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Published by social.uruguay, 2019-09-11 16:53:12

N.2

n. 2

L’ECO DELL’ I.C. URUGUAY

PERIODICO A CURA DEGLI STUDENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO URUGUAY

N°2

A.S. 2017 - 2018
NEL SECONDO NUMERO DEL GIORNALINO SCOLASTICO

TORNEO TABLEAU VIVANT LE NOSTRE RUBRICHE:
JUNIOR CLUB
“IL PIACERE DELLA
LETTURA”

E

“L’ANGOLO DELLA
POESIA”

PROGRAMMI NUOVE INTERNATIONAL
OPERATIVI TECNOLOGIE CORNER
NAZIONALI
INTERVISTA DOPPIA
SICUREZZA
IN BICI COMOTTO
VEROLI
UNA GIORNATA
ALLA RAI AL CONCORSO NAZIONALE
“VERSO IL FUTURO”
E INOLTRE...
LEZIONI IN CLASSE ............................................................... 1 2° POSTO PER IL PROGETTO
...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE ........................................ 7
EVENTI ................................................................................. 13 ABBRACCIO
PON ..................................................................................... 16
SPORT .................................................................................. 18
TEATRO E MUSICA ............................................................... 19
INTERNATIONAL CORNER.....................................................22
NUOVE TECNOLOGIE............................................................24
ANGOLO DELLA LETTURA .................................................... 28

IL SALUTO DEL NOSTRO
DIRIGENTE SCOLASTICO

Care ragazze e cari ragazzi,
dopo un meritato periodo di vacanze, riparte l’avventura scolastica! E riparte con un’esperienza comune che si
svolgerà contemporaneamente in tutti i plessi: la lettura del giornalino della scuola.

In realtà si tratta dell’ultimo numero dello scorso anno, che per ragioni tecniche non abbiamo avuto
modo di pubblicare a giugno, pertanto, piuttosto che inserirlo sul sito, abbiamo pensato di diffonderlo oggi e leg-
gerlo tutti insieme proprio il primo giorno di scuola, in modo da poter realizzare un’esperienza corale, che rap-
presenti anche un’occasione di confronto tra alunni e docenti di tutti i plessi. Ci piacerebbe, inoltre, che una vol-
ta tornati a casa possiate con la vostra famiglia dedicarvi alla lettura di questo numero, in modo da condividere
ed amplificare questa esperienza, che rappresenta anche la sintesi del percorso educativo-didattico condotto lo
scorso anno.

Ripartiamo, quindi, dal punto in cui ci siamo lasciati, con il proposito di guardare avanti, verso un nuovo
anno scolastico che si inaugura all’insegna di nuove sfide e numerose possibilità per voi ragazze e ragazzi. Da
quest’anno siete cresciuti ancor di più nel numero, incrementando ulteriormente il totale delle classi e delle se-
zioni: l’IC Uruguay accoglierà 1655 alunni, con un totale di 78 Classi! Al suo interno lavorano oltre 210 perso-
ne tra docenti e personale amministrativo ed ausiliario. Sono numeri considerevoli, che ho voluto richiamare al-
la vostra attenzione per evidenziare che l’istituto anno dopo anno sta crescendo dal punto di vista quantitativo e,
mi auguro, anche dal punto di vista qualitativo.

Il nostro obiettivo è quello di potenziare sempre più le opportunità per voi studenti, promuovendo un per-
corso di studio rigoroso, in un ambiente di apprendimento caldo e accogliente, ancorato ai solidi principi della
tradizione pedagogica, ma anche in linea con l’innovazione didattica e tecnologica; che ponga attenzione ai bi-
sogni speciali degli alunni più fragili e, nello stesso tempo, offra adeguati stimoli a quelli più capaci e motivati;
che sappia valorizzare i vostri talenti, dia risposte efficaci in termini formativi alle vostre esigenze di crescita, e
sappia orientarvi al meglio nell’identificazione delle vostre potenzialità e vocazioni.

Ci stiamo impegnando affinché il nostro sia un istituto aperto il più possibile al territorio, che amplifichi il
tempo scuola e vi garantisca aperture pomeridiane, nei week end, in estate, durante le vacanze di Natale, con
moduli didattici di sicuro interesse che vanno dal teatro all’inglese, dalla legalità allo sport, dall’informatica al-
la musica, ed altro ancora.

Una scuola così non è facile da realizzare; occorre il contributo di tutti: degli operatori scolastici, degli
attori del territorio, ma anche delle famiglie, con le quali stringere un’efficace alleanza educativa. Solo creden-
do tutti fortemente nella funzione della nostra scuola, possiamo qualificarla come il miglior luogo dove far cre-
scere voi ragazze e ragazzi, stimolandovi con l’esempio, sostenendovi con il nostro impegno e coinvolgendovi
durante l’intero percorso che ci apprestiamo ad intraprendere.

Buon anno scolastico a tutti!

Il Dirigente scolastico
Dott.ssa Angela Minerva

i

LEZIONI IN CLASSE

LA CARTA RICICLATA

Noi alunni della 5ª B del Plesso Giovanni Paolo I, verso fine marzo, abbiamo cominciato un progetto divertentis-
simo ispirato al riciclo.

In classe, in questi cinque anni, abbiamo fatto tanti progetti ispirati al riciclo con oggetti diversi. Per tutti i nostri
lavori abbiamo utilizzato oggetti già usati e gli abbiamo dato nuova vita. Dal nostro appendi-sacchette realizza-

to con i tappi di spumante, ai nostri astucci per le matite colorate ricavati da vecchi
contenitori di VHS. La cornice che segnala la nostra aula e i nomi delle insegnanti è
stata ricoperta con tante piccole matite colorate che negli anni abbiamo raccolto.
Con i contenitori dei corn flakes lo scorso anno abbiamo realizzato dei portadocu-
menti che utilizziamo a casa.

Quest’anno tutti insieme abbiamo deciso di fare la carta rici-
clata. I procedimenti sono pochi, ma bisogna farli con atten-
zione.

Prima si deve avere l’occorrente adatto: un frullatore, una
bacinella abbastanza grande, un mattarello molto piccolo,
circa sei pezzette della grandezza del telaio e due o più te-
lai della forma desiderata, nel nostro caso la maestra li ha
realizzati di un formato simile a un foglio A4.

Il primo passo è mettere nella bacinella, con dell’acqua tiepi-
da, la carta usata e spezzettarla; bisogna lasciarla macerare
per alcuni giorni. In seguito, l’impasto deve essere versato
nel frullatore, ovviamente un po’ alla volta con molta acqua;
frullato tutto, mescolarlo ancora. Si prende un telaio, lo si
immerge velocemente nell’impasto, preferibilmente nella parte più liquida, si tira su e
si sparge la poltiglia di acqua e carta per tutto il telaio in modo uniforme, poi bisogna
posizionarci sopra una pezzetta. Con il mattarello stendere e far diventare più fino
l’impasto, facendo colare l’eccesso di acqua. Strizzare la pezzetta e ripetere l’ultimo
procedimento più volte. Con più mani, bisogna ribaltare il telaio, facendo ricadere il
foglio ottenuto sulla pezzetta senza romperlo, farlo asciugare per qualche giorno e
voìlà! Abbiamo un foglio fatto da noi stessi. Ripetere tutto più volte per quanti fogli si
desiderano.

Questi fogli saranno utilizzati per un lavoro di fine anno.

5ª B - GIOVANNI PAOLO I

ii

LEZIONI IN CLASSE

CERVELLO E DIPENDENZE

Nel corso di questo anno scolastico abbiamo organizzato degli incontri sul funzionamento del cervello per la
2ª A, 2ª B e per le terze medie del nostro Istituto.

Nel primo incontro ci ha spiegato da cosa è formato e come è diviso il cervello.

Le dottoresse Luisa Lo Iacono e Valeria Carola, ricercatrici del CERC (Centro Europeo di Ricerca sul Cervello)
- Fondazione Santa Lucia, ci hanno spiegato che il sistema nervoso è suddiviso in sistema centrale, costituito
da cervello e midollo, e sistema nervoso periferico, composto da nervi che attraversano tutto il corpo. Il cervel-

lo è formato per il 75% da acqua, glucosio e
ossigeno ed è diviso in 2 emisferi: la parte
destra è collegata con la parte sinistra del
corpo, la parte sinistra con quella destra. Il
cervello è protetto dalla barriera ematoence-
falica; le cellule che lo formano si chiamano
neuroni e la sinapsi è il punto di incontro tra
una cellula e l’altra, essa permette la trasmis-
sione dello stimolo nervoso da una cellula al-
l’altra. La spiegazione è proseguita con l’ana-
lisi della suddivisione del cervello in limbico -
dove si trovano le emozioni e dove risiede la
memoria -, rettiliano - che controlla le funzioni
vegetative, gli istinti e le risposte immediate – e corticale.

Nel secondo incontro la dottoressa Silvia Bussone, psicobiologa della Fondazione Santa Lucia, ci ha parlato
delle dipendenze.

Ci ha spiegato che la scarsa maturazione del cervello, la maturazione precoce del sistema di risposta allo
stress portano a scarso controllo degli impulsi, maggior coinvolgimento con gli amici, esagerata risposta allo
stress.

Poi ci ha parlato delle droghe e ci ha detto che sono nate tra l’Ottocento e il Novecento come farmaci; quando
poi si è capito che facevano del male sono state sostituite da medicinali, ma il loro uso è continuato in modo
illegale. Abbiamo imparato che le droghe bruciano il nostro cervello e creano dipendenza. Nel mondo ci sono
altre dipendenze come quella sessuale, da internet, da giochi d’azzardo, da alcool, da nicotina .

Per dipendenza si intende un’alterazione del comportamento che da semplice abitudine diventa una ricerca di
piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti di cui non si può fare a meno. Ma noi possiamo sceglie-
re: SIAMO NOI I RESPONSABILI DELLA NOSTRA VITA!!

