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Published by social.uruguay, 2019-09-15 16:12:56

n. 1

n. 1

L’ECO DELL’ I.C. URUGUAY

PERIODICO A CURA DEGLI STUDENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO URUGUAY

N°1

A.S. 2017-2018
NEL PRIMO NUMERO DEL GIORNALINO SCOLASTICO

GRANDE VITTORIA!! L’ARTE A SCUOLA LE NOSTRE RUBRICHE:

“IL PIACERE DELLA
LETTURA”

E

“L’ANGOLO DELLA
POESIA”

IL PAROLE E
CARNEVALE NOTE
DELL’INFANZIA
DELL’URUGUAY

PANCAKE STUDIARE INTERVISTA DOPPIA
RACE CON LA
LAURICELLA
LIM SESTITO

LA SCIENZA LA VII EDIZIONE DEL
IN PRESEPE VIVENTE

CLASSE

E INOLTRE...
IL SALUTO DEL NOSTRO DIRIGENTE SCOLASTICO .............. 1
LEZIONI IN CLASSE ............................................................. 2
...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE ...................................... 7
SPORT ................................................................................. 13
ARTE ................................................................................... 15
MUSICA .............................................................................. 17
EVENTI ................................................................................ 18
ANGOLO DELLA LETTURA ................................................... 22
GLI STUDENTI RACCONTANO ............................................. 24

IL SALUTO DEL NOSTRO
DIRIGENTE SCOLASTICO

Cari ragazzi, genitori, personale della scuola, e spirito di iniziativa, raggiungendo risultati convin-
centi ed apprezzabili.
dopo qualche mese di lavoro, siamo finalmente Un sincero ringraziamento va anche alle insegnan-
giunti alla pubblicazione del primo numero del ti Morgante, Rossetti, Di Liberto e Rodino, che ne
giornalino scolastico.  hanno curato la progettazione e il coordinamento,
L’idea nasce dalla voglia di documentare le iniziati- all’insegnante Condello, che si è occupato dell’im-
ve scolastiche ed extrascolastiche dell’Istituto, fa- paginazione, e all’insegnante Battisti, che si è oc-
cendo circolare le informazioni tra i nostri plessi, cupato della pubblicazione.
numerosi e in alcuni casi molto distanti territorial- È doveroso ringraziare anche la sig.ra Luciana
mente. Nasce anche dal bisogno di portare i no- Miocchi, giornalista di professione e mamma di un
stri ragazzi a riflettere su argomenti di attualità, su alunno del plesso di Ungaretti, per i suggerimenti
avvenimenti tra i più vari, relativi alla comunità sco- e il supporto offerto, nonché tutti coloro che, pur
lastica, ai quartieri più prossimi, alla nostra città, senza specifici ruoli organizzativi, hanno contribui-
ma anche ad un contesto territoriale più ampio, il to a fornire il loro appoggio concreto e prezioso.
nostro paese o la comunità globale, ormai sempre Il risultato è un prodotto pregevole, ma anche
più orizzonte progettuale di riferimento di ragazzi estremamente interessante perché racconta la “no-
ed adulti. stra” storia, ovvero le attività e le esperienze che
Si tratta di un'esperienza molto formativa che con- bambini e ragazzi realizzano giorno dopo giorno
sente ai nostri alunni di comprendere la centralità nei vari plessi, parlando dei loro interessi e delle
della comunicazione nella “società della cono- loro passioni, ma anche delle loro difficoltà ed in-
scenza”, ma al tempo stesso le difficoltà insite in certezze, fornendo un inedito spaccato del loro
una corretta informazione, talvolta difficile e disat- percorso scolastico, per alcuni appena avviato e
tesa anche dai giornalisti più esperti. Proprio per per altri in dirittura d'arrivo.
questo, è opportuno fornire loro occasioni per trat- L’auspicio è che questo numero sia il primo di una
tare correttamente le notizie, nella speranza di tro- lunga serie, che si inserisca a pieno titolo nelle
vare nel giornalino online della scuola uno spazio molteplici esperienze educativo-didattiche realiz-
in cui riflettere su ciò che li circonda e dare spazio zate negli ultimi tempi, riuscendo, a suo modo, a
alla loro creatività e voglia di comunicare. sostenere ed amplificare il percorso di innovazio-
L’elaborazione del giornalino ha richiesto un gran- ne e miglioramento del nostro Istituto intrapreso
de impegno in ordine all'ideazione e alla scrittura con entusiasmo e convinzione da tutte le compo-
dei testi, all'impaginazione degli articoli, ma anche nenti scolastiche.
al coordinamento delle diverse attività correlate Buona lettura!
che hanno coinvolto docenti ed alunni afferenti a
tutti i plessi dell'Istituto Comprensivo Uruguay. Il Dirigente Scolastico
Pertanto, un ringraziamento particolare va a tutti i
ragazzi che hanno preso parte all'iniziativa, dai Dott.ssa Angela Minerva
bambini della scuola dell'infanzia agli alunni della
scuola primaria e secondaria di primo grado che, i
con responsabilità diverse, hanno contribuito alla
redazione degli articoli con impegno, entusiasmo

LEZIONI IN CLASSE

LA LIM (LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE):
UNA NUOVA COMPAGNA DI CLASSE!

Come cambia la scuola nella nostra aula…

Quest’anno nell’I.C. Uruguay c’è stata la sorpresa di avere nelle classi la lavagna interattiva multimediale
(LIM). È una lavagna molto diversa da quella nera sulla quale si scriveva con i gessi; infatti è elettronica! È co-
me un computer, anzi, si riescono a fare cose che con i computer sono difficili, per esempio scrivere con le ma-
ni, come su un tablet, proiettare in grande, disegnare a mano libera o in modo perfetto le figure geometriche,
aiutare le maestre durante le lezioni…

Con la LIM, quindi, le maestre hanno un aiuto in più: tutto quello
che dicono o insegnano lo fanno vedere in diretta, proiettando
dei testi e delle immagini. Questi si possono leggere e guardare,
ma si possono anche sottolineare, mettere in evidenza e sposta-
re. E le foto si possono anche ingrandire.
Si può partecipare a quello che succede sulla lavagna, fare degli
esercizi interattivi in cui i bambini non sono solo spettatori.
Naturalmente si può navigare in Internet, guardare video e visita-
re siti web interessanti. E poi, oltre a utilizzare materiali già pronti
nel programma di base della LIM, maestre e alunni possono crea-
re insieme nuove attività didattiche, ricorrendo a tutte le risorse
tecnologiche disponibili (e ancora non siamo riusciti a sfruttarle
tutte!).
In questi mesi le maestre e i bambini hanno preso familiarità con
la nuova tecnologia della LIM e sicuramente in futuro scopriranno
insieme tanti altri modi interessanti per usarla al meglio.
Sembra che imparare sia più bello e interessante con la LIM. E ci
distraiamo anche di meno! Però, se capita, le maestre sono pron-
te a richiamarci, perché loro sono sempre le stesse e non sono diventate elettroniche!

