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Published by , 2018-01-17 11:44:20

Interno Booklet_MICOMIA_2018

Interno Booklet_MICOMIA_2018

musica insieme contemporanea

stagione 2018 – XIII edizione

Oratorio di San Filippo Neri – Via Manzoni, 5 Bologna

Non è stato che l’inizio musica insieme contemporanea

La XIII edizione di MICO si apre con un questi ultimi decenni. Così come non sono politica, sociale, culturale, che caratterizzò marzo passeranno senza soluzione di conti-
interrogativo: si può davvero celebrare un mancate quelle indirette: film, documentari, quel momento. L’aria della libertà – L’Italia nuità dall’omaggio al 100° anniversario della
anniversario come quello che ci ricorda che convegni, dibattiti, libri e libelli. Insomma, il di Piero Calamandrei, che inaugurerà il morte di Debussy a una nutrita antologia
sono trascorsi cinquant’anni dal 1968? E se ’68 è stato il punto culminante di una vicenda 25 gennaio la rassegna, associa i testi rock. Non solo protesta, non solo rabbia. Al
sì, come? La domanda non è di poco conto. cominciata alla fine del decennio precedente, preparati da Nino Criscenti e da Tomaso contrario, la protesta si nutre della linfa che
Innanzitutto, dove si collochi una possibile e che ancora oggi è parte integrante della Montanari, che ne sarà anche il lettore, alle arriva spesso da radici antiche, quali quelle
celebrazione dell’anno 1968 è difficile dirlo – il nostra vita, sia dal punto di vista politico, sia musiche di sei autori che hanno vissuto inten- del canto popolare, da Dario Fo a Roberto
’68 non è solo il ’68, è anche il ’66, e il ’67, e da quello sociologico e culturale: è stato un samente quegli anni di libertà negate, di guer- Leydi e Gianni Bosio, che nel ’62 danno vita
sono gli anni che seguiranno al ’68. Resta poi punto di partenza, un’origine, o se si prefe- ra, e infine di liberazione e ricostruzione. Con alla rivista “Nuovo Canzoniere Italiano”, dive-
il fatto che non si è certamente trattato dell’u- risce uno di quei momenti storici, nei quali l’ausilio di immagini e cinegiornali d’epoca, lo nuta contemporaneamente un ensemble. Nel
nico momento, nella storia europea e mon- vengono a compiersi scelte determinanti che spettacolo ci racconta com’è nata quell’Italia, suo repertorio figurano canzoni delle differenti
diale, in cui ci sono stati grandi cambiamenti. influenzeranno gli anni a venire. Tant’è che il ricordandoci anche il 70° anniversario dall’en- tradizioni popolari. Nel 1964 Berio compone
E neppure l’unico in cui le nuove generazioni ’68 non sono solo gli studenti che occupano trata in vigore della nostra Costituzione, della le sue celebri Folk Songs. Nel loro Viaggio in
– quei giovani che da allora sono diventati una le università, ma anche gli operai che occu- quale Calamandrei stesso fu tra i compilatori. Italia, un’antologia dal Nuovo Canzoniere
vera e propria classe sociale – hanno avuto pano le fabbriche. Non sono solo le nuove Ma Calamandrei è anche quello dell’Epigrafe Popolare, il 22 febbraio Alda Caiello e
un ruolo centrale, protagonistico. Basterebbe generazioni che chiedono a gran voce un per Kesserling, che si chiude con un distico, Maria Grazia Bellocchio contribuiranno
pensare al Risorgimento italiano, all’interno cambiamento, ma anche quelle precedenti, gridato con forza nelle piazze e nelle strade ad ampliare una ricerca e un repertorio che
del quale persino i giovanissimi hanno avuto che magari hanno fatto la guerra, sono stati del ’68: «Ora e sempre Resistenza». Il ’68 proprio negli anni che precedettero il ’68
un ruolo importante. Il Risorgimento però lo partigiani, ed ora si trovano a vivere in un’Italia è stato un punto di arrivo e un punto di mise le sue radici. La canzone d’autore, il
studiamo a scuola, è ormai Storia, e molto che non par loro quella che avevano imma- partenza. Anche in musica: che si tratti di rock e persino la canzone melodica non
spesso nessuno fa caso all’età dei suoi pro- ginato combattendo per la sua liberazione. rock progressivo (semplicemente straordina- poterono rimanere indifferenti a tale rinnovarsi
tagonisti. Al contrario, il ’68 è ben vivo nella Citare Piero Calamandrei – «La libertà è come ria la stagione di quello italiano, con gli Area, il d’interesse per la tradizione. Non solo Italia,
memoria di molti; è dunque, come si suol l’aria: ci si accorge di quanto vale quando Banco del Mutuo Soccorso, la PFM, solo per certamente: l’esperienza progressive trova
dire, storia viva e vivente. Molti tra coloro comincia a mancare» – per introdurre un citare le band più note) o delle opere di Berio in Gran Bretagna terreno fertilissimo, ma nel
che allora scesero in piazza possono oggi itinerario musicale, come quello della XIII edi- e Nono, la temperie ideologica è la medesi- nostro paese è un’esperienza che si lega a
testimoniarlo di persona, e in verità le testi- zione di MICO, è una maniera per rammen- ma, come ci dimostra il concerto di Giovanni tutto il movimento, è cultura popolare, come
monianze dirette non sono mancate certo in tarci appunto la stratificazione generazionale, Sollima e Giuseppe Andaloro, che il 15 la s’intendeva in quegli anni.