Francesca Di Marzio II B - BARTALI

3

LEZIONI IN CLASSE

INSPIRING GIRLS delle altre classi che hanno ascoltato i racconti
di queste fantastiche donne!  
Il giorno 27 marzo nell'I.C. Uruguay, plesso Barta- In 3ªM Irene La Marca, una Dirigente della Lotto-
li, si è tenuta una lezione per il progetto "Inspiring matica, è riuscita a coinvolgere la classe facen-
girls",  con varie donne - tra cui Giuseppina Bar- do domande ai ragazzi a proposito del loro futu-
rea,  Nicoletta Paglieri e Serena Fabbi -, una per ro; in 3ªB Giuseppina Barrea, un’altra Dirigente
classe, che sono riuscite a realizzarsi in lavori della Lottomatica, ha parlato con passione e de-
dizione del proprio lavoro e della propria vita pri-
vata; in 3ªA e in 2ªB Nicoletta Paglieri, una diri-
gente dell' ENI, ha parlato con convinzione della
propria professione e ha spiegato nel dettaglio di
cosa si occupa e perfino del vestiario da lavoro;
in 2ªA Serena Fabbi,  una Dirigente della Banca
Intesa S. Paolo, ha raccontato di esser riuscita a
raggiungere,  con molto impegno e sacrificio, il
proprio posto di lavoro e,  nonostante questo,  è
riuscita anche a costruire una famiglia. 
Dopo ciò che abbiamo ascoltato, è il caso di dar-
ci da fare e seguire l’esempio di queste brave
professioniste!

Roberta Coronetta III B e Asia Zazzara III L -
BARTALI

che di solito praticano gli uomini e a rivestire ruo-
li di grande responsabilità. 
Queste fantastiche donne ci hanno insegnato
che se ci impegnamo un po’ di più, possiamo ri-
uscire, da grandi, ad essere sia delle brave lavo-
ratrici che delle brave mamme. 
Questo progetto è stato molto interessante e ha
coinvolto tutti noi alunni, per questo abbiamo de-
ciso di riportarvi le esperienze nostre e quelle di
alcuni compagni (Fabiana Adduci, Chiara Rugge-
ri, Francesca di Marzio e Samuele De Romanis)

4

LEZIONI IN CLASSE

TABLEAU “Tableau Vivant” è un termine francese che vuol dire “quadro vivente” e in arte si riferisce
VIVANT alla performance di attori che si mascherano per rappresentare un quadro o un'opera visi-

va, rendendola quindi vivente, come accade per i presepi.

Il tableau vivant
consiste quindi
nello stare fermi
durante l’esecuzio-
ne, che a volte du-
ra diversi minuti,
così da creare l’ef-
fetto di un'immagi-
ne statica, aiutati
da vestiti e arredi, dalla giusta posizione e luci curate. Un quadro può, però, essere riprodot-
to anche semplicemente tramite una fotografia, come ha fatto la nostra classe.

Il compito assegnato dalla professoressa di Arte, Michela Gomiero, consisteva nel produrre
un personale tableau vivant di un'opera famosa, a scelta, attraverso una nostra foto; il lavo-
ro poteva essere svolto singolarmente, in coppia o anche in gruppo, se lo richiedeva l'imma-
gine da riprodurre. Questo è stato, forse, tra lavori assegnati per casa, quello che abbiamo
preferito, perché mentre imparavamo qualcosa per la nostra cultura, "costretti" dal compito

a una osserva-
zione più atten-
ta, ci siamo potu-
ti divertire gio-
cando e trave-
stendoci per im-
personare le fi-
gure protagoni-
ste. Così, dopo
esserci apposita-
mente mascherati e posizionati…"click!": ecco qui
alcune delle opere fotografate, ma questa volta i
protagonisti siamo noi!

Eleonora Faedda e Natalie Jayamanne II C - MASI-
NA

5

LEZIONI IN CLASSE

UNA GIORNATA DI … LETTURA CONDIVISA!

Mercoledì 18 Aprile abbiamo condiviso un’espe- cavallo Zietto, la sua scimmietta Mr. Nilsson e altri
rienza con i bambini della scuola primaria del no- protagonisti del racconto.
stro Istituto. L’occasione è stata la Giornata della

Anche i bambini delle classi Terze della Primaria
(Plesso Stern) hanno partecipato alla Giornata
della Lettura Condivisa, facendo dei piccoli spet-
tacoli e regalandoci dei segnalibri di Pippi Cal-
zeunghe e dei pirati.
Abbiamo conservato il ricordo di una giornata
speciale e di reale condivisione di emozioni e opi-
nioni.
Lettura Condivisa e il libro scelto era Pippi Calze-
lunghe, un racconto scritto dall’autrice svedese Rebecca Alunno e Federico Stoica I B - BARTALI
Astrid Lindgred.
Rebecca, alunna di I B, si è mascherata da Pippi
Calzelunghe e ha descritto in lingua inglese la
protagonista del racconto: aveva due buffe trec-
ce arancioni all’insù, lentiggini sulle guance e ab-
bigliamento strano. Quando l’hanno vista, tutti gli
alunni della scuola si sono meravigliati per quan-
to era bella e divertente!
Gli alunni della I A hanno costruito dei cartelloni
descrivendo il personaggio di Pippi, il suo caratte-
re, le sue doti e i suoi amici, Annika e Tommy, il

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LEZIONI IN CLASSE

LA SICUREZZA IN Il 23 maggio di quest’anno le prime e seconde medie del plesso Bartali hanno
BICI partecipato a un Progetto scolastico che aveva come tema la sicurezza in bici.
Due agenti della Polizia Stradale hanno spiegato cosa può accadere se non si
indossano il casco e le protezioni quando ci si muove in bici. Per questo biso-
gna rispettare della regole. Le prime ed essenziali sono:

1) portare le protezioni (soprattutto il casco della propria misura, che è obbliga-
torio)

2) mantenere sempre il lato destro della strada

3) restare in fila indiana quando si esce con gli amici

4) evitare di distrarsi con i cellulari

5) evitare di ascoltare musica con gli auricolari

6) vestirsi di bianco oppure indossare il giubbotto con i catarifrangenti

7) attrezzare ruote e pedali con i catarifrangenti

8) usare di notte una luce bianca anteriore ed una luce rossa posteriore per far-
si vedere dalle macchine.

A Roma, in bici, ci sono il 99% delle possibilità di essere investito, quindi dob-
biamo prestare molta attenzione. È importante che queste regole vengano ri-
spettate per la sicurezza di tutti.

Nicole Armanni e Michelle Esposito I B - BARTALI

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...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

NELLA VECCHIA FATTORIA… C’È
L’INFANZIA CON LE MANI IN PASTA

I Quest’anno i bambini della scuola dell’infanzia dell’I.C. Uruguay
sono stati portati ad esplorare la fattoria: un posto ricco di stimoli,
dove regnano incontrastati la natura, gli animali e il duro lavoro.
Qui, hanno avuto l’opportunità di calarsi in una realtà ben diversa
da quella cittadina alla quale la maggior parte di loro sono abituati.
La campagna è tutta una scoperta per i nostri piccoli esploratori
che si sono posti tante domande, hanno ascoltato suoni e rumori
tutti nuovi e hanno imparato che in fattoria si lavora insieme e soprattutto ci si sporca le mani!

Durante il laboratorio didattico ‘dal grano al pane’ i bambini hanno
ascoltato con particolare attenzione la spiegazione del processo di pa-
nificazione per poi sperimentarlo in prima persona. Che divertimento
per i piccoli panettieri che hanno manipolato acqua e farina, sciolto il
lievito magico e anche un po’ puzzolente nell’acqua con un solo dito e
poi... girato e mescolato pazientemente fino ad ottenere un delizioso
impasto di pane fatto in casa!

Fieri del risultato ottenuto sono passati ad esplorare la vita vissuta nella fattoria:
luoghi, colori, sapori e tradizioni, il contatto diretto con la terra e con gli amici ani-
mali, la consapevolezza del duro lavoro a cui è sottoposto il contadino. Durante il
percorso hanno incontrato grossi trattori, agricoltori che lavoravano la terra ma so-
prattutto si sono soffermati ad ammirare i veri protagonisti della vita in fattoria: ca-
valli, pecore, galline, mucche e maialini. L’entusiasmo dei bambini era palpabile,
manifestavano il loro interesse, cercando di capire come vivono gli animali, cosa
mangiano, come vanno accuditi e i prodotti che ne derivano.

Cosa accade in una fattoria dal canto del gallo che dà la sveglia all'alba fino al tramonto? I bambini
hanno compreso che mandare avanti una fattoria è faticoso e difficile ma anche appassionante ed ap-
pagante: bisogna lavorare nei campi e nell'orto per raccogliere i prodotti della terra, accudire gli anima-

li e tanto altro ancora. Gli stessi agricoltori hanno fatto cono-
scere ai piccoli ospiti la vita degli animali e l’origine dei pro-
dotti che producono, stimolando il loro spirito critico e la curio-
sità, facendo riscoprire l’importanza di un mestiere spesso
sottovalutato. Quella svolta alla fattoria didattica è stata un’atti-
vità formativa che ha insegnato ai bambini, attraverso espe-
rienze sensoriali, manuali e ludiche a conoscere meglio il
mondo intorno a sé e la natura.

Sezione B - MARCIGLIANA

8

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

UN CAMPO SCUOLA DA NON DIMENTICARE! A POMPEI, CUMA, NAPOLI

Ad aprile, noi alunni delle classi quinte di Maria
Stern Nuovo e Lea Garofalo siamo partiti per un
campo scuola di tre giorni. Eravamo eccitatissi-
mi…dopo più di tre ore di viaggio finalmente sia-
mo arrivati a Pompei e ci siamo incamminati con
una guida verso l’ingresso del parco archeologi-
co. Una volta entrati, tutti molto entusiasti, abbia-
mo iniziato il nostro giro turistico osservando co-

camere d’albergo hanno aiutato a conoscerci me-
glio e a fortificare l’amicizia.