5ªA e 5ªB - SIMONCELLI

2

LEZIONI IN CLASSE

LIM: RISORSE E CRITICITÀ Oltre la visione di video tramite la LIM, è possibi-
le anche eseguire dei test interattivi a gruppi au-
La lavagna interattiva multimediale è ormai pre- mentando la collaborazione tra ragazzi. Altro
sente in molte scuole italiane e nella nostra scuo- aspetto positivo della LIM è la possibilità in tem-
la sono state introdotte nel mese di Gennaio po reale di passare da un linguaggio ad un altro.
2018. La sua diffusione, considerevole nella Gli studenti seguono facilmente le materie e so-
scuola primaria e secondaria di primo grado, sia no più coinvolti nel seguire le spiegazioni dei do-
in Italia che in altri paesi, è spesso accompagna- centi.
ta da discorsi enfatici e appassionati sulla sua Gli alunni sottolineano inoltre il fatto che, grazie
capacità di innovare la didattica e di riconciliare alla possibilità di impiegare giochi didattici inter-
le giovani menti con la scuola. La LIM è molto co- attivi, come ad esempio Kahoot, e con l’uso dei
involgente per la gioventù di oggi perché la loro libri digitali, diventa molto più facile e divertente
imparare.

In conclusione si può facilmente dedurre che la
LIM è apprezzata sia da studenti che da docenti.

Flavio Romano I N – MASINA

mente è aperta e pronta per le nuove tecnologie.
Però non sempre è subito attuabile questa novità
perché non tutti sono d’accordo e sollevano mol-
te critiche. Ai docenti dovrebbe essere data la
possibilità di formarsi al fine di far “amare“ que-
sta importante innovazione tecnologica che tal-
volta “spaventa” perché sembra apparentemen-
te un modo più complesso di insegnare. La LIM
in realtà favorisce il lavoro del professore, ad
esempio permettendogli di salvare il lavoro svol-
to alla fine della lezione e riprenderla il giorno do-
po dal punto lasciato.
Le lezioni sono diventate più coinvolgenti, interes-
santi e attirano di più l’attenzione.

3

LEZIONI IN CLASSE

A LEZIONE DI Il giorno 7 dicembre 2017 nella scuola G. Masina ha avuto luogo un incontro
GIORNALISMO con la giornalista Luciana Miocchi che ci ha parlato di come scrivere un giorna-
CON LUCIANA le e quali direttive seguire.
MIOCCHI
L’ incontro è risultato molto interessante perché ci ha svelato molti segreti di
questo lavoro: per scrivere un giornale bisogna seguire la regola delle 5 W e so-
prattutto non servirsi di siti falsi per prendere informazioni che ci sono sfuggite.
Ha spiegato infatti come distinguere “le bufale”, che di solito non riportano le
date e tendono ad articolare molto il COME e CHE COSA è successo. Quindi ci
ha invitati a tenere sempre gli occhi ben aperti...

Inoltre la giornalista ci ha detto che bisogna servirsi di carta e penna e di fonti
dirette per avere delle testimonianze concrete.

Durante l’incontro ho notato che i miei compagni erano interessati, infatti credo
ci sia servito molto perché è un’esperienza importante, tuttavia mi aspettavo
che ci avrebbe dato più regole riguardanti l’organizzazione e la struttura del
giornale. Al riguardo ha detto solamente che è importante presentare dei titoli
che devono saltare all’occhio, ma non troppo, quindi non grossolani e inserire
sempre occhiello e catenaccio che servono per spiegare meglio l’argomento
che verrà trattato, quindi una sorta di introduzione.

In conclusione questo incontro ha riscosso un grande successo ed è stata
un’esperienza unica nel suo genere.

Carola Bortoli I I - MASINA

4

LEZIONI IN CLASSE

LABORATORIO DI SCIENZE

ERUZIONI VULCANICHE nomeno è osservabile anche nei giochi per ra-
gazzi che riproducono le eruzioni dei vulcani).
Noi alunni della II C, con la nostra professoressa
di Scienze, spesso realizziamo esperimenti in L’UOVO NUDO
classe, cioè vediamo nella realtà i concetti studia-
ti sul libro. Con il secondo esperimento, quello dell’uovo nu-
Nel mese di Dicembre abbiamo studiato la scala do, abbiamo voluto, invece, dimostrare che le so-
del pH, che indica l’acidità e la basicità di una luzioni acide hanno un alto potere corrosivo. Ab-
soluzione, e abbiamo fatto vari esperimenti: gli biamo preso un uovo e lo abbiamo immerso nel-
acidi, il succo di cavolo rosso, l’aceto e il bicarbo- l’aceto bianco; abbiamo notato che dopo 10 – 15
nato, l’uovo nudo. minuti si sono formate delle bollicine di anidride
Ci piacerebbe, in questo articolo, raccontarvene carbonica intorno all’uovo e dopo due tre ore ab-
biamo visto che il calcare dell’uovo si era sciolto
e galleggiava in superficie. Alla fine, dopo circa
tre giorni, l’uovo si era ingrandito e il suo guscio
si era ammorbidito, sembrava quasi gelatinoso.

Con questi esperimenti abbiamo potuto quindi
approfondire le nostre conoscenze scientifiche e
scoprire che si può imparare anche divertendo-
si!

Inoltre, è stato per noi un vero piacere poter mo-
strare, durante la giornata dell’Open Day del 2
Dicembre, ciò che abbiamo imparato ed è stato
gratificante ricevere tanti complimenti, sia da par-
te dei ragazzi che dei loro genitori.

un paio.

Il primo esperimento che vogliamo descrivervi è
quello dell’aceto e del bicarbonato, che ci ha di-
mostrato cosa succede se mischiamo un acido
con un basico.

Abbiamo riempito una ciotola trasparente con
aceto e poi velocemente aggiunto due cucchiai-
ni di bicarbonato.

Il bicarbonato, reagendo, ha creato una schiuma Samuele Carenza II C - MASINA
effervescente. Poi abbiamo provato una varian-
te, aggiungendo del colorante blu e del sapone
per piatti: la reazione è stata la stessa, ma, in
questa variante, il sapone ha fatto aumentare la
schiuma e il colore l’ha resa più evidente (tale fe-

5

LE MANI NEL LEZIONI IN CLASSE
POLLO!
Qualche mese fa, io e la mia classe, la II C, abbiamo partecipato a una lezione
di scienze con un protagonista speciale: un semplicissimo pollo crudo. L’obiet-
tivo era individuare alcune parti dell’apparato locomotore; più nello specifico,
alla classe interessava trovare i legamenti e i tendini, ma poi siamo riusciti an-
che ad osservare le vene e le arterie. Durante questa lezione sono emerse tan-
te e giuste osservazioni, pur non studiando la teoria sul libro. Siamo stati con-
tenti di fare questa attività, perché manipolare, guardare, toccare, sentire, per-
cepire gli odori è molto più appassionante del solito leggere e ripetere ciò che
studiamo sul libro. Ecco, infatti, cosa pensano alcuni di noi: “sperimentare nel-
la realtà la scienza è una cosa unica.

