MASERATI
8CTF
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TRIDENTE
BIS A INDY
Di Eugenio Mosca
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La Maserati 8CTF ha firmato una fantastica doppietta
vincendo le edizioni 1939 e 1940 della 500 Miglia di Indiana
polis, sempre con Warren Wilbur Shaw al volante,
confermando la supremazia tecnologica delle automobili
italiane in quel periodo.
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Esa amente o ant’anni fa, ad un anno dalla sua
precedente vi oria nel 1939 sempre al volante della
Masera 8CTF “Boyle Special”, Warren Wilbur Show
transitava ancora per primo so o la bandiera a scacchi di
Indianapolis firmando una fantas ca doppie a per il
Tridente in una delle corse più famose al mondo. Vi orie
che fanno no zia, perché la vi oria del 1939 aveva
interro o un digiuno di vent’anni per i marchi europei. Per
Masera non era la prima esperienza: già nei primi anni
‘30 Alfieri Masera era stato invitato dagli organizzatori ad
assistere ad alcune gare nel con nente americano. In
seguito, la cessione del pacche o azionario dell’azienda al
Gruppo Orsi, nel maggio 1937, aveva permesso ai fratelli
Masera di concentrarsi sulla proge azione di nuove
ve ure da compe zione. Proprio quell’anno, peraltro,
l’autorità spor va aveva stabilito di modificare il
regolamento tecnico per le ve ure da Gran Premio: a
par re dal 1938 sarebbero state introdo e norme più
restri ve e la cilindrata non sarebbe più stata libera bensì
regolata in funzione del peso della ve ura, per un massimo
di 3.000 cc per i motori dota di compressore. Quindi
Ernesto Masera impostò lo sviluppo e la realizzazione di
una nuova ve ura, denominata 8CTF, in base a queste
norma ve.
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Veloce e longeva ra 8CTF fino ad una velocità massi‐
ma di 290 km/h. Il trionfo del 1939
Il telaio riprendeva la classica stru u‐ diede grande notorietà internaziona‐
ra delle monoposto dell’epoca, con le alla Masera , tanto che oltre alla
due longheroni in profila d’acciaio e monoposto di Shaw nell’edizione del
traverse con sezione a C uni per 1940 furono iscri altri tre esemplari
chiodatura, per un peso totale della della ve ura del Tridente. Come
ve ura di 780 kg. Il motore a 8 ci‐ de o, Shaw si impose nuovamente,
lindri in linea, era cos tuito da due confermando la superiorità della
gruppi di 4 fusi in blocco unico con la 8CTF sia per le do velocis che sia
testata. Da qui la sigla 8CTF: 8 ci‐ per affidabilità sulla lunga distanza (la
lindri, testa fissa. La cilindrata era di 500 Miglia durava più di qua ro ore
2991 cc, il rapporto di compressione ad una media superiore ai 180 km/h)
di 6,5:1 e l’alimentazione era forzata, e tenuta di strada. La straordinaria
con due carburatori e due compres‐ carriera della Masera 8CTF, una
sori volumetrici. La distribuzione, a delle più lunghe e gloriose che possa
due valvole per cilindro disposte a V vantare una monoposto da compe ‐
di 90°, era comandata da due alberi a zione tanto che con nuò dopo la
camme in testa. L’o o cilindri mode‐ guerra nelle gare sugli ovali america‐
nese erogava 350 CV, cresciu a 365 ni, terminò nel 1950 dopo che Bill
nel 1939, e poteva spingere la Mase‐ Vulcanich non si qualificò alla 500 Mi‐
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glia di Indianapolis di quell’anno. La
HVA (Historical Vehicle Associa on)
degli Sta Uni nel 2014 ha registrato
la leggendaria Masera 8CTF come la
prima automobile di produzione non
americana ad entrare permanente‐
mente negli annali della Biblioteca
del Congresso USA. Registrata fra gli
“Standard for Heritage Docu‐
menta on” del Ministero degli
Interni, la documentazione fa parte
del NHVR (Na onal Historic Vehicle
Register) e dell’HAER (Historic Ameri‐
can Engineering Record). Uno dei tre
esemplari costrui , numero di telaio
3032, quello che con Wilbur Shaw ha
trionfato nelle 500 Miglia del 1939 e
del 1940, è stato riconfigurato con la
livrea di quei giorni di gloria ed è
a ualmente esposto all’Indianapolis
Speedway Museum.
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“Boyle Special”
Ma facciamo un piccolo passo indietro e vediamo come maturò
quella fantas ca doppie a. La Masera 8CTF aveva dimostrato il
suo grande potenziale durante alcune corse disputate nel 1938: il
Conte Carlo Felice Trossi aveva condo o al comando alcuni giri
nel GP di Tripoli e aveva o enuto la pole posi on nella Coppa
Ciano. Luigi “Gigi” Villoresi aveva firmato il giro più veloce alla
Coppa Acerbo. Ques risulta avevano a ra o diversi clien
interessa all’acquisto della 8CTF. Masera cede e alla scuderia
statunitense di Chicago ‐ Boyle Racing Headquarters, di proprietà
dell’irlandese Michael “Mike” Joseph Boyle ‐ una Masera 8CTF.
Boyle, appassionato di corse automobilis che fin da ragazzo,
aveva come obie vo quello di vincere la più famosa corsa
d’America, la 500 Miglia di Indianapolis, con una ve ura da lui
finanziata e ges ta dalla sua scuderia. Prima di acquistare la
Masera 8CTF, il pilota irlandese aveva partecipato a diverse
edizioni della corsa con altre ve ure: Summers, Cooper, Smith,
iscri e via via come Boyle Products/Henning, Boyle Motor
Products, IBEW Boyle Racing, ma sempre con scarsa fortuna. La
ve ura fu alles ta per la corsa americana con ruote maggiorate e
pneuma ci Firestone. Inoltre venne ado ata la livrea di colore
amaranto che cara erizzava la Boyle Racing Headquarters.
Iscri a come “Boyle Special”, la guida fu affidata a Warren Wilbur
Shaw, che par to con il terzo tempo di qualifica o enuto a quasi
129 miglia orarie (pari a 207.7 km/h), si aggiudicò la gara, con 51
giri in testa dopo una dura lo a con la Stevens‐Winfield di Louis
Meyer e la Adams‐Sparks di Jimmy Snyder. Il pilota dell’Indiana,
che ancora oggi figura tra i 5 più vincen a Indianapolis grazie a
tre vi orie (1937, 1939, 1940), concesse il bis nell’edizione
successiva.
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