Il terzo e ultimo giorno siamo andati nella Napoli
sotterranea dove abbiamo visitato la Galleria Bor-
bonica.

m’erano fatte le domus che avevamo studiato sul Questa era una galleria che serviva a nascondere
libro di storia, poi abbiamo visto templi e terme. gli abitanti di Napoli dai bombardamenti durante
la seconda guerra mondiale. All’interno della gal-
Il secondo giorno siamo partiti con il pullman dal- leria abbiamo visto che avevano costruito i bagni
l’albergo verso Cuma dove abbiamo visto un me- per i poveri e i
raviglioso panorama e la grotta della Sibilla, qui si bagni per i ric-
sentiva forte l’eco e c’era uno strano albero di fi- chi! C’erano
chi sottosopra a cui abbiamo scattato tante foto. ampi spazi do-
ve dormivano
Poi siamo andati alle terme di Baia dove sgorga- tutti insieme e
vano sorgenti d’acqua termale frequentate dagli resti di giochi
antichi romani. dei bambini
che erano co-
Per concludere la stretti a stare lì sotto.
giornata siamo an-
dati al mare dove Prima di ripartire le maestre ci hanno fatto mangia-
ci siamo scatenati re la pizza e abbiamo comprato delle deliziose
sulla spiaggia! sfogliatelle napoletane e qualche souvenir.

5ª A - MARIA STERN NUOVO

La condivisione di
queste giornate e i momenti allegri trascorsi nelle

9

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

UNA GITA PER NON DIMENTICARE

Il 9, il 10 e l’11 aprile io e alcune ragazze delle altre seconde medie abbiamo avuto l’opportunità di parte-
cipare, insieme ad altri ragazzi di altre scuole, ad un campo scuola davvero significativo. Il primo giorno
il pullman ci ha portati al campo di concentramento di Fossoli in Emilia Romagna. Lì abbiamo girato il

campo con la guida che ci ha spiegato come
era organizzato. Poi abbiamo partecipato a una
cerimonia con la deposizione di un mazzo di fio-
ri e abbiamo letto dei pensieri scritti da noi per i
deportati. La cosa che mi è piaciuta di più di
quella giornata è stata la visita al museo di Fos-
soli. Era molto interessante, soprattutto perché
la guida era molto coinvolgente e ci raccontava
molte curiosità di cui noi non eravamo a cono-
scenza. Ad un certo punto della visita ce ne sia-
mo dovuti andare perché si era fatto tardi. Tutti
quanti eravamo dispiaciuti perché il museo era
davvero bello e non avevamo finito di vederlo.
Il secondo giorno siamo andati a Marzabotto. Lì
abbiamo visitato un casale dedicato alle vittime
della strage avvenuta in quel posto durante la seconda guerra mondiale. Era veramente impressionante
vedere quante persone sono morte così ingiustamente,
soprattutto perché tra quelle vittime c’erano molti bambi-
ni anche di pochi mesi.
Il terzo giorno è stato per me quello più interessante e
anche commovente perché ho ascoltato i racconti di
due testimoni della strage di Sant’Anna di Stazzema. È
stata la cosa che mi è rimasta più impressa di tutte e
che mi ha emozionata molto. Mentre raccontavano, face-
vo fatica a trattenere le lacrime. Il racconto che mi ha
emozionata di più è stato quello di Mario Marsili, un testi-
mone, che ci ha raccontato che è stato salvato dalla
mamma che ha colpito con uno zoccolo un tedesco per
proteggere il nascondiglio del figlio in quanto stava per
scoprire dove si nascondesse. Quando poi nel pomeriggio siamo dovuti tornare eravamo tutti un po’ di-
spiaciuti perché, anche se molto toccante, è stata una gita fantastica.

Valentina Zagami II E - MASINA

10

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

ALLA SCOPERTA DI UN GRANDE GE- Per far funzionare questa macchina si impiegava-
NIO no le braccia e le gambe: tutto ciò era parecchio
faticoso, ma dava molte soddisfazioni.
Leonardo da Vinci e il Museo delle Macchine di Altrettanto interessante è stata la vite aerea. In que-
Leonardo sto studio Leonardo arriva a ipotizzare e formulare,
in anticipo di secoli, l'efficacia dell'elica, concepen-
Leonardo Da Vinci è considerato uno dei più gran- do una struttura molto simile, ispirandosi alle forme
di geni dell’umanità, si occupò di architettura e della natura e dando corpo alle sue osservazioni
scultura, fu disegnatore, trattatista, scenografo, sulle caratteristiche dell'aria. Il meccanismo è com-
posto  da una base circolare fissa inscritta in una
anatomista, musicista, progettista e inventore. corona mobile, a sua volta collegata a un albero di
"Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, trasmissione  verticale. Sull'albero è montata una
guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete struttura elicoidale collegata tramite tiranti alla coro-
tornare”.  na rotante della base.  L'inventore credeva che la
Con questa frase Leonardo da Vinci, definisce la vite si avvitasse nell'aria sfruttandone la densità al-
sua esperienza con la macchina volante a pagina lo stesso modo in cui fa una vite  che penetra nel
749 del codice atlantico, un'  ampia raccolta di di- legno.
segni e scritti arrivata ai nostri giorni e conservato Per la visita ci eravamo preparati molto bene guar-
presso la biblioteca Ambrosiana di Milano. dando dei video, leggendo e studiando su diversi
È stata  proprio la macchina volante quella che ci libri e visitando anche il sito web del museo, ma
ha più colpito durante la visita al Museo delle Mac- poter vedere queste macchine dal vivo e poterle
chine di Leonardo, fatta dalla nostra classe, la 2ªC, anche provare è stato davvero entusiasmante e
accompagnata dalle professoresse Rossetti e Vero-
li, il 12 Aprile di quest'anno a Roma presso il Palaz- molto coinvolgente e tutto ciò ha reso questa no-
zo della Cancelleria. stra esperienza unica!
Si tratta del primo progetto che ha dato vita ai no-
stri aerei; per realizzarlo Leonardo studiò approfon- Samuele Carenza, Aldo Di Brita e Valerio Romano
ditamente il volo degli uccelli. II C - MASINA

11

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

IN GIRO PER ROMA… Il 28 marzo di quest’anno noi alunni delle
LA BASILICA DI SAN classi IB e IA simao andati a visitare la
CLEMENTE Basilica di San Clemente a Roma. Appe-
na arrivati ci sembrava di guardare una
normale chiesa, ma quando siamo entra-
ti abbiamo subito notato il magnifico mo-
saico che stava sotto i nostri piedi ed è
bastato alzare gli occhi verso il soffitto
per scoprire degli spettacolari affreschi,
ricchi di particolari in oro. Quando siamo
scesi nei sotterranei lo scenario è cam-
biato completamente, infatti abbiamo per-
corso sette livelli formati da roccia e illu-
minati da candele. In alcune stanze c’era-
no delle iscrizioni antiche. Inoltre siamo
stati affascinati dai meravigliosi mosaici
Bizantini, dal primo fumetto italiano scrit-
to in lingua volgare (parlata dal popolo) e dalla tomba di San Cirillo, il
creatore della scrittura cirillica.

Abbiamo intervistato alcuni alunni, per vedere se le nostre impressioni
erano state condivise dai nostri compagni. Abbiamo scoperto che sono
piaciuti molto sia i mosaici sia il primo fumetto scritto in lingua volgare.
Ma la tomba di san Cirillo è stata ritenuta la cosa più interessante e ha
incuriosito molto gli studenti. I setti livelli sotto terra, poi, hanno “impauri-
to” quasi tutti.

In conclusione possiamo dire che la gita si è rivelata molto interessante
e la consigliamo a tutti gli altri alunni della nostra scuola.

Nicole Armanni e Michelle Esposito I B - BARTALI

Con la collaborazione, per le interviste, di alcuni studenti delle classi I
BeIA

12

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

CALCATA, LAGO DI BOLSENA E CIVITA DI BAGNOREGIO: TRA NATURA E
CULTURA
PASSEGGIATE LUNGHE MA PIACEVOLI, CON PANORAMI MAGNIFICI!

Il primo campo scuola per noi bambini della fatto ritornare indietro nel tempo e poi ci siamo
scuola primaria G. Paolo I di SETTEBAGNI è sta- avventurati per le vie molto strette di quella citta-
ta un’esperienza fantastica e da ripetere, con tan- dina con la mappa fornita dalla guida che era
to divertimento e tanti luoghi da visitare. Sono sta- con noi. Il giorno seguente tutto è stato reso più
ti due giorni bellissimi, quelli del 26 e 27 aprile magico dall’escursione in battello sul lago di Bol-
scorso, senza libri né quaderni, ma con tante sena dove il birdwatching è stata l’attività princi-
passeggiate all’aria aperta. pale: aironi, germani reali, gabbiani e cigni han-

La mattina del 26 no catturato il no-
aprile sembrava un stro sguardo. A Civi-
giorno come gli al- ta di Bagnoregio,
tri, anche la sveglia nota anche come
aveva suonato alla “la città che muore”
stessa ora ma usci- e abitata solo da
re di casa con la sei persone, noi pic-
valigia è stata al- coli turisti abbiamo
quanto differente attraversato un pon-
per noi piccoli turi- te lunghissimo e al-
sti. Tutti noi ci sia- tissimo che faceva
mo svegliati molto paura, ma, attraver-
carichi e pieni di sandolo, abbiamo
emozione pensan- capito che non
do di vivere per la c’era nulla da teme-
prima volta l’esperienza del campo scuola. Sia- re! Sono stati due giorni stupendi, fuori dalle mu-
mo usciti di casa il più velocemente possibile ra della scuola, in compagnia delle maestre che
per non perdere quell’avventura indimenticabile sembravano delle super-mamme con tanti figli!
e abbiamo raggiunto il Parco Nobile, punto di in- Al ritorno, tutti noi eravamo stanchi ma felici.
contro, per partire alla volta di Calcata, prima tap-
pa di quel viaggio. 4ª A - GIOVANNI PAOLO I