Una delle cose che più mi ha colpito è stato toccare il tessuto muscolare: è un
tessuto che al tatto dà una bella sensazione”; “abbiamo toccato i tendini princi-
pali, non mi sarei mai aspettato che fossero così resistenti ma molli allo stesso
tempo!!!”; “durante questa lezione ci è venuto in mente di rompere uno degli
ossi del pollo. È stato abbastanza facile farlo, l’osso non era tanto resistente co-
me mi sarei aspettato; all’interno c’era il midollo osseo, non molto rosso, con
sangue e vasi sanguigni”; “è stato bellissimo lavorare sperimentando, pensavo
che il pollo crudo mi avrebbe fatto molto senso, invece, toccare la pelle ester-
na, il tessuto cartilagineo, il grasso, ecc. mi è piaciuto molto, mi ha suscitato
molta curiosità”; “spero di fare altre lezioni in questo modo, ovviamente non vor-
rei mai rinunciare allo studio sui libri, ah ah!”.

Fulvio Venarucci II C - MASINA

6

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

L’ “ISOLA DELLA
SOSTENIBILITÀ” E I SUOI
ESPERIMENTI!

Il 1 Dicembre del 2017 noi alunni delle classi III A e III B ci siamo recati all’”Università degli Studi Roma
Tre” (presso l’Ex Mattatoio) per partecipare all’“Isola della Sosteni-
bilità”, un evento annuale in cui istituzioni, enti di ricerca e aziende
si incontrano per parlare di sviluppo sostenibile. All’arrivo abbia-
mo partecipato ad una conferenza la quale trattava di tre argomen-
ti molto importanti: il Sole - stella madre del sistema solare-, la pla-
stica e i suoi utilizzi, la chimica – ovvero la scienza che studia la
composizione della materia. Successivamente siamo entrati in un
padiglione dove abbiamo svolto vari esperimenti. Il primo riguarda-
va il vulcano e i suoi due tipi di eruzione: effusiva ed esplosiva. Il
secondo riguardava il terremoto (o sisma) e si divideva a sua volta
in due esperimenti. Il primo era un simulatore di terremoto, il se-
condo, invece, era un puzzle raffigurante le placche terrestri e il
loro movimento. Infine, dopo una breve pausa per pranzare, abbia-
mo assistito ad una conferenza sull’alimentazione esposta da due
rappresentanti della Coop.
È stata una giornata estremamente interessante che ci ha regalato
incredibili emozioni e ci ha insegnato il giusto comportamento per
rispettare l’ambiente e vivere in un mondo migliore.

Andrea De Simone e Matteo Valentini III B - BARTALI

7

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

LE MOSTRE DEL “GUIDO RENI DISTRICT”

COSMOS

Noi alunni delle classi terze, nel mese di gen-
naio, siamo andati a vistare la mostra “Cosmos”,
presso il GUIDO RENI DISTRICT di Roma.

“Cosmos” per noi è stata un’esperienza unica
nel suo genere, una passeggiata nella storia del-
la conquista dello spazio.

In questa mostra le guide ci hanno fatto vedere IL CORPO UMANO VISTO DALL’ ESTERNO
come in pochi anni la scienza ci ha portato a su-
perare quelli che credevamo fossero i nostri limi- “Real Bodies”
ti, raggiungendo tappe sempre più avanzate.
Passando di stanza in stanza ecco quello che ab- Il 19 gennaio di quest’anno ci siamo recati in via
biamo osservato: le teche con le tute spaziali più Guido Reni 7 per visitare la mostra “Real Bodies”
antiche e quelle attuali (si è passato da tute fatte (avete anche voi questa possibilità fino al 1 Mag-
con maglie di rame a quelle fatte di materiali sofi- gio 2018).
sticati e tecnologici); rover e razzi che venivano
sempre migliorati, passando da una missione al- Dalle parole della mia professoressa di Scienze
l’altra; frammenti di meteoriti e rocce spaziali; co- mi ero fatte aspettative molto alte. Per tanto tem-
pie di razzi e altri oggetti spaziali identici a quelli po ho immaginato come potesse essere la mo-
reali. stra in generale, ma quello che mi interessava di
più era vedere i reni e polmoni con i calcoli e i
Le cose che ci hanno colpito di più sono state: la tumori. Non credevo fosse possibile e invece a
stanza dedicata a chi ha perso la vita in alcune “Real Bodies” si può!
missioni nello spazio e, soprattutto, l’incredibile
corsa tra U.R.S.S. e U.S.A. ad essere primi per la Un’altra mia aspettativa era quella di osservare il
conquista dello spazio. corpo umano con le placche nelle ossa.

Massimiliano Vari III C - MASINA Anche questa mia aspettativa è stata esaudita.

Un apparato che mi interessava molto osservare
inoltre era quello cardiovascolare. Non avevo la
minima idea di come si potessero rappresentare
tutti i vasi sanguigni del nostro corpo. Infatti,
quando sono arrivata nella stanza che trattava
solo l’apparato cardiovascolare, la prima cosa
che mi è saltata all’occhio è stata una teca di ve-
tro: all’interno c’erano TUTTI i vasi sanguigni che

8

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

assomigliavano a una spugna. In realtà le nostre Ci ha colpito soprattutto una grande ragnatela
vene assomigliano veramente a una spugna. I va- che ospitava un ragno vivo e libero, illuminata da
si sanguigni da soli rendevano l’idea del nostro un proiettore; i suoni dei movimenti che faceva il
corpo. ragno per tessere la ragnatela venivano amplifica-
ti e risuonavano nella stanza facendoci un po’ di
Ogni dubbio o curiosità sul corpo umano a “Real paura. C’erano anche varie opere contemporanee
Bodies” si può soddisfare. che riguardavano l’arte e la scienza. L’argomento
principale era il cosmo. Abbiamo osservato una
Consiglio questa mostra a tutte le persone che dimostrazione della velocità della luce e una simu-
amano il proprio corpo, ma anche a chi non lo lazione della buca gravitazionale. Per quanto ri-
ama. Così potrete vedere quanto il vostro corpo guarda la seconda, era un gioco formato da una
sia una macchina perfetta che va mantenuta tale. struttura circolare in pendenza che terminava con
un buco in cui cadevano le palline che ruotavano:
le sfere più leggere circolavano lungo la buca con
una maggiore velocità rispetto a quelle più pesan-
ti. È stata una mostra molto interessante dove ab-
biamo scoperto cose che non sapevamo e perciò
la consigliamo a tutti.

Valentina Zagami e Sofia Marras II E - MASINA

Beatrice Poggi II D - MASINA

GRAVITY
IMMAGINARE L’UNIVERSO DOPO EINSTEIN

Il 19 gennaio 2018, noi alunni delle seconde sia-
mo andati a visitare il museo Maxxi. Appena arri-
vati, siamo rimasti affascinati dalla particolare
struttura del museo. Infatti c’erano delle bizzarre
creazioni di arte contemporanea, come ad esem-
pio una barca con una grande rete che contene-
va un’automobile. Da lì abbiamo capito che sareb-
be stato un museo molto stravagante! Quando sia-
mo entrati nella stanza della mostra di Gravity, sia-
mo rimasti impressionati perché la stanza era al
buio e si sentivano dei rumori sordi e inquietanti.

