Luciano, il diciottenne aziendalista
Durante il terzo anno succede qualcosa di ca- E invece, colpo di scena!
rattere ancora più aziendalista. Luciano è in
visita a Milano alla Fiera della Meccanica e, Iorio Luciano il giorno dopo torna con papà
immaginiamo il suo stupore ma soprattutto il Ferruccio e compra, compra una sofisticata
suo interesse, prende nota mentalmente del- JOBS Sassi tra l’incredulità dei presenti.
le macchine esposte mentre visita padiglio-
ne dopo padiglione, lo vediamo ritornare sui Credo sia quasi impossibile trovare un altro
suoi passi più volte per confrontare, chiedere accadimento di questo genere, nel quale sia
informarsi dai vari espositori. coinvolto un ragazzo di diciotto anni, studen-
te nonché già parte attiva nell’azienda di fa-
Di certo lo notano, è giovane, troppo, fa do- miglia, e portatore di un amalgama tra mol-
mande mirate, chi sarà mai uno così, si chie- ti e disparati sentimenti, uniti a pragmatici
dono i costruttori di Centri di Lavoro presen- momenti di vita vissuta.
ti nel padiglione che ha attratto più degli altri
la sua attenzione.
Sembra acquisisca informazioni per conto di
qualcuno, chissà chi è questo ragazzo, di cer-
to non è uno che compra, si passano la voce i
vari espositori.
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L’episodio appena descritto dà ulteriore con- rappresenta per lui una molla inesauribile,
ferma, se ancora fosse necessario, dell’unio- saranno forse anche altre cose, sta di fat-
ne tra Ferruccio, il figlio Luciano e l’azienda: to che riesce nell’impresa di ben trasferire
unione che possiamo definire tranquilla- sentimento e pragmatica nella vita di tutti i
mente rapporto simbiotico ma, forse, nean- giorni.
che questo aggettivo rende in modo corretto
quello che realmente intercorre tra padre e “Io con martello e morsa ho potuto fare tutto
figlio. questo” era solito dire Ferruccio Iorio, rife-
rendosi all’ambito meccanico in cui l’azienda
Riflettiamo sul semplicemente complicato lavorava.
neologismo Aziendafamiglia…
Ferruccio, con quelle 10 parole, esprime
Luciano ancora oggi, con i suoi cinquant’an- al figlio un’idea per lui molto importante,
ni, continua a essere un portatore sano di fondamentale nella sua vita, e la comuni-
sentimento e pragmatica: anche questa è una ca a Luciano ben prima che questi diventi
locuzione che può sembrare un ossimoro ed maggiorenne.
è, probabilmente, un connubio complicato
da applicare nel quotidiano, stante un’azien- “Voleva farmi capire, con la metafora degli
da da mandare avanti, una famiglia con i figli strumenti, dei suoi strumenti, che con questi
che crescono, e le mille sfaccettature, comuni attrezzi, pur ampliati e perfezionati dal pro-
a tutti, del quotidiano da vivere. gresso, avrei proseguito nel solco della mec-
canica pura continuando più o meno sulla
Sarà che sovente Luciano pesca nella sua stessa strada, senza avere molte possibilità
memoria ricordi che poi trasforma in inse- di cambiamento nello specifico percorso pro-
gnamenti, sarà che il supporto della famiglia fessionale legato alla tipologia di lavoro ”
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Simbiosi Neologismi Metafore
È probabile che in Ferruccio il progetto del- elettronica, informatica; a questo provvede
lo specchio retrovisore messo a punto, qua- in grande misura Luciano mettendo a frutto
si come una sfida, dal trio Rinaldo, Mauro e le nuove conoscenze apprese all’ITIS.
Luciano, abbia suscitato un grande interesse
e una successiva presa di coscienza sul futuro Il lavoro, il primo con queste complesse ca-
dell’azienda. ratteristiche costruttive, viene portato a
termine con successo, aprendo una porta
Il progetto dello specchietto retrovisore si verso settori dell’ Automotive fino ad allora
porta appresso tutta una serie di logiche inesplorati.
lavorative: l’offerta alla CROMODORA/
GILARDINI, aziende leader in Italia e in
Europa nel settore, il successivo benesta-
re, l’emissione dell’ordine alla Officina
Meccanica Prototipale di Lessolo (tra la com-
prensibile incredulità generale) e infine la
conseguente realizzazione del prototipo.