A Calcata, un borgo piccolo e antico, interamen-
te in tufo e arroccato su una rupe, che si affaccia
sulla splendida valle del fiume Treja, abbiamo vi-
sitato il museo della civiltà contadina che ci ha

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...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

MERAVIGLIE DELL'ANDALUCIA
CORDOVA: IL FESTIVAL DEI CORTILI FIORITI

Cordova, la città andalusa sulle rive del fiume con la città di Cadice. Durante il Medioevo, epo-
Quadalquivir, accoglie dal 1 al 13 maggio lo ca caratterizzata da aspre battaglie, ai due lati
straordinario Festival dei cortili fioriti o De los pa- del ponte vennero costruiti dagli Arabi due torrio-
tios cordobeses, come lo chiamano gli spagnoli. ni difensivi: la Torre di Calahorra a sud e la Puer-
Il Festival fu riconosciuto dall' Unesco nel 2012 ta del Puente a nord. Ancora oggi appare quasi
patrimonio culturale immateriale dell' umanità. È come un arco di trionfo che celebra l’ingresso al-
una festa che non bisogna assolutamente perder- la città e anticipa il profilo maestoso della Mezqui-
si: ci farà scoprire il carattere esuberante di Cor- ta.
dova, a cui il ritmo del flamenco, il profumo di gel-
somino e di fiori d'arancio e lo splendore dei suoi La Mezquita è la massima espressione dell'arte
monumenti fanno da cornice. Durante i giorni del mudejar insieme all'Alhambra di Granada nel
Festival i cordovesi mettono in mostra con orgo- mondo occidentale. È inoltre un magnifico esem-
glio i cortili del centro storico, decorati per l'occa- pio di architettura che combina due religioni,
sione con vasi di gerani e gelsomini posti sulle quella musulmana e quella cristiana Di straordi-
pareti imbiancate a calce. È possibile visitare tali naria bellezza, l'edificio si erge maestoso nella
cortili tutto il giorno e, inoltre, i proprietari di casa città vecchia nei pressi del " barrio Judio", il quar-
non perderanno l'occasione per mostrare la loro tiere ebraico. La Mezquita sorge sul sito in cui si
ospitalità. Si potrà inoltre assistere a spettacoli di ergeva l'antica chiesa visigotica di San Vincen-
flamenco, degustare le prelibate tapas cordobe- zo, non lontana dal Guadalquivir; fu cominciata
si e il vino Montilla - Moriles. nel 785 da Abd al-Ra Man I e si presenta al gior-
no d'oggi con la forma di un grande quadrilatero
Cordova è una città tutta da scoprire: qui nacque di circa 180 m di lunghezza per 130 m di larghez-
il filosofo Lucio Anneo Seneca, precettore di Ne- za, con 19 navate e 856 colonne sormontate da
rone; qui sorgono monumenti di straordinaria bel- capitelli in stili diversi; sulle colonne si appoggia-
lezza, testimoni della dominazione araba e roma- no delle arcate doppie a ferro di cavallo, in matto-
na: la Mezquita e il ponte romano del I secolo ni e pietra bianca che permettono alla luce di fil-
d.C. trare e diventare l’incontrastata protagonista del-
l'architettura della Mezquita.
Il ponte, sorprendente esempio di ingegneria ro-
mana, si erge ancora intatto sul fiume Guadalqui- Nel cortile antistante la costruzione sorgono me-
vir, l'antico Betis dei romani; collega la città da ravigliosi giardini dove, dopo la visita della
un estremo all'altro e si può attraversare solo a Mezquita, è possibile riposare all'ombra degli al-
piedi. Probabilmente il ponte faceva parte della beri, godendo del delizioso profumo dei fiori
Via Augusta, la via romana che collegava Roma d'arancio, i flor de azahar.

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...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

IL NOSTRO PICCOLO GIARDINO FIORITO DI Ed ecco la realizzazione del nostro piccolo giar-
GIULIETTA MASINA dino arricchito di fiori di lavanda, gerani e mar-
gherite. Niente male come nostra prima espe-
Noi alunni della II D abbiamo provato a riprodur- rienza da giardinieri! Voi che ne dite?
re un angolo di questi meravigliosi cortili fioriti
nell'aiulola della nostra scuola, con la collabora- Diego Di Girolamo e Beatrice Poggi II D - MASI-
zione della prof.ssa Mercurelli e della prof.ssa NA
Abagnale. Vi mostriamo ciò che abbiamo realiz-
zato.

Dall’incolto e trascurato angolo triangolare di
giardino alla prima pulitura e aratura.

La nostra prima pianta di lavanda è stata pianta-
ta!

Ed ora arricchiamo il giardino di “Giulietta Masi-
na”.

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EVENTI

LA LEGALITÀ: COMINCIA DA QUI

Al termine di questo anno scolastico, si avvia verso la con-
clusione il Progetto alla legalità, che ormai si svolge da cir-
ca dieci anni nel nostro Istituto e coinvolge gli alunni della
scuola primaria e secondaria di primo grado.

La tematica scelta nell’anno in corso è stata “DONNE E MA-
FIA” (https://youtu.be/hFCfVoQPfF8) ed è diventata una con-
suetudine concludere il percorso progettuale con un evento
speciale, il convegno che si svolge nel plesso “Lea Garofa-
lo”, ormai luogo simbolo della legalità. Alla luce di tutto ciò,
il plesso sarà intitolato a breve alla testimone di giustizia.

Il convegno si è svolto il 28 maggio e sono intervenuti relatori
di rilievo come l’avvocato di Lea Garofalo, Vincenza Rando,
e il vice questore di Roma della sezione criminalità organizza-
ta Angela Rogges. Il Dirigente Scolastico ha illustrato l’impor-
tanza di affrontare queste tematiche all’interno della scuola e
ha così introdotto la presentazione dei lavori. Inizialmente le
classi quinte della scuola primaria hanno illustrato i loro per-
corsi, seguiti poi dalle classi terze della scuola secondaria di
primo grado. Ogni lavoro ha contribuito ad approfondire e
arricchire in maniera originale i diversi aspetti della tematica.

L’emozione non ha tradito la grinta e la passione con cui tutti gli alunni hanno
presentato l’argomento dal vivo e con specifici video in cui loro erano i protago-
nisti.

Successivamente gli interventi delle due relatrici hanno mostrato il coinvolgi-
mento e la passione con cui svolgono il loro lavoro, apprezzando in maniera
particolare quanto ascoltato dai più giovani.

A rendere speciale questo pomeriggio è intervenuta Vanessa Scalera, l’attrice
che in maniera eccellente ha interpretato il ruolo di Lea Garofalo nel film di Mar-
co Tullio Giordana “Lea”.

Questi ragazzi, insieme alle docenti, hanno dato a tutti una lezione di legalità
che può e deve partire dalla scuola.

5ª A - LEA GAROFALO

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EVENTI

#NOBAVAGLIO Il 21 Marzo 2018 noi alunni dell’ I.C. Uruguay
abbiamo partecipato alla manifestazione per
le vittime della mafia. È importante aderire a
questa iniziativa, promossa ogni anno dall'as-
sociazione LIBERA, per ricordare a tutto il
mondo cosa la mafia ha fatto e chi ha ucciso,
perché solitamente le persone che vengono
in mente quando si parla di vittime della mafia
sono unicamente: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Complessivamente, però, più di 950 sono state le per-
sone uccise dalla mafia. Come ha detto Don Ciotti, “la
manifestazione non è solo un evento contro la mafia,
serve infatti per costruire le coscienze, la cultura e
l'educazione”. Quest'anno la piazza principale è stata
Foggia, ma simultaneamente quest'evento è stato ce-
lebrato in tutto il mondo; dall'Europa all'America Lati-
na. Abbiamo "sfilato" con tutto il corteo fino ad arrivare
a Piazza Vittorio, dove tutti abbiamo ricordato le vittime leggendo i loro nomi e le
testimonianze dei loro figli. Con grande coraggio e forza queste persone combatto-
no la mafia e tramandano la storia dei loro parenti per mantenere vivo il ricordo di
tutti quelli che non hanno abbassato la testa di fronte alla mafia. È stato un incon-
tro significativo. Per me questo è l'ultimo anno in questa scuola, ma spero che l'an-
no prossimo i miei nuovi insegnanti decidano di farci partecipare a questo evento,
per ricordare tutti coloro che hanno lottato per liberare il nostro Paese dalla mafia e
oggi è grazie a loro se continuiamo a combatterla. Come era scritto su molti stri-
scioni: “No al bavaglio! (https://youtu.be/lvGaP83LHsY) No all'omertà. Quei tempi
sono finiti è ora di parlare, di denunciare, di ricordare”
(https://youtu.be/AK1nr0zF5As) .