9

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

IL PRIMO CAMPO SCUOLA. Con l’aiuto di un istruttore, poi, abbiamo guidato la
DESTINAZIONE: LAGO DEL TURANO! barca a vela e abbiamo imparato ad usare la bus-
sola e a conoscere i venti.

Nel mese di ottobre, noi alunni delle classi prime È stato Interessante guardare il video sulle specie
della scuola secondaria di I grado del Plesso “Gi- di animali e vegetali presenti nel lago ed è stato
no Bartali”, siamo andati al Lago del Turano. Un emozionante fare l’escursione sul Monte Antuni.
lago stupendo, in mezzo alla natura, circondato da Il lago del Turano è un posto incantevole da visita-
boschi e montagne. re, ma soprattutto è stato per noi alunni un luogo
Per arrivare sulle rive del lago abbiamo percorso importante per socializzare con compagni e inse-
una stradina ripida in discesa, da cui si potevano gnanti.
ammirare le acque splendide del lago e tutto il ver-
de intorno. Aurora Spatera I A - BARTALI

La cosa che 10
mi ha colpito
del lago è
stato il suo
colore, che
varia dall'az-
zurro al ver-
de
smeraldo. 
Quando sia-
mo arrivati,
c’erano le
guide che ci
hanno spie-
gato le varie
escursioni
da fare e come svolgere le attività che avevano or-
ganizzato per noi.
Abbiamo fatto una bella passeggiata intorno al La-
go e ci siamo messi alla prova in molte attività in
acqua come: la vela, la canoa, il dragon boat e la
pesca. Il dragon boat è stato bellissimo. Una bar-
ca-drago, tipo una canoa, ma con molti posti. Si
chiama così perché sulla punta c’è una testa di
drago. Noi ragazzi stavamo seduti su tavole di le-
gno e sulla punta della barca c’era la nostra profes-
soressa di Educazione Fisica che con un tamburo
dava il ritmo di remata e noi dovevamo remare.

...E LEZIONI FUORI DALLA CLASSE

LA MAGIA DEL TEATRO: LA BARRACA DE LORCA

Gli studenti di II C, III C, III D e III E del plesso MASINA raccontano emozioni, entusiasmo e sorpresa per
il musical in lingua originale!

Il primo febbraio di quest’anno, la Compagnia “España teatro” ha messo in scena al Teatro Italia di Roma
il musical: 'La Barraca de Lorca'.
Siamo a Granada nel 1936. Sullo sfondo della Guerra Civile spagnola, quattro giovani tra cui il poeta Fe-
derico Garcia Lorca stanno provando una sua opera: La casa di Bernarda Alba. All'improvviso, tra lo stu-
pore di tutti irrompe sulla scena un giovane, Juan, vestito con abiti moderni, ha il cellulare e parla di musi-
ca rock e YouTube. Porta con sé una notizia sconvol-
gente: Lorca sarà assassinato! Questa è la storia di
una notte, l'ultima notte di Federico. Una storia che non
si è mai raccontata e che solo il teatro ci ha rivelato.
Lo spettacolo, interamente in lingua spagnola, ha susci-
tato grande interesse, emozione e sorpresa tra i ragaz-
zi che hanno assistito al musical. Questi i loro commen-
ti: “Ho provato tante emozioni...tristezza quando Federi-
co Garcia Lorca è morto…gioia quando gli attori hanno
cantato e ballato coinvolgendo anche tutti noi”. “Lo
spettacolo è stato molto divertente, siamo rimasti stupe-
fatti quando abbiamo scoperto che gli attori recitavano
in spagnolo, non lo avremmo mai immaginato! Infatti è
stata un'esperienza nuova per noi assistere ad uno
spettacolo in lingua, ma abbiamo compreso quasi tut-
to.” “È stata un esperienza bellissima e divertente, so-
prattutto quando gli attori ci hanno permesso di scatta-
re delle foto con loro”. “All'inizio eravamo un po' preve-
nuti, pensavamo fosse una cosa noiosa; invece siamo
rimasti affascinati dalla musica coinvolgente e dalla re-
citazione degli attori!”. “Mi ha colpito innanzitutto l’inter-
pretazione degli attori, poi la trama, in quanto non capi-
ta tutti i giorni che un uomo del futuro irrompa in un’opera preannunciando ciò che accadrà! Il motivo infi-
ne per cui questo musical mi è piaciuto, e credo sia piaciuto a tutti gli spettatori, è il modo in cui gli attori
coinvolgevano il pubblico negli avvenimenti che accadevano sul palco”.
Spettacolo consigliatissimo!

11

LA NOSTRA…INTERVISTA DOPPIA!!!

LAURICELLA SESTITO

Come si chiama? Come si chiama?
Laura Marisa

Quale materia insegna? Quale materia insegna?
Scienze motorie Matematica e scienze

Da quanto tempo insegna? Da quanto tempo insegna?
Da 23 anni Da 37 anni

Voleva diventare insegnante? Voleva diventare insegnante?
Si No

Se avesse potuto intraprendere un’altra carriera, quale Se avesse potuto intraprendere un’altra carriera, quale
sarebbe stata? sarebbe stata?
Forse hostess Sarei diventa una biologa!

In quale  università sì è laureata? In quale  università sì è laureata?
Foro Italico e Tor vergata Sapienza di Roma

Da quanto tempo insegna in questa scuola? Da quanto tempo insegna in questa scuola?
Da 10 anni Da 10/11anni

A che ora si alza per venire a scuola? A che ora si alza per venire a scuola?
Alle 6:30 Alle 6:15

Come si trova con gli altri insegnanti? Come si trova con gli altri insegnanti?
Molto bene Benissimo

La cosa più strana fatta da un alunno? La cosa più strana fatta da un alunno?
Scappare da scuola! Entrare in classe con la sigaretta

La gita più bella? La gita più bella?
I campi scuola sportivi! Tutte

Si sta trovando bene con la LIM? Si sta trovando bene con la LIM?
Nella mia materia la uso poco! Mi sto trovando bene

Il/la ragazzo/a più simpatico/a della III B? Il/la ragazzo/a più simpatico/a della III A?
Mi trovo bene con tutta la 3B Mi trovo bene con tutta la 3A

Il luogo più lontano che ha visitato? Il luogo più lontano che ha visitato?
Il Messico Gli Stati Uniti

Quale animale la descrive? Quale animale la descrive?
Il koala Tigre

Pratica delle attività quando non è impegnata con la Pratica delle attività quando non è impegnata con la
scuola? scuola?
Sì, sono un’istruttrice di tiro a segno Sì, vado in palestra

Una serie televisiva che segue o che le piace? Una serie televisiva che segue o che le piace?
Non seguo le serie televisive Il commissario Montalbano

C’è uno sport che le piace seguire? C’è uno sport che le piace seguire?
Tutti gli sport dove c’è la nazionale italiana come protagoni- Il calcio
sta

Difetti della professoressa Sestito? Difetti della professoressa Lauricella?
Non ha difetti! Ma se proprio ne devo trovare uno è solo un Non ha difetti!
po’ severa