2 3

Ph FdM / A. Ruggeri musica insieme contemporanea

25 gennaio 2018 giovedì
L’ARIA DELLA LIBERTÀ
L’Italia di Piero Calamandrei di Nino Criscenti e Tomaso Montanari
con Tomaso Montanari
Luca Cipriano clarinetto
Francesco Peverini violino
Valeriano Taddeo violoncello
Marco Scolastra pianoforte
Musiche di Hindemith, Stravinskij, Messiaen, Casella, Šostakovicˇ, Castelnuovo-Tedesco

22 febbraio 2018 giovedì
VIAGGIO IN ITALIA
Nuovo Canzoniere Popolare - Un'antologia
Alda Caiello soprano
Maria Grazia Bellocchio pianoforte
Musiche di Guarnieri, Corghi, Nieder, Dall'Ongaro, Morricone, Panni, Manca, Franceschini, Gervasoni,
Bussotti, Gorli, Di Bari, Laganà, Mosca, Ambrosini, Gaslini

15 marzo 2018 giovedì
COSÌ CLASSICO, COSÌ ROCK
Da Debussy al '68, itinerario musicale intorno al Novecento
Giovanni Sollima violoncello
Giuseppe Andaloro pianoforte
Musiche di Eliodoro e Giovanni Sollima, Andaloro, Debussy, Gentle Giant, Area, King Crimson, The Queen

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25 gennaio 2018 giovedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri Paul Hindemith Mäßig bewegt (I movimento)
dal Quartetto per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte (1938)
L’ARIA DELLA LIBERTÀ
Igor Stravinskij Tre pezzi per clarinetto solo (1919)
L’Italia di Piero Calamandrei
Olivier Messiaen Louange à l’Éternité de Jésus per violoncello e pianoforte
Concerto multimediale
di Nino Criscenti e Tomaso Montanari da Quatuor pour la fin du temps (1940-41)
con Tomaso Montanari
Luca Cipriano clarinetto Alfredo Casella Ricercare sul nome B-A-C-H op. 52 n. 2 per pianoforte (1932)
Francesco Peverini violino
Valeriano Taddeo violoncello Dmitrij Šostakovicˇ Allegro con brio dal Trio n. 2 in mi minore op. 67
Marco Scolastra pianoforte per violino, violoncello e pianoforte (1944)

una coproduzione Allegro (II movimento) dalla Sonata in re minore op. 40
Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte per violoncello e pianoforte (1935)
Accademia Filarmonica Romana
Amici della Musica di Foligno Paul Hindemith Sehr lebhaft (dal III movimento)
in collaborazione con dal Quartetto per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
Istituto Luce Cinecittà
Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” Dmitrij Šostakovicˇ Largo dal Trio n. 2 in mi minore op. 67
per violino, violoncello e pianoforte
6
Mario Castelnuovo-Tedesco Scherzo dalla Sonata op. 128 per clarinetto e pianoforte (1945)