Maria De Benedetto III C - MASINA

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EVENTI

UNA GIORNATA ALLA RAI to di aggiornamenti sulla viabilità. A tal proposito due
di noi sono stati scelti proprio per dare una notizia sul-
Il giorno 29 maggio noi alunni dei plessi Gino Bartali, la viabilità ed è stato molto divertente. Una volta finita
Giuseppe Ungaretti e Giulietta Masina, che abbiamo la diretta radiofonica, Francesca ci ha portato negli stu-
scritto articoli sul giornalino della scuola, siamo stati di del TG1: prima ci ha mostrato il plastico di tutti gli
invitati dalla redazione di Isoradio a recarci agli studi studi di Saxa Rubra, visti dall’alto, e poi ci ha portato
della RAI di Saxa Rubra, accompagnati dalle Professo- proprio nello studio da cui vinee trasmesso il telegior-
resse Rossetti e Stillitano. Una volta entrati ci ha subito nale; ci ha spiegato come funzionano tutti gli strumenti
accolto una giornalista di nome Francesca, che ci ha e le apparecchiature e come vengono utilizzati, poi ci
spiegato un po’ di cose e ci ha portato nello studio di ha portato nella stanza dedicata alle interviste e, infi-
Isoradio, una delle più famose emittenti radio naziona- ne, nella sala della regia dove si controllano tutte le
li. Sono stati scelti, poi, quattro ragazzi del nostro grup- dirette e tutti i programmi gestiti dai tecnici attraverso
po per partecipare alla diretta radiofonica, mentre le molti monitor. Finito il giro, siamo usciti e Francesca ci
persone che non sono state scelte, hanno assistito alla ha regalato un microfono in plastica con la scritta “RAI
nostra intervista nella zona della regia, separata dalla Porte aperte”, un attestato e un pass da appendere al
zona della diretta da un vetro, in modo da poter vede- collo con la scritta “RAI Porte aperte” e il nostro nome,
re quello che accadeva nello studio. Per tutti è stato per avere un ricordo della giornata trascorsa. È stata
molto emozionante, sia partecipare alla diretta che ve- una bellissima esperienza per tutti noi anche perché,
dere come si svolge. Gli alunni scelti per partecipare quasi sicuramente - e sfortunatamente -, non ci capite-
alla diretta – tra questi c’ero anche io! - avevano molta rà più nella vita.
paura di fare qualche errore, ma erano anche felici ed
emozionati per quello che dovevano fare; gli alunni Giulia Garuffi III L - BARTALI
che erano dall’altra parte del vetro, poi, erano emozio-
nati per i propri compagni e anche per il fatto di esse-
re lì in quel momento. Siamo stati intervistati tutti e quat-
tro, ad ognuno hanno fatto domande diverse: sull’Istitu-
to, sul nostro giornalino e sulla sicurezza stradale, es-
sendo Isoradio una frequenza che si occupa soprattut-

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PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI

COSA È UN PON? Una volta finito di mangiare andiamo in aula computer
per lavorare. Nonostante siano 3 ore, non è affatto
Il Programma Operativo Nazionale (PON) del Miur, inti- stressante, anzi: è molto piacevole.
tolato “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’ap-
prendimento”, è un  piano di interventi  che punta a Giulia Ardolino II E - MASINA
creare un sistema d'istruzione e di formazione di eleva-
ta qualità. TEATRO A SCUOLA…

È finanziato dai Fondi Strutturali Europei. Le scuole si Per noi ragazzi della seconda
candidano presentando dei progetti che vengono valu- media è la prima esperienza
tati e ordinati in una graduatoria in base alla quale sa- teatrale che facciamo.
ranno autorizzati e riceveranno fondi. Io e Chiara abbiamo chiesto a
tutti gli attori cosa pensassero
La nostra scuola partecipa oramai da due anni ai ban- del teatro, una risposta che ci
di PON e ottiene i finanziamenti per mettere a nostra hanno dato in tanti è stata: “Noi
disposizione dei corsi gratuiti in cui si svolgono attività ci divertiamo molto perché il tea-
didattico - laboratoriali che mirano ad approfondire il tro fa uscire da dentro tutte le
lavoro svolto in classe. emozioni”.
Oppure “…a me del teatro piace molto la parte creati-
SPAZIO E FIGURE va, cioè quando realizziamo oggetti per la scena… co-

Il Pon di Geometria è un corso in cui sì ci possiamo rilassare”. Dob-
ci viene insegnato a utilizzare il teore- biamo fare i complimenti alle
ma di Pitagora. nostre docenti perché la lezio-
Nelle prime lezioni abbiamo utilizza- ne è strutturata molto bene co-
to la carta millimetrata. sì da non farci annoiare. Abbia-
Dopo invece abbiamo imparato ad mo del tempo per noi, quando
utilizzare un programma chiamato: mangiamo, e oltretutto abbia-
“Geogebra”. mo anche una pausa che dura
È molto divertente e soprattutto facile da usare, infatti 10 minuti. Tutto il resto del tem-
abbiamo imparato in poco po ci dedichiamo al copione, ma anche a parlare, per
tempo ad utilizzarlo. esempio dei vestiti o di come ci dovremo muovere sul
Pensate che ci è piaciuto palco.
così tanto che molti di noi lo Visto che siamo dei ragazzi giovani, i nostri lettori ma-
hanno scaricato anche a ca- gari staranno pensando che prendiamo il teatro come
sa! un gioco, ma non è così: ci impegniamo anche a casa
Quando finiamo scuola, c’è per lavorare sulle canzoni o sui cambiamenti da fare
già il professor Amari che ci sul copione.
aspetta e, una volta riuniti tutti i ragazzi che partecipa- Volevamo davvero ringraziare le nostre docenti per-
no, insieme alla professoressa Paradisi, ci porta in ché hanno molta voglia di fare e di farci imparare. So-
giardino per mangiare all’aria aperta. no fantastiche!
Quella del teatro è una bellissima esperienza, ma ci
vuole pazienza!

Beatrice Poggi II D e Chiara Ciocci II E - MASINA 19

LA NOSTRA…INTERVISTA DOPPIA!!!

COMOTTO VEROLI

NOME NOME
Stefania Claudia
QUANDO È NATA? QUANDO È NATA?
Il 29 settembre 1983 Nel 1969
QUALE MATERIA INSEGNA? QUALE MATERIA INSEGNA?
Scienze motorie Tecnologia
DA QUANTO TEMPO INSEGNA? DA QUANTO TEMPO INSEGNA?
Da 6 anni Da 17 anni
QUANDO ERA PICCOLA COSA LE PIACEVA FARE? QUANDO ERA PICCOLA COSA LE PIACEVA FARE?
Mi piaceva lo sport Mi piacevano le attività pratiche
VOLEVA DIVENTARE INSEGNANTE? VOLEVA DIVENTARE INSEGNANTE?
Sì Sì, anche perchè mia madre insegnava
SE NON FOSSE DIVENTATA INSEGNANTE COSA AVREBBE SE NON FOSSE DIVENTATA INSEGNANTE COSA AVREBBE
FATTO? FATTO?
L'ingegnere L'architetto a tempo pieno
LE PIACEVA LA SCUOLA? LE PIACEVA LA SCUOLA?
Non sempre Sì
LA MATERIA IN CUI AVEVA IL VOTO PIU' BASSO? LA MATERIA IN CUI AVEVA IL VOTO PIU' BASSO?
Francese In italiano scritto avevo 6
QUAL È IL COLLEGA CON CUI VA PIÙ D'ACCORDO? QUAL È IL COLLEGA CON CUI VA PIU' D'ACCORDO?
La professoressa Marino Vado d’accordo un po' con tutti
QUALI SONO I PREGI E I DIFETTI DEL SUO LAVORO? QUALI SONO I PREGI E I DIFETTI DEL SUO LAVORO?
Il pregio è quello di poter lavorare con i bambini, mentre l'aspetto Un pregio è il contatto con i ragazzi, un difetto sono i vincoli buro-
negativo è la burocrazia. cratici
COSA HA PROVATO IL PRIMO GIORNO DI LAVORO CON GLI COSA HA PROVATO IL PRIMO GIORNO DI LAVORO CON GLI
ALUNNI? ALUNNI?
Eccitazione e, allo stesso tempo, paura! Ansia per non essere all'altezza del ruolo
COSA NE PENSA DELLA COLLEGA CHE LE È ACCANTO? COSA NE PENSA DELLA COLLEGA CHE LE È ACCANTO?
È simpatica e il suo aiuto è sempre molto prezioso Che promette bene e ha grinta
COSA NE PENSA DI QUESTA SCUOLA? COSA NE PENSA DI QUESTA SCUOLA?
È molto tecnologica e mi piace l'ambiente che c'è È un Istituto molto grande e quindi complesso, ma, malgrado ciò,
funziona!
COSA FAREBBE PER MIGLIORARLA? COSA FAREBBE PER MIGLIORARLA?
Realizzerei un centro sportivo Attrezzerei gli spazi esterni offrendo ai ragazzi la possibilità di
esprimere le proprie idee in funzione delle proprie esigenze.
QUALE AGGETTIVO O FRASE USEREBBERO I SUOI ALUNNI QUALE AGGETTIVO O FRASE USEREBBERO I SUOI ALUNNI
PER DESCRIVERLA? PER DESCRIVERLA?
Direbbero che mi vesto sempre con la tuta Non so… dipende dal rapporto di ciascun ragazzo con la mia ma-
teria.
TRE PAROLE PER DESCRIVERE QUESTA SCUOLA TRE PAROLE PER DESCRIVERE QUESTA SCUOLA
Nuova, tecnologica e accogliente Attiva, coinvolgente e armoniosa
SE LEI POTESSE ESSERE UN PERSONAGGIO STORICO, CHI SE LEI POTESSE ESSERE UN PERSONAGGIO STORICO, CHI
VORREBBE ESSERE? VORREBBE ESSERE?
Nelson Mandela Le Corbusier
PERCHÉ? PERCHÉ?
Ha lottato per i diritti degli uomini Per il suo razionalismo in architettura: ha cambiato il rapporto tra
l’uomo e lo spazio in cui vive.
IL VIAGGIO PIÙ BELLO CHE HA FATTO? IL VIAGGIO PIÙ BELLO CHE HA FATTO?
In Indocina In Egitto

QUANTO FA 12 PER 3000? QUANTO FA 12 PER 3000?
36.000 36.000

Joel Antinori e Sofia Blasco II C - MASINA 20

SPORT

TORNEO DI CALCIO A 11 JUNIOR CLUB

Il 2 febbraio 2018 la squadra calcistica del nostro
Istituto ha disputato la sua prima partita al circolo
Wellness Town dando così inizio a questo magnifico
torneo sponsorizzato dal Corriere dello Sport.

