VOGLOKSLFW GATGI EN
Tre lettere, GTI, che hanno scritto tutta un’altra storia. E una
sottile linea rossa che però segna una grande
demarcazione tra guidare e, quando e dove si può, pilotare.
Segni distintivi che, insieme alla tecnica ovviamente,
segnano la differenza tra la Golf e la GTI. Con questo
speciale modello un gruppo di appassionati all’interno di
Volkswagen è riuscito a trasformare una semplice compatta
in un’auto dalle prestazioni elevate, ma alla portata di tutti e
che conservava la praticità necessaria nell’uso quotidiano.
La Golf GTI è arrivata all’ottava generazione, presentata a
inizio marzo, e finora ha conquistato oltre due milioni di
cuori sportivi in tutto il mondo.
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LA LINEA
DELLA PASSIONE
di Eugenio Mosca
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esemplari di una Golf spor va ma so‐
bria, che andasse bene per fare la
spesa e allo stesso tempo fosse a suo
agio in pista – aggiunge Konrad, che
rivela ‐. Questo richiedeva professio‐
nalità ma anche segretezza, dato che
il proge o non era ufficiale”. Così,
Konrad invitò a casa sua qua ro
esper della Volkswagen che, davan
a birra e tar ne, iniziarono a collabo‐
rare al proge o fuori dall’orario
d’ufficio e nei weekend: erano l’allora
“Qua ro amici al bar”, cantava Gino Responsabile del Proge o Golf
Paoli. Per dire che a volte per creare Hermann Hablitzl, l’esperto di Telai
qualcosa di importante non sono ne‐ Herbert Horntrich, l’ingegnere dello
cessari incontri al ver ce, mee ng e Sviluppo Alfons Löwenberg e Horst‐
riunioni sfiancan , ma può bastare Dieter Schwi linsky del Marke ng. A
l’incontro del tu o informale tra un ques si aggiunsero lo specialista
gruppo di amici che però hanno te‐ d'Interni Jürgen Adler, Gunther Kühl
sta, quindi idee, cuore, che si può tra‐ del Motorsport ed Herbert Schuster,
durre in passione, e magari quel nominato intanto Responsabile per lo
pizzico di folle fantasia pica dei so‐ Sviluppo. Dopo alcuni proto pi basa
gnatori. E’ più o meno andata così sulla pia aforma della coupé Sci‐
per quanto riguarda un’auten ca ico‐ rocco e giudica troppo estremi, que‐
na automobilis ca: la Golf GTI. Infa sto “gruppe o di carbonari” riuscì a
questo par colare modello non deve raggiungere la sintesi perfe a con
la sua nascita ad una singola persona, una Golf spor va cos tuita da
bensì ad un gruppo di “spiri affini” componen di serie. Il nuovo pro‐
che unì le idee sviluppando il pro‐ ge o, ba ezzato GTI con la “I” che
ge o per la produzione di serie. Però, aggiunta all’acronimo di Gran Turi‐
come sempre, ci vuole qualcuno che smo indicava l’adozione della iniezio‐
fa scoccare la scin lla. In questo caso ne ele ronica Bosch K‐Jetronic,
Anto Konrad (foto a destra), pilota di‐ o enne il benestare per la produzio‐
le ante, giornalista, ingegnere e allo‐ ne da parte del Consiglio d’Ammini‐
ra Responsabile Ufficio Stampa e P.R. strazione, impressionato dalle
Volkswagen, che aveva buoni prestazioni e persuaso anche grazie
rappor con tu i dipar men all’u lizzo di pezzi comuni e affidabili.
dell’azienda. “Alcuni ingegneri di Wol‐ Nel giugno del 1976 fu avviata la pro‐
fsburg avevano pensato a una Golf duzione, in serie limitata di 5.000
spor va fin dalla nascita del modello, esemplari, della prima Golf GTI. Ma
ma l’atmosfera generale consigliava prima del debu o mondiale all’IAA di
di procedere con cautela”, spiega Francoforte 1975 la Divisione Vendite
Konrad ricordando che in quegli anni aveva fa o una cupa previsione:
gli inves men Volkswagen erano “Non riuscirete a venderne 500 di
tu concentra sulla nascita della GTI”. Si sul dire che le previsioni sono
Golf “classica”. Inoltre l’idea di un fa e per essere smen te, mai de o
modello spor vo non era molto ben popolare fu più ada o a ques “ge‐
vista, perché si temeva potesse inco‐ ni”. Complimen ! Per la cronaca, da
raggiare comportamen pericolosi al allora di GTI ne sono state vendute
volante. “Volevamo costruire 5.000 oltre due milioni.