Nel suo discorso ai giovani, nel 1955, Calamandrei dichiarava: «…voi capite che la nostra
Costituzione è soltanto in parte una realtà, in parte è ancora un programma, un ideale, una
speranza, un impegno, un lavoro da compiere». A settant’anni dall’entrata in vigore della
Costituzione italiana, il concerto multimediale di Nino Criscenti e Tomaso Montanari ne
ricorda la gestazione, sulle macerie della guerra e con l’energia della ricostruzione, intrec-
ciando immagini e cinegiornali d’epoca ad alcuni capolavori cameristici tra gli anni ’20 e
’40. Da Stravinskij, con gli iconici Tre pezzi per clarinetto solo, a Casella, a Hindemith, i
brani in programma hanno segnato un’epoca, e di quell’epoca recano a loro volta i tragici
segni, come nel caso del Trio n. 2 di Šostakovicˇ o del Quatuor di Messiaen.

7

22febbraio 2018 giovedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri Adriano Guarnieri (Emilia-Romagna) La risaia
Sofferto – troppo avem sofferto
VIAGGIO IN ITALIA PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
Azio Corghi (Piemonte) Cansun büs' iarda!
Nuovo Canzoniere Popolare Fabio Nieder (Friuli Venezia-Giulia) Deklica po vodo j´sla
Un'antologia Eno drevce
Michele Dall’Ongaro (Sicilia) Carnascialata dei pulcinelli
Alda Caiello soprano Ennio Morricone (Lazio) Bella quanno te fece mamma tua
Maria Grazia Bellocchio pianoforte Marcello Panni (Lazio) Rosinella della Gona – me pizzica me mozzica
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
Alda Caiello Maria Grazia Bellocchio Gabriele Manca (Sardegna) Gobbula
Matteo Franceschini (Trentino) Canzom
Stefano Gervasoni (Basilicata) Çë m'pe ti zog sod
Sylvano Bussotti (Toscana) Bovi Bovi dove andate
Sandro Gorli (Campania) ’O cunto ’e Masaniello
Marco Di Bari (Abruzzo) Maramaje
Ruggero Laganà (Calabria) A Calabresella
Luca Mosca (Molise) Tenghe na favecella
Claudio Ambrosini (Veneto) Se i mari fosse de tocio... – E mi me ne so’ ’ndao
Giorgio Gaslini (Puglia) Serenata d’amore

Tarantelle, pizziche, villanelle, tamurriate, saltarelli: MICO prosegue il suo viaggio nel cuore
dell’Italia, e lo fa con un’antologia di canti della tradizione popolare, elaborati da importanti
compositori di oggi, da Corghi a Morricone, con due prime assolute di Guarnieri e Panni.

8 9

15 marzo 2018 giovedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri Eliodoro Sollima Sonata 1948 (1948)
Claude Debussy Sonata in re minore (1915)
COSÌ CLASSICO, COSÌ ROCK Sollima/Andaloro Sonata per il “2050” (2018)
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
Da Debussy al ’68, Giovanni Sollima Tema III da Il bell’Antonio (2005)
itinerario musicale intorno al Novecento Gentle Giant Proclamation (1974)
Giovanni Sollima “Anphesibene” da Il bestiario di Leonardo (2007)
Giovanni Sollima violoncello Area L’Elefante Bianco (1975)
Giuseppe Andaloro pianoforte King Crimson Frame by Frame (1984)
The Queen Bohemian Rhapsody (1975)

