Inverno - vivere 49
e scambiare le nostre opinioni è stato
estremamente importante per capire in
profondità la nuova collezione e poterne
trasmettere il senso ai nostri clienti che
verranno ad acquistarla.”
Dalla formazione prodotto in aula alla prova
in montagna, con l’accompagnamento
delle giovani ed estremamente preparate
guide di Chamonix, Antonio, Beniamino e
Luca hanno provato i prodotti sul ghiacciaio
Luca Brivio, Beniamino Colombo, Antonio Ubbiali del Bianco su percorsi adatti alle loro
capacità alpinistiche.
“Abbiamo vissuto due giorni sul ghiacciaio, trascorrendo una notte al rifugio Torino dove è stato
ancora con noi Hervé Barmasse, un momento emozionante e intenso.
L’esperienza alpinistica che abbiamo vissuto in quota ci ha dato la conferma diretta dell’elevata
qualità tecnica della nuova collezione AMK – raccontano Luca, Antonio e Beniamino. Ci ha stupito
l’aspetto dello studio approfondito effettuato da The North Face con gli alpinisti, nelle fasi di
realizzazione della nuova linea. La qualità tecnica dei prodotti è eccezionale, un aspetto che ci ha
conquistato è la compattezza dei materiali.
Siamo riusciti a mettere nello zaino da 27 litri tutta l’attrezzatura necessaria per i due giorni in
quota, un aspetto non di poco conto quando si va in montagna. Siamo sicuri che anche i nostri
clienti apprezzeranno questa caratteristica, oltre a quelle della leggerezza, del calore e della
traspirazione.”
Il punto vendita DF Sport Specialist di Milano Palmanova è l’unico store in Italia ad essere stato
scelto da The North Face per la vendita della nuova linea AMK Advanced Mountain Kit.
L’esposizione dedicata alla nuova linea Advanced Mountain Kit presso il punto vendita DF Sport Specialist di Milano Palmanova.
50 Pubbliredazionale
CAB polidiagnostico
un partner pronto e affidabile,
sempre
In occasione dell’ultimo numero di
Vivere dell’anno abbiamo intervistato il
dott. Paolo Godina, Direttore Generale
di CAB Polidiagnostico, testimone e
fautore di una storia di successo lunga
oltre 40 anni.
Dott. Godina, alla luce del percorso
di crescita seguito negli ultimi anni,
potrebbe raccontarci quali sono stati
gli elementi alla base del successo
di CAB polidiagnostico?
CAB Polidiagnostico è nato nel 1976
grazie all’intuizione e all’esperienza
dei miei genitori, che in quell’anno
aprirono il primo laboratorio privato
a Barzanò. Nel corso degli anni CAB
Polidiagnostico si è espanso su tutto
il territorio brianzolo con 6 centri
poliambulatoriali ed un centro di
radiologia ed endoscopia, 15 punti prelievo tra le provincie di Lecco, Como, Monza-Brianza e
Milano e una società dedicata alla Medicina del Lavoro.
“Salute, prevenzione, diagnosi e cura” rappresentano gli elementi cardine intorno ai quali CAB
polidiagnostico svolge la propria attività e grazie ai quali rappresenta un centro di riferimento per la
sanità privata. Per soddisfare le esigenze di prevenzione e di cura dei cittadini, CAB Polidiagnostico
ha puntato sull’ampliamento continuo della propria offerta, con nuovi servizi e nuovi specialisti,
e sull’uso di strumentazioni innovative. Oggi il Gruppo impiega 90 dipendenti, conta su oltre 300
specialisti e copre più di cinquanta specialità mediche.
Gli ultimi due anni hanno messo a dura prova il tessuto imprenditoriale del nostro territorio,
come avete vissuto l'emergenza Covid-19 e come siete riusciti ad assicurare la continuità
delle cure?
La pandemia ha stravolto le tempistiche e la tipologia dei servizi offerti nonché la gestione dei
pazienti. Nei primi mesi di lockdown le attività poliambulatoriali si sono quasi completamente
Inverno - vivere 51
interrotte. Abbiamo attivato un servizio di videoconsulenze, per assicurare ai nostri pazienti la
continuità di quelle cure che potevano essere svolte anche a distanza, servizio tuttora disponibile.
Alla riapertura delle attività le nuove procedure per garantire la sicurezza degli ambienti hanno
comportato sforzi organizzativi non indifferenti, per i quali ancora oggi dobbiamo ringraziare tutti
i nostri dipendenti.
Da quando siamo stati autorizzati da ATS per lo svolgimento delle analisi Covid19 il nostro
laboratorio ha subito una trasformazione incredibile (nuovi spazi, nuove strumentazioni e nuovo
personale). Questo, unitamente all’apertura di nuovi punti prelievo nelle provincie di Lecco e
Milano, ci ha permesso di garantire un servizio veloce e flessibile a tutti i nostri utenti: privati,
aziende, enti locali. Inoltre la numerosità di richieste per analisi Covid e la necessità di fornire tutte
le prestazioni ambulatoriali che durante il lockdown erano state tenute in sospeso, ci ha portato a
fare un investimento nella digitalizzazione di alcune procedure.
Con riferimento alle vostre attività rivolte alle aziende, in che modo si è “trasformato” il vostro
rapporto con le realtà produttive del territorio e che insegnamenti crede dovremmo portarci
a casa da questo periodo?