A tutta prima sembra una sequenza a fronte
di una normale acquisizione di lavoro, difatti
tutto pare essere assolutamente nella norma,
tranne l’ultimo punto, e cioè la costruzione
del prototipo, l’essenza stessa della commes-
sa e questo perché il particolare da costruire
richiede tecnologie combinate: meccanica,
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LFM - Leva Freno a Mano
Prototipi serratura automobilistica
La complessità delle sfide
È un successo, ma uno di quei successi che fan- responsabilità in ambito di diversificazione
no riflettere: quale futuro attende la Officina sia di clientela sia di tipologia di lavoro: per
Meccanica Prototipale di Iorio Ferruccio e Ferruccio e Luciano ancora una volta non ser-
figlio? Quale futuro deve cercare di scegliere vono discorsi o spiegazioni che vadano al di là
l’azienda? del campo pratico.
In quali settori può, e deve inserirsi? Il famoso “chi fa cosa” è ben chiaro a entram-
bi, le parole servono nello specifico, nei detta-
Ormai sono chiari almeno due fattori: la com- gli di lavoro, non già per spiegarsi le divisioni
plessità delle nuove sfide in campo lavorati- ei compiti.
vo e la consapevolezza che volendo adeguarsi
sono necessarie tecnologie differenti, e di cer- L’azienda comincia a diversificare, si propo-
to molto complesse. ne in campi di tecniche e tecnologie sofistica-
te, assai particolari, crede nella capacità dei
È ovvio che, pur nella metafora, martello e giovani, integra le capacità dei cervelli che
morsa non bastano più. la scuola prepara per il divenire che, come la
memoria dovrebbe insegnare, è sempre ine-
La bandiera dell’AZIENDAFAMIGLIA ha bi- luttabilmente in movimento.
sogno di una nuova asta, di un nuovo sostegno
per i venti che all’orizzonte si preparano im- Alla fine del secondo millennio, con il 2000 alle
petuosi a soffiare. porte, l’Aziendafamiglia è presente in settori
di nicchia, di cui uno certamente inaspettato
Questo nuovo sostegno è l’informatica, porta- fino a dieci anni prima: la Componentistica
ta e sostenuta a due mani dal nuovo compo- Aerospaziale nella quale figura, come forni-
nente famigliare: Luciano Iorio. trice di riferimento per certi particolari, in
Società di importanza mondiale.
A quel punto ha inizio una sorta di passag-
gio di consegne, o meglio, una interazione di
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Succede però che per la famiglia Iorio la fine da tutto quello che lui stesso ha creato, Elena
del secondo millennio non sia purtroppo so- e Luciano si frequentavano ormai da undici
lamente la fine di un anno, di un periodo, di anni e avevano fissato la data delle nozze il
uno spazio temporale… 15 luglio del duemila; Elena era già da tem-
po considerata una sia della famiglia, sia
1941/2000, 59 anni, è il tempo che il fato ha dell’Aziendafamiglia.
concesso a Ferruccio su questa terra. L’avviso
arriva con un anno di anticipo, è un colpo di Erminia Neve, Elena e Luciano vivono la tre-
maglio, improvviso e imprevisto. menda situazione di stare accanto alla lucida
disperazione di Ferruccio.
Immediatamente Ferruccio smette qualsiasi
attività, di colpo tutto l’interesse per quello “Nel momento del destino Elena mi è stata vi-
che ha creato, per quello che ha fatto e che sta cina al pari di mia mamma…” sono le sempli-
facendo svanisce, si dilegua nell’inesorabile. ci parole di Luciano a proposito di quei terri-
bili momenti: nessuna enfatizzazione, niente
Rimangono la disperazione della moglie parole roboanti, solo una consapevolezza di
Neve e del figlio Luciano: l’Aziendafamiglia un amore che non ha bisogno di ricami.
è priva del fondatore, ma la famiglia è unita,
come sempre, come d’abitudine.
Il confine tra l’abitudine e l’unione intima
emozionale, che si fa parte integrante della
volontà di coesistenza in seno a un nucleo fa-
migliare, non è ben definibile: ognuno si por-
ta appresso il proprio carattere con il quale
confrontarsi.
