FIAT 600 SCIONERI
4 PORTE
A metà anni Cinquanta, ad accompagnare l’automobilismo di massa si
diffonde un altro fenomeno: quello delle fuoriserie, non solo relativo a
vetture di alto livello ma anche automobili alla portata di gente più comune.
Con l’arrivo delle utilitarie questo fenomeno si amplia, grazie anche a tutta
una serie di specialisti, carrozzieri e preparatori, che realizzano piccole serie
di vetture “Special”, elaborate nella meccanica oppure versioni speciali
ricarrozzate su pianali di grande serie, consentendo così a molti “nuovi”
automobilisti, appassionati oppure con un pizzico di narcisismo, di
realizzare il sogno di possedere una fuoriserie ad un prezzo accessibile. Tra
queste un posto di riguardo lo merita certamente la Fiat 600, che viene
preparata, un esempio su tutti le varie versioni Abarth, oppure ricarrozzata in
una miriade di versioni: quattro porte, come vediamo in questo servizio,
cabrio e, addirittura, monovolume e furgone. La Carrozzeria Scioneri, che ha
realizzato la fuoriserie di questo servizio, oltre ad effettuare vari tipi di
trasformazione su base 600 si fece apprezzare per la qualità delle proprie
lavorazioni, la cura e la particolarità nei dettagli, gran parte dei quali prodotti
internamente. Perciò per restaurare un’autentica fuoriserie come questa, il
collezionista proprietario della vettura si è affidato agli autentici specialisti
della KAA di Lainate, noti per l’esperienza nel recupero di queste specifiche
fuoriserie e di altre vetture particolari.
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FUORISERIE
POPOLARE
Di Eugenio Mosca
Ripercorriamo il restauro completo, curato da KAA di
Lainate, di una Fiat 600 molto particolare: una quattro porte
allestita dalla Carrozzeria Scioneri di Savigliano, nota per le
proprie realizzazioni molto curate nei dettagli. Un recupero
eseguito dall’atelier milanese con molta cura e la massima
salvaguardia dell’originalità di questa autentica fuoriserie.
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A metà degli anni Cinquanta, il boom o, addiri ura, una propria automobi‐
economico contribuì a modificare le. Anche perché, di concerto, le case
sensibilmente la società italiana, con automobilis che avevano captato la
ampi stra di popolazione che co‐ nuova richiesta, intuendo che proprio
nobbero un ne o miglioramento so‐ l’incremento dei numeri avrebbe
cio economico. La maggiore consen to loro maggiori prospe ve
disponibilità economica unita al mu‐ di crescita, perciò diversi marchi
tato s le di vita, oltre che all’introdu‐ avviarono proge rela vi a ve ure
zione di nuove formule di pagamento u litarie. Tra queste, ovviamente, la
a rate che agevolavano gli acquis , Fiat. La 600 irrompe sul mercato pro‐
diede il via al fenomeno del consumi‐ prio in quel periodo e il successo è
smo. E oltre a nuove abitazioni, immediato, tanto che nonostante
ele rodomes ci e varie altre como‐ l’ampliamento delle aree produ ve
dità, mol italiani sen rono anche il la Casa torinese non riesce a soddi‐
bisogno di potersi muovere con sfare le mol ssime richieste dei
maggiore autonomia. Da qui il desi‐ “nuovi” automobilis .
derio di possedere una motocicle e
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Le “Special"
Ma c’è un altro fenomeno in grande che realizzano piccole serie di ve ure
sviluppo in quegli anni: la realizzazio‐ “Special”, preparate oppure versioni
ne di fuoriserie, non solo basato su speciali ricarrozzate su pianali di
ve ure di alto livello ma anche di grande serie, consentendo così a
ve ure più alla portata di gente co‐ mol “nuovi” automobilis , appas‐
mune. Già dagli anni Trenta molte ca‐ siona oppure con un pizzico di
se automobilis che facevano narcisismo, di realizzare il sogno di
realizzare da Carrozzieri esterni possedere una fuoriserie ad un
versioni speciali dei propri modelli prezzo accessibile. Tra queste un po‐
fornendo pianale e parte meccanica, sto di riguardo lo merita certamente
un fenomeno che si svilupperà anco‐ la Fiat 600, che viene preparata, un
ra più nel dopoguerra, come tes mo‐ esempio su tu le varie versioni
niano ad esempio le varie versioni Abarth, oppure ricarrozzata in una
della Giulie a (Spider, Sprint, SS). miriade di versioni: qua ro porte, co‐
Con l’arrivo delle u litarie, però, que‐ me vediamo in questo servizio, ca‐
sto fenomeno si allarga sempre di brio e, addiri ura, monovolume e
più, grazie a tu a una serie di specia‐ furgone.