Il Covid19 ha generato, portato alla luce ed enfatizzato nuovi bisogni, promuovendo così
l’identificazione di nuove strategie industriali: l’emergenza Coronavirus ha richiesto ai Datori di
lavoro di considerare, individuare e gestire nuovi rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di
lavoro. La pandemia ha imposto una maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza del personale,
attraverso la sanificazione del luogo di lavoro, l’utilizzo di opportuni dispositivi di protezione
individuale, il monitoraggio del lavoratore dal punto di vista infettivologico, una nuova distribuzione
degli spazi; nonché, ha richiesto un’adeguata formazione e informazione dei lavoratori con
aggiornamenti periodici.
In questo scenario, CAB è stato un partner pronto e affidabile, sempre al fianco delle aziende
che avevano necessità di assicurare un ambiente lavorativo sicuro, offrendo attività di screening
in tempi rapidi per evitare l’eventuale diffusione del virus e l’interruzione dell’attività produttiva.
CAB continuerà ad essere un fornitore efficace e pronto per le aziende che, dal mio punto di vista,
assumeranno una ruolo sempre più importante nella medicina preventiva anche dopo l’emergenza.
Al CAB, come in molte aziende, siamo convinti che la spesa per la prevenzione degli infortuni e la
tutela della salute non rappresenti solo un beneficio per i lavoratori, ma si traduca, in un’ottica a
più lungo termine, in un risparmio per la stessa impresa. Infatti, le aziende che hanno fatto propri
i nuovi fabbisogni di salute e sicurezza generati o enfatizzati dalla pandemia sono le stesse che
attivano i servizi di medicina preventiva, checkup e pacchetti di welfare disponibili presso CAB.
52 Pubbliredazionale
Spazi verdi da
custodire con cura
Ancora un tantino scossi ed allarmati dalla brutta esperienza di questa pandemia, siamo tutti alla
ricerca di un posticino all’aperto, scongiurando così meno rischi, magari fuori dai soliti circuiti, non
affollato, piacevolmente circondato dal verde per trovare un po’ di pace e serenità.
Scrutando il cielo incerto di questi giorni i ristoratori accolgono clienti ai tavoli dei loro dehors: in
tutto il mondo essi stanno cercando soluzioni creative per proteggere i propri ospiti e mantenerli
al caldo in un ambiente circondato dal verde. Durante la pandemia di Covid-19, le aree verdi
urbane sono diventate in molte occasioni isole felici, luoghi alternativi alla segregazione delle
mura domestiche. Nel 2020 in Italia l’incremento della frequentazione dei parchi pubblici urbani
ha raggiunto livelli senza precedenti: esemplificativo è il caso di Parco Nord Milano, grande parco
metropolitano, che ha visto l’incremento di un milione di visitatori.
Una recente ricerca dell’Istituto per la Bio-Economia del Cnr, insieme ad altri articoli scientifici sulle
relazioni tra aree verdi e pandemia, evidenzia non solo effetti positivi, ma anche come i cittadini
abbiano sempre di più percepito chiaramente l’importanza del verde e degli spazi aperti per la
propria salute fisica e mentale. Assegnare risorse nel verde non è una spesa, ma un investimento
che ha ritorni positivi nel breve, medio e lungo periodo dal punto di vista economico e sociale.
Poniamo quindi un occhio di riguardo al nostro spazio verde, sia che esso sia un semplice terrazzo
o un giardino. Curiamolo in attesa della stagione invernale e per favorirne le coltivazioni future.
Di seguito qualche suggerimento sulle lavorazioni da eseguire in autunno:
Prato: operazione fondamentale per avere un prato vitale e folto è la scarificazione (che andrebbe
fatta in primavera ed autunno). Inoltre, in una fase pre-invernale, per favorire l’indurimento della
Inverno - vivere 53
lamina fogliare del prato è consigliabile l’uso di fertilizzante liquido a base di fosfato di potassio
con titolo 0.30.20. Questo compensa subito l’alta richiesta di fosfato e potassio del manto erboso
all’arrivo dei primi freddi.
Alberature: nel periodo invernale si eseguono lavorazioni di messa in sicurezza, potature,
consolidamenti, trattamenti anti-parassitari preventivi generici miscelando preparati a base di
olio-minerali e di rame, sia sotto forma di ossicloruro che di fosfato tribasico. Su piante posizionate
in terreni particolarmente poveri è opportuno apportare una buona quantità di sostanze organiche
che andranno a disgregarsi con gli agenti atmosferici in inverno.
Controllo impianti di irrigazione: procedere allo svuotamento delle linee di acqua superficiali e
alla chiusura dell’impianto.
La Senesi Emanuele Giardini offre cura, dedizione ed esperienza affinché il tuo spazio verde
possa essere perfetto tutto l’anno.
La Senesi Emanuele Giardini opera nel settore da più di trent’anni con talento ed
esperienza. Ha saputo farsi apprezzare per gli standard di professionalità, per la qualità
delle forniture delle piante e dei prodotti utilizzati, delle attrezzature e dei macchinari
oltre che per collaborazioni con architetti, agrotecnici, paesaggisti a garanzia di una
consulenza a tutto tondo. Tutto questo ha contribuito a consolidare rapporti di lungo
periodo con una clientela sempre più esigente.
