MX,
SIGILLO
SPECIALE
MAZDA
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Dal 1984 la sigla MX ha messo il sigillo di
particolarità su oltre una dozzina di veicoli
Mazda: automobili di serie, tra le quali la più
nota resta la roadster MX5 che ad oggi vanta
il primato di due posti più venduta al mondo,
concept car e auto da competizione. Ora torna
sulla prima auto elettrica della Casa
giapponese, aprendo un nuovo capitolo di una
storia lunga un secolo.
SEGNI PAR
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RTICOLARI ...
Di Eugenio Mosca
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Nell’anno in cui celebra il proprio firmate auto di serie, concept e auto
centenario, Mazda guarda anche a da compe zione. Infa quando nel
futuro con il debu o della sua prima 1989 fu presentata la Mazda MX‐5,
auto di serie totalmente ele rica: la probabilmente il modello più noto di
Mazda MX‐301, un EV crossover che famiglia con questa siglia, era
sarà nelle concessionarie da esa amente un’auto di questo po:
se embre. E con questa più di una mentre l’industria automobilis ca si
dozzina di volte che Mazda ha era allontanata dall’auto spor va
u lizzato il “prefisso” MX, dal 1984, economica, Mazda aveva sfidato le
per contrassegnare un’auto, di serie, convenzioni per creare una perfe a
concept o compe zione, che reinterpretazione moderna della
rappresenta una sfida a creare e classica roadster a trazione
fornire nuovi valori senza essere posteriore. Più di tre decenni dopo, la
limitata dalle convenzioni, MX‐5 è l’auto spor va a due pos più
indipendentemente dal po di venduta al mondo e non ha bisogno
veicolo. Tanto è vero che in ques 36 di presentazioni.
anni con la sigla MX sono sta
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Futuro firmato Bertone
La prima auto a proporre la sigla MX è
meno famosa, ma indimen cabile una
volta vista. Presentata nel 1981, la
concept car Mazda MX‐81 Aria (nella fo‐
to) è stata proge ata dai designer dell’i‐
taliana Bertone, che u lizzando la
meccanica della Mazda 323 crearono una
futuris ca berlina dalla forma a cuneo.
Con la vernice dorata, l’enorme superficie
vetrata e i fari a scomparsa, la MX‐81 fe‐
ce colpo al Motor Show di Tokyo. Ma la
parte più estrema della concept erano,
probabilmente, gli interni, con il volante
re angolare incassato, il cockpit a
schermo TV e i sedili anteriori oscillan .
La concept in esemplare unico sicura‐
mente rappresentava la sfida alle
convenzioni dei modelli MX e portò alla
successiva relazione con la Bertone,
mentre elemen come i fanali posteriori
monta in alto e i fari a scomparsa
apparvero sulle future Mazda di serie ne‐
gli anni ‘80.
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Esercizi tecnici rotore da 315 CV. Concepita
squisitamente come concept, questa
Diversi elemen esclusivi, come le coupé dal lungo muso era pura
ruote sterzan e l’head‐up display, esuberanza futuris ca, che grazie al
furono ripresi sulla concept car MX‐ corpo ribassato vantava un CX
02 del 1983 (foto a lato, sopra), una aerodinamico pari a solo 0,25, con un
cinque porte dalle fiancate pia e con abitacolo che presentava una cloche
grandi finestrini, copriruote da aereo anziché un vero e proprio
posteriori aerodinamici e specchie volante, oltre a display digitali e a un
retrovisori esterni svasa . Il tema head‐up display, mentre so o il
degli esemplari unici proseguì con la profilo squisitamente tecnico
Mazda MX‐03 del 1985, un’altra riprendeva alcune delle soluzioni già
concept car dall’aspe o radicale, ma viste sulle preceden concept, come
questa volta si tra ava di una le qua ro ruote sterzan , con
spor va che sfidava le convenzioni ed l’aggiunta della trazione integrale.
era spinta da un motore a triplo
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Esperimen di roadster
Mentre le MX‐02 e MX‐03 condividevano
alcuni degli stessi spun di design futuris co,
la MX‐04 era completamente diversa. Svelata
al Motor Show di Tokyo del 1987, la MX‐04
era una spor va a motore anteriore e
trazione posteriore, con carrozzeria composta
da pannelli in fibra di vetro rimovibili, ma non
in un set unico bensì due diversi, il che
perme eva di trasformare la ve ura da una
coupé con la parte superiore interamente
vetrata a una roadster con fiancate aperte
s le buggy da spiaggia. Questa spor va,
spinta da un motore rota vo, che si
trasformava in modo stravagante non ha mai
avuto una reale prospe va di produzione in
serie, ma ben pochi sapevano che Mazda
stava già sviluppando la MX‐5, che infa
arrivò due anni dopo.
