99 San Piero in Campo (Campo nell’Elba), Chiesa S. Niccolò (foto Archivio Ufficio Turistico Arcipelago)
100 La chiesa di San Mamiliano, alle porte di Marina di Campo, è la testimonianza di un culto molto antico che ha accomunato le isole di Montecristo, Elba e Giglio: la devozione, appunto, di San Mamiliano. Di origine remota, forse protoromanica, la chiesa è citata in atti notarili già nel 1343. Recentemente restaurata, è oggi in ottime condizioni e conserva una pregevole tela del XIX secolo raffigurante San Mamiliano di Montecristo che uccide il drago e alcune reliquie ossee del Santo traslate nel 1960 dalla chiesa di San Matteo a Pisa. San Mamiliano, nacque probabilmente a Palermo (di cui diventò vescovo) visse nel V sec. d.C. e la sua storia è legata alle invasioni barbariche. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, giunsero in Italia i Vandali. Il loro re, Genserico, nel 455 d.C. saccheggiò Roma e poi attaccò la Sicilia. A Palermo i Vandali fecero prigioniero il vescovo Mamiliano e quattro monaci, che furono portati in Africa come schiavi. Grazie alle preghiere - si racconta - il vescovo e i suoi compagni furono liberati e addirittura San Mamiliano, la chiesa e il culto COLLESALVETTI Nugola Sambuca Colognole Torretta Vecchia LIVORNO Gorgona ROSIGNANO Castiglioncello Vada CECINA CAMPIGLIA M. Venturina S. VINCENZO PIOMBINO Baratti PORTOFERRAIO Magazzini Enfola MARCIANA CAMPO NELL’ELBA Sant’Ilario San Piero Marina di Campo Marina di Campo ricevettero una piccola barca con cui iniziarono a peregrinare nel Mediterraneo. Prima si fermarono in Sardegna, poi a Piombino e infine all’isola d’Elba. Ma anche da qui, infastiditi per le continue visite degli abitanti, decisero di andarsene per trasferirsi nella più appartata isola di Montecristo. Con questo nuovo nome, l’isola rocciosa chiamata Oglasa dai Greci e Monte Giove dai Romani, accolse Mamiliano e i suoi eremiti. La leggenda narra che fosse infestata da un drago (simbolo del paganesimo) e che Mamiliano, per nulla intimorito, dopo aver invocato l’aiuto di Dio, salì sul monte, lo uccise, lo bruciò e lo gettò in mare. Sul luogo dell’uccisione, sgorgò una sorgente d’acqua tuttora esistente. Poco distante, a 234 m sul livello del mare, c’era una grotta che Mamiliano scelse come dimora e che ancora oggi si chiama la Grotta del Santo: una grande cavità naturale scavata nel granito e situata nella parte più alta dell’isola, a poca distanza da un mulino e da una chiesa. Il santo morì il 19 ottobre 460 e all’interno della grotta numerosi ex voto testimoniano Tappa proposta da… Scuola media Giuseppe Giusti - Campo nell’Elba sesta edizione Settimana dei Beni Culturali e Ambientali, anno scolastico 2009/2010
101 Marina di Campo (foto Archivio Ufficio Turistico Arcipelago) ancora il passaggio di generazioni di pellegrini e di marinai. Originariamente le sue spoglie furono conservate a Civitavecchia e all’isola del Giglio; oggi, invece, le reliquie di San Mamiliano si trovano sparse tra Palermo, Roma, Pisa, l’isola d’Elba, Sovana (di cui Mamiliano è protettore) e l’isola del Giglio. L’isola del Giglio continua a venerare Mamiliano come patrono e ne conserva per reliquia l’avambraccio destro. Il santo si festeggia il 15 Settembre per circa quattro giorni consecutivi durante i quali i gigliesi partecipano al tradizionale palio dei somari montati a pelo, disputato tra i quattro rioni del borgo: Centro, Cisterna, Casamatta e Rocca. All’Elba il culto di S. Mamiliano, è stato molto sentito anticamente: a Capoliveri, dove i monaci dell’abbazia di Montecristo possedevano una chiesetta, con una specie di convento, ora scomparsa, e a Marina di Campo, in località San Mamiliano, dove i sanpieresi scendevano in processione ogni anno, il 25 aprile e il 13 settembre, per onorare il santo. La chiesa esiste ancora ma questa tradizione è andata perduta qualche decennio fa. Marina di Campo (foto Archivio Ufficio Turistico Arcipelago)
Finito di stampare nel mese di maggio 2014 presso Debatte Editore Livorno
Tra storia, arte e natura Piccoli grandi viaggiatori consigliano Una guida per scoprire la provincia di Livorno Una selezione di proposte presentate dagli studenti delle scuole di tutto il territorio provinciale in occasione della Settimana dei Beni Culturali e Ambientali promossa dalla Fondazione Livorno ogni anno, dal 2004 A cura di Stefania Fraddanni Piccoli grandi viaggiatori consigliano