Lothlórien: il nome Lórien con la parola Sindarin loth «fiore» come prefisso 84, 234, 238, 298, 316, 320, 327, 334, 343-4, 359. Lothron: nome Sindarin del quinto mese 96. Vedi Lótessë. Lune: variante di Lhûn (vedi questo) 311, 318, 343, 526. Lungacque: villaggio della Contea a poche miglia a sudest da Hobbiville 445. Lungafonte: «Sorgente del Lungoflutto», nome dato dagli Éothéod al fiume proveniente dai Monti Brumosi settentrionali e che dopo la sua confluenza con il Grigiolino essi chiamarono Lungoflutto (Anduin) 395. Lungoflutto: nome dell’Anduin tra gli Éothéod 395. Lungo Inverno: l’inverno del 2758-59 della Terza Età 438, 495. Lupo, Il: Carcharoth, il Lupo di Angband 165. Lúthien: figlia di Thingol e Melian, che dopo la conclusione della Cerca del Silmaril e la morte di Beren scelse di divenire mortale come questi e di condividerne la sorte 86, 114, 121, 220. Detta Tinúviel, «Usignolo» 86. Lutto: vedi Nienor. Mablung: detto il Cacciatore 116; Elio del Doriath, comandante in capo di Thingol, amico di Túrin 116-9, 122, 136, 162-72, 203-5, 209. Maedhros: figlio maggiore di Fëanor 86, 110, 207. Maeglin: figlio di Eöl e Aredhel, sorella di Turgon; divenne potente in Gondolin, che consegnò a Morgoth; ucciso da Tuor durante il sacco della città 77, 82, 84. Maggot, il Fattore: Hobbit della Contea che faceva l’agricoltore nelle Paludi, vicino al traghetto di Buckburgo 468. Maiar: (singolare Maia) Ainur di grado meno elevato dei Valar 296, 345, 520-2, 530. * Malantur: Númenórean, discendente di Tar-Elendil 289. Malduin: un tributario del Teiglin 62, 81. * Malgalad: Re di Lórien, ucciso alla Battaglia di Dagorlad; apparentemente identico ad Amdír (vedi questo) 350. * malinornë: forma Quenya del Sindarin mallorn. Vedi questo. mallorn: nome dei grandi alberi dai fiori dorati portati da Tol Eressëa a Eldalondë in Númenor, e che in seguito crebbero nel Lothlórien 83, 238, 344. Quenya malinornë, plurale malinomi 232. mallos: fiore dorato del Lebennin 421. * Mámandil: nome dato a se stesso da Hellacar durante i suoi primi incontri con Ancalimë 291. Mandos: nome della residenza in Aman del Vala conosciuto come Námo, ma che preferiva farsi chiamare Mandos 50, 118-9, 218, 520, 525. Maledizione di Mandos 50; Sorte di Mandos 49-50, 314; Seconda Profezia di Mandos 531. Manwë: il capo dei Valar 82, 98-9, 218, 235, 278, 305, 316, 519-20, 522-3. Detto il Re Antico 98-9, 523-4. Vedi Testimoni di Manwë. Marca, La: nome con cui i Rohirrim indicavano il proprio paese 411, 417, 419-20, 492. Riddermark 487, 492; Marca dei Cavalieri 411; Marescialli della Marca 484, 487-90. Vedi Marca Orientale, Marca Occidentale. * Marca Occidentale: la metà occidentale di Rohan nell’organizzazione militare dei Rohirrim (vedi Marca Orientale) 478, 487-90. Rassegna della Marca Occidentale 489; Maresciallo della Marca Occidentale 489. Marca Orientale: la metà orientale di Rohan nell’organizzazione militare dei Rohirrim, limitata verso la Marca Occidentale dall’Acquaneve e dall’Entalluvio 484, 487. Maresciallo della Marca Orientale 490; Rassegna della Marca Orientale 487-9. Marca Paludosa: regione di Rohan a ovest del Rivo Mering 419. Mardil: primo Sovrintendente Reggente di Gondor 414, 422, 424; detto Voronwë «il Fedele» 322, e il Buon Sovrintendente 424. *Marhari: capo degli Uomini del Nord nella Battaglia delle Piane, dove fu ucciso; padre di Marhwini 387, 416-7. *Marhwini: «Amico dei cavalli», capo degli Uomini del Nord (Éothéod) che si stabilì nelle Valli dell’Anduin dopo la Battaglia delle Piane, e alleato di Gondor contro i Carrieri 387-9, 417. mearas: i cavalli di Rohan 417, 419. Medio Harad: vedi Harad. Melian: una Maia, moglie di Re Thingol del Doriath, attorno al quale stese una cintura di incantesimi; madre
di Lúthien e antenata di Elrond ed Elros 108-10, 113-5, 119, 122, 157, 162, 165, 172, 208, 212-4, 220, 319; Cintura di Melian 66, 94, 114, 157, 162-4. Melkor: il grande Vala ribelle, la radice del male, originariamente il più potente degli Ainur; in seguito noto come Morgoth (vedi questo) 50, 98-9, 316, 320, 345, 510, 523. Menegroth: «Le Mille Caverne», le aule nascoste di Thingol e Melian sul fiume Esgalduin nel Doriath 107- 8, 110-5, 117-22, 136, 204, 208, 315, 351. Menel: Alto Cielo, la regione delle stelle 99, 255. Meneldil: figlio di Anárion e terzo Re di Gondor 366, 376, 407, 412-3, 424. Meneldur: vedi Tar-Meneldur. Mene tarma: monte nel centro di Númenor, sulla cui vetta sorgeva il santuario di Eru Ilúvatar (vedi Eru) 52 (non nominato nel sogno di Tuor), 230-1, 234-6, 242, 254-5, 260, 266, 297, 306. Tradotto con Pilastro del Cielo 230 (il Pilastro 260). Detto anche Monte Sacro 231, il Venerato Monte dei Númenórean 254. * Men-i-Naugrim: «Via dei Nani», un nome dell’Antica Via Silvana 377-8. Tradotto con Strada dei Nani 377-8. Meriadoc Brandybuck: Hobbit della Contea, membro della Compagnia dell’Anello 425, 446, 486, 488-9, 507, 511-2. Mering: «Rivo confinario», fluente dagli Ered Nimrais verso l’Entalluvio e formante il confine tra il Rohan e Gondor; detto in Sindarin Glanhír (vedi questo) 404-5, 409, 423. * Messaggero Bianco: Saruman 515-6. * Messaggero Grigio: vedi Mithrandir. * Methed-en-Glad: «Fine del Bosco», una fortezza in Dor-Cúarthol sul limitare della foresta a sud del Teiglin 213. Mezzuomini: Hobbit; traduzione del Sindarin periannath 383-8, 448, 449, 454, 465-8, 470, 527. Terra dei Mezzuomini 449-51, 470; Foglia dei Mezzuomini 461-3, 466. Vedi Perian. Mîm: il Nanerottolo nella cui casa (Bar-en-Danwedh) sull’Amon Rûdh Túrin abitò con la banda di fuorilegge, e dal quale il loro nascondiglio fu rivelato agli Orchi; ucciso da Húrin in Nargothrond 138-49, 207-8, 210-2, 215. Minalcar: vedi Rómendacil II. Minardil: venticinquesimo Re di Gondor 414. Minas Anor: «Torre del Sole», in seguito detta Minas Tirith; la città di Anárion, ai piedi di Monte Mindolluin 419, 547. Vedi Pietra di Anor. Minas Ithil: «Torre della Luna», in seguito detta Minas Morgul; la città di Isildur, costruita su un dosso degli Ephel Dúath 376, 416, 420, 532, 537, 545. Vedi Pietra di Ithil. Minas Morgul: «Torre di Stregoneria», nome della Minas Ithil dopo la sua conquista da parte dei Fantasmi dell’Anello 395, 424, 449, 468. Vedi Signore di Morgul. Minas Tirith (1): «Torre di Guardia», costruita da Finrod Felagund su Tol Sirion 81; Minas di Re Finrod 62, Minas Tirith (2): tardo nome di Minas Anor 346, 392-4, 396-8, 403-4, 420, 421, 424, 425, 434, 469, 485, 490-5, 507, 531-4, 536-7, 545-6; i Santuari di Minas Tirith 416, 419; la Torre Bianca a Minas Tirith 537. Vedi Boccaforte. Minastir: vedi Tar-Minastir. * Minhiriath: «Tra i Fiumi», regione dell’Eriador compresa tra il Baranduin e il Gwathló 354-6, 358-9, 452. * Minohtar: nipote di Re Ondoher; ucciso nell’Ithilien in battaglia contro i Carrieri nel 1944 della Terza Età 391-2. Min-Rimmon: «Picco del Rimmon» (un gruppo di picchi), la quinta delle torri di sorveglianza di Gondor negli Ered Nimrais 403, 419. Mírdain: vedi Gwaith-i-Mírdain. Mirtei: vedi Tar-Míriel. miruvor: il cordiale degli Eldar 373, 380. Mitheithel: fiume dell’Eriador che nasceva nelle Valli dell’Etten e si immetteva nel Bruinen (Rombirivo) 257-8. Tradotto con Fiume Bianco 354. Mithlond: i Porti degli Eldar sul Golfo di Lhûn, governati da Círdan 238, 241-5, 260, 285. Tradotto con i Porti Grigi 326, 337, 343, 375, 514, 518, 530. Mithrandir: nome di Gandalf fra gli Elfi della Terra-di-mezzo 330, 339, 451, 460, 466-7, 516, 518, 522, 526, 529. Tradotto con il Pellegrino Grigio 516, 518; il Grigio Viandante 463, 526; cfr. anche il Messaggero Grigio 515. * Mithrellas: Elfo del Lórien, compagna di Nimrodel; presa in moglie da Imrazôr il Númenórean; madre di Galador primo Signore di Dol Amroth 338, 421. mithril: il metallo noto come «argento di Moria», rinvenuto anche in Númenor 303, 373, 380.