La cosa che le piace della professoressa Sestito? La cosa che le piace della professoressa Lauricella?
Affettuosa, affidabile, elegante La sua disponibilità con i ragazzi! È disponibile ed è molto
professionale

Matteo Valentini IIIB e Leonardo Radogna III A - BARTALI

12

SPORT

I GIOVANI INCONTRANO I CAMPIONI DELLO SPORT

Mercoledì 31 gennaio 2018 abbiamo incontrato la nuotatrice Cristina Chiuso (è stata per anni la regi-
na della velocità). La campionessa ci ha detto che da piccola faceva molti sport, ma alla fine aveva
scelto il nuoto e a 16 anni aveva partecipato alla sua prima gara. Ci ha confessato che non invitava i
genitori alle gare, perché le trasmettevano agitazione e non riusciva a concentrarsi. Ha partecipato a
4 Olimpiadi, ha sempre perso, però non si è mai arresa. Ci ha raccontato che negli ultimi anni della

sua carriera le dice-
vano di essere trop-
po vecchia per conti-
nuare a gareggiare,
ma lei non si è fatta
mettere i piedi in te-
sta. A 36 anni ha
smesso di partecipa-
re alle gare perché
la maggior parte dei
ragazzi che entrava-
no in vasca con lei
erano più giovani,
così ha cominciato
ad allenare i ragaz-
zi. Lo sport per lei è
molto importante. Ci ha detto che ora quando entra in acqua prova molte emozioni forti e anche per
questo ha smesso di entrare in acqua per gareggiare. Questo incontro ci ha trasmesso emozioni mol-
to forti, ci ha fatto capire l’importanza dello sport e l’amore che puoi provare per una disciplina che ti
appassiona. La campionessa ha concluso il suo inervento dicendo che per lei una sconfitta è più im-
portante di una vittoria, perché, se perdi, puoi capire cosa sbagli e puoi migliorare per ottenere un ot-
timo risultato.

Beatrice Pasquali II B e Giorgia Mosca II A - BARTALI

13

SPORT

CRONACA DELLA
PARTITA
TULIA ZEVI -
URUGUAY

Fiato sospeso fino
all’ultimo minuto!

È il 2 febbraio. Sono le 11.30. Comincia ora la partita tra Tulia Zevi e Uru-
guay. Da subito l'Uruguay si mostra pericolosa con un tiro da metà campo
e poco dopo la Zevi prova il tiro, ma Taraborelli lo para. L'Uruguay cerca di
rendersi minacciosa con Orfini, ma il calciatore viene fermato in modo irre-
golare. Al 10' arriva il goal di Bisceglia: niente da fare per il portiere della
Zevi. Un'altra azione pericolosa da parte dell'Uruguay è la botta di Butera,
che viene parata dal portiere della Zevi. Verso la fine del primo tempo il di-
fensore dell'Uruguay tocca il pallone con il braccio e in quel momento l'ar-
bitro dà il calcio di rigore con cui la Zevi segna, anche se Taraborelli intui-
sce l'angolo. Finisce il primo tempo con il risultato di 1-1. Inizia il secondo
tempo e la Zevi conduce un pressing asfissiante, ma l'Uruguay reagisce.
La Zevi continua il pressing, ma l'Uruguay regge botta. Al 17' Di Bisceglia
segna il secondo goal: è in vantaggio l’Uruguay. Successivamente la Zevi
fa un tiro a palombella, ma Taraborelli non prende il pallone e questo se-
gna il risultato del 2-2. L'Uruguay si affida a Garbinelli, che prova un tiro,
ma viene parato dal portiere avversario. La Zevi parte in contropiede con il
suo attaccante, che prova il tiro in porta: parato da Taraborelli. Verso la fi-
ne della partita, quando i rigori sembrano sicuri, Giampà passa il pallone a
Marian che porta in vantaggio l'Uruguay. Vince l'Uruguay con un punteg-
gio finale di 3-2!

Pietro Giulioni II A - BARTALI

14

ARTE

I MURALES DI GINO BARTALI

Quest’anno il plesso della scuola secondaria di I grado di via di
Settebagni è stato denominato “Gino Bartali”, in onore del grande
ciclista toscano che ha aiutato molti ebrei, durante la Seconda
Guerra Mondiale, a scappare dai nazisti, facendo molti chilometri
in bicicletta e trasportando nei tubi del telaio documenti e fototes-
sere falsificati affinché gli ebrei potessero fuggire. A questo gran-
de eroe noi alunni abbiamo dedicato anche due murales che so-
no nell’atrio della scuola. Per crearli, le professoresse che ci han-
no aiutato hanno fatto dei bozzetti che sono stati proiettati sulla
parete e ricalcati a matita da alcuni alunni. Dopo averli riprodotti
siamo passati all’utilizzo delle tempere colorate, che sono state
applicate con pennelli di diverse forme e grandezze, a seconda
dello spazio da dipingere. Per definire i bordi abbiamo usato, inve-
ce, degli Uniposca neri, che sono pennarelli indelebili a punta
grossa. Questa tecnica artistica ci ha insegnato ad utilizzare me-
glio e con maggiore precisione i pennelli e a perfezionare le no-
stre abilità. I murales ora sono terminati, manca soltanto l’applica-
zione del fissante per non farli rovinare e renderli più duraturi.

Per fare tutto questo abbiamo impiegato quasi tre mesi: è stato
un lungo e
duro lavoro, ma ne è valsa la pena, perché sono
venuti molto bene e ci siamo divertiti molto. Abbia-
mo partecipato in molti e ci è piaciuto lavorare tutti
insieme e lasciare un segno che rimarrà nella scuo-
la e ricorderà tutti gli alunni che hanno contribuito,
tra cui alcuni delle classi terze che alla fine di que-
st’anno andranno via. Anche i nostri professori e le
nostre professoresse hanno contribuito al lavoro e
alla fine erano tutti molto soddisfatti del prodotto
finale, proprio come noi.