Senesi Emanuele giardini
Via degli Ulivi, 3B - Missaglia (LC) - Tel: 039 92 01 093
info@senesigiardini.it - www.senesigiardini.it
54 Intervista - Marco Radaelli
Lo sport,
una passione di famiglia
di Rosella Redaelli
A cinque anni, quando i suoi coetanei iniziavano a togliere le rotelle dalla bicicletta, lui
sfrecciava a tutta velocità con la sua mini BMX gialla. Già allora si vedeva la stoffa del campione
che sarebbe diventato. Sulla pista olandese di Papendal, lo scorso agosto, ha conquistato il titolo di
campione del mondo Juniores e ora sogna Parigi e le Olimpiadi 2024
Impegnato nelle ultime gare di coppa del Mon- della squadra Team BMX di Garlate, è stato un
do a Sakarya in Turchia, Marco Radaelli, 18 calciatore. L’amore per la BMX lo devo in par-
anni di Garlate, provincia di Lecco, trova il tem- ticolare a nonno Dante. Lui ha regalato BMX
po, tra un allenamento e l’altro per raccontare a tutti i nipoti, ma solo io ho seguito questa
la sua passione per la BMX e lo sport. strada.
Quando hai iniziato? Cosa ti ha detto dopo la gara in Olanda e il
La prima gara l’ho disputata quando avevo 5 titolo di Campione del mondo?
anni. Il nostro è uno sport che si può iniziare da Quando sono rientrato non c’è stato bisogno di
giovanissimi. Certo a quell’età non avevo nes- tante parole. Mi ha abbracciato e mi ha detto:
suno spirito competitivo, andavo con il nonno, bravo! Un “bravo” che racchiude tanto.
correvo, mi divertivo. E il papà allenatore?
Ricordi la tua prima bici? Lui era con me in Olanda, ma per via del Covid
Ovvio anche perché l’ho conservata. Una BMX eravamo distanti. L’ho chiamato al telefono e ha
in miniatura alta venti centimetri con cerchi in esclamato: “Me l’hai combinata bella…”.
plastica gialla. Effettivamente una gara perfetta, da film
Da chi arriva questa passione per velocità, Già arrivare a disputare la finale mi sembra-
dossi, curve e salti su due ruote? va tantissimo. La partenza non mi dava grandi
La passione per lo sport è un affare di famiglia. speranze. Poi ho rimontato dall’ultimo posto al
Mio padre, che oggi mi allena ed è presidente primo.
Inverno - vivere 55
Sul tracciato le
decisioni le prendi
in un nanosecondo
e non puoi avere
tentennamenti,
altrimenti la paghi
Cosa hai provato quando ha 18 anni ti sei piace il basket anche se non sono capace. Il
trovato sul gradino più alto del podio con calcio mi diverte, ci gioco, ma non è proprio la
la medaglia al collo? mia disciplina!
Ho pensato che quella maglia e quella meda- Obiettivi di vita oltre alla BMX?
glia hanno un peso. Sono il riassunto di sacrifi- Quest’anno mi diplomo all’Istituto tecnico Ba-
ci, allenamenti e fatica che mi hanno portato a doni di Lecco e poi vorrei iscrivermi all’uni-
centrare il risultato. versità. Credo che farò Ingegneria elettronica
E ora che obiettivo hai? a Milano, ma ho anche un paio di opzioni di-
L’anno prossimo cambio categoria, sarò nell’Un- verse. Vorrei davvero riuscire a coniugare sport
der 23, quindi non potrò gareggiare con la ma- e studio.
glia da campione del mondo. Poi c’è Parigi nel Quanto è diffuso il tuo sport in Italia?
2024, le Olimpiadi. Non posso non pensarci. A Garlate abbiamo una pista di allenamento, è
Vorrei viverla come una gara uguale alle altre, bella, ma non ha le dimensioni da gara. In Lom-
non per sminuirne il valore, ma perché si lavora bardia le piste da gara si contano sulle dita di
sempre con l’obiettivo di migliorarsi sempre un una mano: la più vicina è a Bergamo, poi ce ne
po’ in vista di ogni appuntamento. sono a Como, Varese, Pavia, Caravaggio. È uno
Serve tanto allenamento? sport più diffuso nel nord Est, lì ci sono dei bei
Anche due allenamenti al giorno, tutti i giorni. tracciati, per esempio a Verona, Vicenza, Udine
Cos’altro occorre per essere un campione? e in Trentino.
Testa e corpo, ma soprattutto testa. La gara dura C’è un pubblico di appassionati che vi segue?
dai 35 ai 50 secondi. Alla partenza sei a cinque Qui in Turchia hanno montato una tribuna gi-
centimetri dai tuoi avversari, non puoi sbaglia- gante. Fa piacere. E ci sono anche delle dirette
re, non devi farti condizionare. Sul tracciato le per cui riescono a seguirmi anche gli amici da
decisioni le prendi in un nanosecondo e non casa. Non è uno sport che ha lo stesso seguito
puoi avere tentennamenti, altrimenti la paghi. del calcio, questo è certo. Il tracciato è sem-
Cosa ti ha insegnato la tua bicicletta? plice, ma questo rende la gara più complessa
Che anche dalle cadute ci si riprende sempre perché è difficile che qualcuno sbagli e bisogna
e che bisogna accettare anche le sconfitte. Mio puntare tutto sulla velocità.
padre me lo dice sempre: in fondo è più le vol- Il tracciato più bello in cui hai corso?
te che si perde di quelle in cui si vince. Quello del campionato del mondo in Olanda.
Pratichi altri sport? Davvero straordinario.