Giovanni Sollima

Giuseppe Andaloro Fra gli anniversari da non dimenticare, il centenario della morte di Claude Debussy offre
10 l’occasione per ascoltare una delle sue ultime e più ispirate Sonate, accostata a quella
di Eliodoro Sollima, compositore fecondissimo di oltre trecento lavori, e a due brani del
figlio Giovanni, ovvero il violoncellista e autore italiano più eseguito al mondo: il Tema III
dal Bell’Antonio, tratto dalle musiche per il film televisivo di Maurizio Zaccaro del 2005, e
“Anphesibene” (animale con due teste descritto da Leonardo da Vinci) dalla suite Il bestia-
rio di Leonardo, scritto in origine per quattro chitarre nel 2007. Sollima e Andaloro – che
saranno anche impegnati in una prima assoluta ‘a quattro mani’ per MICO – esploreranno
poi un altro volto essenziale del secolo breve: il Sessantotto, le cui espressioni musicali
hanno segnato intere generazioni, e le cui propaggini toccano il rock progressivo di band
britanniche divenute di vero ‘culto’ come The Queen, Gentle Giant o King Crimson, ma
anche di un fenomeno tutto italiano come gli Area di Demetrio Stratos.

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INFORMAZIONI PER L’ACQUISTO Musica Insieme si riserva il diritto di apportare variazioni – dovute a motivi
DEI BIGLIETTI tecnici o di forza maggiore – ai programmi della rassegna, agli orari e alle
date degli spettacoli.
I biglietti saranno in vendita presso
l’ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI (via Manzoni, 5) Non è consentito l’ingresso in sala a concerto iniziato.
il giorno del concerto a partire dalle 19,30.

PREZZI:
Posto unico € 15
Abbonati Musica Insieme € 10
Studenti Università e Conservatorio, Under 30 € 5

Ph FdM / A. Ruggeri Per informazioni:
Segreteria di Musica Insieme - tel. 051 271932 - Fax 051 279278
e-mail [email protected]
www.musicainsiemebologna.it

Musica Insieme Bologna
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Finito di stampare nel mese di gennaio 2018
Grafica: Metello Orsini - Stampa: SOS Graphics - Castel Guelfo di Bologna (Bo)

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il vostro “motto” non si ferma mai... Musica Insieme si riserva il diritto di apportare variazioni – dovute a
motivi tecnici o di forza maggiore – ai programmi della rassegna,
PROGETTIAMO E REALIZZIAMO agli orari e alle date degli spettacoli.
LA VOSTRA COMUNICAZIONE Non è consentito l’ingresso in sala a concerto iniziato.

STUDIO GRAFICO • TIPOGRAFIA DIGITALE Per informazioni:
Via della Concia, 9 - Castel Guelfo di Bologna (BO) Segreteria di Musica Insieme
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Musica Insieme Bologna
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Finito di stampare nel mese di gennaio 2018
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Giovedì 12 aprile 2018 Stagione 2018

ore 20,30 - Laboratori delle Arti / Auditorium JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750)
L’Arte della Fuga BWV 1080
Maria Perrotta pianoforte
Interprete bachiana di riferimento, con la sua incisione delle Variazioni Goldberg la pianista 17
16 Maria Perrotta ha ricevuto il plauso unanime della critica e della stampa specializzata, che le ha
attribuito 5 Stelle sulle riviste Amadeus e Musica e 5 Stelle e Disco del Mese sulla rivista Suonare
News. Perfezionatasi presso l’École Normale de Musique di Parigi, l’Accademia Pianistica di
Imola e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, si esibisce regolarmente al fianco delle principali
orchestre in tutta Europa. Dopo l’integrale del Clavicembalo ben temperato, la pianista cosen-
tina si cimenta con quella dell’Arte della Fuga BWV 1080, l’incompiuto ‘testamento’ di Johann
Sebastian Bach. Un unico tema è la pietra angolare su cui il compositore ha costruito il suo
monumento polifonico di quindici fughe e quattro canoni, in cui ha esplorato le estreme possi-
bilità della scrittura contrappuntistica. Un puro esercizio della mente – tanto che il compositore
non ha mai indicato lo strumento, o gli strumenti, per cui L’Arte della Fuga è stata scritta – che
però nulla toglie alla bellezza e all’espressività di una delle opere più enigmatiche della storia
della musica occidentale.