Mithrim: nome del grande lago nell’est dell’Hithlum, e anche della regione circostante e dei monti a ovest che separavano il Mithrim dal Dor-lómin 33, 37-8, 45, 84, 100. * Mittalmar: la regione centrale di Númenor, tradotto con Terre Interne 230-1, 234, 298. Montagna Solitaria: vedi Erebor, Re della Montagna. Montagne Grigie: vedi Ered Mithrin. * Monte Sacro: vedi Meneltarma. (Nel Silmarillion il Monte Sacro è Taniquetil.) Monti Azzurri: vedi Ered Lindon ed Ered Luin. Monti Bianchi: vedi Ered Nimrais. Monti Brumosi o Montagne Nebbiose: grande catena montuosa della Terra-di-mezzo con andamento nord-sud che costituiva il confine orientale dell’Eriador; detta in Sindarin Hithaeglir. Vedi questo. In parecchie delle seguenti citazioni non ne viene fatto il nome 311, 320-2, 332, 347, 349, 354-5, 366-8, 377-9, 395, 401, 410-2, 418, 450, 454, 460, 469, 491. Monti Cerchianti: vedi Echoriath. Monti del Dor-lómin: vedi Dor-lómin. Monti di Bosco Atro 377. Vedi Emyn Duir, Emyn-nu-Fuin. * Monti di Turgon: vedi Echoriath. Monti d’Ombra: vedi Ered Wethrin. Monti Echeggianti: vedi Ered Lómin. Monti Grigi: vedi Ered Mithrin. Monti Ombrosi: vedi Ered Wethrin. Morannon: l’ingresso principale (settentrionale) di Mordor 391-5, 418. Tradotto con il Cancello Nero 490; detto anche le Porte di Mordor 377, 391. Torri di Guardia del Morannon 392, 418. Vedi Torri dei Denti. Mordor: la contrada sotto il diretto controllo di Sauron, a est degli Ephel Dúath 322, 325-6, 332-3, 345, 350- 1, 376, 379, 389, 396, 426, 438, 447, 452-4, 459, 488, 508, 527, 536, 539. Morgai: «Cinta Nera», catena montuosa interna e assai più bassa degli Ephel Dúath, separata da questi da una profonda conca; l’anello interno delle cinte di Mordor 378. Morgoth: tardo nome di Melkor (vedi questo) 34-5, 46, 50, 56, 59-60, 64-6, 68, 80, 82, Parte I cap. II passim, 277, 278, 295, 312, 314, 317, 321-2, 336, 342, 344, 385, 508, 510, 526-7. Detto il Re Nero 89; lo Scuro Signore 114; il Nemico o l’Avversario ‘49-50, 61-2, 68, 82, 88, 92, 114, 137, 214, 223; Bauglir 97; e dai Drúedain il Grande Scuro 508. Detto anche il Signore Tenebroso 114 o il Signore Oscuro 315. Morgul, Signore di: vedi Signore dei Nazgûl, Minas Morgul. Moria: «Il Nero Abisso», tardo nome dei grandi scavi effettuati dai Nani della razza di Durin sotto i Monti Brumosi 321-2, 325, 327-8, 332, 338, 343, 345, 349, 354, 367, 372, 380, 425, 429, 433, 455, 458-9, 469, 530; Cancello Orientale di Moria 425, 433; Cancello Occidentale 321, 459, 469. Vedi Khazaddûm. Mormegil: nome dato a Túrin quale capo dell’esercito del Nargothrond a causa della sua spada (vedi Gurthang) e usato in seguito nel Brethil 159-60, 198, 217, 225. Tradotto con Spadanera (scritto anche Spada Nera) 61, 65, 154, 157, 159-61, 180, 187, 193-4, 197, 201-4, 208, 224; con riferimento alla stessa Spada Nera 191. Morthond: «Radice nera», fiume scaturente in una buia vallata nei monti proprio a sud di Edoras, detta * Mornan non solo a causa dei due alti monti tra i quali si trova, ma perché attraverso essa passava la strada proveniente dal Cancello degli Uomini Morti, dove i viventi non potevano andare 337, 346. Morwen (1): figlia di Baragund (nipote di Barahir, il padre di Beren), sposa di Húrin e madre di Túrin e Nienor 86, 87-8, 91-8, 100-4, 106-17, 150-7, 161-8, 172, 196, 204, 206-7, 217, 225, 262, 296-8. Vedi Eledhwen, Signora di Dor-lómin (sotto la voce Dor-lómin). Morwen (2) di Lossarnach: dama di Gondor, parente del Principe Imrahil; sposa di Re Thingol del Rohan 282-3. Naith di Lórien: il «Triangolo» o «Cuneo» di Lórien, contrada compresa nell’angolo formato dal Celebrant e dall’Anduin 353, 379. Námo: un Vala, di solito detto Mandos dal nome del luogo in cui risiedeva 525. Vedi Fëanturi, Nurufantur. Nandor: Elfi appartenenti alle schiere dei Teleri che si rifiutarono di superare i Monti Brumosi nel corso del Grande Viaggio da Cuiviénen, ma dei quali una parte, guidata da Denethor, attraversò in seguito i Monti Azzurri e si stabilì nell’Ossiriand (gli Elfi Verdi, vedi questo); per coloro che rimasero a est dei Monti Brumosi, vedi Elfi Silvani 112, 243, 296, 347. Aggettivo Nandorin 311, 320, 322, 327, 343-4,
348. Nanduhirion: la valletta nei pressi della Palude Specchiante tra i Monti Brumosi nella quale si aprivano i Grandi Cancelli di Moria; tradotto con Valle del Dimril 456; La Battaglia di Nanduhirion 425, 433. Vedi Azanulbizar. Nanerottoli: una razza di Nani del Beleriand descritta nel Silmarillion 144, 208, 210. Vedi Nibin-noeg, Noegyth Nibin. Nani 83, 109, 140-3, 146-9, 182, 206, 320-5, 328, 343, 345, 349-51, 377, 401, 423, 425-30, 432-5, 438, 440-5, 469, 501, 507, 511, 525, 528. Vedi Nanerottoli. * Nan-Laur: vedi Lórien (2). Nan-tathren: «Valle del salice», dove il fiume Narog affluiva nel Sirion 54, 57. Tradotto con Terra dei Salici 58. Narbeleth: nome Sindarin del decimo mese 366, 376. Vedi Narquelië. Nardol: «Testa ardente», terza delle torri di sorveglianza di Gondor negli Ered Nimrais 419, 424. Nargothrond: «La grande fortezza sotterranea sul fiume Narog», fondata da Finrod Felagund e distrutta da Glaurung; anche il Regno del Nargothrond estendentesi a est e a ovest del Narog 44, 56, 62, 65-7, 79- 80, 82, 125, 133, 144, 154-7, 158-64, 165-8, 170-1, 177-83, 204, 206-7, 208-10, 213-7, 220-6, 262, 311, 321, 346. Vedi Narog. Narmacil I: diciassettesimo Re di Gondor 390. Narmacil II: ventinovesimo Re di Gondor, ucciso alla Battaglia delle Piane 386, 390, 417. Narog: il principale fiume del Beleriand Occidentale, nascente dall’Ivrin sotto gli Ered Wethrin e affluente del Sirion a Nan-tathren 57, 80-1, 165-71, 181, 209. Sorgenti del Narog 60, 113; Valle del Narog 142, 149, 208; Gente del Narog 166-7; Signore del Narog 214. Narquelië: «Impallidimento del sole», nome Quenya del decimo mese secondo il calendario Númenórean, corrispondente a ottobre 60. Vedi Narbeleth. Narsil: la spada di Elendil che fu spezzata quando Elendil morì combattendo contro Sauron; con i frammenti fu riforgiata per Aragorn e chiamata Andúril 367, 372. Narvi: nano di Khazad-dûm, costruttore del Cancello Occidentale, amico intimo di Celebrimbor di Eregion 321. Narya: uno dei Tre Anelli degli Elfi, portato da Círdan e in seguito da Mithrandir 324, 345, 515-7. Detto l’Anello di Fuoco 324, 530; l’Anello Rosso 324, 326, 345, 519; il Terzo Anello 515. Nazgûl: gli Schiavi dei Nove Anelli degli Uomini e capi dei servi di Sauron 395, 416, 449, 452, 456-9, 468- 9; Fantasmi dell’Anello 379, 449-50, 455, 457, 461, 468; Cavalieri (Neri) 51-3, 57-63, 468, 470; i Nove 450, 460. Vedi Signore dei Nazgûl. Neithan: «L’Offeso», nome dato a se stesso da Túrin fra i fuorilegge 125, 127-30, 133-5, 207. * Nellas: Elfo del Doriath, amico di Túrin bambino; testimoniò contro Saeros nel giudizio di Túrin al cospetto di Thingol 111, 120-2, 137-8. Nemico, Il: nome dato a Morgoth. Vedi questo; e a Sauron 466. Nen Girith: «Acqua Rabbrividente», nome dato a Dimrost (vedi questo), la cascata del Celebros nella Foresta di Brethil 175, 184, 187, 191-3, 197, 199, 202, 205, 209. Nénimë: nome Quenya del secondo mese stando al calendario Númenórean, corrispondente a febbraio 376. Vedi Nínui. * Nen Lalaith: corso d’acqua nascente sotto Amon Darthir negli Ered Wethrin e fluente vicino alla casa di Húrin nel Dor-lómin 87-8, 100. Vedi Lalaith. Nenning: fiume del Beleriand Occidentale, alla cui foce sorgeva il Porto di Eglarest 81. Nenuial: «Lago del vesproscuro» tra le Colline di Evendim (* Emyn Uial) a nord della Contea, accanto al quale fu costruita l’antichissima capitale Númenórean di Annúminas 320. Tradotto con Evendim 295, 320. Nenya: uno dei Tre Anelli degli Elfi, portato da Galadriel 324, 342, 345. Detto l’Anello Bianco 324, 450. * Nerwen: nome dato a Galadriel da sua madre 313, 316, 360. * nessamelda: profumato albero sempreverde portato a Númenor dagli Eldar di Eressëa. (Forse il nome significa “diletto a Nessa”, una delle Valter; cfr. vardarianna, yavannamírë) 232. Nevrast: regione a sudovest di Dor-lómin, dove dimorò Turgon prima di partire per Gondolin 43-4, 52, 54-7, 72, 75-6, 79-81, 101, 208, 530. * Nibin-noeg, Nibin-nogrim: i Nanerottoli 208. Bar-en-Nibin-noeg 144; Brughiere del Nibin-noeg 208. Vedi Noegyth Nibin. Nienna: una delle Valier («Regine dei Valar»), Signora di pietà e cordoglio 520. Nienor: figlia di Húrin e Morwen e sorella di Túrin; subì un incantesimo di Glaurung a Nargothrond e ignorando il proprio passato sposò Túrin nel Brethil con il nome di Níniel (vedi questo), 107, 109, 111-
3, 152-3, 157, 161-5, 167-75, 195-6, 198-9, 201, 204, 206, 208. Tradotto con Lutto 107, 165, 196. Nimloth (1): «Fiore Bianco», l’Albero di Númenor 361; L’Albero Bianco 306. Nimloth (2): donna degli Elfi del Doriath che sposò Dior, l’Erede di Thingol; madre di Elwing 318, 361. Nimrodel (1): «Signora della Grotta Bianca», donna degli Elfi del Lórien, amata da Amroth, che abitò accanto alla cascata di Nimrodel finché non partì per il Sud e si perdette tra gli Ered Nimrais 328-31, 335-6, 337, 346, 348, 354, 420. Nimrodel (2): corso d’acqua montano che precipitava nel Celebrant (Argentaroggia), e che prese il nome dalla donna Elfica Nimrodel che vi abitava accanto 329, 335-6, 456. * Nindamos: stanziamento principale dei pescatori sulla costa meridionale di Númenor, alla foce del Siril 234. Níniel: «Fanciulla in lacrime», il nome che Túrin, ignorando la loro parentela, diede alla propria sorella Nienor (vedi questo) 175-80, 184, 186-8, 193-202, 205. * Nin-in-Eilph: «Terre acquatiche dei cigni», grandi paludi del corso inferiore del fiume chiamato nella sua parte più a monte Glanduin 359. Tradotto con Acqua dei cigni 354, 359. Nínui: nome Sindarin del secondo mese 376. Vedi Nénimë. Nirnaeth Arnoediad: la Battaglia delle «Innumerevoli Lacrime», descritta nel cap. 20 del Silmarillion; detta anche semplicemente la Nirnaeth 33-5, 36-40, 77, 79, 81, 83, 86, 96-7, 123, 182, 205-7, 219, 223, 336. * Nísimaldar: contrada nei pressi del Porto di Eldalondë nella parte occidentale di Númenor; tradotto nel testo con gli Alberi Fragranti 232. * Nísinen: lago formato dal fiume Nunduinë nella parte occidentale di Númenor 234. Noegyth Nìbin; i Nanerottoli 208. Vedi Nibin-noeg. Nogothrim: i Nani 423. (Vedi Appendice del Silmarillion, voce naug.) Nogrod: una delle due città dei Nani nei Monti Azzurri 109, 320, 343. * Noirinan: vallata alle pendici meridionali del Meneltarma, alla testa della quale si trovavano le tombe dei Re e delle Regine di Númenor 231, 234. Tradotto con Valle delle Tombe 231, 236. Noldor: (singolare Noldo) detti i Maestri di Sapienza, i Custodi della Tradizione 345; la seconda delle Tre Schiere degli Eldar a intraprendere il Grande Viaggio da Cuiviénen, la cui vicenda è l’argomento principale del Silmarillion 35, 39-40, 44-6, 48-9, 53-4, 55-8, 68-71, 75, 79-81, 83, 85-6, 132, 218, 237, 264, 313-22, 331, 337-9, 344-5, 347-9, 361, 383; Re Supremo dei Noldor 18; Porta dei Noldor, vedi Annon-in-Gelydh; Alto Linguaggio dei Noldor, vedi Quenya; Signora dei Noldor, vedi Galadriel; lampade dei Noldor 39, 79, e vedi Fëanor. Aggettivo Noldorin 79, 320, 332, 349, 351. * Nólimon: nome dato a Vardamir, figlio di Elros (per il significato, si veda l’Appendice del Silmarillion, voce gûl) 299-300. Nove, 1: vedi Narzgûl. Nove Viandanti, I: la Compagnia dell’Anello 347, 459, 522. *Núath, Boschi di: boschi estendentisi verso ovest dal corso superiore del fiume Naro 60, 81. *Númellótë: «Fiore dell’Ovest» = Inziladûn 310. *Númendil: diciassettesimo Signore di Andúnië 306. Númenor: (nella completa forma Quenya Númenórë 276). «Ovesturia», «Terra Occidentale», la grande isola preparata dai Valar come luogo di residenza per gli Edain dopo la fine della Prima Età 80, 84, Parte II capp. I-III passim, 322, 325, 336, 355-7, 360, 367, 373, 376-77, 381, 383-5, 421-2, 510-1, 527, 529, 532, 547. Detta la Grande Isola 511; Isola dei Re 276; Isola di Ovesturia 254; Terra del “Dono 229, 232, 278; Terra della Stella 409. Vedi anche Akallabêth, Elenna-nórë, Yôzâyan. Riferimenti alla Caduta di Númenor sono reperibili sotto una voce a parte. Númenórean: Uomini di Númenor. (Le seguenti citazioni comprendono anche il termine Númenórean usato come aggettivo.) Parte II capp. I-III passim (si veda in particolare 285-7, 307-8, 322, 325, 336-8, 344, 346, 354-9, 368, 375-6, 379, 381-6, 419, 491, 507-9, 510, 527-9, 530, 533, 541; Re di Uomini 47, 277, 351, 406; Uomini del Mare 237, 356. Vedi anche Dúnedain. Lingua, linguaggio, Númenórean. Vedi Adúnaic. * Númerrámar: «Ali dell’Ovest», la nave dei Venturieri con la quale Aldarion compì il suo primo viaggio alla Terra-di-mezzo 243. * Nunduinë: fiume nella parte occidentale di Númenor, sfociante in mare a Eldalondë 234. *Núneth: madre di Erendis 254, 257, 263-4, 267, 274. Núrnen: «Acqua Triste», mare interno nel sud di Mordor 526. * Nurufantur: uno dei Fëanturi (vedi questo); l’originario “vero” nome di Mandos prima che fosse sostituito con Námo 525. Vedi Olofantur. Occhio Rosso: l’emblema di Sauron 379.