Giulia Garuffi III L e Serena Duva III A - BARTALI

15

ARTE

APPRENDISTI PITTORI nostra scuola molto più bella ed accogliente” – spiega
Valeria Avino intervistata da Giulia Nardoni.
Progetto "Io sono un pittore" Hanno cominciato a lavorare al progetto le classi ter-
Nel corso di questo anno scolastico la classe 2ª D za, quarta e quinta. La classe terza si sta dedicando
sta facendo un percorso dove la maestra fa vedere alla creazione realistica della protagonista della serie
un quadro famoso e i bambini lo disegnano come
se lo ricordano. Questo è un importante esercizio televisiva nota in tutto il mondo “Pippi calzelunghe”
di memorizzazione e osservazione dei particolari. I simbolo di libertà a cui nessun bambino deve rinuncia-
quadri che hanno riprodotto sono i seguenti: Mirò, re. Essa verrà affissa nell’atrio della scuola; la classe
"La costellazione"- Van Gogh, "I girasoli"- Leonardo
da Vinci, "La Gioconda” - Munch, "L'urlo" - Frida quarta, invece, sta dipingen-
Kalho," Natura selvaggia"- Mondrian, "Composizio- do su un pannello una gran-
ne in rosso giallo e blu"- Andy Warhol, "Michael de tartaruga variopinta: “la
Jackson" - Novella Parigini, "Ritratto con il gatto" - scuola è il carapace per
Monet,"Donna con il parasole"- Modigliani, "Jeanne ogni bambino”.
Hebuterne" – Picasso, "Dora Maar seduta". Tanti al- La V A sta realizzando un
tri ancora ne faranno e con questo lavoro il diverti- quadro la cui immagine,
mento è assicurato! Alla fine saranno tutti piccoli una ragazza che con i piedi
esperti d'arte e concluderanno l'esperienza in un su una pila di libri s’affaccia
museo alla ricerca dei quadri riprodotti. alla finestra, è un invito ad
“osservare” il mondo con gli
Marco Pavia e Eluney Mariotti occhi della curiosità. La V
2ª D - SIMONCELLI B, infine, sta realizzando “l’albero delle stagioni” che
cambia veste ad ogni stagione. Esso abbellirà tutta la
UN SOGNO NEL PENNELLO parete centrale del piano terra.
Tutti i bambini della scuola sono molto ansiosi di vede-
Alla scuola primaria “Giovanni Paolo I” è cominciato il re i propri lavori finiti e quelli delle altre classi. Quando
progetto “Un sogno nel pennello” che cambierà questi lavori saranno completati, il plesso “G. Paolo I”
l’aspetto di tutta la scuola. organizzerà una festa con genitori, bambini e maestre
Un sogno nel pennello è un progetto di plesso a cui per inaugurare queste meravigliose opere d’arte.
partecipano tutte le classi in tempi e modi diversi con
la realizzazione di opere artistiche di vario genere: “at- Valeria Avino e Giulia Nardoni 16
traverso di esso, noi bambini impareremo ad apprezza- 4ª A – GIOVANNI PAOLO I
re, rispettare e tutelare le opere d’arte e a rendere la

MUSICA

L’ORCHESTRA DI SIMONCELLI CONTINUITÀ DIDATTICA

Lo spettacolo cui abbiamo partecipato nella nostra LA MUSICA GERMOGLIA NELL’ISTITU-
scuola era diviso in due parti. La prima parte è sta- TO URUGUAY
ta interpretata con cori di canti e poesie. La secon-
da parte rappresentava tre scene del film “Fanta-
sia” della Disney.
Dopo il coro è iniziato il vero spettacolo con la “Fin-
ta orchestra” e il suo Direttore: ogni bambino face-
va finta di suonare uno strumento sulla musica di
Bach “Toccata e fuga”, per orchestra, di Sto-
kowsky.

La seconda scena rappresentava “L'apprendista Il nuovo professore di musica è un sassofonista
stregone” di Paul Dukas in cui il protagonista è un che si dedica anche all'insegnamento scolastico.
servo che vuole cimentarsi nelle magie. Con il cap- Avendo tante classi interessate al corso di musica,
pello del mago cerca di far muovere la sua scopa, ha deciso di unirle per formare un coro (primaria e
ma la situazione precipita e le scope si moltiplica- secondaria di I grado). Il Maestro suona il suo sas-
no! sofono, il suo clarinetto, il suo flauto e il pianoforte
Ultima scena “La danza delle ore” di Amilcare Pon- della scuola, che è un po’ scordato, mentre gli alun-
chielli con la prima ballerina e il primo ballerino che ni lo seguono con la loro voce, interpretando brani
hanno aperto le danze. In seguito ogni bambino do- famosi come: Good Morning Blues, Inno Alla Gioia
veva ‘acchiappare’ una bambina. Tutti si rincorreva- e Amazing Grace, pieni di significato e di storia.
no e alla fine hanno fatto l'inchino verso il pubblico L'anno scorso noi alunni praticavamo nelle ore di
che ha applaudito tanto. musica la body percussion, ci muovevamo di più;
Lo spettacolo è terminato con il video dei fuochi adesso, invece, è più faticoso seguire le lezioni,
d'artificio e la musica di Ennio Morricone. perché dobbiamo stare seduti e concentrarci per
cantare o suonare bene. Nel giorno dell’open-day,
il pubblico ha applaudito a lungo la nostra esecu-
zione e noi siamo stati molto contenti. Tanta fatica
per prepararci, ma poi siamo stati molto felici e sod-
disfatti!

Giulia Piccinini e Irene Salati 5ª B – STERN
Nahuel Ponari I B – BARTALI

Matteo Natali e Sveva Di Mariano 17
2ª D - SIMONCELLI

EVENTI

PANCAKE DAY

Martedì 13 febbraio nella nostra scuola “Giuseppe Ungaretti” si è tenuta la seconda edizione della “Pan-
cake Race”. La gara è iniziata verso le nove, mentre i preparativi verso le otto. Noi, alunni ‘grandi’, ci
siamo dati un bel da fare per la buona riuscita dell’evento.

Tra i concorrenti tirava un’aria di competizione sfrenata: chi ha potuto, si è allenato a casa ma ancora
c’era chi si “riscaldava” con la padella in mano facendo tentativi di capovolgimento della spugnetta in
versione “frittella” per l’occasione.

A dare inizio alla gara sono state le classi prime divise in maschi e femmine: l’esito finale è stato favore-
vole alla sezione F. Poi è venuto il turno delle seconde classi con gli alunni mescolati tra le sezioni a loro
piacimento: anche qui il risultato finale ha visto in prima posizione la sezione F (la squadra de “I Puledro-
ni”).

Infine si è svolta l’acclamatissima gara tra le classi
terze. Si sono contrapposti alcuni alunni della III G
contro la squadra avversaria de “La Mortazza” del-
la III F. Anche in questo caso la sezione F si è ag-
giudicata la vittoria.

In palio per le squadre vincitrici c’erano delle deli-
ziose caramelle alla frutta.

Come sorpresa finale si è svolta la gara tra profes-
sori. I quattro docenti partecipanti sono stati: la Vi-
cepreside De Santis, il Professor Marletta, la Profes-
soressa Cardacino e l’ A.e.c. Gioia Conversi. Per
gli spettatori quello show è stato davvero esilaran-
te: vedere quei professori gareggiare e contender-
si delle caramelle come dei bambini faceva stupo-
re! La vittoria finale è andata alla Professoressa De
Santis e al Professor Marletta. La gara si è conclu-
sa con la soddisfazione di tutti gli alunni, condita
dall’allegria del martedì grasso!

ARRIVEDERCI E… ALLA PROSSIMA EDIZIONE!!!

Andrea Rispoli e Giulia Giardino
III F - UNGARETTI

18

EVENTI

IL CARNEVALE Oggi vi voglio raccontare come abbiamo festeggiato il carnevale lo scorso anno e
quest'anno.

Lo scorso anno ci siamo mascherati da frutta e verdura perché stavamo parteci-
pando al progetto “Maestra Natura”. Insieme abbiamo realizzato le maschere con
carta da pacchi e tempere poi, pronti e mascherati, siamo andati in giro per tutte

le classi a mostrare i nostri costumi. Erano bellissimi, abbiamo fatto tantissime foto-
grafie ed è stata una giornata davvero divertente.

