STORIA DI UNA GIULIA GT,
DAL FIENILE ALLA PISTA
PARTE 4 TRASMISSIONE
di E. Mosca
Per sfruttare al meglio le performance del motore è necessario
poter contare su una trasmissione ottimizzata in ogni sua
componente. Dai rapporti adeguati alle caratteristiche del motore,
alla possibilità di effettuare una cambiata rapida con il minore
calo di giri possibile fino a un differenziale autobloccante in
grado di assicurare la migliore trazione. Il tutto limitando le
naturali dispersioni di potenza nell’attrito tra i vari organi. I tecnici
della Squadra Corse Club Alfisti Romani hanno potuto godere di
una certa libertà grazie al regolamento Gr. 5 ma hanno dovuto
prendere in considerazione altre problematiche per definire la
migliore soluzione, facendo realizzare da uno specialista siciliano
un cambio ravvicinato a innesti frontali e al tecnico e pilota
cremonese Franco Monguzzi un differenziale con le sue
particolari regolazioni.
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CAMBIO DI
MARCIA
In uno dei precedenti servizi abbiamo trattato la preparazione
del motore della Alfa Romeo GT 1600 allestita da Leonardo
Mattia per la Squadra Corse Club Alfisti Romani, dal quale
ovviamente si è cercato di spremere la maggiore cavalleria
possibile, peraltro ottenendo in questa prima fase un risultato
eccellente. Questa volta parliamo della trasmissione, che oltre a
dover sfruttare al meglio le performance del motore, con la
migliore rapportatura distribuita tra cambio e coppia conica,
deve limitare al minimo eventuali dispersioni di potenza dovute
al naturale attrito tra le varie componenti, cambio, albero di
trasmissione, differenziale e semiassi, garantendo al tempo
stesso la migliore trazione possibile.
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Migliore compromesso eccessivamente. Quindi Alberto Ponno
si è messo al lavoro per calcolare il
All’inizio del progetto si era partiti con migliore compromesso in funzione di
una preparazione in Gr. 2, quindi la un tracciato medio come Vallelunga,
scelta poteva variare tra la sul quale era previsto il debutto della
preparazione del classico cambio vettura ma adeguato anche a piste
“Nanni” omologato con ingranaggi come Misano e Imola. I parametri da
elicoidali e sincronizzatori, con una tenere presenti erano lo sviluppo
rapportatura che prevede una 1^ lineare del pneumatico, circa 180 cm
marcia lunga e gli altri rapporti per il pneumatico slick Pirelli da 15”, e
ravvicinati con la possibilità di variare una rapportatura del cambio più
la 5^ marcia in funzione dei tracciati, “convenzionale”. Sempre per questioni
oppure dato che la macchina è di budget, è stato necessario effettuare
successiva al 1971 utilizzare la stessa la scelta di un singolo differenziale,
rapportatura facendo realizzare un quindi di un rapporto al ponte. Questo
cambio a innesti frontali. Erano anche perché il montaggio e la regolazione di
stati chiesti a tre diversi specialisti dei un differenziale sono materia piuttosto
preventivi per le due soluzioni, che delicata e complicata da eseguire,
mediamente si aggiravano su un costo perciò normalmente i preparatori
intorno ai 4.000 euro. Il successivo hanno più differenziali, già completi dei
passaggio al Gr. 5 ha ampliato le diversi rapporti, da sostituire di volta in
possibilità. Almeno in parte, perché poi volta in funzione delle caratteristiche
bisogna sempre fare i conti con delle piste sulle quali si va a correre. Il
l’odiosa parola budget. Infatti il regolamento Gr. 2 per la classe 1600
suggerimento di uno specialista come impone l’utilizzo dei differenziali
Franco Monguzzi, che ha collaborato originali, con diversi rapporti (7/41,
in diverse aree alla preparazione della 8/41, 9/41, 9/43), che possono essere
“nostra” GT 1600, indicava come la modificati con il montaggio
soluzione migliore una rapportatura dell’autobloccante, mentre non è
con la 5^ marcia 1/1, ma date le consentito l’utilizzo del differenziale
caratteristiche del cambio Alfa Romeo, della GTV 2000 con scatola
che ha la 4^ marcia con rapporto 1/1 maggiorata, e rinforzata con alettature,
che lavora in presa diretta, per già in origine per ospitare
realizzare un cambio con questa l’autobloccante e rapporto 10/41.
rapportatura sarebbe stato necessario Anche in questo caso il regolamento
separare questa presa diretta, Gr. 5 avrebbe consentito ampia libertà
dovendo effettuare una modifica di scelta, ma a conti fatti, tenendo in
addirittura alla scatola del cambio, con considerazione i valori illustrati in
i costi che sarebbero lievitati precedenza e soprattutto le
caratteristiche di erogazione della
potenza del motore 1600, ci si è
orientati sul rapporto 9/41, che con due
possibilità di rapporto della 5^ marcia
(0.90 e 0.86), secondo i calcoli
consentirebbe di sviluppare una
velocità di punta che può variare
rispettivamente tra i 197 ed i 205 km/
h.
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Differenziale… bloccato
Scelto il rapporto, il differenziale è stato realizzato da Franco Monguzzi,
che ha praticato all’interno della scatola una fresatura per ottenere lo
spazio necessario ad alloggiare l’autobloccante. In base alla sua lunga,
e vincente, esperienza il tecnico e pilota cremasco adotta una taratura
del differenziale autobloccante piuttosto… bloccata. Sui valori precisi
Monguzzi è molto ermetico, ma in base a nostre informazioni possiamo
valutare che si tratta di valori ben superiori a quelli a suo tempo adottati
in Autodelta. Scelta che teoricamente potrebbe apparire un po’
azzardata, perché normalmente un differenziale molto “frenato”
potrebbe comportare reazioni molto brusche della vettura in fase di
rilascio e accelerazione. Possibili scompensi che il tecnicopilota, che
d’altronde proprio per questo doppio ruolo ha sperimentato
personalmente con profitto, limita lavorando sulla conformazione delle
rampe, che determinano la modalità di intervento dell’autobloccante.