* Oghor-hai: nome dato ai Drúedain dagli Orchi 502. Ohtar: scudiero di Isildur che portò a Imladris i frammenti di Narsil 367-1, 378. (Per il nome di Ohtar come «guerriero» vedi 378.) * oiolairë: «Semprestate», un albero sempreverde portato a Númenor dagli Eldar di Eressëa, dal quale veniva tagliato il Ramo del Ritorno collocato sulle navi Númenórean. (Corollairë, il Verde Tumulo degli Alberi in Valinor, era chiamato anche Coron Oiolairë: Appendice del Silmarillion, voce coron) 232, 235, 260-1, 266, 285, 296; Ramo del Ritorno 248-9, 266. Oiolossë: «Bianca neve eterna», il Monte di Manwë in Aman 83. Vedi Amon Uilos, Taniquetil. * Olofantur: uno dei Fëanturi (vedi questo); l’originario “vero” nome di Lórien prima che fosse sostituito da Irmo 524. Vedi Nurufantur. Olórin: nome di Gandalf in Valinor (vedi in particolare 523-5) 339-40, 437, 519, 523-5, 529-31. Olwë: Re dei Teleri di Alqualondë sulla costa di Aman 313, 316-9. Ombramanto: il grande cavallo di Rohan montato da Gandalf nella Guerra dell’Anello 419, 453, 484, 535. Ondoher: trentunesimo Re di Gondor, ucciso in battaglia contro i Carrieri nel 1944 della Terza Età 390-5. * Ondosto: località del Forostar (Terre Settentrionali) di Númenor, con ogni probabilità particolarmente associato alle cave di pietra della regione (Quenya ondo “pietra”) 236. * Onodló: nome Sindarin del fiume Entalluvio (vedi questo) 409, 422-3. Onodrim: nome Sindarin degli Ent 423. Vedi Enyd. * Orchaldor: un Númenórean, marito di Ailinel, sorella di Tar-Aldarion; padre di Soronto 241. Orchi: passim; vedi in particolare 510. Uomini-orchi di Isengard 475; Ordine degli Stregoni 513-4, 518, 530. Vedi Heren Istarion. Orfalch Echor: la grande gola tra i Monti Cerchianti attraverso la quale si giungeva a Gondolin; anche semplicemente l’Orfalch 73-7, 421. Orientali (1): Uomini che nella Prima Età entrarono nel Beleriand dopo la Dagor Bragollach, combatterono in entrambi gli schieramenti alla Nirnaeth Arnoediad e ai quali in seguito fu loro assegnato da Morgoth come dimora lo Hithlum, dove essi tiranneggiarono i superstiti della gente di Hador 34-6, 84, 100-103, 106, 150, 153, 155-6. Detti nello Hithlum Intrusi, 150, 154-5. (2) Nella Terza Età, nome dato genericamente alle successive ondate di Uomini che calavano su Gondor provenendo dalle regioni orientali della Terra-di-mezzo (Vedi Carrieri, Balchoth) 414, 417, 424, 492. * Orientali Neri: vedi Khamûl. * Orleg: Uomo della banda di fuorilegge di Túrin, ucciso dagli Orchi sulla via per Nargothrond 132-3. Orodreth: secondo figlio di Finarfin; Re di Nargothrond dopo la morte di Finrod Felagund; padre di Finduilas 81, 158, 208, 214, 219-23, 226, 346; Signore di Narog 214. Orodruin: «Montagna di Fuoco Ardente» in Mordor, dove Sauron forgiò l’Anello di Dominio 376, 380, 541. Oromë: uno dei grandi Valar, detto il Signore Oromë delle foreste 253, 259, 519-21. Oromet: colle nei pressi di Andúnië nella parte occidentale di Númenor sul quale fu costruita la torre di TarMinastir 302. * Oropher: Re degli Elfi Silvani in Boscoverde il Grande; ucciso nella Guerra dell’Ultima Alleanza; padre di Thranduil 349-51, 377. * Orrostar: «Terre dell’Est», il promontorio orientale di Númenor 230. Orthanc: la grande torre Númenórean nel Cerchio di Isengard, in seguito dimora di Saruman 373, 410, 420, 450, 459, 468, 470, 493, 530, 533, 535; Pietra di Orthanc, la palantír di Orthanc, 373, 532-5, 537-43, 546-7. Osgiliath: la capitale dell’antico Gondor, su entrambe le rive dell’Anduin 366, 375, 381, 403, 449, 457, 469, 491, 531; Pietra di Osgiliath, la palantír, 540-1, 544. Osse: un Maia del Mare, vassallo di Ulmo 52, 53, 81, 217, 247-8, 251, 296. Ossiriand: «Terra dei Sette Fiumi» tra il fiume Gelion e i Monti Azzurri negli Antichi Giorni 112, 320, 347, 507. Vedi Lindon. Ost-in-Edhil: la città degli Elfi in Eregion 321. Ostoher: settimo Re di Gondor 424. Ovestfalda: regione di Rohan formata dalle pendici e dai campi tra i Thrihyrne (le cime sopra Trombatorrione) ed Edoras 473, 478-9, 481, 486, 493-5; Rassegna dell’Ovestfalda 488. Ovestron: la lingua corrente nel nordovest della Terra-di-mezzo, illustrata nell’Appendice F del Signore degli Anelli e ridata in inglese moderno 418, 491, 528-9; Lìngua Corrente 403, 408-9, 422, 423, 509, 529. Ovesturia: traduzione di Númenor; Isole di Ovesturia 254.
Pace Vigile: il periodo compreso tra il 2063 della Terza Età, quando Sauron lasciò Dol Guldur, e il 2460, allorché fece ritorno 396, 418, 492, 536. Padrone della Sorte: vedi Turambar. palantiri: (singolare palantír). Le sette Pietre Vedenti portate da Númenor da Elendil e dai suoi figli; fatte da Fëanor in Aman 373, 403, 410, 469, 530, 532-48 (nella Parte E cap. III sono spesso indicate come la Pietra, le Pietre). * Palarran; «Lungivagante», una grande nave costruita da Tar-Aldarion 247-8, 260, 294, 530. * Pattando: uno degli Stregoni Blu (Ithryn Luin) 520-1, 530. Paloidi: uno dei tre popoli in cui erano divisi gli Hobbit, descritto nel Prologo (I) del Signore degli Anelli 383. Paludi Morte: ampie distese stagnanti a sudest degli Emyn Muil nelle quali furono visti i caduti della Battaglia di Dagorlad 350, 392-4, 454. * Parmaitë: nome dato a Tar-Elendil. (Quenya parma, «libro»; il secondo elemento è con certezza -maitë, «che ha mani», cfr. Tar-Telemmaitë) 300. Parth-Celebrant: «Campo (pascolo) di Argentaroggia»; nome Sindarin di solito tradotto come Campo di Celebrant (vedi questo) 352. Parth-Galen: «Zolla verde», un luogo coperto di erba sulle pendici settentrionali di Amon Hen vicino alla sponda di Nen Hithoel 535. Passo di Caradhras: vedi Caradhras. Passo di Imladris: vedi Cirith Forn en Andrath. Pelargir: città e porto sul delta dell’Anduin 358-9, 390, 531. Pelendur: Sovrintendente di Gondor 546. Pelennor (Campi): «Terra fortificata», le «terre urbane» di Minas Tirith, difese dalle mura di Ramnas Echor, dove fu combattuta la più grande battaglia della Guerra dell’Anello 388, 433, 486, 490. Pelopiedi: uno dei tre popoli in cui erano divisi gli Hobbit (vedi Paloidi) 383. Pelóri: monti sulla costa di Aman 59. Peregrino Tuc: Hobbit della Contea che faceva parte della Compagnia dell’Anello 384, 416, 425, 436, 439, 488, 535-6, 542, 546. Detto Pipino 384, 419. * Perfido Fiato: vento proveniente da Angband che portò nel Dor-lómin un’epidemia che provocò la morte di Urwen (Lalaith), sorella di Túrin 87-8, 90. Perian: parola Sindarin tradotta con Mezzuomini (vedi questo); plurale periannath 384. Peste Nera: vedi Grande Pestilenza. Piana: regione di Rohan, la parte settentrionale dell’Estemnet (anglosassone emnet, «piana») 401-3, 449-50, 488. Piana della Battaglia: vedi Dagorlad. Piana Vigilata: vedi Talath Dirnen. Piccoletti: vedi Hobbit. Pietra di Anor: la palantír di Minas Anor 533, 536-9, 542-5, 547. Pietra di Eärendil: vedi Elessar (1). Pietra di Ithil: la palantír di Minas Ithil 532-5, 539-42, 545, 547. Pietra Elfica: vedi Elessar (1) e (2). Pietre, Le: vedi palantiri. Pilastro, Il: vedi Meneltarma. Pipino: vedi Peregrino Tuc. Popolo Celato, Reame Celato: vedi Gondolindrim, Gondolin. Poros: fiume proveniente dagli Ephel Dúath e affluente nell’Anduin poco prima del delta di questo 394. Vedi Guadi del Poros. Porta dei Noldor: vedi Annon-in-Gelydh. Porti Grigi: vedi Mithlond. Potere Oscuro: vedi Sauron. Primogeniti: vedi Pigli di Ilúvatar. Quendi: nome elfico originario per tutti gli Elfi 307. Quenya: l’Alta Lingua, comune a tutti gli Elfi, nella forma che assunse in Valinor; portata nella Terra-dimezzo dagli esuli Noldorin, da essi però abbandonata come linguaggio di ogni giorno, tranne che in Gondolin (vedi 83); per il suo impiego in Númenor vedi 297. 83, 297, 299, 303-5, 344, 346, 358-61,
378, 408, 422-3, 510, 513, 524, 528-30; Alto Linguaggio dei Noldor 70; Alta Lingua dell’Occidente 83; Alto Elfico 160, 297, 299, 361, 524-6. Radagast: uno degli Istari (Stregoni) 468, 516, 519-21, 530. Vedi Aiwendil. * Ragnir: servo cieco della casa di Húrin nel Dor-lómin 104. Ramo del Ritorno: vedi Oiolairë. Rana: «La Vagabonda», un nome della Luna 330. * ranga: misura Númenórean equivalente a un passo abbondante, poco più di una iarda (cm 91 circa) 381-2. * Ras Morthil: un nome di Andrast (vedi questo) 243, 296, 356. Rath Dinen: «La Strada Silenziosa» in Minas Tirith 346. Reame Beato: vedi Aman. Reame Celato: nome dato sia a Gondolin che al Doriath (vedi queste voci). Re Celato: vedi Turgon. Re degli Stregoni: vedi Signore dei Nazgûl, Angmar. Re di Uomini: vedi Númenórean. Region: la fitta foresta costituente la parte meridionale del Doriath 163. Regno del Nord, Reame Settentrionale: vedi Arnor. Regno del Sud: vedi Gondor. Regni dei Dúnedain, Arnor e Gondor 534. Regno della Montagna: vedi Re della Montagna. Regno Meridionale: vedi Gondor. Regno Vigilato: vedi Doriath. Re Antico: vedi Manwë. (Titolo reclamato da Morgoth 98.) Re della Montagna: Signore dei Nani di Erebor 433. Regno, Stirpe regale, della Montagna 426, 432, 436. * Re Nero: vedi Morgoth. Rhosgobel: la residenza di Radagast ai bordi di Bosco Atro nei pressi del Carrock (Il nome significa «città [luogo cintato]» rossiccio.) 530. Rhovanion: terra desolata, la grande regione a est dei Monti Brumosi 333, 386-91, 401, 416-7; Re di Rhovanion, Vidugavia, 416. Rhudaur: uno dei tre regni nei quali fu spartito Arnor nel IX secolo della Terza Età, situato tra i Monti Brumosi, gli Erenbrulli e le Colline Vento 470. Rhûn: «Est», generalmente usato per indicare le terre all’estremo est della Terra-di-mezzo 526; Rare di Rhûn 366, 389, 391, 396. Rían: moglie di Huor e madre di Tuor 33, 86, 100, 296, Ricordasempre: vedi simbelmynë. Riddermark: vedi Marca, La. Ringló: fiume di Gondor, confluente nel Morthond a nordest di Dol Amroth. (Leggiamo che il Ringló aveva origine da un alto nevaio che alimentava un gelido laghetto tra i monti. Il nome si spiegherebbe, come per molti altri che si riferiscono a una sorgente di fiume, col fatto che all’epoca del disgelo esso si trasformava in un lago poco profondo. Si veda quanto vien detto del Gwathló 337.) 336, 421. Rivalunga: vedi Anfalas. Rivendell (Granburrone): traduzione del Sindarin Imladris (vedi questo); residenza di Elrond in una profonda vallata dei Monti Brumosi 325, 358, 375, 379-80, 426, 433, 438, 461-2, 466, 469. Rivil: corso d’acqua a nord del Dorthonion e affluente del Sirion alla Palude di Serech 97. Rivo Mering: vedi Mering. *Rochan(d): vedi Rohan. *Rochon Methestel: «Cavalieri dell’Ultima Speranza», titolo di una canzone su Borondir Udalraph (vedi questo) 419. * Róg: il vero nome (plurale Rógin) dei Drúedain nella lingua dei Rohirrim, tradotto con Woses 512. Rohan: forma usata a Gondor del nome Sindarin Rochan(d) (423, 492), «il Paese del Cavallo», la grande pianura erbosa un tempo regione settentrionale di Gondor, allora chiamata Calenardhon (vedi questo). (Per il nome, si veda 423.) 83, 324, 345, 352, 382, 385, 411, 417, 418-20, 423-4, 438, 450-2, 460-1, 472, 478, 481, 484, 488-90, 492-5, 509, 512, 529, 544-5. Vedi Marca, La; Breccia di Rohan; Rohirrim. Rohirrim: «I Signori di Cavalli» di Rohan 83, 375, 382, 385, 388, 394, 403, 410-1, 415-7, 420-3, 472, 475-7, 482, 486, 490-5, 507, 509, 512, 530; Cavalieri di Rohan 419-20, 473-4, 477-84, 486-90, 492, 495, 544.