lis , sia carrozzieri che preparatori,
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Carrozzeria Scioneri
Antonio Scioneri nasce a Savigliano suoi prodo non sono des na alla
nel 1913 e a soli 9 anni si trasferisce a ricca clientela in cerca di fuoriserie di
Torino dove viene assunto dalla lusso quanto ad un pubblico che
Carrozzeria Vi oria come apprendi‐ cerca ve ure par colari a cifre
sta ba lastra. A 14 anni, appreso il abbordabili. Infa lavora per la
“mes ere” nonostante la giovane maggior parte su meccaniche Fiat, le
età, torna a Savigliano dove si fa più diffuse e meno costose, cercando
apprezzare per le proprie capacità di dare ai propri clien quello che la
nel modellare e costruire carrozzerie grande industria non offre. Ad
presso la Carrozzeria Fissore. Nel esempio, eliminando i tempi di a esa
1950 fonda la propria azienda, molto lunghi necessari presso i
ada ando vecchi automezzi e ini‐ concessionari ufficiali, grazie al fa o
ziando a realizzare carrozzerie specia‐ di tenere sempre a disposizione uno
li di ogni po: trasforma furgoncini in stock di ve ure in pronta consegna.
giardine e, costruisce cassoni per ca‐ Ma sopra u o perché i suoi prodo
mion e, pure, carri funebri. Il lavoro oltre che par colari sono ben cu‐
gira bene, ma Antonio rimane con i ra .
piedi per terra, consapevole che i
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Tu vò fa’ l’americano
Tu avia Antonio Scioneri non comprese subito in pieno la portata del feno‐
meno, tanto che la sua prima personalizzazione di una 600 fu una strana
berlina asimmetrica con la terza porta sulla fiancata destra. Un alles mento
che ebbe un discreto successo, sopra u o presso piccoli ar giani e fioris li‐
guri, e che pur mantenendo le forme esterne originali della 600 aveva tu i
lamiera realizza ex novo ba u a mano. Cosa oggi impensabile, non fosse
altro per gli al cos che comporterebbe. La svolta ges onale dell’azienda
avviene nel 1956 con l’ingresso del figlio Renato, appena quindicenne ma con
uno spiccato senso commerciale e fiuto per quello che voleva il pubblico che
all’epoca guardava affascinato le ve ure americane rese decisamente appari‐
scen da linee par colarmente arzigogolate, abbondan cromature e colora‐
zioni vivaci grazie anche ad efficaci abbinamen bicolori. Elaborazioni
este che che contribuivano a far passare un’immagine di ve ura di “lusso”,
mentre nello stesso periodo la Fiat come uniche possibilità di personalizza‐
zione offriva la nta del te o in contrasto, i rives men in finta pelle e gli
pneuma ci con la banda bianca sul fianco. Per soddisfare la richiesta di
accessori necessari alle personalizzazioni nacquero molte piccole aziende, e
s lis , specializzate nella realizzazioni di tu a una serie di par colari: ca‐
landre, fregi, borchie e accessori vari da applicare facilmente alla carrozzeria.
La Carrozzeria Scioneri, invece, scelse di produrre in proprio gli accessori de‐
cora vi, con tre persone dedicate a tempo pieno alla realizzazione di ques
accessori, in modo tale da poter equipaggiare in esclusiva le proprie ve u‐
re.