Di sicuro c’è che l’unione tra tutti i compo-
nenti la famiglia Iorio era ben consolidata
e non ha dovuto avere il terribile stimolo di
una tragedia per essere tale.
Quando Ferruccio, a fine 1999, conosce la re-
altà del suo male e immediatamente si isola
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Il destino e il piano inclinato
Comunque la data del matrimonio, in una nozze verrà fatto in quel mese perché unire
sorta di tacita intesa, viene confermata e il l’utile al dilettevole è sempre stata la prero-
15 luglio del 2000 Elena e Luciano uniscono gativa, ancora in vigore, qualsiasi tempo il
in chiesa e con gli anelli ciò che da tempo era cielo mandi in terra.
già unito.
Tra l’altro il 22 luglio che è il giorno del com-
Ovviamente questo è un anno diverso, nel pleanno di Luciano che compie 32 anni, da
bene e nel male, l’euforia delle nozze è smor- Lessolo passa la tappa di un Rally…
zata, gli impegni futuri sono carichi di incer-
tezza e di ulteriori complicazioni per Luciano Al ritorno dalle ferie Luciano si immerge an-
che vive, con Elena, momenti indescrivibili cora di più, ove sia possibile, nella sempre
carichi ansia per le cose fatte e le cose da fare, più sua realtà.
cercando la differenza tra quello che può es-
sere importante e meno importante. Il 2 novembre del 2000 Ferruccio Iorio lascia
questa vita terrena.
Il viaggio di nozze, il lavoro, le ferie per i
dipendenti, stare vicino alla mamma e a L’unione fa la forza, sentenziò qualche anti-
Ferruccio, fare attenzione che nessuno si co romano traendo spunto da qualche ancora
senta di serie B, cercare di dare il massimo più antico etrusco.
in un momento in cui il minimo sarebbe già
tanto; tutto rende il tempo importante anco- Su questa falsariga Luciano si muove coagu-
ra di più, la paura di non riuscire, di non fare lando intorno a sé, e divenendone parte egli
la cosa giusta al momento giusto. stesso, la nuova, modificata realtà che il de-
stino gli ha consegnato.
Nel concreto Luciano programma le ferie ad
agosto, e di conseguenza anche il viaggio di Deve iniziare lui, adesso, a salire il piano in-
clinato che dal 1968 ha preso vita.
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Continuare la crescita
I figli
Luciano è pronto a continuare la crescita Iorio: è il 2005 l’anno di nascita del primo-
camminando sul piano inclinato che, con- genito Elvin.
sciamente o inconsciamente, gira attorno
all’Aziendafamiglia e ne è una parte attiva e Il nome Elvin, dall’irlandese Aelfwine, signi-
integrante se non, addirittura, l’azienda stes- fica essere elfo o magico, amico.
sa: il piano inclinato cresce insieme con l’a-
zienda e lei cresce con l’interminabile elica di E la magia gli deriva dal modo in cui è venu-
cui è fatto lo stesso piano inclinato. to al mondo “un miracolo, una magia” dice
Luciano.
Cresce di una crescita costante con solo qual-
che sosta su di un piano meno inclinato, su Niente accade per caso, come già ricordato:
di un piano che coniughi passato e presente era un periodo in cui Luciano curiosava di
e futuro, tanto da permettere una breve so- favole, di storie per bambini scoprendo un
sta, una breve lettura dei fatti accaduti, per- mondo fatto di fantastici racconti, di terre
ché sempre serve un momento per riflettere popolate da esseri magici…
e cercare nella memoria perché occorre altra
memoria… che sovente non basta ancora. Due anni dopo, anno 2007, Elena dà alla luce
Paolo e qui il nome è a tutta prima più sem-
Però sovente ci si dovrebbe fermare sapendo plice oltre che essere certamente assai più
che per guardarsi dentro, e continuare rige- diffuso di Elvin, ma gli appassionati dei si-
nerati e più fiduciosi serve disincanto e seve- gnificati e origini dei nomi conoscono bene
rità di giudizio. la grandiosità celata nel nome Paolo: il più
grande missionario di tutti tempi, l’avvocato
Parallelamente alla crescita dell’azienda il dei pagani, l’apostolo delle genti.