Vedi Eorlings, Éothéod. Rombirivo: fiume dell’Eriador, tributario (insieme al Mitheithel) del Gwathló 357; Guado di Rombirivo, sotto Rivendell 469. Rómendacil I: Tarostar, ottavo Re di Gondor, che assunse il titolo di Rómendacil «Vincitore sull’est» dopo aver respinto l’attacco sferrato contro Gondor dagli Orientali 414, 424. Rómendacil II: Minalcar, per molti anni Reggente e in seguito diciannovesimo Re di Gondor, che assunse il titolo di Rómendacil dopo la sua grande vittoria sugli Orientali nel 1248 della Terza Età 416. Rómenna: «Rivolto a est», grande porto sulla costa orientale di Númenor 230, 236, 241-3, 248-52, 257, 265- 6, 270, 279, 294; fiordo di Rómenna 230, 241; Baia di Rómenna 244. * Rú, Rúatan: forme Quenya derivate dalla parola Drughu, corrispondente al Sindarin Drû, Drúadan 510. Saccoforino: dimora di Bilbo Baggins a Hobbiville, e più tardi di Frodo Baggins e di Samwise Gamgee 445- 6. Sackville-Baggins: nome di una famiglia di Hobbit della Contea 347; Otto Sackville-Baggins 470; Lotho 470. * Sador: domestico di Húrin nel Dor-lómin e amico di Túrin bambino, che lo chiamava Labadal (vedi questo) 89-91, 95, 101, 103-6, 151-2, 155, 511; tradotto con Piedemonco 151. Saeros: Elfo Nandorin, consigliere di Re Thingol; in Menegroth insultò Túrin, che lo perseguì fino a ucciderlo 113, 115-21, 136, 207, 512. Saggi, 1: Gli Istari e i massimi Eldar della Terra-di-mezzo 448-50, 456, 464. Vedi Consiglio Bianco. * Salto del cervo: vedi Cabed-en-Aras. Sam(wise) Gamgee: Hobbit della Contea, membro della Compagnia dell’Anello e compagno di Frodo in Mordor 208, 298, 381, 433; Mastro Samwise 381. * Sarch nia Hîn Húrin: «Tomba dei Figli di Húrin» (Brethil) 198. Sarn Athrad: «Guado di Pietre», dove la Via dei Nani proveniente da Nogrod e Belegost superava il fiume Gelion 320. Sarn Gebir: «Guglie di pietra», nome di rapide dell’Anduin al di sopra dell’Argonath, così dette a causa degli aguzzi spunzoni di roccia al loro inizio 390, 449, 456. Saruman: «Uomo di Destrezza», nome con cui era noto tra gli Uomini Curunír (che ne è la traduzione), uno degli Istari (Stregoni) e capo del loro ordine 373-4, 420, 425, 428, 448-55, 459-68, 469-75, 479-88, 496, 512, 515-7, 518-21, 527-30, 534-9, 45-6. Vedi Curumo, Curunír; Messaggero Bianco. Sauron: «L’Aborrito», il maggiore dei servi di Melkor, originariamente un Maia di Aulë 230, 285, 304, 308, Parte II cap. IV passim, 365-8, 376-80, 388-9, 418, 425-6, 432, 438, 448-52, 453-9, 462, 468, 469, 496, 508, 511-7, 519, 522-7, 530, 532-9, 545. Detto il Signore Oscuro 315, il Potere Oscuro 446, e vedi Annatar, Artano, Aulendil. Isola di Sauron: vedi Tol-in-Gaurhoth, Selvaggio dei Boschi: nome adottato da Túrin quando si unì la prima volta agli Uomini del Brethil 158. Serech: la grande palude a nord del Passo di Sirion, dove il fiume Rivil entrava nel Dorthonion 101, 208. seregon: «Sangue di Pietra», una pianta dai fiori rosso cupo che cresceva sull’Amon Rûdh 143, 208. Semi: uno dei fiumi del Lebennin in Gondor. (Il nome è una derivazione dal Sindarin sern «piccola pietra, ciottolo», equivalente del Quenya sarnië «ghiaia, riva di ciottoli». «Benché il Serni fosse il fiume più breve, il suo nome proseguiva sino al mare dopo la sua confluenza con il Gilrain. La sua foce era ostruita da ghiaie, e in ogni caso in epoche successive le navi che si avvicinavano all’Anduin e che facevano rotta per Pelargir si regolavano sul lato orientale di Tol Eressëa e si inoltravano per il passaggio aperto dai Númenórean al centro del delta dell’Anduin») 331. Serracinta: famiglia di Hobbit della Contea 461. Lobelia Serracinta 470. * Sharbhund: nome dato dai Nanerottoli all’Amon Rûdh (vedi questo) 142. Signora del Bosco Dorato: vedi Galadriel. Signora del Dor-lómin: Morwen. Vedi Dor-lómin. * Signora del Noldor: vedi Galadriel. * Signora delle Terre Occidentali: vedi Erendis. Signore dei Nazgûl 395, 452. Detto anche Capitano dei Fantasmi dell’Anello 449; il Capitano (Nero) 452, 463, 468, 470; Signore di Morgul 448-53, 469; il Re degli Stregoni 418, 455-7, 460, 462, 469-70. Signore delle Acque: vedi Ulmo. Signore di Dor-lómin: Húrin, Túrin. Vedi Dor-lómin. Signore di Morgul: vedi Signore dei Nazgûl, Minas Morgul. Signore Oscuro: Morgoth, 114; Sauron, 315. Signori dell’Ovest: vedi Valar. Signori di Andúnië: vedi Andúnië.
