L’entrée
au lycée s’effectue vers l’âge de 15 ans. La scolarité dure 3 ans.
La rentrée scolaire a toujours lieu entre le 1er et le 5 septembre.

GIACOMO LEOPARDI

Leopardi nasce nel 1798 a Recanati. Intraprende uno studio da
autodidatta. In questo periodo studia le lingue antiche e compone le sue
prime opere. Nel 1819 tenta di fuggire a causa dell’opprimente clima
familiare. Nel 1933 si trasferisce a Napoli dove si aggrava e nel 1937
muore.

Le sue opere principali sono:
lo ZIBALDONE.
le OPERETTE MORALI.
i GRANDI IDILLI.
Leopardi aderisce al PESSIMISMO STORICO e PESSIMISMO
COSMICO.

Leopardi unisce nella sua poetica ILLUMINISMO e
ROMANTICISMO. Egli dà alla poesia il compito di diffondere la
ragione ma alimentare i sentimenti e le emozioni che accendono la vita.
Lo stile comprende termini ricercati ed elevati ma anche quotidiani.
Leopardi vuole rievocare immagini suggestive.

A Silvia

A silvia è un componimento dedicato da Leopardi a
Teresa Fattorini, figlia di un dipendente di casa
Leopardi, morta diciottenne di tubercolosi.Teresa vive
nel mondo e Giacomo è chiuso nella casa paterna.
Teresa viene chiamata Silvia e diventa esempio di tutti
i sogni giovanili infranti da una morte prematura. La
morte, la sofferenza, il dolore sono sempre ingiusti e il
poeta non si rassegna a questa ingiustizia. Leopardi
denuncia allora la Natura, è lei colpevole.

Struttura e forma

La poesia è un componimento libero: 34 settenari e 29 endecasillabi. L’ultimo verso di ciascuna
strofa rima con uno dei versi che lo precedono. Il componimento si divide in due parti quasi della
stessa lunghezza. Questa poesia è un dialogo emozionato con diversi interlocutori: Leopardi si
rivolge ora a Silvia, ora alla Natura, ora alla sua giovinezza perduta

Il ritmo è incalzante grazie soprattutto alle anafore e agli enjambements. Leopardi in questa poesia
non usa molte metafore, per cui capiamo che le poche rivestono una particolare importanza.

IL CERVELLO : LA MEMORIA

La chiamano «materia grigia». Sono centomila miliardi di fibre, diecimila miliardi di sinapsi, dieci miliardi di neuroni.
In questo chilo e mezzo di corteccia cerebrale sono racchiusi i prodigi del pensiero, delle parole, dei ricordi, delle idee e
dei sentimenti. Detto questo, il pianeta cervello sembra non offrirsi facilmente all’ esplorazione di neurofisiologia,
genetisti, biologi, psicologi e psichiatri.

La memoria riguarda tutto ciò che ricordi, così come la tua capacità di ricordare. Ma non
tutti i ricordi sono creati allo stesso modo. Alcuni possono essere mantenuti per un breve
periodo di tempo e poi scartati. Al contrario, i ricordi più importanti, sono conservati a
lungo e possono essere recuperati a volontà.

DOVE SI TROVA LA MEMORIA.

Molti sono in dubbio sull’ esistenza di un punto preciso nel quale sia collocata la memoria.
Altri invece sono convinti, dopo diversi esperimenti, che si trovi in queste tre zone:

L’ippocampo, svolge un ruolo chiave nell’acquisizione e nel consolidamento di nuovi
ricordi. Le informazioni che costituiranno una ricordo vengono inviate prima
all’ippocampo e alle strutture circostanti.
L’amigdala, è la parte del cervello che reagisce a informazioni o esperienze che generano

emozioni decidendo quali sono utili.
I lobi frontali, essenziali per focalizzare e mantenere l’attenzione, sono molto importante
per acquisire nuove informazioni, attivare e recuperare quelle memorizzate, ricordare la
fonte e tenere traccia dei tempi e l’ordine degli eventi specifici.

LA SCUOLA COME MEZZO DI

PROPAGANDA FASCISTA

La scuola è un tesoro, un’opportunità per crescere ma nel corso del tempo persone con cattive intenzioni
sono riuscite a manipolarla.
Un esempio è Benito MUSSOLINI un fascista che ha controllato l’Italia in un clima di terrore fino alle
fine della seconda guerra mondiale.
Egli usò come mezzo di propaganda soprattutto la scuola.