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Incredibile ma… GTI fantasia a quadri”, spiega la designer
a proposito dei rives men , mentre
Certo, è sempre facile parlare con il rivela l’aneddoto che riguarda il po‐
senno di poi. Però, se può essere ve‐ mello del cambio: “fu un’idea
ro che pochi avrebbero scommesso spontanea. Stavamo rifle endo in tre
tu o quello che avevano su un sugli elemen associabili a una Golf
successo di tali dimensioni, è spor va, quando proposi la famosa
altre anto vero che la Golf GTI aveva pallina da golf. All’inizio venni derisa,
tu o per piacere. La rice a originale ma poi...”, pallina fu. La cara eris ca
era semplice e ingegnosa allo stesso linea color Rosso Marte sulla ca‐
tempo: un’auto compa a e leggera, landra, lo spoiler anteriori di di‐
con un motore brillante, il 1.6 da 110 mensioni maggiori, le modanature in
CV a iniezione ele ronica (1.8 dal plas ca sui passaruota e la cornice
1982) garan va una accelerazione 0‐ nera opaca del luno o posteriore fu‐
100 km/h in 9,2 secondi e una veloci‐ rono invece idee dell’allora Capo De‐
tà massima di 182 km/h, e un asse o signer Herbert Schafer. La linea rossa,
spor vo. Insomma, prestazioni quasi dis n va e ancora oggi sinonimo di
da supercar, ma alla portata di mol GTI, venne ripresa anche all’interno
appassiona . Anche gli interni erano con numerosi de agli: dalla stru‐
di impa o: sedili spor vi con fascia mentazione alle decorazioni sulle
centrale in tessuto tartan a quadri, porte. La GTI in edizione speciale “Pi‐
cielo dell’abitacolo nero e, altro tocco relli” del 1983, equipaggiata con il 1.8
dis n vo che richiamava il nome, po‐ da 112 CV e cara erizzata dai cerchi
mello del cambio a forma di pallina in lega con i cara eris ci fori a forma
da golf. De agli che si devono a Gu‐ di P, ovviamente calza da pneuma ‐
nhild Liljequist, la prima donna a la‐ ci Pirelli, fu un successo immediato,
vorare nel Design Volkswagen sin dal prodo o e venduto in 10.500
1964. “Mi hanno ispirato i viaggi in esemplari in appena sei mesi. Dal
Gran Bretagna, dove venni conqui‐ 1976 al 1983 furono prodo e circa
stata da tessu di alta qualità con 462.000 Golf GTI prima serie.
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Oltre il muro dei 200 all’ora
La seconda Golf GTI prosegue il successo della serie
precedente. Inizialmente con lo stesso motore 1.8
da 112 CV, ma la svolta arriva nel 1986 con l’arrivo
del nuovo motore 16V a qua ro valvole per cilindro,
che grazie ai suoi 139 CV consente alla GTI di
superare il fa dico muro dei 200 km/h (208 km/h).
Migliorata anche la dinamica, con un asse o più
basso di 10 mm rispe o alle altre versioni, mentre
l’abitacolo oltre che dai sedili spor vi è
cara erizzato dal nuovo volante a qua ro razze con
i qua ro pulsan ni rotondi del clacson. Nel 1990 al
ver ce della gamma arriva la GTI G60, con il 1.8 che
grazie alla sovralimentazione vede incrementare la
potenza fino a 160 CV per una velocità massima che
raggiunge i 219 km/h. Dal 1984 al 1991 la GTI
seconda serie è stata prodo a in circa 628.000
esemplari.