Silmarien: figlia di Tar-Elendil; madre di Valandil, primo signore di Andúnië, e antenata di Elendil l’Alto 238, 240, 289, 296, 300, 308, 373, 380. Silmaril: le tre gemme fatte da Fëanor prima della distruzione dei Due Alberi di Valinor, e ricolme della loro luce 80, 313, 318, 343. Vedi Guerra delle Gemme. simbelmynë: fiorellino bianco, detto anche alfirin e uilos (vedi questi) 83, 421. Tradotto con Ricordasempre 76, 83. Sindar: gli Elfi Grigi; nome dato a tutti gli Elfi di origine Telerin che i Noldor tornati trovarono nel Beleriand, con esclusione degli Elfi Verdi dell’Ossiriand 75, 311, 322, 337, 343, 347-51; Elfi Grigi 33-6, 38-9, 57, 100, 134, 144, 147, 320, 338. Sindarin: dei Sindar 317, 328, 331-3, 343, 348, 349-52. Sulla lingua dei Sindar 82-3, 111, 208, 297, 315, 332, 337, 344, 346, 349, 354, 357, 358-61, 376, 378, 384, 403, 411, 418, 422-3, 499, 510, 513, 519, 528-9; Lingua del Beleriand 70, 297; Lingua degli Elfi Grigi 206. * Sîr Angren: vedi Angren. * Siril: il fiume principale di Númenor, fluente verso sud dal Meneltarma 234. Sirion: il grande fiume del Beleriand 57-8, 62, 65-7, 82, 83, 113, 156, 163, 166, 171, 207; Paludi del Sirion 207; Porti del Sirion: vedi Porti; Bocche del Sirion 37, 56, 79, 81, 173, 223, 501; Guado, Guadi, del Sirion 35, 157, 223; Fonti del Sirion 224; Valle del Sirion, Paludi del Sirion 49, 63, 69, 107, 138, 142, 156, 207-8. * Sîr Ninglor: nome Sindarin del Gaggiolo (Fiume Iridato) (vedi questo) 377-8. Smaug: il grande Drago di Erebor. In molti punti detto il Drago 349, 425-30, 432, 435-8, 441-3. Sméagol: Gollum 469. * Sorontil: «Corno d’aquila», una grande altura sulla Costa del promontorio settentrionale di Númenor 231. * Soronto: un Númenórean, figlio di Ailinel sorella di Tar-Aldarion, cugino di Tar-Ancalimë 241, 289, 293, 295, 301, 308. Sovrintendenti di Gondor 397, 405-10, 412-4, 421, 422, 424, 492-3, 533, 537-40, 546. Libro dei Sovrintendenti 416. Vedi Arandur. Spada Nera, Spadanera. Vedi Gurthang, Mormegil. Spettri dei Tumuli: Spiriti maligni dimoranti nei tumuli funerari di Tumulilande 462-3, 470. Stagni del Crepuscolo: vedi Aelin-uial. Stella (di Eärendil): vedi Eärendil; Terra della Stella, vedi Númenor. Stella di Elendil, Stella del Nord (Regno): vedi Elendilmir. * Stirpe del Lupo: nome dato agli Orientali di Dor-lómin 156. Strada dei Nani (1): via che dalle città di Nogrod e Belegost scendeva nel Beleriand e superava il Gelion al guado di Sarn Athrad 109. (2) Traduzione di Men-i-Naugrim, un nome dell’Antica Via Silvana (vedi Strade) 377. Strada Occidentale: vedi Strade. Strada Orientale, Grande Via Est: vedi Strade. * Strada Regia: vedi Strade. Strade (1): nel Beleriand negli Antichi Giorni: (1) La strada maestra da Tol Sirion al Nargothrond attraverso i Guadi del Teiglin 62-3, 82, 131-2, 184, 209. Detta l’Antica Via Sud 138. (2) La Strada Orientale, da Monte Taras nell’Ovest, che superava il Sirion al Brithiach e l’Aros all’Arossiach, probabilmente diretta a Himring 66, 82. (3) Vedi Strada dei Nani (1). (2) A est dei Monti Azzurri: (1) La grande strada Númenórean che univa i Due Regni, attraverso Sarbad e i Guadi dell’Isen. Detta Antica Via Sud 420, e (a est dei Guadi dell’Isen) 357 la Strada Occidentale 402; anche la Grande Strada 410, la Strada Regia 491; la strada dei cavalli 475; il Verdecammino (vedi questo) 463; altre citazioni 365, 375, 402, 404, 420, 452, 484, 486. (2) Il tratto di strada da (1) a Trombatorrione 476, 484 (vedi Via della Voragine). (3) La strada da Isengard ai Guadi dell’Isen 479-80, 485-6, 495. (4). La strada Númenórean dai Porti Grigi a Rivendell, attraverso la Contea; Detta la Via Est-Ovest 343, 375, la Grande Via Est 453; altre citazioni 365, 440, 445. (5) La strada proveniente dal Passo di Imladris, che superava l’Anduin al vecchio Guado e attraversava Bosco Atro. Detta l’Antica Via Silvana 378, 456, 530; la Via Silvana 378, e Men-i-Naugrim, la Strada dei Nani (vedi questo). (6) Strade Númenórean a est dell’Anduin: la strada attraverso l’Ithilien 393, detta la Via del Nord 392-3; strade verso est e verso nord dal Marannon 418. Stregoni: vedi Istari, Heren Istarion, Ordine degli Stregoni. Stregoni Azzurri: vedi Ithrin Luin. * Stretti della Foresta: la «strettoia» di Bosco Atro dovuta alla rientranza dell’Ansa Orientale 389, 417. Sturoi: una delle tre popolazioni in cui erano suddivisi gli Hobbit (vedi Paloidi) 384, 450, 458, 463, 469. Súlimë: nome Quenya del terzo mese secondo il calendario Númenórean, corrispondente a marzo 38, 398.
Vedi Gwaeron. Súrion: vedi Tar-Súrion. * Súthburgo: antico nome di Trombatorrione 493. talan: (plurale telain). Le piattaforme di legno tra gli alberi di Lothlórien dove viveva Galadriel 334-5. Vedi flet. Talath Dirnen: la piana a nord di Nargothrond, detta la Piana Vigilata 132. * taniquelassë: profumato albero sempreverde portato a Númenór dagli Eldar di Eressëa 232. Taniquetil: la Montagna di Manwë in Aman 51, 523. Vedi Amon Uilos, Oiolossë. Tar-Alcarin: diciassettesimo Signore di Númenor 304. Tar-Aldarion: sesto Signore di Númenor, il Re Marinaio; dalla Gilda dei Venturieri chiamato il (Grande) Capitano 235, 238, 241-85, 288-9, 294-8, 301, 307, 310, 322, 326, 344, 355-9, 381, 383, 530. Vedi Arnadil. Tar-Amandil: terzo Signore di Númenor, nipote di Elros Tar-Minyatur 298, 300, 308. Tar-Anárion: ottavo Signore di Númenor, figlio di Tar-Ancalimë e di Hallacar di Hyarastorni 293-4, 298, 301; Figli di Tar-Anárion 294, 301-2. Tar-Ancalimë: sedicesima Sovrana di Númenor e prima Regina Regnante, figlia di Tar-Aldarion e di Erendis 263-70, 274, 280-4, 286-9, 293-4, 298, 301, 308. Vedi Emerwen. Tar-Ancalimon: quattordicesimo Re di Númenor 235, 303, 307, 309. * Tar-Anducal: nome assunto come Signore di Númenor da Herucalmo che usurpò il trono alla morte di TarVanimeldë sua moglie 304. Tarannon: dodicesimo Re di Gondor 530-1. Vedi Falastur. * Tar-Ardamín: diciannovesimo Signore di Númenor, detto in Adúnaic Ar-Abattârik 304, 309. Taras: monte su un promontorio del Nevrast, ai piedi del quale sorgeva Vinyamar, l’antica dimora di Turgon 45-7, 55, 59, 66, 82. * Taras-ness: il promontorio sul quale sorgeva Monte Taras 48. Tar-Atanamir: tredicesimo Signore di Númenor, detto il Grande e il Renitente 235, 297, 300, 303, 308-10. Tar-Calion: nome Quenya di Ar-Pharazôn 306. Tar-Calmacil: diciottesimo Signore di Númenor, detto in Adúnaic Ar-Belzagar 304-5, 309. Tar-Ciryatan: dodicesimo Signore di Númenor 302. Tar-Elendil: quarto Signore di Númenor, padre di Silmarien e Meneldur 238-40, 243, 289, 296, 300, 308, 422. Vedi Parmaitë. * Tar-Elestirnë: «Signora della Stella in fronte», nome dato a Erendis 256, 285, 380. * Tar-Falassion: nome Quenya di Ar-Sakalthôr 305. Tar-Herunúmen: nome Quenya di Ar-Adûnakhôr 297, 299, 304. * Tar-Hostamir: nome Quenya di Ar-Zimrathon 305. * Tarmasundar: «Radici del Pilastro», le cinque catene diramantesi dal la base del Meneltarma 231. Tar-Meneldur: quinto Signore di Númenor, astronomo, padre di Tar-Aldarion 231, 238, 241-51, 254-5, 257- 6, 266-7, 271-86, 289, 294, 296-7, 300, 308, 322, 511. Vedi Elentirmo, Irimon. Tar-Minastir: undicesimo Signore di Númenor, che inviò la flotta contro Sauron. 285, 302, 306, 308, 326, 359. Tar-Minyatur: nome di Elros come primo Signore di Númenor 80, 235, 246, 289, 291, 299. Tar-Míriel: figlia di Tar-Palantir; costretta al matrimonio da Ar-Pharanzôn, e in quanto regina sua sposa chiamata in Adúnaic Ar-Zimraphel 306, 310. Tarostar: primo nome di Rómendacil I (vedi questo) 424. Tar-Palantir: ventiquattresimo Signore di Númenor, che si penti delle innovazioni introdotte dai Re e che assunse il nome Quenya che significa «Colui che guarda lontano». Detto in Adúnaic (Ar-) Inziladûn 305-6, 310. Tar-Súrion: nono Signore di Númenor 294, 302, 308. Tar-Telemmaitë: quindicesimo Signore di Númenor, così detto («Mano d’argento»), a causa del suo amore per questo metallo 303, 380. * Tar-Telemnar: nome Quenya di Ar-Gimilzôr 305. Tar-Teleperien: decima Sovrana di Númenor e seconda Regina Regnante 302, 308. Tar-Vanimeldë: sedicesima Sovrana di Númenor e terza Regina Regnante 304. Taur-e-Ndaedelos: «Foresta della Grande Paura», nome Sindarin di Bosco Atro (vedi questo) 377. Vedi Taur-nu-Fuin. Taur-en-Faroth: altopiani boscosi a ovest del fiume Narog sopra Nargothrond 208; I Faroth 170; l’Alto
