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Addio cittadella dalle mura annerite,
emblema e ricordo di tristi ferite.
Di Katy dal passato s’avanzarono
noi nemici che il segno lasciarono.
Ma con lietezza la birra ricordo
che bevvi con amici all’oste sordo!
E del purpureo bibliotecario
che di ammende accusò noi svario?
Addio Topple del bosco silente,
casa di Baba la strega volante,
dove l’elfo ammazzò un sacco di gente,
e Brando fu topo in un breve instante.
Ora ci aspetta con fame incipiente
l’enorme drago con l’oro pesante.
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Un fumetto viene concepito per un sacco di ragioni:
idee geniali, manovre commerciali, omaggi, testimo-
nianze e… non solo. Be’ Drizzit fa parte di questo
“non solo”.
Le avventure del piccolo elfo scuro nascono infatti
dalla più nobile delle motivazioni: l’esigenza narrativa.
Eh si, quando sfogliate le strip di Drizzit, potete
gustarvi tutta la volontà ed il desiderio di comunicare
del Bigio. Godetevi dunque questa fantastica saga,
esempio di leggerezza ed essenzialità, che strizza
l’occhio alla parte più divertente dei fantasy che
amiamo tanto: avventurieri accattoni, donzelle procaci,
ma soprattutto la nascita di un vero eroe.
Marco Cosentino
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