Giovedì 22 marzo 2018 Stagione 2018

ore 20,30 - Laboratori delle Arti / Auditorium FRANCIS POULENC (1899-1963)
Sonata op. 119
Alessio Bidoli violino
Bruno Canino pianoforte IGOR’ STRAVINSKIJ (1882-1971)
Suite Italienne
14
SERGEJ PROKOF’EV (1891-1953)
Cinque melodie op. 35bis

MAURICE RAVEL (1875-1937)
Tzigane, Rhapsodie de Concert

In collaborazione con Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti

Tra la Russia e la Francia si snoda il programma del duo formato dal violinista Alessio Bidoli, 15
solista ospite di importanti compagini in tutta Europa, e dal pianista Bruno Canino, uno dei più
apprezzati interpreti del nostro tempo, attivo al fianco di personalità quali Accardo, Perlman,
Muti e Chailly, e dei più grandi compositori, da Berio a Stockhausen, da Nono a Ligeti. La Francia
è rappresentata da Ravel, e dall’arduo virtuosismo della sua Tzigane, e da Francis Poulenc, mem-
bro del celebre gruppo “Les Six”, radunatosi negli anni Venti intorno all’emblematica figura di
Erik Satie. Nel 1942 Poulenc iniziò a comporre la sua Sonata op. 119 per violino e pianoforte,
dedicandola alla memoria del poeta Federico García Lorca, ucciso nel 1936 all’inizio della guer-
ra civile spagnola. Sul fronte russo sono Stravinskij, con la Suite Italienne, in cui il compositore
trasfuse alcune melodie del suo Pulcinella, e le Cinque melodie op. 35bis di Prokof’ev.

Giovedì 1 marzo 2018 Stagione 2018

ore 20,30 - Laboratori delle Arti / Auditorium ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Fantasia in do maggiore op. 17
Ivan Krpan pianoforte FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Ventiquattro Preludi op. 28
12
Nato a Zagabria da una famiglia di musicisti, Ivan Krpan nel 2017 ha vinto il “Busoni” di Bolzano, 13
tra i più prestigiosi concorsi pianistici al mondo. Ha inoltre ricevuto importanti riconoscimenti
nelle maggiori competizioni, dall’EPTA International Piano Competition di Bruxelles all’Internatio-
nal Zhuhai Mozart Competition in Cina, al Concorso Internazionale “Fryderyk Chopin” di Mosca.
Nel suo recital bolognese affiancherà due grandi capolavori pianistici di Schumann e Chopin. Del
compositore tedesco suonerà la Fantasia in do maggiore op. 17, dedicata a Liszt, ma sempre
dominata dal pensiero della futura moglie Clara. A lei è riferita infatti l’epigrafe che compare
nella prima edizione: «Attraverso tutti i suoni, nel variopinto sogno della terra, se ne leva uno
sommesso per colui che ascolta in segreto», citazione di un verso del ciclo liederistico All’amata
lontana di Beethoven. Del compositore polacco eseguirà invece i Ventiquattro Preludi op. 28.
Ventiquattro come la totalità delle tonalità maggiori e minori, e come i Preludi e Fughe del suo
modello, Il clavicembalo ben temperato di Bach.

Giovedì 15 febbraio 2018 Stagione 2018

ore 20,30 - Laboratori delle Arti / Auditorium CHARLES GOUNOD (1818-1893)
Petite Symphonie CG 560 per fiati
Ensemble da Camera
del Collegium Musicum Almae Matris THÉODORE DUBOIS (1837-1924)
Cristiano Arcelli sassofono Deuxième Suite per fiati
Roberto Pischedda direttore
DARIUS MILHAUD (1892-1974)
10 La création du monde op. 81 per ensemble

L’Ensemble è formato dai musicisti del Collegium Musicum Almae Matris, Coro e Orchestra uffi- 11
ciale dell’Università di Bologna, cui prendono parte, ogni anno, più di trecento studenti italiani
e stranieri. Sotto la direzione di Roberto Pischedda, che ne è maestro preparatore, l’ensemble
proporrà un programma dedicato alla musica francese di Otto e Novecento, a partire dalla Petite
Symphonie di Gounod che, scritta per un nonetto di soli fiati, con le sue soavi e nostalgiche
melodie, è una delle pagine più celebri del compositore. Per un ottetto, sempre di fiati, è invece
stata scritta la Seconda Suite di Théodore Dubois, mentre il pianoforte, i timpani, gli archi e il
sassofono contralto di Cristiano Arcelli – protagonista dei più prestigiosi festival internazionali,
da Jazz at Lincoln Center di New York all’Umbria Jazz, al Cartagena Music Festival – si uniranno
all’ensemble ne La création du monde op. 81 di Milhaud. Ritmi caraibici e jazzistici si fondono
nella personale rielaborazione del compositore del mito africano di creazione del cosmo, dal
caos primordiale al trionfo dell’amore.