Adoro tutti gli sport, il tennis, la pallavolo, mi
© riproduzione riservata
56 Pubbliredazionale
Inverno a
Madesimo
Sport e
divertimento
per tutti i gusti
a cura del Consorzio Turistico Madesimo
L’inverno ci stupisce ogni anno con il suo candore aquiloni. E perché non provare l’arrampicata
e qui a Madesimo è possibile viverlo a pieno, su ghiaccio sulle principali cascate in valle? In
sperimentando diversi tipi di attività. Se non tutti questi sport vi possono seguire le nostre
vi bastano le discese in sci e snowboard sulle Guide Alpine. Chi preferisce evitare discese o
piste della Skiarea Valchiavenna o i 3mila metri salite estreme può godere la neve con lo sci di
del Pizzo Groppera, le piste nel bosco o l’arena fondo: a Motta e a Campodolcino sono presenti
della Val di Lei, allora ecco un elenco di proposte due piste gratuite con due anelli adatti anche ai
alternative. Il passo dallo sci al fuoripista e allo principianti, entrambe di circa 5 chilometri.
sci alpinismo è abbastanza naturale per chi Altra regina tra le attività nei mesi invernali è
ha affinato la propria tecnica (e soprattutto ha sicuramente la passeggiata: breve e lunga,
l’attrezzatura adeguata). Le montagne dell’alta la scelta a Madesimo è davvero ampia e non
Valle Spluga offrono una grande varietà di esclude di certo i bambini. La passeggiata lungo il
itinerari, passando dalle semplici escursioni a fiume illuminata anche alla sera offre panorama
pendii più impegnativi. È possibile risalire i pendii su tutto il paese, la strada verso Pianazzo vi
o attraversare il bosco anche con le ciaspole, offre anche la bella cascata del Catino e se
durante una bella nevicata il silenzio ovattato avete passeggini con le ruote grandi entrambe
della neve è pura magia (sempre con la giusta si possono percorrere anche con i più piccoli. Da
attenzione e l’attrezzatura obbligatoria). Per una provare, almeno una volta, il giro in motoslitta
scarica di pura adrenalina è possibile praticare oppure un’escursione in fat bike. In centro paese
lo speedriding – sciare alternando planate troverete inoltre due nuovissime strutture, il
agganciati a un piccolo parapendio sulla schiena Madesimo Wellness & Spa ed il Palaghiaccio.
– o ancora provare lo snowkite con l’aiuto di La Madesimo Wellness & Spa si presenta molto
curata nei particolari, con percorsi benessere che
includono saune, stanze relax e bagni a vapore. Il
palazzetto coperto ospita la pista di pattinaggio e
competizioni di livello nazionale e varie specialità
sul ghiaccio di livello internazionale. Piccoli e
grandi possono inoltre noleggiare l’attrezzatura e
fruire di corsi di pattinaggio, oppure approfittare
di campo da squash e palestra fitness.
E allora vi aspettiamo a Madesimo, per un inverno
di puro divertimento, circondati dalle nostre
montagne innevate. www.madesimo.eu
PERSONE E FATTI 57
Con Electro Adda e Milani Spa la Brianza
primeggia al Technology Beauty Contest
Beatrice Milani, Lorenzo Riva,
presidente di presidente di
Milani Spa Electro Adda
È stata presentata al World Manufacturing goritmi di intelligenza artificiale per l’analisi dei
Forum 2021 svoltosi a Villa Erba di Cernobbio dati e la creazione di disegni parametrici modu-
(CO) la prima edizione del Technology Beau- lari associabili al processo produttivo. Il primo
ty Contest promosso dal Digital Innovation risultato raggiunto è un configuratore adattivo
Hub Lombardia (Dihl). Il concorso ha premiato che, grazie alla gestione intelligente della base
le Pmi del territorio che si sono contraddistinte dati, dialoga con l’utente ed offre possibilità di
per capacità innovativa di prodotto, di processo generare soluzioni standard e non convenzionali
e di sostenibilità. Le migliori proposte sono state bensì basate sulle capacità progettuali e realiz-
selezionate e valutate da una commissione com- zative maturate dall’azienda. Il progetto di mi-
posta da Dih Lombardia, World Manufacturing glioramento continua con le fasi successive che
Foundation e dalle sei Fabbriche Faro del Cluster copriranno la fase di progettazione CAD e legame
Fabbrica Intelligente (Abb, Ansaldo, Hitachi Rail, lean con la produzione.
Tenova – Ori Martin, Hsd e Wartsila). Il premio Milani Spa: innovazione di prodotto
per l’innovazione digitale di processo è andato Il reparto R&S di Milani Spa ha sviluppato più so-
a Electro Adda. L’azienda di Beverate di Brivo luzioni innovative a favore della sicurezza e della
presieduta da Lorenzo Riva, leader nel settore sostenibilità degli ambienti di lavoro. Una di que-
dei motori elettrici, se l’è aggiudicato grazie allo ste è Freeway, un sistema avanzato di controllo
sviluppo di un configuratore di prodotto ad in- degli accessi e dei transiti basato su un sofisticato
telligenza algoritmica. Per l’innovazione di pro- software a reti neurali che non impiega barriere
dotto è stata selezionata Milani Spa di Osnago, fisiche e non necessita di dati biometrici. Un’altra
specializzata nella progettazione, installazione e soluzione è Aetos, un sistema per il tracciamento
manutenzione di impianti elettrici, che ha svilup- di asset mobili e di indoor navigation all’interno
pato soluzioni innovative per migliorare la sicu- di edifici di pubblica utilità che riduce di circa 10
rezza e l’ecosostenibilità degli edifici industriali o volte il costo di installazione rispetto ai prodotti
di terziario avanzato. concorrenti di mercato. Infine c’è B-power, un si-
Electro Adda: innovazione digitale di processo stema molto evoluto di back-up energetico per
Grazie alla collaborazione con il Politecnico di edifici basato su Fuel Cell idrogeno e soluzioni di
Milano (POLIMI), Electro Adda sta applicando al- storage energetico al litio molto compatte.