fluire del tempo porta novità nella famiglia
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Paolo è nato sotto una stella “calma”, tutto opera sua, nel senso che anche l’idea è par-
è assolutamente nella norma, anzi sembra tita da lui.
quasi che vi sia una compensazione rispetto
alla nascita di Elvin. La vita avrà poi modo di plasmare la cresci-
ta dei figli, i genitori cercheranno di fare al
Ricorda Elena “Luciano se lo accarezzava meglio i genitori, sapendo che se al mondo
con una calma e una tranquillità che faceva esiste un mestiere, difficilissimo e che nessu-
tenerezza…” no ti può insegnare, questo è proprio quello
del genitore.
La famiglia ora è al completo: mamma, papà,
due figli, un cane un paio di gatti e qualche Non mancherà comunque a Elena e Luciano
pesciolino. il supporto e la forza di una memoria da tra-
smettere ai figli, una memoria che deve guar-
Nel 2018 Elvin compie 13 anni, Paolo 11. dare al futuro e nella quale non tutto è stato
per forza bello e facile…anzi.
Cominciano a emergere le attitudini insite
nei due figli, e due sono le cose che sembrano
fare la differenza tra Elvin e Paolo.
“Non importa partecipare, bisogna vince-
re!” questa è una frase di Paolo, che potrem-
mo dirlo Paolo il pragmatico…
Elvin invece, benché dal lato della pratica ri-
servi sorprese, visto che a 5 anni con i Lego
riesce a costruire case palazzi ponti… ha an-
che un’anima attratta dalle bellezze artisti-
che: dopo essere stato in gita a Barcellona e
avere visto la Sagrada Familia, torna a casa
e la disegna e la ridisegna, dando risalto ai
particolari che più lo hanno colpito.
La tavola in questo volume in cui si vede il
nonno Ferruccio che saluta Olivetti per ini-
ziare la sua nuova vita, è completamente
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3D pen
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3D pen
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Uno per tutti, tutti per uno
Luciano, ora a capo dell’azienda paterna, sa sottotitolo in linea con il succitato DNA, che
che può contare sul prezioso, insostituibile la dice lunga: Persone e tecnologie.
aiuto di Elena che, pur tra le quinte, contri-
buisce con il suo aiuto silenzioso e concreto, Ancora una cosa salta agli occhi nel pieghe-
al pari di tutti i componenti l’Aziendafami- vole cartaceo che illustra per sommi capi le
glia pur con le dovute differenze. attività aziendali, ed è in copertina dove lo
sfondo di componenti tecnici mette in risal-
Un modo di essere azienda che si può tran- to il primo piano con Logo, Sottotitolo e un
quillamente riassumere nel motto latino secondo Sottotitolo, per niente casuale e per
unus pro omnibus, omnes pro uno, divenuto niente banale: Innovatori per Passione.
celebre grazie alle gesta dei Tre Moschettieri
che di uno per tutti, tutti per uno, fecero il Passione con la lettera P maiuscola…
loro modo di vivere.
È probabile che altre parole possano sembra-
Questa è l’idea Azienda di Iorio Luciano, che re, se non superflue, per lo meno al limite tra
ha dentro di sé una naturale propensione a l’utile e l’inutile, ma ancora qualcosa si può
coinvolgere le persone che gli stanno attorno, dire, e riguarda nello specifico la produzione
memore del DNA che nonno Guido ha pensa- della Jorio S.r.l.
to bene di trasmettergli.
A questo proposito diciamo che le aziende si
La Società Jorio e la sua produzione, le mac- possono dividere (forse) in due grandi gruppi
chine, buona parte delle quali molto sofisti- dai quali generano poi, eventualmente, altri
cate e all’avanguardia per la prossima sfi- sottogruppi.
da, sono un insieme compatto riconducibile
alla J del logo aziendale cui fa seguito un Nel primo gruppo abbiamo le aziende con un
loro prodotto che li identifica, un prodotto
marchiato, commercializzato.