Il primo incontro ci ha visti sconfiggere lo Zevi per 3
a 2 con due gol di Di Bisceglia e un gol di Marian.

Con questa vittoria siamo passati agli ottavi di fina-
le. La partita degli ottavi è stata molto combattuta
infatti è finita con i rigori, anche qui non sono mancati i momenti magici con il gol del solito Di Bisce-
glia e la doppietta di Orfini che ci hanno permesso di arrivare ai rigori. Ma la differenza l’ha fatta la
strepitosa parata del nostro Di Brita che, con un rigore di vantaggio, ci ha traghettati ai quarti di fina-
le.

I quarti di finale hanno visto ancora una volta l’Uruguay vincitrice per 5 a 1.

Ecco lì a portata di mano la tanto ambita semifinale. Ora l’Uruguay sta sognando e tutti siamo in fer-
mento, tutto è quasi perfetto e diciamo “quasi” perché proprio per questo importante incontro il mi-
ster Clemente non può contare sulla sua squadra al completo, infat-
ti la maggior parte dei nostri titolari sono al campo scuola proprio
nei giorni della semifinale.

E purtroppo l’assenza di tutti quei titolari segna la fine di un sogno
e il triste risveglio ci ha visti sconfitti per 4 a 0 con il Pablo Neruda.

Alla fine della partita i giocatori, sporchi di fango, rientrano negli
spogliatoi un po' tristi, ma orgogliosi del percorso che hanno fatto.

Il nostro mister Clemente, che ci ha insegnato a non mollare mai, è
molto fiero di noi perché sa che ce l’abbiamo messa tutta. Grazie,
mister, sei proprio una persona fantastica! Bravi, i ragazzi dell’11 verde! Non vi preoccupate: ci rifare-
mo il prossimo anno.

Alessio Giampà, Diego Orfini e Emiliano Tandurel II A - BARTALI

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TEATRO E MUSICA

AVVIO ALLA SCENOGRAFIA

La nostra insegnante di italiano si è da sempre dilettata a
preparare con noi alunni della classe 4ªC del plesso
'M.Simoncelli', lo spettacolo di fine anno. Per l'occasione
diventiamo personaggi di un 'copione' pensato, ideato e
scritto da lei, appositamente per noi. Quest'anno in occa-
sione del progetto "Area a rischio", col consenso del Diri-
gente Scolastico e la collaborazione da dietro le quinte di
Roberta, la nostra coreografa, e insieme ad alcuni alunni
delle classi 4ªA,  4ªB e  4ªD, siamo diventati 'scenografi'.
Felici di far parte di questo piccolo gruppo ma un
po’ preoccupati di non sapere a cosa andavamo incontro,
abbiamo partecipato alla prima lezione. La maestra ci ha
spiegato la trama di "La Storia", il progetto finale di questo
anno scolastico 2017/18, e ci ha detto in cosa consisteva
il nostro lavoro; mentre lei ci raccontava, nelle nostre teste
si accendevano le lampadine. Poi, con gli altri bambini, ci
siamo accordati su come organizzarci per meglio lavorare
in sincronia, dividendoci i compiti in gruppetti di 2 o 3. Fi-
nalmente abbiamo così potuto iniziare a lavorare. Aveva-
mo a disposizione parecchio materiale. Abbiamo ritagliato, incollato, costruito le colonne per le scene,
disegnato giocattoli, tazzine, bicchieri, peluche, dvd ecc. In questa foto si vede l'armonia e la collabo-
razione creatasi fra noi. Questo progetto oltre ad insegnarci una nuova ed entusiasmante materia che
è la "scenografia", ci ha permesso di fare nuove amicizie e siamo felici di aver partecipato! 

Michela Ficorella, Amanda Lelli e Giorgia Romita 4ª C - SIMONCELLI

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TEATRO E MUSICA

L’ODISSEA È TERMINATA!

Quest’anno, in quinta, a conclusione di un viaggio Adesso che l’anno si è quasi concluso, porteremo
durato cinque anni, abbiamo rappresentato l’Odis- per sempre con noi il ricordo di questo meraviglio-
sea. so viaggio che ci ha fatto approdare ad una nuova
Attraverso il teatro, abbiamo compreso meglio l’in- isola.
tera storia. Infatti, ciò che è interessante non è det-
to che non possa essere anche divertente: mettere
in scena questo testo ci ha permesso di imparare,
divertendoci!

Questa nuova isola ci ospiterà per tre anni: la scuo-
la secondaria di I grado!

Un grande eroe, Ulisse, ci ha portato per mano in
un viaggio importante, fatto di fatiche e insegna-
menti superando ogni tipo di difficoltà.
Così come noi abbiamo superato imprevisti, osta-
coli, momenti di sconforto.

5ª A - MARIA STERN NUOVO

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TEATRO E MUSICA

PRONTI PER UN Siamo ormai giunti alla conclusione dell’anno scolastico, che per noi co-
NUOVO VIAGGIO! incide con la fine della scuola primaria. Nell’allegria che precede questo
importante traguardo, siamo tuttavia un po’ tristi perché l’anno prossimo
non saremo più tutti insieme tra i nostri cari banchi di scuola.

Nel corso dell’anno scolastico, per superare i timori che precedono il
passaggio alla scuola media, abbiamo collaborato alla realizzazione di
un saggio di fine anno insieme alle professoresse Antuofermo e Mingro-
ne, nell’ambito del “Progetto Continuità”. Tale saggio si è tenuto venerdì
25 maggio 2018, presso il teatro Viganò. È stato bello cantare, ballare
ed eseguire esercizi ginnici su un vero palcoscenico, insieme ai ragazzi
della scuola media e davanti a tantissimi spettatori. Che esperienza fan-
tastica ed emozionante!

Mancano pochi giorni al termine dell’anno scolastico, non ci resta che
ringraziare le nostre care maestre che ci hanno accompagnato con gen-
tilezza ed affetto, facendoci sentire parte di una grande famiglia. Sono
stati cinque anni stupendi, emozionanti, un pezzo importante della no-
stra vita che non dimenticheremo mai! La nostra valigia delle esperien-
ze e dei ricordi è ormai a piena, è tempo di chiuderla e di partire verso
nuove avventure.

Buon viaggio a tutti noi, con l’augurio che la vita ci sorrida sempre!

5ª A - GIOVANNI PAOLO I

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INTERNATIONAL CORNER

SCHOOL RULES Hello everybody! Today we are going to introduce an important word used
to express rules. So we’ll show you some rules to follow during the lesson

1. YOU MUSTN'T USE THE PHONE DURING THE LESSON
2.YOU MUST STUDY
3.YOU MUST TIDY YOUR CLASS
4.YOU MUSTN'T COME INTO THE TEACHERS ROOM
5.YOU MUSTN'T RUN DURING THE BREAK
6. YOU MUST LISTEN TO THE LESSON
7.YOU MUSTN'T EAT DURING THE LESSONS
8.YOU MUSTN'T PLAY DURING THE LESSON
9.YOU MUSTN'T GO TO THE TOILETTE AT THE FIRST HOUR
10. YOU MUST RESPECT THE RULES

II B - BARTALI

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INTERNATIONAL CORNER

SANT JORDI

SANT JORDI: UN DÍA DE AMOR Y CULTURA

En Cataluña el 23 de abril se conmemora la SAN JORDI: UN GIORNO DI AMORE E CULTU-
muerte de Sant Jordi y se celebra el día de los RA
enamorados; en este día es costumbre que las In Catalogna il 23 aprile si ricorda la morte di
parejas se intercambien regalos: las mujeres reci- San Jordi e si celebra il giorno degli innamorati;
ben una rosa y los hombres un libro. En esta jor- è tradizione che le coppie si scambino regali: le
nada tan singular las calles de Cataluña se lle- donne ricevono una rosa e gli uomini un libro. In
nan de gente que pasea entre puestos de ven- questa giornata così particolare, le strade della
ta de libros y flores. Catalogna si riempiono di gente che passeggia
¿ Por qué una rosa? Una leyenda cuenta que el tra bancarelle che vendono libri e fiori.
caballero San Jordi salvó a su princesa matando Perché una rosa? Una leggenda racconta che il
al dragón que la tenía prisonera; de la sangre cavaliere San Jordi salvò la sua principessa ucci-
del dragón nació una rosa que el caballero re- dendo il drago che la teneva prigioniera; dal san-
galó a la princesa, como símbolo de amor. gue del drago nacque una rosa che il cavaliere
¿ Por qué un libro? El 23 de Abril es también el regalò alla principessa, come simbolo del suo
Día Internacional dei Libro; en este mismo día fal- amore.
lecieron dos escritores muy importantes: Miguel Perché un libro? Il 23 Aprile è anche la Giornata
De Cervantes y William Shakespeare. Internazionale del Libro; in questo stesso giorno
morirono due scrittori molto importanti: Miguel de
Francesca Di Marzio, Damaris Imperioli, France- Cervantes e William Shakespeare.
sca Paganucci e Gabriele Tassotti II B - BARTA-
LI

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NUOVE TECNOLOGIE

LA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE

La LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) è uno no, rispondiamo alle domande avendo a disposi-
strumento che, attraverso un proiettore e un gran- zione un piccolo lasso di tempo. Alla fine del test
de schermo interattivo, estende le funzionalità di il programma proclama gli studenti vincitori che
un comune PC. Questo strumento permette di hanno risposto correttamente al maggior numero
condividere con tutti gli studenti tante applicazio- di domande! 
ni, Internet e Youtube. La LIM è molto importante
per me perché puoi sia studiare sia divertirti, in- Io spero che, con il passare del tempo, venga
fatti dispone di tantissime funzioni: si possono fa- ancor di più aggiornata per dare ai ragazzi fun-
re tutte le attività che si facevano prima con la la- zioni più numerose e più nuove per poterla utiliz-
vagna di ardesia come scrivere, disegnare e can- zare nel miglior modo possibile.
cellare, ma in più con la LIM possiamo utilizzare
tanti colori, inserire immagini e video, ascoltare N.d.R.
file audio. Durante le lezioni, non appena abbia-
mo un dubbio su qualsiasi argomento, andiamo Dal 31 Maggio al 7 Luglio si sono tenuti nei nostri
a cercare la risposta su Internet guidati sempre plessi dei Workshop sulle LIM che hanno riscos-
dai nostri professori. A volte capita che, mentre i so grande partecipazione. I genitori hanno potu-
docenti spiegano, a noi venga voglia di approfon- to assistere in maniera diretta a partecipativa alle
dire, ad esempio, la vita di un personaggio stori- varie attività che svolgono in classe i propri figli
co oppure di visitare durante la lezione di geogra- attraverso questo strumento veramente innovati-
fia un luogo lontano o ancora di voler vedere un vo e multifunzionale.
quadro che non è presente nel nostro testo scola-
stico: in un secondo possiamo soddisfare ogni Antonio Capotorto III L - Bartali
nostra curiosità! Inoltre, attraverso un'apposita
applicazione della Lim, durante le lezioni di Geo-
metria oppure di Educazione Tecnica, noi possia-
mo disegnare con precisione le figure geometri-
che più difficili oppure sbizzarrirci nei disegni più
variopinti. Anche i nostri libri poi presentano dei
bellissimi contenuti multimediali che arricchisco-
no sempre le lezioni. 