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La coupè per tu
Anche i due modelli successivi
contraddis n dalla sigla MX furono
di serie. Entrambi realizza partendo
dal successo della MX‐5, offrivano s li
da coupé molto diversi.
Commercializzata dal 1992 al 1993, la
Mazda MX‐3 è stata una coupé
hatchback a qua ro pos che
accantonò la consuetudine delle
normali berline a due volumi per
offrire agli acquiren qualcosa di
molto più elegante e spor vo,
meritandosi ancor di più la sigla MX,
visto che disponeva del più piccolo
motore V6 al mondo. La più grande
MX‐6 coupé a due pos offriva lo s le
di una grande coupé premium al
prezzo di una berlina da famiglia.
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MX nelle corse basato sulla Jaguar XJR‐14 delle
preceden stagioni. Il ri ro dalle gare
Ma negli anni ‘90, certamente, la sport dell’azienda britannica permise
ve ura più estrema a sfoggiare la a Mazda di ada are questo proto po
sigla MX è stata la Mazda MXR‐01. estremo, proge ato da Ross Brawn e
Dopo che la Mazda 787B a motore dotato di un motore V10 Judd
rota vo vinse la 24 Ore di Le Mans marchiato Mazda. Cinque gli
del 1991, la FIA bandì rapidamente le esemplari costrui , ma purtroppo il
auto a motore rota vo, lasciando a crollo del Campionato Mondiale
Mazda un brevissimo preavviso per Ve ure Sport alla fine del 1992 negò
cercare una nuova auto per il alla MXR‐01 la possibilità di vincere e
Campionato Mondiale Ve ure Sport segnò la fine dei programmi spor vi
del 1992. La soluzione arrivò so o le a livello mondiale di Mazda.
spoglie del proto po Mazda MXR‐01,
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Concept “realis che” la Mazda MX‐Flexa del 2004 era una
concept ancora più vicina alla
Nel XXI secolo la sigla MX è tornata rivoluzionaria Mazda5 finale di serie,
ad essere associata a concept car, con cui condivideva le popolari porte
tu e fedeli all’ethos MX di offrire posteriori scorrevoli. La concept MX‐
qualcosa di nuovo sfidando le Sport Runabout del 2002 ha proposto
convenzioni: la concept MX‐Sport in anteprima il moderno aspe o
Tourer del 2001 era una idea di MPV della seconda generazione della
estrema con porte freestyle e linee Mazda2, mentre la MX‐Spor f del
sinuose, che evidenziavano il fa o 2003 è stata la concept che
che una monovolume non doveva prefigurava la prima generazione
necessariamente essere squadrata o della Mazda3, un grande passo avan
noiosa, cosa che venne dimostrata rispe o alla Mazda 323 che andava a
dalla Mazda5 che ne derivò. In effe , sos tuire. La MX‐MicroSport era una
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concept di hatchback studiata per gli che stabiliva come Mazda potesse
Sta Uni , presentata al Motor Show realizzare un SUV elegante e spor vo
di Detroit del 2004, ma la concept con un comportamento su strada da
MX degli anni ‘90 che ha davvero berlina in grado di competere con i
indirizzato la Mazda sulla strada di migliori SUV dei marchi premium. La
un’altra storia di successo che la MX‐Crossport ha avviato una s rpe di
dis ngueva dagli altri marchi, è stata pluripremia SUV di successo che ha
la MX‐Crossport del 2005. Ispirata portato alle CX‐5 e CX‐30 di oggi. Ma
alla spor va Mazda RX‐8, si tra ava ora con l’arrivo della rivoluzionaria
di un SUV dall’aspe o spor vo con MX‐30 la sigla MX torna a griffare un
passaruota scolpi , fari so li e linee modello di serie, aprendo un nuovo
di cintura audaci che an cipavano la capitolo della storia di Mazda.
Mazda CX‐7, un’auto fondamentale
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