58 PERSONE E FATTI
Addio a Annamaria Pagnoni
la “dottoressa”
Agli studi di medicina era arrivata a trent’anni con Bellavite Editore, in cui la grande Storia
compiuti, dopo una laurea in Lettere ed un pe- si intreccia con le piccole storie di una famiglia
riodo da insegnante al Parini in una Milano sotto e di una città. Anche il padre Nicola era stato te-
le bombe. Per tutti a Monza però è sempre stata stimone di un fatto storico che sconvolse l’Italia:
“la dottoressa”. È scomparsa ad ottobre, alla «Era un atleta», amava ricordare Annamaria Pa-
soglia dei 102 anni Annamaria Pagnoni, una gnoni, «gareggiava per i colori della Forti e Liberi
vita lunghissima di cui quarant’anni trascorsi e fu premiato da Re Umberto proprio il 29 luglio
come cardiologa all’Istituto dei Tumori di 1900, pochi minuti prima che l’anarchico Bresci
Milano, tra le prime donne in Italia e dove aveva tirasse colpi di pistola contro il sovrano».
avuto modo di visitare anche alcuni nomi noti, In casa mostrava con orgoglio le immagini e la
da Maria Callas a Walter Chiari. Nell’ultimo anno medaglia con lo stemma di Casa Savoia, insie-
aveva superato il Covid e anche un delicato in- me alle fotografie storiche della ditta e della villa
tervento chirurgico a giugno, nonostante ciò ha di famiglia che affacciava su Corso Milano e poi
voluto presenziare ad ogni costo alla cerimonia ceduta per mille lire agli ex combattenti. Della
del 24 giugno per ricevere dalle mani del sindaco sua vita amava ricordare il premio di laurea:
il premio “Giovannino d’oro”. un viaggio in America sull’Andrea Doria dove
Figlia dell’industriale Nicola Pagnoni, fondatore conobbe il marito Placido Frisone, primo ufficia-
dell’azienda meccanica a cui si deve la fusione le di macchina. Con lui ebbe tre figli, per essere
in bronzo del monumento ai Caduti, Annama- presente alla loro uscita da scuola andava avanti
ria Pagnoni amava raccontare storie e aneddoti e indietro tra Milano e Monza anche più volte al
della sua famiglia. Nell’anno della sua nascita, il giorno. La dottoressa non amava i pettegolez-
1919, sua mamma Eurilla Bollani, figlia di un in- zi, ma alcuni pazienti famosi li ricordava molto
dustriale del cappello, concludeva il suo diario bene: «Maria Callas», diceva, «che faceva visite
giornaliero degli anni della prima guerra mon- di controllo a Milano, era una donna elegante e
diale: tanti quaderni scritti con calligrafia fitta gentile. Abbiamo chiacchierato, anche se io non
che “la dottoressa” aveva voluto rendere pubbli- ho mai avuto molto tempo per frequentare la
ci nel volume “La grande guerra vista da casa. Scala. Poi ricordo la simpatia di Walter Chiari,
Diario di una signora monzese”, pubblicato sapeva far sorridere anche da paziente». (R.R)
Il gioco novità 2022
aPer di letto DA UN’ IDEA DI
ERMINIO BONANOMI
Impara i dialetti
regionali giocando! PROGETTO
DI PAOLO VALLARA
80 carte, da 2 a 8 giocatori, dagli 8 anni in sù
Lo acquisti in libreria e su:
www.bellavite.it
60 PERSONE E FATTI
La fotografia
“sofisticatamente
banale” di
Alessio Arrigoni
www.fotocinque.it
www.alessioarrigonifotografo.it
Classe 1976, una formazione cominciata a 17 prestazione da fotografo in tre occasioni parti-
anni, uno studio nei pressi di Lecco e un inte- colari: si trattava del matrimonio di tre coppie
resse fotografico incentrato sulle persone. Si pre- che svolgevano attività come infermieri e medi-
senta così Alessio Arrigoni, professionista che ci in piena pandemia negli ospedali di Lecco
nel corso degli anni si è specializzato sempre più e Merate. Il servizio fotografico regalato è stato
nella fotografia di matrimonio. un gesto simbolico per ringraziare l’intera cate-
Tutto nasce dal suo interesse per il ritratto. Nei goria che tanto ha investito professionalmente e
umanamente durante l’emergenza sanitaria. La
suoi scatti cerca e cattura il carattere delle per- sensibilità artistica di Alessio gli è valsa anche dei
riconoscimenti, come le cinque stelle ai Wedding
sone, attraverso un’espressione, uno sguardo, Awards 2021 di matrimonio.com, o la fotografia
in copertina di “Sposi Magazine” 2021, la rivista
alla ricerca di emozioni. Lo hanno definito per di settore per eccellenza. Per un fotografo lecche-
questo fotografo “caratterista”. La scelta di se, il lago di Como rappresenta una cornice impa-
specializzarsi nei matrimoni risponde a questa in- gabile per qualsiasi cerimonia, sia per gli scorci
naturalistici che per i suoi gioielli architettonici
clinazione: si tratta per eccellenza di un momen- (da sempre mete predilette del luxury wedding).