Uno dei momenti più belli è quando utilizziamo
"Kahoot!": si tratta di un’applicazione che collega
i nostri smartphone con la LIM. I Professori pos-
sono proiettare dei quiz e noi, attraverso il telefo-

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NUOVE TECNOLOGIE

PRIMI PASSI NEL CODING

Il Coding è l'avvio alla programmazione e al pen- mare storie interattive, animazioni, giochi, musica
siero computazionale. La classe II D sta facendo e arte; non richiede competenze tecniche parti-
i primi passi in questa nuova conoscenza. Per colari e può esse-
cominciare abbiamo usato la pixel art: si segue re usato da bam-
una legenda che indica i colori e i numeri e con bini e adulti. Si
questo codice si forma un disegno a quadretti. presenta con un
gatto sullo scher-
Questa tecni- mo, con il quale
ca ci fa capi- operiamo, come
re come un se fosse un auto-
computer ma, insomma gli
compone le facciamo fare
immagini digi- con il software e
tali attraverso quindi con il com-
i pixel, minu- puter una miriade
scoli quadret- di azioni.
ti di vari colo-
ri. Dopo aver Giada Cavalli, Davide Gibertini e Daniel Zanetti
composto il disegno bisogna fare il debug, con-
trollo dell'errore, di fondamentale importanza nel- 2ª D - SIMONCELLI
la programmazione. Poi abbiamo fatto l'analisi
grammaticale usando un altro tipo di legenda
questa volta con forme geometriche di vari colori
dove i simboli corrispondevano a nomi, verbi, ag-
gettivi... Erano piccole frasi inventate dalla mae-
stra che noi trasformavamo in combinazioni di
simboli. Fanno parte di questo percorso anche le
mappe concettuali e i diagrammi di flusso. Le
mappe che ci sono piaciute di più sono quelle
delle quattro operazioni per matematica e quella
delle emozioni con le emoticon, invece il nostro
diagramma preferito è stato quello che spiegava
tutti i passaggi per svolgere un problema. La
maestra ci ha detto che presto useremo Scratch,
un software educativo che permette di program-

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NUOVE TECNOLOGIE

SPERIMENTIAMO LA FLIPPED CLASSROOM

La Flipped Classroom in italiano si chiama la “classe capovolta”.
Noi abbiamo il compito a casa di preparare una lezione a piacere
su qualsiasi materia, procurandoci tutto il materiale necessario per
effettuarla. Nei giorni della F.C. la maestra diventa un'alunna mode-
ratrice e un compagno, il cui nome viene pescato a sorte, diventa
maestro. Gli argomenti trattati sono stati tutti interessanti: tabelline,
sistema solare, uomini primitivi, corpo umano, creazione di storie,
dettati, gli squali, le parti delle piante, le castagne, suoni e rumori
e noi ci siamo divertiti molto con questa esperienza.

Un giorno la maestra ci ha fatto vedere dei video del Laboratorio Ma-
nuale Interattivo di Giuditta e Ginevra e abbiamo realizzato a scuola un
lapbook sulle tabelline. Visto che avevamo imparato a fare questi diver-
tenti libri, per il fine settimana abbiamo avuto come compito a casa la
visione di alcuni video su youtube per prendere alcune idee e poter
realizzare un lapbook sulle fiabe. Le abbiamo fatte tutte diverse e ora
ne abbiamo un'intera biblioteca e possiamo scambiarceli. Abbiamo
realizzato anche quello di “Pippi Calzelunghe, gigante, per la lettura
condivisa del 18 aprile. I lapbook sono esempi di compiti di realtà e sono normalmente impiegati nelle
F.C.

Insieme alla maestra abbiamo pensato di estendere la flipped classroom ai genitori e li abbiamo invita-
ti a scuola a svolgere attività utili, inerenti la loro professione. I genitori hanno accettato con entusia-
smo ed hanno stabilito dei turni per poter venire a scuola a fare a loro volta l'esperienza di maestri di
F.C.. Un genitore avvocato è venuto a farci una lezione sulla legalità e in particolare sul rispetto delle
regole. Ci ha spiegato chi ha la funzione di far rispettare le leggi e che quando non ci si mette d'accor-
do si va in tribunale dove un giudice, dopo aver sentito testimoni e avvocati, decide chi ha ragione, se-
condo le leggi. Abbiamo discusso su alcuni aspetti della legalità: regole, discriminazioni, bullismo, ma-
fia, rispetto. Per farcelo capire meglio, questo papà ci ha fatto fare due mappe concettuali illustrando-
cele sulla LIM.

Un altro genitore, che fa il tecnico riparatore di aerei all'Alitalia, ci ha
portato dei video da guardare sulla LIM molto interessanti. Uno ri-
guardava la storia dell'aviazione, un altro spiegava come tutte le par-
ti degli aerei vengano costruite in varie nazioni del mondo e l'ultimo
sul montaggio delle parti interne. Alla fine della spiegazione noi ab-
biamo fatto tante domande e lui ci ha risposto con chiarezza. Poi ci
ha consegnato un attestato di “Battesimo dell'aria”. Nei prossimi gior-
ni verranno altri genitori e chissà quante altre cose impareremo!

2ª D – SIMONCELLI

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NUOVE TECNOLOGIE

IL NOSTRO GRANDE… ABBRACCIO AL FUTURO

Il 16 maggio ab- Le professoresse
biamo ricevuto la Gallo, Sanità e Pansi-
notizia dell'arrivo ni, responsabili del
del nostro proget- lavoro, ci hanno gui-
to al secondo po- dato e sostenuto in
sto all'interno del ogni momento, ci
concorso naziona- hanno insegnato ad
le “Verso il Futu- amare il luogo in cui
ro”. Il concorso prevedeva la realizzazione di un viviamo.
edificio ecosostenibile per la tutela delle risorse
ambientali. Le emozioni che abbiamo provato durante l'inte-
ro percorso sono state molte: dalla paura, quan-
La prima fase di lavoro è stata finalizzata alla co- do si avvicinava la scadenza e noi eravamo an-
noscenza della situazione ecologica ed economi- cora in alto mare, alla gioia, quando il nostro pro-
ca del nostro Paese. Da quel momento le idee
sono state subito tante e le abbiamo concretizza- getto è stato ap-
te nella realizzazione di vari plastici. Dalla loro prezzato e pre-
unione è nato il nostro edificio, al quale abbiamo miato.
dato il nome di “abbraccio”; abbraccio perché,
essendo un luogo di ritrovo per ragazzi, voleva- Le nostre inse-
mo che richiamasse un senso di accoglienza e gnanti, nell'annun-
una sensazione di conforto. ciarci la vittoria,
hanno organizza-
Il progetto ci ha permesso di acquisire competen- to una festa a sor-
ze tecniche e di avvicinarci al mondo delle appli- presa. L'aula è stata trasformata: è stato emozio-
cazioni tecnologiche. nante vedere scorrere sulla LIM le immagini di
ogni singolo momento del nostro lavoro! Ma oltre
Ma c'è qualcosa di più importante che abbiamo alla nostra di emozione si percepiva quella delle
ricevuto da questa professoresse: erano fiere di noi!
esperienza: è stato
consolidato il nostro Oggi abbiamo un sogno: vorremmo che lo Stato
spirito di collabora- italiano considerasse il nostro progetto!
zione. Le nostre po-
tenzialità hanno avu- La gioia, l’entusiasmo, il gioco di squadra, lo sfor-
to modo di emerge- zo hanno portato ad una vittoria; ma il nostro pre-
re. Abbiamo impara- mio più grande sarà quello di riuscire a trasmette-
to che ognuno di noi ha delle capacità e che que- re il desiderio di un miglioramento del nostro Pae-
ste possono essere valorizzate solo dal confron- se.
to e dall'integrazione nel lavoro di gruppo.
II F - UNGARETTI

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NUOVE TECNOLOGIE

COME EDITARE Il giorno 11 Marzo 2018 alcuni alunni
UN VIDEO delle classi II G e II F del plesso Unga-
retti si sono recati in un Apple Store in-
sieme alla prof.ssa Antuofermo; di sicu-
ro l’uscita didattica più divertente di que-
st’anno. L’obiettivo era quello di editare
un video precedentemente registrato in
classe per partecipare al progetto scola-
stico “SANO CHI SA”. Prima di tutto, pe-
rò: cosa vuol dire editare un video? “Edi-
tare” significa mettere insieme tante parti di video per crearne solo uno e poi ag-
giungere dei testi, emoji, filtri di colore e altro. Due esperti Apple, Marco e Fabio,
dopo averci regalato una spilletta con il logo della Apple ci hanno spiegato come
procedere. Per editare un video occorre:

1) prendere i vari pezzi di video e trascinarli con il tasto destro del mouse in basso
secondo l’ordine con cui si vuol far vedere il video;

2) salvare il filmato che si è appena ottenuto;

3) riguardare il video e bloccare le parti dove si vuole inserire un testo oppure met-
tere i filtri;

4) salvare;

5) riguardare tutto il video e aggiungere (se si
vuole) una base sonora;

6) salvare sul desktop o su una chiavetta;

7) gioire del risultato per ciò si è appena realiz-
zato!

