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Attualmente l’offerta di Publicom è contraddistinta da un approccio data-driven-marketing, basato sulla comprensionedell’utente e del business aziendale, sulle competenze di marketing e media planning, sullacapacità operative di media buying attraverso la tecnologia.

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Published by michaelcharlesitly, 2022-05-31 05:12:33

Giovanni Pio Gravina

Attualmente l’offerta di Publicom è contraddistinta da un approccio data-driven-marketing, basato sulla comprensionedell’utente e del business aziendale, sulle competenze di marketing e media planning, sullacapacità operative di media buying attraverso la tecnologia.

Keywords: Giovanni Pio Gravina

IAS: NEL NUOVO MEDIA QUALITY REPORT L’ITALIA È
AL PRIMO POSTO PER LA VIEWABILITY DEI FORMATI

VIDEO

La società di ad verification Integral Ad Science ha pubblicato i
risultati del nuovo Media Quality Report relativi al 1H 2021 che
posiziona l’Italia al primo posto a livello globale con il più alto

tasso di viewability.

Il report, che include la nuova metrica Video Ad Completion per
offrire ai marketer informazioni sull’attenzione e il coinvolgimento

dei consumatori, indica anche per l’Italia un aumento
dell’inventory video come conseguenza della pandemia, con il

livello più basso di brand risk nei video su mobile web.

L’analisi delle principali tendenze nel primo semestre 2021
evidenzia il ruolo dei mercati europei nella crescita globale della
viewability video visto che lo streaming video ha mantenuto ritmi
molto sostenuti e la particolare attenzione alla brand safety degli

inserzionisti nei mercati delle Americhe, tale da dare un forte
contributo alla riduzione del brand risk per gli annunci display su
desktop. Inoltre, nel primo semestre di quest’anno i tassi globali di

frode pubblicitaria sono aumentati negli ambienti desktop e
diminuiti nei dispositivi mobili.



Secondo il report di Integral Ad Science, nello stesso periodo in
Italia si è registrata una riduzione dei tassi di viewability nei
formati display che sono scesi al 60,8% su desktop (era il 63%

nello stesso periodo dell’anno precedente) e al 57,3% su mobile
(era il 60%), al di sotto delle medie globali del 69,5% e del 64,3%.
Anche il brand risk, che segnala le impression che rappresentano
un rischio per i brand, è diminuito in tutti gli ambienti e formati, a

eccezione del video su desktop.

Per Giuseppe Vigorito, Sales Director di IAS, il periodo che stiamo
vivendo “ha influenzato notevolmente la qualità dei media,
aumentando la percezione del rischio di apparire vicino a
contenuti online non sicuri”.


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