Ma esiste anche una poesia tutta sua del lago,
to carico di emozioni. Non c’è bisogno di pose che nell’immaginario collettivo è associato a uno
dei più grandi romanzi della letteratura italiana:
o inquadrature scontate, anzi, spesso i racconti “I promessi Sposi”. Alessio ha prestato la sua
fotografici più belli di un matrimonio sono gli at- opera per una mostra dedicata proprio all’o-
timi rubati, momenti di complicità o tenerezza. pera del Manzoni: su progetto di Paolo Vallara
Con l’idea che un servizio fotografico ben riuscito assieme a Bellavite Editore, una rivisitazione del
testo in chiave contemporanea “I Passaporti dei
sia uno dei più bei regali da fare a una coppia di Promessi Sposi”. Foto e video per dare un volto
odierno ai protagonisti del romanzo. E così Alessio
sposi, Alessio ha deciso nel 2020 di offrire la sua ha potuto seguire, camera alla mano, una moder-
na Lucia tra i vicoli di Pescarenico, immortalare un
fra Cristoforo in felpa, catturare una Perpetua alla
guida di una Cinquecento bianca… (G.P)
ringrazia
tutte le aziende che hanno reso possibile la realizzazione dello
“Speciale Via Primo Maggio Missaglia Valley.
Storie di ordinaria eccellenza”
Grazie di cuore per averci sostenuto e per aver creduto in Vivere
Un augurio di buon anno a tutti voi
CONAR CHIMICA s.n.c.
OFFICINE
SALA
STUDIO
SANTE PIZZOL
Vivere, il periodico fondato nel 2005 e distribuito nelle province di Monza e Brianza,
Lecco e Como, racconta i personaggi e le imprese che animano e impreziosiscono il
nostro territorio. Se sei un lettore curioso e ami conoscere e approfondire gli aspetti
culturali, imprenditoriali, sportivi e culinari locali, abbonati a Vivere.
(dal sito www.bellavite.it oppure usando il QR Code qui a fianco).
Se sei un’impresa, un’associazione, un ente e vuoi raccontare la tua storia fatta di persone, di
decisioni, di idee, di impegno e di passione, scrivici: bellavite.editore@bellavite.it
bellavite.editore@bellavite.it - info: T. 039.9200686 GreenPrinting®
www.bellavite.it
62 PERSONE E FATTI
EARTH: un progetto per
promuovere l’Arte contemporanea
Tutto nasce dall’entusiasmo di Massimo Gianquitto, architetto, professore di Arte Moderna e Contem-
poranea presso lo IED di Milano e a capo di Level Office Landscape. È lui l’ideatore e il principale anima-
tore del progetto Earth, nato per promuovere l’Arte contemporanea a tutti i livelli e attraverso differen-
ti canali (editoriale, espositivo, didattico). Un programma ambizioso, partito nel 2018, che è riuscito a
farsi strada grazie alla collaborazione con diversi soggetti interessati. In primis Bellavite Editore, che
ha accolto nel suo catalogo lo sviluppo editoriale del progetto. Con due volumi già pubblicati (“Land
Art” e “Graffitismo & Street Art”) e un terzo in preparazione (“Happening & Performance”) si fa largo una
collana che prevede 8 titoli dedicati ad altrettanti temi dell’Arte contemporanea. Earth ha coinvolto
inoltre artisti della scena contemporanea coi quali si sono avviate interessanti collaborazioni. Ultima in
ordine di tempo: i murales realizzati presso le scuole Agnesi e Viganò di Merate, grazie all’impegno di
studenti e dell’artista Walter Contipelli, del collettivo Orticanoodles; l'iniziativa è stata sostenuta dal
Rotary Club Merate e dagli sponsor Maxisport, Opiquad, Leveloffice Landscape. Le iniziative collegate al
progetto contano seminari, lezioni, esposizioni temporanee, realizzazioni artistiche ad hoc. Il coinvolgi-
mento di aziende e sponsor è fondamentale per garantire risorse a un progetto ambizioso che coinvol-
ge tanti mondi diversi. Comunque il sostegno non si è fatto attendere. Nella lista dei sostenitori coinvolti
ricordiamo in particolare Verde Profilo e Gli Infissi, grazie ai quali sarà appunto possibile pubblicare il
terzo volume della collana, “Happening & Performance”.
VERDE PROFILO GLI INFISSI
Verde Profilo® nasce nel 2008, per volontà di Stefa- Dal 1986 Gli Infissi, società della famiglia Brioschi,
no Laprocina, con l’obiettivo di rendere più spon- abbina la competenza sul prodotto, la ricerca sui
taneo e quotidiano il rapporto tra l’individuo e la materiali e l’offerta di un design innovativo per
natura, sfruttando la capacità di quest’ultima di consegnare ai clienti non una semplice finestra,
adattarsi anche alle strutture architettoniche pro- ma un concept. Un’abitazione sicura e moderna
gettate dall’uomo. Design, creatività, passione e in- richiede ottimi progetti, armonia delle forme e dei
novazione sono i quattro principi che il marchio ha materiali, funzionalità abitative e infissi di qualità.
saputo declinare in molteplici ambiti di progetta- Il cliente che sceglie di acquistare una finestra Gli
zione. Dal Giardino Verticale con il sistema brevet- Infissi si affaccia ad una realtà giovane e altamen-
tato VP-Modulo, dalle pareti in muschio stabilizzato te specializzata, in cui affidabilità e fiducia sono gli
MOSSwall® ai prodotti di Green Design, è facile tro- elementi fondamentali e trainanti.
vare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Pubbliredazionale Inverno - vivere 63
I ragazzi e la deriva “NEET”
La mostra a Carate della Fondazione
Costruiamo il Futuro regala speranza
Nel 2019, l’anno precedente all’arrivo del Covid, nel nostro Paese i neet nella
fascia 15-34 anni (ovvero i giovani non impegnati in attività di studio o lavoro)
erano il 23,8% del totale. Ben il 2% in più rispetto a soltanto due anni prima.