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Nel secondo gruppo ci stanno le aziende co- sofisticatissimo connettore per la tecnologia
siddette terziste, vale a dire che producono, avionica.
costruiscono pezzi per altre aziende e non
hanno un loro specifico prodotto. Tra questa due realizzazioni la gamma è di
una stupefacente e complessa varietà, vuoi
La Jorio S.r.l. Persone e tecnologie, inno- per la parte estetica, che deve sempre e co-
vatori per Passione potrebbe fare parte del munque garantire la funzionalità, e vuoi, ov-
primo gruppo, non avendo al momento un viamente, per le estreme complicazioni tecni-
prodotto suo e derivando il fatturato da com- che di cui sono piene le disparate tipologie di
messe esterne… ma questo è vero solo fino ad particolari in uso all’industria aerospaziale.
certo punto.
Si potrebbe dire che, a fronte di un non-
La caratteristica primaria di questa azienda prodotto-proprio nello stretto significato
è la grande, stupefacente, camaleontica ca- di questa locuzione, oggettivamente stiamo
pacità di essere flessibile nell’approccio con parlando di una cosa ben diversa e che in
le più disparate richieste nel settore in cui buona sostanza è la reale peculiarità che la
opera. contraddistingue: la pragmatica ci consegna
una azienda Jorio che senza ombra di dubbio
La gamma degli articoli progettati, ideati e ha un prodotto proprio e con un nome ben
costruiti nel tempo e che fanno bella mostra preciso: innovazione, la quale spazia oltre i
di sé nelle bacheche degli uffici di accoglien- 360° di un ambito per altro indefinito… ed
za clienti, è una miscellanea sorprendente è proprio questa una delle differenze che
sia per la quantità e sia, soprattutto, per la caratterizza l’azienda e, ovviamente, il suo
varietà. uomo al comando.
Va ricordato che, accanto alla progettazione Un’altra distintiva dote insita in Luciano è la
e fabbricazione di pezzi, si elaborano anche sua capacità di coinvolgere le persone e, det-
progetti finalizzati alla costruzione, in sede, ta così, è una frase che si potrebbe prestare
di unità di controllo adatte a tipologie di ar- a svariate interpretazioni e anche a conside-
ticoli, e clientela, molto diversificati tra loro. razioni forse non sempre positive; in questo
però caso siamo di fronte a una rivisitazione
La produzione dell’azienda Jorio spazia
dall’inusuale monolite di alto design al
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di un ideale e, con un ossimoro, potremmo A lui si deve il più sofisticato, il più geniale
illustrare bene il pensiero che muove buona concentrato di meccanica mai realizzato, a
parte delle sue azioni: concreta utopia. livello mondiale, nel campo dei calcolatori,
quella che senza tema di smentita è chiamata
Va sommessamente ricordato come il la Macchina del Mito: la DIVISUMMA 24.
Canavese abbia dato i natali a Camillo Olivetti
e Adriano Olivetti due imprenditori che, in Natale Capellaro era senza dubbio un genio
quanto a concreta utopia, hanno avuto e han- della meccanica ma aveva doti non comuni
no ancora ai giorni nostri pochi rivali, por- anche nell’organizzazione del lavoro, piani-
tando fiducia e benessere a decine di migliaia ficando in modo magistrale l’assemblaggio
di famiglie per oltre mezzo secolo. delle varie macchine da scrivere, con un oc-
chio di riguardo nei confronti degli addetti al
Sulla falsariga di questo ossimoro, Luciano montaggio.
Iorio, nel 2003, partecipa alla promozione
di un’iniziativa di grande respiro e di grande Nel 1943 divenne direttore dell’Ufficio
rispetto, con un progetto mirato alla salva- Progetti e nel 1960 la Direzione Centrale
guardia di valori del territorio coinvolgendo Tecnica dipendeva in toto da lui… che non
altre appassionate persone. era ingegnere.
Da questa idea prende vita il Comitato La laurea ad honorem in ingegneria gli fu
Fondazione Natale Capellaro con lo scopo di conferita nel 1962 dall’Università di Bari.
costituire la Fondazione Natale Capellaro e
di redigere il progetto per la realizzazione del Natale Capellaro fu senza ombra di dubbio il
Museo. non ingegnere più ascoltato da tutti gli inge-
gneri dell’Olivetti.