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Arriva la qua ro porte
Nel 1958 la Carrozzeria Scioneri pro‐ lizza dei nuovi montan posteriori e
pose la versione qua ro porte della avanza quelli centrali, rinforzando i
600 berlina, per offrire ai passeggeri longheroni laterali. In pra ca,
un accesso più comodo ai pos po‐ partendo dai pianali comple di
steriori. Una trasformazione tu ’altro meccanica forni dalla Fiat, si dove‐
che semplice, perché oltre a dover ri‐ vano realizzare ex novo tu i lamie‐
solvere alcuni problemi stru urali ra , tranne la parte anteriore e il
cofano motore. Inoltre dovevano es‐
sere avanza i pun di fissaggio dei
sedili anteriori, che in mol casi per
comodità furono sos tui da un’uni‐
ca panche a. Infine, per rendere
ancora più esclusiva la propria 600, i
carrozzieri piemontesi aggiunsero
anche una finta presa d’aria sul cofa‐
no anteriore. Nonostante il prezzo
maggiore, oltre alla voglia di
dis nguersi con una fuoriserie e la
maggiore fruibilità, un altro fa ore
contribuì al discreto successo di que‐
ste ve ure speciali: la disponibilità
pressoché immediata della ve ura,
mentre per la 600 di serie erano
spesso necessari lunghi tempi di a e‐
sa. Inoltre, la rete di vendita Fiat all’e‐
poca non era così capillare come
quella odierna, perciò la Scioneri si
inserì in molte aree nazionali non co‐
perte creando dei propri rivenditori
autorizza . Ma le 600 elaborate tro‐
varono buona ospitalità anche presso
connessi con l’apertura del vano per la rete ufficiale, sia per soddisfare
le porte posteriori, dovevano essere l’immediata consegna della ve ura
realizzate ex novo tu e e qua ro le sia per proporre ai propri clien una
por ere, comprese le anteriori più ve ura par colare e riccamente
corte. Inoltre dovevano essere rea‐ accessoriata.
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Fondo… pia o
La ve ura del nostro servizio è stata “scuderia” raggruppa diverse 600
realizzata nel 1957 e negli anni è “speciali” (Scioneri coupè 2+2;
sempre rimasta nella stessa famiglia, Francis Lombardi 4 porte; Bicolore 1^
in provincia di Cuneo, fino all’acqui‐ serie; trasformabile con guida a de‐
sto alcuni anni fa da parte dell’a uale stra; 850 TC Nurburgring guida a de‐
proprietario, un appassionato colle‐ stra; 750 derivazione Abarth). La
zionista valtellinese che nella sua ve ura, ferma da anni, era completa
ma in condizioni piu osto vissute,
perciò richiedeva un restauro
completo, affidato alla KAA srl di Lai‐
nate so o la supervisione di Ales‐
sandro Tren ni. Una scelta quasi
naturale, data la riconosciuta espe‐
rienza di Tren ni su queste fuoriserie,
di cui può vantare una sostanziosa
collezione interamente restaurata
presso la propria stru ura. La 600
Scioneri è stata completamente
smontata, sia per asportare la mecca‐
nica, revisionata completamente, sia
per o enere la scocca nuda sulla
quale poter operare al meglio. Per
verificare l’effe vo stato dei lamie‐
ra la scocca è stata sverniciata a ca‐
lore, avendo la conferma di quanto
già evidenziato nel corso di una pri‐
ma ispezione. Innanzitu o, in un pre‐
cedente restauro avvenuto a cavallo
degli anni Se anta‐O anta, secondo
informazioni ricevute dagli ex pro‐
prietari, erano sta sos tui i fondi
con una semplice lamiera piana.
Inoltre, i longheroni laterali erano
sta aggredi dalla corrosione,
mentre la parte superiore della
carrozzeria si presentava sana, a
parte due leggere bo arelle all’ante‐
riore e posteriore. Per prima cosa so‐
no sta sos tui i fondi, con altri
originali della Fiat 600 sui quali si so‐
no dovu modificare i pun di
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a acco della panche a anteriore. passaggi di carta abrasiva a grana
Quindi sono sta sos tui i longhero‐ sempre più fine, dalla 80 alla 320. A
ni laterali, rinforza come avveniva in questo punto sono sta monta i
origine inserendo all’interno delle par colari asportabili, cofani e
barre a sezione re angolare, ripris ‐ por ere oltre a mascherina e fregi
nate le “tegoline” dei fari anteriori e vari, per verificare l’allineamento e le
il piano della carrozzeria. Dove possi‐ arie di accoppiamento dei vari par ‐
bile, le saldature a filo di congiunzio‐ colari. Ques sono poi sta nuova‐
ne delle lamiere sono state riprese mente smonta per essere a loro
con lo stagno, come avveniva all’epo‐ volta so opos alle rispe ve lavora‐
ca, poi stuccate e lisciate con vari zioni.