Questo dato – ripreso nel libro Alleanza Scuola Lavoro di Ubaldo Casotto –
non può che destare preoccupazione: se un giovane su quattro, nel pieno delle
sue possibilità mentali e fisiche, non contribuisce in alcuna misura alla sua
formazione e alla prospettiva di partecipare alla costruzione del bene comune,
esiste un problema enorme che riguarda tutti. Nessuno escluso.
E dopo quasi due anni di pandemia, attraversati da Dad e smart working che hanno reso i rapporti
umani più complessi e sfilacciati, la situazione è, se possibile, ancora più delicata. Senza una
formazione adeguata e senza possibilità di connessione stabile tra il mondo della scuola e quello del
lavoro, qualsiasi Paese rischierebbe di andare in crisi nel giro di pochi decenni.
Nasce dalla riflessione sulle
possibilità di evitare l’approssimarsi
di questo scenario poco incoraggiante
la mostra “Alleanza Scuola Lavoro –
Non è mai troppo tardi”, promossa
dalla Fondazione Costruiamo il
Futuro, dalla Fondazione Censis e
dalla Fondazione Deloitte, e che è
esposta nelle sale di Villa Cusani
Confalonieri, a Carate Brianza, fino
al 5 dicembre 2021.
Si tratta di un vero e proprio
percorso immersivo nel mondo
della formazione e del lavoro diviso
in quattro parti e ricco di suggestioni offerte dall’incontro di immagini, filmati, testimonianze e
confronti. La prima sezione ripercorre la storia dello sviluppo della scuola italiana e della formazione
tecnico-professionale a partire dall’Unità d’Italia. La seconda fotografa in modo lucido con dati e
tabelle tratte dalle elaborazioni Censis la situazione attuale evidenziando i punti di maggior criticità.
La terza è la presentazione di 14 casi di successo in cui l’alleanza tra scuola e lavoro ha dimostrato di
poter funzionare in modo eccellente. Nella quarta, infine, dieci personalità autorevoli offrono i loro
preziosi spunti in risposta alla domanda: che cosa vuol dire investire in educazione oggi?
La Fondazione Costruiamo il Futuro da oltre vent’anni svolge la propria attività sul territorio lombardo
valorizzando le realtà che applicano il principio di sussidiarietà in ambito sociale, culturale ed
economico e dando vita ad appuntamenti come la mostra in oggetto. Questa iniziativa, in particolare, è
stata concepita come itinerante. Scuole, istituti e centri formativi interessati, possono trovare ulteriori
informazioni collegandosi a www.costruiamoilfuturo.it/alleanza-scuola-lavoro-non-e-mai-troppo-
tardi/ o scrivendo una mail a info@costruiamoilfuturo.it.
www.costruiamoilfuturo.it
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Via Dante Alighieri 18 Via Mascari, 54 MUST - Museo del Territorio
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66 Rosella Redaelli
Vivere con i libri
LIBRO DEL MESE
I passaporti dei Promessi Sposi
Un delitto con troppi A cura di Paolo Vallara,
colpevoli per El Dondina Francesca Losi
Bellavite Editore, euro 22,00
di Flavio Maestrini
Bellavite Editore Dodici volti danno vita ad altrettanti
pp. 184, euro 16,00 personaggi del celebre romanzo.
Direttamente dalla mostra “I
- Mi hanno detto che non era il passaporti dei Promessi Sposi”,
primo duello del Conte Grisoni. un cofanetto che o re una nuova
chiave di lettura.
- Infatti, io stesso l’ho assistito
in cinque duelli. I libri di Vincent
Van Gogh e gli scrittori che lo
- E com’è che l’ha minga hanno ispirato
bracaa? di Mariella Guzzoni
Johan&Levi, pp. 232, euro 28,00
- Vuol dire arrestato? È perché il La vita di Van Gogh attraverso i
conte aveva un suo libri che amava. Dickens, Zola,
metodo. Era un grande spadaccino e faceva in modo di Goncourt, Maupassant scrivono
essere lui lo sfidato (…) con le parole ciò che lui ritrae con
i colori.
- E stavolta invece, l’è andata mal?!
Altri voli con le nuvole
Una nuova indagine per El Dondina nella Milano di metà di Nicola Magrin
Ottocento. Tutto inizia con un duello finito male e una Salani, pp. 256, euro 16,90
lunga lista di sospettati. Fatalità o vendetta? Nelle stesse L’artista monzese, autore delle
giornate altri omicidi si intrecciano: ragazze scomparse, copertine di tanti volumi di
zuppe avvelenate, spregiudicate truffatrici. A ritrovare il successo, diventa scrittore. Un
bandolo della matassa c’è sempre lui, Carlo Mazza, detto libro che è un viaggio iniziatico tra
El Dondina per quella sua zoppia. È un personaggio parole e segni.
realmente esistito, capo della squadra mobile di
Milano. Si muove tra taverne, informatori, case dell’alta
borghesia. Ha le sue abitudini, le sue battute in dialetto
che aiutano a caratterizzare il personaggio. La lettura
scorre piacevole, tra colpi di scena e piccoli affreschi di
una città che non c’è più.