Un lungo processo di irreggimentazione e indottrinamento cominciava già a partire dalla scuola
elementare.
Una sorta di militarizzazione si verificò anche nei licei: dal 1935 fu infatti introdotta una nuova materia,
Cultura Militare, a cui era destinata un’ora alla settimana e che era oggetto di verifica durante l’esame di
maturità. Le lezioni erano tenute da ufficiali, ancora in servizio, in pensione oppure in congedo. Le
lezioni dovevano inoltre essere integrate, quando possibile, con “visite a caserme, stabilimenti, impianti
ed istituzioni militari, arsenali, aeroporti, campi di istruzione ecc.”, con la lettura di riviste militari, la
frequentazione delle esercitazioni delle forze armate e della GIL e con esercizi pratici di lettura e
orientamento su carte topografiche. Erano esonerati dalle lezioni gli studenti stranieri, ecclesiastici o
ciechi, oltre che le donne, che il regime si impegnava a difendere da questo mondo considerato loro
estraneo.

Fondamentale per veicolare l’ideologia fascista e i messaggi militari e culturali tra i
bambini e i giovani fu il “Testo unico di Stato”. In questo manuale didattico venivano
celebrati i temi cari alla propaganda fascista quali l’apologia del Duce e il culto della sua
persona, l’amor di patria, l’esaltazione della bandiera e della Grande Guerra e il mito
della grandezza di Roma. Questi temi, unitamente all’affermazione della superiorità della
razza ariana, si trasformarono poi in disprezzo verso le altre razze e in odio
antisemita.Ogni gruppo aveva un’uniforme specifico, ma tutti indossavano una camicia
nera, un fazzoletto azzurro, i pantaloni grigi, una fascia nera e un fez. Dal 1939, quasi
tutti i giovani italiani erano forzati ad iscriversi nell’ ONB. L’ONB era un’organizzazione
molto effettivo perché i giovani ragazzi e ragazze erano molto malleabili, così quando
loro impararono a “credere, obbedire e combattere” diventarono soldati ciecamente
devoti.

Il modello proposto alle ragazze era invece quello di madre e donna di casa.
Questo era imposto tramite l’intensa propaganda di aumento demografico
che aveva come scopo il rafforzare la nazione.Le ragazze dovevano
partecipare ad attività ginniche e a gruppi simili a quelli maschili.
Il messaggio era in parte contraddittorio, in quanto si voleva che le donne
fossero persone attive nella vita pubblica fascista ma anche sottomesse
all’autorità maschile e ai valori maschili.

LO SPORT A SCUOLA

Sport e scuola hanno un

importante legame. Per dirla
con la notissima sentenza di Il sentimento nazionalista, che si sviluppò nel primo ‘900 e culminò con la Prima

Giovenale, Mens sana in Guerra Mondiale, coinvolse anche l’educazione fisica, convertita a valori patriottici.
corpore sano. Del resto, già

gli antichi avevano sondato laAnche nella scuola si registrò il cambiamento, si crearono istituti per l’abilitazione

relazione tra corpo e mente e all’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole medie, approvati da Benito
avevano dato interpretazioni

diverse. Aristotele, nella Mussolini. La vocazione militare si rafforzò,in vista della I guerra mondiale.

Politica, sosteneva che anima

e corpo sono inseparabili,

applicando loro i concetti

metafisici di forma e

sostanza.

Nel 1926 nasce l’Opera Nazionale Balilla con ambizioni maggiori Dopo la seconda guerra mondiale
perché si poneva l’obiettivo di controllare sia l’educazione fisica l’educazione fisica ritorna sotto il
che la pratica sportiva dei giovani, con la finalità di formare i Ministero della Pubblica Istruzione
fascisti del domani. Tutti i bambini furono inquadrati fin da e per la formazione degli
piccoli nei diversi ranghi dell’organizzazione. insegnanti con una legge vengono
aperti gli Istituti Superiori di
Educazione Fisica in undici città e
diventa obbligatorio
l’insegnamento.

IL COMPUTER

CARATTERISTICHE:

PC Desktop, PC portatili, tablet e smartphones sono tutti «computer» perché caratterizzati da:

CPU – L’ unità di elaborazione centrale è La scheda elettronica d’espansione è una
il cervello del computer E’ scheda elettronica diversa dalla CPU del
caratterizzato dalla «VELOCITA’» con computer che ne espande le funzionalità.
cui elabora i dati.