Giovedì 1 febbraio 2018 Stagione 2018

ore 20,30 - Laboratori delle Arti / Auditorium GIOACHINO ROSSINI (1792-1868)
Sonata a quattro n. 3 in do maggiore
Omer Quartet
BÉLA BARTÓK (1881-1945)
Mason Yu violino Quartetto per archi n. 3
Erica Tursi violino
Jinsun Hong viola LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
Alex Cox violoncello Quartetto per archi n. 8 in mi minore op. 59 n. 2 – Razumovskij

8 Premiato in prestigiosi concorsi internazionali, tra cui il “Borciani” di Reggio Emilia nel 2017 9
e il “Concours International de Quatuor à cordes” di Bordeaux nel 2016, l’americano Omer
Quartet tiene concerti e tournée in Europa, Canada e Stati Uniti, collaborando con celebri
solisti e compositori in progetti originali. Il programma che propongono è un vero omaggio
all’Europa, con tre autori che rappresentano altrettante anime della storia musicale del nostro
continente: Rossini, Beethoven e Bartók. Del compositore italiano, di cui ricorre nel 2018 il 150°
anniversario della morte, eseguiranno la terza delle sei Sonate a quattro, composte nel 1804,
quando Rossini aveva solo dodici anni, per l’ensemble formato dalla famiglia del suo benefat-
tore. Due anni dopo, Beethoven componeva uno dei suoi più celebri capolavori, il secondo dei
Quartetti Razumovskij, con cui l’Omer concluderà il programma. Incorniciato tra le due opere
ottocentesche sarà il Quartetto n. 3 di Bartók, originalissima pagina cameristica del compositore
ungherese, che fu eseguita per la prima volta proprio in America.

Giovedì Omer Quartet 8
10
1 Musiche di Rossini, Bartók, Beethoven
12
Febbraio Ensemble da Camera 14
del Collegium Musicum Almae Matris
Giovedì Cristiano Arcelli sassofono 16
Roberto Pischedda direttore
15 7
Musiche di Gounod, Dubois, Milhaud
Febbraio

Giovedì Ivan Krpan pianoforte

1 Musiche di Schumann, Chopin

Marzo Alessio Bidoli violino
Bruno Canino pianoforte
Giovedì
Musiche di Poulenc, Stravinskij, Prokof’ev, Ravel
22 In collaborazione con Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti

Marzo

Giovedì Maria Perrotta pianoforte

12 Musiche di Bach

Aprile

Musica universalis Informazioni per l’accesso ai concerti

Giunta alla sua ventunesima edizione, MIA – Musica Insieme in Ateneo sviluppa il suo mosai- Posto unico 7 e. Studenti e personale docente e tecnico-amministrativo dell’Università di
co aggiungendo nuovi, significativi tasselli. L’articolazione della rassegna, del resto, ha trova- Bologna avranno diritto ad un biglietto gratuito dietro presentazione del proprio badge.
to un costante e favorevole riscontro negli studenti dell’Ateneo felsineo, cui in primo luogo I biglietti saranno disponibili la sera del concerto a partire dalle 19,30 nel foyer dell’Audito-
è destinata. Due le indicazioni fondamentali alla base della programmazione: offrire a quel rium dei Laboratori delle Arti. Non è prevista prenotazione.
particolarissimo pubblico elementi utili a comprendere l’estensione e la profondità del reper-
torio musicale occidentale, e dargli il modo di affrontare un viaggio così affascinante sotto la Stagione 2018 - XXI edizione
guida di artisti di comprovata esperienza e reputazione. Non si tratta, è bene rammentarlo,
di una sorta di ‘visita guidata’. Piuttosto, Musica Insieme in Ateneo vuole essere una vera e 5
propria stagione concertistica, i cui programmi abbiano un carattere sì divulgativo, ma non
per questo ‘minore’. Così, tornando al mosaico, presentando i nuovi tasselli, ecco che le
architravi del repertorio ci sono tutte: il quartetto d’archi, il recital pianistico, il duo, l’orche-
stra. Troviamo persino, nel concerto conclusivo affidato all’esperta Maria Perrotta, quell’Arte
della Fuga intorno alla quale dopo la morte di Bach compositori e musicologi sono andati tes-
sendo orditi e trame fittissimi. Apre lo statunitense Omer Quartet, che omaggia Rossini nel
150° anniversario della morte, per poi affrontare i ‘classici’ Bartók e Beethoven. A Chopin
e Schumann dedica il suo recital Ivan Krpan, fresco vincitore di quel Concorso “Busoni”,
che resta tra le maggiori e più impegnative competizioni al mondo. Il contributo di Bruno
Canino alla storia dell’interpretazione può essere serenamente definito straordinario. Eccolo
ora in concerto con il violinista Alessio Bidoli – concerto che rinnova la collaborazione tra
il Centro La Soffitta e la nostra Fondazione – affrontare un programma tutto Novecento,
con base a Parigi, sola eccezione Prokof’ev. Completa il percorso di questa ventunesima
edizione di MIA il rinnovarsi dell’appuntamento col Collegium Musicum Almae Matris, il
cui Ensemble, sotto la guida di Roberto Pischedda, affronterà esso pure un programma tutto
parigino (senza dimenticare il 200° anniversario della nascita di Gounod), in cui spicca quella
brillantissima partitura di Milhaud, che ha per titolo La création du monde.

Musica Insieme
4

MIA – Musica Insieme in Ateneo è più che una rassegna di concerti: è un’iniziativa che, in
ventun anni di vita e di collaborazione, ha portato in Ateneo alcuni dei più importanti nomi
del concertismo internazionale, ospitati negli spazi di Alma Mater, con la collaborazione del
Dipartimento di Musica e Spettacolo e del Collegium Musicum. Definirla una rassegna di
concerti sarebbe dunque riduttivo: dobbiamo pensare al concerto come parte integrante della
vita di una comunità, soprattutto di una comunità come quella universitaria, che ha come suo
compito centrale quello di trasmettere la molteplicità dei saperi rendendoli sempre nuovi e
all’altezza dei tempi. Il ritrovarsi in occasione di un concerto significa anche condividere emo-
zioni, sperimentare emotività, e da queste avvicinarsi a forme di conoscenza, ad attitudini e
comportamenti, che sono appunto il fondamento in cui si riconosce una comunità.
Una iniziativa culturale come Musica Insieme in Ateneo è pensata, nelle modalità di fruizione
come nei contenuti, per gli studenti universitari, e proprio per questo ciascun concerto viene
preceduto da conversazioni introduttive, e il programma comprende un concerto tenuto
– secondo una tradizione ormai consolidata e importante – dal Collegium Musicum Almae
Matris dell’Università medesima: musica fatta dagli studenti e per gli studenti.
Voglio per questo sottolineare il doppio valore dell’esperienza che Musica insieme ci offre
come ogni anno e per cui le siamo grati: è un’esperienza conoscitiva ed educativa nello stesso
tempo. Conoscitiva in quanto porta, all’interno della formazione di ogni studente, il valore
aggiunto dell’ascolto musicale, del modo con cui la musica ci insegna a leggere il mondo secon-
do forme che vanno al di là di quelle che usiamo quotidianamente. Educativa perché mostra
una via particolare, quella dove la tenacia dello studio s’incontra con il talento, e nell’emozione
per l’appunto condivisa è possibile riconoscere quel senso di comunità e di partecipazione che
l’insegnamento del sapere deve sempre avere come punto di riferimento.

Francesco Ubertini 3
Rettore dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Cinque concerti offerti agli studenti
dell’Università di Bologna

Stagione 2018 - XXI edizione

Laboratori delle Arti / Auditorium
Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5/b – ore 20,30


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