Quest'anno invece abbiamo deciso che eravamo troppo grandi, in più non aveva-
mo il tempo necessario per realizzare le maschere come ci piace fare. Allora abbia-
mo festeggiato in un altro modo: a ricreazione abbiamo fatto una merenda specia-
le con frappe e castagnole all'albicocca per tutti; dopo abbiamo fatto un acrostico
ciascuno che abbiamo esposto fuori perché erano belli e quindi da condividere. A
proposito, un acrostico è una parola scritta in verticale, nel nostro caso abbiamo
scelto la parola “carnevale”.

Mi piace moltissimo festeggiare il carnevale a scuola: è una bella occasione per
creare nuove maschere con i miei amici e divertirci insieme. Spero che anche nelle
scuole medie ci sia l'occasione di divertirsi così!

Edoardo Masili 5ª B - GIOVANNI PAOLO I

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EVENTI

QUANDO IL NATALE DIVENTA SPECIALE.
RACCONTO DI UN’ ESPERIENZA PARTICOLARE

Non si esagera se si afferma che tutti nel plesso Lea Garofalo aspettano con an-
sia, ogni anno, un momento speciale: il presepe vivente. Se pensate di visitare
la scuola qualche settimana prima di Natale potrete notare un’atmosfera partico-
lare: dalle classi fuoriescono dolci melodie natalizie, è il coro che scalda la vo-
ce. Lungo il corridoio del primo piano una serie di appendiabiti stracolmi di co-
stumi pronti per essere indossati in occasione di questo evento. In tutto il piano
terra avviene una vera e propria trasformazione: le semplici aule diventano
splendide botteghe; sembra un grande cantiere dove tutti sono impegnati ad
allestire i vari ambienti. Quando tutto è pronto, come per magia, la scuola è di-
ventata una piccola Betlemme. Accompagnati da una soave melodia natalizia i
legionari spalancano le porte di questo incanto che improvvisamente prende vi-
ta. C’è la lavandaia che sciacqua i suoi panni nella sorgente, la samaritana che,
con grande sforzo, solleva un pesante recipiente d’acqua dal pozzo. L’odore
delle spezie attira il visitatore nella bottega di frutta, verdura ed erbe aromatiche
e si confonde con il profumo del pane fresco nel forno di Giosuè. In un angolo
un cieco mendicante implora che qualcuno gli faccia la carità, mentre nella sina-
goga il rabbino insegna ai suoi allievi a scrivere in ebraico su tavolette di legno.
Sempre più si è attirati dal rumore del pesante martello del ciabattino e del suo
vicino falegname, mentre nella bottega di Isaia si può ammirare la bellezza di
un vaso nato dalle abili mani del vasaio. Una voce assordante invita a comprare
il pesce nella bottega di Josef il pescatore, mentre si rimane stupiti dai pizzi e
dai merletti creati dal delicato lavoro delle tessitrici. Se a questo punto si è stan-
chi è possibile seguire un pellegrino che si accinge a ristorarsi presso la locan-
da, dove si può trovare un comodo giaciglio, il calore del camino e un simpatico
oste che offre del buon vino. Improvvisamente si è richiamati dal belato di teneri
agnellini che a modo loro annunciano il grande evento: nella vicina capanna pie-
na di gloria, infatti, un bimbo è cullato dalla mamma e contemplato dal papà
mentre teneri angioletti svegliano i pastori e in lontananza si vedono arrivare i re
Magi che portano i loro doni.

Ed ecco come il Natale a scuola diventa speciale!!!!

5ªA - LEA GAROFALO

20

EVENTI

IL MAGICO VIAGGIO DELL’INFANZIA
NEL REGNO DI OZ

Quest’anno il carnevale ha portato i bambini della Ogni bambino contribuisce a dar vita al racconto de "Il
scuola dell’infanzia in un mondo magico, pieno di perfi- mago di OZ" rivivendo gli aspetti emozionali dei vari
de streghe, personaggi bizzarri, scarpe magiche e cit- personaggi: la solitudine, la ricerca dell'intelligenza,
tà di smeraldo. I nostri alunni hanno avuto un’esperien- del coraggio, dell'amore e degli affetti più cari, la pau-
za immersiva nel fantastico mondo di Oz, le aule bruli- ra nell'affrontare esperienze nuove e la solidarietà tra
cavano di simpatici spaventapasseri, leoni in cerca di compagni. Questo progetto, quindi, mira a creare un
coraggio, omini di latta senza cuore e piccole Dorothy. contesto educativo in cui i bambini apprendono a co-
Questa storia è stata scelta come filo conduttore di un municare verbalmente, a descrivere le proprie emozio-
importante progetto condiviso dai tre plessi della scuo- ni, a conversare e a dialogare. Attraverso l’interazione
la dell’infanzia dell’I.C. Uruguay, ‘L’arcobaleno del lin- apprendono le principali regole del discorso ed espri-
guaggio’, che ci accompagnerà durante l’intero anno mono le proprie intenzioni e i propri desideri, usando
scolastico. Dorothy, durante il suo viaggio fantastico, ci non solo il linguaggio verbale, ma una molteplicità di
guiderà alla scoperta di un arcobaleno ricco di linguag- linguaggi diversi al fine di favorire lo sviluppo della sfe-
gi diversi: corporeo, pittorico, verbale, numerico, musi- ra emotiva-affettiva, sociale, cognitiva e psicomotoria.
cale ed emotivo. Il percorso didattico si esplica attra- Il giardino dell’arcobaleno - Marcigliana
verso varie attività come la realizzazione di disegni, il
pregrafismo, la costruzione dei personaggi e la dram- 21
matizzazione.

ANGOLO DELLA LETTURA

In questo numero vi
consigliamo…

IL GIARDINO SEGRETO di Frances Hodgson Burnett
Il libro narra di una ragazzina di nome Mary, di 10 anni, che vive in In-
dia con la sua ricca famiglia, ma non è amata da nessuno ed ha un
carattere scontroso. Dopo la morte dei suoi genitori viene adottata dal-
lo zio vedovo e si trasferisce in Inghilterra, nello Yorkshire. Qui cono-
scerà Dickon, un ragazzo simpatico che ama la natura, e suo cugino
Colin, malaticcio e capriccioso. Insieme riporteranno in vita un giardi-
no abbandonato, in cui la moglie dello zio di Mary, la signora Craven,
era morta cadendo da un’altalena. Da quel momento la porta di ac-
cesso al giardino era stata chiusa e la chiave seppellita, affinché nes-
suno avesse a che fare con quel luogo. L’amicizia dei ragazzi e la cu-
ra del giardino guariranno Colin dai suoi capricci e dalla sua malattia
e Mary e lo zio dalla loro tristezza e solitudine.
Questo libro fin dall’inizio risulta coinvolgente ed appassionante per-
ché narra di come si può vincere la solitudine e guarire dal proprio do-
lore grazie a un forte legame di amicizia e al contatto con la natura.
Simone Ferraro I E - MASINA

22

ANGOLO DELLA LETTURA 23

ANGOLO DELLA POESIA

LETTERE D’AMORE

Un amor segreto tenevan l’un l’altro,
fuori scuola si scontraron per caso,

dei fogli a lui caddero putacaso.