È stata una bellissima esperienza che si è con-
clusa con una stupenda fotografia del gruppo
nella quale sventoliamo i nostri attestati. Dopo alcuni giorni la prof.ssa Antuofermo
ci ha consegnato un braccialetto-pennetta USB con i nostri video. È stata veramen-
te una giornata indimenticabile!

Sara Di Giacomo e Valeria De Martinis II G - UNGARETTI

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ANGOLO DELLA LETTURA

IL PIACERE DELLA LETTURA

UNA STORIA EMOZIONANTE E COINVOLGENTE: “Il cacciatore di aquiloni”

Quest’anno ho letto un libro dal titolo “Il cacciatore di aquilo-
ni”, scritto da Khaled Hosseini (Piemme, 2004). La storia è am-
bientata a Kabul, in Afghanistan, e parla dell’amicizia tra Amir,
ragazzo di etnia pashtun, ed Hassan, di etnia hazara. Un gior-
no durante una gara di aquiloni Hassan viene violentato da al-
cuni bulli, il cui capo è Assef, ed Amir impaurito assiste alla
scena senza intervenire. Scoppiata la guerra in Afghanistan,
Amir scappa negli Stati Uniti insieme al padre, dove inizia una
nuova vita. In seguito scopre che Hassan è suo fratello e che
ha avuto un figlio, Sohrab. Alla fine del libro Amir adotta que-
st’ultimo, dopo averlo salvato dalle prepotenze di Assef, il bul-
lo che aveva perseguitato Hassan da piccolo.
Ho deciso di scrivere una recensione su questo libro perché
l’ho trovato molto profondo, affascinante; mi ha colpito il modo
in cui tratta temi molto delicati e il fatto che utilizzi spesso ter-
mini in lingua araba. All’inizio è un po’ noioso, tuttavia verso la
fine si fa sempre più emozionante e le scene sono più chiare.
A mio parere non è una lettura adatta a bambini delle elemen-
tari, perché ci sono dei termini e degli argomenti più da adulti
o da ragazzi delle medie. La storia mi è piaciuta molto e la
consiglierei a tutti quelli che amano leggere.

Davide Castaldelli I I - MASINA

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ANGOLO DELLA LETTURA

I GIALLI

L'APPARENZA INGANNA POMICIDIO A LONDRA

Un giorno una vecchia signora, passeggiando Durante una cena, un famoso banchiere viene
per una stradina di campagna, incontrò un giova- ucciso in modo violento. Interviene il detective
ne che camminava a testa bassa. La vecchia si Marlon per scoprire l'assassino. La vittima è sta-
avvicinò e gli chiese: «Cos'è successo a questo ta uccisa con un colpo dietro la schiena, presumi-
bel ragazzo per essere così triste? E come ti chia- bilmente con un coltello. Dopo una serie di inter-
mi?» Il ragazzo rispose: «Mi chiamo Gianni e mi rogatori a persone appartenenti all'élite londine-
hanno appena derubato della motocicletta. Sta- se, interroga anche la badante della vittima. Le
vo girovagando da queste parti, quando un uo- sue risposte vaghe alimentano i sospetti di Mar-
mo si è avvicinato, mi ha scaraventato per terra lon che decide di perquisirne la casa. In cucina
e, montando sopra la mia moto, se n'è andato! trovano un coltello impregnato di rosso, ma la ba-
Adesso non so più dove andare. Io abito lontano dante sostiene che è
da qui e non c'è nessuno che possa venire a pomodoro usato per
prendermi». La signora, allora, decise di ospitar- una ricetta... Astuta-
lo a casa sua. Gli diede da mangiare e gli con- mente Marlon assag-
cesse di fare una doccia. Nel frattempo la signo- gia il “pomodoro” sul
ra prese il telefono e chiamò il figlio chiedendogli coltello, ma non rie-
di passare perché era a casa con uno sconosciu- sce a capire se sia
to. Trascorsero 10 minuti e, uscito dal bagno, effettivamente pomo-
Gianni si trovò davanti il ladro della motocicletta. doro o sangue; affida,
«Dammi tutto ciò che hai o uccido te e la vec- allora, l'impegnativo
chia. Se racconti ciò che è successo a qualcu- compito a un famoso
no, ti trovo e ti uccido», disse il ladro, puntando chef italiano, Cannavacciuolo, che grazie alla
una pistola verso la donna innocente e impauri- sua imbattibile esperienza intuisce subito che
ta. Gianni, spaventato, diede tutti i soldi che ave- non è pomodoro. Marlon a questo punto ha la
va e quello se ne andò. Allora la signora gli dis- certezza che l'assassino del banchiere è proprio
se: «Fai come ti dice e non fiatare con nessuno e la badante. Si avvicina rapidamente a lei che,
ora va, scappa e non tornare o finisce male per ormai consapevole di essere stata scoperta, co-
te!» Gianni seguì il consiglio e se ne andò. Una mincia a correre… Ma ecco che inciampa in un
volta uscito, il ladro tornò e la vecchia disse: grande contenitore pieno di passata di pomodo-
«Bravo figliolo, con questi soldi campiamo per ro. Marlon, fissandola con espressione soddisfat-
un mese!» ta, le dice: “Chi di pomodoro ferisce, di pomodo-
ro perisce!”
Melissa Murasco II F - UNGARETTI
Simone Teodori II F - UNGARETTI

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ANGOLO DELLA LETTURA

ANGOLO DELLA POESIA

Il volgere del giorno

Il prato è un manto verde
come le foglie di un delicato ciliegio.

La flebile brezza del vento
spinge le foglie e l'erba
verso un altro tramonto.
E la signora delle tenebre

canta un'affascinante melodia
accompagnando nei sogni

le nuvole avvolte in un abbraccio stellato

Diego Vespa

Notte d'autunno

Scende la notte su questa fredda giornata autunnale
le foglie volteggiando cadono sul prato bagnato di brina.

Tutto intorno è silenzio,
solo il vento si sente ululare.
È buio ma pian piano la luna spunta timida da dietro una nuvola.
Manca poco per una nuova alba

Luca Di Giacomo

Il fiore viola

Mentre il vento soffiava su un prato fiorito
un fior color viola era appassito;

mentre la luna gli splendeva contro
una nuvola copriva il suo pallido volto;

quella nuvola morbida e bella,
il vento come una madre delicatamente la culla.

Jay Vincent Alcarez

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LA REDAZIONE DI QUESTO NUMERO:

Jay Vincent Alcarez (II F UNGARETTI), Rebecca Alunno (I B - BARTALI), Nicole Armanni (I B - BARTALI), Joel Antinori

(II C – MASINA), Giulia Ardolino (II E – MASINA), Sofia Blasco (II C – MASINA), Antonio Capotorto (III L - BARTALI), Sa-
muele Carenza (II C – MASINA), Davide Castaldelli (I I – MASINA), Giada Cavalli (2ªD - Simoncelli ), Chiara Ciocci (II E –
MASINA), Roberta Coronetta (III B - BARTALI), Maria De Benedetto (III C – MASINA), Valeria De Martinis (II G – UNGA-
RETTI), Aldo Di Brita (II C – MASINA), Luca Di Giacomo (II F UNGARETTI), Sara Di Giacomo (II G – UNGARETTI), Diego
Di Girolamo (II D – MASINA), Francesca Di Marzio (II B - BARTALI), Michelle Esposito (I B - BARTALI), Eleonora Faedda
(II C – MASINA), Michela Ficorella (4ªC - Simoncelli), Giulia Garuffi (III L - BARTALI), Alessio Giampà (II A - BARTALI),
Davide Gibertini (2ªD - Simoncelli), Damaris Imperioli (II B - BARTALI), Natalie Jayamanne (II C – MASINA), Amanda Lel-
li (4ªC - Simoncelli ), Melissa Murasco (II F – UNGARETTI), Diego Orfini (II A - BARTALI), Francesca Paganucci (II B -

BARTALI), Beatrice Poggi (II D – MASINA), Valerio Romano (II C – MASINA), Giorgia Romita (4ªC - Simoncelli ), Federi-

co Stoica (I B - BARTALI), Emiliano Tandurel (II A - BARTALI), Gabriele Tassotti (II B - BARTALI), Simone Teodori (II F –
UNGARETTI), Diego Vespa (II F – UNGARETTI), Valentina Zagami (II E – MASINA), Daniel Zanetti (2ªD Simoncelli ), Asia
Zazzara (III L - BARTALI), Sez. B INFANZIA MARCIGLIANA, 5ªA GAROFALO, 4ªA GIOVANNI PAOLO I, 5ªA GIOVANNI
PAOLO I, 5ªB GIOVANNI PAOLO I, 2ªD SIMONCELLI, 5ªA STERN, II B BARTALI, III G MASINA, II F UNGARETTI.

Desideriamo ringraziare prima di tutto il nostro Diri-
gente Scolastico, Dottoressa Angela Minerva, per aver
fortemente voluto e dato vita al Progetto Giornalino
scolastico, supportandoci e coadiuvandoci nella sua
realizzazione.
Ulteriori ringraziamenti poi a tutti i docenti e agli alun-
ni il cui entusiasmo ha contribuito alla buona riuscita
dell’Eco dell’I. C. Uruguay.

Buon anno scolastico a tutti!

xxxv


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