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Festa per i vent’anni Golf GTI spegne le ven candeline e
per l’importante ricorrenza si regala
La terza generazione di Golf GTI pro‐ un modello celebra vo, GTI Edi on
pone linee più dolci ed elegan , con 20, cara erizzato da cerchi in lega
il frontale più moderno e arrotondato BBS e, oltre alle due motorizzazioni
cara erizzato da gruppi o ci 2.0 litri benzina, per la prima volta da
allunga a goccia e paraur più inte‐ un motore TDI da 110 CV che, con
gra nella carrozzeria, ma anche un uno sca o 0‐100 km/h in 10,3 se‐
telaio rinnovato e, dopo la breve condi e una velocità massima di 193
parentesi iniziale con il 2.0 da 115 CV, km/h, è perfe amente in linea con il
un motore 16V da 150 CV che abbas‐ DNA spor vo della ve ura. Nei sei
sa lo sca o 0‐100 km/h in 8,7 se‐ anni di a vità, dal 1991 al 1997, fu‐
condi e incrementa la velocità rono prodo e circa 327.000 Golf GTI
massima fino a 215 km/h. Nel 1996 la terza serie.
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Avanza il diesel per cilindro che grazie ad una eroga‐
zione migliore della potenza, che ri‐
La quarta Golf GTI prosegue all’inse‐ mane 150 CV come per il 16V,
gna della sobria eleganza della serie consente di guadagnare qualcosina
precedente, pur senza rinunciare a sia nello sca o 0‐100 km/h, arri‐
qualche tocco dis n vo, come i ca‐ vando a 8,5 secondi, sia in velocità di
ra eris ci cerchi in lega BBS, i fari punta, 216 km/h. Ancora meglio fa il
posteriori bruni e, all’interno, sedili cinque cilindri 2.3 VR5, con 170 CV.
spor vi anatomici Recaro. Il grosso Cresce anche il TDI, che sul mercato
del lavoro avviene so opelle, o ‐ comincia a fare numeri importan ,
mizzando la già o ma dinamica ma fino a raggiungere i 150 CV del moto‐
sopra u o sui motori. Debu a un re a benzina. Il top della quarta serie,
qua ro cilindri 1.8 con cinque valvole però, spe a alla versione speciale GTI
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Edi on 25 realizzata in serie limitata,
3000 esemplari, per il 25.mo
compleanno. Oltre alle appendici ae‐
rodinamiche dedicate, in nta con il
colore della carrozzeria, questa spe‐
ciale Golf GTI montava il motore 1.8
turbo portato a 180 CV, per un’acce‐
lerazione 0‐100 km/h in 7,9 secondi e
una velocità massima di 222 km/h. Di
questa serie furono prodo e poco
meno di 165.000 ve ure.
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Tradizione e innovazione muro dei 7 secondi (6,9) nell’accele‐
razione 0‐100 km/h e consente di
La quinta generazione, nell’autunno toccare i 233 km/h di velocità di
2004, da una parte segna il ritorno a punta, abbinato per la prma volta
un design più dis n vo cara erizzato con il nuovo cambio a doppia frizione
da alcuni elemen che richiamano in DSG a sei rappor . Nella speciale
modo deciso la prima GTI, come il versione GTI Edi on 30, come per la
profilo rosso a orno alla calandra Golf GTI “Pirelli” del 2007, dal 2.0
anteriore e il rives mento dei sedili a TFSI i tecnici di Wolfsburg spremono
quadri, dall’altra una ne a evoluzio‐ 230 CV. Nei qua ro anni di a vità
ne tecnica. Il motore, esclusivamente della quinta serie, sono 181.800 le
dedicato alla GTI, è un 2.0 TFSI turbo GTI prodo e.
