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Dalila Giannone_4A Liceo Scientifico_Il valore della memoria

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Published by IISS Luigi Pirandello Bivona (Ag), 2022-05-12 08:35:03

Dalila Giannone_4A Liceo Scientifico_Il valore della memoria

Dalila Giannone_4A Liceo Scientifico_Il valore della memoria

Dalila Giannone
IVA Liceo Scientifico, IISS “L. Pirandello” di Bivona (AG), A.S. 2021/2022

Il valore della memoria

Il termine “Shoah” significa catastrofe, distruzione, ed è stato adottato per definire la tragedia legata
allo sterminio degli ebrei, deportati nei vari campi di concentramento per mano dei nazisti. Convinti
della superiorità della razza germanica, i nazisti, promossero un’ossessiva campagna contro gli ebrei:
sei milioni di ebrei furono deportati nei campi di sterminio e a ciò contribuì anche il governo italiano.

Così molti accademici, scienziati, studiosi, professionisti, ma anche giovani laureati e studenti
ebrei, nel corso degli anni ’30-’40, cercarono libertà e lavoro all’estero. La fuga di cervelli ebrei,
soprattutto verso gli USA, causata dalle leggi razziali naziste e fasciste, provocò danni irreparabili
non solo al mondo accademico e scientifico italiano e tedesco, che fu privato del contributo di
scienziati di fama mondiale, ma all’intera società, a cui venne a mancare l’apporto prezioso di
intellettuali e professionisti, accolti con successo in altri paesi.

Fra questi ebrei c’erano scienziati e geni immortali come:
- Albert Einstein, fisico tedesco, che con la sua teoria della relatività cambiò in maniera

radicale le metodologie di interpretazione del mondo della fisica;
- Vito Volterra, matematico, fisico, politico, principale fondatore dell’analisi funzionale e della

connessa teoria delle equazioni integrali;
- Hilda Geiringer, la prima donna in Germania ad ottenere una cattedra in matematica

applicata;
- Amalie Emmy Noether, matematica tedesca, madre della teoria degli anelli e della moderna

algebra astratta;
- Emma Castelnuovo, matematica italiana che rivoluzionò il modo di insegnare la matematica

puntando non sull’astratto ma sull’osservazione della realtà, unita alla costruzione manuale
di semplici materiali;
- Guido Castelnuovo, matematico, statistico e accademico italiano, ricordato per i suoi
fondamentali contributi alla geometria;
- Max Planck, fisico tedesco, padre della fisica quantistica e premio Nobel per la fisica;
- George Stokes, matematico e fisico irlandese, che diede importanti contributi alla dinamica
dei fluidi, all’ottica e alla fisica matematica;
- Edoardo Amaldi, fisico e accademico italiano, artefice della ricostruzione della fisica italiana,
attivo nel campo della fisica nucleare;

- Tullio Levi-Civita, matematico e fisico italiano, che si dedicò principalmente allo studio della
meccanica e della relatività. Formulò in particolare la teoria che da lui prese il nome del
“parallelismo di Levi-Civita”.

Il regime nazista sostenendo che la razza perfetta fosse quella ariana vedeva nel popolo ebreo
un forte avversario perché molti di loro occupavano posizioni importanti nel campo politico,
economico e scientifico. Forse è stata proprio questa l’unica colpa di questo popolo.

Come disse Liliana Segre: “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro
l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno
di noi ha una coscienza e la può usare”. Questa frase dovrebbe farci riflettere molto, far riflettere
soprattutto noi, nuove generazioni, che dobbiamo lavorare con l’unico obiettivo di riportare
l’umanità alla ragione, a rispettare ed aiutare i suoi simili accettando tutte le diversità di religione,
di usanze, di lingua, di costumi perché anche questa è una ricchezza dell’umanità che va tutelata ad
ogni costo. Dunque la memoria è fondamentale, genera cultura, conoscenza e fa sì che, attraverso
il ricordo, eventi come il massacro ebreo non si ripetano, perché, come scrisse Primo Levi “se
comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.

“Chi salva una vita”, è scritto nella Bibbia, “salva il mondo intero”. Quello che è successo agli
ebrei non deve accadere a nessun altro uomo. Quella terrificante esperienza deve servire a impedire
che simili atrocità si ripetano. La memoria può diventare universale.

Bisogna riflettere attentamente, affinché ognuno di noi, nel presente e nel futuro, traendo
insegnamento dal passato, trovi il coraggio, di fronte a questi orrori umani, di non girarsi dall’altro
lato, ma di ribellarsi e schierarsi sempre e comunque dalla parte dei più deboli, contro ogni genere
di discriminazione.

Ricordiamoci che il male sarà sempre una forza minore, se il bene rimane compatto e non
indifferente.


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