Il rispetto è per l’uomo, per la memoria delle
sue opere e dei sacrifici che lo hanno portato, Questa breve digressione per ricordare di
da semplice operaio, a diventare deus ex ma- quanto valore aggiunto sia portatrice la
china della tecnologia meccanica in seno alla Fondazione Capellaro e come sia importan-
società di Adriano Olivetti. te il lavoro delle persone che insieme con
Luciano migliorano e innovano anno dopo
Quest’uomo era Natale Capellaro, nato anno l’essenza stessa della Fondazione:
nel1902 a Ivrea. nel 2005 si inaugura il Laboratorio Museo
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Tecnologic@mente, nel 2008 si costituisce la per comprendere quanto di serio, di impor-
Fondazione Natale Capellaro e poi, corrente tante vi sia in questa iniziativa.
l’anno 2009, la Fondazione ottiene il ricono-
scimento giuridico regionale. La Fondazione Capellaro è oramai un’eccel-
lenza del Canavese, una dimostrazione pra-
Nel 2016 Luciano Iorio diventa Presidente. tica di come, repetita iuvant, l’unione fa la
forza, ma non solo: l’unione porta a valoriz-
Il successo di questa iniziativa ha molti me- zare la persona, che con le altre cresce e mi-
tri di misura ma tra i più importanti, e il più gliora, si arricchisce e perfeziona fino a che
sorprendente, vi è sicuramente il grande, ogni singolo si trasforma e diviene egli stesso
inaspettato interesse palesato dalle scuole, il gruppo.
di ogni parte d’Italia… letteralmente.
La Fondazione Capellaro è per Luciano Iorio
Studenti di ogni età e indirizzo scolastico si fonte di soddisfazione ma anche di appren-
sono avvicendati fin dall’inizio, interessati a dimento per sviluppi riguardanti il mon-
scoprire le meraviglie tecnologiche, insieme do del lavoro e, nello specifico, le aziende
con quelle umane, del Laboratorio Museo canavesane.
Tecnologic@mente.
Una piacevole sorpresa, questa, che ripa-
ga i sacrifici di chi al progetto ha dato vita
e nel quale continua a prodigare impegno e
creatività.
Siamo di fronte a un gruppo eterogeneo di
persone mosse da un solo intento: ricordare
il nostro passato nelle sue varie forme e tra-
smetterlo al futuro che, guarda caso, è rap-
presentato innanzi tutto dai nostri figli.
A questo proposito vale la pena di anda-
re a leggere i due paragrafi all’interno dello
Statuto della Fondazione, Missione e Valori,
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Prima rete d’imprese in Canavese
L’attenzione per le Aziende Canavesane dà vogliono promuovere se stesse promuovendo
vita, cinque anni dopo, a un altro singolare il territorio e viceversa.
pensiero da tradurre in pratica.
Tutto origina dopo una sera in cui Luciano
Risale a dieci anni fa, siamo nel 2008, l’ini- e Marino, amico e titolare di un’azienda che
zio di un progetto di grande impegno, fonda- lavora nel campo del Software, discorrono
to sul territorio e che prende vita dalle idee di come si possa dare ulteriore spinta e va-
di Luciano: CANAVESE INSIDE, sottotitolo lore a realtà produttive presenti in territorio
Terreno Fertile Per l’Innovazione. canavesano.
Eccoancoraunavoltailsostantivo(femminile) L’argomento è interessante e dal semplice
innovazione al quale, aggiungendo una R discorsivo, incontro dopo incontro, si passa
abbiamo Rinnovazione, che per altro di a ragionare su qualcosa di meno teorico, di
innovazione è sinonimo. più aderente alla reale necessità che impone
quotidianamente il lavoro, il suo sviluppo e
Ricordo di sfuggita che il motto della Jorio conseguentemente la vera, grande sfida im-
S.r.l. è Innovatori per Passione… prenditoriale di sempre: riuscire, possibil-
mente, a sbagliare di meno nel portare l’a-
Tornando a Innovazione e Rinnovamento è zienda verso il futuro.
facile leggere che si parli di energie, di idee,
di propositi e finalizzazioni tutti rivolti, in Sono queste le premesse dalle quali parte il
modo assolutamente non retorico, al futu- coinvolgimento che alla fine vede unirsi die-
ro, al divenire affrontato in maniera affatto ci società, Jorio inclusa, ma non quella di
diversa, in una scalata non fatta in solitaria Marino perché decide di rimanere al di fuori
ma insieme, con una cordata di aziende che di Canavese Inside.