a benzina da 200 CV, che abba e il
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Che... scoperta
Grandi novità per la sesta generazio‐
ne, sia so o il profilo tecnico che este‐
co, da questo momento firmato da
Walter de Silva. Sul primo versante l’a‐
dozione del differenziale a bloccaggio
ele ronico trasversale o mizza la tra‐
zione, ma la maggiore novità riguarda
il debu o della prima Golf GTI Cabrio‐
let, dotata di capote ele rica in tessu‐
to, che equipaggiata dallo stesso
nuovo 2.0 TFSI della versione “chiusa”,
da 210 CV e 280 Nm, copriva lo 0‐100
km/h in 7,3 secondi e raggiungeva e
237 km/h di punta (235 con cambio
DSG). La versione “normale”, invece,
scendeva so o i 7 secondi (6,9) nello
0‐100 km/h e toccava i 240 km/h di
velocità massima, mentre l’immanca‐
bile versione speciale GTI Edi on 35
vantava 235 CV e 247 km/h di velocità
massima. Buon successo commerciale
per questa generazione, che in soli tre
ani di a vità, dal 2009 al 2012, ha
sfiorato le 200.000 (199.903) unità
prodo e.
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Generazione di fenomeni estrema. Al lancio gli appassiona
possono scegliere tra due livelli di po‐
La se ma generazione GTI, lanciata tenza: 220 CV per la versione
nel 2013, si può dire che abbandoni “normale”, che per la GTI
defini vamente le remore “poli cally Performance salgono a 230 CV.
correct” che avevano accompagnato Entrambe dotate di un nuovo
il proge o fin dall’inizio per dare libe‐ bloccaggio del differenziale. Per la
ro sfogo all’anima spor va, anche più gioia di chi non ne ha mai
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abbastanza, all’inizio del 2016 arriva dello stesso anno arriva la versione
la versione Clubsport da 265 CV, che Performance S, una tre porte due po‐
possono temporaneamente arrivare s secchi in serie limitata di 400
fino a 290 grazie alla funzione boost. esemplari che non rappresenta un
Lo 0‐100 vine bruciato in 6,3 secondi semplice esercizio di tuning ma
mentre la velocità massima arriva a qualcosa davvero vicino ad un’auto
250 km/h. Ma il richiamo della pista da corsa. Forte del suo 2.0 TSI
è sempre più forte e nella primavera “pompato” fino a 310 CV la GTI
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Performance S si presenta sul Nords‐
chleife del Nurburgring, il banco di
prova per qualsiasi automobile che
abbia velleità spor ve, e infrange il
record sul giro per ve ure di serie a
trazione anteriore, fermando il crono‐
metro sul tempo di 7’.49”.21. Nel
2017 l’aggiornamento della serie
porta le potenze della GTI “normale”
a 230 CV che salgono a 245 per la
Performance. Ma non è finita qui,
perché per chiudere degnamente
questa generazione decisamente vo‐
tata alla spor vità arriva la Golf GTI
TCR, sigla che si rifà a quella della
nuova categoria mondiale per le
corse Turismo, che grazie ai 290 CV
del suo 2.0 TSI copre lo 0‐100 km/h in
soli 5,6 secondi e, grazie alla rimozio‐
ne del limitatore di velocità, può
raggiungere i 260 km/h.
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Sguardo al futuro
L’o ava generazione della Golf GTI, lanciata
all’inizio di marzo, guarda avan . Digitalizzata e
connessa alla rete, come richiesto a qualsiasi
automobile di ul ma generazione,
naturalmente non rinuncia alla propria
spor vità, me endo a disposizione degli
appassiona 245 CV per una velocità massima
di 250 km/h, e alla propria personalità pur
rinnovandosi esternamente, internamente e
so opelle. Il frontale, rinnovato nel design, per
la prima volta sfoggia un listello della calandra
illuminato e fari an nebbia a LED dispos a X.
Diverse le novità anche all’interno, con il tasto
start/stop che pulsa di luce rossa, il volante
spor vo con comandi touch e la leva shi ‐by‐
wire del cambio DSG con curve cara eris che.
Nuova l’interfaccia totalmente digitale Digital
Cockpit, così come i servizio We Connect che
introducono a bordo streaming, web radio e
ulteriori funzionalità online.
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