LIBRIANZALavitaall’ariaaperta,lacampagna,lacuradell’orto,ancheconlacomplicità Domenico Flavio Ronzoni Domenico Flavio Ronzoni Ci sono le parole di Giovanni Pascoli all’inizio di questo
della pandemia e delle regole che ci ha imposto, stanno conoscendo una viaggio nell’orto-giardino che l’autore coltiva con passio-
stagione di grande rivalutazione e stanno catturando l’interesse di molti, Di penna e di zappa. Divagazioni sull’orto tra coltura e cultura E DI ZAPPA ne in Brianza da venticinque anni. Di orto, colture e cultu-
anche tra i giovani. ra si parla tra le pagine che citano Gandhi, Enzo Bianchi,
Domenico Flavio Ronzoni ci offre con questo libro un viaggio nel suo orto- Divagazioni sull’orto tra coltura e cultura il cantore della Brianza Francesco Magni, ma anche Italo
giardino, che coltiva con passione da venticinque anni. Lungi dall’idea di Calvino, il cui padre Mario era direttore della stazione
Di penna e di zappaproporre un manuale, essendo l’autore un autentico dilettante, cioè uno botanica di Sanremo. Ex insegnante di lettere, Ronzoni
che nell’orto di diletta, egli prova piuttosto a raccontarci il piacere, le racconta piaceri e fatiche di coltivare la terra. Non è un
soddisfazioni e le sensazioni positive che il lavoro nell’orto gli ha dato e manuale, ma una lettura piacevole con divagazioni in
continua a dargli. dialetto brianzolo su cultura e tradizioni contadine, cita-
E, nel farlo, si diverte a divagare qua e là, di pensiero in pensiero, zioni letterarie, riflessioni per lo spirito.
di Domenico Flavio Ronzonilasciandosiincuriosireanchedalleparole,ormaiquasidatuttidimenticate,
con cui nel dialetto di Brianza si chiamavano attività e oggetti legati
all’orto. Oppure, da ex insegnante di Lettere, indaga tra le pagine della
letteratura per trovare legami a volte insospettabili tra l’orto, il giardino,
e autori o personaggi incontrati sui libri. E ancora, mentre zappetta con
Bellavite Editorecautela tra pomodori e cespi di radicchio, eccolo soffermarsi a osservare
un pettirosso, un riccio o un coniglio selvatico, mentre ci parla di rose
antiche, dell’alloro, dei rapanelli, della robinia e di Dio che passeggiava in
giardino.
pp. 128, euro 12,00Domenico Flavio Ronzoni, scrittore e saggista, ha scritto e curato numerose
pubblicazioni dedicate a momenti, luoghi e figure della sua terra, la Brianza. Ha
collaborato a lungo con l’editore Bellavite, per il quale ha progettato e diretto le
collane ViviBrianza e Tesori di Lombardia. Da alcuni anni si dedica anche alla
narrativa, in particolare ai racconti, che gli hanno meritato vari riconoscimenti in
concorsi letterari a livello nazionale. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo Il
curioso della Brianza (Bellavite, 2016), Tre racconti tre montagne (Bellavite,
E come l’amo il mio cantuccio2018), Un italiano a Khartoum. Giuseppe Cuzzi un garibaldino dalla Brianza
all’Africa (La Vita Felice, 2019).
d’orto, /col suo radicchio ch’io
convien cheEuro????? tagli/via via; che
appena morto, ecco è risorto.
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Giulia Pirola, Giorgia Ravasi w w w. i n w e g a . i t
Hanno collaborato
Clementina Coppini, Angelo Isella, Flavio Polano,
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68 Clementina Coppini
Ultima fermata
Amici, parenti,
occhi di tonno e vino di serpenti
È il prezzo che fa la bontà o la bontà che fa il non provare larve e pupe di formiche nere giganti?
prezzo? Non si sa, ma ovunque nel mondo esistono Le Escamoles, questo è il loro nome, vengono
specialità etniche originali e non certo a buon scottate, saltate con peperoncino e cipolla e servite
mercato. accompagnate da tacos e tortillas. Non vengono
Gli occhi di tonno, leccornia nipponica, sono globi commercializzate a prezzi stracciati poiché non è
gommosi che vengono serviti in brodo o in umido, piacevole mettere le mani nel formicaio per rubare
hanno un sapore simile a quello dei calamari e la le larve alle aggressive padrone di casa.
loro particolarità è che osservano dal piatto chi Nelle Filippine si degusta uovo di papera (o di
sta per mangiarli. Se invece si preferisce qualcosa gallina) allo stato embrionale, che viene bollito
di fresco, il Giappone offre il melone Yubari King e servito ancora nel guscio: è il Balut, un tempo
e l’anguria nera di Densuke, coltivati il primo a piatto povero e ora, con variazioni sul tema,
Sapporo e la seconda nell’isola di Hokkaido. Sono introdotto nei ristoranti gourmet. Il shéjiǔ, o vino (o
frutti dolcissimi, a parte per il costo: un’anguria grappa o liquore) di serpente, è un’antichissima
arriva a costare circa cinquemila euro e un melone il bevanda cinese (ma si trova anche in Vietnam e in
doppio (e purtroppo questi ultimi vengono venduti generale nel sud-est asiatico) che viene realizzata
a coppia). infondendo serpenti interi in vino di riso o alcol di
Sempre per chi è disposto a spendere c’è l’Ustilago grano. Veniva prodotta già al tempo della Dinastia
Maydis, meglio noto in Messico come Huitlacoche. Zhou occidentale, nel mille avanti Cristo, circa.
Si tratta di un fungo parassita che attacca i chicchi Reperire tali specialità, oltre a non essere
di mais ingrigendoli e deformandoli. Prelibatezza economico, è complicato. Spesso l’unica soluzione
da sceicchi (infatti si chiama anche tartufo del è organizzare un viaggio nei paesi che le producono
mais), viene usata come ingrediente in zuppe, salse, per assaggiarle – o non assaggiarle – di persona.
tacos o addirittura nei dolci. Perché a questo punto Bon appétit!
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