Superfluo dire che siamo molto curiosi di provare la GT 1600 by
Leonardo Mattia in questa configurazione.
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a denti dritti lavora un singolo dente per
ingranaggio a contatto con l’altro, quindi a
fronte di un minore attrito questo è sottoposto
a maggiore sforzo, perciò deve essere di
dimensioni maggiori. Questo ovviamente
comporta anche una maggiore rumorosità,
motivo per il quale non si utilizzano
ingranaggi a denti dritti, bensì elicoidali, per i
cambi delle vetture stradali. In questo senso il
tecnico ennese preferisce andare sul sicuro,
Innesti frontali utilizzando una dentatura di dimensioni
generose, ne risulta un cambio molto
La scelta sulla tipologia di cambio da affidabile che può durare per più stagioni
realizzare è stata indirizzata da una dritta di senza necessità di revisioni, se non una
Pasqualino Nello Tonzuso. L’esperto pilota verifica ed eventuale sostituzione dei
siciliano ha segnalato a Leonardo Mattia un manicotti scorrevoli a fine stagione. Inoltre,
tecnico ennese, Angelo Biondi, che realizza a sempre per limitare gli attriti ottimizzando la
costi accessibili cambi a innesti frontali rotazione, sull’albero secondario le normali
utilizzati con soddisfazione da molti piloti boccole in bronzo sono sostituite da gabbiette
siciliani. E’ stata sufficiente qualche a rulli. Naturalmente a fronte di un utilizzo
telefonata, nel corso delle quali sono state corretto, tiene a sottolineare Biondi: “come
definite le caratteristiche tecniche, per
finalizzare l’accordo e spedire il cambio in
direzione Agira (EN), dove ha sede l’officina
“Cambi ravvicinati da competizione”.
Utilizzando la scatola originale, Biondi ha
realizzato ex novo quasi tutta la meccanica
interna: alberi e ingranaggi, ricavati dal pieno
di acciaio “18” Nichel Cromo e sottoposti a
fine lavorazione a trattamento di indurimento
tramite cementazione, manicotti scorrevoli e
mozzetti, mentre aste e forcelle restano
quelle originali. Così come per il motore,
anche un cambio da corsa avendo parti in
rotazione e in attrito tra loro necessita di uno
studio per limitare il peso degli elementi in
movimento e degli attriti, che insieme
potrebbero “disperdere” parte della potenza
erogata dal motore, senza però andare a
scapito dell’affidabilità e della durata
dell’insieme. Non per niente quando si tratta
di cambi da corsa, regolamento permettendo
ovviamente, normalmente si utilizzano
ingranaggi con denti dritti invece di quelli
elicoidali normalmente utilizzati per le vetture
stradali. Questo perché nella rotazione per
trasmettere il moto normalmente con gli
ingranaggi elicoidali sono tre i denti che
lavorano a contatto, mentre con gli ingranaggi
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per tutti i cambi a innesti frontali il movimento raffreddamento. Un ulteriore vantaggio che
per la cambiata in salita di rapporto deve Angelo Biondi può offrire alla clientela è dato
essere deciso, non accompagnando il dal fatto che operando artigianalmente non
passaggio di marcia, così come consiglio presenta soluzioni standard ma può
sempre l’utilizzo della frizione in scalata”. Per soddisfare la richiesta personalizzata in
il resto non ci sono particolari accorgimenti da termini di rapportatura. Ma soprattutto, visto
adottare, se non l’utilizzo di un buon che abbiamo più volte accennato alla voce
lubrificante almeno semi sentetico, avendo budget, fatta salva qualità e affidabilità che
l’accortezza di aggiungere almeno mezzo kg abbiamo illustrato, va sottolineato che i prezzi
in più di lubrificante in modo tale che gli richiesti dal tecnico ennese sono
ingranaggi più piccoli dell’albero secondario decisamente interessanti: circa 2.500 euro
riescano a “pescarlo” durante la rotazione. per la trasformazione di un ambio come
Infatti Biondi non ritiene necessaria una quello della “nostra “ GT 1600 in rapporti
lubrificazione forzata, neppure per ottimizzare ravvicinati e innesti frontali, che possono
il raffreddamento, anche perché gli scendere nel caso si voglia solo effettuare la
ingranaggi sono forati sul disco non tanto per modifica degli innesti frontali mantenendo
alleggerimento quanto per migliorare il l’ingranaggeria originale.
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Albero bilanciato
Detto di cambio e differenziale, ripercorriamo l’intero
“pacchetto” della trasmissione per vedere i lavori eseguiti per
ottimizzare tutto l’insieme. Partendo dalla parte anteriore, per
stabilizzare la scatola del cambio limitandone i movimenti,
sono stati sostituiti i silentblock sulla culla di supporto con dei
semigusci poliuretanici realizzati da OKP. Il pacco frizione
originale è stato sostituito con un blocco racing, composto da
disco in materiale sinterizzato e spingidisco rinforzato con
elementi elastici più rigidi. L’albero di trasmissione è stato
revisionato, con sostituzione dei giunti elastici con altri
rinforzati con gabbia in alluminio e del cuscinetto, e bilanciato.
I semiassi rimangono originali, ma ai lati del differenziale sono
state tolte le ganasce originariamente dedicate al freno di
stazionamento. Beh, ora non rimane che ingranare la prima e
via!
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