Ella si accorse che eran lettere per lei,
lui le aveva scritte con tutto il suo amore,

un sorriso si regalaron nel cuore.

LETTERE D’AMORE

Sono andato al parchetto
e camminando ho incontrato Carlotta,
per distrazione le ho dato una botta,

un pomeriggio davvero perfetto.

Sono arrossito,
dallo zainetto son caduti tutti i fogli
così mi ha detto: “Che fai non li raccogli?”
Dalla vergogna sono stato assalito.

Avevo paura,
erano lettere d’amore
scritte per lei con tutto il cuore
e che lei ha raccolto con cura.

Ci siam guardati,
io ho sorriso,

mi sentivo in paradiso:
eravamo innamorati!

LABORATORIO DI POESIA
CLASSI 4ªA e 4ªB - GAROFALO

GLI STUDENTI RACCONTANO

COME SOPRAVVIVERE ALLE SCUOLE
MEDIE

Come dobbiamo rivolgerci ai professori o agli alun- poi tanto traumatico… La cosa che vi mancherà di più
ni più grandi? è la ricreazione, che da un’ora si riduce a soli 10 minu-
Beh, è molto semplice… basta farsi i fatti propri! No, ti. In questi 10 minuti vi consigliamo di fare prima solo
okay, a parte gli scherzi. La cosa fondamentale che vi lo stretto necessario e poi se avanzerà del tempo po-
consigliamo è rispettarli, sia i professori sia i compa- trete tranquillamente chiacchierare con i vostri compa-
gni di classe o quelli più grandi. Ad esempio, i primi gni senza fare troppa confusione.
giorni di scuola ci si sentirà parecchio paranoici e l’an- A proposito di ricreazione… Perché anche a scuola
sia prenderà il sopravvento su di voi solo alla vista di sono importanti il movimento e una buona alimen-
qualche professore o alunno più grande, ma dovete tazione?
stare tranquilli, l’importante è essere educati e non ri- Ci sono molte persone che giocano con la loro vita
spondere sgarbatamente. perché non hanno una dieta equilibrata: nell’estremi-
Consiglio: quando un professore vi passa accanto smo vegano, ad esempio, possono scarseggiare le
salutate sempre con “Arrivederci” o “Buon Giorno” di- proteine, fondamentali per i muscoli. Una dieta equili-
mostrando di essere educati e rispettosi nei loro con- brata ti aiuta a non avere carenze nei nutrienti fonda-
fronti. mentali di cui ha bisogno il tuo corpo come i carboi-
Come affrontare il cambiamento dalle elementari drati, i lipidi, i protidi… Abbiamo capito l’importanza di
alle medie? Come ci si deve comportare? una dieta equilibrata parlando con dei medici e con la
Che dire? Il passaggio dalle scuole elementari alle nostra insegnante di Educazione Fisica, la prof.ssa An-
scuole medie è apparentemente un po’ duro, ma pos- tuofermo, e lavorando al progetto “Sano Chi Sa” che
siamo assicurarvi che è solo una questione psicologi- si propone di aiutarci ad adottare uno stile di vita sano
ca, perché per noi è stato scintillante!! Si passava dal- ed attivo.
la scuola dei piccoli alla scuola dei “grandi”. La scuo- Consiglio: se praticate sport, dovrete alzare di un po’
la media è l’inizio dell’adolescenza e cioè una parte la soglia del fabbisogno energetico.
fondamentale e indimenticabile della nostra vita. La Insomma, il passaggio dalla scuola primaria alla scuo-
scuola media è, inoltre, una tappa da non bruciare la secondaria è come quando sul pane al posto della
con le sciocchezze e, anche se all’inizio sembrerà du- Nutella metti la marmellata… ovvero due cose comple-
ra, andando avanti capirete che non è così difficile co- tamente diverse che però aiutano a maturare!
me si pensava. Però è anche vero che alcune cose
cambieranno, ma grazie al sostegno dei professori e Classe II F - UNGARETTI 24
dei docenti che vi accompagneranno e affiancheran-
no in questo passaggio, sarà molto più semplice. Le
uniche cose che rimpiangerete delle elementari sono i
pochi compiti per casa ed i compagni di classe che
precedentemente erano in classe con voi ma ora si
trovano nell’altra sezione. Inoltre quando andavamo
alle elementari l’idea di svegliarsi prima e addirittura
entrare alle 08.00 ci terrorizzava, ma ora che siamo in
seconda media possiamo assicurarvi che andando a
dormire ad un orario adeguato, il risveglio non sarà

LA REDAZIONE DI QUESTO NUMERO:

Valeria Avino IV A (GIOVANNI PAOLO I), Carola Bortoli II G (G. MASINA), Samuele Carenza II C (G. MA-
SINA), Andrea De Simone III B (G. BARTALI), Sveva Di Mariano II D (M. SIMONCELLI), Serena Duva III
A (G. BARTALI), Simone Ferraro I E, (G. MASINA), Giulia Garuffi III L (G. BARTALI), Giulia Giardino III F
(G. UNGARETTI), Pietro Giulioni II A (G. BARTALI), Eluney Mariotti II D (M. SIMONCELLI), Sofia Marras II
E (G. MASINA), Edoardo Masili V B (GIOVANNI PAOLO I), Giorgia Mosca II A (G. BARTALI), Giulia Nar-
doni IV A (GIOVANNI PAOLO I), Matteo Natali II D (M. SIMONCELLI), Beatrice Pasquali II B (G. BARTA-
LI), Marco Pavia II D (M. SIMONCELLI), Giulia Piccinini V B (MARIA STERN NUOVO), Beatrice Poggi II
D (G. MASINA), Nahuel Ponari I B (G. BARTALI), Leonardo Radogna III A (G. BARTALI), Andrea Rispoli
III F (G. UNGARETTI), Flavio Romano I N (G. MASINA), Irene Salati V B (MARIA STERN NUOVO), Auro-
ra Spatera I A (G. BARTALI), Matteo Valentini III B (G. BARTALI), Massimiliano Vari III C (G. MASINA),
Fulvio Venarucci II C (G. MASINA), Valentina Zagami II E (G. MASINA), IL GIARDINO DELL’ARCOBALE-
NO – MARCIGLIANA, Classe VA (LEA GAROFALO), Classi IV A - IV B (L. GAROFALO), Classi III E – III
C – III D – II C (G. MASINA), Classi VA – VB (M. SIMONCELLI), Classe II F (G. UNGARETTI).

N°2 NEL SECONDO NUMERO DELL’ “ECO DELL’I.C. URUGUAY” …
Workshop sulle LIM!
Nuove interviste doppie ai nostri Professori!
Le premiazioni di fine anno (agli alunni dell’Uruguay vincitori di gare e
concorsi)
Il prestigioso finanziamento dei Programmi Operativi Nazionali (PON)
Le nuove intitolazioni di due nostri plessi: Lea Garofalo e Anna Mar-
chesini
La “Giornata della Lettura Condivisa”
I Campi scuola di fine anno
… e molto altro ancora!

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