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Dieci aziende che formano un insieme di
straordinaria concretezza, uniti anche da una
memoria indelebile per il Canavese: Olivetti
e le sue straordinarie capacità di tecnica e at-
tenzione al Territorio.
Luciano Iorio, fautore e ideatore di Canavese
Inside, è il presidente di questa che possiamo
tranquillamente definire come una concreta
realtà innovativa, un’avanguardia, per il no-
stro territorio, che si identifica in queste die-
ci aziende le quali a loro volta si identificano
nel Canavese, senza soluzione di continuità
in uno spazio senza tempo…
Siamo di fronte a un sistema di fare Azienda
nel quale il gruppo stesso è l’essenza del si-
stema e quando il gruppo è compatto si ot-
tengono grandi risultati, come recita il già
citato detto L’unione fa la Forza.
La caratteristica di Canavese Inside sta nel
presentarsi come un fronte compatto nell’in-
tento di soddisfare le esigenze dei potenziali
clienti, dando loro la possibilità di risoluzio-
ne nell’ambito del gruppo.
Luciano Iorio crede fermamente in quello
che ad oggi si sta rivelando essere un pro-
getto importante, tale al punto di accendere
interesse e attenzione già ben al di fuori del
territorio canavesano…
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L’istinto della Passione che guida le scelte
“Bisogna credere sempre e molto in ciò che si disincanto, in modo da trarre insegnamenti
fa e bisogna fare in modo che i nostri figli lo per i tempi attuali con vista sul futuro; ma
capiscano” non solo, è persuaso che ricordare il passato
per trasmetterlo alla generazione futura, sen-
Si deve essere capaci di progredire insieme za infingimenti e senza ipocrisie, sia il modo
con la memoria del futuro, che sempre ci deve migliore per iniziare un cammino dignitoso
tenere per mano. e giusto, nel quale è fondamentale cercare di
fare capire ai nostri figli che niente viene re-
Parlare di memoria è un tema ricorrente in galato, e niente si ottiene stando con le mani
questa storia e per Luciano non rappresenta in mano.
solo un’argomentazione fine a se stessa, bensì
il fondamento della sua percezione nel cer- Anche un’altra convinzione alberga nell’ani-
care di affrontare nei migliori dei modi quel- mo di Luciano e questa, pur essendo un tanti-
lo che è il divenire, cosa del quale sappiamo no più complessa, la nostra progredita intelli-
solo, onestamente, di saperne poco o nulla: genza dovrebbe cominciare a elaborarla, farla
stiamo parlando del futuro che, lungi dall’es- sua e metterla in pratica: fare del bene può
sere una cosa astratta in quanto impondera- aiutare a stare bene.
bile, rappresenta da sempre, nel concreto, la
buona parte dei crucci del genere umano. Tra il ronzio delle sofisticate macchine utensi-
li della sua azienda, non vi è dubbio che Iorio
La memoria ci deve essere maestra, la nostra Luciano si senta a suo agio, nel suo mondo,
educatrice con in dono l’esperienza che do- un mondo nel quale crede oggi, ci ha creduto
vrebbe essere applicata al presente in modo ieri e ancora di più ci crede per il domani.
da non ripetere errori… ma il condizionale è
d’obbligo perché non sempre è così, anzi, pur- Intanto si è fatta sera, dalla porta fanno capo-
troppo quasi mai è così. lino la moglie con i due figli, Luciano mi la-
scia con una stretta di mano e un messaggio:
Luciano Iorio invece fa parte di una stirpe
fermamente convinta che dalla memoria si “È l’istinto della Passione che guida le scelte”.
debba attingere, con sincerità, fermezza e
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Alba (CN), 2016
Alba (CN), 2016
A cura di: Giovanni Ponzetti
Aneddoti dell’azienda Jorio raccontati da: Luciano Iorio
Illustrazioni di: Margherita Riccardi
Progetto grafico e impaginazione: Atene del Canavese
Stampato presso: Tipografia Valdostana, Aosta
Edizioni: Atene del Canavese, Giugno 2018