Faroth 167, 208. Taur-nu-Fuin: «Foresta sotto la Notte». (1) Tardo nome del Dorthonion (vedi questo) 79, 100, 130, 137, 215, 377. (2) Un nome di Bosco Atro (vedi questo) 377. Vedi Taur-e-Ndaedelos. * Tawar-in-Drúedain: la Foresta Drúadana (vedi questo) 424. * Tawarwaith: «Il Popolo della Foresta», gli Elfi Silvani (vedi questo) 347. Teiglin: un tributario del Sirion, nascente negli Ered Wethrin e limitante la Foresta di Brethil a sud 62, 80, 81, 113, 123, 126, 138, 157-9, 171-3, 175, 179-80, 184-6, 189, 193-8, 201, 206-7, 209, 213; Guadi del Teiglin, i Guadi, dove la strada per Nargothrond superava il fiume 81, 130-1, 158-60, 174, 177, 179- 81, 184-6, 193-4, 203, 209-10, 502. Telchar; rinomato fabbro dei Nani di Nogrod 109-10. * Teleporno: nome alto elfico di Celeborn (2) 315, 361. Teleri: la terza delle Tre Schiere degli Eldar partite da Cuiviénen per il Grande Viaggio; a essa appartenevano gli Elfi di Alqualondë in Aman e i Sindar e i Nandor nella Terra-di-mezzo 42, 57, 311- 6, 344, 347, 361, 383; Il Terzo Clan 347. Vedi Lindar. Telerin: dei Teleri 313, 316-9, 347; della lingua dei Teleri 359-61. Telperion: il primo nato dei Due Alberi, l’Albero Bianco di Valinor 76, 313, 361. In Telerin Tyelperion 361. Telumehtar: ventottesimo Re di Gondor; detto Umbardacil «Conquistatore di Umbar» dopo la sua vittoria sui Corsari nel 1810 della Terza Età 390, 417. * Terra del dono: vedi Númenor, Yôzâyan. Terra della Stella: Númenor; traduzione del Quenya Elenna-nórë nel Giuramento di Cirion 409. Terra-di-mezzo: passim. Detta le Terre Scure 246; le Grandi Terre 242. Terra di Salici: vedi Nan-tathren. Terrebrune: la desolata regione tra Bosco Atro e gli Emyn Muil 396, 401, 411. Terre del Re: (1) In Rohan 487. (2) Terra del Re in Númenor: vedi Arandor. Terre Imperiture: Aman ed Eressëa 297; Reame Imperituro 384. * Terre Nordiche (di Númenor): vedi Forostar. Terre Occidentali: (1) Di Númenor; vedi Andustar. (2) Della Terra-di-mezzo, espressione assai generica che si applica estesamente alle contrade a ovest dell’Anduin 277, 327, 438, 516, 519. * Terre Scure: termine usato in Númenor per indicare la Terra-di-mezzo 246. * Terre Selvagge: termine usato in Rohan per indicare le contrade a ovest della Breccia 492. Testimoni di Manwë: le aquile del Meneltarma 231. Thalion: vedi Húrin. thangail: «Recinto di scudi», «muraglia di scudi», formazione di battaglia dei Dúnedain 367, 378. Thangorodrim: «Monti di Tirannia», eretti da Morgoth al di sopra di Angband; rasi al suolo durante la Grande Battaglia alla fine della Prima Età 34, 68, 82, 99, 337, 343. Tharbad (Sarbad): porto fluviale e città nel punto in cui l’Antica Via Sud superava il Ringló, in rovina e abbandonata all’epoca della Guerra dell’Anello 285, 326, 354-9, 375, 420, 452, 460-2, 470, 491; Ponte di Tharbad 358, 459, 492. Tharkûn: «Uomo-bastone», nome dato a Gandalf dai Nani 526. Thengel: sedicesimo Re di Rohan, padre di Théoden 382. Théoden: diciassettesimo Re di Rohan, ucciso nella battaglia dei Campi del Pelennor 373, 388, 420, 451, 460-1, 471, 477-8, 484-9. Théodred: figlio di Re Théoden di Rohan; ucciso nella Prima Battaglia dei Guadi dell’Isen 471-80, 484-5, 488-90. Théodwyn: figlia di Re Thengol di Rohan, madre di Éomer ed Éowyn 484. Thingol: «Mantogrigio» (Quenya Singollo), nome con il quale Elwë assieme al fratello Olwë, capo della schiera dei Teleri provenienti da Cuiviénen, e in seguito Re del Doriath, era conosciuto nel Beleriand 83-6, 94, 102-5, 107-22, 130, 134-7, 161-3, 170-2, 203, 207-8, 214, 238, 312-3, 315-9, 351. Vedi Elu, Elwë. Thorin Scudodiquercia: Nano della Casa di Durin, Re in esilio, capo della spedizione per Erebor; ucciso nella Battaglia dei Cinque Eserciti 375, 42546. Thorondor: Re delle Aquile del Crissaegrim 68, 75, 82. Thorongil: «Aquila della Stella», nome di Aragorn in Gondor quando servì Ecthelion II 538, 546. Thrain I: Nano della Casa di Durin, primo Re della Montagna 433. Thrain II: Nano della Casa di Durin, Re in esilio, padre di Thorin Scudodiquercia; morì nelle segrete di Dol Guldur 425, 429, 433-4, 446. Thranduil: Elfo Sindarin, Re degli Elfi Silvani nel nord di Bosco Atro; padre di Legolas 331-3, 343, 347-52,
367, 372, 375-9, 448, 454-6, 469. Thrór: Nano della Casa di Durin, Re della Montagna all’avvento di Smaug, padre di Thrain II, ucciso in Moria dall’Orco Azog 321, 430, 433-4. * Thurin: nome dato nel Nargothrond a Túrin da Finduilas; tradotto con il Segreto 219, 222. Tinúviel: vedi Lúthien. Tol Eressëa: vedi Eressëa. Tol Falas: isola nella Baia di Belfalas vicino all’Ethir Anduin 421. Tol-in-Gaurhoth: «Isola dei Lupi Mannari», tardo nome di Tol Sirion, l’isola nel fiume al guado di Sirion sulla quale Finrod eresse la torre di Minas Tirith 82; Isola di Sauron 224. Tol Uinen: isola nella Baia di Rómenna sulla costa orientale di Númenor 244, 253. Torri dei Denti: torri di sorveglianza a est e a ovest del Morannon (vedi questo) 418. Torri di segnalazione, Torri di guardia di Gondor 401-2, 420, 424. Traghetto di Buckburgo: traghetto sul fiume Brandivino tra Buckburgo e le Paludi 457, 468. Trombatorrione: fortezza nel Rohan all’ingresso del Fosso di Helm 478, 484, 486, 492, 496. Vedi Battaglia del Trombatorrione; Anglarond, Súthborgo. Tuc: nome di una famiglia di Hobbit del Decumano Ovest della Contea 439. Vedi Peregrino, Hildefonso, Isengar, Vecchio Tuc. tuilë: la prima stagione («primavera») nel loa (vedi questo) 433. Tumhalad: vallata nel Beleriand Occidentale tra i fiumi Ginglith e Narog dove fu sconfitto l’esercito del Nargothrond 217, 222. Tumulilande: colline orientali della Vecchia Foresta, su cui vi erano grandi tumuli funerari che si dice fossero stati costruiti nella Prima Età dagli avi degli Edain prima del loro ingresso nel Beleriand 462, 463. Tuor: figlio di Huor e Rían; insieme a Voronwë si recò a Gondolin latore del messaggio di Ulmo; sposò Idril figlia di Turgon, e con lei e il loro figlio Eärendil sfuggi alla distruzione della città 33-85, 100, 222, 225-6, 266, 296, 421-2; l’Ascia di Tour, vedi Dramborleg. Turambar: nome assunto da Túrin durante il suo soggiorno nella Foresta di Brethil 160, 174-98, 205, 209, 296. Tradotto con Padrone della Sorte 160, 186, 190, 196; e dallo stesso Túrin con Signore dell’Ombra Scura 176. Turgon: secondo figlio di Fingolfin; dimorò a Vinyamar nel Nevrast prima a partire segretamente per Gondolin, che governò fino alla morte, avvenuta durante il sacco della città; padre di Idril, la madre di Eärendil 35, 40, 43, 46-50, 53, 55-65, 67-8, 71, 74, 77-83, 93, 98, 206, 223-5, 321, 339, 529. Detto il Re Celato 53. Túrin: figlio di Húrin e Morwen, argomento principale del lai detto Narn i Hîn Húrin 61, 79-80, 82, Parte I cap. II passim 296, 512. Per gli altri suoi nomi vedi Neithan, Agarwaen, Thurin, Mormegil, Selvaggio dei Boschi, Turambar. * Turuphanto: tradotto con la Balena di Legno, nome dato a Hirilondë la nave di Aldarion, mentre veniva costruita 265. Tyrn Gorthad: nome Sindarin di Tumulilande (vedi questo) 462-3. Ucorni: Gli «alberi» che si recarono alla battaglia del Trombatorrione e intrappolarono gli Orchi (Il nome [nel testo originale Huorns], è indubbiamente Sindarin, poiché contiene l’elemento orn, «albero». Cfr. quanto dice Meriadoc nelle Due Torri III 9: «Hanno ancora la voce, e sanno parlare con gli Ent - è per questo motivo che li chiamano Ucorni, mi ha detto Barbalbero») 364. * Udalraph: vedi Borondir. * uilos: un fiorellino bianco detto anche alfirin e simbelmynë (Ricordasempre) (vedi questi) 76, 83, 421. Uinen: una Maia, la Signora dei Mari, sposa di Osse 244, 247-8, 252-3, 296. * Uinendili: «Amanti di Uinen», nome dato alla Gilda dei Venturieri di Númenor 244. * Uinéniel: «Figlia di Uinen», nome dato a Erendis da Valandil, Signore di Andúnië 252. *Ulbar: un Númenórean, pastore al servizio di Hallatan di Hyarastorni, che divenne un marinaio di TarAldarion 270-5; Moglie di Ulbar 275. Uldor: detto il Maledetto; un capo degli Orientali ucciso alla Nirnaeth Arnoediad 128-9. Ulmo: uno dei grandi Valar, il Signore delle Acque 37, 41, 48-57, 59-60, 63, 65, 69, 72, 79-82, 84, 223-6. Detto Abitatore del Profondo 41, 48; Signore delle Acque 40, 48, 50, 53, 57, 64, 69, 72, 78, 224. * Ulrad: uno della banda di fuorilegge (Gaurwaith) cui Túrin si unì 124-6, 128, 133-4, 140, 149. Ultima Alleanza: la lega creata alla fine della Seconda Età tra Elendil e Gilgalad per sgominare Sauron; anche l’Alleanza, la Guerra Della (Ultima) Alleanza 324, 326, 332, 334, 349, 365, 373-9, 413, 522.