La memoria di un computer è l’elemento deputato alla
memorizzazione dei dati.

SOFTWARE

Sono sostanzialmente i programmi.

HARDWARE I dispositivi di INPUT/OUTPUT sono
sostanzialmente i dispositivi che ci
Sono le componenti FISICHE dei computer. permettono di interagire con il computer.

IL SISTEMA OPERATIVO

Il sistema operativo è il PROGRAMMA principale. E’ il re
dei programmi. Senza sistema operativo il computer non
potrebbe eseguire altri programmi. Non funzionerebbe.

IL BAUHAUS

La Bauhaus, una delle più importanti scuole superiori di istruzione
artistica della storia. Fondata nel 1919 a Weimar,da Walter Gropius. A
Ben presto però sorsero profondi contrasti con le autorità e nel 1925 la
scuola fu spostata a Dessau, dove venne costruito il famoso edificio
che ospiterà il Bauhaus.L'edificio fu progettato dallo stesso Gropius e
divenne ben presto il manifesto del nuovo clima razionalista che
andava imponendosi nella cultura architettonica europea. il termine
Bauhaus significa ‘’ casa del fare ‘’.

Al Bauhaus si seguiva un preciso
percorso di studi, peculiare e unico nel
suo genere. La scuola aveva come
caratteristica principale la fusione arte,
tecnologia e artigianato: l’unione delle
arti, si fa simbolo ed espressione di
un’unica volontà ‘creatrice’, di un’unica
ispirazione.

Appartenenti a nazionalità ed estrazioni culturali diverse,
i docenti del Bauhaus erano artisti, architetti, artigiani,
designer e sono tuttora figure di primissimo piano della
cultura europea. Primo fra tutti ovviamente Walter
Gropius. Altri importanti sono Kandinsky, Paul Klee e
Mies van der Rohe. Nel 1930, Van Der Rohe, diventa
direttore della Bauhaus e la trasforma in una formazione
per architetti.

LA STRUTTURA DELLA SCUOLA

E’ una costruzione complessa come complessa è la vita che deve svolgersi
al suo interno: un percorso continuo connette un corpo di fabbrica per la
scuola ed uno per i laboratori, congiunti da un ponte sospeso per gli uffici
amministrativi, un corpo per la vita comune e una costruzione di cinque
piani per le camere-studio degli gli studenti.

ANOTHER BRICK IN THE WALL PT.2

Another Brick In The Wall, Part II", dei Pink Floyd, non ha mai smesso di stupirci, di
confonderci, di farci riflettere. Il singolo è diviso in tre parti ed è contenuto nell'
undicesimo album in studio "The Wall", uscito nel 1979. Il brano si può definire come un
inno di protesta verso il sistema scolastico, che si esprimeva attraverso le lamentele dei
ragazzi nei confronti di un'istruzione rigida, capace di fare il lavaggio del cervello agli
scolari. “We don’t need no education / We don’t need no thought control” cantava
Waters.

“La musica è forse l’unico esempio di "Tremo ancora oggi ricordando la
quello che avrebbe potuto essere- se sensazione che ebbi quando sentì
non ci fosse stata l’invenzione del quei bambini cantare", ha dichiarato
linguaggio, la formazione delle Waters un anno dopo aver sentito per
parole, l’analisi delle idee- la la prima volta "Another Brick in the
comunicazione delle anime” Wall, Part II". L'intenzione originale era
quella di mantenere le voci dei ragazzi
in secondo piano, ma alla fine erano
diventate l'attrazione principale.

GESÙ COME MAESTRO DI VITA

Noi come cristiani frequentiamo tutti i giorni una scuola che ha come
maestro Gesù e i suoi insegnamenti. Gesù invita la gente ad imparare
da Lui nonostante sia un uomo senza alcun titolo accademico ma che si
mette dalla parte dei più deboli.

"Rabbi", cioè maestro. Era

questo l'appellativo usato dalla gente del popolo per rivolgersi a

Gesù.Era un titolo importante, riservato a personalità molto

prestigiose.Il pregio di tale denominazione tuttavia non consisteva

tanto nelle nozioni, quanto nell'autorità.Il "Rabbi" leggeva il

pensiero dei presenti, rispondeva ai quesiti, anche se inespressi. In

questo consisteva la sapienza incarnata con tanta autorità e coerenza

dal Maestro, sia in privato che in pubblico.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE
E PER AVERMI AIUTATO IN QUESTO

PERCORSO SCOLASTICO


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