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Bicolore
Sulle superfici di carrozzeria interessate dalle lavorazioni di la o‐
neria è stato poi steso uno strato di fondo epossidico prote vo,
seguito da un fondo poliestere che svolge pure una funzione
“riempi va” andando a coprire piccole imperfezioni. Dato che
questo strato diventa la base della verniciatura è stato accurata‐
mente lisciato con vari passaggi di carta abrasiva a grana sempre
più fine, dalla 500 alla 1000, per o enere il perfe o allineamento
delle superfici. Quindi si è passa alla verniciatura, con tre stra di
vernice “lucido dire o”. La corre a tonalità del colore azzurro di
base, con cui è stata verniciata tu a la scocca, era stata definita in
precedenza lucidando la vernice esistente e analizzandola con lo
spe rofotometro. La parte interna del pianale, nell’abitacolo, i
passaruota e la parte inferiore della scocca sono sta ricoper di
un leggero strato di an rombo prote vo. Anche i cerchi ruota so‐
no sta sabbia e rivernicia bicolore, perfe amente abbina agli
pneuma ci con fascia bianca laterale, mentre le calo e sono state
ripulite dal vecchio strato e cromate ex novo. Quindi sono state
verniciate le bande bianche prima di procedere con l’as‐
semblaggio.
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Massima originalità
Per salvaguardare al massimo l’originalità della ve ura tu i
fregi, profili e par mobili sono state ricondizionate so opo‐
nendole agli adegua tra amen . La mascherina anteriore,
che presentava una leggera ro ura è stata ripris nata prima
di essere so oposta a cromatura. Anche i fari anteriori ed i
fanalini posteriori sono sta mantenu , mentre è stato ne‐
cessario sos tuire le plas che di ques ul mi perché sbiadi‐
te. Queste sono state recuperate ad un merca no, peraltro
ad un costo piu osto elevato dato che sono le stesse della
Fiat 1100 TV. La selleria interna è stata rifa a ex novo nel mi‐
sto sky‐panno come all’epoca, mentre l’intelaiatura dei sedili
è stata ricondizionata, sabbiata e poi riverniciata, così come il
crusco no e il volante, riverniciato. Mantenuto anche il rive‐
s mento in gomma che ricopre il pianale, mentre sono sta
sos tui i tappe ni, sempre in gomma. Naturalmente sono
state sos tuite tu e le guarnizioni, che hanno richiesto un
notevole lavoro di realizzazione e ada amento date le par ‐
colari dimensioni.
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Meccanica revisionata
Anche per la parte meccanica si è e sos tui i ferodi, pompa e ci‐
cercato di mantenere al massimo lindre sono sta revisiona mentre
possibile l’originalità, ovviamente i tubi in gomma sos tui . Anche il
dando la precedenza alla sicurezza e motore è stato revisionato: dopo lo
affidabilità. Le componen delle so‐ smontaggio completo, il monoblocco
spensioni, bracci e montan oltre alle è stato accuratamente lavato, l’albero
balestre anteriori e molle posteriori motore re ficato e quindi sono state
sono state mantenute: sverniciate sos tuite le bronzine di banco e di
tramite sabbiatura e poi riverniciate biella. Queste sono state controllate
e rimontate, mentre sono sta sos ‐
tui i pistoni. Anche la testata è stata
so oposta ad accurato lavaggio e ve‐
rifica della tenuta e dei passaggi,
quindi sono state sos tuite le sedi e
le valvole con rela ve molle. Il carbu‐
ratore è stato smontato e revisio‐
nato: dopo un accurato lavaggio
nell’apposita soluzione sono sta ve‐
rifica passaggi e funzionamento del
galleggiante, quindi rimontato sos ‐
tuendo le guarnizioni. Il cambio è
stato smontato e verificata sia l’inte‐
grità di ingranaggi e sincronizzatori
sia il corre o funzionamento degli
alberini, così come per il differenzia‐
le, quindi sono sta sos tui i cusci‐
ne e rimontato il tu o, mentre nel
blocco frizione è stato sos tuito il
disco. Così il qua ro cilindri torinese
è tornato a suonare come un violi‐
no.
a polvere. Gli ammor zzatori sono
sta smonta , ricondiziona e ri‐
vernicia esternamente. L’impianto
frenante è stato completamente revi‐
sionato: i tamburi sono sta re fica
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realizzato da : Gianluca Mazzu o
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