Umbar: grande porto naturale e fortezza dei Númenórean a sud della Baia di Belfalas; per gran parte della Terza Età tenuto da uomini di diversa origine ostili a Gondor, noti come i Corsari di Umbar (vedi questo) 330, 396, 417, 527, 531. Umbardacil: vedi Telumehtar. *Úner: «Nessuno» 291. Ungoliant: il grande ragno che con Melkor distrusse gli Alberi di Valinor 80, 316. Uomini dei Boschi: (1) Abitatori dei boschi a sud del Teiglin, perseguitati dalla Gaurwaith 126, 130-2, 207. (2) Gli Uomini del Brethil detti anche abitanti dei boschi 157-60, 174-9, 181. (3) In Boscoverde il Grande 372. Uomini del Mare: vedi Númenórean. Uomini del Nord: i cavalieri di Rhovanion, alleati di Gondor, anticamente imparentati con gli Edain; da essi derivarono gli Éothéod (vedi questo) 385-8, 395-8, 416-8; riferito ai Rohirrim 494. Uomini Liberi del Nord 350. Uomini del Re: Númenórean ostili agli Eldar 303; Partito del Re 306. *Uomini Liberi del Nord: vedi Uomini del Nord. * Uomini Lupi: vedi Gaurwaith. Uomini Morti di Dunclivo: vedi Dunclivo. Uomini Nordici: vedi Uomini del Nord. Uomini Púkel: nome dato in Rohan alle immagini lungo la strada per Dunclivo, ma usato anche come sinonimo di Drúedain (vedi questo) 356, 508-10, 512. Vedi Antica terra dei Púkel. Uomini Selvaggi: (1) i Drúedain (vedi questo). (2) Nome generico per gli Orientali provenienti da oltre l’Anduin 351. Úrimë: nome Quenya dell’ottavo mese secondo il calendario Númenórean, corrispondente ad agosto 405. Uruk: forma anglicizzata di Uruk-hai nella Lingua Nera; una razza di Orchi di grande statura e forza 474-7, 480. * Urwen: il primo nome di Lalaith, figlia di Húrin e Morwen, che morì bambina 86-8. Valacar: ventesimo Re di Gondor, il cui matrimonio con Vidumavi degli Uomini del Nord provocò la guerra civile della Contesa delle stirpi 416. Valandil (1): figlio di Silmarien; primo Signore di Andúnië 240, 252, 261, 289, 296, 298, 300; Moglie di Valandil 252. Valandil (2): figlio minore di Isildur; terzo Re di Arnor 366, 374-5, 380-1. Valar: (singolare Vala) i possenti governanti di Arda 51, 58, 62, 72, 81, 98, 217-8, 235, 242, 250-1, 255, 259-61, 268, 270, 276, 278, 285, 296, 303-5, 313-6, 322, 329, 339-42, 344-5, 352, 407, 413-5, 514, 517-24; Signori dell’Ovest 50, 57, 92, 218, 225, 247, 271, 303-6, 514, 523; i Potenti 92. Valinor: la terra dei Valar in Aman 39, 49, 80, 110, 218, 234, 297, 314-8, 321, 344-5, 347, 360, 383, 522-5; Valinórean 522; L’Occultamento di Valinor 49, 316. Valle: terra dei Barding ai piedi di Monte Erebor, alleati del Regno dei Nani sotto il Monte 375, 386. Vedi Battaglia della Valle. Valle del Carro dì Pietra, Valle Cavapietra: valle nella Foresta Drúedana all’estremità orientale degli Ered Nimrais. (Il nome è una traduzione di * Imrath Gondraich; imrath significa «una vallata lunga e stretta percorsa per la sua lunghezza da una strada o da un corso d’acqua») 424, 507. * Valle delle Tombe: vedi Noirinan. Valle di Dimrill: vedi Nanduhirion. * Valle di Firien: gola nella quale scaturiva il Rivo Mering 402, 419-20. * Vallone della Voragine: la valle che conduceva al Fosso di Helm 486, 489. Valmar: città dei Valar in Valinor 316. Vanyar: la prima delle Tre Schiere degli Eldar che intrapresero il Grande Viaggio da Cuiviénen; essi lasciarono tutti la Terra-di-mezzo e rimasero in Aman 313-4. Varda: la maggiore delle Valier («Regine dei Valar»), creatrice delle Stelle, sposa di Manwë 98, 520. Vardamir: detto Nólimon (vedi questo) a causa del suo amore per l’antico sapere; figlio di Elros TarMilyatur; annoverato come secondo Signore di Númenor benché non sia salito al trono 298-301, 307. * vardarianna: profumato albero sempreverde portato in Númenor dagli Eldar di Eressëa 232. * Vëantur: capitano delle Navi Reali sotto Tar-Elendil; nonno di Tar-Aldarion; comandante della prima nave Númenórean che fece ritorno nella Terra-di-mezzo 238, 240-3, 295, 300. * Vecchia Compagnia: nome dato ai membri originari della banda di Túrin in Dor-Cúarthol 213. Vecchia Foresta: l’antica foresta che si estendeva verso est dai confini della Terra di Buck 463. Vecchio Guado: guado sull’Anduin lungo l’Antica Via Silvana 378. Vedi Guado di Carrock.
Vecchio Tuc: Gerontius Tuc, Hobbit della Contea, nonno di Bilbo Baggins e avo di Peregrino Tuc 440. * Venturieri, Gilda dei: la confraternita di marinai formata da Tar-ldarion 238, 244-7, 250, 252, 256-60, 263, 270, 285, 294, 296. Vedi Uinendili. Verdecammino: nome dato in Brea nella tarda Terza Età alla poco usata Antica Via Sud, soprattutto al tratto nei pressi di Brea 463. Vedi Strade. Vermilinguo: vedi Gríma. * Via della Voragine: strada diretta a nord dal Vallone della Voragine fino a unirsi all’Antica Via Sud a est dei Guadi dell’Isen 476 (cfr. «il tratto diretto a Trombatorrione» 484). Via Silvana: vedi Strade. Viceré: (in Rohan) 490. Vidugavia: «Abitante dei boschi», Uomo del Nord detto Re di Rhovanion 416. Vidumavi: «Ragazza dei boschi», figlia di Vidugavia; sposò Valacar, Re di Gondor 416. Vilya: uno dei Tre Anelli degli Elfi, portato da Gil-galad e in seguito da Elrond 326, 346. Detto l’Anello d’Aria 324; l’Anello Azzurro 326, 346. Detto anche l’anello di zaffiro. * Vinyalondë: «Nuovo Porto», porto Númenórean creato da Tar-Aldarion alla foce del fiume Gwathló; in seguito chiamato Lond Daer (vedi questo) 245, 249-50, 260, 277, 285, 326, 344, 359. Vinyamar: «Nuova Dimora», la casa di Turgon nel Nevrast 46-8, 72, 79-80, 82, 422. Víressë: nome Quenya del quarto mese secondo il calendario Númenórean, corrispondente ad aprile 260, 400. Voragine: la valle che portava al Fosso di Helm 486, 489. Voronwë (1): Elfo di Gondolin, l’unico superstite dei marinai delle sette navi inviate nell’Ovest dopo la Nirnaeth Arnoediad; incontrò Tuor a Vinyamar e lo guidò a Gondolin 52-78, 81-2, 422. Voronwë (2): nome di Mardil, Sovrintendente di Gondor 422. Woses: vedi Drúedain. Yavanna: una delle Valier («Regine dei Valar»), sposa di Aulë 57, 259, 321, 340, 520. * yavannamirë: «Gemma di Yavanna», un profumato albero sempre-verde dai frutti rossi, portato a Númenor dagli Eldar di Eressëa 232. Yavannië: nome Quenya del nono mese secondo il calendario Númenórean, corrispondente a settembre 376. Vedi Ivanneth. yestarë: il primo giorno dell’anno solare elfico (loa) 433. *Yôzâyan: nome Adúnaic di Númenor, «Terra del Dono» 255. * Zamîn: anziana donna al servizio di Erendis 269-72, 290.